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di Antonio Sgobba da l’uso militare degli arsenali atomici, sul fronte atomico, o il WWF, più critico zionale ha un approccio scientifico al pro-
certo, ma per l’uso civile non ci sono mai verso le emissioni di CO2 provocate dal- blema: nel nostro ultimo Energy report
Le ultime proteste contro il nucleare state proteste. Le centrali giapponesi so- l’apparato industriale nipponico, che per abbiamo dimostrato che dell’energia nu-
in Giappone? Sui media internazionali no sempre state considerate le più sicure, il proliferare di centrali. «Ma negli ultimi cleare non c’è bisogno, e abbiamo invitato
quasi non se ne trova traccia. Eppure ci e i cittadini si sono sempre fidati dei loro decenni in realtà abbiamo sempre moni- a sostenere le energie alternative», spiega
sono piccoli e sparuti gruppi di attivisti governanti»», dice Paolo Maddalena, che torato i rischi del nucleare in Giappone», Maria Grazia Midulla, responsabile Clima
che battono da anni sul tema, sfidando dal 2007 racconta il Giappone nel suo spiega Rianne Teule, esperta di nucleare ed energia di WWF Italia.
un’opinione pubblica e una politica na- blog “Kami no Kuni”. di Greenpeace International. «Nel 2008 In Giappone le grandi manifestazioni
zionale da sempre a favore dell’energia Fiducia e sicurezza. Al punto che an- abbiamo manifestato contro l’impianto “No nuke” risalgono alla fine anni 70.
prodotta dall’atomo. Neanche due mesi che le maggiori associazioni ambientali- di Rokkasho, la più grande fonte di gas Erano quelle organizzate dal Soka Gakkai,
prima del disastro dell’impianto di Fuku- ste sembravano concentrare la loro at- radioattivi al mondo, e nel corso degli an- organizzazione di ispirazione buddista.
shima, il governo aveva annunciato l’a- tenzione su altri temi. Come Greenpeace, ni abbiamo reagito a tutti gli incidenti che Allora vennero raccolte 10 milioni di fir-
pertura di un nuovo impianto a Yamagu- più impegnata a contrastare il governo si sono verificati negli impianti giappo- me, però contro le “armi atomiche”. Col
chi. Cinque ragazzi tra i 19 e i 20 anni, giapponese nella caccia alle balene che nesi». Il WWF, invece, «a livello interna- tempo numerosi esponenti di quel
militanti del Citizens’ Nuclear Informa-
commento
tion Center (cNic), hanno subito iniziato
lo sciopero della fame. Al decimo giorno
di sciopero a loro si sono uniti alcuni rap-
presentanti del Partito socialdemocrati-
L
sistema efficace anche per abbattere le Che poi è la vera scelta. Dopo il Giappone, i siti non si possono
emissioni di CO2. e immagini tremende che ci raggiungono dal Giappone, fare vicino alle zone sismiche, e così eliminiamo tutta la Si-
Nulla di paragonabile alle grandi ma- il terzo Paese più avanzato del mondo, ci inducono a fare cilia e le regioni appenniniche.
nifestazioni antinucleare che abbiamo vi- una riflessione sulla politica energetica complessiva del Ci rimane un po’ di costa e il Nord; non il Veneto, che ha
sto in Europa dagli anni 70 fino ad oggi: nostro Paese. Che il nucleare stia morendo lo racconta in già avuto due terremoti. Al Nord la Lega direbbe no. E così
anche dopo le esplosioni dei reattori giap- modo impietoso la storia della centrale di Fukushima e la un altro bel pezzo d’Italia sarebbe escluso. Restano un po’ di
ponesi causate dal terremoto, in Germa- sua nube che vola verso Tokyo. Lo racconta la decisione della Marche, che sono di centrosinistra, un po’ di Emilia, la Puglia
nia sono infatti subito scese in piazza Germania di chiudere subito i vecchi impianti. Della Svizzera del comunista Vendola. Vicino al mare, così se c’è un disastro,
60mila persone. In Giappone non è mai di rinunciare ai nuovi. Della Polonia. Dello stop non annun- c’è l’acqua. Abbiamo scelto la Puglia. Ma se poi vincono loro
stato così. ciato ma di fatto esercitato dagli Stati Uniti. L’Italia, zitta. le prossime elezioni... si torna al punto di partenza. È serio?
Il nucleare è sempre stato visto come Oggi - dice Jeremy Rifkin - il parco nucleare è inferiore al E allora, siamo seri. Diciamo che è ora di pensare una po-
una fonte di energia sicura. In pochi ave- 5% del totale energia. È vecchio. Per togliere un po’ di com- litica energetica. Che per l’Italia, Paese del sole, del vento e
vano dubbi: «C’è una forte avversità del- bustile fossile dovremmo arrivare almeno al 20%, che signi- dell’acqua, è per natura una politica di rinnovabili. Il foto-
l’opinione pubblica per quello che riguar- ficherebbe costruire una centrale atomica ogni dieci giorni. voltaico sta andando alla grande, le altre rinnovabili pure.
‘‘
E l’Italia ha in programma di avere pronta la prima centrale Investiamo lì. Arriviamo nel 2020 al 20%, come ci chiede
C’è da sempre avversità ‘‘ tra dieci anni “italiani”. Senza contare che è ancora in sospeso l’Europa. Facciamo bello e sicuro il nostro Paese. Il nucleare,
un’altra scelta, quella del sito o dei siti, che rischia di trasci- per le ragioni dette, penso che non si farà mai, ma ci blocca
dell’opinione pubblica solo per narci nel ridicolo. È giusto sapere che il Parlamento si è già ogni decisione strategica sul futuro energetico del Paese.
l’impiego militare dell’atomon espresso in modo positivo da tre anni sul nucleare, ma non Sblocchiamola. Ne abbiamo l’occasione.
PRIMO PIANO
25 MARZO 2011 VITA 6
di Riccardo Bagnato www.caritas.it per sostenere l’attività dell’ente per organizzare e allestire delle “aree sicure”
in Giappone, dove ha attivato un team di emer- per i bambini, degli spazi dove possano essere
In Giappone «si parla di apocalisse e credo genza per monitorare la situazione nelle di- protetti e assistiti, permettendo così ai genitori
che la parola sia particolarmente ben scelta». verse zone colpite. di registrarsi per ottenere aiuti e l’assistenza
Sono state le parole del Commissario europeo Subito dopo è stato il turno di Save the Chil- d’emergenza. Per sostenere l’attività, l’associa-
per l’energia, Gunther Oettinger, riguardo alla dren. «La situazione, unita alle continue scosse zione ha reso disponibile all’indirizzo www.sa-
situazione nell’isola del Sol Levante pochi di assestamento, non fa che aumentare il senso vethechildren.it la possibilità di donare online.
giorni dopo l’accaduto. In questa situazione, di disagio dei bambini, che hanno già dovuto Anche la Croce Rossa Italiana (www.cri.it)
l’unica cosa certa è che sperimentare la paura e l’insicurezza provocate ha aperto una raccolta fondi in sostegno delle
servono aiuti. Disperata- da un evento traumatico come questo». A dirlo popolazioni colpite dal sisma e dallo tsunami.
mente e in fretta. E il non Stephen McDonald, coordinatore dell’interven- Per donare 2 euro “Pro Emergenza Giappone”
profit italiano è stato fra to di emergenza della ong. Secondo Save the basta inviare un sms da cellulari Tim, Vodafone,
i primi a reagire. Children sarebbero 500mila, di cui 100mila Wind, 3, CoopVoce, Tiscali o da telefono fisso
Dall’Italia si è mossa bambini, le persone che hanno perso la casa Telecom, Infostrada, Fastweb, Teletu e Tiscali
la rete Caritas, che ha in- nelle aree colpite dal terremoto e dallo tsunami, al numero 45500. I contributi raccolti dalla Cri
viato una prima somma e che ora hanno trovato un riparo nei 2.050 cen- saranno impiegati per supportare le attività di
di 50mila euro. Una goc- tri di evacuazione allestiti, molti dei quali senza assistenza della consorella giapponese a favore
cia nel mare accompa- acqua ed elettricità. L’associazione ha inviato delle popolazioni, in stretta collaborazione con
gnata, però, dalla possi- un team a Sendai, l’area più colpita, stabilen- la Federazione internazionale della Croce Rossa
bilità di effettuare una dovi una base operativa. Un altro team è stato e della Mezzaluna Rossa e con il Comitato in-
Primi soccorsi in un campo di accoglienza sottoscrizione sul sito dispiegato lungo la strada tra Tokyo e Sendai ternazionale della Croce Rossa.