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. L'ltalla sotto stati presieduta dal papa), i neoghibelini di Balba .

In
l'egemonia austriaca confidavano nell'azionedel regno di Sardegna ber
Italia il Congresso di Vienna
fini precedenti alle guerre
ripristinò le dinastie e i con- carsi dall'Austrla) e i seguaci di D'Azeglio (cheausor
napoleoniche, talvolta però il prin un programma graduaBe di riforme in ccordocon i
cipio dell'equilibrio prevalse su quello di legittimità: fu cosi
che la repubblica di Genova fu annessa al Carlo Cattaneo propugno invece unltalia repubbli
regno di Sardegnae su base federale.
na
la repubblica di Venezia al
regno Lombardo Veneto. In gene-
rale la Restaurazione rafforzò
l'egemonia austriaca in Italia;
solo il regno di Sardegna mantenne una
piena autonomia 4. La prima guerra d'indipendenza
dall'impero e ristabill l'assolutismo. Gli altri stati della peni Il timido riformismo dei sovrani taliani seguito lla diff
sola subirono una più decisa influenza da
parte dell'Austria ne delle nuove idee politiche non fu però sufficiente. Fu
lo Stato pontificio e il
regno delle Due Sicilie dovettero ac- che anche in Italia, come nel resto d'Europa, tra il 1848
cettare un legame con l'impero austriaco; ovunque fu ripri- 1849 si susseguì una serie di insurrezioni popolari in cu
stinata la monarchia assoluta, anche se
spesso furono man volontà di avviare un processo di unificazione nazionale.
tenute gran parte delle riforme
legislative napoleoniche. Nel intrecciò con la richiesta di ottenere costituzioni liberalin
regno Lombardo-Veneto i primi anni della Restaurazione democratiche.
furono segnati da un intreccio di accentramento, Iprimi a insorgere furono, nel gennaio 1848, i ribelli sicilia
autorita
rismo e buona amministrazione; l'autonomia risultò solodi ni che ottennero una Costituzione liberale; nel giro di po
facciata ma l'inserimento nell'efficiente struttura amministra- chi mesi statuti simili (tra cui lo Statuto albertino) venner
tiva austriaca ebbe risvolti positivi. concessi anche dai sovrani dei maggiori stati della penisola
L'avvento dei regimi costituzionali non soddisfaceva pero a
2. I moti liberali in Italia spirazione a porre fine alla dominazione austriaca e avviareil
Ben presto iniziò anche in Italia una stagione caratterizzata processo di unificazione nazionale: a marzo gli insorti di Mi
da moti e insurrezioni. lano, dopo cinque giornate di combattimento, misero in fuga
l'esercito austriaco, mentre Venezia si proclamò repubblica.
Imovimenti di opposizione ai regimi restauratori ebbero origi-
Gli avvenimenti milanesi e veneti indussero Carlo Alberto di
ne da forme di associazionismo segreto, tra cui la Carboneria.
Savoia a intervenire in sostegno degli insorti e a dichiarare
Le tensioni esplosero dapprima nel regno delle Due Sicilie
nel luglio del 1820 a Nola gli insorti chiesero e ottennero la guerra all'Austria (23 marzo), dando avio alla prima guer
concessione di una Costituzione; nel frattempo anche Paler ra d'indipendenza. Aiuti militari furono inviati da Ferdinan
doIl,da Pio IXe da Leopoldo l. Nonostante i primi successi
mo dette avvio a uninsurrezione antiborbonica e separatista.
a Curtatone e Goito, il governo di Torino fu lasciato da solo a
Imoti furono però stroncati dalle truppe austriache.
gestire i territori liberati. Nel luglio 1848, nel corso della bat
Nel marzo del 1821 gruppi liberali, che miravano a fare del-
lo Stato sabaudo il perno della lotta contro I'Austria, insor- taglia di Custoza, gli austriaci sconfissero definitivamente
lesercito piemontese costringendo i Savoia a firmare l'armi-
sero; appoggiati dal principe Carlo Alberto (che in seguito
guidò la repressione), furono anchessi sconfitti dalle truppe stizio di Salasco (5 agosto 1848).
della Santa Alleanza.
Dieci anni più tardi prese avvio una nuova ondata rivoluzio- 5. La breve stagione
naria: nella penisola si manifestò nell'ltalia centrale, sotto la del '48 democratico italiano
guida di Ciro Menotti; anche questi moti falirono, sia a cau- Al termine della prima guerra di indipendenza, mentre nel
sa della scarsa capacità progettuale dei rivoluzionari sia per regno delle Due Sicilie Ferdinando ll ripristinò una politica
il mancato appoggio dei francesi. reazionaria, nel resto della penisola riprese vigore l'opzio-
ne democratica, che mirava a una soluzione repubblicana
neoguelfi della causa nazionale. Sia in Toscana che a Roma fu instau
3. Democratici, moderati e
rata la repubblica, ma in entrambi i casi l'esperienza demo
società
l fallimento dell'azione delle segrete portò alla
cratica fini in breve tempo con il ritorno al potere dei sovrani.
consapevolezza della necessità di elaborare programmi po- In Piemonte Carlo Alberto, nel febbraio 1849, per contene
litici più maturi: l'Austria.
re le proteste dei democratici, riprese la guerra con
Giuseppe Mazzini nel 1831 creò la Giovine Italia, un'as-
L'esercito piemontese venne però sconfitto a Novara e il so-
il cui fine era quellodi creare una repubblica ita- che
vrano abdicò in favore del figlio Vittorio Emanuele I,
sociazione
1834 la Giovine Europa
liana unitaria e democratica e nel firmò un nuovo armistizio il 24 marzo 1849. Nonostante
il
'autodeterminazione delle nazioni.
al fine di battersi per lasciò in vigore lo
moderate pesante clima politico, Vittorio Emanuele
In alternativa si diffusero anche posizioni più Statuto albertino e il Piemonte continuò a essere il punto
di
monarchie costituzionali:
che prevedevano la creazione di riferimento dei liberali.
miravano a una federazione
di
i neoguelfi di Gioberti (che

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