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IMPIANTI CHIMICI
Lezione 18
SEPARAZIONI FISICHE
SEPARAZIONI FISICHE
…..
Purificazione
Separazioni meccaniche
Separazioni meccaniche
Trasporto di materia
ASSORBIMENTO
Tali esigenze determinano i criteri di scelta del solvente assorbente in quanto deve
essere:
• Solubile rispetto al gas considerato cioè, in grado di solubilizzare i componenti da
recuperare o da eliminare
• Selettivo deve assorbire solo i componenti voluti e non altri
• Economico
• Non tossico generalmente viene utilizzata l'acqua che, però, non è adatta nel caso
in cui si debbano assorbire degli idrocarburi
• Facilmente separabile dai componenti assorbiti
ADSORBIMENTO
LISCIVIAZIONE (SOLIDO-LIQUIDO)
Consiste nella separazione di uno o più componenti da una massa solida mediante
un solvente.
Si distingue dalla dissoluzione perché quest’ultima non lascia in genere un residuo
solido insolubile al termine dell’operazione, mentre la massa solida che rimane dopo
la lisciviazione rappresenta ancora una percentuale notevole del materiale di
partenza.
CRISTALLIZAZIONE
Oppure la sostanza viene portata oltre il punto di fusione e poi fatta raffreddare
selettivamente per ottenere i cristalli desiderati (cristallizzazione frazionata)
DISTILLAZIONE
Π𝑦𝑖 = 𝑝𝑖0 𝑇 𝑥𝑖
• Π 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑒
• 𝑦𝑖 𝑓𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑚𝑜𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑓𝑎𝑠𝑒 𝑔𝑎𝑠
• 𝑝𝑖0 𝑇 𝑡𝑒𝑛𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑣𝑎𝑝𝑜𝑟𝑒
• 𝑥𝑖 𝑓𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑚𝑜𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑓𝑎𝑠𝑒 𝑙𝑖𝑞𝑢𝑖𝑑𝑎
Legge di Raoult in soluzioni ideali
Π𝑦𝑖 = 𝑝𝑖0 𝑇 𝑥𝑖
Π𝑦𝑖 = 𝑝𝑖0 𝑇 𝑥𝑖
0.00 0.10 0.20 0.30 0.40 0.50 0.60 0.70 0.80 0.90 1.00
LIQ
Distillazione differenziale
Π𝑦𝑖 = 𝑝𝑖0 𝑇 𝑥𝑖
0.00 0.10 0.20 0.30 0.40 0.50 0.60 0.70 0.80 0.90 1.00
Per fare questo utilizziamo stadi di equilibrio successivi connessi fra loro
F=D+B
F=D+B
FxF1 = DxD1 + BxB1
FxF2 = DxD2 + BxB2
FxFN = DxDN + BxBN
NL =10C+2N+29 - 9(C+2)
C+2N+11
C+2 Corrente di alimentazione
N+1 flussi termici
N dovute ai piatti
1 per il ripartitore di flusso
N+2 cadute di pressione
N-1 dovute ai piatti
1 per il condensatore
1 per il ripartitore di flusso
NL = 6 1 per il ribollitore
NL = 6
2 variabili nell’ambito delle composizioni o delle portate relative alle
correnti esterne D e B di testa e di fondo (le variabili di composizione
sono assegnate o sotto forma di purezza dei prodotti o di recupero di uno
dei componenti dell’alimentazione in una delle correnti in uscita)