E LA COMPAGNIA DELL’ANELLO
PREFAZIONE:
Claude Lorrain fu un pittore Francese del 600, il quale si dedicò
soprattutto alla rappresentazione di paesaggi definiti poetici, da sogno
anche a causa delle influenze Classiciste operate. Analizzeremo i paesaggi
realizzati dal pittore camminando parallelamente per la Terra di Mezzo;
metteremo a paragone i sogni su tela creati, con i paesaggi della Nuova
Zelanda e l’atmosfera fantasy di una delle trilogie cinematografiche più
celebri: Il Signore Degli Anelli.
Il secolo del Seicento viene citato nella storia come il periodo in cui la Chiesa cattolica attraverso
una celebre Controriforma riesce a reagire con grande forza alla Riforma protestante. Il Seicento
però è anche un secolo in cui avvengono molti cambiamenti sia politici che economici che
porteranno a sanguinose guerre, come la guerra dei trent’anni che avviene dal 1618 al 1648 e che
coinvolge tutta l’Europa centro-occidentale.
L’arte Barocca nasce e si diffonde grazie ai vari ordini missionari nati (come per esempio l’ordine
dei Gesuiti) in tutta Europa e anche in America Latina nel corso di tutto il secolo.
Il termine “barocco” viene usato per diversi secoli in modo alquanto spregiativo per poter
indicare un’arte bizzarra,
stravagante, priva di ogni misura
del secolo.
Attraverso l’arte Barocca si
rivaluta tutto quello che riguarda
l’immaginazione, il sentimento e la
fantasia degli uomini.
Il fine principale degli artisti che la
realizzano è soprattutto di lasciare
una forte impressione, di stupire e
di emozionare tutti coloro che
osservano e ammirano un’opera
Barocca.
Nella pittura del Seicento
accanto al linguaggio spettacolare
dei grandi affreschi che
sembrano sfondare illusionisticamente le pareti e suggeriscono spazi infiniti si distinguono due tipi
di orientamento: quello più classicista della scuola di Annibale Carracci e quello
più realista di Michelangelo Merisi, conosciuto come il Caravaggio. L’attenzione degli artisti
verso la realtà sarà molto evidente e genererà dei nuovi generi pittorici, che man mano si
affermeranno durante il secolo.
10
Claude Gellée detto Lorrain, nasce a Chamagne il 16 dicembre 1600, è stato un pittore francese,
attivo soprattutto a Roma: con Nicolas Poussin è considerato il maestro del genere
del paesaggio ideale. Giunse a Roma giovanissimo nel 1616 partecipò alla decorazione pittorica
di Villa Lante di Bagnaia, presso Viterbo. Paesaggista ed esperto di decorazione architettonica,
apprezzato quadraturista, conclusa la sua formazione nel 1625 tornò in Francia e lavorò agli
affreschi per la chiesa dei Carmelitani di Nancy, ma dal 1626 si stabilì definitivamente a Roma,
dove si specializzò nel genere del paesaggio.
Strumento prezioso per seguire l'attività del Lorenese è il suo Liber Veritatis, un album di 195
disegni che raccoglie le riproduzioni dei
suoi lavori a partire dal 1639, redatto dall'artista
per tutelare la propria opera (le sue tele, a
partire dagli anni '30, erano divenute oggetto
di imitazione).
Morì a Roma nel 1682 e venne sepolto,
secondo la sua volontà, nella chiesa
di Trinità dei Monti. Nel 1840 la sua
salma venne traslata nella Chiesa di San
Luigi dei Francesi.
CAPITOLO 3: LA CONTEA
-CAMPO VACCINO ROMA
10
1636, olio su tela, Parigi Louvre
72 cm x 56 cm
Campo Vaccino era il nome con
cui nel XVI-XVIII secolo veniva
chiamata l'area dell'antico Foro
Romano. Questo luogo era
dedicato al pascolo e al mercato
boario, ma anche al passeggio e al ritrovo. Il Campo era come una piazza circondata da monumenti
e rovine, diversi elementi costruiti nella realtà li possiamo ritrovare anche nel dipinto del nostro
artista infatti al centro del dipinto è visibile la caratteristica fontana con il mascherone mentre In
fondo si scorge il Colosseo. Simile al Campo Vaccino è La Contea, luogo dove vivono gli Hobbit,
dei campi lunghi ci fanno scorgere i due luoghi nei quali vengono praticate le stesse mansioni.
È interessante considerare l’opera artistica come precursore del montaggio cinematografico e
dell’inquadratura, non a caso è possibile scorgere alcune analogie di composizione delle due
immagini proposte e di quelle che successivamente analizzeremo.
-LA CONTEA
10
-RITORNO DI ODYSSEUS
-I PORTI GRIGI
“Noli me tangere” è
un'espressione latina che significa
“non mi toccare”. Prodotto un anno prima della morte dell’artista, come molte sue opere anche di
questa si hanno poche informazioni. Tuttavia possiamo effettuare un’analogia tra la vita di Lorrain e
la sua carriea artistica, in quanto in quest’opera già possiamo notare il venir meno di quella
lucentezza che ha caratterizzato il periodo fiorente della sua produzione artistica. Il paesaggio è più
lontano, le figure sono distanziate tra loro e tutto appare immobile. A tutti gli effetti potremmo
paragonare la scena di Noli me tangere anche alla situazione che stiamo vivendo attualmente in cui
le città sono vuote, la gente non ha più contatto e non si può più uscire, una sottrazione di libertà
che emerge anche dal fotogramma della celeberrima trilogia. Le Città, in preda al terrore del
Signore Oscuro, sono più tenebrose e poche figure si scorgono in primo piano. Entrambe le
immagini ci suscitano una lieve inquietudine e vengono riprese da dei punti rialzati per mostrarci la
città.
-BREA
-GRAN BURRONE
10
-APOLLO E LE MUSE
-MINAS TIRITH
-I PORTI GRIGI
10
-CONCLUSIONI
Claude Lorrain e J.R.Talkien o Peter Jackson sono più simili di quanto si possa
pensare. Anche se del primo si hanno poche informazioni riguardo la
produzione artistica giovanile, le sue opere restano un esempio di quello che è il
fantasy moderno cinematografico, in cui ogni paesaggio è frutto della mente di un
artista e non importa di quae delle 7 arti si stia parlando. Lo studio della Luce
operato da Lorrain lo si può paragonare allo studio della direzione della
fotografia moderna, con effetti strabilianti e un realismo spettacolare, così come
la scelta dell’inquadratura e la disposizione scenografica tra architettura,
natura e figure umane. Claude Lorrain resta uno dei maestri del paesaggio ideale
del 600 nonché precursore dell’attuale genere fantasy cinematografico che ci
permette di dar origine a celeberrime trilogie come Il
Signore Degli Anelli.
FABIO MAIORANO
CINEMA 2B
10