Sei sulla pagina 1di 1

Partendo dal significato della parola “positivismo” che si definisce come tutto ciò che è

reale, effettivo e sperimentale in antitesi con ciò che è astratto, chimerico e metafisico e
aggiungendo che è anche tutto ciò che appare fecondo, pratico ed efficace in opposizione a
ciò che è inutile e ozioso possiamo svolgere un’analisi di tale movimento. Il positivismo si
basa su varie tesi le quali affermano che la scienza è l’unica conoscenza possibile e il
metodo della scienza è l’unico valido, che la filosofia tende a coincidere con l’enunciazione
dei principi comuni alle varie scienze, che il metodo della scienza va esteso a tutti i campi di
indagine e infine che il progresso della scienza rappresenta la base del progresso umano e
lo strumento per una riorganizzazione globale della vita in società. Infatti il positivismo
all’inizio tenda di essere lo strumento per il superamento di una crisi socio-politica ma
successivamente si presenta come il riflesso di un progresso in atto. Il positivismo esalta la
figura dell’industriale, dell’ingegnere, del medico e del maestro. Questo movimento
appare quindi come la filosofia della moderna società industriale e tecnico-scientifica. Il
positivismo può quindi essere considerato come l’ideologia tipica della borghesia liberale
dell’Occidente. Ludovico Geymonat ha espresso gli ideali e i punti di vista della borghesia
con la quale condivise una mentalità ottimistica. La creatura prediletta dai positivisti è
quindi la sociologia che deve concepire i fenomeni sociali come soggetti a leggi naturali che
rendono possibile la previsione. L’idea fondamentale della dinamica sociale è quindi quella
del progresso, cioè uno sviluppo continuo e graduale dell’umanità. L’idea di progresso
spiega la comparsa nella storia degli uomini di genio che erano strumenti di un movimento
che si sarebbe aperto altre vie per raggiunger il risultato. Il progresso realizza perciò un
perfezionamento incessante del genere umano. Infine tra le varie forme del positivismo
troviamo quello sociale e quello evoluzionistico che però oggi si preferisce dividere per
contesti nazionali.

Potrebbero piacerti anche