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FONDAZIONE DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI,

PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI


DELLA PROVINCIA DI MILANO Bm.169 /itinerari

Quartiere IACPM Gratosoglio / 1963-1980 / BBPR Quartiere IACPM Gratosoglio / 1963-1980 / BBPR

via Saponaro, via Baroni, Milano


due appartamenti per piano. Poiché le I servizi pubblici sono commisurati alla
stanze di soggiorno sono sempre da un dimensione del quartiere e includono la
Nei primi anni Sessanta l’Istituto di altezza, inserite in un grande parco lato e i servizi e le scale dall’altro, I BBPR chiesa, le scuole e le attrezzature sportive.
Autonomo Case Popolari avvia la attraversato da percorsi pedonali coperti. scelgono di applicare un rigoroso criterio I negozi sono ospitati al piano terra delle
costruzione di un grande quartiere L’intervento realizzato, invece, è formato basato sulla corretta esposizione secondo piastre attrezzate situate alla base delle
autonomo, su un’area di circa cinquanta da otto torri alte 56 metri, disposte a l’asse eliotermico. Il quartiere segue così torri, mentre al piano interrato si trovano
ettari, all’estrema periferia meridionale coppie lungo Via dei Missaglia, e che sono una trama ruotata di quarantacinque i parcheggi e al piano superiore alcune
di Milano, lungo una strada di secondaria l’elemento riconoscibile a distanza, e gradi rispetto a via dei Missaglia, la cui attrezzature collettive. I principali esercizi
importanza che per l’occasione viene cinquantadue edifici in linea alti 30 metri. monotonia è mitigata dall’andamento commerciali, in questo modo, risultano
trasformata in un asse viario che dal Questi ultimi sono costretti dall’imposizione sinuoso della viabilità secondaria. allineati su via dei Missaglia allo scopo di
quartiere Chiesa Rossa si connette al del sistema di prefabbricazione pesante Più interessante la soluzione attrarre anche utenti esterni al quartiere,
Comune di Rozzano. Camus e Coignet a pareti portanti che planimetrica delle torri, dove cinque e il loro numero non è fissato ma può
La soluzione iniziale redatta dal crea un vincolo non solo tecnologico ma unità residenziali, di dimensioni e taglio essere aumentato a piacere, nel tentativo di
gruppo BBPR, ben presto abbandonata anche tipologico, obbligando i progettisti differenti, si dispiegano da un nucleo stabilire un legame territoriale che faccia da
per problemi di fattibilità, prevedeva una ad adottare uno schema distributivo molto centrale contenente le scale e quattro contrappeso ai limiti impliciti del quartiere
ventina di stecche di ben sessanta metri semplice con corpi scala che servono ascensori. Indipendentemente dal taglio, autosufficiente.
tutti gli appartamenti ruotano attorno ad un
PAOLO BRAMBILLA
GLI EDIFICI IN LINEA E LA NUOVA PENSILINA PER IL CAPOLINEA DEL TRAM (FOTO DI ENRICO TOGNI)
soggiorno-pranzo particolarmente allungato
(e per questo, secondo gli autori, più
sfruttabile) che termina con una terrazza
GLI EDIFICI A TORRE (FOTO DI ENRICO TOGNI)
quadrata posta nell’angolo.
Nel tentativo di evitare ogni
decorativismo e ogni altro palliativo
per nascondere la dimensione di un
intervento edilizio destinato a ben 20.000
abitanti, i BBPR ricercano «nuovi valori
architettonici, tipici del disegno urbano,
senza timore di usare anche della costante
ripetizione di elementi di serie come fattore
di caratterizzazione»: anche la grandiosità
e l’ imponenza, termini «negativi se
riferiti alla retorica della monumentalità»
possono diventare, almeno nelle intenzioni
dei progettisti, fattori qualificanti.

LO STUDIO BBPR E MILANO LO STUDIO BBPR E MILANO

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