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I TA L E NTI
DELLA MODA
CIRCOLARE
IN FUGA DALLA
SI LI CO N VALLE Y
VOGLIAMO
ANDARE
AL CINEMA
ESISTE ANCHE
UN'ECOLOGIA
DEL LINGUAGGIO?
DIALOGO
CON LA
NATURA
HMC ITALIA - ANNO 19 - N°4 APRILE
sommario
aprile
RUBRICHE
Editoriale del direttore 26
Scriviamoci, lettere a Marie Claire e messaggi social 30
Sentimentalisti anonimi: quando l’amore perde le parole per dirlo, di Chiara Gamberale 32
Tengo famiglie: sono tempi da fantascienza ma i figli sanno gestirli, di Michele Neri 36
Che cosa ho imparato da: la bellezza di stare nella casa che senti tua, di Cristina Guarinelli 38
Spunti di vista: quando abbiamo cominciato a essere così suscettibili? di Guia Soncini 40
Femminile plurale: investire in uno stile di vita più naturale? 43
WOW
Cover: l’Italia che sorrideva al futuro: le foto di Paolo Di Paolo arrivano a Milano 47
Donne: vini col pedigree, eco-fibre e manager illuminate 48
Nell’aria: nasce il nuovo Draghi Style a base di sobrietà raffinata e discrezione 50
Giovani: che fine hanno fatto i protagonisti del Climate Change? 52
Decoder: un Rolex è per sempre con l’arte della manutenzione 54
Sostenibilità: start up per l’integrazione, tessuti antispreco e murales con le api 56
Fattorie: grattacieli d’insalata per il nuovo progetto di vertical farm 58
Libri: sei autori italiani alle prese con i labirinti del sentimento e della famiglia 64
Libri: memoir, favole, romanzi, avventure e reportage da tutto il mondo 66
Cinema: un Messico che fa pensare e altre novità da tre continenti 68
Musica: c’è chi costruisce ponti di pace più tre album sentimentali 70
Tivù: le serie in arrivo e una rapper-attrice da tenere d’occhio 72
Foto: la poesia per immagini di DeBiasi, i ruderi di Seiland, Malkovich diventa Lynch 74
Arte: le nuove mostre che arrivano al centro delle emozioni 76
STORIE
Dalla vita straordinaria alla chiusura: che cosa succederà nella Silicon Valley? 78
Abbiamo nostalgia del cinema, il nostro sondaggio lo conferma 88
La moda circolare rigenera, nobilita, crea desideri: chi sono i designer più originali 92
La lingua è inquinata da frasi fatte e distorsioni. Elogio di una nuova ecologia delle parole 100
A Milano una brigata femminile offre sostegno psicologico a chi ne ha bisogno. Per telefono 108
100 domande all’architetto Stefano Boeri, che c’invita a osservare il mondo attraverso i rami 114
La mia storia: sono un’assaggiatrice di caffè, grazie a mio nonno Moka 120
sommario
MODA
Rinascita: stile libero tra romantico e sensuale 124
Giardino segreto: nel piccolo Eden dell’artista, fotografa e modella Sofia Fanego 136
Moda etc.: muse intramontabili, pezzi da museo e team femminili 154
Eco-moda etc.: circolarità e fibre da riciclo per uno stile sostenibile 156
Seconda vita: Louis Vuitton recupera avanzi di seta con creatività 158
Madre Terra: tonalità calde e naturali per gli accessori di stagione 162
Shopping: i colori d’autore (ispirati a Mondrian) delle nuove borse 174
Shopping: dallo smeraldo al lime per una zona verde confortevole 176
Shopping: in un orto-giardino per coltivare passioni 177
Shopping: api, fiori e farfalle per gli orecchini maxi o minimal 178
Shopping: dal bianco perla ai toni neutri della paglia, è amore bucolico 179
Prodigi e scoperte: le gemme segrete dell’Alta Gioielleria Tiffany & Co. 180
L’impero dei cristalli: Swarovski cambia rotta con Giovanna Engelbert 182
Porta-valori: la responsabilità etica e sociale di Recarlo con Eco-Age 184
Gioielli etc.: interpretazioni straordinarie, epoche da riscoprire, segreti rivelati 186
BELLEZZA
Idee fertili L’eco attivismo punta a una cosmetica più trasparente 190
Prix d’Excellence de la Beauté Italia 2021: tutte le nomination 198
Intervista a Virginie Courtin-Clarins, una donna “responsabile” 203
Tentazioni Un tono romantico per bouquet floreali e makeup cattura-luce 206
Nuovi accordi Un profumo dal cuore introspettivo 208
Beauty etc. Scie olfattive da rockstar, buone filiere e trucchi felini 210
STILI DI VITA
La primavera dentro Fiori scapigliati per arredare la casa con allegria 216
Stili di vita etc. Una terrazza botanica, mobili green a bordo piscina, foglie ricamate 222
L’oroscopo del mese: la dolcezza di Stefano Vighi 224
Spazio libero Un luogo magico tra cielo e terra, nell’opera di Fabrizio Gorgoni 226
Pensa che in un albero c’è un violino d’amore. Pensa che un albero canta e ride. Pensa che un
albero sta in un crepaccio e poi diventa vita. Alda Merini
Piantare un albero per ogni abitante non è un’idea romantica, è un progetto costruttivo e
realista per ripensare al segno che vogliamo lasciare sulla Terra: è tempo di restituire ossi-
geno, e assume un valore più grande ora che stiamo boccheggiando. Ci manca il respiro,
e in quest’anno di chiusura e riflessione abbiamo compreso profondamente, forse, quanto la
natura abbia sofferto l’incoscienza di certi comportamenti umani. Il virus ci ha richiamato
alla responsabilità, le nuove generazioni ci hanno ammonito e hanno patito la nostra irre-
sponsabilità. L’ambientialismo non è più una velleità idealistica, è un impegno che come
collettività globale dobbiamo assumerci.
Per questo il numero di aprile, il mese dedicato alla Terra, parla di dialogo con la
natura. Abbracciamo l’iniziativa ForestaMi - tre milioni di alberi a Milano entro il 2030 -
di cui ci parla Stefano Boeri (che nelle 100 domande ci racconta molto altro sulla sua idea
dell’abitare futuro), e seguiamo con curiosità la realtà innovativa dell’agricoltura verticale:
meno sprechi, meno pesticidi, meno spazi richiesti per far crescere lattughe e ortaggi colti-
vati con processi da ingegneria aerospaziale.
Tra di noi ci sono scriteriati ed esasperati che non rispettano le regole mentre le varianti
inglesi, brasiliane, sudafricane - e chissà quante altre saranno scoperte in questo melting pot
virale - impazzano e ci rendono sempre più fragili. Ma nell’ombra in cui viviamo arrivano
dei raggi di sole. Ci eravamo ripromessi di uscire diversi dalla pandemia, a metà del guado
intanto è arrivata la sobrietà del nostro nuovo premier alla guida del Paese. Meno parole e
più fatti. Più discrezione ed eleganza verbale. Perché esiste anche un’ecologia del linguaggio:
leggete cosa scrive Marina Mander contro il blabla inquinante e la desertificazione della lin-
gua. E non perdetevi l’energia davvero rinnovabile di chi ripensa mestieri e processi, come
fa la moda circolare che recupera, ricicla e dà una seconda vita a capi e tessuti inutilizzati.
Dietro c’è una nuova generazione di creativi, ma anche i grandi brand hanno intrapreso
percorsi sostenibili, e loro possono cambiare il sistema e le filiere.
Nel numero troverete spunti di riflessione ma anche parecchie ispirazioni che possono gene-
rare tante buone cose, di cui abbiamo bisogno più che mai. E per stare meglio abbiamo bi-
sogno anche di bellezza. La natura ci verrà in soccorso? Massì, è iniziata una nuova stagione.
ANTONELLA BUSSI
DIRETTORE DI MARIE CLAIRE
HMC ITALIA SRL - VIA R. BRACCO, 6 - 20159 MILANO
direttore responsabile Marie Claire è un marchio registrato di Marie Claire Album s.a. France,
ANTONELLA BUSSI in licenza a HMC Italia Srl, una società del gruppo Hearst Magazines Italia Spa
abussi@hearst.it
PUBLISHING
vicedirettore moda IVANA SPERNICELLI ispernicelli@hearst.it Chief Product Officer Hearst Europe - Content & Consumer Managing Director Hearst Italia
vicedirettore attualità CLAUDIA VALERIANI FAGNONI cvaleriani@hearst.it MASSIMO RUSSO massimo.russo@hearst.it
direttore creativo SILVIA RIVELLI srivelli@hearst.it Group Brand Strategy Director MICHELA ALPI malpi@hearst.it
ACCERTAMENTI
FEDERAZIONE
ITALIANA ISSN 1120 - 5156 DIFFUSIONE STAMPA
EDITORI GIORNALI CERTIFICATO N. 8415
DEL 21-12-2017
LEADERSHIP E GENERI
Buongiorno Valeria, ho letto con interesse il suo articolo del numero di marzo sul nostro Sembrava sapessimo già
modo di essere leader. Mi ha dato una botta di tristezza il fatto che a tutt’oggi in Italia solo tutto, e invece i luoghi
il 18% dei dirigenti è femmina. E che le donne da noi non sono “abituate” al potere. migliori del corpo dove
mettere il profumo
E allora mi chiedevo come si esce da questa empasse. È colpa nostra - per esempio facciamo non sono quelli che
fatica a delegare - o il mondo in cui viviamo è ancora profondamente maschilista? Ada pensavamo: 60.540
➜ OTTIMA DOMANDA. IL NOSTRO PAESE È ANCORA PATRIARCALE E MASCHILISTA, COME DICONO sessioni per l’articolo
LE ESPERTE. DALLA MIA PICCOLA VISUALE DI MADRE DI FIGLI MASCHI LE CONFESSO, PERÒ, CHE SÌ, che svela segreti, anche
delle star. E poi, molto
FACCIO FATICA A DELEGARE, MA IN COMPENSO EDUCO I RAGAZZI A CONCETTI DI PARITÀ DI GENERE
dibattito per la denuncia
E RISPETTO. BASTERÀ? NON LO SO, MA DA UNA GENERAZIONE ALL’ALTRA TUTTO PUÒ SUCCEDERE. di Carré Otis riguardo le
Valeria Balocco molestie nel mondo della
moda, che avvengono
Caro signor Neri, leggo sempre la sua rubrica e la trovo parecchio interessante, e avendo una ancora, dice lei, anche se
in modo più sotterraneo.
figlia di 11 anni faccio spesso paragoni. E quindi mi viene da chiederle: ma sua figlia conosce
veramente il significato di LGBTPQA? Perché io faccio fatica a seguire l’acronimo che ogni
tanto ci attacca una nuova lettera. Non mi sento per niente razzista. Sarà solo una questione
anagrafica? In attesa di una sua risposta, stasera ne parlo con mia figlia. Francesca V.
➜ GENTILISSIMA LETTRICE, GRAZIE PER IL SUO GIUDIZIO: DEVO AMMETTERE CON DISAGIO CHE
SÌ, MIA FIGLIA DA QUALCHE MESE SA TUTTO SULL’ARGOMENTO, INCLUSI I SIGNIFICATI DELLE SIGLE
E, NONOSTANTE IO CERCHI DI CONFONDERLA, RISPONDE A TONO SU TUTTO. LA FONTE DELLA SUA
“SCIENZA” È TIKTOK MA LA CURIOSITÀ È PRECEDENTE, DIREI CHE È NELL’ARIA. UN CARO SALUTO DA
UNO IN ASSOLUTA MINORANZA. Michele Neri
Complice il World Pizza
Day, l’articolo sul comfort
CHI MI INSEGNA IL MADE IN ITALY? food più confortevole per gli
Quanto made in Italy trovo sempre nel vostro giornale! Sono convinto che sia questa la via italiani è stato anche il più
letto su marieclaire.com/it:
per ripartire e andare lontano, con le cose fatte ad arte grazie a conoscenze che si tramandano viva la Margherita, che
e si perfezionano nel tempo. Ho solo un dubbio. Ma c’è ancora qualcuno che lo insegna, è la più ordinata in delivery.
il made in Italy? Vittorio T. E poi, tanta curiosità per la
➜ CARO VITTORIO, A GIUDICARE DAL NUMERO DELLE BOTTEGHE CHIUSE (-49% PER CONFCOMMERCIO NE- vita di Serena Cappello,
moglie di Mario Draghi,
GLI ULTIMI DIECI ANNI), IL DUBBIO È LECITO. MA LA VOGLIA DI APPRENDERE È ANCHE AUDACIA E PASSIONE
una first lady tanto discreta
PERSONALE. È UN PERCORSO DIFFICILE A CUI BISOGNA AGGIUNGERE RESILIENZA, SOLDI E INVENTIVA. quanto influente, con un de’
LE SCUOLE NON MANCANO, MA BISOGNA FREQUENTARLE LASCIANDO CHE L’ESPERIENZA FACCIA IL SUO Medici tra i suoi antenati.
CORSO. SE POSSIAMO AIUTARTI IN QUALCHE AMBITO, SCRIVICI ANCORA. Alessandro Argentieri
30_mc aprile
sentimentalisti anonimi
32_mc aprile
tengo famiglie
di Michele Neri
diventare il nostro. Insisto, sembro un predica- il suo primo un tempo che non è tuo». È tutto qui, innamo-
romanzo,
tore o un bambino - e poi, e poi? Ma il futuro Sospensione rarsi contro ogni logica di ciò che non appartiene
che cos’è per te? La domanda li lascia perplessi, (Centauria). a noi, facendo sì che questa passione si veda. ❍
36_mc aprile
che cosa ho imparato da
di Cristina Guarinelli
38_mc aprile
spunti di vista di Guia Soncini
Ho un’amica novantaduenne
che di recente m’ha chiesto «Abbiamo deciso
quand’è che abbiamo iniziato
a equiparare il marito che che la nostra priorità
t’ammazza a quello che ti dice
«Sta’ zitta». È stato, le ho ri-
non fossero i fatti
GUIA
SONCINI
sposto, quando abbiamo ini-
ziato a dimenticarci che sono
ma le parole»
è nata
a Bologna, solo parole: la data esatta la scoprirai leggendo il mio libro (per vendere una copia
e le dispiace in più m’approfitto delle signore anziane, sono proprio una svergognata).
per gli altri. Certo che so che le parole sono importanti; ma i due concetti non confliggono,
Ogni libro che
pubblica giura
anzi. Se, per dire la disapprovazione delle tue posizioni politiche, un docente uni-
che sarà l’ultimo, versitario ti dà della scrofa, non fa una cosa sensata. Ma non fa innanzitutto una
e così sperano cosa sensata per sé: che considerazione avremo d’un accademico con tale povertà di
le amiche che linguaggio? Le parole sono importanti. Quanto a te, se sei furba ti dirai offesa e
la ascoltano
lamentarsi
ferita (è un ottimo momento per approfittarsene), anche se sai benissimo che sono
per tutto il tempo solo parole.
in cui scrive. Ti dirai offesa non personalmente, ma come appartenente a una categoria: «in
Non fa un plissé quanto» è la locuzione più importante di questa nostra era della suscettibilità. Rag-
se dubitate
grupparsi è un sistema per ottenere forza che in passato ha dato ottimi risultati (i
delle sue virtù,
ma s’indigna diritti dei lavoratori, per esempio): quand’è diventata un’arma di distrazione? Potrei
se la insolentite occuparmi dei veri problemi delle donne - che non mi molestino, mi paghino il
con una giusto, e soprattutto trovino una cura per le mestruazioni: se gli uomini sanguinas-
punteggiatura sero tutti i mesi, l’industria farmaceutica avrebbe già risolto il problema - e invece
imprecisa.
la società dei suscettibili vuole che, in-quanto-donna, io m’offenda per le battute,
veda sessismo in luoghi assurdi quali i film e le canzoni, colga ogni occasione per
rimarcare la mia fragilità: da quando?
La categorizzazione doveva fare la forza, e invece è servita a feticizzare la debolezza.
Abbiamo deciso che la nostra priorità non fossero i fatti ma le parole: il non essere
irrisi, insolentiti, chiamati coi nomi sbagliati. Fingiamo d’ignorare che, se nel 1980
fossero esistiti i social, a quest’ora staremmo parlando dell’album della pandemia di
John e Yoko: il tizio che sparò a Lennon si sarebbe sfogato creando la pagina «John
è un quattrocchi», e il marito di Yoko Ono ora sarebbe un ottantenne che ci spiega
che lui passava le giornate a letto da prima del virus.
Che stesse succedendo - che stessimo diventando gente per cui il piagnisteo dev’es-
sere legge - hanno provato a spiegarlo i romanzieri più bravi, da George Orwell a
Philip Roth. Io ho solo messo ordine nella mutazione antropologica che va da
quando un intervistatore dice a Simone de Beauvoir che, mancandole l’esperienza
IN LIBRERIA della maternità, «è mutilata», e lei ne approfitta per dargli una risposta che illumina
SI INTITOLA
L’ERA DELLA
lui e tutti noi d’un concetto fondamentale per capire il mondo, a un oggi in cui una
SUSCETTIBILITÀ de Beauvoir s’accontenterebbe dei cancelletti con cui dire a Twitter che si sente of-
IL NUOVO LIBRO DI
GUIA SONCINI CHE
fesa e l’intervistatore maschilista non si deve permettere.
INDAGA E RACCONTA Purtroppo non posso scrivervi qui la vera risposta della vera Simone: la mia amica
QUESTI TEMPI
ASSAI PERMALOSI novantaduenne, se non negassi anche a voi il riassunto che ho rifiutato a lei, s’offen-
(MARSILIO, E 17). derebbe moltissimo.
40_mc aprile
femminile plurale
Quanto
investiamo
in uno stile
di vita più
naturale
di Antonio Mancinelli
43_mc aprile
femminile plurale
la Natura, in grado di assicurarci benessere fisico e di abitazioni efficienti dal punto di vista energe-
spirituale», afferma Michele Boroni, collaboratore tico da destinare a prima casa, con tassi variabili
di NextAtlas, piattaforma che elabora futuri sce- ridotti. O di sistemi come il virtual net metering,
nari di stili di vita grazie all’intelligenza artificiale. per cui sarà possibile scontare in bolletta la quo-
«Negli ultimi mesi, le attività all’aperto sono asce- ta di energia autoprodotta, scambiandola tra
se vertiginosamente nel mondo di circa il 222%, membri di una stessa
+20%
in Italia del 24%. Le escursioni hanno toccato il comunità».
+51%, le passeggiate in bici il +59%, le visite ai In attesa che il mes-
parchi nazionali il +68%». Fenomeni che sono di- saggio sia formulato
retta conseguenza delle limitazioni di movimento per arrivare a tutti,
imposte dalla pandemia, ma che non erano così c’è un settore che re-
scontati. «Anche in fatto di vacanze», dice Boroni, gistra una richiesta
«sono nate nuove formule, come lo Slow Travel è la percentuale sempre più eco, bio
cioè la crescente volontà delle persone a viaggiare dell’incremento previsto e green: il food. I dati
lentamente, rinunciando alla “comodità” dell’ae- nell’acquisto di ville, della ricerca voluta da
reo per treni e navi. Interessante notare poi come Bimby con la società
dalla nostra ricerca emerga una differenza di gene- casali e cascine lontani Mintel lo spiegano
re: a spostare gli investimenti verso la Natura sono da metropoli e città così: «Lavorare da
soprattutto le donne: +12%». I settori coinvolti casa ha generato nuo-
nella rivoluzione green sono la totalità dei servizi ve esigenze. Oggi il consumatore richiede cibi più
a disposizione del consumatore. Nella mobilità, salutari, attribuendo valore protettivo e curativo a
più che nell’acquisto di automobili elettriche, ciò che mangia. Le ricerche online con parole chia-
l’impennata si registra sul car sharing: +28,7% le ve come “dieta sana”, “vitamine”, “antiossidanti’,
iscrizioni fino agli inizi dello scorso anno. Natu- “probiotici” sono aumentate molto. Il 56% degli
ralmente, col lockdown di marzo e aprile i servizi italiani intervistati, soprattutto tra i 16 e i 34 anni,
sono crollati, ma già a maggio 2020 era ripartita la ha dichiarato di porre maggiore cura nell’alimen-
tendenza positiva. «E dopo il secondo lockdown, tazione. Quindi i prodotti biologici sono percepiti
causa di un nuovo calo, ci concentriamo sul fu- come salutari perché “puliti”, cioè privi di pestici-
turo: un momento importante, a giudicare dai di e additivi artificiali». E, se l’attenzione a un cibo
primi quattro mesi del 2021», spiega Andrea Le- sano indica avere a cuore la propria salute, è an-
verano, Regional Operations Director per il Sud che consolidato che il nostro benessere non può
Europa di Share Now. Che aggiunge: «In Italia, tra prescindere da quello altrui. Ecco, quindi, che
la fine di agosto e la prima metà di ottobre, abbia- confermano il loro successo iniziative come From
mo ottenuto numeri simili al pre-Covid». Trash to Table, movimento di coloro che voglio-
no evitare gli sprechi alimentari, per cui marchi
C’È ANCHE UN PROBLEMA DI della ristorazione di massa pro-
COMUNICAZIONE a rallentare un
adeguamento dei comportamen-
ti: secondo i dirigenti di Banca
Etica, per esempio, «non tutti
+56%
gli italiani tra i 16 e 34
pongono nuovi prodotti: gambi
vegetali trasformati in patatine,
chicchi scartati trasformati in gu-
stose birre. Secondo l’agenzia di
sanno ancora che è possibile ac- marketing Linchpin, di fronte al
quistare elettricità sostenibile e
anni che nei prossimi mesi dato che più del 20% dei rifiuti
100% rinnovabile a un prezzo che sceglieranno alimenti nelle discariche oggi è composto
decresce all’aumentare del nume- bio percepiti come sani da cibo, cresce la certezza che la
ro di persone che vi aderiscono, salvezza del Pianeta dipende an-
passando attraverso cooperative specializzate. E che da cosa (e quanto) metto nel piatto e ciò ge-
molti non sanno che esiste la possibilità di otte- nererà un aumento del 41% del consumo di cibi
nere mutui e crediti a tassi agevolati per l’acquisto “riciclati”. Ma non per questo meno buoni. ❍
44_mc aprile
world of wonder
Wow
Donne. Libri. Arte. Sostenibilità. Musica. Cinema
CARLA SOZZANI DI
MILANO, DAL 10 APRILE,
VANNO IN MOSTRA
LA LUNGA STRADA DI
SABBIA, IL RACCONTO
DELLE VACANZE DEGLI
ITALIANI NEL 1959 CON
TESTI DI PIER PAOLO
PASOLINI, E MILANO
(FOTOGRAFIE 1956-1962).
QUESTA SEZIONE
PROSEGUIRÀ ALLO
SPAZIO BULGARI
(CHE, GUARDA CASO,
È IN MONTENAPOLEONE
AL 2), DAL 9 APRILE.
CI SARANNO ANCHE
IMMAGINI DI ATTRICI
DELLA DOLCE VITA
CHE INDOSSANO
GIOIELLI DELLA MAISON.
INFO E GALLERY
SU MARIECLAIRE.IT
EMANUELA MIRABELLI
Donne Wow di Valeria Balocco
ORA DI NATURA
Crede nell’equilibrio giornaliero tra uomo e terra,
e Penny Brook, chief marketing officer di Canada
Goose, ha istituito persino un Umanature Pass,
un “bonus” per i dipendenti di un’ora a settimana
da trascorrere nella natura durante l’orario di lavoro.
Cosa la lega all’ambiente?
Fin da piccola ho imparato che essere umani
significa far parte della natura. Sono nata
e cresciuta in Malawi, in Africa, e poi nella
campagna inglese. Amo la democrazia del mondo
UNA BUONA FIBRA naturale: vale per tutti.
UN PASSATO NELLA MODA, NEL MARKETING Come concilia questa passione con il suo lavoro?
E NEL DESIGN. UNA VITA FRENETICA DI Ho sviluppato alcune abitudini che consiglio a tutti.
MAMME LAVORATRICI, UNA SALDA AMICIZIA, Come andare a piedi in ufficio prendendo il percorso
OLTRE A UN DNA NORDICO CHE LE HA SPINTE meno battuto: è incredibile quanta bellezza naturale
A RICERCARE CON PASSIONE ALTERNATIVE prosperi nel cuore di una città, basta rallentare
GREEN. COSÌ LE DANESI SOFIE KING E TRINE e lasciare che venga da te. Fare amicizia con
JOHANSEN (SOTTO) HANNO DATO VITA A le piante: averle nel posto di lavoro porta energia
COPENHAGEN A NORDIFAKT, UNA STARTUP
e aumenta i livelli di ossigeno. Organizzare una
riunione mentre si cammina dà un nuovo significato
PER PRODURRE BIANCHERIA PER LA CASA
al “pensare in piedi”. Infine abbracciare
IN ECO-COTONE (IN BASSO, ASCIUGAMANI)
le condizioni meteorologiche estreme: niente
CON UN PLUS: IL TRATTAMENTO CON
come una pioggia battente raddrizza i pensieri.
POLYGIENE, UN’INNOVATIVA TECNOLOGIA Il viaggio che l’ha cambiata?
CHE EVITA LA FORMAZIONE DI BATTERI E Quello nell’Alto Artico canadese, simile a un viaggio
ODORI. PER RISPARMIARE ACQUA, ENERGIA sulla Luna. L’immobilità e gli estremi crudi della
E TEMPO. SENZA RINUNCIARE A FRESCHEZZA tundra mi hanno portato bruscamente a ricalibrarmi:
E IGIENE (NORDIFAKT.COM). siamo ospiti su questo pianeta. Abbiamo immerso un
microfono nell’acqua per ascoltare le conversazioni di
foche, narvali e balene. È stato un privilegio.
MANUELA RAVASIO
appassionate
Territori inebrianti
Per molto tempo Elena Walch è stata la prima e unica donna viticoltrice dell’Alto
Adige, ora l’affiancano anche le figlie, Julia e Karoline, 33 e 34 anni. Era il 1985,
COURTESY NORDIFAKT
48_mc aprile
Nell’aria Wow di Antonio Mancinelli
SOBRIA E PREZIOSA
È DISPONIBILE
IN DUE GRANDEZZE
E PIÙ COLORI
LA NUOVA BORSA
MINIMALE DOUBLE C,
CARTIER.
VEDERE L’ESSENZIALE
LENTI SFUMATE
E UN PONTE DORATO
PER GLI OCCHIALI
CHIC SARTORIALE DA SOLE UNISEX CON
IL SOPRABITO LA MONTATURA NERA,
DI LANA E SETA, BOSS EYEWEAR.
LA BORSA, LE
SCARPE E I GUANTI
BIANCHI, FENDI.
DRAGHI
STYLE
La misura e la compostezza del nuovo
premier (che non appare e non è sui social)
sembrano quasi arrivare da un altro
pianeta, abituati come eravamo a politici
chiassosi e presenzialisti. Educato ma non
distante, dà del “lei” a tutti, colleghi
compresi: però si mette, come tutti, in fila COME UNA VOLTA
per entrare nei musei. Con sei lauree honoris FILIGRANATA E
VERGATA LA CARTA
causa e amiche come Ursula von der Leyen, DA LETTERE MILANO,
parla poco e agisce molto. Così, dopo UNO DEI CAPISALDI
i Ciampi Boys e Le bimbe di Conte, ci piace DELLA CARTOLERIA
PINEIDER.
inventare Le donne di Draghi: che si ritrovano
nel suo stile classico ma non antiquato, colto
senza esibizionismi, discreto. Ed elegante.
SCRIVIMI ANCORA
BLACK MAMBA 88
È IL REMAKE DELLA
STORICA PENNA 88
DEL 1947, AURORA.
RAFFINATE
GEOMETRIE
SECRÉTAIRE
E TAVOLINO
DA LAVORO QUADRI PORTATILI
IN QUERCIA PANTERA NERA È IL NOME
ATTELAGE DEL FOULARD DI SETA,
ÉQUIPAGES, SALVATORE FERRAGAMO.
HERMÈS. È DEL 1987 ED È
STATO DISEGNATO
DA FULVIA FERRAGAMO
VISCONTI. A LEI E AI SUOI
DISEGNI È DEDICATA LA
MOSTRA SETA AL MUSEO
SALVATORE FERRAGAMO
DI FIRENZE, DAL 25/3
FINO AL 18/4 DEL 2022.
50_mc aprile
Giovani Wow di Valeria Balocco
©MATIAS ALEJANDRO ACUÑA, ARGENTINA, SHORTLIST, STUDENT COMPETITION, BUILDING A BETTER FUTURE, 2021 SONY WORLD PHOTOGRAPHY AWARDS
Alice
Anna 20 ANNI, STUDIA
23 ANNI, DI GORIZIA, ECONOMIA E
STUDIA TECNICA COOPERAZIONE
DELLA RIABILITAZIONE A FIRENZE
PSICHIATRICA A TRIESTE
«È VERO CHE IN
«COME ATTIVISTA PASSATO CI SONO
Andrea CERCO DI SENSIBILIZZARE STATI PERIODI Lavinia
20 ANNI, STUDENTE
LE PERSONE. PRIMA Elisa DI RAFFREDDAMENTO 14 ANNI, LICEO
DEL COVID 16 ANNI, LICEO O RISCALDAMENTO EUROPEO, ROMA
DI BIOLOGIA A MILANO
ANDAVAMO CLASSICO, ASTI DEL GLOBO, MA MAI «PARLO SPESSO
«LA CRISI CLIMATICA A RACCOGLIERE RIFIUTI IN MODO COSÌ
«I PROBLEMI DEL CLIMA USANDO
NON È SOLO LA SUL FIUME, ORA ACCELERATO. COI
LI CONOSCIAMO L’IMMAGINE DI
BATTAGLIA PER LA DIFESA A PARLARE NELLE NOSTRI
DA DECENNI, MA PER UN FUOCO DAVANTI
DEGLI ORSI POLARI O SCUOLE. COMPORTAMENTI
CAMBIARE LE COSE A CASA: TU COMINCI
L’ARIA PULITA, MA È UNA NON MANGIO NÉ ABBIAMO ALTERATO
DOBBIAMO FARE A TIRARCI UNA
QUESTIONE SOCIALE. CARNE, NÉ PESCE, USO GLI EQUILIBRI:
FRONTE COMUNE. SECCHIATA D’ACQUA
I CAMBIAMENTI SOLO BICI E MEZZI I GOVERNI DEVONO
E CREARE, AL DI LÀ PER SPEGNERLO.
NON COLPISCONO PUBBLICI: PICCOLE ASCOLTARE
DEGLI SCHIERAMENTI POI ARRIVA IL VICINO,
TUTTI ALLO STESSO AZIONI, INSUFFICIENTI GLI SCIENZIATI.
POLITICI, UN PIANO POI UN ALTRO...
MODO, ANZI: SONO I SE LE GRANDI AZIENDE E INVESTIRE IN CITTÀ
DI TRANSIZIONE DUE, VENTI, MILIONI,
PIÙ POVERI A PAGARNE CONTINUANO A RIFIUTI ZERO E
ECOLOGICA CHE I POMPIERI
LE CONSEGUENZE A INQUINARE MOBILITÀ SOSTENIBILE,
COMPRENDA LO STOP E I CANADAIR.
MAGGIORI. PER QUESTO E A CEMENTIFICARE». CON PISTE CICLABILI».
AI FINANZIAMENTI AI E IL FUOCO SI
NON DOBBIAMO SOLO
COMBUSTIBILI FOSSILI. SPEGNE... DOBBIAMO
SALVARE L’AMBIENTE,
E AGIRE CON AGIRE TUTTI INSIEME.
DOBBIAMO GARANTIRE
PICCOLE AZIONI IN FRETTA. A ROMA,
GIUSTIZIA SOCIALE».
QUOTIDIANE: NOI, PER SI POTREBBE
ESEMPIO, ABBIAMO COMINCIARE
RACCOLTO RIFIUTI NEI DALLA GESTIONE
PARCHI DELLA CITTÀ». DEI RIFIUTI».
52_mc aprile
Decoder Wow di Alessandro Argentieri
PER SEMPRE
SEPPURE OGNI NAZIONE ABBIA
UN SUO CENTRO D’ASSISTENZA,
GLI OROLOGI STORICI
D’ECCEZIONE RICHIEDONO
PARTICOLARI COMPETENZE E
RICOSTRUZIONE DI PEZZI INTERNI.
PER QUESTO SONO SEMPRE
AFFIDATI AL LABORATORIO
DI GINEVRA.
DELLA
CERTEZZE FUTURE
VERI ESPERTI LA DISPONIBILITÀ DEI PEZZI
UN OROLOGIAIO ROLEX STIMA
e investimenti sicuri perché passano
È GARANTITA PER ALMENO
GLI INTERVENTI DA EFFETTUARE. da una generazione all’altra (hanno anche TRENTACINQUE ANNI
OLTRE AL SERVIZIO COMPLETO, DAL GIORNO IN CUI
CIOÈ MANUTENZIONE INTEGRALE
un mercato del vintage). In più, Rolex offre
L’ESEMPLARE NON È PIÙ
DI MOVIMENTO, CASSA un servizio di manutenzione degno della sua IN CATALOGO, MENTRE
E BRACCIALE, SI PUÒ ANCHE I COMPONENTI RIPARATI
SOLTANTO RIPRISTINARE
fama. Più difficile decidere il modello.
SONO GARANTITI PER DUE ANNI.
LE FINITURE DELLA CASSA Un classico è l’Oyster Perpetual DateJust,
O REGOLARE LA LUNGHEZZA
DEL BRACCIALE.
nato per celebrare i 40 anni della
Wilsdorf&Davis, la società che diventò Rolex
nel 1915 e nel 1919 Rolex Watch Company.
L’orologio aveva tre meriti: essere
impermeabile, con movimento automatico
e con data sul quadrante. A fine anni 50 fu
presentata anche la versione femminile
con cassa da 28 mm (8 mm in meno rispetto
all’originale di 36). L’ultimo cronometro
DateJust donna ha invece una lunetta con
46 diamanti, quadrante aubergine
dalla finitura soleil, a sinistra.
Oyster Perpetual, a destra, in argento
soleil, si è rinnovato in diverse
grandezze: 41, 36 e 31 mm con vari
quadranti colorati fra cui rosa, nero,
turchese, giallo, corallo e verde.
Avvitati ermeticamente, racchiudono
COURTESY ROLEX
54_mc aprile
Sostenibilità Wow
di Valeria Balocco
Roger Tanonkou, stilista camerunense, con la a basso impatto ambientale. Dalle ortiche ora
capsule Zenam, che in dialetto Bamileke significa ricaviamo filati che, tessuti, paiono lino, e dalle
“raggio di sole”, racconta Gaia Trussardi (sopra, alghe della laguna di Venezia prodotti simili
con lui). Lo abbiamo conosciuto alla Croce Rossa alla carta. Sono raccolti tutti su lifematerials.eu.
di Bresso (Milano) dove siamo andati a parlare con Un nome che presuppone un cambio di passo?
i migranti per cercare idee da finanziare. Dopo Vogliamo scollegarci dalla catena del petrolio
toccherà a un’artigiana di gioielli. Puntiamo ad e dallo sfruttamento degli animali. Cerchiamo
avere una forte identità etica e multiculturale». di valorizzare filiere che utilizzino non solo processi
Pluvial, del resto, evoca (volutamente) la foresta ecologici, ma che siano anche trasparenti
pluviale, regno per eccellenza di biodiversità. ed eticamente sostenibili.
56_mc aprile
Fattorie Wow
di Antonella Grua
Grattacieli di lattuga
La nuova agricoltura indoor produce insalate e ortaggi
incontaminati. Alle porte di Milano, nasce la vertical farm più grande
d’Europa. E a capo del laboratorio c’è un’agronoma aerospaziale
58_mc aprile
TRE ESEMPI DI INSALATE
ED ERBE AROMATICHE
COLTIVATE
“IN VERTICALE”
ALLA PLANET FARMS
DI CAVENAGO, VICINO
MILANO. CRESCONO
SENZA PESTICIDI E
CONSUMANO IL 98%
DI ACQUA IN MENO DELLE
COLTURE TRADIZIONALI:
SONO IRRIGATE CON
SOLUZIONI NUTRITIVE
COMPOSTE DA ACQUA E
MINERALI INDISPENSABILI
PER IL LORO SVILUPPO.
Libri Wow IL VALORE AFFETTIVO
buona la prima
DI NICOLETTA VERNA (Einaudi, € 18)
LE MAGNIFICHE INVENZIONI
DI MARA FORTUNA (Giunti, € 17)
Napoli, 1888. Gaetano e Tunino, due fratelli,
non se la passano bene. Uno è un ballerino
promettente ma poco considerato dalla
compagnia, l’altro un apprendista fabbro
tormentato dai ragazzi del quartiere. Ma,
un giorno, l’incontro con Etienne Marey,
scienziato francese, spariglia le carte.
Avventure e disavventure, cadute e risalite
e sogni che portano lontano. HHH
IN FONDO
AL CUORE
Dopo la morte della madre, Michela, detta Ella,
ha lasciato il lavoro (era una promessa della
made in Italy
cardiochirurgia) e si è dedicata al marito - anche lui
colpi di fulmine
64_mc aprile
Libri Wow di Marta Cervino
IL SALTO di SIMONE IL LIBRO DELLE LACRIME FIGLI DELLA FURIA LANNY di MAX PORTER
LAPPERT (Guanda, € 18) di HEATHER CHRISTLE di CHRIS KRAUS (Sellerio, € 15)
Una ragazza sul tetto (il Saggiatore, € 19) (Sem, € 24) Un paesino vicino Londra,
di un palazzo che sembra sul Un po’ memoir, un po’ saggio, Un affresco (basato su fatti una creatura antica, spirito
punto di saltare. Una città col un po’ divagazione letteraria. reali) che ha al centro i fratelli del bosco che guarda le cose
fiato sospeso, dieci personaggi, Un libro che nasce per «tracciare baltico-tedeschi Koja e Hub e la fluire, Lanny un bambino
(il fidanzato, un poliziotto, una mappa di tutti i luoghi sorella adottiva di origine ebrea incantato - si aggira cantando
un rider...) più o meno legati in cui avevo pianto in vita mia», Ev, nella Germania nazista. melodie che solo lui capisce -
a lei, attraverso cui ricostruiamo e tra ricordi, incursioni di poesia, Tradimenti, illusioni, inganni... che un giorno scompare...
la vicenda. Un gioco di destini spunti scientifici ci fa riflettere Una spy story che ci tuffa Un romanzo onirico, duro
intersecati o sfiorati che ci pare su quello che le lacrime nel secolo breve. Da divorare e poetico che sembra sospeso
già di vedere al cinema. HHH raccontano di noi. HHH (nonostante la mole). HHH½ tra qui e altrove. HHH½
storie straniere
LA TENTAZIONE L’ANOMALIA APEIROGON CAPANNONE N. 8
di LUC LANG (Clichy, € 19) di HERVÉ LE TELLIER di COLUM MCCANN di DEB OLIN UNFERTH
François è un affermato (La nave di Teseo, € 20) (Feltrinelli, € 22) (Sur, € 17,50)
chirurgo, ama la caccia ma un Un Boing 747 con 240 Bassam è palestinese, Rami Due ispettrici che controllano
giorno dopo aver ferito un cervo passeggeri finisce in una piega è israeliano. Convivono con gli allevamenti intensivi di polli,
decide di curarlo. Così comincia del tempo, si duplica e atterra il conflitto, ma un giorno le loro l’ex capo di un’associazione
questo romanzo, incalzante identico al primo, tre mesi dopo. vite sono travolte dalla tragedia. ambientalista e l’erede di una
come un thriller. Una storia Cacce all’uomo planetarie, 11 McCann racconta la storia (vera) stirpe di allevatori, uniti nella
di segreti di famiglia, genitori personaggi dai destini reiterati, di due padri, di un’amicizia nata missione di liberare 900mila
e figli (che forse non conosciamo fitti misteri. Il libro che nel 2020 dalla perdita, di un dolore che si galline in una notte. Una lettura
mai), mondi che si sgretolano, ha vinto il premio Goncourt apre fa impegno per la pace in un libro vivace, scoppiettante, che ci fa
prede e predatori. HHH varchi esistenziali. HHH½ che non ci lascia più. HHHH riflettere su molte cose. HHH½
66_mc aprile
Cinema Wow di Sara Del Corona
SPIRITI BOLLENTI
VERAMENTE TOSTE
Marocco. Abla, pasticciera, cresce la sua
bambina da sola, e in quel Paese ancora
pieno di stigmi non è come dirlo. Poi entra
nel negozio un’altra donna sola, e incinta,
in cerca di aiuto... Adam di Maryam
Touzani è uno dei film della sezione
“Donne sull’orlo di cambiare il mondo”
del Festival del cinema africano, d’Asia
Un padre single che insegna filosofia alle e America Latina (dal 20 al 28 marzo), che
prese con la figlia adolescente assalita dalla festeggia la sua 30a edizione solo online.
frenesia social. Occhio che è contagiosa. E a proposito di determinazione femminile
GENITORI VS INFLUENCER di Michela Andreozzi, prendetevi un quarto d’ora per Dolapo e i
con Fabio Volo, Ginevra Francesconi, Giulia De Lellis. suoi capelli afro, chicca dell’Integrazione
Il 4 aprile su Sky Cinema e poi su Now tv. Film Festival (dal 15 al 18 aprile).
68_mc aprile
Musica Wow di Daniela Liucci
NOGA ERETZ,
CANTAUTRICE
LA VOCE ISRAELIANA,
INDOSSA
E I DIRITTI
Quando nasci, e cresci, in una zona del mondo
UN ABITO
REALIZZATO CON
LA DESIGNER
EMERGENTE
eternamente in conflitto, anche se del conflitto SHIR SHTARKER.
senti solo l’eco, impari presto come costruire
ponti. Per rivendicare il diritto alla pace e alla
normalità, per te e i tuoi coetanei al di là
del confine. Senza bombe e con uno stile che
GHEMON – E vissero feriti e
in arrivo
70_mc aprile
Tivù Wow di Ferdinando Cotugno
A DESTRA, LA NUOVA
SERIE PER BAMBINI
WAFFLES + MOCHI CON
MICHELLE OBAMA.
SOTTO, LA MIA SFIDA:
CAMBIARE IL MONDO.
A DESTRA, UNA SCENA
DI TRIBES OF EUROPA.
TANTI MODI
DI CAMBIARE
NESSUNO PIÙ DI MICHELLE OBAMA ha da
sempre declinato lo sviluppo sostenibile come
educazione alimentare, mangiare sano e bene.
Ecco allora che continua la rivoluzione iniziata
alla Casa Bianca, un racconto alla volta, in
Waffles + Mochi, serie dal 19 marzo su Netflix
in parte animata e in parte live action, dove
due bambini aggrappati a un carrello della
spesa volante iniziano un viaggio alla scoperta
delle cucine di tutto il mondo. Produzione
e cast stellari: al suo fianco i creatori di Chef’s
Table e Jack Black, Common, Rashida Jones,
Gaten Matarazzo di Stranger Things. Sempre
Fall, Virginia Diop. «Quando ho iniziato mi chiedevano di fare il cattivo o il “vu una studentessa dalla sessualità
cumprà” con l’accento veneto». Ora la sua carriera rappresenta qualcosa di non binaria come la sua. Seguitela,
più delle sue personali ambizioni. «Sento la responsabilità, mi rende Saleh è destinata a cambiare il
orgoglioso, stiamo sfondando muri e aprendo porte». modo in cui vediamo le cose.
72_mc aprile
Foto Wow di Germano D’Acquisto
©SANDRO MILLER/COURTESY GALLERY FIFTY ONE, ANTWERP. ©ARCHIVIO MARIO DE BIASI/COURTESY ADMIRA, MILANO
a Tivoli) in cui i resti archeologici, spesso dimenticati nel tessuto urbano, Homage to Photographic Masters, magazzinodelleidee.it
riescono a convivere con la modernità. Nonostante tutto.
Imperivm Romanvm. Fotografie 2005-2020, bresciamusei.com
74_mc aprile
Arte Wow
di Germano D’Acquisto
INVITO AL BALLO
Un corpo femminile fluttua
su una parete della
Collezione Maramotti.
Sospeso, sembra volteggiare
nello spazio. Lo firma ruby
onyinyechi amanze
BOLOGNA, FINO A MAGGIO
(così, senza maiuscole) per LETTERE D’AMORE
l’installazione How to Be Si gioca tutto sul tema del confine e dell’intimità la nuova iniziativa del museo Mambo intitolata
Enough costituita da un Dear You. Ispirato all’isolamento a cui siamo costretti a causa della pandemia, il progetto si
gigantesco affresco su carta compone di sei interventi firmati da artisti, scrittori e attivisti internazionali che ci parlano di amore,
composto da 15 fogli. eros, amicizia e lealtà (in alto, Oceano de amor di Ingo Niermann). A rendere il tutto ancor più
L’artista e ballerina nigeriana, originale è il modo in cui i lavori potranno essere visti: tramite corrispondenza postale.
che qui a giugno sarà Ogni artista infatti invierà la propria lettera a chiunque ne abbia fatto richiesta al museo.
protagonista di una Dear You, mambo-bologna.org
performance, lo ha realizzato
dandogli la profondità della
scultura. Lo spettatore infatti
non solo lo potrà ammirare
ma potrà entrarvi dentro,
partecipando alla danza.
How to Be Enough,
collezionemaramotti.org REGGIO EMILIA, FINO AL 25/7
NUORO, 29/3-20/6
LA VERSIONE DI HALLEY
Strutture geometriche dai colori fluo, composizioni ispirate
alla cultura digitale (sopra, l’opera Heterotopia II), interventi
che stravolgono gli spazi: la navicella visionaria di Peter
Halley atterra al museo Nivola di Orani (Nu). In Sardegna
l’artista neoconcettuale, cresciuto a pane e Mondrian,
mette in scena un luogo a metà fra il mondo reale e la sua
psiche. Attenzione, però: non è un gioco. Temi ricorrenti della
sua poetica sono infatti il circuito e la prigione. Simboli,
secondo lui, della società del controllo e del nostro tempo.
Peter Halley, museonivola.it
emozioni
miti americani
SOTTO IL SOLE
DELLA CALIFORNIA
UNO DEI “TECH BUS”,
GLI AUTOBUS CHE DA
SAN FRANCISCO
TRASPORTANO
I LAVORATORI PENDOLARI
NELLA VALLEY.
NELLA PAGINA ACCANTO,
GENE E JOANNA
TANKERSLEY, I VICINI
DI CASA (A LOS ALTOS)
DI STEVE JOBS
E STEVE WOZNIAK
AI TEMPI IN CUI I DUE
ASSEMBLAVANO I PRIMI
MAC. IL GARAGE
(A PALO ALTO) DOVE
BILL HEWLETT
E DAVID PACKARD
HANNO DATO VITA ALLA
LORO COMPAGNIA.
G A R AG E SA L E
SI DICE CHE LA SILICON VALLEY SIA UN’IDEA PRIMA
DI ESSERE UN LUOGO, E LE IDEE QUI SONO SPESSO PARTITE DAL
BOX SOTTO CASA. QUESTE IMMAGINI RITRAGGONO INASPETTATI
MOMENTI DI QUOTIDIANITÀ PRIMA DELLA PANDEMIA.
ORA UFFICI E CAMPUS SONO CHIUSI E MOLTI SI SONO
TRASFERITI ALTROVE (AUSTIN, FLORIDA...). COSA SUCCEDERÀ
NELLA VALLE PIÙ RICCA E CARA DEL MONDO?
82_mc aprile
L’ I N N O V A Z I O N E
È UN PROCESSO
D I S O R D I N AT O
E CASUALE
CHE FIORISCE
AL CRESCERE
DEG LI SCAMBI
E DEGLI INCROCI
miti americani
84_mc aprile
miti americani
Fermiamoci a questo prima. Prima che - come un naturalizzato cubano; Elon Musk (PayPal, Tesla, SpaceX) è su-
negli anni 20 del XXI secolo - essere sfigati e cer- dafricano; Jan Koum (WhatsApp) è originario di Kiev, in Ucraina;
velloni divenisse cool, fico. Ecco dunque la foto Eric Yuan, ideatore della piattaforma Zoom - che nei mesi del virus
del garage di Palo Alto dove Bill Hewlett e David lo ha reso miliardario -, viene dalla provincia cinese dello Shandong,
Packard diedero avvio al proprio sogno. Oppure e ha chiesto il visto Usa nove volte, prima di riuscire a ottenerlo.
l’immagine dei vicini di Steve Jobs, a Los Altos,
dove Steve1 assemblava con Steve2 (Wozniak) i Come spiega Matt Ridley, scienziato e scrittore, l’innova-
primi computer Apple. Potremmo continuare con zione è un processo disordinato e casuale, frutto di serendipità, che
Susan Wojcicki, che affittò a Larry Page e Sergey fiorisce al crescere degli scambi e degli incroci. Immagino un po’
Brin il garage dove mosse i primi passi Google. As- un clima simile a Mileto, in Asia Minore, tra Settimo e Sesto secolo
sunta nella nuova società, Susan sarebbe poi diven- a.C. Per prossimità fisica, con Talete e Anassimandro si sviluppano
tata numero uno di YouTube. Stanford è senz’altro filosofia, geometria, una nuova moneta. La vicinanza. L’ibridazione.
uno degli hotspot della Valle. Un po’ la stessa twenty
È qui che nell’autunno del minutes rule applicata
1969 avviene il primo colle- I N Q U E S T ’ I N T E R VA L L O come uno dei parametri
gamento Internet con l’uni- per le startup: si danno
versità Ucla, a Los Angeles. T R A P R I M O E S E C O N D O soldi a chi si può con-
Il messaggio doveva essere trollare, a chi è a non
«Login» (autenticato), ma il TEMPO SI DISCUTE più di 20 minuti d’auto
sistema si interruppe dopo dai nostri uffici. Diffi-
«Lo», un’espressione idioma- DI COME LENIRE cile dire se, dopo questa
tica traducibile con «Guar- stagione, è davvero un
da!». Improbabile che la rete LE DISUG UAGLIANZE futuro decentralizzato
avesse già consapevolezza di ad attendere la Silicon
sé. Comunque guardarono in Valley. In questa pausa di
pochi. Nulla sui giornali del giorno dopo e nem- riflessione, fine della corsa o intervallo tra primo e secondo tempo,
meno nei resoconti di fine anno. Il ’69, per chi lo si discute di come lenire le disuguaglianze, costruire un futuro più
raccontava in diretta, fu l’anno dello sbarco sulla inclusivo. David, da Orinda, dopo l’accelerazione vede arrivare un
Luna, delle Pantere nere, di Hamburger Hill in periodo più lento, e non a caso compare in una foto a cavallo, una
Vietnam, dei tre giorni di Woodstock, della stra- delle passioni, con la musica, che ha coltivato in quest’anno. Spira
ge di piazza Fontana a Milano. Così, uno dei più un vento diverso negli Stati Uniti, c’è un nuovo inquilino alla Casa
grandi cambiamenti del nostro tempo passò quasi Bianca, si lavora al piano vaccini. Questo è uno dei luoghi dove
ignorato. guardare per capire se, dopo la ruggente corsa all’oro del silicio, sia
La Silicon Valley è il luogo dove si impastarono iniziata una fase differente.
computer, connessione permanente, creatività, Qui in Europa è già sera. Lasciamo David alle videoconferenze che
innovazione, stili di vita, successi e fallimenti per si succedono, una via l’altra. Nella Silicon Valley una nuova giornata
costruire il Nuovo. Il luogo dove chi aveva occhi è appena cominciata. ❍
poteva vedere quel che gli altri non avevano an-
cora capito, annusare lo spirito del tempo. Impa-
dronirsene. RACCONTO VISIVO Le immagini di queste
La naturale disposizione a essere una società pagine sono tratte da Silicon Valley, No_Code Life,
una visual essay del fotografo iraniano-americano
aperta - il che non significa equa, meno spietata o Ramak Fazel, con prefazione di Michele Lupi e un
scevra da contraddizioni, anzi - è senz’altro parte saggio di Sarah Thornton. Un’immersione nella vita
di tutto questo. Un luogo basato sul merito, ac- della Valley (un attimo prima della pandemia che ha
cogliente verso gli immigrati che portano valore. cambiato tutto), per mostrarne il lato più autentico,
Guardate alle storie dei grandi innovatori di que- meno noto, al di là di quello mitologico raccontato
ogni giorno sul mondo tech. Il libro fa parte del progetto Tod’s
sti anni: Steve Jobs (Apple) era di padre siriano;
No_Code che indaga i cambiamenti nella società contemporanea,
Sergey Brin, uno dei fondatori di Google, nasce ed esce il 23 marzo da Rizzoli New York (rizzoliusa.com).
in Russia; Jeff Bezos (Amazon) è figlio adottivo di
86_mc aprile
coming soon?
FABBRICARE
MONDI
Dall’alto in senso
orario, una scena
di Mank di
David Fincher,
con protagonisti
Gary Oldman e
Lily Collins: prodotto
da Netflix, racconta
la storia di Herman
J. Mankiewicz,
sceneggiatore
di Quarto potere
di Orson Welles.
Zendaya e John
David Washington
in Malcolm & Marie
di Sam Levinson,
altro successo
streaming, girato
interamente durante
il lockdown.
Una scena sul
set di Mi chiamo
Francesco Totti
di Alex Infascelli,
docu campione di
incassi prima della
chiusura delle sale.
QUEL BUIO
IN SALA
Quanto desiderio c’è di tornare al cinema
per tuffarci dentro il grande schermo, a cui
dobbiamo un po’ di ciò che siamo. Infinito, dice
il nostro sondaggio Hearst Movie Confidence.
Tanto da farci scoprire che lo streaming è un alleato
di Sara Del Corona
coming soon?
ell’infinito spettro delle emo- chi preferisce RaiPlay, che trovo strepitosa per la
N
zioni umane ce n’è una che roba che ha», ironizza Alex Infascelli, regista il cui
rischia l’estinzione come il documentario Mi chiamo Francesco Totti, campio-
leopardo delle nevi. Un tuffo ne di incassi subito prima della serrata delle sale e
al cuore che ci ha cambiati che secondo le proiezioni dei distributori sarebbe
tutti, fin qui - ma già non si diventato il film numero uno della stagione, ve-
può dire per gli attuali bam- leggia ora su Now Tv e Prime Video.
bini. Chi scrive non sarebbe la stessa persona Già. Dobbiamo essere mille volte riconoscen-
senza essersi trovata a volare su New York con ti alla Regina degli scacchi, alla paura parecchio
Christopher Reeve il 9 febbraio del 1979. Era credibile di Nicole Kidman in The Undoing, alle
buio in sala, a parte le lucine sotto i gradini del reazioni che ci hanno suscitato documentari co-
corridoio centrale, che sembravano quelle di una me The Social Dilemma o Sanpa, e meno male
pista di decollo. Poi arrivò Superman e ci portò che abbiamo potuto scambiarci opinioni su film
via con sé, per sempre. Dal viaggio del cinema come Pieces of a Woman o Malcolm & Marie, dal-
non si torna indietro, si possono solo aggiungere le cui acque è emerso il paradosso Zendaya, nuo-
tappe memorabili, soprattutto le prime: l’infanzia va stella del cinema che però deve tutto alla tv.
finalmente come te la sentivi addosso per davve-
ro, cruda e tenera e forse anche in bianco e nero, EPPURE NON CI BASTA, come conferma un son-
trovata in un cinema di quartiere che proiettava daggio sul rapporto tra pubblico e cinema com-
La guerra dei bottoni di Yves Robert. La promessa missionato da Hearst Italia all’Istituto Lexis Ri-
di un’età più calda e umida che si stava avvicinan- cerche, che mette in numeri quello che sentiamo
do uscì da Il tempo delle mele di Claude Pinoteau. pulsare sottotraccia, un’inquietudine, un languo-
Il male come abisso che tende all’infinito da Urla re che si sta trasformando in fame: il 74% degli
del silenzio di Roland Joffé, e il fatto di essere an- intervistati ha voglia di tornare in sala subito. E
dati a vederlo con la scuola, tutta la classe seduta l’81% di loro lo farebbe come prima, fidando-
vicina, lo rendeva non meno terribile ma, se pos- si di opportune misure sanitarie. Spiega Piera
sibile, più inequivocabile. E poi avanti biglietto Detassis, direttore del progetto Hearst Movie
dopo biglietto - con quell’odorino di velluto e Confidence: «In questo desiderio non prevalgono
polvere, le zaffate di profumo della tizia di fianco la necessità di condivisione, o l’importanza della
- da una delusione a un’esaltazione, con sbadigli e sala come presidio sociale: il 60% delle persone
pianti irrefrenabili. Fino all’8 marzo 2020. vuole tornarci per il grande schermo, e io mi ri-
conosco in quella magia
COMPIE UN ANNO, con una
breve interruzione estiva a
Per essere autentico che sfugge al quotidiano e
che rappresenta un rito con
scartamento troppo ridotto, deve funzionare cui sono intessute le abitu-
il blackout che ci sta tenen-
do fuori dai cinema e ha ac- come tutti i sogni: dini degli italiani». Non c’è
home theatre che tenga. Per-
celerato un processo che era
già in corso, di sostituzione
lasciando impronte, ché l’incantesimo si compia
ci vuole un ingrediente: «Lo
della grande stanza affollata
(o semivuota, ed era diversa-
dilemmi e visioni schermo deve essere due me-
tri sopra di te», spiega Laura
mente bello) da raggiungere in macchina o a piedi Luchetti, che dopo il successo per la regia di Fiore
o coi mezzi, con il divano di casa, un telecomando gemello si è misurata con la sfida di Nudes, una
e infinite giocate in quei pozzi di San Patrizio - ve- serie sul revenge porn tra gli adolescenti prodot-
diamo cosa si pesca stasera - che sono le piattafor- ta da Rai Fiction, che sarà disponibile su RaiPlay
me streaming. «Con la pandemia sono diventate dal 19 aprile. «Ti deve dominare. Perché la cosa
veri e propri pusher che ci aiutano a sopravvivere. meravigliosa è tornare come i bambini seduti per
Sono un remedy, dei fiori di Bach. C’è chi pren- terra e la madre più su, sulla sedia, che racconta
de due gocce di Amazon, chi cinque di Netflix, una storia. Quel rettangolo ti sta per risucchiare
90_mc aprile
dentro, o sputare fuori in certi bravissime a rendere invitante
casi. È l’ombra di Platone nella ciò che propongono e questo
caverna e funziona allo stesso ha fatto venire voglia di non
modo per tutti. Certo che anche perdersi anche gli eventi in sa-
il numero di persone presenti la e d’autore: «I concorrenti del
conta. Quando dirigi un film, cinema non sono mai state le
c’è una differenza abissale se lo piattaforme, ma gli altri intratte-
rivedi con due in sala o con cen- nimenti: le partite di calcio, i ri-
to: più sono, più senti montare storanti, i social network». E poi
un’onda diversa, sei immersa in si è verificato quello stupefacen-
un mondo pronto a giudicarti, te fenomeno inclusivo scattato
amarti o no, bisbigliare, tossire, dissentire». IN SICUREZZA grazie alle edizioni online dei festival: «In sei mesi
Una sala si sono consumate 400mila ore di visione diffusa:
del cinema
E POI C’È ANCHE MARTIN SCORSESE che in un Arcadia il Festival di Venezia ha quadruplicato il pubblico
articolo su Harper’s ci mette in guardia dalla logica di Melzo, uno grazie agli ingressi virtuali e al Far East di Udine
commerciale delle piattaforme e dei loro algorit- dei migliori ha partecipato solo il 13% di spettatori locali, il
cinema
mi, ce ne vogliono altri mille di ingredienti, dice, d’Europa. resto era collegato da tutta Italia». Da qui in poi
perché un cosiddetto “contenuto” - parola abusa- le kermesse si terranno strette il doppio canale, in
ta oggi nel mondo dei media e della comunicazio- presenza per il brivido insostituibile dell’evento,
ne, visto che un contenuto senza forma non esiste e online per allargare possibilità e aggirare i limiti
- diventi cinema: «Quando uscì 8 e ½, ognuno spaziali. Anche i limiti temporali potrebbero esse-
di noi gli diede la sua interpretazione, e ci sarem- Il gruppo Hearst, re sconfitti: «Penso alle selezioni che si trovano su
di cui Marie
mo messi per ore a parlare del film, scandagliando Claire fa parte, Mubi, o a Fuori Sala di Cineteca di Bologna, che
ogni scena, ogni secondo. E naturalmente non ha avviato ogni mese mette fuori 15 titoli di “cinema ritro-
abbiamo raggiunto un’interpretazione definitiva. il progetto vato”, da quello muto a quello anni 60 rimaste-
Hearst Movie
L’unico modo per spiegare un sogno è con la logi- Confidence rizzato», aggiunge Guzzo. Cioè il tipo di opere di
ca del sogno. Il film non fornisce soluzioni, il che a sostegno cui parlava Scorsese. «Il pubblico ha voglia di ve-
disturbò molte persone». del mondo dere cose stupefacenti e non le solite quattro com-
del cinema,
Il punto è che il ruolo del cinema non è manife- penalizzato dalle medie e i soliti quattro thriller», rinforza Infascelli.
starsi senza disturbare, come avviene spesso con chiusure durante «La pandemia può essere salvifica se l’industria del
prodotti da piattaforma confezionati per tutti i la pandemia. cinema capisce che si apre un’occasione imperdi-
Diretto da
gusti come i cappuccini di Starbucks, che si con- Piera Detassis, bile per proporre la maggiore varietà possibile, la
sumano e si dissolvono, ma deve lasciare impron- è realizzato con stessa che ormai siamo abituati a pretendere pas-
te, dilemmi e visioni, e Scorsese termina il pezzo il supporto di sando da una piattaforma all’altra. Da trent’anni
01 Distribution,
con un appello: «Quelli di noi che conoscono il Eagle Pictures,
le solite venti persone, di grande mestiere certo,
cinema devono condividerne l’amore e la cono- Anica, Agis sceglievano, però non considerando l’intelligenza
scenza con più persone possibile». (Associazione del pubblico che sa riconoscere e apprezzare co-
Generale
Italiana dello
se diverse: non hanno avuto degli algoritmi nella
OLTRE I DATI INCORAGGIANTI del sondaggio, la Spettacolo), testa anche questi uomini? La gente da tempo
buona notizia è che con la pandemia qualcosa Anec aveva iniziato a ignorarli passando dalle sale allo
(Associazione
di buono in questo senso può succedere. «Intan- Nazionale
streaming». Dove, prevede Infascelli, accadrà pre-
to con titoli come Joker e Bohemian Rhapsody o Esercenti sto che, oltre alle major come Disney, anche i registi
l’incredibile caso di Parasite, film d’autore che ha Cinema), avranno la loro piattaforma: «Cliccherai Iñárritu e
Fice
unito veramente tutti (vasto pubblico, critica e (Federazione
ti vedrai i suoi film, e anche una selezione dei film
giuria degli Oscar), subito prima della chiusura Italiana Cinema dei suoi amici». Non sarebbe male che a un cer-
le sale cinematografiche erano piene», racconta d’Essai). to punto, come per incanto, la nostra educazione
Gianluca Guzzo, co-fondatore e Ceo di My- cinematografica si nutrisse delle passioni segre-
movies, il più influente magazine e database di te dei migliori autori. Chissà quanti viaggi alla
cinema italiano. Le piattaforme e le major sono scoperta di insospettabili tesori. ❍
91_mc aprile
cerchio magico
NON SI BUT TA
VIA NIENTE
N O B I L I TA N O M AT E R I E D I S C A R T O O R E I N T E R P R E TA N O
Q U E L L E G I À E S I S T E N T I : Q U E S T I TA L E N T I C R E D O N O
N E L L A M O D A C I R C O L A R E E N O N S I L I M I TA N O A R I C I C L A R E .
F I R MANO N UOVI O G G E T TI D E L D ESI D E R I O,
C R E A N O L AV O R O E D A N N O R E S P I R O A L L A T E R R A
di Antonio Mancinelli
C H I A R A C ATA L A N O
Palermitana, designer, architetto, gallerista
Tutto iniziò con una tastiera da computer in silicone che lei ha
trasformato in pochette: bestseller immediato. Emma Watson
le ha chiesto uno dei suoi trench “parlanti” usati, smontati e
illustrati con eco-slogan. Arriva dal mondo dell’arte, della curatela
e della scienza: lo zio Eliodoro è stato un grande nome della
biologia marina, suo padre ha fondato una galleria d’arte in città.
Oltre alla sua linea, collabora con P.A.R.O.S.H. e con Carmina
Campus, di Ilaria Venturini Fendi (@chiara.catalano.coccodrive).
HELEN
KIRKUM
Londinese, designer,
artista e attivista
«Sono occupatissima
per il mio progetto
con Reebok!»,
spiega al telefono.
Diplomata al Royal
College of Art,
è stata scoperta
da Barbara Franchin,
fondatrice del contest
ITS a Trieste, nel
2016. Lei “affetta”
vecchie sneakers
per crearne di nuove,
a tiratura limitata,
da vedere sul sito
helenkirkum.com.
Le sue scarpe
diventano opere
concettuali, che
hanno attirato
l’attenzione di Nike,
Adidas, Lacoste:
«Ho un inquietante
rapporto con la
moda commerciale:
mi spaventa perché
spreca, distrugge,
inquina, eppure
ne ho bisogno
per il mio lavoro».
Ma ogni pezzo
delle vecchie scarpe
«riconsegna anche
i ricordi del suo
primissimo creatore,
del marchio e del suo
proprietario».
NKWO ONWUKA
Nigeriana, stilista, imprenditrice e portavoce di varie associazioni per il “Made in Africa”
«Sakala-si sakala-sa Sakala-si sakala-sa...». Dal suono delle antiche canzoni delle tessitrici,
Nkwo Onwuka (nkwo.design) ha trovato l’ispirazione per il nome del Dakala Cloth, un
nuovo tessuto realizzato con strisce di vecchi jeans spediti in Nigeria, la sua patria, anche
se lei fa base a Londra. Con questa invenzione è stata la prima designer a vendere le sue
eco-creazioni su Asos, uno dei colossi dell’e-commerce nel mondo. Ora è portavoce di un
messaggio positivo dall’Africa. «Il nostro patrimonio culturale è così vario e dinamico che sento
il bisogno di adattarlo allo sviluppo come continente». Regina della Lagos Fashion Week,
ha da poco varato un’altra linea, Nkwo Essentials. La sua impresa dà lavoro a decine
di operaie. «Che senso ha creare più di quanto possiamo usare, se ci fa vivere meno di una
vita?», è il suo mantra. Forte di una laurea in Psicologia e della passione per la moda, cita
anche il politologo Robert Alan: «Le differenze culturali non dovrebbero separarci gli uni dagli
altri, la diversità porta una forza collettiva che può avvantaggiare tutta l’umanità».
cerchio magico
OLGA MUL
Tedesca-ucraina, stilista,
collezionista e riparatrice
Si definisce «una donna senza
confini: nata in Ucraina, vissuta in
Germania, sposata a Milano, dove
vivo con i miei gemelli». Realizza
abiti sartoriali con scampoli di stoffe
che arrivano da varie nazioni e da
varie epoche (nella foto, indossa una
collana africana, da lei aggiustata
e riadattata). Ama mantenere un
alone di mistero - non rivela né
l’età, né il vero cognome - e trova
nell’upcycling una delle soluzioni ai
problemi del nostro pianeta. Quello
di Olga, nelle sue parole, è uno stile
“etico-etnico” proprio perché ritrova
nella cultura della moda artigianale
cosmopolita le radici “universali”
di uno stile bohemian-chic. Non
solo vestiti, ma anche gioielli e
accessori seguono una filosofia di
un «riutilizzo elegante, che ci faccia
stare bene nelle nostre scelte, nella
nostra ricerca di bellezza e nella
nostra Terra» (mul-olga.tilda.ws).
MARIA GAMMINO
Romana, stilista, innamorata della tecnologia e del mare
Apprendistato da Stella McCartney («da cui ho imparato
il riciclo virtuoso»), poi da Valentino («dove ho imparato la
trasparenza della filiera»), Maria nel 2016 fonda il marchio di
abbigliamento da bagno Repainted Beachwear: costumi e abiti in
Econyl, tessuto ricavato dagli scarti di plastica negli oceani che
viene stampato con i suoi disegni dall’azienda Ratti, con tinture
attente all’impatto ambientale. «Per me la circolarità è cercare
soluzioni alla domanda in un capo che duri il più possibile, e per
questo sono in contatto con ricercatori e scienziati».
La linea vende benissimo all’estero, soprattutto in Nord Europa
e in Corea, «perché in Italia siamo ancora un po’ indietro. Ogni
capo di Repainted Beachwear è cucito a mano a Roma da un
laboratorio dove lavorano solo donne (@repainted_beachwear).
94_mc aprile
DURAN LANTINK
Olandese, stilista, performer, provocatore
La sua più grande soddisfazione? «Vedere la faccia di monsieur Arnault,
patron del colosso del lusso LVMH, quando si è trovato alle pareti l’accessorio
per cui venivo premiato da lui: una shopper metà Gucci, metà Louis Vuitton».
È un Grande Trasformatore. «Amo la moda, ma ero frustrato dalla produzione di massa
e dal consumo sfrenato. Così ho cominciato a comporre capi come collage in 3D.
Impatto ambientale zero, visto che tutto deriva dalla raccolta di abiti invenduti
e destinati al macero». Questo approccio è diventato la chiave che ha aperto le porte
di note piattaforme di e-commerce e lo ha fatto conoscere alle star: come Janelle
Monáe, che nella clip di PYNK porta i suoi pantaloni “vaginali”. Il Centraal Museum
di Utrecht gli ha dedicato un’esposizione dove ha mostrato abiti cuciti insieme
con la comunità di sexworkers transgender di Cape Town (@duranlantinkyo).
MICHELLE LOWE-HOLDER
Canadese-americana, docente,
pensatrice, designer di gioielli
«Dobbiamo iniziare a cambiare
la nostra mentalità sui rifiuti:
come riutilizzarli, come valutarli
per cambiare il modo in cui
pensiamo». Creatrice di bijoux
fatti con materie di scarto,
utilizzando tecniche sia moderne
sia tradizionali, Michelle
è molto attiva nella formazione
dei giovani creativi. All’attivo
ha un Bachelor in Fine Arts,
workshop, pubblicazioni, libri e
collaborazioni con mega-marchi
come l’app Nike Maker o il
mentoring del Kering Award for
Sustainability (lowe-holder.com).
« E R O F R U S T R AT O
DAL CONSU MISMO
S F R E N AT O . C O S Ì
REALIZZO I MIEI
A B I T I A I M PAT T O
A M B I E N TA L E Z E R O ,
PERCHÉ DERIVANO
DA CAPI INVENDUTI O
DESTINATI AL MACERO»
cerchio magico
F
ECO-BELLEZZE orse è giunto il momento di
Da sinistra in raccontare ai coetanei di Gre-
senso orario:
spolverino di ta Thunberg che c’è stato un
Olga Mul con tempo, neanche così lontano,
tessuti antichi in cui le sarte rianimavano
dell’Est Europa;
una proposta abiti usati con orli e decori
futuribile di fantasiosi. C’è stato un perio-
Duran Lantink do dov’era normale fare incursioni in merceria
in materiali di
scarto o già per le toppe, perfette per nascondere buchi nei
usati; in plastica jeans o sui gomiti dei pullover buoni che, una
da imballaggio volta dismessi, venivano allegramente riciclati
recuperata ai
supermarket in sciarpe e berretti. Allora trionfava quello che
il bracciale di oggi chiameremmo con una certa prosopopea
Michelle Lowe- do it yourself, pantaloni trasformati in gonne,
Holder; due
capi di Nkwo scialli all’uncinetto, magliette tinte e ricamate
Onwuka: sono in casa, come gesto “politico” da parte di chi
in Dakala Cloth, non accettava il maligno capitalismo. E quindi
stoffa
ricavata dalla si procedeva a scambi di chi si era stancata di
tessitura manuale una cosa e la barattava con un’altra (ora deno-
di jeans destinati minati swap party), ci si rimetteva il vestito della
al macero;
il bikini Carioca zia (l’inconsapevole vintage), si trasformavano
in fibre ricavate in prendisole le lenzuola del corredo di mam-
dai rifiuti mà. Non erano attività considerate sconvenien-
di plastica
abbandonati ti, anzi. Venivano praticate anche in famiglie, se
negli oceani, di non abbienti, economicamente serene. Anche
Maria Gammino perché per i ricchi veri l’indossare la giacca del
per Repainted
Beachwear; nonno fatta dal sarto o il tramandarsi l’abito
trench vintage da sposa di generazione in generazione, quella
con slogan sì, era un’operazione aureolata da un’araldica
ambientalisti di
Chiara Catalano. dello stile. Senza saperlo, allora ci si esercitava
Qui, in basso: nell’unica via d’uscita all’inquinamento causato
tagliate dall’industria dell’abbigliamento, seconda per
e ricucite le
sneakers ideate fare danni solo dopo quella del petrolio: la mo-
da Helen Kirkum da circolare. Ovvero quella che parte dalla fibra
per Reebok, per arrivare alla fibra o, per dirla all’anglosasso-
vendute in
limited edition. ne, from cradle to cradle, “dalla culla alla culla”.
96_mc aprile
delle risorse, della non tossicità, della rinfrescare i loro abiti e accessori.
biodegradabilità. Secondo i dati ripor- Non è una dieta per sei mesi o un
tati nel libro di Orsola de Castro I vesti- anno, ma il cambiamento di un
ti che ami vivono a lungo (Corbaccio), panorama mentale».
accade che «su mille persone intervi-
state a Hong Kong, il 53% ha rivelato MARINA SPADAFORA, PORTA-
di avere capi con ancora attaccata l’eti- VOCE ITALIANA di Fashion Re-
chetta, contro il 51% in Cina, il 46% volution, alla domanda se la moda
in Italia, il 41% in Germania e il 40% circolare possa sottrarre stipendi e
a Taiwan. Non solo: nel 2019, secondo denaro a chi realizza abiti e accesso-
Oxfam, ogni minuto nel Regno Unito sono ven- ri seguendo un ritmo che neanche la pandemia
dute due tonnellate di vestiti, mentre ogni setti- ha rallentato (malgrado i buoni propositi), è
mana vanno in discarica più di undici milioni di molto diretta: «La filiera della moda dà impiego
capi. E a New York finivano nella spazzatura a 70 milioni di persone, è vero. E il mondo del
circa 90mila vestiti. L’equivalente di 440 Statue tessile a circa 300 milioni. Ma la maggior parte
della Libertà». di questi lavoratori opera in condizioni e con
LE PIONIERE stipendi insostenibili, quattro volte al di sotto
In alto, Orsola
ORSOLA DE CASTRO È TRA LE PRIME A de Castro, di quella del living wage, il minimo necessario
CREDERE nel pensiero di elevare a stile di vi- autrice del libro per vivere. È questo il problema che va gesti-
ta l’upcycling, grazie al quale ai vecchi prodotti I vestiti che ami to, insieme alla manutenzione e alla sicurezza
vivono a lungo
è dato un valore maggiore e non minore; in (Corbaccio). delle fabbriche. Non condanno chi vuol essere
questo è diverso dal recycling, il cui obiettivo È stata la prima alla moda senza spendere follie, ma i grandi
è quello di far tornare un oggetto alla stessa a credere marchi, una volta stipendiati dignitosamente
nell’upcycling
funzione, perdendone però la qualità. Con la prima con la sua i loro dipendenti, devono accontentarsi di un
sua linea From Somewhere, nata nel ’97 e re- linea From guadagno minore. Solo così si può realizzare
alizzata con scampoli di rimanenze tessili, ha Somewhere, poi un equilibrio che offra prosperità a tutti. L’e-
fondando Fashion
vestito dive per serie superfashioniste come Revolution: conomia circolare è per sua natura etica e lo
Sex and the City. Ma nel 2013 fonda Fashion un movimento dimostra che sul mercato azionario si stanno
Revolution, dapprima come reazione alla cata- globale di cui è togliendo fondi, per esempio, ad aziende che
portavoce in Italia
strofe di Rana Plaza (dal nome del palazzo al- Marina Spadafora ancora utilizzano combustibili fossili. Per que-
la periferia di Dacca, capitale del Bangladesh, (in basso), stilista sto saluto le start-up di abbigliamento “lento”
dove morirono 1.218 operai tessili nel fast fa- e imprenditrice. con grande piacere, perché per realizzare bene
Si vuole
shion e 2.518 rimasero gravemente feriti) e poi incoraggiare un un abito o un accessorio, è necessario tempo.
come «il movimento di attivismo nella moda consumo più La moda circolare è un argomento sempre più
più grande al mondo. Al momento abbiamo consapevole nella importante a livello di macroeconomia, non
moda, al fine di
una presenza in oltre 90 nazioni e almeno rispettare la Terra solo su un piano socio-culturale. E i giovani
30 di queste sviluppano campagne forti e e i lavoratori rispondono: recentemente ho tenuto un corso
originali. Oggi c’è una maggiore consapevo- del settore tessile. in cui ho chiesto alle mie studentesse, che ve-
lezza da parte dei cittadini (a Orsola non pia- nivano da tutto il mondo, di rappresentare la
ce la parola consumatori, ndr) e dei marchi. loro fashion identity con abiti smessi, già usati,
Ma questo non riguarda solo la moda eco- per reinterpretarli. Non immagina la bellezza
nomica, ma anche i nomi del lusso. Il lusso, dei risultati. Unire l’etica all’estetica oggi non
per definirsi tale, deve avere una tracciabilità è solo possibile, ma doveroso. L’esperienza che
totale. La vera rivincita è riparare e mante- tutti noi abbiamo trascorso, dove ciascuno di
nere bene sia il prodotto a basso prezzo, sia noi ha avuto la possibilità di confrontarsi con
quello della maison: ed è compito dei pro- i propri demoni, deve trasformarsi in un’op-
duttori restituirci la cultura della longevi- portunità di vestirsi con allegria e con la co-
tà, attraverso laboratori dove aggiustare o scienza a posto». ❍
97_mc aprile
contro il blabla
Dalla parte
delle parole
di Marina Mander artwork Sunday Büro
Non solo l’ambiente, anche il linguaggio
è inquinato da distorsioni e frasi fatte.
E ha invece il diritto di vivere e respirare in un
habitat più sano. Cosa succederebbe se i 47mila
lemmi del nostro lessico comune scendessero
nelle strade per rivendicare ruoli e significati?
Una scrittrice sogna meno emissioni disarticolate
e una nuova economia della lingua
contro il blabla
“
A volte”, sosteneva parole più affidabili e trasparenti, meno pareri
il grande scrittore e voci in capitolo più responsabili, se possibile.
Giuseppe Pontig- Consumo responsabile, turismo responsabile,
gia, “cielo è meglio responsabilità aziendale, civile e penale, la pa-
di cielo azzurro”. rola responsabilità non può più essere disgiun-
Un invito a eco- ta da un’idea di sostenibilità, ma il linguaggio,
nomizzare il lin- di converso, è diventato sempre più insoste-
guaggio, a evitare nibile, dispositivo al quale nessuno crede di
il superfluo e il convenzionale. dover rendere conto, usato a caso come una
Carlo d’Inghilterra, in un’intervista recente a mascherina sotto al naso.
Farmers Weekly, ha lamentato l’uso di un les- E allora vorrei che anche per le parole venisse
sico ambientalista troppo ostico. Parole come rivendicato il diritto di vivere e respirare in un
“biodiversità”, “agroforestazione”, “capitale habitat più sano, in una comunità di parlanti
naturale” non risultano chiare al contadino o e scriventi consapevoli del fatto che una lin-
l’allevatore, «bisogna fare le cose diversamen- gua immiserita, al pari della desertificazione,
te» ha affermato il primo principe green del- un giorno potrebbe presentare il conto a chi
la storia, un fare che inizia dalla potatura dei ne abusa indiscriminatamente, con lo sciope-
tecnicismi gergali per arrivare al cuore delle ro degli scioperi: la capacità di verbalizzare un
questioni. pensiero coerente in un pianeta con tempera-
Anche Papa Francesco, durante l’Angelus del ture che fondono Roma e toma e un homo
31 gennaio, ha citato Mina e le “parole, sol- sapiens diventato insipiens.
tanto parole” degli scribi in contrapposizione E, allora, faccio un sogno.
a quelle di Gesù che “predica per autorità pro-
pria”, una velata invettiva contro il blabla. I SOGNO LE PAROLE STESSE SCENDERE IN
media, però, non hanno riportato altri dettagli PIAZZA: una compagine di 427.000 paro-
del discorso del Pontefice, a causa di quello le - tante le risorse del dizionario della lin-
sgambetto cognitivo chiamato “Effetto Von gua italiana - ognuna delle quali rivendica il
Restorff ”, per cui ciò che è dissonante in un suo ruolo e il significato della sua esistenza, la
insieme omogeneo fa più colpo e si ricorda volontà di non essere scambiata con un sino-
più facilmente. È il principio di ogni sensa- nimo o qualcosa che suona simile, come au-
zionalismo, lo stesso per cui si finisce a discu- torità per autorevolezza, per esempio. Pensate.
tere di Rna non solo in televisione, ma anche I 47.000 lemmi del lessico comune che ribadi-
a colazione, complice un altro auto-inganno, scono, ciascuno, cosa vogliono dire e le 6500
detto di Dunning-Kruger, secondo il quale chi parole del vocabolario base di cui ci serviamo
meno conosce un argomento più è convinto per il 98% dei discorsi, in prima linea, e le
di poterne parlare, mentre i socratici che san- 2000 parole del lessico d’uso più corrente,
no di non sapere ammutoliscono. E che dire
della legge di Godwin, essa stessa una provo-
cazione, per cui più una discussione sui social
si allunga maggiore è la possibilità che qualcu-
no paragoni qualcun altro a Hitler, per la gioia «La quarantena dura quindici
degli odiatori a vanvera?
Pregiudizi e distorsioni inquinano sia la per-
giorni, mentre “ristoro” è
cezione sia l’utilizzo del linguaggio, eppure costretto a migrare dalle aree
noi comuni mortali, provati dalla pandemia
e sopraffatti dagli eccessi di un’informazione
picnic delle autostrade a conti
contraddittoria, ora vorremmo più chiarezza, bancari sempre più smilzi»
102_mc aprile
contro il blabla
104_mc aprile
avviso di chiamata
IN CONTATTO
CAROLINA
CAMORATI, CLASSE
’93, NELLA CASA DEI
GENITORI A MILANO
DOVE È TORNATA A
VIVERE, È UNA DELLE
PSICOLOGHE (TUTTE
VOLONTARIE) DELLA
BRIGATA BASAGLIA,
CHE PER LEI «È
ANCHE MILITANZA.
UNA PRESA
DI POSIZIONE PER
INNESCARE UN
CAMBIAMENTO.
SIAMO NOI I PRIMI A
DARE L’ALTERNATIVA
CHE VORREMMO».
UNA VOCE
PER SUPERARE
ANSIA, DISAGIO
E SOLITUDINE.
A MILANO,
LA BRIGATA
BASAGLIA OFFRE
UN SUPPORTO
PSICOLOGICO
CHE NON C’ERA.
LA COMUNITÀ
SI CURA ANCHE
CON L’ASCOLTO
di Marta Stella foto Greta Stella
avviso di chiamata
DIALOGHI
GIADA FANTI,
PSICOLOGA
MILANESE DI 27
ANNI, RISPONDE
A UNA TELEFONATA
DALLA CASA DEL
PADRE. «IL DIGITALE
È STATA UN RISORSA
INCREDIBILE.
MA PER ME
LA VIDEOCHIAMATA
È DIFFICILE,
SI PERDE IL GIOCO
DI SGUARDI.
PREFERISCO LA VOCE,
CIÒ CHE ABBIAMO
DI PIÙ INTIMO».
avviso di chiamata
112_mc aprile
del mio studio ascolto le loro voci mentre cullo quel numero. Le richieste di aiuto che arrivano
mia figlia, nata da poco più di un mese nel bel ora sono infatti sempre più slegate dal Covid.
mezzo della seconda ondata. Immagino i loro ge- Adesso chiama anche chi non ha più un lavoro,
sti e i loro sguardi che probabilmente dal vivo chi ha bisogno di un’abitazione. Per questo c’è il
non incrocerò. Nonostante questo, nessuna sco- Gruppo Rete, pensato per creare o riattivare, ap-
nosciuta mi è mai sembrata più vicina. punto, una rete di supporto attorno alla persona
con i servizi e le realtà solidali già presenti sul
«QUANDO È STATO ANNUNCIATO IL PRIMO DPCM territorio. «In alcuni casi è come se ci sostituissi-
AVREI DOVUTO FESTEGGIARE il mio 26esimo mo ai servizi sociali. L’uomo è per sua natura un
compleanno. Invece quella notte ha cambiato tut- animale sociale. Questo tipo di aiuto si sarebbe
to». Giada, psicologa milanese di 27 anni, aveva potuto mettere in moto molto tempo fa. Pur-
LA FONDATRICE
da poco superato l’esame di Stato, avrebbe dovuto LUCIANA DE troppo, c’è voluta una pandemia», dice Arianna,
iniziare a lavorare al Centro PsicoSociale di Piaz- ANGELIS, LULA classe ’94, light designer e tecnico luci nel mon-
(NATA NELL’82,
zale Loreto e si era iscritta all’istituto Irpa per di- IN ARGENTINA, VIVE do del clubbing. «Ma ora sentiamo che il resto
ventare psicoterapeuta. «Il primo mese sono stata A MILANO della comunità può capirci, perché ci siamo in
DA MOLTI ANNI)
immobile, sospesa. Poi è morta mia nonna. Era in PSICOLOGA, È LA mezzo tutti». Figlia di una psicoterapeuta, rima-
Basilicata, non ho potuto neanche salutarla. In COFONDATRICE sta senza lavoro, ha deciso di unirsi alla Brigata.
DELLA BRIGATA,
concomitanza con questa perdita, la nascita della DI CUI RACCONTA: «Una realtà che ha aiutato anche noi», aggiunge
«ABBIAMO DOVUTO
Brigata è stata un punto di vita, salvifico per gli INVENTARE UN Carolina, psicologa milanese classe ’93. Dopo
altri e per me. È un egoismo buono: tu fai bene METODO CHE aver abitato a Venezia - dove ha fatto supporto
NON ESISTEVA.
all’altro e questo ti fa stare bene». Lei, come le NESSUNO ERA psicologico per i soccorritori durante l’emergen-
altre psicologhe, è nel gruppo clinico che si riuni- PRONTO PER QUESTA za - si è ritrovata a Milano a inizio lockdown
PANDEMIA E PER LE
sce una volta a settimana sia per analizzare i casi CONSEGUENZE appena tornata da New York. Ora forma gli ope-
sia per avere un momento di confronto in cui CHE AVREBBE
PORTATO». QUI
ratori e i nuovi arrivati. «La temperatura emotiva
«parliamo di noi, di come stiamo. È questo che fa È SUL TERRAZZO interna del gruppo è fondamentale. Anche chi
funzionare la Brigata. È la comunità che si auto- DI CASA CHE
È DIVENTATO
tende la mano all’altro dev’essere tutelato».
cura. Sino a che ci concentreremo solo sulla soffe- IL QUARTIER
GENERALE DEL
renza dell’individuo in sé e per sé non ci sarà so- GRUPPO. PARTITI IN OTTANTA CANDIDATI nei primi incon-
luzione. La salute mentale è il grande rimosso del PER CONTATTI: tri di formazione, oggi sono in ventitré: ventuno
TEL. 02/82396915,
21esimo secolo. La parola che ricorre di più nelle BRIGATABASAGLIA@ donne e due uomini. «Non è voluto, ma non è
chiamate? Ansia. Termine oggi esacerbato, un sin- GMAIL.COM O neanche casuale», commenta Lula. «In ambito
PAGINA FACEBOOK
tomo che vuol dire tutto e nulla e che bisogna BRIGATABASAGLIA. psicologico c’è ancora la convinzione che sia la
analizzare caso per caso. In questo donna quella più incline ad ascol-
momento storico è sana e ne abbia- tare. È vero, ma è anche un retag-
mo tutti diritto. Diventa disagio gio patriarcale che non ci abban-
quando si disarticola da un evento dona». Cadere nello stereotipo in-
e finisce per immobilizzarti. Oggi fatti è pericoloso. «Purtroppo, per
naturalmente pensiamo a proteg- quanto riguarda l’ascolto la donna
gerci dal punto di vista fisico, ma è ancora vista come l’angelo del
abbiamo dimenticato che anche la focolare. Quella cui spetta questo
salute mentale dovrebbe essere un ruolo. Per me avere una piccola
diritto, a prescindere dalla condizio- controparte maschile è molto pre-
ne sociale». zioso», ribatte Giada in un’altra
Spesso rispondere a una chiamata nostra telefonata. Un dato però è
significa anche solo aprire un varco, certo: «Gli uomini chiamano me-
aiutare con l’atto di essere lì in no, o chiamano quando il proble-
ascolto. Si diventa anche interme- ma è già sintomo. Il maschio chie-
diari, ci si mette in moto per riorga- de di essere ascoltato quando è già
nizzare la vita di chi ha composto molto in difficoltà». ❍
113_mc aprile
100 domande
Stefano Boeri
L’ARCHITETTO
STEFANO BOERI, CLASSE
1956, QUI NEL SUO STUDIO
E, NELL’ALTRA PAGINA,
ALL’INTERNO DEL
“BOSCO VERTICALE”
DA LUI REALIZZATO,
MODELLO DI EDIFICIO
RESIDENZIALE SOSTENIBILE
NEL CENTRO DI MILANO.
100 domande
1) Il primo pensiero di oggi è stato… L’Inter. 14) Cosa aveva di speciale per avere tre figli così
2) E quello di ieri, prima di andare a dormire? importanti? (ride) Le madri non hanno mai solo
Potrei dirle ancora una volta l’Inter, ma è stata la meriti né solo colpe.
mia nipotina Mia. 15) È vero che non amava il suo Bosco Verticale?
3) Decisamente più poetico. Se i suoi grattacieli No, ma lo trovava bizzarro.
potessero parlare cosa direbbero? 16) Ha raccontato che digeriva le separazioni con
I miei grattacieli parlano. Alcuni di natura, altri una facilità impietosa. E lei? Sono l’opposto.
del mare, altri ancora di compressione e densità. 17) Che tipo era suo padre? Un neurologo con
4) Per l’architetto Christopher Wren, «l’architettura una visione umanista della medicina.
aspira all’eternità». Lei grazie alle sue opere resterà 18) Lei invece che padre è?
immortale: che effetto le fa? Ieri molto presente. Oggi spero di essere un mo-
Le rovine dimostrano che non c’è nulla di eterno. dello. Non per forza positivo, ma comunque un
Anzi, un bravo architetto dovrebbe tenere presen- riferimento.
te il senso della rovina, non quello dell’eternità. 19) C’è un sogno che aveva da bambino divenuto
5) L’architettura deve essere sempre etica? Sì. realtà? Fare l’architetto.
6) Come si addomestica la forza della natura? 20) E uno che invece non ha ancora esaudito?
Noi non cerchiamo di addomesticarla, ma di avvi- Fare il sindaco di Milano, ma è un sogno che è
cinarla alla vita umana. svanito. Non si è esaudito ma si è esaurito.
7) E come addomesticare la ferocia umana? 21) Nel 2021 è più difficile coltivare sogni?
Senza cultura, è impossibile. Sì, la fragilità imposta dalla pandemia ci obbliga a
8) Architetto preferito? Frank Lloyd Wright. un presente espanso. Guardare al futuro è difficile.
9) Oscar Wilde diceva: «Se la natura fosse stata 22) Ha due fratelli, Tito e Sandro. Un ricordo con
confortevole, l’umanità non avrebbe mai inventato loro da bambino?
l’architettura». Concorda? Le litigate sul calcio. Loro milanisti, io interista.
In parte. Abbiamo costruito habitat artificiali che 23) Se potesse salire su una macchina del tempo
sono l’opposto del comfort. La sfida del futuro è dove andrebbe?
creare spazi dove la natura sia più presente di oggi. Nella Francia post rivoluzione, a New York negli
10) È vero che il Bosco Verticale si ispira a una anni 60 e a Vienna all’inizio del secolo scorso.
casa sull’albero progettata da sua madre a Osmate? 24) Cosa pensa dell’epiteto “archistar”?
Mia madre aveva progettato una casa nel bosco in Preferisco “archistreet”. Il nostro è un lavoro di
cui le stanze si muovevano in modo da non tocca- strada, di contatto con oggetti, materiali, sensa-
re gli alberi. È stata fonte di ispirazione. zioni. Deve avere umiltà. Se si vola troppo verso
11) Cini è stata una grande designer, ma che madre le stelle si perde il contatto con le cose concrete.
è stata? Una grande madre. 25) Chi dovrebbe andare a vivere in uno spazio pro-
12) Amava il suo stile? gettato da lei?
Era elegante e ironica. Aveva grazia in ogni sua Chi ha una certa dose di coraggio e curiosità.
linea, progetto o pensiero. Da questo punto di 26) Ha detto che nei vecchi borghi c’è il futuro.
vista è per me irraggiungibile. Perché lì? Ieri sono state piccole città e possono
13) Quanto c’è di lei nelle opere che realizza? tornare a esserlo. Quel modo di vivere nella natu-
Vorrei molto, temo poco. ra è un pezzo importante del nostro domani.
116_mc aprile
Molto. Stiamo imparando da Francis Kéré, archi- ARCHISTAR
tetto del Burkina Faso, come creare spazi colletti- NELL’ALTRA
PAGINA,
vi belli anche in situazioni di povertà. STEFANO BOERI
35) L’hanno criticata perché si muove in aereo e CON LA MADRE,
produce - da solo - più Co2 di quanto le sue creazio- L’ARCHITETTO
CINI BOERI.
ni riescano a eliminare. Che risponde? A LATO,
Che se dovessimo fare una comparazione fra la DA SINISTRA,
Co2 che produciamo spostandoci e quella che L’ARCHITETTO
ETTORE
assorbiamo grazie ai boschi che contribuiamo SOTTSASS,
a realizzare, saremmo in credito. STEFANO BOERI,
36) Per Botanica lei e Diller Scofidio + Renfro ave- LO SCRITTORE
MARCO
te pensato a una torre con piante officinali e varietà BELPOLITI
del giardino all’italiana: da dove viene l’idea? E L’ARCHITETTO
Volevamo un’architettura volta verso il cielo che E DESIGNER
ENZO MARI.
combinasse natura vivente e abitare umano. Bo- SOTTO, BOERI
tanica non è solo l’evoluzione del Bosco Vertica- FA UN SELFIE
le, ma qualcosa di diverso che contiene lavoro, CON I RAGAZZI
PROTAGONISTI
gioco, residenza, giardini, agricoltura idroponica. DI MI030,
37) È vegetariano? No. EVENTO CHE
38) È bravo a fare la raccolta differenziata? STEFANO
ORGANIZZÒ
Non so se sono bravo ma la faccio. NEL 2015 CON
39) Non c’è il rischio che l’architettura sostenibile, PROTAGONISTI
27) In quale borgo sarà il suo? visti i costi, diventi un fenomeno elitario, creando I RAGAZZI TRA
I 15 E I 25 ANNI
Ne ho diversi. Uno è in Sardegna, un altro è nuove disuguaglianze? CHE HANNO
Badalucco, in Liguria. Non ho deciso. Sì. Ma il nostro lavoro è rendere la sostenibilità DISCUSSO DELLA
28) Milano, col progetto ForestaMI, di cui lei è il accessibile a tutti. Se nel 2014 abbiamo aperto il VISIONE DELLA
CITTÀ DI MILANO
presidente del comitato scientifico, vuole piantare Bosco Verticale e tra poco ne inaugureremo uno NEL 2030,
tre milioni di alberi in dieci anni. Sarà un modello in social housing, abbiamo lavorato bene. OVVERO QUANDO
esportabile? 40) Come mai vive in una casa nel centro di Mila- AVRANNO 30/40
ANNI. L’EVENTO
Sì, perché si tratta di un albero per ogni abitan- no e non nel suo grattacielo? SI È TENUTO
te. A livello nazionale sarebbero sessanta milioni. Perché da un lato temevo di essere chiamato da- NEGLI ULTIMI
Vorrei entrasse nell’agenda del Governo. gli inquilini per ogni problema e dall’altro stavo PIANI DELLA
DIAMOND TOWER
29) Perché piantare alberi aiuta la democrazia? molto bene a casa mia. A MILANO.
È l’atto più efficiente, economico e inclusivo con- 41) Che consigli darebbe a uno studente di Archi-
tro il cambiamento climatico. Non ha nulla di tettura? Un anno fa gli avrei consigliato di viag-
autoritario né di elitario. giare. Oggi gli direi di viaggiare col pensiero. E di
30) Da dove viene la sua ossessione per gli alberi? non aver paura, di vivere l’architettura come una
Si lega tutto al momento della mia infanzia in sfida. Perché alla fine questo è.
cui ho letto Il barone rampante di Calvino. È am- 42) Chi è il nuovo Stefano Boeri? Andrea Caputo
bientato nel Ponente ligure, da dove veniva mio (ma non so se sarà contento di questa risposta).
padre e dove andavamo da bambini. Quei boschi 43) Ci sono donne nel suo staff? Moltissime.
mi sono rimasti dentro. 44) A chi confida i suoi segreti? A nessuno.
31) Com’è il mondo visto attraverso i rami?
Dal verde del mio Bosco Verticale vedo un cam-
D.R. COURTESY STEFANO BOERI
117_mc aprile
100 domande
118_mc aprile
alla struttura architettonica della Triennale. Pro-
grammare pezzi di futuro come Botanica.
73) Botanica è nata durante l’emergenza?
Sì. Con Diller Scofidio + Renfro, lo studio di
New York che ha fatto la High Line, abbiamo
iniziato a lavorare con l’inizio della pandemia.
Non ci siamo mai visti. Quando abbiamo chiuso
gli studi ci siamo collegati da casa: 15 persone da
Milano e altrettante da vari angoli di New York. 83) E se lei fosse un luogo, cosa sarebbe? SEMPRE
PIÙ IN ALTO
74) Qualcosa da salvare in questi mesi? La gene- Sarei uno stadio avvolto nel bosco. Che poi SOPRA, I DUE
rosità della gente e la potenza della ricerca medica. era quello che avevamo progettato per Inter e GRATTACIELI
75) Cosa le manca della vita normale? Gli abbracci. Milan. La nostra proposta non è stata accolta, DEL BOSCO
VERTICALE
76) È vero che state lavorando a una colonia su ma la stiamo facendo in Cina. A MILANO.
Marte? È un’idea legata ai rischi di inondazione di 84) Si sente mai solo? Spesso. SOTTO,
Shanghai. L’amministrazione ha messo sul campo 85) Se non avesse fatto l’architetto cosa avrebbe UN ALBERO
PIANTATO
varie ipotesi: una è trasferire la città su Marte. fatto? L’oceanografo. AL PARCO NORD,
77) E del progetto di città subacquea che mi dice? 86) La sua casa brucia, può salvare solo una VICINO ALLA
Conosciamo solo il 5% degli oceani: è un univer- cosa… Il pigiama. CASCINA CENTRO
PARCO. FA PARTE
so da scoprire. Così abbiamo ideato un arcipela- 87) Un film che avrebbe voluto realizzare? DEL PROGETTO
go con una serie di spazi sotto il livello del mare. 30 giorni di buio. Un horror che parla di una FORESTAMI, CHE
78) Ma la Terra è messa così male? Sì. Ma credo colonia di vampiri che si spostano solo al buio HA L’AMBIZIOSO
OBIETTIVO DI
abbia ancora enormi capacità di rigenerazione. e raggiungono un centro avvolto nella notte PIANTUMARE,
79) Col lockdown abbiamo scoperto di abitare artica, minacciando gli abitanti. È un film bel- NELL’AREA
in appartamenti scomodi. Come cambieranno le lissimo e pandemico. Perché in fondo anche da METROPOLITANA
DI MILANO,
nostre case? Avranno più spazi aperti. Terrazze, noi è arrivato il buio. TRE MILIONI
logge, balconi e tetti. Sogno un design rivolto 88) La forma più armonica in natura? DI ALBERI
alle geometrie variabili degli elementi, in cui Le ninfee. Perché imperfette. ENTRO IL 2030
COINVOLGENDO
le camere da letto possano diventare luoghi di 89) Il suo pregio? Trovare la qualità negli altri. CITTADINI
lavoro, gioco e laboratori. 90) Il difetto peggiore? La prepotenza. E AZIENDE.
80) Come cambieranno invece i nostri uffici? 91) Finita l’intervista volerà a Parigi. Ma quando HEARST È MEDIA
PARTNER
Smetteranno di essere somma di scrivanie si rilassa? In movimento. Mi manca proprio il DEL PROGETTO.
diventando luoghi di incontro fra persone. movimento come occasione per rilassarmi.
81) Tutta la vita racchiusa in quindici minuti? 92) La colonna sonora di questo periodo?
In quindici minuti si possono fare anche cin- Murder Most Foul di Bob Dylan.
quanta chilometri. 93) Beatles o Rolling Stones? Con la testa i
82) I luoghi sono più interessanti delle persone? Beatles, col cuore i Rolling Stones.
Sono simili. 94) Crede in Dio? No.
95) Dove si va quando si muore? Nella terra.
96) Una cosa da fare prima di morire?
Esplorare le profondità degli oceani.
97) Che immagine ha sul suo desktop?
Un caleidoscopio di file.
COURTESY FORESTAMI. GETTYIMAGES.
119_mc aprile
la mia storia
PROFESSIONE ASSAGGIATRICE
Il caffè è la mia
vita, grazie
a nonno Moka
Dopo lunghi viaggi nelle piantagioni, dall’Honduras all’India,
per conoscere gli aromi nascosti in una tazzina, oggi, a 27 anni,
Antonia guida la storica torrefazione di famiglia. E ne insegna l’arte
testimonianza raccolta da Valeria Balocco
È un legame invisibile che mi ha portato fin Nel 2015, a 21 anni, quando sono tornata a
qui. Quello con mio nonno Moka, sì lo chia- Salerno per iniziare a lavorare nell’azienda di
mavo proprio così, che da bebè mi cullava e famiglia con in tasca una laurea triennale in
addormentava e da bimba mi portava al por- marketing e comunicazione presa allo Iulm
to ad aspettare le navi che arrivavano cariche di Milano, mio padre dopo appena un mese
di merci. È morto quando avevo poco me- mi ha consegnato un biglietto aereo e mi ha
no di sei anni, ma i ricordi sono vivi e nitidi. detto «Parti»: destinazione Tegucigalpa, Hon-
Con gli occhi della memoria lo rivedo nella tor- duras. Tre voli e un viaggio con un improbabile
refazione che aveva creato a Salerno nel 1950, bus scortato dalla polizia locale, seduta a fian-
dove da piccola giocavo con mia sorella tra gli co degli honduregni, per arrivare nella zona di
alberi di limoni e mandarini cinesi nello spiazzo Las Capucas, nel villaggio di Pachapa, pianta-
di fronte, perché dentro mi era vietato entrare, gioni a duemila metri di altezza. Ero spaventata,
era pieno di macchinari. Lo ricordo vicino al ma era come se il nonno mi avesse mandato lì
grande tamburo che roteava per la tostatura del a conoscere Francisco Villeda Panchito e la sua
caffè e sento ancora il tintinnio del campanello tenuta, un pezzo di terra di appena due ettari
che avvisava che i chicchi erano pronti e stavano che lui coltivava da 20 anni. I figli e i nipoti di
per entrare nella vasca di raffreddamento. Tra- Panchito, tantissimi, correvano tra piante verdi,
scorrevo lì giornate intere, mangiando agrumi fiori bianchi con un profumo simile al gelso-
COURTESY ANTONIA TRUCILLO
sorrentini e assaporandone il profumo mischia- mino, e i frutti, le drupe rosse, quelle specie di
to all’aroma sprigionato, simile a quello dei bi- ciliegie che contengono i chicchi. Lui lavora-
scotti speziati appena usciti dal forno. Io sono va la sua piantagione con il solo braccio destro:
nata tra quegli odori, la mia vita è il caffè. Ed il sinistro lo aveva perso in uno scontro armato
è questo legame speciale che mi ha portato a quando era nell’esercito. Mi sono innamorata su-
viaggiare nelle terre delle piantagioni. bito di quella gente, della generosità, così come
120_mc aprile
ANTONIA di quelle colazioni a base di
TRUCILLO,
27 ANNI,
papaya, fagioli e, ovviamente,
LAVORA NELLA caffè: il loro legame con la ter-
TORREFAZIONE ra mi è entrato dentro. Quelle
OMONIMA
DI FAMIGLIA mani che raccolgono e puli-
A SALERNO. scono i frutti, quei volti acco-
È ANCHE QUALITY glienti: la gente non ci pensa
GRADER,
ASSAGGIATRICE mai, ma dietro un chicco c’è
DI CAFFÈ, il dignitoso lavoro di persone. «Nel mondo ci sono 180 Quality
LA PIÙ GIOVANE
IN ITALIA.
Dopo l’Honduras è stata la Grader, in Italia siamo solo in 35.
QUI È IN INDIA volta della Colombia, ad Ar-
CON LE DONNE menia, capoluogo del dipar-
Poche donne, io sono la più giovane»
CHE A MANO
SELEZIONANO timento di Quindío. E poi
I CHICCHI. Huila, dove ho conosciuto Lina Rojas Castril- Il caffè macinato si scioglie in acqua calda e
lon, la più giovane produttrice, di appena 20 si risucchia rumorosamente con un cucchia-
anni, un grande esempio. Il suo sguardo e il io facendo roteare il liquido in bocca per poi
mio si sono incontrati e compresi da subito, sputarlo, anche per 600-700 volte al giorno.
senza bisogno di parole: parlavamo la lingua del Gli aromi si rompono sulle papille gustative
caffè, chi lavora la capisce. Poi Guatemala, Bra- e si valuta amarezza, acidità, intensità, i pos-
sile, Vietnam. Ogni volta che torno da un viag- sibili difetti quali sentori di terra, di juta, di
gio, o meglio da una piantagione, ho bisogno erba, di muffe. Un’esperienza intensa. Che mi
di fermarmi. Di raccogliermi e metabolizzare. ha permesso di diventare Q Grader, (Q sta per
Come quando sono stata in India, nelle regio- Quality, ndr), del Coffee Quality Institute, la
ni di Karnataka, Kerala e Tamil Nadu. Dovevo massima certificazione nell’universo del caffè.
interiorizzare il lavoro delle donne indiane che, Lo racconto con orgoglio, perché in Italia siamo
da mattina a sera, vestite con meravigliosi sari solo in 35, poco più di 180 nel mondo. Poche
colorati, si siedono per terra vicino a mucchi di donne, io sono la più giovane. Dopo ho aggiun-
chicchi e selezionano a mano i buoni da quelli to anche gli studi alla Specialty Coffee Associa-
difettosi, e l’aroma si mischia a quelli di co- tion (l’ente internazionale che rappresenta le
riandolo, curcuma, curry, pepe e vaniglia: uno migliaia di professionisti, dai produttori ai bari-
spettacolo sensoriale inebriante. Ho viaggiato sti, ndr) e sono diventata Specialty Trainer. Così
cinque anni per conoscere il lavoro delle pianta- oggi insegno l’arte dell’espresso nell’Accademia
gioni, ma senza quei viaggi formativi non sarei della nostra torrefazione, creata dalla mamma
riuscita a comprenderne i segreti. nel 1998. La gente giudica una tazzina con un
sorso, ma il caffè ha le sue regole: 7-9 gram-
La parte più tecnica l’ho appresa, invece, mi, temperatura dell’acqua intorno ai 67 gradi,
nei mesi trascorsi a Santos, il maggiore por- 25-30 ml da filtrare in 25-30 secondi.
to sudamericano per il commercio del caffè.
Da noi per terra vedi carte e cicche di sigarette, Ecco perché io non bevo ma degusto il caffè.
lì le strade sono cosparse di chicchi persi dai ca- Per me è un rituale silenzioso, pochi secondi, in
mion e dai container. Scricchiolano sotto i piedi cui riaffiorano emozioni, sensazioni, odori, sto-
e il loro odore si diffonde ovunque. Ed è in quella rie. Respiro il profumo delle piantagioni, rivedo
città brasiliana che sono diventata assaggiatrice. le mani dei coltivatori nella terra, ricordo il loro
Fino ad allora avevo usato vista e olfatto, da sacrificio. Mi sento a casa. Sono stata fortuna-
quel momento i miei sensi si aprivano all’u- ta, ma mio nonno Moka lo sapeva da prima.
niverso del gusto. Lì ho imparato il cupping, Ora mi ha fermato la pandemia, ma aspetto di
l’arte brasiliana per valutare il caffè, che se partire per l’Uganda e la Tanzania. Sono altre
la racconti, però, non ha un grande appeal. tappe di un viaggio iniziato da piccola. ❍
121_mc aprile
Moda
Connettersi con la natura. La nuova stagione. Etc.
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SOFIA FANEGO
«LA NATURA È SEMPRE STATA LA MIA PRINCIPALE
FONTE D’ISPIRAZIONE, sono nata a San Pedro, una pic-
cola città a nord di Buenos Aires e cresciuta in una fattoria
piena di animali, fiori e alberi di pesco. Ricordo ancora
il profumo degli aranci, i colori delle rose e il fango sul
mio corpo». Racconta Sofia Fanego, regista-fotografa,
protagonista delle foto di questo servizio e artista dei
sensuali collage dove natura e corpi umani si fondono.
Com’è nata la tua passione per l’arte e i collage?
Quando facevo la modella e giravo il mondo, passavo la
maggior parte del mio tempo libero in musei, gallerie e
librerie: poi, un incidente (mi ruppi un polso durante uno
shooting) mi costrinse a fermarmi e così iniziai a studiare
storia dell’arte e ad esplorare le varie tecniche. L’Artcollage
è nata circa tre anni fa giocando con i fiori e le piante che
raccoglievo nei boschi di Normandia.
Che è poi il luogo dove hai realizzato questo servizio, la pro-
prietà di tuo marito: vuoi raccontarci qualcosa di lui?
Ammiro molto Philippe, la sua sensibilità e sogni che si
riflettono nel suo lavoro (è anche lui artista; philippebem-
berg.com), illuminano anche me. È come un magico viag-
gio di creazione, amore e ispirazione tra di noi.
Qual è la tecnica che usi per le tue foto artistiche?
È uno dei miei tanti mezzi espressivi con il quale voglio
catturare la realtà del momento e le mie emozioni: posizio-
no la macchina fotografica, ci ballo intorno e sento il mio
corpo e la mia energia, è un momento di assoluta intimità.
E dove trovi le foto vintage di nudi che usi nei tuoi collage?
Ho una gran collezione di libri e giornali degli anni 40,
50, 60, l’ultima rivista l’ho trovata in un piccolo paese in
Giappone dove ero andata per imparare l’arte del Washi, la
carta giapponese fatta a mano che è la base dei miei collage.
E ora che progetti hai?
Ne ho diversi, libri innanzitutto: uno con un poeta argen-
tino, un altro con un artista giapponese, un terzo di auto-
ritratti che ho scattato con la mia vecchia analogica e un
altro ancora con un amico fotografo che illustrerà il mio
processo artistico nell’atelier in Normandia. E poi mo-
stre: dopo la mia prima in Argentina lo scorso dicembre,
sto preparando le prossime a Parigi, Tokyo e New York. ❍
ABITO A SCHIENA NUDA
DI COTONE CROCHET,
PINKO.
SERVIZIO
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HA COLLABORATO
VERONICA CAMPISI.
FOTO, COLLAGE
E MODELLA SOFIA FANEGO
@SOFIA.FANEGO.
SI RINGRAZIANO
CECILIA COLLANTES
E PHILIPPE BEMBERG.
moda etc. di Alessandro Argentieri
2 3
1 1 Ritorni Dopo Lanvin, Alber Elbaz presenta la
sua linea AZ Factory, abiti e accessori dai tessuti
futuristici. Le Pointed Sneaks sono un ibrido fra
stiletto e sneakers. In otto varianti, rialzo di 5 cm,
hanno morbide imbottiture e inserti in neoprene.
2 Muse di ogni tempo Twenty21 è il progetto
di Cuoio di Toscana diretto da Simone Guidarel-
li. Una collezione di abbigliamento e accessori in
pelle, anche stampati, dedicata a personalità co-
me Oriana Fallaci, Grazia Deledda e Nilde Iotti.
3 Sempre più green Sul sito zalando.it sono arrivati
due brand danesi attenti all’ambiente: il vivace Ma-
5
di tessuti felpa pettinati, cotone e lana merino.
6 Art-à-porter Ci sono le sfumature degli affre-
schi del Tiepolo nella collezione di Peserico. Che
diventano così capi intramontabili anche grazie
ai tessuti Loro Piana, Marzotto e Cerruti.
7 Futuro remoto Guess Originals rievoca il mood
vintage anni 80 ma con tessuti premium e grafi-
che rétro. T-shirt e giubbotti che si possono abbi-
nare a pezzi denim della linea Kit Program.
8
7
8 Bollicine altruiste Yoon, stilista di Ambush, firma
un Moët & Chandon che aiuta il World Land Trust,
organizzazione non profit che protegge luoghi in
pericolo. Come la foresta di Chocó in Ecuador.
9 Da museo Swatch ha scelto sei dipinti esposti
al MoMA di New York per altrettanti orologi in
edizione speciale. Gli artisti sono Tadanori Yokoo
(foto), Van Gogh, Klimt, Rousseau e Mondrian.
154_mc aprile
4
3 FATTO IN ITALIA
Un team femminile per
155_mc aprile
eco-moda etc. di Alessandro Argentieri
11
12
10 10 Impercettibile differenza Dal 2016 Pinko
non usa la pelliccia animale e l’anno scorso con
Reimagine ha riciclato vecchi tessuti. Questa sta-
gione ha rinforzato il messaggio con l’ecopelle:
trench, shorts e gonne, anche in colori brillanti.
11 Trasformazioni Difficile immaginarlo guar-
dandola e toccandola, ma la collezione Emporio
Armani R-EA è realizzata con filati come Greenlon
e Newlife, creati in Italia da nylon e poliestere deri-
vato da bottiglie di plastica. Il Crinkle, invece, è un
nylon hi-tech che nasce dal riciclo di rifiuti plastici.
12 Souvenir glocal Loewe sostiene le donne di
Samburu a Nord del Kenya. I proventi della borsa
Knot On My Planet 2021 sono donati all’Elephant
Crisis Fund che combatte i cacciatori di frodo, il