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FLESSIBILITA’ E SOSTENIBILITA’

DELLA DIETA
In questo articolo voglio affrontare una questione piuttosto delicata, molto spesso vengono fatte
distinzioni del tipo “cibi buoni, cibi cattivi”, “cibi che fanno ingrassare, cibi che fanno dimagrire”,
articoli dal nome “i 10 cibi da eliminare se vuoi dimagrire” ecc…
Oggi voglio fare chiarezza sull’argomento e cercare di dare alcune linee guida per poter
iniziare una dieta pratica e sostenibile nel tempo.

Partiamo dal presupposto che non esistono cibi che fanno ingrassare o che fanno dimagrire, esistono
semplicemente cibi più o meno calorici. Ed è proprio questo che fa la differenza, una persona che
vuole dimagrire riuscirà nel suo intento solamente se alla fine della giornata avrà assunto
meno calorie di quelle che ha bruciato nella sua attività giornaliera, questo accadrà
indipendentemente dal tipo di cibo che viene assunto.

Nel 2004 è stato trasmesso il documentario Supersize me di Morgan Spurlock, in cui l’autore ha
mangiato per un mese solo da McDonald’s finendo con pesare 11kg in più e trovandosi fortemente
debilitato, il soggetto però non solo aveva cominciato a mangiare tutti giorni da McDonald’s ma
aveva anche cessato ogni tipo di attività fisica.
Questo documentario suscitò la curiosità di John Cisna, un professore di scienze dell’università di
Lowa.
Così l’uomo decise di ripetere l’esperimento, mettendosi in deficit calorico e facendo regolare
esercizio fisico, mangiando a colazione, pranzo e cena esclusivamente da McDonald’s, tutto questo
per tre mesi. Vorrei precisare che non mangiava insalata ma i classici panini che conosciamo tutti.
Alla fine dei 90 giorni Cisna ha perso ben 17 kg e cosa ancora più sorprendete aveva addirittura
migliorato i suoi livelli di colesterolo.
Di seguito riporto le sue parole “La morale non è che bisogna mangiare più spesso da
McDonald’s. La morale è che bisogna stare attenti a cosa si mangia e all’esercizio fisico. Il
punto è che sono scelte. Tutti abbiamo scelte. Sono le nostre scelte che ci fanno diventare
grassi, non McDonald’s”.

“Ok Mattia, allora da domani dobbiamo cominciare a mangiare nei Fast Food e a muoverci
semplicemente un po’ di più?”
Chiaramente la risposta è no, anche nel secondo caso il soggetto in questione si è ritrovato ok con il
colesterolo migliorato però con forti deficit a livelli nutrizionali, carenze vitaminiche e tutte le
conseguenze associate.
Il messaggio che deve passare è che non bisogna osannare o dannare alcun tipo di cibo.
Bisogna semplicemente trovare il giusto compromesso per riuscire ad avere una dieta sana,
flessibile e soprattutto sostenibile nel lungo periodo.
Negli ultimi anni fortunatamente si è presa molta più consapevolezza in ambito alimentare e
sappiamo bene come una dieta ben bilanciata sia la strada migliore per uno stato di salute ottimale.

Che l’obiettivo sia perdere o aumentare di peso la strada giusta per farlo è quella di stabilire il
proprio fabbisogno calorico e decidere se stare sotto o sopra, in deficit o in surplus.
Costruire una dieta sana ed equilibrata, cercando di non avere alcun tipo di carenza nutrizionale,
scegliere alimenti sani e fare attenzione al fabbisogno vitaminico giornaliero personale e in tutto
questo aggiungere una quota di “cibo spazzatura” per quando se ne sente il bisogno. Questo per
mantenere la dieta sostenibile nel tempo, per evitare di avere crolli che porterebbero ad abbuffate ed
alla successiva vanificazione e cessazione della dieta stessa.

Il mio consiglio è quello di strutturare la propria dieta settimanale in modo da avere per l’80%
alimenti sani e completi sotto il profilo nutrizionale e per il 20% alimenti “cattivi” , cibo
spazzatura, da tenersi come bonus nei momenti difficili.

Definisci il tuo fabbisogno calorico, scegli l’obiettivo e di conseguenza aggiungi o togli calorie e
costruisci la tua tabella alimentare settimanale in maniera flessibile o soprattutto sostenibile
nel tempo.

Ricorda la dieta non deve essere vissuta come una punizione momentanea, se riesci a entrare in
questo concetto di flessibilità e sostenibilità devi fare tua la dieta e trasformarla in uno stile di vita
da mantenere nel tempo.

Articolo a cura di Mattia Milani

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