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FONDAZIONE DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI,

PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI


DELLA PROVINCIA DI MILANO Bm.151 /itinerari

Torre Velasca / 1951-1958 / BBPR, Arturo Danusso Torre Velasca / 1951-1958 / BBPR, A. Danusso

piazza Velasca 5, Milano


ripetibile: il profilo della torre svetta per un costoloni rastremati che percorrono le
centinaio di metri come un unicum nello facciate e si allargano in caratteristici
Nel 1950 lo studio BBPR riceve La realizzazione è possibile grazie skyline milanese, con il dichiarato intento puntoni di raccordo al diciottesimo
l’incarico di progettare un complesso ad una concessione che il Comune di di ricostruire il profilo di una città che negli piano, è calcolata dal professor Arturo
polifunzionale di una cubatura eccezionale Milano rilascia alla società Ricostruzione anni della ricostruzione sta aumentando Danusso. Il telaio strutturale è tamponato
a poche centinaia di metri dal Duomo, su Comparti Edilizi S.p.A. per costruire una l’altezza media degli edifici perdendo tutti da pannelli prefabbricati in cemento e
alcune aree devastate dai bombardamenti torre di altezza eccezionale in cambio gli elementi di riferimento: i campanili, le graniglia di marmo rosato disposti in
alleati, in base ad un mix di funzioni della trasformazione di una parte delle chiese, i grandi edifici pubblici. maniera irregolare, «spettinature» – come
attentamente studiato per adeguarsi alla aree in suolo pubblico. La Velasca diventa Fin dalle prime bozze di progetto i le definisce Portoghesi – che sono «una
normativa che regola i finanziamenti statali così un episodio isolato, in contrasto con BBPR delineano una torre in cui la parte riedizione più complessa della dialettica tra
per la ricostruzione. l’idea corrente di grattacielo come tipo superiore è più larga di quella inferiore, gabbia strutturale e involucro murario del
in funzione del fatto che le abitazioni razionalismo italiano».
VISTA DAL BASSO DELL’EDIFICIO (FOTO DI STEFANO SURIANO)
(dal 19° al 25° piano) necessitano di una Nel passaggio dalla soluzione in acciaio
profondità maggiore del corpo di fabbrica a quella in cemento armato è avvenuto
rispetto agli uffici (dal 2° al 10° piano) e agli anche un capovolgimento linguistico: da un
studi professionali con abitazione annessa progetto in piena sintonia con l’imperante
(dall’11° al 17° piano). Le settantadue International Style i BBPR passano a
abitazioni della parte in alto, da due a sette una soluzione che Pevsner giudica «Neo
vani più servizi, sono tutte dotate di veranda Art Noveau» e che suscita scalpore al
o terrazzo e sono attrezzate – secondo un Congresso dei CIAM di Otterlo del 1959 a
modello che raramente trova applicazione causa delle membrature neogotiche, delle
in Italia – di tutti gli arredi fissi (armadi, guglie terminali, del grande tetto a falde che
cucina ed elettrodomestici) in modo che gli copre il piano attico, dei richiami al profilo
inquilini debbano provvedere soltanto ai di una torre medievale.
mobili propriamente detti. Più serenamente la Torre Velasca è da
Nelle fasi di ricerca iniziali considerare un «omaggio a Milano» che
s’immaginava una torre rivestita da un cerca un vitale connubio, scrive Rogers,
curtain wall vetrato, sostenuta da una tra «le energie autoctone» e «le correnti
struttura in acciaio, alla quale, in virtù che formano il patrimonio universale del
di uno studio condotto da una società pensiero» per offrire una visione meno
specializzata di New York, si preferisce una dogmatica della modernità.
soluzione in cemento armato che consente
PAOLO BRAMBILLA
di ridurre i costi di un quarto. La struttura,
gettata in opera ed esibita con possenti

LO STUDIO BBPR E MILANO LO STUDIO BBPR E MILANO

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