delle lingue seconde: percorsi, strategie, abilità (Didattica delle lingue moderne, OCI 1)
Anno accademico 2019/20
Prof. Elena Nuzzo GUIDARE L’APPRENDIMENTO Apprendimento guidato I risultati della ricerca concordano > grazie all’insegnamento è possibile accelerare il percorso acquisizionale e ottenere livelli di competenza e di accuratezza vicini a quelli dei parlanti nativi, evitando o riducendo il rischio di stabilizzazione.
MA… Apprendimento guidato Come abbiamo visto, l’insegnamento è efficace se tiene conto dei meccanismi naturali di acquisizione e se sfrutta al meglio i fattori di variabilità su cui è possibile intervenire. Vincoli di apprendibilità/insegnabilità Intervento didattico poco efficace > mancato rispetto dei vincoli naturali di apprendibilità: se per imparare una lingua dobbiamo percorrere determinate tappe uguali per tutti, forzare queste tappe cercando di insegnare cose per cui gli apprendenti non sono ancora “pronti” può essere inutile, o dannoso. Analizzare l’interlingua ci aiuta a capire che cosa è pronto a imparare un apprendente. A coppie Provate a ipotizzare per che cosa sono o non sono pronti A.X., J.W. e F.L.
Cioè, che cosa si sta “muovendo” nelle loro interlingue? Su cosa sarebbe utile un intervento didattico e su cosa invece sarebbe troppo precoce? Vantaggi dell’insegnamento (1) • Quando usiamo la lingua per comunicare, il nostro obiettivo principale è quello di scambiare contenuti (idee, informazioni, opinioni ecc.) con i nostri interlocutori. • L’attenzione è quindi rivolta principalmente al significato di quello che si dice, non alla forma > non prestiamo attenzione a molti elementi del codice che usiamo per comunicare, soprattutto se – hanno scarsa salienza percettiva, – sono poco frequenti, – la loro influenza ai fini della trasmissione del messaggio è minima. Vantaggi dell’insegnamento (1) In questa frase il significato del messaggio è comprensibile anche se ignoro gli elementi funzionali (preposizioni, articoli, desinenze) in rosso.
Per andare alla metropolitana prenda la prima strada a destra e poi la seconda a sinistra
Un apprendente spontaneo dell’italiano potrebbe continuare per molto tempo a usare la L2 con i suoi interlocutori senza prestare attenzione a elementi formali come quelli segnalati. Vantaggi dell’insegnamento (1) • Ma notare nella lingua-obiettivo una regolarità, ossia un abbinamento costante tra una forma e una funzione, è condizione necessaria, anche se non sufficiente, per impararla. • L’insegnamento offre a chi impara una L2 molte più opportunità di concentrare l’attenzione su aspetti formali del codice e notare determinati fenomeni presenti nell’input. Vantaggi dell’insegnamento (1) Per focalizzare l’attenzione degli studenti sulla forma, l’intervento didattico può manipolare quegli “ingredienti” dell’acquisizione spontanea che abbiamo visto costituire fattori di variabilità in grado di incidere sul ritmo e sul risultato finale del processo acquisizionale: • accrescere la ricchezza e la varietà dell’input, • moltiplicare e diversificare le occasioni per produrre output e per ricevere feedback. Vantaggi dell’insegnamento (2) • Chi acquisisce la L2 in modo spontaneo spesso riesce a sviluppare soltanto alcune delle abilità che fanno parte della competenza linguistico-comunicativa. – Esempio > un lavoratore immigrato che impara la L2 usandola di solito acquisisce una buona competenza nella comprensione e nella produzione orali, ma non sviluppa la capacità di comprendere e di produrre testi scritti. Uno studioso che impara un’altra lingua leggendo libri e articoli relativi alla sua disciplina tende a non sviluppare le abilità di comprensione e produzione orali. • L’insegnamento offre l’opportunità di esercitare parallelamente tutte le abilità, e quindi di raggiungere una competenza linguistica più equilibrata. Vantaggi dell’insegnamento (3) • L’acquisizione spontanea raramente consente di raggiungere anche una conoscenza metalinguistica della lingua-obiettivo > gli apprendenti riescono a servirsi della L2 per i propri scopi comunicativi ma non sono capaci di spiegare le loro scelte linguistiche. – Esempio > tra i lavoratori immigrati che si esprimono efficacemente in italiano, pochissimi probabilmente saprebbero dire perché si dice il problema (e non *la problema). Ricordate? • Lo sviluppo dell’interlingua segue alcune tappe che sono uguali per tutti gli apprendenti, ma è anche caratterizzato da variabilità nei tempi e nei risultati. • La variabilità dipende da numerosi fattori, alcuni intrinseci all’individuo che impara (età, L1, personalità), altri legati al contesto (esposizione all’input e opportunità di interagire con altri parlanti ricevendo feedback e producendo output). • Questi fattori possono essere “manipolati” mediante l’intervento didattico, che può così potenziare e ottimizzare i meccanismi naturali di acquisizione.