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Alessandro Manzoni

 BIOGRAFIA
Alessandro Manzoni nacque a Milano il 7 marzo 1785, da una famiglia agiata e
conosciuta: Giulia Beccaria, la madre, una donna brillante; Pietro Manzoni, il padre, un
piccolo nobile di animo buono; Cesare Beccaria, il nonno, uno dei maggiori esponenti
dell’illuminismo italiano e noto per il celebre trattato Dei delitti e delle pene. Molto
probabilmente il vero padre fu un amante di Giulia, Giovanni Verri, un altro
esponente della cultura milanese.
Visse i primi anni presso la cascina Costa, dove fu svezzato e allevato dalla balia
Caterina Panzeri. Egli iniziò a studiare in collegi religiosi, ricevendo un’educazione
cattolica, che provocò in lui un forte anticlericalismo e razionalismo.
Dopo alcuni anni, la madre Giulia si separò dal marito e si trasferì a Parigi con il suo
nuovo compagno, Carlo Imbonati. Nel 1805, anno in cui morì Carlo, Alessandro
raggiunse la madre a Parigi, stringendo così un bel rapporto per tutta la vita.
Gli anni a Parigi segnarono completamente Manzoni: iniziò a studiare la cultura
francese che gli offrì una rinnovata e spirituale visione della religione.
Nel 1808 sposò Enrichetta Blondel, dalla quale ebbe nove figli. Nel 1810 la risposò
secondo un rito cattolico. Proprio quell’anno fu decisivo per Manzoni: lo portò alla
conversione e a riflettere sulle convinzioni, sui comportamenti e sull’attività artistica;
inoltre, il suo cattolicesimo ero contrario al potere temporale dei papi. In un secondo
tempo, il pensiero di Manzoni si orientò verso quelle forme più moderne di
cristianesimo.
La conversione portò a un cambiamento radicale nella vita di Alessandro: proseguì in
una normale e regolare quotidianità, scrivendo le sue prime opere, come I Promessi
Sposi. Si trasferì a Milano per il resto della sua vita.
Furono anni tremendi per Manzoni: nel 1833 ci fu la morte di Enrichetta; nel 1841 morì
la madre; successivamente ci fu anche la morte delle figlie Giulia e Cristina. Nel 1837 si
sposò con Teresa Borri Stampa.
Tra il 1842 e il 1873, fu nominato Senatore del Regno d’Italia; trasferì la capitale a
Firenze; collaborò con Francesco De Sanctis alla stesura dei primi programmi
scolastici della scuola d’Italia; divenne cittadino romano.
Morì il 22 maggio del 1873 a Milano.

 POETICA
Tutti gli scritti di Manzoni (poesia, romanzo, teatro) hanno alcune caratteristiche in
comune:
La ricerca della verità, che era indispensabile affinché l’arte potesse avere un fine
educativo;
La visione della storia come espressione della Provvidenza divina, cioè della
volontà di Dio, che gli uomini dovevano assecondare e accettare.
Nel 1823 Manzoni scrisse il suo pensiero poetico in un’unica formula: “ L’UTILE PER
SCOPO, IL VERO PER SOGGETTO, L’INTERESSANTE PER MEZZO”.
Egli distinse il VERO STORICO (i fatti, gli ambienti, e i processi generali) e il VERO
POETICO (gli aspetti psicologici e la creazione dei personaggi), che dovevano combinarsi
per la realizzazione dell’opera letteraria. Infatti, quest’ultima doveva trasmettere un
messaggio morale e un insegnamento.
Il pensiero di Manzoni rifletteva le mode e i movimenti artistici del tempo: il
neoclassicismo con Vincenzo Monti e l’impegno illuministico e la raffinatezza arcadica
con Giuseppe Parini. I versi più significativi li ritroviamo nel carme “In morte di Carlo
Imbonati”.
Tra le opere più importanti ritroviamo:
Inni sacri: sono una raccolta di cinque componimenti che riportano la conversione
religiosa di Manzoni, e quindi rappresentano l’evidente segno dell’entusiasmo per la
scoperta di un così alto e assoluto senso della vita. Essi sono La Resurrezione, Il nome
di Maria, Il Natale, La Passione e La Pentecoste.
Le odi civili: sono la conseguenza di una fase di riflessione sul rapporto fra i valori, gli
ideali religiosi e la realtà storica. Essi sono il Proclama di Rimini (1815), Marzo 1821
(1821) e soprattutto Il 5 maggio. Nelle prime due si rievocano momenti coraggiosi e
sventurati dei tentativi politico-militari di ribellarsi contro l’oppressore austriaco per la
costruzione dell’unità d’Italia. L’ultima, invece, rievoca la triste morte di Napoleone.
Le tragedie: Il Conte di Carmagnola e l’Adelchi. Nel primo si narra la vicenda di un
valoroso capitano del XV secolo che fu accusato ingiustamente di tradimento e condannato
a morte. Nell’ultimo viene rappresentata la fase conclusiva dello scontro tra Franchi e
Longobardi nel nord dell’Italia, alla fine del VIII secolo.
I Promessi Sposi: è il romanzo più famoso di Manzoni e l’opera più rappresentativa del
romanticismo italiano. Per la prima volta, in un romanzo di successo, i protagonisti sono
gli umili e non i ricchi (Renzo e Lucia). Il romanzo racconta di una storia d’amore
contrastato, di un matrimonio impedito e di prepotenze da parte delle classi sociali.
Durante la storia, i due fidanzati saranno costretti a separarsi, fino a quando non si
creeranno le condizioni che renderanno possibile il felice ricongiungimento.

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