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“Il sabato del villaggio”--> Leopardi ,1829, fa parte dei canti pisano-recanatesi

La donzelletta vien dalla campagna, 1-->la ragazza torna da lavoro dai campi di sabato sera
in sul calar del sole, forma un mazzo di fiori con i quali ornerà la domenica
col suo fascio dell'erba; e reca in mano gioventù=voglia di vivere e prepararsi alla festa
un mazzolin di rose e di viole,
onde, siccome suole, 5
ornare ella si appresta
dimani, al dì di festa, il petto e il crine.
Siede con le vicine --> senilità=vecchia fila seduta davanti casa e chiacchera
su la scala a filar la vecchierella, guardando il tramonto=la sua vita sta finendo
incontro là dove si perde il giorno; 10 ricorda quando era giovane e si vestiva per domenica
e novellando vien del suo buon tempo,
quando ai dì della festa ella si ornava,
ed ancor sana e snella
solea danzar la sera intra di quei
ch'ebbe compagni dell'età più bella. 15
Già tutta l'aria imbruna, --> sta calando il sole
torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre --> sereno=sinneddoche per cielo
giù da' colli e da' tetti,
al biancheggiar della recente luna.
Or la squilla dà segno 20-->la campana suona=è quasi domenica
della festa che viene;
ed a quel suon diresti
che il cor si riconforta.
I fanciulli gridando-->infanzia=bambini percorrevano paesi e giocavano in strada
su la piazzuola in frotta, 25
e qua e là saltando,
fanno un lieto romore:
e intanto riede alla sua parca mensa,--> adulto=lavoratore contento perché
fischiando, il zappatore, domenica riposa
e seco pensa al dì del suo riposo. 30

Poi quando intorno è spenta ogni altra face, -->inizia riflessione sulla felicità
e tutto l'altro tace, è notte fonda tutto tace, solo falegname lavora ancora
odi il martel picchiare, odi la sega perché deve finire una commissione prima dell’alba
del legnaiuol, che veglia affinchè possa riposare domenica
nella chiusa bottega alla lucerna, 35
e s'affretta, e s'adopra
di fornir l'opra anzi il chiarir dell'alba.
Questo di sette è il più gradito giorno, -->il sabato è il giorno più felice,c’è gioia e speranza
pien di speme e di gioia:
diman tristezza e noia 40 -->domenica=tristezza e noia perché il giorno dopo è
recheran l'ore, ed al travaglio usato lunedì e si lavora
ciascuno in suo pensier farà ritorno.

Garzoncello scherzoso, -->messaggio per i giovani=gioventù è come un giorno


cotesta età fiorita pieno di allegria che anticipa la festa(sabato=gioventù
è come un giorno d'allegrezza pieno, 45 domenica=età adulta)
giorno chiaro, sereno,
che precorre alla festa di tua vita.
Godi, fanciullo mio; stato soave, -->godi=carpe diem, goditi la gioventù
stagion lieta è cotesta. no fretta di crescere perché età adulta non ha sogni
Altro dirti non vo'; ma la tua festa 50 ed è piena di disillusioni
ch'anco tardi a venir non ti sia grave.

Parafrasi
La giovinetta torna dalla campagna verso il tramonto con il solito fascio d’erba, e tiene fra
le mani un mazzolino di rose e viole con cui si prepara a ornarsi, l’indomani, domenica, il
petto e i capelli, come fa di solito. La vecchietta sta seduta a filare con le sue vicine sui
gradini della scala, rivolta verso occidente, dove il sole tramonta, e racconta della sua
giovinezza, quando anche lei, nei giorni di festa, si adornava e, ancora sana e agile,
danzava la sera con gli amici che le erano compagni di gioventù, l’età più bella. Ormai
l’aria si fa scura, il cielo limpido torna azzurro (dopo il rosseggiare del tramonto) e, sotto la
luce biancheggiante della luna da poco spuntata, le ombre scendono di nuovo dai colli e
dai tetti. Adesso la campana annuncia la prossima festività e diresti che a quel suono il
cuore si riempia di speranza. I ragazzi in gruppo, gridando e saltando sulla piccola piazza,
fanno un allegro rumore; nel frattempo il contadino, fischiando, ritorna a casa per
consumare la sua modesta cena e fra sé e sé pensa alla domenica, il giorno in cui può
riposarsi. Poi, quando intorno è spenta ogni altra luce e tutto il resto tace, senti il picchiare
del martello, senti la sega del falegname, che nella bottega chiusa veglia al lume della
lucerna, e si dà da fare affrettandosi per finire il suo lavoro prima del chiarore dell’alba.
Fra i sette giorni della settimana questo, pieno di speranza e di gioia, è il più gradito;
domani il trascorrere delle ore porterà un senso di fastidio e di tristezza, e ciascuno
ricomincerà a pensare al faticoso lavoro abituale. Fanciullo spensierato, la tua giovane età
è come un giorno pieno di gioia, un giorno luminoso, sereno che precede e annuncia la
festa della tua vita [l’età matura]. Sii felice, ragazzo mio: la tua è una condizione beata,
un’età felice. Non ti voglio dire altro; ma non ti pesi se la tua festa ancora tarda a
sopraggiungere.

“A sé stesso” --> Leopardi,1833, fa parte del Ciclo di Aspasia, conapevole di non essere
ricambiato (fanny targioni tozzetti o carlotta lenzoni)=estremo inganno-->disillusione

Versi anti-idillici/poetica del vago non c’è più. Poesia paratattica


parla di sé stesso

Or poserai per sempre, 1 -->dice al cuore di non battere più, è stanco di provare emozioni
Stanco mio cor. Perì l’inganno estremo, -->ultima esperienza amorosa
Ch’eterno io mi credei. Perì. Ben sento,
In noi di cari inganni, -->noi=leopardi e il suo cuore non hanno più né speranza né illusioni di essere
Non che la speme, il desiderio è spento. 5 corrisposto
Posa per sempre. Assai -->basta battere=ha fatto fin troppo
Palpitasti. Non val cosa nessuna-->non c’è nulla che meriti i suoi battiti
I moti tuoi, né di sospiri è degna
La terra. Amaro e noia-->la vita è solo dolore e noia
La vita, altro mai nulla; e fango è il mondo. 10
T’acqueta omai. Dispera
L’ultima volta. Al gener nostro il fato-->alle persone come lui la natura ha riservato solo la morte
Non donò che il morire. Ormai disprezza-->la natura disprezza il suo cuore,è un potere malvagio
Te, la natura, il brutto che domina a danno di tutti-->visione antiprovvidenziale(≠ manzoni)
Poter che, ascoso, a comun danno impera, 15
E l’infinita vanità del tutto. -->tutto nella vita è vuoto/inutile

Parafrasi
Ora riposerai per sempre, mio stanco cuore. Ebbe fine l’estrema illusione (d’amore), che
avevo creduto fosse eterna. Sento chiaramente che dentro di noi non soltanto è morta la
speranza di belle illusioni, ma anche il loro desiderio. Riposa per sempre. Hai palpitato
abbastanza. Nulla vale i tuoi palpiti, né la terra è degna dei tuoi sospiri. La vita è amarezza
e noia, nient’altro; e il mondo è fango. Oramai càlmati. Rinuncia a sperare per l’ultima
volta. Agli uomini il destino non ha riservato che la morte. Ormai devi disprezzare te
stesso, la natura, il potere maligno che, di nascosto, governa per il male comune, e la
infinita insensatezza di tutte le cose.

L'infinito-->Leopardi,1818-19,periodo del pessimismo cosmico(uomo infelice per colpa del


contesto storico,la realtà storica sopprime la capacità di immaginare-->italia dopo restaurazione)
endecasillabi sciolti,versi molto dolci e musicali. Verbi al passato=trasfigurazione ricordi;descrive
paesaggio di recanati

Sempre caro mi fu quest’ermo colle, 1-->colle=monte Tabor, da qui contemplava il paesaggio


e questa siepe, che da tanta parte siepe limita lo sguardo=gli piace, esclude la vista dell’orizzonte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. quest’/questa=utilizzati per “portarci” lì sul monte
Ma sedendo e mirando, interminati-->sta seduto e immagina cosa possa esserci al di là della siepe
spazi di là da quella, e sovrumani 5-->spazi e silenzi=mondo dell’immaginazione
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo; ove per poco--> mi fingo=immagina,messo al centro della poesia
il cor non si spaura. E come il vento è in uno stato di smarrimento,per poco il cuore non si spaventa
odo stormir tra queste piante, io quello -->silenzio conferamto dal vento tra le piante
infinito silenzio a questa voce 10
vo comparando: e mi sovvien l'eterno, --> gli sembra di essere già nell’eternità
e le morte stagioni, e la presente è nel passato/presente/futuro
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare. 15-->con il suo pensiero
sprofonda/annega>esaltazione del caro immaginario(immaginazione)

L'uomo è infelice perché vuole essere felice sempre,ma la vita garantisce solo cose limitate
La natura è vista come nete benevole,che ha dotato uomo di immaginazione,che attenua il dolore. La società
invece è meschina-->pessimismo storico

Parafrasi
Questo colle solitario mi è sempre stato caro, e cara mi è sempre stata questa siepe che
impedisce la vista di una larga parte della linea dell'orizzonte. Ma sostando e guardando
davanti a me, mi figuro con l'immaginazione spazi sconfinati oltre quella siepe e silenzi
sconosciuti all'umanità e una immensa quiete; e davanti a questi pensieri il mio cuore è
sul punto di smarrirsi. E non appena sento il vento frusciare tra le foglie delle piante, io
confronto quell'infinito silenzio alla voce del vento: e mi vengono in mente l'eternità, il
tempo passato e la stagione presente e viva e la sua voce. Così il mio pensiero sprofonda
in questa immensità e in essa si annega: e il sentirmi naufragare provoca in me una
sensazione di dolcezza.

La prefazione dei Malavoglia-->Verga,1881,vale come la prefazione di tutto il ciclo dei


vinti,è la sua visione della vita

Questo racconto è lo studio sincero e spassionato del come probabilmente devono nascere e
svilupparsi nelle più umili condizioni, le prime irrequietudini pel benessere; e quale perturbazione
debba arrecare in una famigliuola vissuta fino allora relativamente felice, la vaga bramosia
dell’ignoto, l’accorgersi che non si sta bene, o che si potrebbe star meglio. Il movente dell’attività
umana che produce la fiumana del progresso è preso qui alle sue sorgenti, nelle proporzioni più
modeste e materiali. Il meccanismo delle passioni che la determinano in quelle basse sfere è meno
complicato, e potrà quindi osservarsi con maggior precisione. Basta lasciare al quadro le sue tinte
schiette e tranquille, e il suo disegno semplice. Man mano che cotesta ricerca del meglio di cui
l’uomo è travagliato cresce e si dilata, tende anche ad elevarsi, e segue il suo moto ascendente
nelle classi sociali. Nei Malavoglia non è ancora che la lotta pei bisogni materiali. Soddisfatti
questi, la ricerca diviene avidità di ricchezze, e si incarnerà in un tipo borghese, Mastro-don
Gesualdo, incorniciato nel quadro ancora ristretto di una piccola città di provincia, ma del quale i
colori cominceranno ad essere più vivaci, e il disegno a farsi più ampio e variato. Poi diventerà
vanità aristocratica nella Duchessa di Leyra; e ambizione nell’Onorevole Scipioni, per arrivare
all’Uomo di lusso, il quale riunisce tutte coteste bramosie, tutte coteste vanità, tutte coteste
ambizioni, per comprenderle e soffrirne, se le sente nel sangue, e ne è consunto. A misura che la
sfera dell’azione umana si allarga, il congegno delle passioni va complicandosi; i tipi si disegnano
certamente meno originali, ma più curiosi, per la sottile influenza che esercita sui caratteri
l’educazione, ed anche tutto quello che ci può essere di artificiale nella civiltà. Persino il
linguaggio tende ad individualizzarsi, ad arricchirsi di tutte le mezze tinte dei mezzi sentimenti, di
tutti gli artifici della parola onde dar rilievo all’idea, in un’epoca che impone come regola di buon
gusto un eguale formalismo per mascherare un’uniformità di sentimenti e d’idee. Perchè la
riproduzione artistica di cotesti quadri sia esatta, bisogna seguire scrupolosamente le norme di
questa analisi; esser sinceri per dimostrare la verità, giacchè la forma è così inerente al soggetto,
quanto ogni parte del soggetto stesso è necessaria alla spiegazione dell’argomento generale. Il
cammino fatale, incessante, spesso faticoso e febbrile che segue l’umanità per raggiungere la
conquista del progresso, è grandioso nel suo risultato, visto nell’insieme, da lontano. Nella luce
gloriosa che l’accompagna dileguansi le irrequietudini, le avidità, l’egoismo, tutte le passioni, tutti
i vizi che si trasformano in virtù, tutte le debolezze che aiutano l’immane lavoro, tutte le
contraddizioni, dal cui attrito sviluppasi la luce della verità. Il risultato umanitario copre quanto
c’è di meschino negli interessi particolari che lo producono; li giustifica quasi come mezzi
necessari a stimolare l’attività dell’individuo cooperante inconscio a beneficio di tutti. Ogni
movente di cotesto lavorio universale, dalla ricerca del benessere materiale, alle più elevate
ambizioni, è legittimato dal solo fatto della sua opportunità a raggiungere lo scopo del movimento
incessante; e quando si conosce dove vada questa immensa corrente dell’attività umana, non si
domanda al certo come ci va. Solo l’osservatore, travolto anch’esso dalla fiumana, guardandosi
attorno, ha il diritto di interessarsi ai deboli che restano per via, ai fiacchi che si lasciano
sorpassare dall’onda per finire più presto, ai vinti che levano le braccia disperate, e piegano il capo
sotto il piede brutale dei sopravvegnenti, i vincitori d’oggi, affrettati anch’essi, avidi anch’essi
d’arrivare, e che saranno sorpassati domani. I Malavoglia, Mastro-don Gesualdo, la Duchessa de
Leyra, l’Onorevole Scipioni, l’Uomo dilusso sono altrettanti vinti che la corrente ha deposti sulla
riva, dopo averli travolti e annegati, ciascuno colle stimate del suo peccato, che avrebbero dovuto
essere lo sfolgorare della sua virtù. Ciascuno, dal più umile al più elevato, ha avuta la sua parte
nella lotta per l’esistenza, pel benessere, per l’ambizione — dall’umile pescatore al nuovo
arricchito — alla intrusa nelle alte classi — all’uomo dall’ingegno e dalle volontà robuste, il quale si
sente la forza di dominare gli altri uomini; di prendersi da sé quella parte di considerazione
pubblica che il pregiudizio sociale gli nega per la sua nascita illegale; di fare la legge, lui nato fuori
della legge — all’artista che crede di seguire il suo ideale seguendo un’altra forma dell’ambizione.
Chi osserva questo spettacolo non ha il diritto di giudicarlo; è già molto se riesce a trarsi un istante
fuori del campo della lotta per studiarla senza passione, e rendere la scena nettamente, coi colori
adatti, tale da dare la rappresentazione della realtà com’è stata, o come avrebbe dovuto essere.

Il romanzo viene chiamato studio poiché concepito sotto l’ottica positivista-->è lo studio degli
effetti del progresso/benessere sulla società-->il progresso ti rende irrequieto,ti spinge a cercare
sempre di più=cambi in negativo.

Si concentra sulle classi più umili del popolo.

Famigliuola=sono i Malavoglia-->stavano bene-->ma vogliono cambiare


metafora della fiumana=dopo nubifragio fiumi esondano e travolgono tutto=progresso
le seduzioni del progresso non sono solo materiali-->più è alta la classe sociale meno sono
materiali,quindi è più complicata l’analisi di classi sociali più alte.

Verga vede il progresso in modo negativo=conservatore

Romanzi Ciclo dei Vinti:

1. “I MALAVOGLIA”-->umili vivono ad aci trezza,paesino


2. “MASTRO DON GESUALDO”-->borghese,Gesualdo Motta era una carpentiere che ha fatto
fortuna e aspira a diventare nobile attraverso il matrimonio della figlia,ambientato in una
cittadina di provincia
3. “LA DUCHESSA DI LEYRA”-->nobiltà,è la figlia di mastro don Gesualdo,Isabella si sposa con
il duca di Leyra che aveva problemi finanziari,accetta di sposarsi con
isabella(borghese)per la grande dote. Il fuoco è spostato sulla nobiltà che ha problemi di
vanità,cercano cose futili,hanno tutto ma competono con gli altri aristocratici. Romanzo
non completato perché descrivere nobili è troppo difficile,perché per galateo dicono una
cosa ma ne pesano un’altra
4. “L’ONOREVOLE SCIPIONI”-->prende in esame i politici,dicono delle cose ma ne fanno
altre,vogliono scalare il potere. Non conclude neanche questo,rinuncia per difficoltà.
5. “UOMO DI LUSSO”-->il massimo,è l’artista,sono il materiale più incendiabile del progresso.
Alla fine non scrive neanche questo.

Il linguaggio più sale di livello più si arricchisce di artefici,dicono cose che non pensano per
conformismo

Il progresso visto nell’insieme sembra grandioso e positivo,però è anche incessante. Ha lati


negativi=operai morti in fabbrica e miniere pagano per il progresso

Vuole descrivere come si è arrivati a questo progresso descrivendo anche i deboli e vinti che
rimangono indietro-->vinti di oggi saranno vincitori di domani

Dice che lui non deve giudicare perché tutti siamo dentro questa fiumana=stile impersonale-->si
tira fuori per descrivere oggettivamente.

Rosso malpelo-->Verga,novella 1878


realizza lo stile dell’impersonalità,descrive la vita rurale in sicilia dove vige la legge del più
forte(sopravvive il più forte). Intravede il lato deteriore del progresso

Rosso malpelo subisce soprusi in casa e a lavoroa casua dei capelli rossi-->pregiudizio. Ha un
atteggiamento di rassegnazione,non si ribella ,ma usa lo stesso comportamento che gli altri hanno su
di lui con quelli più deboli di lui=asino e ranocchio

Il filo conduttore di questa novella è la morte-->padre,asino,ranocchio-->unica via d’uscita


alla fine malpelo rimane solo=vuole morire-->entra nella miniera e non torna più indietro

Riassunto: Malpelo è un ragazzino con i capelli rossi. All'epoca in cui è ambientata la novella di Verga,
per via delle superstizioni popolari, i capelli rossi erano indice di malizia e per questo motivo il ragazzo
viene trattato male dai concittadini. Preferisce, quindi, starsene per conto suo. Neanche la madre lo
ama molto: non ha mai accettato il fatto che abbia deciso di andare a lavorare nella cava e non si fida
di lui, pensa che rubi i soldi dello stipendio che porta a casa. Pure la sorella lo accoglie sempre
picchiandolo.

L'unico con cui sembra andare d'accordo è il padre, Mastro Misciu, il cui soprannome è Bestia. Anche
il padre lavora alla cava ed è l'unico ad avergli dimostrato un po' di affetto. Per questo motivo quando
gli altri operai cercano di prendere in giro il padre, Malpelo lo difende sempre. Un giorno Mastro
Misciu, su ordine del padrone, accetta di abbattere un vecchio pilastro inutile: il lavoro è pericoloso,
gli altri operai si sono rifiutati, ma Mastro Misciu ha bisogno di soldi. Prevedibilmente il pilastro cade
addosso all'uomo e Malpelo, disperato, comincia a scavare a mani nude sotto le macerie, si spezza le
unghie, chiede aiuto, ma quando gli altri arrivano il padre è ormai morto.

Se prima Malpelo era scorbutico e ringhioso, dopo la morte del padre il suo carattere peggiora. Inoltre
comincia a lavorare proprio nella galleria dove il padre era morto.

Un giorno alla cava arriva a lavorare Ranocchio, un ragazzino che si è lussato il femore e che non può
più fare l'operaio a causa della sua zoppia. Malpelo lo prende subito di mira e cerca di farlo reagire a
suon di insulti e botte. Ranocchio non si difende e Malpelo lo picchia sempre di più: vuole che
Ranocchio impari a reagire e che capisca che la vita non è facile, bensì una sfida continua.

In realtà Malpelo si è affezionato a Ranocchio e spesso gli dà parte del suo cibo e lo aiuta nei lavori più
pesanti. Finalmente viene recuperato il cadavere di Mastro Misciu e Malpelo tiene come un tesoro i
pochi oggetti posseduti dal padre. Purtroppo ben presto anche Ranocchio muore, di tisi, Malpelo è
sempre più solo (la madre si è risposata e non vuole avere a che fare con lui e anche la sorella si è
trasferita in un altro quartiere) e finisce per scomparire nella cava dopo che gli era stato assegnato il
compito di esplorare una galleria sconosciuta.

Nessuno avrebbe mai accettato un compito così pericoloso, ma Malpelo ormai non ha più niente da
perdere: prende pane, vino, attrezzi e vestiti del padre ed entra nella galleria per non uscirne mai più.
La sua unica vendetta da morto è aver instillato il terrore negli altri operai che hanno sempre paura di
vederlo spuntare fuori all'improvviso con i suoi capelli rossi e i suoi occhiacci.

Alla stazione in una mattina d’autunno -->Carducci,fa parte delle Odi barbare(tentativo di
inserire nella tradizione metrica italiana il ritmo greco-latino).

Il lessico ha rimandi alla tradizione italiana,è aulico ma quando descrive il presente invece si abassa la
componente aulica;le costruzioni richiamano il latino. C'è un disagio esistenziale,inquietudine -->addio
alla persona amata in novembr-->portata via dal treno(modernità). C'è apatia=no voglia vivere

Poesia impostata su autunno,ma ha una breve parentesi d’estate quando ha conosciuto la donna in
giovinezza

Oh quei fanali come s’inseguono-->oh sa di rammarico,le luci del treno corrono dietro gli
accidïosi là dietro gli alberi, alberi,sono sbiadite,si avvicinano lentamente tra nebbia
tra i rami stillanti di pioggia e pioggia
sbadigliando la luce su ’l fango! la luce ha valore effimero-->morte prevale

Flebile, acuta, stridula fischia


la vaporiera da presso. Plumbeo
il cielo e il mattino d’autunno
come un grande fantasma n’è intorno.

Dove e a che move questa, che affrettasi --> domande esistenziali


a’ carri foschi, ravvolta e tacita i vagoni recidono gli affetti-->corrono verso
gente? a che ignoti dolori felicità=miraggio è una tragedia
o tormenti di speme lontana?
Tu pur pensosa, Lidia, la tessera ->tra passeggeri ce lidia(pseudonimo Lina),da biglietto a
al secco taglio dài de la guardia, controllore,lo fora ed è come un taglio dei sentimenti
e al tempo incalzante i begli anni come quando tagliano una parte di te e soffri
dài, gl’istanti gioiti e i ricordi. il biglietto rappresenta i suoi anni ceduti al tempo
vorticoso che porta via tutto

Van lungo il nero convoglio e vengono->colori scuri,sta per partire il treno,controllori


incappucciati di nero i vigili, controllano bulloni ruote,sembrano spettri hanno
com’ombre; una fioca lanterna luce fioca e mazze(sembrano esseri demoniaci)
hanno, e mazze di ferro: ed i ferrei

freni tentati rendono un lugubre ->sistemano freni con rumori che sembrano campane
rintócco lungo: di fondo a l’anima funerale-->arriva rifiuto di vivere,doloroso
un’eco di tedio risponde
doloroso, che spasimo pare.

E gli sportelli sbattuti al chiudere-->si chiudono le porte,sembrano schiaffi


paion oltraggi: scherno par l’ultimo
appello che rapido suona:--> si parte ma la pioggia impedisce ultimo saluto
grossa scroscia su’ vetri la pioggia.

Già il mostro, conscio di sua metallica--> vaporiera si mette in moto, è un mostro


anima, sbuffa, crolla, ansa, i fiammei-->esca vapore acqueo, fa fatica
occhi sbarra; immane pe ’l buio-->accende fanali, getta fischio e parte
gitta il fischio che sfida lo spazio.

Va l’empio mostro; con traino orribile


sbattendo l’ale gli amor miei portasi.-->il treno porta via il suo amore
Ahi, la bianca faccia e ’l bel velo
salutando scompar ne la tenebra. -->scompare il viso bianco della donna

O viso dolce di pallor roseo, -->appare un viso roseo,occhi luminosi,ricci


o stellanti occhi di pace, o candida
tra’ floridi ricci inchinata
pura fronte con atto soave!-->tradizione stilnovista =donna angelo

Fremea la vita nel tepid’ aere,-->ricorda il primo incontro a giugno


fremea l’estate quando mi arrisero:
e il giovine sole di giugno-->richiama giovinezza
si piacea di baciar luminoso

in tra i riflessi del crin castanei


la molle guancia: come un’aureola-->sole crea aureola su di lei
piú belli del sole i miei sogni-->sogni gloriosi(come a silvia)-->potere memoria limitato
ricingean la persona gentile.

Sotto la pioggia, tra la caligine->torna a casa sotto la pioggia,vuole scomparire


torno ora, e ad esse vorrei confondermi;
barcollo com’ebro, e mi tócco,
non anch’io fossi dunque un fantasma.-->si chiede se è ancora vivo o se è un fantasma

Oh qual caduta di foglie, gelida,-->oh ancora rammarico(come verso 1)


continua, muta, greve, su l’anima! ->la sua anima non vive più,no sentimenti
io credo che solo, che eterno,
che per tutto nel mondo è novembre.-->nessuno nel mondo vive in altro modo

Meglio a chi ’l senso smarrí de l’essere,-->beati i morti


meglio quest’ombra, questa caligine:
io voglio io voglio adagiarmi--> non vuole più vivere-->epicurei-->cancellazione
in un tedio che duri infinito. sentimenti-->ATARASSIA
Seneca scrisse “tedium vitae”
“Inno a Satana”-->attacca il medioevo;satana simbolo di progresso/libertà;presenza di
una visione anti-clericale(massone)
Similitudine anima=tipica del banchetto conviviale; vuole esaltare la materia
Imene=inno antico nuziale
Contesto vitalistico/amore,linguaggio classicistico
Molte antitesi-->si rivolge ai fedeli che considerano satano un nemico
Aspersorio=coso con cui si benedice metro=cantilena/inno
Non torna indietro=vade retro satana
Michele=s,michele arcangelo,vince il drago/satana; la sua spada è piena di ruggine-->quei
tempi sono finiti(il papa inserice fine della messa una opreghiera a lui)
Fulmine=come zeus
Cadono gli angeli=di solito cade stano con i demoni-->trionfo satana e
materia(sperimentabile scientificamente=positivismo)
Esaltazione materia e senso=donna è simbolo di satana,è negli occhi della donna(fatale)
Altro simbolo di satana=vino=ti rende lieto-->sfugge caducità vita sotto effetto vino
Dio è simbolo della tirrannide-->nei pontefici e sovrani
v.65 chiamato con nomi diversi(divinità pagane)e verbi al passato-->ricorda epoche in cui
satana era venerato-->epoca classica
Cristianesimo spazia via paganesimo-->grazie al nazzareno-->editto tessalonica diventa
unica religione impero romano-->azioni persecutorie verso pagani-->satana però non è un
mostro
Agape=eucarestia
Dove è sopravvissuto satana?nella plebe,casolari dove ci sono culti pagani;nelle
streghe;negli alchimisti(trasformare metallo in oro);nei maghi
Satana non è morto-->neanche nel medioevo anche se monaci ceracarono di soppiantare
culti satanici
Personaggi chiesa che accolgono satano:Abelardo e Eloisa(monaco lui,hanno figlio);nei
monasteri sopravvivono opere pagane(di livio) alcuni monaci erano attratti;
Parla di arnaldo da brescia-->prova a proclamare repubblica a roma
Wicleff e husse-->eretici della prima rifora luterana
giorolamo da savonarola=repubblica dei piagnoni a firenze->si oppone la papa,ma era un
monaco
Vicoli=catene che impediscono libertà
Nell'Ottocento satana ha vinto-->positivismo
Vaporiera=simbolo di satana->vista in maniera positiva,ha un colore cupo e è veloce mossa
da fuoco e carbone;non conosce ostacoli,entra nel ventre della terra(gallerie),aveva un
suono pauroso,c’è molto fumo.carro del fuoco=immagine mitica
Satana=ribellione/forza ragione
Geova=dio

“Preludio"-->praga,scapigliatura,no all’avanguardia tecnica e stile tradizionale


6. Noi siamo i figli dei padri ammalati:->noi=gli scapigliati->frutto delle generazioni malate passate
7. aquile al tempo di mutar le piume,->metafora uccelli,vola alto come aquila ma sta mettendo piume=delicata
8. svolazziam muti, attoniti, affamati,->si sentono muti,ideali risorgimentali naufragati
9. sull'agonia di un nume.->nume agonizzante=valori
10. Nebbia remota è lo splendor dell'arca,->arca dell’alleanza centro valori ebraici è nella nebbia
11. e già all'idolo d'or torna l'umano,
12. e dal vertice sacro il patriarca->metafora biblica mosè
13. s'attende invano;
14. s'attende invano dalla musa bianca
15. che abitò venti secoli il Calvario,
16. e invan l'esausta vergine s'abbranca
17. ai lembi del Sudario...-->
18. Casto poeta che l 'Italia adora,-->manzoni,ormi anziano,nessuno lo ascolta
19. vegliardo in sante visioni assorto,
20. tu puoi morir!... Degli antecristi è l'ora!
21. Cristo è rimorto !
22. O nemico lettor, canto la Noia,->nessun valore,no voglia di vivere
23. l'eredità del dubbio e dell'ignoto,
24. il tuo re, il tuo pontefice, il tuo boia,->noia è re,religione e ti uccide come boia
25. il tuo cielo, e il tuo loto !->loto=fangi=degradazione
26. Canto litane di martire e d'empio;-> quartina provocatoria. Litanie=preghiere. martire=religione empio=no reli
27. canto gli amori dei sette peccati->vizi capitali;usa lessico religioso per cose profane
28. che mi stanno nel cor, come in un tempio,
29. inginocchiati.
30. Canto le ebbrezze dei bagni d'azzurro,-->ebrezze=alterazione mentale,no lucidità bagni d’azz=grandi ideali
31. e l'Ideale che annega nel fango...
32. Non irrider, fratello, al mio sussurro,-->lettore nemico=poiché è ostile,ma anche fratello
33. se qualche volta piango:
34. giacché più del mio pallido demone, riconosce che loro poesie sono di scarso livello ma dicono il vero
35. odio il minio e la maschera al pensiero, demone=daimon=ispirazione minio=trucco=maschera del vero
36. giacché canto una misera canzone,
37. ma canto il vero! denuncia=poesie misera ma vera
“Note morenti”-->camerana,scapigliatura,descrive tramonto con alpi in
piemonte=contrasto cime innevate-sole

Presente disagio esistenziale->vuole la pace con la sera

Tugurio=casette disabitate dove contadini mettono attrezzi->luogo solitario

Anafora tigurio-->rimanda alla pittura-->macchia

Tutto rimanda a qualcosa di cupo in campagna

Similitudine campagna->con dimensione umana->sospira come una persona affranta->rispecchia


animo poeta

Bacian=ha qualcosa di umano

Sera=unico momento giornata in cui animo si acquieta; i lamenti non vengono esternati ; seti
sconfinate=seti dei valori ; cerchi supremi=sfiorati dalle bestemmie blasfemi

Dal basso (pianura)lo sguardo si alza verso le montagne-->descrizione pittorica dei colori;cobalto e
viola colori del tramonto

Torvo=inquietante; dopo la montagna guarda ancora la pianura-->paesaggio lugubre,ma splende


qualcosa-->tramonto a occidente in autunno

Orgia di brace=i vari colori

Torna indietro alla campagna e al tugurio

Palude=più in basso della campagna,qui tutto è capovolto-->plumbea=richiama dante,palude stigia


infernalci sono dati realistici ma che rimandano all’irrazionale,onirico tipico del romanticismo e
decadentismo.

“Novembre”-->pascoli ,fa parte di myricae-->Tamerici = da VIRGILIO (4°bucolica) = cose


piccole-dimesse ● Argomento esistenziale = parte dagli aspetti più misteriosi della realtà
(momenti di sconvolgimento). Stile classicista = metro greco (strofe saffiche) → Carducci era
il suo maestro ● Estate di San Martino (primi gg di novembre) = fenomeno atmosferico che
causa giornate luminose in autunno (sole quasi estivo) → periodo in cui terminano i contratti
dei contadini (costretti a trasferirsi a lavorare altrove) ● Stile essenziale-asciutto
Gemmea l'aria, il sole così chiaro--> prima strofa=inno alla vita
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,->sensazioni si una giornata di questo periodo
e del prunalbo l'odorino amaro sembra estate/primavera
senti nel cuore... sinestesia=con immaginazione percepisce odore

Ma secco è il pruno e le stecchite piante-->seconda strofa=oscurità


di nere trame segnano il sereno, ->capisce che realtà non è ciò che sembra= non è estate
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante->rimando alla morte
sembra il terreno. -->sensi ingannano/natura illusoria
Silenzio, intorno; solo, alle ventate-->terza strofa=assenza vita->sente foglia che cade
odi lontano, da giardini ed orti, fragilità vita umana paragonata a foglia caduta
di foglie un cadere fragile. E' l'estate,
fredda, dei morti.->morte incombente,uomo destinanto a morire
Messaggio=natura ti spiega a la vita umana se riesci a leggere i suoi messaggi.

“Il lampo”-->pascoli,fa parte di myricae,ballata;lampo=momento sospensione prima del


tuono,ha un valore rivelatorio(intuizione di un istante,poi ritrono all’ignoto)=fa capire tragicità
vita. Descrizione deformata,non oggettiva

E cielo e terra si mostrò qual era:-->chiasmo cielo-terra terra -cielo


la terra ansante, livida, in sussulto;->personificazione
il cielo ingombro, tragico, disfatto:
bianca bianca nel tacito tumulto->antitesi
una casa apparì sparì d’un tratto;-->casa=dimensione famigliare=consolazione breve
come un occhio, che, largo, esterrefatto, similitudine occhio-tragicità(occhio si apre e chiude se
s’aprì si chiuse, nella notte nera. spaventato) momento di illuminazione ti rendi conto tragicità vita

Unica consolazione vita data da affetti famigliari(che però dura poco,poi scompare)

“Il gelsomino notturno”-->fa parte dei CANTI DI CASTELVECCHIO (Località Toscana in cui ha
ricreato il nido familiare con le sorelle) ● Tematiche simili a Myricae ma più complesse ● Tono
dimesso ● Influenza del positivismo = parte da dati oggettivi-scientifici per descrivere realtà
misteriose. Tema =sensuale/erotico. Gelsomino=fiori si schiudono di notte. Poesia composta per il
matrimonio dell'amico Gabriele Briganti

E s’aprono i fiori notturni,-->fiori=vita notte=morte


nell’ora che penso ai miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni
le farfalle crepuscolari.-->falene sgraziate

Da un pezzo si tacquero i gridi: -->tutto è pace e silenzio


là sola una casa bisbiglia-->casa=valore della famiglia che protegge->associata al nido
Sotto l’ali dormono i nidi,->bambini e genitori come uccellini nel nido con genitori
come gli occhi sotto le ciglia.

Dai calici aperti si esala-->sinestesia vista+olfatto


l’odore di fragole rosse.->eros
Splende un lume là nella sala.->tutto dorme tranne gelsomino e luce in casa
Nasce l’erba sopra le fosse. morte+vita

Un’ape tardiva sussurra->ape arriva tardi e rimane fuori celle->paragone con pascoli che
trovando già prese le celle. non si sposerà mai e non avrà figli quindi non proverà felicità
La Chioccetta per l’aia azzurra->gallina costellazzione ,aia cielo.stelle pulcini-->metafora
va col suo pigolio di stelle. che la sera sta passando. Api e galline animali tipici fecondità
Per tutta la notte s’esala->odere gelsomino portato in giro->favorisce impollinazione
l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala;-->nella casa a luce si è spenta
brilla al primo piano: s’è spento...

È l’alba: si chiudono i petali->al mattino il gelsomino si chiude->è fecondo,nasce una vita in


un poco gualciti; si cova, lui
dentro l’urna molle e segreta,
non so che felicità nuova.
Mentre i bambini dormono i genitori generano nuova vita

“Italy”-->pascoli,fa parte dei POEMETTI Sottotitolo "paulo maiora" (da Virgilio) =


argomenti-tono più alti . Tema dominante: la vita di campagna. componimenti formano un
romanzo georgico (descrizione della vita di una famiglia contadina di Braga→ intento
ideologico di celebrare i valori tradizionali e autentici della società contadina (solidarietà
familiare, laboriosità, purezza morale) contrapposti alla negatività del mondo
contemporaneo.
Parla di questioni sociali = fenomeno della migrazione (emigrazione dall'italia a fine '800-
inizio '900)
● Innovazione (sperimentalismo linguistico) = plurilinguismo (termini inglesi anche
storpiati + della parlata Toscana + della tradizione letteraria) ● Uso del discorso indiretto
libero ● Inizio inverno (morte) <> fine primavera (vita)
CANTO 1: Ambientazione = Caprona (paesino nelle Alpi Apuane, Toscana, Lucca) . È
inverno (febbraio) ● Beppe e Ghita = fratello e sorella che dall' America (Cincinnati, Ohio)
tornano al loro paese natale insieme alla nipote Molly di 8 anni (è malata) | Tornano a casa
dopo anni (non la riconoscono più/sono stanchi) = lasciare la patria significa perdere la
propria identità e le proprie origini (scappavano dalla miseria e cercando fortuna in America
hanno perso le loro radici) .Benvenuto = suono delle campane = attutito dal rumore della
pioggia → sembra che la natura voglia ostacolare il loro ritorno .La strada per il paese è in
salita (fatica) = nonno lascia l'ombrello ai suoi figli e rimane indietro (rappresenta la
generazione che sta passando/è felice di sacrificarsi per i figli) .Il nonno li guida verso la casa
(si sono dimenticati delle proprie origini) → scala rotta che nessuno ripara (i paesini si
stanno spopolando e non ci sono più giovani = energia vitale viene meno) | Entrano nella
casa buia (nido) = non la riconoscono . Cane si agita nel sonno = riconosce istintivamente il
padrone (rif. ad Argo, cane di Ulisse) .La mamma stava pregando per il ritorno dei figli
invece che accendere il fuoco → non è più la donna di una volta (vecchiaia) + è così
commossa che per non farsi vedere si mette a lavorare ,Fuoco illumina = 1°incontro dopo
anni (figli sconfortati perché nulla è come prima) = mamma chiede notizie degli altri figli
rimasti in America (famiglia si è disgregata e ciò la fa soffrire) Emigrazione = privare un
paese delle forze per andare avanti Scontro tra generazioni (nonna-bambina/giovinezza-
vecchiaia) = non si capiscono (la nipote parla in inglese e la nonna non capisce) Molly dà
giudizio negativo dell'Italia = madrepatria si offende e si vendica facendo nevicare (neve
copre il monte come lenzuolo copre il cadavere) |Non si sente italiana (le manca l'america/è
stata sradicata) + l'Italia non è come se l'aspettava (in America si stava meglio) = scoppia a
piangere perché pensa che non tornerà più a casa (zio le promette che torneranno dopo che
sarà guarita) ● Bianco (colore della casa) = colore dominante . Molly e la nonna riescono a
comunicare anche se parlano lingue diverse (nonna che torna bambina) ● Vengono a trovarli
i parenti di altri compaesani che sono in America (chiedono notizie dei familiari) o ex-
emigrati che sono tornati = senso di comunità (in casa c'è fuoco-affetti familiari <> fuori c'è
il gelo) | Ricordano la sofferenza di quando loro stessi erano emigrati in America (memoria
trasfigura la realtà e rende belli ricordi dolorosi) = hanno provato cosa significa essere
stranieri = desiderio di ricreare il nido familiare (soli in una realtà estranea) + per
sopravvivere vendevano cartoline (gridavano "cheap" per vendere > fonosimbolismo che
richiama canto degli uccelli a casa) = subivano umiliazioni | Momento piacevole = quando
riconosci un tuo connazionale dalla pronuncia (ti senti a casa) ● Poi si accorgono della
bambina e le chiedono se l'Italia le piace = risponde di no = scatena il rancore della
madrepatria (pioggia) ● Conflitto tra tradizione e modernità = nonna che fila con il telaio <>
Ghita racconta che in America ci sono le fabbriche con le macchine automatiche
(riv.industriale) | Nonna non capisce (pensa che sia un'opera di magia/non riesce ad
immaginare le fabbriche) = visione della società contadina riguardo all'industrializzazione |
Mentalità capitalista <> lavoro artigianale (Ghita non capisce perché la nonna fa così tanta
fatica per un lavoro che non rende) → grazie alla produzione industriale tutto costa poco in
America (prod. più rapida ed economica) ● La bambina partecipa al lavoro della nonna
(affascinata dal telaio) = la macchina tradizionale che Ghita critica è ponte tra donna in
nipote (lavoro artigianale lega ciò che è stato spezzato dalla modernità) ● Bambina non vuole
far capire la nonna che sta male (per non farla preoccupare) = tubercolosi (tosse forte) →
non vuole tossire per rimanere ad aiutare la nonna | Si sta creando un legame grazie al
lavoro (non si capiscono ma riescono a comunicare) | La bambina ha capito che la malattia
sta peggiorando e pensa che morirà in Italia senza più ritornare in America (avverte la
propria patria come un paese straniero)
CANTO 2: ● La madrepatria si commuove = clima torna sereno (è primavera, si sentono gli
uccelli che cantano e preparano il nido) | Invito a Molly a reagire e recuperare i legami con la
madrepatria (senso di pace e perdono) |Nido = metafora della casa/della famiglia + pero e
melo = alberi domestici + campane del paese = voce della comunità (gioia) ● Ci sono ancora
tracce dell'inverno = campane da morto → L'OMBRA DELLA MORTE/DOLORE È SEMPRE
PRESENTE (c'è là chi sposa ma c'è qua chi muore) | Di sera si pensa ai cari defunti ● I paesi
sono diversi dalla città = ognuno è parte della comunità (amore per la dimensione
comunitaria che viene distrutta dall'emigrazione) ● Forse altri emigrati italiani che stanno
tornando a casa si fermeranno per sempre | Canto delle rondini = sweet (fonosimbolismo) =
dolcezza del ritorno al nido/a casa | Paragone rondini-esseri umani = entrambi migrano
perché se rimanessero morirebbero ed entrambi tornano a casa, ma al contrario degli
uomini, le rondini tornano sempre a casa, a meno che non siano morte (non è mai un addio)
+ gli uomini hanno meno fede perché non sanno se torneranno mai <> rondini viaggiano
leggere perché sono certe che torneranno a casa | La casa rappresenta le proprie radici (chi
torna la ama e non la disprezza) → Molly ha avuto il privilegio di tornare a casa ed essere
accolta | Molly = rondine che è tornata a casa (si è riconciliata con la madrepatria) ● Nonna
malata = la bambina le ha passato la tubercolosi (prima lavorava mentre ora è ferma davanti
al focolare + stessi segni di malattia che aveva la bambina) | Più grande sofferenza della
nonna (sofferenza della patria) = aver visto che non era più in grado di offrire sostentamento
ai propri figli per cui se ne sono andati → ricorda il momento della loro partenza (la
madrepatria ha pianto, hanno viaggiato in silenzio con sguardo vuoto) | Quando i migranti
se ne vanno provano rabbia (sensibilità per l'abbandono = sono orfani del legame con la
patria) → sono costretti ad andare in posti dove verranno emarginati dalla società (per non
soccombere si difendono con l'indifferenza) | Maledicono la patria perché li ha costretti a
migrare (non devono perché essa piange per la loro partenza e arriverà un momento in cui li
richiamerà e torneranno) | Pensiero socialista = è ingiusto che la madrepatria di a benessere
solo ad alcuni e lasci altri nella miseria (costretti a migrare/si sentono dei bastardo) ●
Paragone fiumi-migranti = come l'acqua dei fiumi scorre verso il mare con forza = così le
migrazioni sono un fenomeno inarrestabile | Ci sono sia conseguenze positive che negative
(contributo all'economia + esportazione della mafia) = l'uomo ha il potere di trasformare una
nazione = I MIGRANTI DEVONO CONTRIBUIRE POSITIVAMENTE NELLA NAZIONE IN
CUI VANNO |Non è contrario alla migrazione (è inevitabile/l'importante è mantenere le
proprie radici) = favorevole al colonialismo in Libia (possibilità per gli italiani di fuggire la
miseria) ● Importanza della bambola (per i bambini i giochi sono tutto) = capisce ciò che
Molly non capisce | La bambina porta la bambola alla nonna (come se le donasse parte del
suo cuore) ● La nonna è morta (funzione cristologica) = ha preso su di sé il male della
bambina per farla vivere (vecchia radice sia sacrificata per quella nuova così che la pianta
continui a vivere) | Rinascita = Molly lascia la bambola in Italia (bambola = vecchia Molly
che rifiuta la patria) ● È maggio (esplosione di vita) = Molly si è trasformata e prima di
tornare in America molli va al cimitero a far visita alla nonna per l'ultima volta | Molly ora è
guarita = dolcezza di aver riscoperto la propria identità (perché questo accadesse la nonna si
è sacrificata) | Tristezza per la partenza dall'italiano = quando le chiedono se torneranno
risponde di sì in italiano (non perderà più il legame con le proprie radici)

“Il sonno di Odisseo”-->pascoli,fa parte di POEMI CONVIVIALI Livello poetico si


innalza = temi molto elevati (cit. da Virgilio = non a tutti piacciono le cose semplici)
Pubblicati sulla rivista "Il convito" (stampo estetizzante, tutelata da D'Annunzio) = riflettono
il clima estetizzante Dedicati a personaggi e fatti mitologici e della storia antica (Achille,
Ulisse, Socrate, Alessandro Magno…)
7 strofe (n°sacro per gli ebrei = perfezione)
● Usa il nome greco Odisseo (non il nome latino Ulisse) ●
Perizia stilistica: finale 3° e 5° strofa/2°e 6°strofa uguali ●
Richiama lo stile epico = formularità (ripetizioni) + epiteti (nera nave, grande mano di
odisseo, incavata nave) | Stile aulico (richiama letteratura greca e latina)
● Momento dell'Odissea: Ulisse approda all'isola di Eolo e riceve in dono un otre in cui il dio
ha chiuso tutti i venti di tempesta per farlo tornare a casa solo con venti favorevoli ma i
compagni curiosi aprono l'otre proprio quando stanno per approdare a Itaca mentre Odisseo
sta dormendo e vengono scaraventati indietro
● TEMA DELLA VITA È DELLE INQUIETUDINI DELLA MODERNITÀ
Sonno = simbolo della morte (ostacolo alla realizzazione dei propri desideri in terra)
|Impedisce di vedere = l'eroe vede ma non riesce a conoscere e rimane nel dubbio →
problema della conoscenza (al contrario dei positivisti, per Pascoli la scienza non basta per
dare delle certezze) | La realtà è mistero/incertezza (si può intuire qualcosa ma rimarrà
sempre un dubbio di fondo)
Pt. 1 (prime strofe = avvicinamento a casa) ● Ulisse è stanco dopo aver vagliato per 9 giorni
ma non si fida dei compagni (mare calmo-venti favorevoli) | Tema del ritorno a casa dopo
anni di esilio (fumo = casa = famiglia) + tema della morte (gli era sufficiente vedere qualcosa
della propria patria prima di morire) ● Il 10°gg dopo il tramonto vede qualcosa in lontananza
ma non capisce se è un'isola o una nuvola → conoscenza = potere (intravede qualcosa ma la
luce dell'alba gli impedisce di conoscere cos'è) → si addormenta (sonno simbolico = ti fa
allontanare)
Pt. 2 ● Quello che Ulisse ha visto era davvero Itaca = ha realizzato il suo più grande
desiderio ma sta dormendo/non è presente | Il cuore di Odisseo è l'unico che non vede la
patria (dorme) ● Metafora (terra che veleggiava azzurra) = l'isola si avvicina e iniziano a
distinguersi i dettagli (monte, torrenti) → avvicinandosi si nota la presenza umana (campi di
vite e grano) ● Isola rocciosa = inadatta ai cavalli ma ideale per capre e buoi ● È mattino = si
accendono i fuochi
Pt. 3 ● Vedendo l'isola i compagni di Ulisse esultano (sono quasi a casa) ● Si avvicinano
sempre di più alla presenza umana = richiamo all'ambiente domestico (verso dei maiali,
recinti) + dimensione familiare (alberi di pero e prunalbo) | Si sente il rumore dell'ascia di
Eumeo (uno dei pochi che ha davvero atteso il ritorno di Ulisse) → sta rinforzando il recinto
(necessità di rafforzare la protezione dell'ambiente familiare) | Lo sentono tutti tranne Ulisse
= il vero mare è il sonno
Pt. 4 ● La nave è pronta ad attraccare al porto dopo anni ● Ulivo/api = segni della presenza
umana | Api (georgiche di Virgilio) = società ideale in cui tutti collaborano ● Colore bianco =
richiamo alla casa → si vede la reggia di Odisseo (forze c'è Penelope che sta tessendo = sta
aspettando da quasi 20 anni) | Tutti sentono Penelope che lavora tranne Ulisse
Pt. 5 (allontanamento) ● I compagni curiosi aprono l'otre (curiosità porta a compiere azioni
di cui poi ti penti > Metamorfosi di Apuleio) = liberano i venti di tempesta |La vela reagisce
al vento come una veste stesa su una montagna = la nave viene scaraventata lontano da casa
● I concittadini avevano già visto la nave (anche il figlio di Ulisse Telemaco) | Ulivo =
simbolo della dimensione domestica (rif. al talamo nuziale di Ulisse che era stato ricavato da
un ulivo) | Cane Argo (inquietudine/percepisce il dramma) = simbolo della fedeltà ● Sonno
di Odisseo = infinito mare ● Tono lugubre = è una tragedia
Pt. 6 ● Vecchio re Laerte (padre di Odisseo) → frutteto con meli e peri (piante del nido
familiare = coltivate da Laerte giovane con il piccolo figlio Ulisse) → ricordo dell'infanzia di
Ulisse (richiamo al nido familiare) | È appoggiato alla Zappa e vede la nave che si allontana
(assiste alla tragedia) ● Mugghiava il subito tumulto = rif. a Dante (bufera infernale, canto
dei lussuriosi)
Pt. 7 ● Odisseo si sveglia quando ormai Itaca è lontana (non c'è più nulla) | Spera di riuscire
a scorgere l'isola (l'hanno vista tutti tranne lui) ● Apre gli occhi (vuole capire se ciò che ha
visto era l'isola o una nuvola) = vede solo un'ombra che si allontana (non saprà mai se era
Itaca) → forse (avverbio dell'incertezza

“Consolazione”-->d’annunzio,fa parte di poema paradisiaco,fase della bontà,fine del


vitalismo/esuberanza,registro lessicale medio-semplice. Si rivolge alla madre la figura
femminile non è più un’amante. Contesto non prezioso=giardino abbandonato-->senso di
morte. È settembre=languore

Non pianger più. Torna il diletto figlio-->poeta=figliol prodigo che torna a casa

a la tua casa. È stanco di mentire. ricerca cose semplici dopo anni di eccessi

Vieni; usciamo. Tempo è di rifiorire.

Troppo sei bianca: il volto è quasi un giglio.-->madre chiusa nel suo dolore->deve tornare alla vita

5 Vieni; usciamo. Il giardino abbandonato desiderio di tornare a vivere insieme->nostalgia passato


serba ancora per noi qualche sentiero.

Ti dirò come sia dolce il mistero

che vela certe cose del passato.

Ancóra qualche rosa è ne’ rosai,

10 ancóra qualche timida erba odora. -->profumi tenui

Ne l’abbandono il caro luogo ancóra

sorriderà, se tu sorriderai.

Ti dirò come sia dolce il sorriso

di certe cose che l’oblìo afflisse.

15 Che proveresti tu se ti fiorisse

la terra sotto i piedi, all’improvviso?

Tanto accadrà, ben che non sia d’aprile.

Usciamo. Non coprirti il capo. È un lento

sol di settembre; e ancor non vedo argento

20 su ’l tuo capo, e la riga è ancor sottile.

Perché ti neghi con lo sguardo stanco?

La madre fa quel che il buon figlio vuole.-->lascia intendere che è cambiato,chiede di non pensare

Bisogna che tu prenda un po’ di sole, a errori passati

un po’ di sole su quel viso bianco.

25 Bisogna che tu sia forte; bisogna

che tu non pensi a le cattive cose…

Se noi andiamo verso quelle rose,

io parlo piano, l’anima tua sogna.

Sogna, sogna, mia cara anima! Tutto,

30 tutto sarà come al tempo lontano.

Io metterò ne la tua pura mano

tutto il mio cuore. Nulla è ancor distrutto.-->bisogno di ricoinciliarsi per curare anima,vita semplice

Sogna, sogna! Io vivrò de la tua vita.

In una vita semplice e profonda


35 io rivivrò. La lieve ostia che monda

io la riceverò da le tue dita.

Sogna, ché il tempo di sognare è giunto.

Io parlo. Di’: l’anima tua m’intende?

Vedi? Ne l’aria fluttua e s’accende

40 quasi il fantasma d’un april defunto.

Settembre (di’: l’anima tua m’ascolta?)-->la madre sembra non ascoltarlo=rapporto difficoltoso

ha ne l’odore suo, nel suo pallore,

non so, quasi l’odore ed il pallore

di qualche primavera dissepolta.

45 Sogniamo, poi ch’è tempo di sognare.

Sorridiamo. È la nostra primavera,

questa. A casa, più tardi, verso sera,

vo’ riaprire il cembalo e sonare->vuole suonare il clavicembalo per la madre di sera(aggiustare rapp)

Quanto ha dormito, il cembalo! Mancava,-->abbandonato da anni-> richiamo nonna morta

50 allora, qualche corda; qualche corda->vuole suonare qualcosa di antico=anti-estetismo

ancóra manca. E l’ebano ricorda

le lunghe dita ceree de l’ava.

Mentre che fra le tende scolorate

vagherà qualche odore delicato,

55 (m’odi tu?) qualche cosa come un fiato

debole di viole un po’ passate,

sonerò qualche vecchia aria di danza,

assai vecchia, assai nobile, anche un poco

triste; e il suono sarà velato, fioco,

60 quasi venisse da quell’altra stanza.

Poi per te sola io vo’ comporre un canto

che ti raccolga come in una cuna,-->vuole cullare la madre=regressione stato infantile+sentimento

sopra un antico metro, ma con una paterno nei confronti della madre
grazia che sia vaga e negletta alquanto.

65 Tutto sarà come al tempo lontano.

L’anima sarà semplice com’era;

e a te verrà, quando vorrai, leggera

come vien l’acqua al cavo de la mano.-->bere acqua fontana= limpido e genuino

“Il ritratto di Andrea Sperelli”-->d’Annunzio

PAG. 44 (CAP. 2) = DIGRESSIONE DALLA NARRAZIONE PER DESCRIVERE LA FAMIGLIA SPERELLI ●

"Grigio diluvio democratico odierno" = novità liberali dell'epoca (conquista della democrazia) =

pensiero politico di D'annunzio (giudica negativamente la democrazia) → la massa popolare che

ambisce al potere non sa cosa sia il bello ( borghesia/popolo sono negazione dell'estetica <> gli

aristocratici sono mecenati) ● ARISTOCRAZIA = classe di mecenati e intellettuali (amanti dell'arte)

che ha reso bella l'Italia e ora è in declino a causa dell'avvento della democrazia (ereditarietà =

richiamo al positivismo = non ti puoi improvvisare nobile perché è qualcosa di genetico) ● FAMIGLIA

SPERELLI = ARISTOCRAZIA NAPOLETANA (erano artisti/interessi tipici dell'esteta) → RAZZA CHE SI

STA ESTINGUENDO (Conte Andrea Sperelli è l'ultimo erede della casata)● DESCRIZIONE DI ANDREA

SPERELLI (il poeta parla di sé) = RITRATTO DELL'ESTETA (modello del giovane aristocratico

dell'800/persona raffinata che ama l'arte): - Enorme cultura che lo porta a distinguersi dagli altri =

non è andato a scuola (scuola come una tirannide/da una preparazione limitata) = non è necessaria

se sei nobile perché la cultura ce l'hai nel sangue → istruzione derivata dalla lettura e dai viaggi con il

padre (avere il gusto del bello permette di approfondire qualsiasi campo della conoscenza) -

Caratteristiche = passione per il bello + disprezzo dei pregiudizi (non si cura di ciò che pensano gli

altri) + avidità del piacere (non essere mai sazi di bellezza) ● DESCRIZIONE DEL PADRE PER CAPIRE IL

FIGLIO (parallelismo con il padre di D'annunzio): - Discorso razziale (quella degli sperelli è una razza

superiore) - Appartiene alla corte borbonica (nostalgia per la sua decadenza) = sceglie una dinastia

che non si sia compromessa scendendo a patti con la borghesia per questo non fa riferimento alla

nobiltà piemontese (Savoia) - Praticava l'edonismo (vita votata alla ricerca del piacere di ogni tipo) =

spendeva senza limiti + passionalità (che si rifletteva in un comportamento poco razionale) - Si era
sposato ma era infedele (matrimonio come limitazione) = ha vissuto separato dalla moglie

viaggiando insieme al figlio - Ed. del figlio = ha imparato sperimentando le cose invece che

leggendole sui libri → gli dava l'esempio e gli ha insegnato l'avidità del piacere (tutto si può) ●

INSEGNAMENTO FONDAMENTALE DEL PADRE = BISOGNA FARE DELLA PROPRIA VITA UN'OPERA

D'ARTE (dev'essere eccezionale/nessuna legge morale può interferire con la tua vita = sei tu l'artista

che deve plasmarla a suo piacimento/HABERE NON HABERI = comandare non essere comandato) →

vita priva di limitazioni (spese eccessive che portavano a indebitarsi/tripudio dei sensi e assenza di

razionalità) = questo comportamento contrastava con i principi morali che sentiva ma che metteva a

tacere in nome del piacere → VIVERE COMANDATO DALL'ISTINTO (LIBERTÀ TOTALE/NESSUNA

RESTRIZIONE) + VIVERE SENZA RIMPIANTI (provare tutto così da non poter rimpiangere in futuro di

non aver fatto qualcosa) ● Si rende conto che una vita senza regole porta l'autodistruzione perché

dopo essersi autodistrutti il piacere non può più essere provato = ANDREA SPERELLI È UN INETTO (LA

SUA VITA È UN FALLIMENTO) → il suo problema è la MANCANZA DI VOLONTÀ ● A.Sperelli è un

professionista l'arte della parola = giudizio negativo sul padre = gli ha trasmesso il SOFISMO (capacità

di usare la parola per ingannare/raggirare le persone/mentire) → HA INIZIATO A INGANNARE SÉ

STESSO ● Dopo la morte del padre (maestro) = si ritrova in balia dei suoi desideri (giovane,

inesperto, ricco e privo di volontà) → va a Roma (il poeta indugia nel descrivere i monumenti)

2 donne principali del romanzo (opposte) = Elena Mutti (uguale a Sperelli) <> Maria Ferres (onestà,

devota e religiosa)

“L’incontro con Ulisse”-->D’Annunzio,poesia del periodo superomistico;contenuto in Maya

● Verso libero + rime ricorrenti senza schema fisso ● Slancio dionisiaco/vitalistico ● Tono

enfatico/declamatorio ● Ispirato da un viaggio in Grecia nel 1895 = descrive il viaggio come

un'esperienza mitica (trasfigurazione del viaggio in chiave epica/assenza di realismo e trionfo

dell'irrazionalità tipico del decadentismo)● Viaggio funzionale a cambiare il proprio io (VIAGGIO

PURIFICATORE NELLA CLASSICITÀ) = quando torna in Italia si immerge nella modernità (città orribili

dopo le innovazioni della seconda riv.industriale)→ CELEBRAZIONE MODERNITÀ (la descrive in

chiave mitica/orrore della città industriale di età forza e bellezza per le sue grandissime potenzialità)

→ celebra le masse operaie (facilmente influenza il da parte del superuomo), il capitale, la finanza, le
industrie e le macchine (racchiudono energie che possono essere usate per fini eroici) ● RISCOPRE

LA BELLEZZA DELLA MODERNITÀ (FORZA GRANDIOSA DEL CAPITALISMO) → nuovo ruolo

dell'intellettuale = non si oppone più alla società borghese ma diventa la guida delle sue imprese

gloriose ● Riflette la paura degli intellettuali di essere emarginati = l'autore non rimane impotente

ma reagisce con sogni di onnipotenza e si pone come celebratore della modernità ● Mito riletto in

chiave moderna <> modernità riletta in chiave mitica ● Usa il termine latino Ulisse (<> Pascoli ava e

usato quello greco Odisseo) ● Sottotitolo "laus vitae" (lode alla vita) = godersi la vita/non lasciare

nulla di intentato ● Classicismo = richiamo alla MITOLOGIA + linguaggio aulico (ricco di enjambement

● Uso del VERSO LIBERO (ricadute superomistico anche sulla metrica) ● STILE RIDONDANTE ● Inizia

con una similitudine = viaggio verso la Grecia paragonato al viaggio di ritorno di Ulisse verso Itaca (la

Grecia è la patria di D'annunzio dal punto di vista culturale > culla della bellezza) → quando si torna a

casa il cuore è trepidante (ci si sente leggeri) ● Parte da Brindisi (Puglia) = del porto vede solo una

colonna romana → modernità sparisce e rimane solo l'antichità ● Come Enea è venuto nel Lazio →

D'annunzio va in Grecia (ellade = grecismi) = la descrive come un'opera d'arte inarrivabile (scolpita

nella luce del dio apollo/statua che incarna la forza perfetta) ● Mentre stanno navigando

INCONTRANO L'EROE ULISSE (SUPERUOMO): - Lo incontrano in un luogo pericoloso = l'eroe cerca il

pericolo/la forza si dimostra nel pericolo - Culto del corpo = il corpo dell'eroe è forte (non ha bisogno

di armatura) - Tiene le vele della propria vita = il superuomo combatte il destino - DESCRITTO COME

UN VECCHIO MARINAIO (re di tempeste) → capelli bianchi = saggezza (esperienza nel guidare gli

altri)/occhi vigili/Instancabile → corpo segnato dal combattimento - Grande cuore = magnanimo -

FORZA = CARATTERISTICA FONDAMENTALE del superuomo - È già tornato a Itaca (strage dei proci)

ma non rimane a casa e torna in MARE (simbolo della lotta e del pericolo) = al superuomo non

interessano le cose domestiche e le comodità, lui HA UNA MISSIONE (LOTTARE DA SOLO CON

CORAGGIO CONTRO LA FORZA SOVRUMANA CHE SIMBOLEGGIA LE AVVERSITÀ DELLA VITA)→

restare a casa a lavorare è per le masse borghesi - Porta con sé solo l'arco (allegra vendetta) =

esaltazione della vendetta (con quell'arco, che secondo il mito era difficilissimo da tendere, si era

vendicato sui proci) ● D'annunzio e i suoi amici si sentono contagiati dal suo coraggio solo nel

guardarlo (come i Coribanti = sacerdoti di Bacco) → lo chiamano (epiteto = laertiade) e gli chiedono

dove sta andando (verso quali meravigliosi pericoli) → IL SUPERUOMO ÈLIBERO E ARTEFICE DEL
PROPRIO DESTINO (collegamento con l'Ulisse dantesco = sete di conoscenza) ● Ulisse non li

considera minimamente (per lui sono degli esseri inferiori/dei bambini) → D'annunzio osa chiamarlo

da solo (il superuomo agisce da solo) e proporsi come suo pari (si considera più forte degli altri/gli

chiede di sottoporlo alla prova dell'arco per provare la sua forza) → Ulisse si volta verso di lui e lo

guarda per un istante (riconosce il suo giovane orgoglio) poi se ne va → DISPREZZO PER LA MASSA (il

superuomo ha la consapevolezza di essere unico-superiore/inviato dal fato) ● D'annunzio è stato

contagiato dal superuomo = d'ora in poi è ISOLATO (SOLITUDINE) → nella vocazione superomistica

non c'è spazio per l'amicizia (PER EMERGERE DALLA MASSA DEVI ESSERE SOLO A COMBATTERE

CONTRO IL MALE) ● ESALTA LA FORZA DEL PENSIERO SUPEROMISTICO (pensiero come scintilla

dell'azione) → forza come valore + importante ● Arrivano a Itaca = VEDE I PARENTI DI ULISSE

(dimensione domestica-quotidiana che il superuomo non può accettare) - Penelope = METAFORA

DELLA MASSA POPOLARE → è caduta in basso/ridotta a una serva: è una regina ma guarda le oche

che mangiano per evitare che l'aquila le uccida/Ulisse se n'è andato e il letto coniugale è

vuoto/rimpiange di essergli stata fedele (fedeltà non ripagata) → CONSIDERAZIONE DELLA DONNA

NELLA MENTALITÀ SUPEROMISTICA (MASCHILISMO) = oggetto funzionale al piacere/essere inferiore

che non sarà mai alla pari del superuomo/per il superuomo LA VITA CONIUGALE NON HA VALORE

(no amore) → la donna del superuomo è destinata alla tristezza e all'abbandono - Telemaco =

METAFORA DELLA BORGHESIA → È L'OPPOSTO DEL SUPERUOMO = è il re ma si è ridotto a dirigere i

porcari/è grasso/ha una relazione con una serva

“La pioggia nel pineto”-->fa parte di Alcyone, Uso del verso libero ● Struttura musicale
(allitterazioni, assonanze, rime, onomatopee, enjambement) = cerca di rendere i suoni della pioggia

estiva nelle pinete marittime (rumore della pioggia cambia a seconda di dove cade) ● Parte da

un'esperienza reale e poi la trasfigura (diventa un'esperienza superomistica/ l'io D'annunzio e della

donna si sono potenziati grazie alla fusione panica con la natura) = sta facendo una passeggiata con

la sua donna lungo il litorale tirrenico (Versilia) ● Lessico musicale = taci, ascolta, odi, canto, accordo,

nota, voce… ● La natura parla (per ascoltarla bisogna tacere


Taci. Su le soglie

Del bosco non odo-->solo lui e ermione hanno coraggio di entrare nel bosco

Parole che dici

Umane; ma odo

Parole più nuove

Che parlano gocciole e foglie lontane.->assonanza(coincidono ultime due vocali)

Ascolta. Piove->anafora piove

Dalle nuvole sparse.

Piove su le tamerici->a seconda della pianta su cui piove il rumore cambia

Salmastre ed arse,

Piove su i pini

Scagliosi ed irti,

Piove su i mirti divini,

Su le ginestre fulgenti

Di fiori accolti,

Su i ginepri folti

Di coccole aulenti,

Piove su i nostri volti silvani,->fusione panica uomo-natura

Piove su le nostre mani ignude,

Su i nostri vestimenti leggieri,

Su i freschi pensieri->sinenstesia

Che l'anima schiude novella,-->pioggia ha potere catartico

Su la favola bella che ieri

T'illuse, che oggi m'illude,->divisione temporale->superomismo cadono barriere temporali

O Ermione.->ermione nel passato=personaggio mitico

Odi? La pioggia cade -->pioggia =pianto

Su la solitaria verdura

Con un crepitío che dura

E varia nell'aria
Secondo le fronde

Più rade, men rade.

Ascolta. Risponde

Al pianto il canto delle cicale

Che il pianto australe

Non impaura,

Nè il ciel cinerino.

E il pino

Ha un suono, e il mirto

Altro suono, e il ginepro

Altro ancóra, stromenti diversi

Sotto innumerevoli dita.

E immersi noi siam nello spirto silvestre,-->metamorfosi(mito ovidio) si stanno trasformando

D'arborea vita viventi;->paranomasia(stesso suono significato diverso)

E il tuo volto ebro

è molle di pioggia

Come una foglia,

E le tue chiome

Auliscono come

Le chiare ginestre,

O creatura terrestre

Che hai nome Ermione.

Ascolta, ascolta. L'accordo

Delle aeree cicale

A poco a poco più sordo

Si fa sotto il pianto

Che cresce;

Ma un canto vi si mesce più roco

Che di laggiù sale,


Dall'umida ombra remota.

Più sordo e più fioco

S'allenta, si spegne.

Sola una nota ancor trema, si spegne,

Risorge, trema, si spegne.

Non s'ode voce del mare.

Or s'ode su tutta la fronda->onomatopea

Crosciare

L'argentea pioggia

Che monda,

Il croscio che varia

Secondo la fronda

Più folta, men folta. Ascolta.

La figlia dell'aria

è muta; ma la figlia

Del limo lontana,

La rana, canta nell'ombra più fonda,->cicala ha smesso ora si snete la rana

Chi sa dove, chi sa dove!

E piove su le tue ciglia,-->anadiplosi

Ermione.

Piove su le tue ciglia nere-->trasfigurazione in un personaggio mitico

Sìche par tu pianga

Ma di piacere; non bianca

Ma quasi fatta virente,

Par da scorza tu esca.

E tutta la vita è in noi fresca

Aulente,

Il cuor nel petto è come pesca intatta,->similitudine

Tra le pàlpebre gli occhi


Son come polle tra l'erbe,->similitudine

I denti negli alvèoli con come mandorle acerbe.->similitudine

E andiam di fratta in fratta,-->non seguono percorso

Or congiunti or disciolti

E il verde vigor rude

Ci allaccia i mallèoli

C'intrica i ginocchi

Chi sa dove, chi sa dove!

E piove su i nostri vólti silvani,-->si ripete la conclusione della prima strofa

Piove su le nostre mani ignude,

Su i nostri vestimenti leggieri,

Su i freschi pensieri

Che l'anima schiude novella,

Su la favola bella che ieri

M'illuse, che oggi t'illude,->ora lui è nel passato e lei è nel presente-->esperienza mistica dovuta a

O Ermione. comunione natura

“Bombardamenti”-->F.T.Marinetti,futurista, >tratta da un poema "Zang-Tumb-Tuum",era infatti


presente durante il bombardamento di Adrianopoli come corrispondente e giornalista di guerra
Aveva un taquino e annotò tutti i vari rumori,sembra una registrazione. Scrive parole in libertà--
>paroliberismo ,ne prosa ne poesia,assenza totale di punteggiatura ,alcuni caratteri sono in
grassetto e altri in piccolo.L'onomatopea fa la parte del leone è usata i modo esasperante ,deforma
le parole
Esalta la guerra-->crea musica gli eserciti sono come un orchestra. Poesia che fa capire cosa significhi
ESSERE IN TRINCEA ▪ caos totale, nessuna retorica o abbellimento . violenza e ferocia della guerra
rese con il caos tensione , grida suoni deformati. Lui in trincea c’è andato.

sta dicendo qualcosa e nel frattempo c’è il bagliore di una cannonata in lontananza.

Suoni deformati che danno idea dei missili e proiettili , si usava il mortaio , ripropone le mitragliatrici
, i soldati a piedi, ci sono anche gli animali , le parti di cavalleria, nitriti, ripropone inoltre i momenti
in cui i bombardamenti si fermavano e poi di nuovo il caos. Riferimenti musicali, indicazioni
geografiche , comunicazione telefonica, riporta quello che sentiva da quelli che trasmettevano con la
radio

Testo:
ogni 5 secondi cannoni da assedio sventrare spazio con un accordo tam-tuuumb ammutinamento di
500 echi per azzannarlo sminuzzarlo sparpagliarlo
all'infinito
nel centro di quei tam-tuuumb spiaccicati (ampiezza 50 chilometri quadrati) balzare scoppi tali pugni
batterie tiro rapido Violenza ferocia regolarità questo basso grave scandere gli strani folli agitatissimi
acuti della battaglia Furia affanno
orecchie occhi
narici aperti attenti
forza che gioia vedere udire fiutare tutto tutto tara-tatatata delle mitragliatrici strillare a perdifiato
sotto morsi schiaffffi traak-traak frustate pic-pac-pum-tumb bizzzzarrie salti altezza 200 m della
fucileria Giù giù in fondo all'orchestra
stagni diguazzare buoi buffali pungoli
carri pluff plaff impennarsi di cavalli
flic flac zing zing sciaaack ilari nitriti iiiiii scalpiccii tintinnii 3 battaglioni bulgari in marcia croooc-craac
[LENTO DUE TEMPI] Sciumi Maritza o Karvavena croooc craaac grida degli ufficiali sbataccccchiare
come piattttti d'otttttone pan di qua paack di là cing buuum cing ciack [PRESTO] ciaciaciaciaciaak su
giù là là in-torno in alto attenzione sulla testa ciaack bello Vampe
vampe
vampe vampe
vampe vampe
vampe ribalta dei forti die-
vampe
vampe
tro quel fumo Sciukri Pascià comunica telefonicamente con 27 forti in turco in tedesco allò Ibrahim
Rudolf allô allô attori ruoli
echi suggeritori scenari di fumo
foreste applausi odore di fieno fango sterco non sento più i miei piedi gelati odore di salnitro odore
di marcio
Timmmpani flauti clarini dovunque basso alto uccelli cinguettare beatitudine ombrie cip-cip-cip
brezza verde mandre don-dan-don-din-béèé tam-tumb-tumb tumb tumb-tumb-tumb-tumb
Orchestra pazzi bastonare
professori d'orchestra questi bastonatissimi suooooonare suooooonare Graaaaandi fragori non
cancellare precisare ritttttagliandoli rumori più piccoli minutissssssimi rottami di echi nel teatro
ampiezza 300 chilometri quadrati Fiumi Maritza Tungia
sdraiati Monti Ròdopi ritti al-
ture palchi loggione 2000 shrapnels sbracciarsi ed esplo-dere fazzoletti bianchissimi pieni d'oro
Tumb-tumb 2000 granate protese strappare con schianti capigliature tenebre zang-tumb-zang-
tuuum-tuuumb orchestra dei rumori di guerra gonfiarsi sotto una nota di silenzio
tenuta nell'alto cielo pallone sferico
dorato sorvegliare tiri parco aerostatico Kadi-Keuy.

“Il manifesto del Futurismo”-->F.T.Marinetti,p.716 dell’antologia


Vogliono una società nuova
Estetica futurista-->velocità è criterio di giudizio ->anche terra mossa da velocità
Guerra unico modo per purificare il mondo
Idee fasciste(disprezzo donna)-->mascolinità
Sono i cantori della 2 rivoluzione industriali
Vogliono chiudere i musei-->turismo importante per italia
Vuole distruggere tutto

“Totò Merumeni”-->Gozzano,crepuscolare, titolo nato storpiando un titolo di Terenzio “ Il


punitore di se stesso” , si parlava di un padre che si autopuniva per essere stato molto severo con il
figlio che poi è scappato di casa.stile= non rinnega la tradizione ,spalanca le porte al lessico
quotidiano. Sottile ironia , parla di se stesso, è lo specchio degli inizi del 900. ▪ Ha portata
rivoluzionaria ( un micio e una scimmietta Makakita), ormai si dice quello che si vede l’ordinarietà
più scontata

I.
Col suo giardino incolto, le sale vaste, i bei-->cita la sua opere
balconi secentisti guarniti di verzura, ->la vila che descrive sembra uscire da un libro->trasandata
la villa sembra tolta da certi versi miei,-->finiti tempi di aristocrazia con feste e banchetti
sembra la villa-tipo, del Libro di Lettura…-->decadenza aristocrazia

Pensa migliori giorni la villa triste, pensa


gaie brigate sotto gli alberi centenari,
banchetti illustri nella sala da pranzo immensa
e danze nel salone spoglio da gli antiquari.

Ma dove in altri tempi giungeva Casa Ansaldo,-->elenco case famose torino


Casa Rattazzi, Casa d’Azeglio, Casa Oddone,
s’arresta un automobile fremendo e sobbalzando,->nobili stranieri che vogliono comprare casa
villosi forestieri picchiano la gorgòne.

S’ode un latrato e un passo, si chiude cautamente-->suonano ed esce totò,25 anni con madre e
la porta… In quel silenzio di chiostro e di caserma zio demente e prozia vecchia
vive Totò Merùmeni con una madre inferma,
una prozia canuta ed uno zio demente.

II.
Totò ha venticinque anni, tempra sdegnosa,-->carattere fiero,scrive ed è colto gli altri lo
molta cultura e gusto in opere d’inchiostro, descrivono come uno scarso cervello e morale
scarso cervello, scarsa morale, spaventosa
chiaroveggenza: è il vero figlio del tempo nostro.-> Non è cattivo semplicemente non si inserisce
nella società e nei suoi meccanismi

Non ricco, giunta l’ora di «vender parolette»-->voleva fare lo scrittore ma nella sua epoca
(il suo Petrarca!…) e farsi baratto o gazzettiere, non gli conveniva-->non fa nulla
Totò scelse l’esilio. E in libertà riflette
ai suoi trascorsi che sarà bello tacere.

Non è cattivo. Manda soccorso di danaro


al povero, all’amico un cesto di primizie;
non è cattivo. A lui ricorre lo scolaro
pel tema, l’emigrante per le commendatizie.-->lezioni di recupero

Gelido, consapevole di sé e dei suoi torti,


non è cattivo. È il buono che derideva il Nietzsche
«…in verità derido l’inetto che si dice
buono, perché non ha l’ugne abbastanza forti…»

Dopo lo studio grave, scende in giardino, gioca


coi suoi dolci compagni sull’erba che l’invita;--> Compagni di vita :ghiandaia,micio e bertuccio i
suoi compagni sono: una ghiandaia rôca,
un micio, una bertuccia che ha nome Makakita…

III.
La Vita si ritolse tutte le sue promesse.-->si fa del male=passività totale anche nell’amplesso
Egli sognò per anni l’Amore che non venne, amoroso
sognò pel suo martirio attrici e principesse
ed oggi ha per amante la cuoca diciottenne.

Quando la casa dorme, la giovinetta scalza,


fresca come una prugna al gelo mattutino,
giunge nella sua stanza, lo bacia in bocca, balza
su lui che la possiede, beato e resupino…

IV.
Totò non può sentire. Un lento male indomo
inaridì le fonti prime del sentimento;--> ha la tubercolosi->no futuro->senso vita=scrivere
l’analisi e il sofisma fecero di quest’uomo non c’è forza futurismo=rassegnazione
ciò che le fiamme fanno d’un edificio al vento.

Ma come le ruine che già seppero il fuoco


esprimono i giaggioli dai bei vividi fiori,
quell’anima riarsa esprime a poco a poco
una fiorita d’esili versi consolatori…

V.
Così Totò Merùmeni, dopo tristi vicende,
quasi è felice. Alterna l’indagine e la rima.-->quasi felice=parola dal grande peso
Chiuso in se stesso, medita, s’accresce, esplora, intende
la vita dello Spirito che non intese prima.-->non sorride mai

Perché la voce è poca, e l’arte prediletta


immensa, perché il Tempo – mentre ch’io parlo! – va,
Totò opra in disparte, sorride e meglio aspetta.
E vive. Un giorno è nato. Un giorno morirà.-->certezza come è nato morirà
“Il fumo” e “psicoanalisi”-->italo svevo,da la coscienza di zeno
▪ Indagando le cause del fumo, affonda le radici nella giovinezza ▪ Sta cominciando a scrivere ma
rimane il dubbio se scriva seriamente o in modo ironico, invoca l’assistenza delle sigarette. Il vizio del
fumo e smettere di fumare, inizia a lasciar trapelare qualcosa sul fumo mentre ha in mano una
sigaretta+ ▪ Anni 70 1800, sulle sigarette c’era il simbolo di un aquila, erano in vendita a Trieste ▪
Inizia processo associativo dall’inconscio immagini che si associano sembra una presa in giro ,
affiorarono immagini di persone ma non ricorda chi sono, . ▪ Ricorda Giuseppe e suo fratello , ragazzi
che si nascondono e provano a fumare di nascosto, vizio del fumo , rubare, inizia a rubare per
procurarsele ▪ Figura del padre , suo padre non gli da i soldi e lui se li prende. La prima esperienza di
fumo non c’è il fumare per il piacere di fumare ma per il dimostrare qualcosa. Fumo associato al
furto e alla figura paterna. Si rende conto che sono già emersi dati sull’esperienza del fumo, dice
chissà sarò guarito. Prende allora un ultima sigaretta▪ Oltre a rubare inizia a mentire, il padre incute
timore e il padre si beve la scusa del figlio non riesce a leggere il proprio figlio. Nasce il vizio della
menzogna, manca la verità ▪ Zeno cosini è emblema uomo del 20° secolo, inquieto, nevrotico dal
punto di vista patologico. Ci sono sbalzi temporali lungo il racconto, instabilità a livello cronologico ▪
Ha incominciato a fumare non perché gli piaceva, aveva la certezza che non gli piaceva ma sentiva
questo bisogno ▪ Affiora la figura materna in un contesto di dolcezza. La memoria l’inconscio che fa
venire a galla ricordi che sono incompleti certe cose affiorano altre non affiorano ( i genitori incidono
in positivo o negativo sulla crescita dei figli). La figura materna e la figura paterna, il padre ha scarsa
sensibilità e poche premure e non si accorge della fine del sigaro mentre lei sa che è il figlio che
rubava i sigari. La madre sensibile riesce ad avere ascendenza sul padre, lo obbliga ad avere riguardi
nei figli. Lui è un padre severo autorevole . lui che ricerca una moglie che possa prendere la parte
della madre, la madre ha inciso positivamente sulla sua crescita ▪ Il vizio del fumo è un modo per
rivendicare la propria libertà soprattutto se il fumo vietato, c’è il discorso sulla trasgressione come
modo per rivendicare la propria autonomia ▪ La gara di fumo dove lui sta male ma deve dimostrare
qualcosa e ci rimane male perché l’altro non aveva bisogno di affermarsi, con il fumo c’è un senso di
inferiorità e bisogno di dover rivendicare qualcosa in queste gare ▪ Si sta rendendo conto che la
sigaretta odiarla è qualcosa per superare il suo complesso si nasconde dietro qualcosa, odia la
sigaretta eppure non riesce a smettere. ▪ Affiora presenza del dottore che gli impone assoluta
astensione dal fumo. L’insofferenza alle imposizioni, il dottore accresce i limiti che soffocano Zeno. ▪
La madre è morta presto e lui è rimasto con il padre che gli diede un'altra imposizione, ( ogni volta
che subiva un ordine aveva questa ribellione che lui manifestava fumando) . tutto all’insegna della
finzione il padre crede di avere in casa un figlio che non corrisponde alla realtà, il padre non si
accorge che lui continua a fumare. Tutte le sue reazioni sono dovute al padre, è un padre
ottocentesco e un figlio novecentesco, c’è scontro tra epoche e mentalità diverse , scontro
generazionale. A quei tempi c’era il padre padrone , questa figura è il classico pater familias che
vorrebbe il figlio simile a se e pieno di certezze e non accetta che il figlio sia invece un insicuro e un
instabile. Scontro tra società borghese che vuole le sue regole e maschere , i vincoli della società
borghese e l’insofferenza di chi non la accetta che viene etichettato come disadattato che ha
bisogno di cure, la psicanalisi ▪ [ FUMARE, RUBARE, E LO SFORZO DI LIBERARSI DAL PRIMO, FARE IL
PROPOSITO E NON RIUSCIRE A MANTENERLO ] – cambia però atteggiamento con la vecchiaia si
classifica come debole e dice che da vecchi si sorride della vita , c’è auto accettazione , si incomincia
a stare meno male ma se uno non impara ad auto accettarsi sarà sempre un disagio enorme. [
disagio dei tempi moderni e cosa fare nei confronti del disagio, “Orazio sorridere dei propri difetti e
dei difetti altrui” ▪ Lui aveva questa mania di scrivere sui libri ognuno deve mettere le sue confessioni
sui libri e lui ritrova una scritta 2 febbraio 1886 passo dagli studi di legge a quelli di chimica, comincia
a scriver ricordi dell’università che hanno a che fare con il fumo. Fa notare come sia oscillante questo
personaggio, cambia sempre e tutto sancito dal fenomeno dell’ultima sigaretta. Zeno è incapace di
far fronte ai suoi problemi. Ha lasciato legge perché per i suoi problemi aveva bisogno di qualcosa
anche di pratico. Poi ritorna a diritto , è un oscillazione e instabilità continua ,lui stesso desiderava
essere diverso da quello che era , è un inetto cambia sempre è instabile , anche nelle sue convinzioni
è incerto su quello che fa ( mondo del positivismo è lontano, c’è ora il relativismo, oscillazione anche
temporale) , ogni volta il proposito ricade in un'altra sigaretta, il fatto del fumo gli garantiva un alibi
per la sua inettitudine , quel suo disagio. Quando è vecchio non ha più imposizioni , da giovane la
sigaretta è modo per rivendicare la propria libertà. La società borghese vuole che si corrisponda a
certe etichette una vita soffocante e se non corrispondi a questi canoni sei emarginato
(collegamento Pirandello). ▪ Ricorda il fatto di aver dovuto tappezzare il suo alloggio aveva riempito i
muri di questi propositi dell’ultima sigaretta e poi aveva dovuto tappezzare tutto, la cromoterapia ,
lui ricerca colori, successione di colori che dovevano darli la forza di raggiungere il suo proposito.
Sceglie i giorni del proposito che rivelino una combinazione numerica il 9 del 9 1899. Questa data
non ha funzionato allora rifà un proposito per L’uno del mese 1 del 1901 , non funziona prova con le
successioni 3 del 6 del 1912 ore 24, non funzionano le coincidenze cerca date senza corrispondenze,
scrive anche sui quadri. (morte pio IX 1878 morte di vittorio Emanuele II) . dice che lo credono una
persona buona ma lui non sa se si ritiene tale, c’è incertezza ▪ Ultima spiegazione ha carattere
filosofico spiega perché ha sempre infranto il proposito, se fai il proposito e lo rispetti non ne fai più,
lui dice che da spiegazione della sua volontà il fatto che tornava a fumare per fare altri proposito ▪ La
malattia è una convinzione è qualcosa che ti impongono perché non corrispondi all’idea che hanno
di te eri disadattato malato nevrotico . dice la malattia è qualcosa di cui ti convincono gli altri, si
parla di un disagio psicologico che in lui è il disagio dell’epoca moderna del 20 secolo che non è
capita dalla società borghese ▪ Suo padre ha cominciato a mandarlo dai medici anche con qualche
applicazione dell’elettricità , elettroshock ▪ Discorso con le donne : inettitudine , su consiglio della
moglie lui entra anche in una clinica ▪ Le ultime pagine del libro riguardano le ultime lettere che ha
inviato al dottore, aveva comunicato che lui non avrebbe continuato di scrivere le sue memorie. 24
marzo 1916 il dottor S è in svizzera e gli chiede di mandargli le ultime pagine che ha scritto in sua
assenza. Le ultime pagine rivelano un personaggio sicuro di sé con le idee chiare sulla psicanalisi ▪ C’è
una dichiarazione di salute non vuole più fare la psicoanalisi, ( le cose vanno male per tutti si è in
guerra ma per lui le cose vanno bene, si dedica al commercio con grande successo e dichiara di
essere sano e la sua salute è una sua convinzione , si è convinto di essere una persona normale, il
fatto di essere anormale era un convinzione messa in testa dalla famiglia e dalla società , si trattava
di autoconvincersi che era normale e si è convinto che la psicanalisi non gli serve per guarire | 26
giugno 1915 ( 1 mese dopo ingresso dell’Italia nella prima guerra Mondiale)- in queste pagine si
descrive situazione sul fronte Orientale Italiano. Territorio austriaco. Incide il disastro della guerra sul
suo essere, tutto scombussolato senza la sua famiglia e il suo amministratore ha occasione di
mettersi alla prova visto che tutti lo definivano malato lui arriva a constatare di non essere malato si
sente assolutamente sano. Cammina per Trieste e si sente fortunato è consapevole della guerra e lo
stacca dalla condizione della sua così detta presunta malattia. Dice in confronto agli altri si sente
felice, descrive i movimenti delle truppe, la paura della gente , parla di Giolitti andato al governo
caduto primo governo Salandra e poi Salandra che torna al potere e c’è dichiarazione di guerra.
Segue descrizione del caos e arrivo notizia della guerra, dice ora che so che la mia famiglia è sana e
salva non mi dispiaccio della mia vita. | partiamo da 24 marzo 1916 : scrive queste notizie al dottor S
dove dice di aver capito di non essere malato era una consapevolezza capire che la malattia era un
etichetta che gli è stata attribuita dalla società è stato però necessario mettersi alla prova e la guerra
ha permesso questa prova. -la vita è dolore e amore quello che ci può essere di malattia in noi è
parte della vita, in particolare della vita moderna che è fonte di disagio.-si è buttato nell’attività del
commercio da solo senza L’olivi cominciò a comprare . l’attività commerciale in tempo di guerra in
una società destabilizzata . dice che come tutte le persone forti ( ora si sente forte) ebbe un idea( lui
che aveva mille idee). Il contesto lo ha ridefinito. Iniziò acquisti e vendite sono speculazioni
finanziarie fatte nel momento giusto da una persona consapevole che si è mossa bene mettendosi
alla prova e azzeccando le speculazioni finanziarie che se le azzecchi fai soldi, lui durante il periodo
della guerra le ha azzeccate . dice di avere idee fisse e chiave quando prima era un inetto, dice di
avere certezze quando non ne aveva mai avute. - incassati i denari si sente forte e in salute ( al
contrario di quello che gli avevano fatto credere) , la sua consapevolezza è giunta dal mettersi alla
prova, la psicanalisi non lo ha aiutato non ha capacità terapeutiche - la vita è mortale non sopporta
cure, è malata, la vita moderna malata. Non si può togliere la malattia il dolore e il disagio dalla vita.
Sono le conseguenze nel 900 inseguito ai progressi industriali è contro all’ottica positivista

“Il treno ha fischiato”-->Pirandello


Stile verista- inizio inaspettato- tragicomico • C’è giudizio narratore, narratore onnisciente, giudica e
interviene. È uno dei personaggi, il suo vicino di casa• L’ufficio, l’ambiente di lavoro passato
all’ospedale psichiatrico (pazzia) – i compagni di ufficio che danno spiegazioni e si interrogano, il loro
vero stato d’animo è che sono contenti non sono afflitti (senso dovere, obblighi) , (malattia-salute) •
Belluca è andato fuori di testa . ma si dice che è una naturale quello che gli sta accadendo • Ha
aggredito il capo ufficio è stato ripreso , Belluca è sottomesso e paziente e a un certo punto si è
ribellato allora viene ricoverato • Era un impiegato computista. Era descritto circoscritto, limitato •
Ricorda l’asino grigio ( rosso mal pelo) che lavora sottomesso, frustato Conduce vita alienante, lavora
a testa basse e gli altri si sfogano su di lui senza replicare • Alienazione mentale • Già al mattino era
strano e quindi il capo ufficio aveva diritto di rimproverarlo, arrivato in ritardo. Il paraocchi (ti
impedisce di vedere, caduto iniziò a vedere la vita) , quella mattina con volto allegro • La vittima si
ribella, diventa spudorato viene considerato pazzo (giudizio comune), la società borghese ti da
etichette e se le infrangi ti considerano come pazzo ,ma pazzo non è • Si è ribellato agli schemi della
società , alle imposizioni . sono le imposizioni dove sei assillato dai doveri • Urla il treno ha fischiato
e ne imitava il fischio. Il treno ha parte nel processo di liberazione (trovato in Carducci, nella
coscienza di Zeno) . c’è qualcosa di tragico , i compagni d’ufficio hanno riso ma poi si capisce che c’è
in atto una tragedia, imita il capostazione • Belluca ha fatto la scoperta della vita, prima la sua era
esistenza (sorride, ride, dice frasi poetiche , uno che sapeva solo parole legate al mondo lavorativo,
poetiche) • L’hanno ricoverato, e il narratore non si meraviglia mentre gli altri sì. • Nessuno sa come
ha vissuto quest’uomo fino ad ora tranne lui. L’antefatto che non permette ai collegi di capire. ( se
guardi solo alla coda dell’essere del mostro non capirai mai, invece capirai se guardi tutta la vicenda
che ciò che gli è capitato è normale) • ( vita impossibile) , la vita nella società borghese è invivibile,
ed è esistenza non vita, lancia la sua critica esasperando tutto Pirandello esaspera le situazioni :
deforma la realtà e trae le sue conseguenze. ▪ Aveva in casa tre donne non vedenti , La moglie, la
suocera e la sorella della suocera (situazione inverosimile, è tragico). Strillano perché nessuno pensa
a loro ▪ Le due figlie vedove , con quattro e tre figli ▪ Solo tre letti nella casa ▪ Lui a casa non ha un
luogo di conforto, la condizione della casa è peggio di quella dell’ambiente di lavoro • Viveva una
vita impossibile e si era dimenticato che viveva ( ci può essere la vita, rivelazione) – era la bestia da
soma in un continuo movimento senza via d’uscita • C’è stata una parte della sua vita dove si era
accorto che si poteva vivere poi se ne è dimenticato (la vita riserva delle cose che non immaginiamo)
• La sera prima del giorno in cui sembrava andato fuori di testa mentre si addormentava ha sentito
un fischio del treno . ( da giovane aveva viaggiato e vissuto poi la società borghese lo ha rinchiuso in
una gabbia-prigione) [ vivere in società borghese= prigione] • Con l’immaginazione segue il treno ,
come simbolo d’evasione -Primo 900 vita monotona, esistenza soffocante a cui si è costretti (società
della seconda rivoluzione industriale) – la casa , la famiglia e il lavoro sono i luoghi più soffocanti. -
Alla fine torna al lavoro e alla famiglia = vie d’uscita non ce ne sono → unica via d’uscita
immaginazione (leopardi-verga), non c’è speranza. -torna alla gabbia e chiede solo che ogni tanto gli
venga concesso un momento di parentesi, d’evasione “da una realtà soffocante” - PAZZIA = appena
ti ribelli alla “gabbia” la società ti classifica come un pazzo (società che uccide la libertà ti permette di
indossare una maschera e ti vuole inquadrare) →lui contesta questo (l’essere umano è complesso e
sfuggente non puoi ridurlo a nulla è fluido psicologicamente e fisicamente) – oggi interessa la carta
d’identità, devi essere riconoscibile, la società vuole una tua immagine coerente e dare un giudizio e
classificare e l’uomo è incoerente. (Pirandello dice abbiamo tante anime e tanti volti) -inquadrati
secondo la mentalità della società borghese [ apparenza, rispettare la facciata = ipocrisia ] -teatro
miglior modo per dimostrare che indossi la maschera -se togli le maschere appare un nuovo lato di
te -il treno coincide con il viaggio che è modo di andare altrove uscire dalla gabbia e viaggiare per il
mondo

“Umorismo”-->Pirandello
Spiega il modo di scrivere del “Primo Pirandello” • Come nasce un’opera d’arte di solito ( processo
creativo degli scrittori tradizionali) -- > espressione di un sentimento interiore (idea madre
spontanea che poi va portata a termine creando qualcosa di armonico = organizzazione/
composizione armoniosa di idee) -- > ispirazione = dono divino (parti dall’idea e poi inizi un lungo
percorso di riflessione ) |La volontà scaturisce dalla combinazione tra riflessione e coscienza e
permette di portare a termine un’opera (dipende dalle componenti interiori ) | Di solito nell’arte
tradizionale la riflessione si nasconde =vedi solo il risultato del percorso interiore che l’artista ha
fatto per creare l’opera (lavoro enorme, che rimane invisibile) -- > opera = forma del sentimento •
PIRANDELLO NON FA COSI > lui sperimenta = carica eversiva dell’arte del ‘900 -- > percorso creativo
degli scrittori umoristi (processo diverso) -- > peculiarità : CAMBIA IL RUOLO DELLA RIFLESSIONE (
non rimane nascosta-invisibile) = RIMANE VISIBILE (quando racconta un fatto l’artista continua a
dare voce alla propria riflessione, ragionamenti interrompono la narrazione) -- > RIFLESSIONE
DELL’AUTORE CONTA DI PIU DELLA NARRAZIONE (preponderante) = scompone/ spiega i fatti narrati
• Leggendo opera dello scrittore umorista = nel lettore NASCE IL SENTIMENTO DEL CONTRARIO -- >
esempio per far capire cos’è : se vedo una vecchia signora (50enne) che si atteggia da giovane
(truccata e vestita da ragazza) mi metto a ridere perché avverto che è il contrario di ciò che
dovrebbe essere una della sua età ( L’ARTE DEL TRADIZIONALE TI FA SOLO AVVERTIRE IL
SENTIMENTO DEL CONTRARIO = è SUPERFICIALE = comico ) <> se qualcuno ti spiega che si comporta
così per salvare il suo matrimonio ( marito va dietro a quelle più giovani) = COGLI IL SENTIMENTO
DEL CONTRARIO (L’ARTE UMORISTICA NON FA RIDERE, PORTA SOLO AL SORRISO , MA SORRISO
AMARO PERCHE LA RIFLESSIONE TI FA RENDERE CONTO DELLA DRAMMATICITA DELLA VITA = se hai
capito il motivo del contrario) -- > differenza tra comico (ridere) e umorista (sorriso amaro) -- > STILE
TRAGICOMICO ( se analizzi bene ciò che fa ridere se ti fermi alle apparenze della società capisci che
la vita del ‘900 è drammatica e alienante perché la società ti soffoca e ti impedisce di realizzarti •
VISIONE DI ESSERE UMANO DI PIRANDELLO ( opposta a quella della società borghese) = l’essere
umano è qualcosa di fluido/ troppo complesso , indistinto e sfuggente ( es. non ci si deve stupire se
si manifestano comportamenti infantili in un adulto o se traumi del passato riaffiorano nel futuro)
per essere ridotto a delle etichette – degli stereotipi ( non può essere inquadrato in schemi come fa
la società borghese) -- > perché la sua descrizione sia reale e accurata deve essere fatta in modo
complesso (non semplicistico) -- > discorso dell’inconscio (complessità dell’essere umano spiegata
dalla psicanalisi) = noi conosciamo solo una piccola parte di ciò che siamo -- > L’UOMO HA VARIE
PERSONALITA (VARI VOLTI ) MENTRE LA SOCIETA VUOLE CHE NE ABBIAMO UNA SOLA • Volontà di
UNA VISIONE DISARMONICA • CAMBIAMO NEL TEMPO • Punto di vista sull’Essere Umano =
abbiamo più poli psichici tra cui ci sentiamo attratti, ogni essere umano ha più personalità (passione,
ragione) , a volte prevale una a volte altre (istinto, volontà), (tendenze e idealità ) --- > CI SONO
OSCILLAZIONI NEL COMPORTAMENTO • LA VITA -- > è un flusso continuo a cui mettiamo argini e
paletti per darle una gabbia, una forma , noi stessi ci imprigioniamo in un ruolo, ma questi argini poi
saltano il fiume può straripare, non ce la si fa più e si rompono gli argini, è la vita che lo esige • Vi
sono anime irrequiete , persone che rifiutano le maschere, le forme -- > Disadattate • IL CORPO -- >
CI BLOCCA IN UNA FORMA CHE NOI STESSI RIFIUTIAMO -- > la società esige l’apparenza del corpo •
Visione disarmonica dell’essere umano, disgregazione dell’essere umano -- > (arte tradizionale tende
a fissare > l’arte umoristica è più realista mostra questo flusso ed è volutamente disarmonica per
esprimere disarmonia del reale) ---- > l’arte sceglie certi elementi per essere coerente , semplifica e
non corrisponde alla realtà • Pirandello non semplifica, complica perché siamo più forme più
complessi• L’arte tradizionale da un interpretazione fittizia di noi • TUTTI PERSONAGGI DI
PIRANDELLO SONO INCOERENTI , PERCHE NOI SIAMO INCOERENTI • È PERICOLOSO SCOMPORRE UN
PERSONAGGIO -- > NON LO SI INTENDE • STILE = uno scrittore umorista cerca tutti i particolari più
intimi che uno scrittore tradizionale tralascerebbe , TI FA DUE QUADRI PIU VISIONI DI UNA STESSA
PERSONA – scontrando l’idealizzazione e la sintesi (semplificazione) che fa l’arte tradizionale >>>
mostra una realtà nella sua totalità e contraddizioni , contribuisce la “Riflessione” • SCOMPONE
CONTINUAMENTE (DIGRESSIONI) A LIVELLO SINTATTICO (FRASI E INCISI)

“Veglia”-->Ungaretti,manca punteggiatura=avanguardie,scrive ciò che vive in trincea-->compagno


morto

Un’intera nottata-->non finisce più ,notte metaforica della vita


buttato vicino->vivo ma senza forza di vivere
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio->doppia valenza,va con verso prima o dopo?enigma
ho scritto
lettere piene d’amore->inverosimile,espediente poetico—ricerca vita/amore

Non sono mai stato


tanto->bisillabo,sbriciola i versi per mettere in risalto termini->VERSICOLI
attaccato alla vita-->si impara ad amare la vita dopo esperienza della morte(leopardi)

Poesia più drammatrica.


“I fiumi”-->Ungaretti, è la poesia più lunga dell'allegria.Versi tipici di Ungaretti-->versicoli
È nelle retrovie, non sta combattendo, è un momento di pausa dalla guerra

Mi tengo a quest’albero mutilato->albero=vita me è mutilato


Abbandonato in questa dolina->cavità scavata da acqua
Che ha il languore
Di un circo->similitudine prima allegro poi triste quando tutti se ne vanno
Prima o dopo lo spettacolo
E guardo
Il passaggio quieto->serenità che non c’è sulla terra
Delle nuvole sulla luna

Stamani mi sono disteso


In un’urna d’acqua->acqua funzione catartica
E come una reliquia
Ho riposato-->no superomismo-->è stanco e triste,languore

L’Isonzo scorrendo
Mi levigava
Come un suo sasso->sassi levigati da acqua
Ho tirato su
Le mie quattro ossa-->fatica
E me ne sono andato
Come un acrobata-> acrobata è come il soldato che sta in equilibrio tra vita e morte Sull’acqua

Mi sono accoccolato
Vicino ai miei panni->divisa importante per soldato-->per lui è straccio
Sudici di guerra
E come un beduino->nomade alla ricerca di casa
Mi sono chinato a ricevere--<sottomissione
Il sole

Questo è l’Isonzo->nella sua acqua rivede i fiumi della sua vita


E qui meglio
Mi sono riconosciuto
Una docile fibra
Dell’universo

Il mio supplizio
È quando
Non mi credo
In armonia

Ma quelle occulte
Mani
Che m’intridono
Mi regalano
La rara
Felicità
Ho ripassato
Le epoche
Della mia vita

Questi sono
I miei fiumi

Questo è il Serchio->fiume di italy,lucchese,riscopre origine dei suoi antenati


Al quale hanno attinto
Duemil’anni forse
Di gente mia campagnola
E mio padre e mia madre.-->erano andati in egitto,non rinnega sua origine

Questo è il Nilo
Che mi ha visto
Nascere e crescere
E ardere d’inconsapevolezza
Nelle distese pianure-->sogni infiniti del fanciullo->inconsapevole della realtà

Questa è la Senna->da giovane a parigi


E in quel suo torbido->chissà cosa ha fatto
Mi sono rimescolato
E mi sono conosciuto

Questi sono i miei fiumi-->accetta tutti i suoi fiumi=tutta la sua vita


Contati nell’Isonzo

Questa è la mia nostalgia


Che in ognuno
Mi traspare
Ora ch’è notte
Che la mia vita mi pare
Una corolla
Di tenebre-->la sua vita è fiore con petali di tenebra->metafora quasi ossimoro=esperienza terribile
ma gli sta facendo riscoprire valore della vita

“Il porto sepolto”-->Ungaretti,titolo enigmatico,ad alessandria d’egitto degli archeologi avevano


trovato un porto sott’acqua. Cosa è la poesia?

Porto sepolto è il luogo di noi più profondo e segreto->interiorità-->il poeta prende la sua interiorità e
fa poesie

Vi arriva il poeta
e poi torna alla luce con i suoi canti-->da dentro di lui li porta alla luce
e li disperde

Di questa poesia
mi resta
quel nulla
d’inesauribile segreto-->percezione di mistero
“Tutto ho perduto”-->Ungaretti,parla dell’infanzia
Tutto ho perduto dell’infanzia
e non potrò mai più
smemorarmi in un grido.->il grido aiuta a sfogarti/dimenticare,ma non in questo caso->trauma indelebile

L'infanzia ho sotterrato->irrecuperabile dopo la morte del fratello


nel fondo delle notti->notte continua=no vita
e ora, spada invisibile,
mi separa da tutto.

Di me rammento che esultavo amandoti,


ed eccomi perduto
in infinito delle notti.

Disperazione che incessante aumenta


la vita non mi è più,
arrestata in fondo alla gola,
che una roccia di gridi-->gli è rimasto un grido=è vivo,però ha un groppone in gola=si sente morto anche
lui-->tutti i sentimenti sono bloccati

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