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CONGRESSO DI VIENNA

1814-1815
Età della Restaurazione

Al congresso partecipano in primis le potenze vincitrici: Inghilterra, Austria, Prussia e Russia.


Tuttavia, partecipò anche la sconfitta Francia, grazie all’abile pratica politica del ministro degli
esteri Talleyrand.

Per la redistribuzione dei territori conquistati da Napoleone si tenne conto di due principi:
 Principio dell’equilibrio: nessuna potenza doveva prevalere.
 Principio della legittimità: ritornano sul trono le casate regnanti prima di Napoleone.
Le potenze erano inoltre tenute all’intervento in caso di mancata osservanza dell’equilibrio.

 Francia: Luigi XVIII


 Polonia: divisa tra Prussia e Russia. Si configura come regno autonomo, ma unito
alla corona dello zar Alessandro I.
 Nasce la Confederazione tedesca: 39 stati sotto il controllo di Austria e Prussia.
 Inghilterra acquisisce molte colonie.
 Regno di Sardegna: Piemonte, Savoia, Sardegna ed ex territori della Repubblica di
Genova (che non venne ricostituita).
 Si costituisce il regno Lombardo-Veneto, sotto controllo dell’Austria.
 Sotto controllo dell’Austria erano anche il Granducato di Toscana (governato dagli
Asburgo-Lorena), il Ducato di Modena e il Ducato di Parma e Piacenza.
 Viene restaurato lo Stato Pontificio, indipendente ma legato all’Austria.
 Regno di Napoli e Regno di Sicilia vengono uniti nel Regno delle due Sicilie sotto
la corona di Ferdinando IV di Borbone  Ferdinando I.

Santa alleanza
Dichiarazione politica, poi sistema politico che regolò la vita dei principali Stati europei dal 1815 al
1830. La dichiarazione, firmata a Parigi il 26 settembre 1815 da Alessandro I di Russia, Federico
Guglielmo III di Prussia e Francesco II d’Austria, fu voluta dallo zar e affermò il principio che i tre
sovrani, rappresentanti delle confessioni ortodossa, protestante e cattolica, dovevano restare sempre
uniti come fratelli e governare i popoli con paterna sollecitudine per alimentare in essi lo spirito di
fratellanza evangelica e l’amore della religione, della pace, della giustizia. In seguito, aderirono anche
i re di Francia, dei Paesi Bassi, di Svezia e di Sardegna.

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