4.3
Cube-link è la versione gratuita del software Cube-manager che offre strumenti per il
trasferimento di dati dai ricevitori GNSS e dalle stazioni totali. L'applicazione ha una moderna
interfaccia Microsoft e implementa un CAD facile da usare e flessibile, che consente di
visualizzare i dati sia in 2D che in 3D. Offre funzioni per la visualizzazione grafica e tabellare
dei dati grezzi e dei risultati; alcuni comandi COGO; l’importazione e l’esportazione di dati,
utilizzando formati di file standard del settore come i DXF o i CSV e gestisce
le più comuni entità vettoriali (linee, polilinee, cerchi, archi, testi, etc).
I punti topografici sono le parti fondamentali di ogni rilievo e vengono generati importando
dati o utilizzando specifici strumenti di inserimento.
Per disinstallare Cube-link basterà posizionare nella cartella in cui si trova il programma e
premere il pulsante di disinstallazione che eseguirà l'operazione.
File è la prima tab che si incontra ed è situata nella parte superiore sinistra della schermata
principale. Questa sezione contiene molti comandi di utilità, tra cui quello per le impostazioni
e per le operazioni di importazione ed esportazione (Figura 2-1). I comandi in basso
forniscono delle informazioni generali: nel caso del comando Note di rilascio si può accedere
al file con il riepilogo di tutte le informazioni relative alle nuove versioni e agli update del
programma; Guida in linea è il comando che apre il PDF nel Manuale Utente; Informazioni
apre la finestra generale di presentazione del software, dove è possibile vedere il numero di
versione installato e il modulo o i moduli attivi.
Figura 2-1
I file di Cube-link hanno estensione .cubelnk e al loro interno contengono tutte le entità CAD
e topografiche utilizzate durante la lavorazione. Quando si intende creare un nuovo lavoro,
l’applicazione chiede se si vuole creare un nuovo lavoro vuoto con variabili di default oppure
se si desidera procedere con un nuovo lavoro con variabili da file modello, è infatti prevista
la possibilità di salvare dei file template (con estensione .cubetpl) che contengono tutte le
impostazioni utilizzate per un progetto (dimensioni delle variabili, impostazioni di parametri,
livelli, ecc.).
Il salvataggio dei lavori prevedrà la possibilità di salvare un file di progetto o un file template.
I progetti recenti vengono salvati in un elenco nel menu File (comando Lavori recenti).
Selezionando un progetto da questo elenco e passando sopra con il mouse verrà visualizzata
un'anteprima della grafica del lavoro.
Cube-link consente di importare file in diversi formati, incluso il formato Cube-a. Per
importare basta selezionare un formato dall'elenco mostrato nel menu Importa (Figura 2-2),
ciascuna scelta aprirà una nuova finestra di lavoro (per dettagli si rimanda ai paragrafi relativi
ai diversi import).
Figura 2-2
Figura 2-3
Per importare un file Cube-a si può selezionare il relativo comando nella tab File oppure si
può cliccare sull’icona importa Cube-a presente nella tab Home (Figura 2-3). Nel caso di
importazione di file Cube-a, il sistema può operare su singoli file o su file che si trovano in
cartelle specifiche. Il secondo caso si verifica quando l'utente ha accesso all'intera cartella di
progetto Cube-a e seleziona il file con estensione .pd, in esso contenuto.
In Cube-a un lavoro viene archiviato in una cartella che ha lo stesso nome del progetto e
dispone di sottocartelle nelle quali sono contenuti tutti i dati, il file da importare si trova
nella sottocartella chiamata "Data".
Copiando l’intera cartella del progetto si consente al programma di accedere a file di dati
come foto e informazioni sul sistema di riferimento. All'interno dei dispositivi Android i
progetti vengono sempre memorizzati come sottocartelle della cartella
"StonexCube/Projects".
La Figura 2-4 mostra la schermata principale per l’esportazione di un file Cube-a. Dopo aver
selezionato il file, prima di procedere si deve impostare un sistema di riferimento. Si può
utilizzare il sistema di riferimento definito precedentemente in Cube-manager (all’avvio il
programma automaticamente controllerà sempre se, da parte dell’utente, è stato impostato
un sistema di riferimento di default) o si possono utilizzare coordinate definite in campo.
Inoltre, si può impostare un sistema locale o un sistema di riferimento predefinito, in questi
ultimi casi il programma permetterà di accedere alle relative finestre per le impostazioni.
Se nel file sono presenti foto è possibile trasformarle in GeoTIFF.
Per i leap second viene proposto un valore di default che può essere cambiato in fase di
importazione.
Figura 2-4
Per importare un file RW5 si può selezionare il relativo comando nella tab File oppure si può
cliccare sull’icona Importa RW5 presente nella tab Home (Figura 2-3). Si vedrà una finestra
come in Figura 2-5, dove specificare il nome e il percorso del file che si desidera importare.
Una funzione particolarmente utile è la possibilità di selezionare il file CRD e quindi
importare solo i dati aggiornati rilevati in campo (se si importano file Raw, l'opzione sui file
CRD non sarà visibile).
Anche per questo tipo di importazione le coordinate possono essere modificate
selezionando un sistema locale o un Datum, oppure lasciare le coordinate definite in campo
o utilizzare il sistema di riferimento di default (impostato dall’utente all’avvio del
programma).
Se per importare si desidera utilizzare la connessione USB fare click su Connetti USB
(utilizzando il programma Windows Mobile Device Center). Il dispositivo utilizzato in campo
può essere collegato direttamente al PC e tramite la finestra di dialogo (Figura 2-6) è
possibile scaricare direttamente i file dal dispositivo portatile al PC o viceversa. Come
impostazione predefinita il programma mostra sempre la cartella con i dati registrati, questa
posizione però può essere modificata a piacimento, facendo click sul pulsante di ricerca, è
quindi possibile visualizzare la struttura interna al dispositivo e selezionare la cartella
desiderata.
Figura 2-5
Per importare un file Geogis si può selezionare il relativo comando nella tab File oppure si
può cliccare sull’icona Importa Geogis presente nella tab Home (Figura 2-3).
Se ci sono foto nel progetto possono essere trasformate in file GeoTIFF. Inoltre, anche per i
file GeoGis è possibile collegare un dispositivo al PC tramite la connessione USB (con la
stessa logica e funzionalità illustrata del paragrafo relativo all’importazione dei file RW5).
Con questa connessione anche file Raster, DXF e ESRI Shapefile possono essere copiati sul
PC. Per fare ciò basta selezionare il formato scelto con il comando con menu a discesa, in
alto nella schermata.
Anche per questo formato è possibile importare le coordinate rilevate in campo o utilizzare
il sistema di riferimento di default, un sistema locale o selezionare un Datum. Negli ultimi
due casi si avrà la possibilità di accedere a finestre dove impostare le caratteristiche di tali
sistemi.
Per importare un file di testo si può selezionare il relativo comando nella tab File oppure si
può cliccare sull’icona Importa ASCII presente nella tab Home (Figura 2-3). Questa funzione
è composta da 3 passaggi.
Nel primo (Figura 2-7), si dovrà selezionare il file da importare indicando nome e percorso,
in questa fase si può anche modificare il file facendo click sul pulsante Edita file (questa
scelta aprirà un semplice editor di testo in cui è possibile modificare il file ed il numero di
linee può essere visualizzato o nascosto). Prima di procedere è possibile selezionare la
codifica dei caratteri e se creare punti topografici o punti CAD dal file importato.
Nel passaggio n. 2 (Figura 2-8) si deve scegliere il formato del file a scelta fra quelli standard
o custom (Figura 2-9). Scegliendo il formato Custom si dovrà inserire un nome per il formato
e nella sezione sottostante il carattere separatore. I formati custom inseriti possono anche
essere eliminati utilizzando il comando Elimina selezionato che si trova sulla destra, al fianco
del menu a tendina per la selezione.
Prima di procede al passaggio successivo si dovrà selezionare l’unità di misura angolare per
la lettura di latitudine e longitudine ed il numero di riga da dove iniziare a leggere i dati (per
escludere una possibile l’intestazione, ad esempio).
Nel passaggio n. 3 (Figura 2-10) è possibile attribuire il tipo di contenuto (Nome punto,
Coordinata X, Y, Z; Descrizione; Codice; etc.) a ciascuna colonna (fare clic sull'intestazione
per visualizzare l'elenco). In questo modo sarà salvato il nuovo formato con i campi
selezionati, non è possibile sovrascrivere i formati.
Figura 2-9
Per creare una mappa si può cliccare il comando Mappa da internet nella tab File oppure si
può cliccare sull’icona Crea mappa presente nella tab Home (Figura 2-3).
Questa funzione importa una mappa nel progetto, verranno chieste le coordinate Est e Nord
che si desidera impostare come centro della mappa. Verrà quindi visualizzata una finestra di
lavorazione di Google Maps come in Figura 2-11. Per importare la mappa nel CAD sarà
necessario salvare l'immagine come jpeg. I servizi per la creazione di mappe, di cui Cube-
link si avvale, sono due: Google e Bing. La finestra e la creazione avvengono, per entrambi i
casi, nella stessa maniera. Se le immagini create non coprono l’area in cui si desidera creare
la mappa, si possono aumentare le immagini orizzontali e verticali, oppure si può procedere
a creare una nuova mappa in aggiunta a quella creata. Il programma sovrapporrà le
immagini georeferenziate. Le immagini scaricate utilizzando questi servizi sono soggette a
diritto d’autore e nel caso di Google maps è possibile che dopo un quantitativo di scarichi
gratuiti il servizio richieda un pagamento.
Figura 2-11
Disponibilità Modulo
Cube-manager P-T-M
2.1.2.7 Stampa
Il comando Stampa genera una finestra che include tre schede: impostazioni di stampa; stili
di stampa; tavole di stampa. Impostazioni di stampa (Figura 2-12), è la scheda in cui è
possibile impostare la stampante che si desidera utilizzare e la pagina da stampare. Anche
scala, origine, area di stampa e dimensioni di stampa possono essere impostate in questa
sezione.
Nella scheda Stili di stampa si può scegliere se impostare spessore, terminazioni e giunzioni,
utilizzando le impostazioni dei layer o determinandone di nuovi. Si può anche importare stili
salvati in precedenza o salvarne di nuovi (Figura 2-13).
2.1.2.8 DXF/DWG
Questa funzione consente al sistema di importare gli elementi grafici così come sono e
poiché non ci sono punti topografici in questo tipo di file è possibile forzare questa scelta,
in modo che le entità con attributi diventino punti topografici (Figura 2-14).
Se si decide di importare trasformando i punti in punti topografici, si avrà la possibilità di
stabilire il nome (sequenziale) dei punti e le proprietà del blocco importato. Si può anche
selezionare l'opzione per importare i punti su di un unico layer, in questo caso verrà
selezionato il layer corrente del progetto.
2.1.2.9 Pregeo
Disponibilità Modulo
Cube-manager (Figura 2-15) P-T-M
Figura 2-15
L’importazione di uno shapefile genera una schermata come quella in Figura 2-16. Cliccando
Apri in alto a destra si potrà vedere un’anteprima del lavoro che si sta importando, sulla
sinistra si vedranno i layer che compongono il file. Cliccando Importa si può terminare
l’anteprima e rientrare nella visualizzazione della grafica nella finestra principale.
Figura 2-16
Disponibilità Modulo
Cube-manager P-T-M
Ogni qualvolta si decida di importare nel programma dei punti GPS, Cube-manager
automaticamente farà visualizzare una schermata, come in Figura 2-17.
Da questa finestra è possibile impostare l’aspetto grafico che avranno i punti, suddividendoli
in base al tipo di soluzione che li caratterizza. Sarà quindi possibile impostare il layer, il colore
e l’icona del simbolo, suddivisi per tipologia di punti. La dimensione del simbolo e del font,
il font stesso ed il suo colore possono essere impostati per l’insieme totale dei punti che si
stanno inserendo.
Nota bene: le stazioni GPS sono di default posizionate su un layer disattivo, è sempre
possibile però riattivare il layer, ed impostare il colore e l’icona del simbolo.
Figura 2-17
Cube-link supporta diversi formati di esportazione, in Figura 2-18 sono riepilogate tutte le
esportazioni possibili. Per accedere al menu Esporta il lavoro in vari formati, è necessario
cliccare sul comando Esporta presente nella tab File.
Figura 2-18
Per esportare nel formato Cube-a basta semplicemente selezionare il nome e percorso del
file da creare, di default il programma esporta sia entità grafiche che punti topografici. È
però anche possibile escludere le entità grafiche ed esportare solo punti topografici (Figura
2-19).
Figura 2-19
Figura 2-20
L’esportazione di un file GeoGIS è simile a quella del Cube-a, sarà necessario impostare un
nome file ed un percorso. Anche in questo caso, di default vengono esportati sia punti che
entità grafiche, è sempre possibile però escludere le entità grafiche dall’esportazione.
L’esportazione in questo formato è l’unica che può essere richiamata da due luoghi diversi
all’interno del programma. Il primo luogo è il menu in Figura 2-18, come tutti gli altri export,
il secondo è il comando Dxf/Dwg Out nella tab Home Figura 2-3).
Per effettuare una corretta esportazione, la prima scelta da effettuare, è la versione di
AutoCAD® che si desidera utilizzare per creare il file. Quindi si possono selezionare le
opzioni sulle entità, in special modo se si vuole includere immagini Raster, campiture e punti
topografici. Infine, è necessario indicare quali attributi si desidera definire per i punti e anche
come si desidera ottenerli, ad esempio se si desidera ottenerli dall'etichetta punto. Nel caso
in cui si scelga i punti topografici semplici, non come INSERT, la finestra sulla destra chiamata
Opzioni visualizzazione dei punti sarà abilitata. In questa sezione è possibile impostare la
dimensione (come valore assoluto, come %5 dell’area di disegno o come percentuale della
finestra di disegno) ed il simbolo per la visualizzazione dei punti in AutoCAD®. Nella sezione
delle opzioni generali, si può inserire la dimensione del testo e si può anche scegliere di
creare un file DXF 2D (Figura 2-21).
Figura 2-21
Per creare un file di testo basta fare click sul pulsante Esporta punti su file di testo (Figura
2-18). La creazione del file è personalizzabile ed è possibile definire le caratteristiche che si
vuole conferire ad esso: si può scegliere se includere un’intestazione, i dati da inserire, il
carattere separatore, il formato delle coordinate geografiche etc. (Figura 2-22)
Figura 2-22
Disponibilità Modulo
Cube-manager P-T-M
Accedendo alla funzione Esporta in Google (file KMZ) si può generare un file KMZ che può
essere visualizzato in Google Earth, questa esportazione è possibile soltanto se è presente
un libretto nel lavoro corrente. La procedura è simile alle altre esportazioni di questa
applicazione; per prima cosa specificare un nome e un percorso per il file, quindi procedere
con la selezione delle funzionalità che si desidera aggiungere. La struttura di questa finestra
è molto flessibile perché si possono indicare quali dati esportare; tra cui elementi CAD, dati
GPS, foto, attributi del database. Non appena viene creato il file, il programma chiederà se
si desidera caricarlo direttamente in Google Earth (Google Earth deve essere stato
precedentemente installato nel pc).
La logica per la creazione di un file ESRI shapefile (Figura 2-23), è la stessa che è stata
applicata all’esportazione di altri formati, una volta selezionato il nome e la posizione del file
da esportare, è possibile selezionare una serie di informazioni e contenuti che si vuole
attribuire al file.
Figura 2-23
L’esportazione di un file Pregeo invece darà luogo ad una finestra di lavoro (Figura 2-24),
dove sarà possibile inserire tutti i dati per l’intestazione del lavoro, così come tutti i dati per
le basi GPS, i punti rilevati ed eventuali libretti presenti.
Figura 2-24
Figura 2-25
Nella scheda Aspetto (Figura 2-26) è possibile determinare, ad esempio, il colore di sfondo
dell'area di lavoro o abilitare le informazioni dinamiche sul cursore.
Figura 2-26
La scheda Aiuti (Figura 2-28) è utile per impostare l’utilizzo dello Snap ad oggetto ed in
quale modalità, se abilitare o disabilitare il puntamento polare e la modalità Orto. Inoltre, in
questa sezione è possibile personalizzare la dimensione del simbolo Osnap e la dimensione
dell'area di selezione quando questa modalità è attiva.
Figura 2-28
Dalla tab File il comando Imposta stili grafici (Figura 2-29, Figura 2-30) è disponibile come
segue.
Disponibilità Modulo
Cube-manager P-T-M
Figura 2-29
Dalla Tab File è anche possibile accedere alla funzione Carica file di utilità che ha lo scopo di
caricare in memoria file di quattro categorie: file di immagine (ad esempio fotografie); file
database (attivo soltanto nel programma Cube-manager); grigliati IGM; geoidi (Figura 2-31).
Figura 2-31
È possibile controllare quanti e quali libretti sono presenti in un lavoro accedendo alla
funzione Lista libretti. In Figura 2-32, le informazioni visualizzate sono: il nome del libretto,
il tipo, il numero di stazioni e il numero di punti. Le operazioni che è possibile eseguire sono:
modificare la visibilità del libretto (facendo click sull'icona a lampadina sulla sinistra) ed
eliminare il libretto. Cancellando un libretto è anche possibile cancellare i punti topografici
in esso contenuti, basta confermare questa scelta, che apparirà automaticamente con la
selezione del libretto da cancellare.
Gli ultimi due comandi presenti nella tab File sono: Controlla aggiornamenti e Attivazione
Cube-manager. Il primo ha lo scopo di controllare manualmente se sono disponibili
aggiornamenti del programma. Ogni volta che l'applicazione viene avviata verrà effettuato
un controllo automatico per verificare la disponibilità di nuovi aggiornamenti (scelta di
default, può essere modificata dalla sezione Impostazioni). È però possibile anche verificare
manualmente gli aggiornamenti, cliccando il pulsante appena descritto. Se è disponibile un
aggiornamento e si decide di scaricarlo, il programma chiederà di selezionare in quale
cartella si vuole salvare il file eseguibile, dopodiché il download inizierà automaticamente.
Il pulsante Attivazione Cube-manager è attivo soltanto nel programma Cube-manager.
La tab chiamata Home è situata nella parte superiore della schermata principale e racchiude
diverse sezioni (Figura 2-33), tra cui la sezione In/Out (Figura 2-3) descritta nel paragrafo
2.1.2, in cui sono raccolti tutti i formati disponibili per l'importazione nel programma.
Figura 2-33
Figura 2-34
2.2.2 Layer
La sezione Layer viene utilizzata per gestire i vari layer presenti nel progetto. Facendo click
sul pulsante Modifica (Figura 2-35, icona cerchiata in rosso), è possibile accedere alla finestra
nella Figura 2-36 in cui si può operare sui layer con funzioni di visibilità, selezione o blocco.
I layer possono anche essere gestiti tramite la finestra Gestione proprietà layer, alla quale si
accede facendo click sull'icona correlata nella schermata principale (Figura 2-37, icona
Figura 2-35
Figura 2-36
Figura 2-37
Disponibilità Modulo
Cube-manager (Figura 2-39) P-T-M
Figura 2-39
2.2.4 Lingua
Cliccando sulla tab CAD (Figura 2-40), è possibile accedere all'area dedicata alla
progettazione e all'elaborazione CAD, che ha lo scopo di supportare ed integrare gli
elementi topografici.
Queste funzioni sono simili a quelle di AutoCAD® ed i suoi numerosi cloni. Questa sezione
si suddivide in due parti: disegna e modifica. In Disegna (Figura 2-41) si possono trovare i
comandi per disegnare entità CAD come linee, polilinee, poligoni e così via. Una volta
selezionato l’elemento che si desidera disegnare basterà seguire le istruzioni (rappresentate
dai suggerimenti che appariranno sullo schermo e/o prima della riga di comando) per
completare il comando (Figura 2-42, esempio di un suggerimento sullo schermo per il
disegno di una linea; Figura 2-43, esempio di un suggerimento prima della riga di comando).
Spesso, con i suggerimenti prima della riga di comando in basso a sinistra nella schermata
principale, sono disponibili altri sottocomandi (a destra della riga di comando). Quando i
sottocomandi sono visibili, per usarli basta scriverli nella riga di comando e fare click su invio
(o semplicemente fare clic su di essi).
I sottocomandi sono molto intuitivi da usare, tuttavia esiste un comando che vale la pena di
analizzare, il comando pro per le proprietà (Figura 2-44, secondo comando da destra).
Questo comando apre la finestra di Selezione rapida entità (Figura 2-45), che consiste in due
schede. La prima, Entità CAD consente di selezionare le entità facendo riferimento ad una
caratteristica o ad un'altra, ad es. colore e tipo di linea. La seconda scheda è denominata
Punti topografici e consente di selezionare questi ultimi in base alle loro caratteristiche.
Come si può vedere in Figura 2-46 è disponibile una vasta gamma di attributi, da punti con
un dato simbolo a punti sullo stesso libretto.
Figura 2-40
Figura 2-42
Figura 2-43
Figura 2-44
I comandi presenti nella sezione Disegna possono essere utilizzati in combinazione con le
modalità OSNAP (snap ad oggetto), come OSNAP sulle estremità o sui punti medi. Si noti
che come impostazione predefinita il programma inizia con un OSNAP attivo sulle estremità.
Questa impostazione può essere cambiata in qualsiasi momento facendo click sul pulsante
Osnap (on/off) in basso nella schermata principale, mostrato in Figura 2-47 in grigio scuro
(significa attivo).
Tutte le modalità OSNAP sono rappresentate dalle icone in Figura 2-48, passando con il
mouse sopra di esse si visualizzerà un suggerimento con la funzionalità del comando.
Figura 2-47
Nella sezione Modifica della tab CAD (Figura 2-49), si possono trovare tutte le funzioni per
l'elaborazione delle entità CAD. I nomi e le icone dei comandi sono molto intuitivi e ogni
comando è dotato di un suggerimento che spiega brevemente qual è la sua funzionalità. Tra
i comandi disponibili ci sono raccorda, cima, esplodi, unisci; questi comandi sono utili per
lavorare con i gruppi di entità CAD. Il comando Finestra di taglio genera una finestra come
in Figura 2-50 dove sarà possibile creare un nuovo lavoro selezionando una porzione della
finestra del lavoro in corso, la finestra di taglio può avere un riquadro con caratteristiche
grafiche e layer di appartenenza personalizzabili.
Il pulsante Proprietà genera una finestra che riepiloga le proprietà dell'entità selezionata, il
sistema riconosce di quale tipo di entità si tratta ed in basso nella finestra riporta questa
informazione (Figura 2-51, in questo caso si tratta delle proprietà di una polilinea).
C'è anche un comando per copiare le proprietà di un'entità su di un'altra e un comando per
cambiare l'ordine di visualizzazione dei disegni.
Figura 2-49
In Figura 2-52 è riportata una finestra popup relativa al comando Edita poli. I comandi in
essa contenuti possono essere utilizzati per modificare le polilinee, ad esempio inserendo
un vertice o rimuovendolo. L'uso è molto semplice e, come qualsiasi altro comando CAD,
basta seguire i suggerimenti che compaiono sullo schermo.
Figura 2-52
Le funzioni presenti in questa sezione (Figura 2-53) vengono utilizzate per calcolare ed avere
una serie di informazioni sui dati del rilievo registrati. Questa sezione si suddivide in tre aree
sottostanti: Misura, Calcoli, Quotature (disponibile soltanto nel programma Cube-manager).
Figura 2-53
Figura 2-54
Il comando Lista entità, nella sezione Calcoli, fornisce un elenco degli elementi presenti nel
progetto, l'elenco viene presentato come un file di testo modificabile. È anche possibile
selezionare solo una parte delle entità presenti per visualizzarle nell'elenco (Figura 2-55).
Figura 2-55
Figura 2-56
Figura 2-57
Vediamo in dettaglio i comandi presenti nella sezione Punti topografici (Figura 2-58). Il
comando Nuovo viene usato per inserire nuovi punti topografici. Facendo click su questo
pulsante, si può aprire una finestra di lavoro (Figura 2-59, Proprietà punti topografici) dove
è possibile inserire e personalizzare le proprietà grafiche del punto generato.
Le proprietà sono completamente personalizzabili (si noti che è possibile creare un punto
anche soltanto con le proprietà che l'applicazione imposta di default, ad es. la croce come
simbolo) ed è possibile selezionare il layer al quale il punto deve appartenere (cliccando sul
pulsante di ricerca accanto all'etichetta Layer della grafica). La finestra Seleziona layer (Figura
2-60) mostra un elenco di layer disponibili, tutti attivabili o disattivabili, che possono essere
bloccati o selezionati. È possibile aggiungere nuovi layer facendo click sul pulsante Aggiungi
layer in basso a sinistra.
È anche possibile modificare il nome del punto ed il carattere utilizzato. È inoltre possibile
modificare il colore del testo selezionando le opzioni nella finestra (Figura 2-61, finestra
Seleziona colore) che si apre facendo click sul pulsante di ricerca accanto all'etichetta Colore
del testo. Questa finestra consente di selezionare un colore da uno dei cluster disponibili
(colori generali, scala di grigi, sfondo dell'area di lavoro, o da layer).
Figura 2-58
Figura 2-63
Figura 2-64
Premendo sul pulsante Punti da entità CAD (in Figura 2-58), si può accedere a due comandi:
Punti caratteristici e Punti equidistanti o con step (disponibile soltanto in Cube-manager).
Utilizzando il primo è possibile selezionare una o più entità CAD per creare punti topografici.
Nella finestra Punti caratteristici (Figura 2-65), si può selezionare un layer (avendo accesso
alla finestra Seleziona layer, come spiegato in precedenza). È possibile inserire il nome del
punto di partenza ed eliminare i punti sovrapposti. All'interno di questa funzione è possibile
filtrare ancora più a fondo le entità CAD da utilizzare contrassegnando le scelte disponibili.
Tornando alla sezione in Figura 2-58, particolarmente utile è il comando Proprietà (Figura
2-66), una volta selezionato uno o più punti topografici è possibile utilizzare questa funzione
per scoprirne tutte le proprietà ed anche per modificarle.
Questa finestra si compone di quattro tab: Generale, Grafica, Coordinate, Immagine.
Nella tab Generale si trovano le informazioni relative al nome, descrizione, codice del punto;
da questa schermata è possibile impostare le informazioni visualizzate come etichetta del
punto (testo del punto). Per modificare l’etichetta del punto basterà selezionare le voci che
si vuole inserire dal menu a tendina e premere il pulsante inserisci (può essere inserita una
voce alla volta), si può anche impostare l’offset X e Y del testo del punto.
La schermata Grafica fornisce informazioni relative al carattere (font, dimensione, colore) e
al simbolo (icona, dimensione, colore, rotazione) del punto.
Nella schermata Coordinate (Figura 2-67) si possono visualizzare le coordinate Est, Nord e
Quota (come media delle coordinate delle varie origini del punto), con le relative standard
deviation. È possibile modificare manualmente le coordinate, selezionando il comando
Coordinate fisse. Nella tabella chiamata Origine delle coordinate, sono riportate le origini
del punto selezionato, per ogni origine viene riportato il nome del libretto, il tipo di origine,
la stazione da cui è misurata e le coordinate.
Figura 2-66
Facendo click su Tabella punti in Figura 2-58, si può creare una tabella con un elenco di tutti
i punti del progetto che saranno raggruppati insieme alle loro coordinate, nomi, descrizioni
e codici, come mostrato in Figura 2-69 (un esempio di una tabella con 128 punti in memoria).
Figura 2-69
I comandi che si trovano raggruppati nel menu del comando Operazioni varie (Figura 2-57):
Rinomina punti, Proprietà da testo, Offset testi sono soltanto la ripetizione per comodità
dell'utente di alcune funzioni già presenti nella finestra delle Proprietà punti topografici.
La sezione Gestione coordinate è illustrata in Figura 2-70, ognuno di questi comandi a sua
volta genera dei menu a tendina con altri sottocomandi. Vediamoli in seguito in dettaglio.
Figura 2-70
Questo comando è composto da quattro sottocomandi, ognuno dei quali genera una nuova
schermata.
Sistema di riferimento predefinito (in Figura 2-71) permette di selezionare un sistema di
riferimento e salvarlo come sistema di default (il programma deve sempre avere un sistema
di riferimento impostato e automaticamente porterà l’utente a questa finestra, se non ne ha
uno). In questa schermata si può selezionare il Paese e visualizzare e selezionare la
Proiezione, tra quelle disponibili. È anche possibile selezionare il Geoide dal menu a tendina
che mostrerà quelli presenti. Ricordiamo che è sempre possibile inserire un nuovo geoide
nel programma, grazie al comando Carica file di utilità incontrato nel par. 2.1.4. Cube-link
supporta tutti i maggiori formati di geoidi: File GGF; File UGF; File GEO; File GRD.
Una Proiezione può essere modificata nei suoi valori, cliccando sul pulsante Crea nuovo, in
questo modo la nuova proiezione modificata può essere salvata (viene salvata nel Paese
selezionato in precedenza, nel menu a tendina in ultima posizione. Per eliminarla, premere
di nuovo Crea nuovo, selezionare la Proiezione e cliccare elimina). Premendo Mostra
parametri si possono visualizzare i valori della Proiezione scelta.
Selezionando Italia come paese è possibile selezionare dal menu Seleziona Proiezione-
Datum, Grigliati IGM, il comando Gestisci diventerà attivo e sarà così possibile entrare nella
schermata come in Figura 2-72. Qui saranno visibili i grigliati importati nel programma con
il comando Carica file di utilità incontrato nel par. 2.1.4, sarà possibile applicare eventuali
correzioni ETRF ed una proiezione.
Il comando Calcolo 7 parametri (Figura 2-74) è attivo soltanto nel programma Cube-
manager.
Aggiunge sistema predefinito genera la finestra come in Figura 2-75. Questa finestra con le
relative funzionalità è la stessa che viene generata nel caso in cui si prema il pulsante Crea
nuovo, dalla schermata relativa al comando Sistema di riferimento predefinito.
Figura 2-71
Figura 2-73
Nel comando Rototraslazione (Figura 2-76) si trovano le funzioni Trasla punti e Rototrasla
2D 3D. Il secondo comando fa parte del Cube-manager modulo M, Modellazione.
Facendo invece click sul pulsante Trasla punti si accede ad una finestra in cui si visualizza un
elenco dei libretti presenti nel progetto (Figura 2-77). La traslazione può essere effettuata su
tutti i punti (scelta predefinita, Seleziona tutti i punti) o su alcuni libretti di campagna. È
quindi possibile impostare una traslazione in Est e/o in Nord e/o in Quota con i relativi fattori
di scala. Può essere eseguito anche lo scambio di coordinate (la prima scelta, selezionata di
default, non esegue nessuno scambio).
Figura 2-76
Figura 2-77
Figura 2-78
Cliccando invece su Polari da punti si possono selezionare i punti per costruire un libretto
da Stazione Totale. In Figura 2-80 vediamo la schermata di lavorazione relativa a questo
comando, sulla sinistra si potrà selezionare la stazione e l’orientamento, dalla lista alla destra
è possibile selezionare i punti che si vuole includere come misure della stazione inserita.
Nella tabella sottostante è possibile visualizzare il libretto che si sta creando, la struttura è
simile a quella che sarà descritta nel paragrafo successivo relativo ai libretti di campagna.
Una volta ultimate gli inserimenti del libretto in oggetto è possibile creare un file di testo
oppure entrare nelle schermate di lavorazione del libretto (comando Conferma libretto),
Figura 2-80
In questa sezione (Figura 2-81) si può importare un libretto come singolo file, scaricarlo da
stazioni totali o scriverlo manualmente. Le operazioni che possono essere eseguite sui
libretti sono la memorizzazione, il calcolo, l'esportazione dei punti calcolati nel CAD. Il
sistema controlla le misure di letture orizzontali, verticali, dirette, inverse ed esegue le medie.
Verifica la presenza di punti con lo stesso nome misurati più volte all'interno della stessa
stazione e controlla che le misurazioni siano mediate. Si noti che le informazioni visualizzate,
in caso di importazione di un file Total station non mostrano i file grezzi, ciò che viene
visualizzato è il frutto di una lettura ed interpretazione dei dati da parte dell’applicazione.
Figura 2-81
Cliccando sul pulsante Edita libretto si accede ad un sottomenu come mostrato nella Figura
2-82.
Figura 2-82
Figura 2-83
Cliccando sull'icona con la chiave inglese sulla destra è possibile accedere all'elenco dei
parametri relativi al libretto (Figura 2-94). Per parametri si intende le cifre decimali che si
desidera visualizzare sullo schermo e la rappresentazione degli angoli. Inoltre, è possibile
impostare una serie di tolleranze e una serie (a destra) di altri valori, di cui il sistema terrà
conto nel calcolo delle misure.
In basso nello schermo (Figura 2-84) è possibile leggere le informazioni risultanti dai calcoli
(tiene conto dei parametri impostati), relativi alla distanza orizzontale e alla differenza di
altezza, compreso il dislivello tra l'altezza dello strumento e l'altezza del prisma.
Figura 2-84
Nella schermata della tabella si può inserire una nuova stazione e la sua prima misurazione
o una nuova osservazione. Nel primo caso il nome della stazione sarà sequenziale (di cento
in cento) all'ultima inserita e il nome del punto sarà il primo numero sequenziale a partire
dal numero della stazione, nel secondo caso verrà riportato il nome dell'ultima stazione ed
il punto avrà nome sequenziale rispetto all'ultimo inserito.
Con il tasto destro del mouse sulla tabella si accede a un menu di opzioni che, a seconda
della selezione effettuata (numero di celle e posizione) offre una serie di funzioni (Figura
2-86, alcune opzioni sembrano essere disabilitate ma sono tutte disponibili, per facilitare
l'uso del menu alcune funzioni diventano dinamicamente attive mentre altre sono
disattivate).
Queste funzioni sono semplici da utilizzare, si può inserire una nuova misura tra le
osservazioni già inserite (Inserire osservazione), si può aggiungere una nuova osservazione
alla fine della tabella (Aggiungere osservazione), si possono modificare i valori numerici
inseriti così come i nomi dei punti ed infine si possono cancellare le linee selezionate.
Queste operazioni possono essere annullate cliccando l’icona in basso a sinistra dello
schermo (icona di undo blu).
Quando tutte le osservazioni sono state inserite è possibile premere il pulsante Fine
inserimento manuale e automaticamente lo schermo cambierà aspetto (Figura 2-87); si può
vedere la tabella ed in basso a sinistra si può selezionare la stazione desiderata, per
posizionare la parte visibile della tabella su di essa.
Figura 2-86
A questo punto in alto a sinistra apparirà un comando (Menu libretto) che se cliccato offrirà
una serie di operazioni possibili sui libretti (Figura 2-88).
Tornando ai comandi in Figura 2-88, Visualizza tutte le misure, Visualizza misure mediate e
Calcola medie sono altre funzioni disponibili, le prime due sono opzioni di visualizzazione,
l'ultima opera sul libretto prendendo tutte le misure in considerazione e calcolando le medie.
Quest'ultima funzione (Calcola medie) apre una schermata (Figura 2-93) in cui è possibile
impostare tolleranze, colori del testo, layer, simboli e relativi colori (per punti noti, punti di
dettaglio e stazioni), cifre decimali, rappresentazione degli angoli e correzioni (come la
rifrazione atmosferica), cliccando Procede il programma procederà al calcolo medie.
Il comando Carica punti noti genera un menu con tre opzioni: Legge da file, Legge dal
presente lavoro, Annulla punti noti. Il primo comando apre una schermata in cui è possibile
selezionare un file di testo contenente le coordinate ed indicare un carattere separatore
(Figura 2-92).
Figura 2-89
Figura 2-91
Tra i comandi visibili in Figura 2-88, il pulsante Abilita inserimento manuale porterà nella
sezione di scrittura manuale del libretto, (descritta in precedenza).
Il comando Visualizza report aprirà una schermata con un file simile html in cui saranno
contenute tutte le informazioni sul libretto corrente. Se il programma riconosce che ci sono
più report presenti nel lavoro si aprirà una finestra in cui verranno visualizzati tutti i report
in modo da poter selezionare quello desiderato, in questa schermata si può anche eliminare
(uno o più) report.
Inserisci libretto nel lavoro se cliccato inserisce il libretto nella grafica; prima di procedere il
sistema controllerà la presenza di misure medie e se i calcoli sono stati eseguiti, quindi sarà
possibile vedere nuovamente un riepilogo delle misure (eventuali misure non mediate
saranno visualizzate su linee rosse, così da poter effettuare le correzioni).
Con il comando Memorizza libretto si potrà salvare il libretto, dopo aver visualizzato la
schermata con le informazioni generali (es. Nome libretto, data, località, ecc.), una volta
scelta la destinazione per il salvataggio, l'applicazione produrrà un file con l'estensione
.cubefbk.
Gli ultimi comandi riguardano l'esportazione, i libretti possono essere esportati in sono GSI
(18 e 6 bit), in IDX e in file di testo (oltre che nel formato nativo del programma .cubefbk).
Figura 2-95
Figura 2-96
Figura 2-97
Disponibilità Modulo
Cube-manager (Figura 2-99,Figura 2-100) P-T-M
Figura 2-99
Le funzioni avanzate per lavorare sulle immagini raster sono disponibili in Cube-manager,
tuttavia i comandi Importa raster e Cancella raster sono resi disponibili anche in Cube-link. I
formati supportati in importazione sono: BMP; GIF; EXIF; JPG; PNG; TIF; TIFF.
3 Strumenti e Comandi
Cube-link supporta la vista 2D, 3D e la vista libretto. Le finestre possono essere usate
contestualmente, Figura 3-1.
Figura 3-1
La vista libretto permetta la consultazione e l’editing dei rilievi (GNSS e TS) presenti nel
lavoro.
Agendo sull’albero di riepilogo laterale (Figura 3-2), è possibile inserire un nuovo rilievo e/o
nuovi elementi ai rilievi. A seconda del nodo selezionato, il programma automaticamente
proporrà un inserimento GPS o TS. Dopo aver inserito il nome (Figura 3-3), l’inserimento sarà
automatico e visibile nella griglia e nel CAD, se il nuovo elemento punta ad un punto
topografico esistente ne prenderà le coordinate e le caratteristiche, altrimenti sarà creato
con valori di default.
Figura 3-2
Figura 3-3
Agendo sulla griglia, per le colonne editabili, si può modificare i valori singoli (Figura 3-5)
oppure modificare i valori selezionando più righe o più celle Figura 3-6 (click destro sulla
selezione). In caso di selezione multipla di più colonne, le funzioni disponibili sono quelle
mostrate in Figura 3-7. La Rinomina agirà sugli elementi delle righe selezionate, la Copia
copierà gli elementi e permetterà di incollare l’oggetto soltanto nella griglia libretto (anche
di un’altra istanza di Cube-manager, diversa dalla corrente, senza chiudere la corrente). La
Copia testo permette una copia del valore testuale di ciò che si è selezionato, in tutte le
applicazioni che supportano la funzione incolla testo. Il comando Cancella, cancella
l’elemento o gli elementi selezionati.
Figura 3-5
Figura 3-7
La rinomina singola di un elemento farà comparire una finestra di dialogo, come quella
mostrata in Figura 3-8, in alto è mostrato il cambio nome che si sta effettuando, al di sotto
deve essere selezionata la funzione che si vuole svolgere. Il Rinomina punto, rinominerà tutti
gli elementi dei rilievi e i punti topografici dal nome di partenza al nuovo nome (se il nome
è già esistente la funzione non sarà portata a termine).
La seconda scelta, Rinomina la Stazione GPS (che cambia a seconda dell’elemento del rilievo
selezionato), effettuerà la rinomina soltanto dell’elemento del rilievo selezionato, se si
inserisce un nome esistente, il programma chiederà una conferma di ciò che si desidera fare
come in Figura 3-9, premendo sì, il risultato sarà come quello ottenuto con il Rinomina
punto, premendo no soltanto l’elemento selezionato sarà rinominato e sarà collegato
all’elemento di nome esistente.
Figura 3-9
La modifica di valore con selezione multipla (Figura 3-6), genera una finestra come in Figura
3-10, sulla sinistra si può scegliere che tipo di operazione si vuole eseguire e sulla destra si
può inserire il valore.
La modifica delle coordinate Est, Nord, e Quota di un punto incognito ne presuppone la
trasformazione in punto noto.
Elenco di comandi che possono essere digitati nella riga di comando (Figura 3-11) del
programma, il riconoscimento dei comandi non fa distinzione tra maiuscole e minuscole:
Comando Descrizione
APRI Apre i progetti (file Cube-link con estensione .cubelnk)
SALVA Salva il progetto (con estensione .cubelnk per un file normale,
con estensione .cubetpl per un file template)
NUOVO Nuovo progetto
DXFIN Importa file dxf/dwg
ASCIIIN Importa file ASCII generici
SHAPEIN Importa ESRI Shapefile
RW5IN Importa file RW5
CUBEAIN Importa file Cube-a
GEOGISIN Importa file GeoGis
PREGEOIN Accede al database Pregeo
MAPPAWWW Crea mappa
DXFOUT Crea file dxf/dwg
KMLOUT Crea un file KML per Google Earth
CUBEAOUT Esporta in formato Cube-a
RW5OUT Esporta in formato RW5
GEOGISOUT Esporta in formato GeoGis
SHAPEOUT Esporta in formato ESRI Shapefile
STAMPA Stampa il disegno
COPIAAPPUNTI Copia le entità CAD negli appunti
Figura 3-11
Un altro strumento utile oltre alla riga di comando è la Selezione rapida (Figura 3-12); nei
comandi che implicano la selezione di entità CAD o punti topografici, con il tasto destro è
possibile accedere ad un menu che consente di accedere a una selezione rapida dell'entità.
La selezione è divisa in entità topografiche e CAD ed avviene attraverso le scelte delle
rispettive proprietà. Da questa finestra a comparsa (tasto destro del mouse) è anche
possibile accedere rapidamente alla finestra delle proprietà dell'entità.
Il doppio click sul tasto centrale del mouse esegue uno zoom limiti.
Il pannello di gestione del Progetto (Figura 3-13, a sinistra nella schermata principale) è una
struttura ad albero che contiene tutte le entità topografiche e raster presenti nel progetto.
Con il doppio clic sui punti topografici è possibile selezionarli come alternativa alla selezione
grafica. Le icone al fianco del nome forniscono informazioni sul tipo di punto in questione.
Figura 3-13
Il pannello di gestione del Progetto può essere attivato o disattivato premendo il pulsante
mostra/ nascondi nella parte inferiore sinistra della schermata principale (icona nel cerchio
rosso, Figura 3-14). Mentre le due icone a destra della riga di comando hanno la funzione di
richiamare la calcolatrice di sistema (prima icona da sinistra) ed aprire un file con la data,
l'ora e la descrizione dei comandi immessi nella sessione di lavoro corrente (seconda icona).
Nella parte inferiore dello schermo, è possibile visualizzare le coordinate degli elementi nel
progetto, abilitare o disabilitare la modalità Osnap, la vista Orto e la vista Polar. Anche gli
spessori e la parametratura possono essere attivati o disattivati.
L’attivazione della parametratura genera una finestra come in Figura 3-15. In questa
schermata è possibile costruire la parametratura definendo in alto il tipo e la scala. Nel
riquadro principale possono essere impostati i valori di costruzione della parametratura
(sono sempre disponibili valori di default), in basso si può impostare se costruire una cornice
esterna e con quali caratteristiche. Il comando Scritture parametratura per una schermata
come in Figura 3-16 dove si potrà scegliere le caratteristiche delle eventuali scritture.
Premendo di nuovo il pulsante della parametratura è possibile disattivarla (se nel lavoro
attivo viene trovata una parametratura si può cancellare o disattivare, o crearne una nuova).
Facendo click sul pulsante Barre strumenti (menu nel cerchio rosso, Figura 3-17) è possibile
personalizzare il layout e la visualizzazione delle scorciatoie disponibili nel programma
(Figura 3-18, tutte le icone per le scorciatoie disponibili. Per riposizionarle sullo schermo
trascinare le barre facendo click sui 5 punti a sinistra, sistema drag-and-drop).
Figura 3-18