Negli spartiti moderni la siglatura degli accordi si limita nella maggior parte dei casi a strutture di
quattro note (accordi di settima e di sesta). Talvolta la sigla riporta anche la nona dell’accordo,
soprattutto se si tratta di una nona alterata (b9 o #9). In ogni caso i pianisti moderni difficilmente si
limitano ad eseguire accordi di quattro suoni. Spetta quindi alla creatività dell’esecutore, e alla sua
abilità, sostituire le strutture armoniche originali con accordi più complessi.
La teoria degli sviluppi superiori degli accordi può apparire complessa. Esistono tuttavia soluzioni
tecniche la cui applicazione risulta abbastanza facile se si ha acquisito una certa pratica con gli
accordi di settima. In questo contesto analizzeremo semplici schemi per l’elaborazione e
l’arrangiamento degli accordi e mostreremo come sia possibile con essi sviluppare degli
accompagnamenti vari, moderni ed efficaci (l’elaborazione ritmica degli accompagnamenti esula
dagli scopi della seguente trattazione. A tal fine si rivelerà particolarmente utile l’ascolto e l’analisi
delle incisioni discografiche).
VOICINGS “A, B”
Per sviluppare gli accordi di quattro note utilizzeremo un particolare tipo di arrangiamento che
consiste nell’aggiungere all’accordo la nona e la tredicesima. Per fare ciò impiegheremo il seguente
schema:
agli accordi di settima di dominante aggiungere la nona e la tredicesima.
a tutti gli altri tipi di accordi aggiungere solamente la nona.
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Accordi di settima di dominante
La mano sinistra esegue la fondamentale dell’accordo, la mano destra esegue la terza, la settima, la
nona e la tredicesima (cioè la nota che si trova un tono sopra alla quinta). La tredicesima quindi
prende il posto della quinta.
Il voicing A è quello con la nona come voce superiore mentre il voicing B è quello con la
tredicesima come nota superiore.
Gli accordi di settima di dominante possono anche essere alterati, cioè avere la tredicesima
abbassata di un semitono (più comunemente denominata #5) e la nona abbassata o alzata di un
semitono (b9, #9). Si modificheranno quindi queste due voci nei voicings già visti.
Es. 3
Ricorda: nella siglatura moderna, la tredicesima alterata (b13) è più spesso indicata #5.
L’alterazione dell’accordo di settima di dominante è spesso usata sul V grado della tonalità minore,
ma può comunque essere utile anche in altre situazioni. È conveniente perciò, una volta acquisita
una certa pratica con questi voicings, sperimentarne l’applicazione nei casi più disparati.
Es. 4: II V I in DO maggiore.
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APPLICAZIONI DEI VOICINGS A, B
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