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Soprattutto, il
riconoscimento della fragilità della vita, incarnata nella figura del ciliegio, tematica attualissima e
applicabile all’imprenditore di oggi. In particolare, questo parallelismo è spiegato all’interno di un
articolopubblicato su Forbes e tratto dal libro The Japanese Samurai Code: Classic Strategies for
Success, in cui vengono indicate le sette virtù possedute dai Samurai e come si possono applicare alla
vita da imprenditore.
Quando stai partendo per un lungo viaggio, è naturale informarti sulla cultura e le caratteristiche del
posto che stai per visitare. Per evitare di dilungarci troppo, andremo subito al dunque: apriamo una
piccola parentesi su chi sono stati i Samurai e che cosa hanno fatto nella loro vita.
La classe sociale dei Samurai fece la sua comparsa in Giappone durante il periodo Heian, che va dall’VIII
al XII secolo d.C. Nata come classe servitrice estromessa dalle questioni di natura politica, nel corso
degli anni diventò la più famosa casta di guerrieri al mondo, svolgendo un ruolo decisivo nella difesa
del Giappone dalle invasioni esterne e dalle lotte intestine tra feudatari.
Codice d’onore
Fin da bambino, il Samurai era educato all’autodisciplina e al senso del dovere, uniti al disprezzo per i
beni materiali e per la paura, al rifiuto del dolore e soprattutto della morte.
Le 7 virtù Samurai
Kennin
La prima virtù, dal nome Kennin, indica due caratteristiche importanti che venivano insegnate ai giovani
Samurai sin da piccoli: forza d’animo e perseveranza. Se consideriamo cosa l’imprenditore deve
affrontare oggi per sostenere il proprio business, capiamo che il Kennin è di sicuro una delle
caratteristiche che possono fare la differenza nel proprio modo di approcciare la vita.
Questa virtù veniva insegnata attraverso il Kendo (la via della spada). Un duro allenamento del corpo e
dello spirito attuato al fine di acquisire un atteggiamento di forza e concentrazione nell’affrontare gli
eventi.
Shinnen
Convinzione e fede, intesa anche come fiducia in sé stessi. Questa virtù ha profondamente influenzato
la storia del Giappone, sia in positivo che in negativo. La vita dei giovani Samurai, infatti, richiedeva che
sviluppassero una forte motivazione e convinzione nelle proprie capacità. Questo li portava a credere
che tutto fosse loro possibile, nonostante le difficoltà e gli ostacoli.
Come attuarlo nella propria vita: affrontando gli ostacoli, costituiti anche da risultati negativi, con
un forte atteggiamento positivo, credendo sempre in sé stessi e nella propria capacità di
cambiare le situazioni in proprio favore.
Shinco
Questa terza virtù si può tradurre in cura, attenzione e discrezione nella propria vita quotidiana. Nella
vita del giovane Samurai, lo Shinco si traduceva nella necessità di acquisire una sorta di sesto senso
culturale che li guidasse nell’applicazione di un’etichetta. Questo perché trasgredire il
codicecomportamentale poteva significare anche la rovina per la famiglia, nonché disonore e disprezzo.
Lo Shinco è una virtù profondamente radicata nella cultura giapponese e la sua presenza si avverte
maggiormente man mano che cresce il livello sociale e diplomatico delle persone coinvolte
nell’interazione. È galateo, fisico e verbale. Gli imprenditori devono affrontare molte situazioni in cui il
decoro è fondamentale, soprattutto negli incontri d’affari.
Seigi
Il Seigi si riferisce alla parte del codice morale che riguarda la rettitudine e la giustizia. È noto come
l’onore fosse alla base della vita del Samurai, nonostante la violenza caratterizzasse gran parte delle loro
azioni. Non dimentichiamo che, per onore e senso di giustizia, si suicidavano lasciando un messaggio
implorante con il quale cercavano di porre rimedio al disonore.
Un esempio storico di rettitudine e senso di giustizia si è verificato quando, poco prima della Seconda
Guerra Mondiale, il Giappone comunicò ad alcuni imprenditori americani che avrebbe onorato i
pagamenti.
Sessei
La quinta virtù incarna in sé due principi importantissimi per un imprenditore: moderazione etemperanza.
Nella vita del Samurai, queste caratteristiche sono applicate non soltanto nell’uso moderato di bevande
alcoliche, ma, più in generale, in tutti gli aspetti della vita quotidiana.
Il Sessei ha portato i Samurai ad avere un livello di temperanza straordinariamente alto per gli standard
mondiali. Al giorno d’oggi se ne trova ancora traccia in Giappone soprattutto per quel che riguarda
lesituazioni formali, un po’ meno per quel che riguarda l’uso di alcolici.
Come attuarlo nella propria vita: trovando un equilibrio tra vita privata e lavoro. Lavorare è
una cosa nobilissima, essenziale per la vita, ma ricordate che un lavoro eccessivo senza uno stile
di vita completo e soddisfacente, può compromettere la vostra salute e i vostri rapporti personali.
Jizen
Jizen, ovvero benevolenza e carità. Sembra strano parlare di queste due caratteristiche quando gran
parte dell’immaginario comune lega i Samurai ad azioni crudeli e barbare. Eppure, nella storia del
Giappone, ci sono molti esempi di guerrieri caritatevoli e saggi; non dimenticare che la loro dottrina è
stata ispirata dai principi del confucianesimo.
Come attuarlo nella propria vita: in questa situazione economica, i consumatori sono più
parsimoniosi nei loro acquisti. Generare dei prodotti sani, sicuri, permette non solo di avere un
rendimento migliore (la gente sa ciò che le fa bene), ma anche di vivere una vita soddisfatta e
tranquilla.
Kibo
Infine, l’ultima qualità è il Kibo, ovvero la speranza. I giapponesi non erano un popolo di musoni, anzi,
hanno sempre avuto uno spiccato senso dell’umorismo: amavano giochi di parole, scherzi e feste.
Questa qualità era dovuta al fatto che le religioni su cui si fondava la loro cultura, esprimevano principi
positivi, ottimisti che si traducevano nel valorizzare e celebrare la vita.
Come attuarlo nella propria vita: non importa quanto le cose vadano male, ricordati sempre di
ridere, fare una passeggiata, dedicarti alle cose che ti piacciono e che ti fanno stare bene.
Esercizio finale
Il nostro viaggio insieme si conclude qui. Adesso, sei pronto a riprendere quel foglietto che avevi
messo da parte. Leggi tutte le parole che hai associato al termine Samurai e verifica quante, di quelle
segnate sul tuo pezzo di carta, corrispondono alle nostre.
Adesso sei pronto. Pronto a esercitarti e mettere in pratica i principi che hai trovato in comune e ad
approfondire quelli che invece non sono stati trattati in questa sede.
Prova a guardare la tua vita e, più in specifico il tuo lavoro, come se fossi un Samurai, senza la paura
di dover morire in qualche aspetto, ma con la speranza e una continua fiducia in te stesso. Quella stessa
fiducia che, dinanzi alla morte, porta il Samurai a dare il tutto per tutto e a rendere possibile, l’impossibile.
Giuseppina Ocello