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1) UN SOGGETTO CHE, IN ASSENZA DI PARALISI, PRESENTI UNA INCAPACITÀ DI ESEGUIRE UNA SEQUENZA DI ATTI
MOTORI COMPLESSI, AVRÀ UN DISTURBO CHE SI DEFINISCE:
• APRASSIA (disturbo del movimento volontario: l’incapacità di compiere gesti coordinati e diretti a un
determinato fine, sebbene siano mantenute inalterate la volontà del soggetto e la sua capacità motoria)
• Atassia (è un disturbo consistente nella progressiva perdita della coordinazione muscolare che quindi
rende difficoltosa l’esecuzione di alcuni movimenti volontari)
• Paresi (consiste in una diminuzione parziale della motilità di un distretto muscolare)
• Dismetria (difficoltà nell’eseguire piccoli movimenti a causa di lesioni del cervelletto e del midollo spinale)
3) I NEURONI MIRROR
• PERMETTONO DI PREDIRE L’OBIETTIVO DELL’AZIONE OSSERVATA
(I neuroni specchio sono una classe di neuroni che si attivano quando un individuo (o animale) compie
un'azione e quando l'individuo osserva la stessa azione compiuta da un altro soggetto. In altri termini essi
possono fornire una base neurale per predire, in un altro individuo, le azioni susseguenti ad un
comportamento dato e l'intenzione che ne sta all'origine.)
• Sono in grado di evocare solo la rappresentazione motoria dell’azione osservata
• Permettono solo il riconoscimento dell’azione osservata
• Non permettono di predire l’obiettivo dell’azione osservata
4) PROVARE UNA SENSAZIONE DOLOROSA O OSSERVARE UNA PERSONA CARA A CUI VIENE APPLICATO UNO STIMOLO
DOLOROSO
• ATTIVA SIA L’INSULA CHE LA CORTECCIA CINGOLATA ANTERIORE
(L’espressione del dolore include la corteccia cingolata anteriore e l’insula, che sono regioni ripetutamente
attivate durante il dolore in prima persona.)
• Non si attiva né l’insula né la corteccia cingolata anteriore
• Attiva solo l’insula (L’espressione di dolore attiva l’amigdala)
• Attiva solo la corteccia cingolata anteriore
5) I NEURONI DELLA CORTECCIA CEREBRALE SU CUI ARRIVANO LA MAGGIOR PARTE DELLE AFFERENZE A PARTIRE DAI
NUCLEI TALAMICI SONO SITUATI NEL
• VI strato
• IV STRATO (Le afferenze talamiche arrivano al IV strato della corteccia cerebrale.)
• III strato
• V strato
10) NELLA MAGGIOR PARTE DEI CERVELLI UMANI QUALE ASIMMETRIA ANATOMICA VIENE PIÙ FREQUENTEMENTE
RISCONTRATA TRA I DUE EMISFERI?
• UN PIANO TEMPORALE PIÙ GRANDE NELL’EMISFERO SINISTRO
(Osservazione anatomica: Geschwind et al. (1968) hanno mostrato che il piano temporale sinistro ha
dimensioni mediamente maggiori di quello destro, anche nel feto.)
• Una corteccia pre-motoria più estesa nell’emisfero che controlla la mano dominante
• Una corteccia motoria più estesa nell’emisfero che controlla la mano dominante
• Un piano temporale più grande nell’emisfero destro
15) QUALE DEI SEGUENTI SINTOMI È TIPICO DEI SOGGETTI CON UNA LESIONE ALLA CORTECCIA PREFRONTALE?
• Anoressia
• Un quoziente intellettivo inferiore alla norma
• Atassia
• UN COMPORTAMENTO PERSEVERATIVO
(I soggetti con lesioni alla corteccia prefrontale dorsolaterale presentano comportamenti perseverativi: non
riuscendo a ricordare le esperienze passate, continuano a comportarsi nel medesimo modo; i comportamenti
perseverativi sono spesso associati a risposte automatiche guidate, anziché da uno scopo, dallo stimolo, che il
più delle volte risulta irrilevante rispetto alla circostanza.)
18) UNA RESEZIONE DELLA PORZIONE POSTERIORE DEL CORPO CALLOSO (detta SPLENIO)
• DANNEGGIA IL TRASFERIMENTO DI INFORMAZIONI SENSORIALI VISIVE, UDITIVE E TATTILI
• Determina deficit sovrapponibili a quelli della resezione totale del corpo calloso
• Non determina nessun deficit
• Danneggia il trasferimento di informazioni di ordine superiore (semantiche) riguardanti un determinato
stimolo (Questo è causato dalla resezione della porzione ANTERIORE)
20) IN SEGUITO A UNA LESIONE BILATERALE DELLA CORTECCIA PREFRONTALE DELLA SCIMMIA
• Il comportamento dell’animale è guidato dallo scopo
• IL COMPORTAMENTO DELL’ANIMALE DIVIENE GUIDATO DALLO STIMOLO
(Si osservano comportamenti perseverativi spesso associati a risposte automatiche guidate, anziché da uno scopo,
da uno stimolo spesso inadatto alla circostanza. Traumi acuti bilaterali possono causare comportamenti scomposti
o invadenti, logorrea, agitazione, che spesso durano per diversi giorni e che regrediscono spontaneamente)
• L’animale diviene più aggressivo nei confronti di altri esemplari
• L’animale diviene più aggressivo nei confronti di se stesso
21) COSA SI INTENDE PER DISSOCIAZIONE DOPPIA?
• ANALIZZANDO 2 GRUPPI DI SOGGETTI IN DUE COMPITI X E Y, IL GRUPPO 1 HA PRESTAZIONI ALTERATE NEL
COMPITO X E IL GRUPPO 2 NEL COMPITO Y
(Una doppia dissociazione tra due compiti (A e B), si ha quando un soggetto esegue normalmente il compito
A e ad un livello ridotto il compito B, mentre un altro soggetto esegue in modo ridotto il compito A ed esegue
normalmente il compito B.)
• Analizzando 2 gruppi di soggetti in due compiti X e Y, nessuno dei 2 gruppi ha prestazioni alterate
• Analizzando 2 gruppi di soggetti in due compiti X e Y, entrambi i gruppi hanno prestazioni alterate nel compito Y
• Analizzando 2 gruppi di soggetti in due compiti X e Y, entrambi i gruppi hanno prestazioni alterate nel compito X
22) QUALE CARATTERISTICA HANNO IN COMUNE I NEURONI DELLA CORTECCIA SENSITIVA CHE APPARTENGONO AD UNA
STESSA COLONNA CORTICALE?
• Tutti i neuroni della stessa colonna rispondono alla stimolazione dello stesso tipo di recettori di una stessa zona
di periferia ipsilaterale
• Tutti i neuroni della stessa colonna rispondono alla stessa zona periferica indipendentemente dal tipo di
recettore stimolato
• TUTTI I NEURONI NELLA STESSA COLONNA RISPONDONO ALLA STIMOLAZIONE DELLO STESSO TIPO DI
RECETTORI DI UNA STESSA ZONA DI PERIFERIA CONTROLATERALE
• Tutti i neuroni della stessa colonna sono orientati con l’albero dendritico nella stessa direzione
23) I GANGLI DELLA BASE E L’AREA SUPPLEMENTARE MOTORIA (SMA) SONO PREVALENTEMENTE IMPLICATI:
• NEI MOVIMENTI GUIDATI DA STIMOLI INTERNI E NELL’ESECUZIONE DI MOVIMENTI BEN APPRESI
(L’area supplementare seleziona i movimenti in risposta a stimoli interni, come quando ci si alza dalla
seggiola perché si sentono i muscoli irrigiditi o quando si digita un numero di telefono a memoria.)
• Nelle fasi iniziali dell’apprendimento e nei movimenti guidati da stimoli interni
• Nei movimenti guidati da stimoli esterni e nell’esecuzione di movimenti ben appresi
• Nei movimenti guidati da stimoli esterni e nelle fasi iniziali dell’apprendimento (è implicato il cervelletto))
24) QUANDO SI OSSERVA UN’AZIONE CON CONTENUTO COMUNICATIVO (ES. UN UOMO CHE MUOVE LA BOCCA PER
PARLARE O UN CANE PER ABBAIARE)
• Non ci sono studi in questo ambito
• SI HANNO ATTIVAZIONI NEURALI DIVERSE IN RELAZIONE ALLA SPECIE ANIMALE CHE COMPIE L’AZIONE CHE
VIENE OSSERVATA
(L’osservazione dell’azione con contenuto comunicativo dà un diverso pattern di attivazione a seconda della
specie.)
• Non ci sono differenze di attivazione legate all’osservazione di azioni con diverso significato simbolico
• Si hanno le stesse aree di attivazione cerebrale indipendentemente dalla specie animale che compie l’azione
che viene osservata
28) QUALI DELLE SEGUENTI AREE È PIÙ ATTIVA DURANTE L’ESECUZIONE DI UN COMPITO AD ATTENZIONE DIVISA?
• L’ippocampo
• La corteccia cingolata anteriore
• Il giro del cingolo posteriore
• IL LOBO PARIETALE
45) QUANDO VIENE IMMAGINATA, MA NON ESEGUITA, UNA SEQUENZA DI MOVIMENTI CON LE DITA DELLA MANO
DESTRA:
• Si attivano le aree supplementari motorie (SMA) di entrambi gli emisferi e l’area motoria primaria di destra
• Si attivano le aree supplementari motorie (SMA) e le aree motorie primarie di entrambi gli emisferi
• Si attivano le aree supplementari motorie (SMA) di entrambi gli emisferi e l’area motoria primaria di sinistra
• SI ATTIVANO LE AREE SUPPLEMENTARI MOTORIE (SMA) DI ENTRAMBI GLI EMISFERI