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Sommario
assimo D'Amicodatri
M
Gianluca Di Nino
Paolo D'Amicodatri
Maria Di Giandomenico
Giacomo Orlando
con la collaborazione di:
udovica De Luca
L
Marilena D'Ambro
Il manuale "8 segreti per Web Designer alle prime armi" non può essere venduto,
duplicato, modi cato e distribuito senza autorizzazione di Hosting Virtuale srl.
Introduzione
Sei un web designer alle prime armi. Ti senti motivato e pronto per la professione che hai
sempre desiderato.
Allo stesso tempo mille dubbi ti attanagliano: sto percorrendo la strada giusta? Sbagliata?
Sappiamo benissimo come ti senti.
Per chi vuole diventare web designer il terreno è ricco di sorprese e insidie. Ecco perché in
questo libro vogliamo suggerirti delle linee guida essenziali per web designer in erba.
Leggere questo libro può richiedere un minimo di impegno soprattutto se stai iniziando o
hai iniziato da poco la tua attività di Web Designer.
Per farti risparmiare tempo chiariamo subito per chi non è adatto questo libro.
Questo libro non è per te, se ti ritieni un esperto del settore e pensi di sapere già tutto sul
web design e su come gestire gli aspetti tecnici legati a hosting e domini per te e i tuoi
clienti.
Questo libro non è per te, se sei titolare di una Web Agency strutturata con all'interno un
sistemista che si occupa degli aspetti tecnici legati alla con gurazione dei server.
Questo libro non è per te, se pensi che la tua attività di Web Designer non abbia bisogno di
un consulente che ti consenta di crescere professionalmente e che si occupi della gestione
di tutti i fastidiosi aspetti tecnico-operativi legati ai servizi di web hosting.
Questo libro non è per te, se sei alla ricerca di tecnicismi che ti consentano di fare tutto in
automatico, per diventare ricco subito, senza la necessità di acquisire nessun tipo di
competenza in ambito web.
Questo libro è per te, se sei un Web Designer che ha iniziato da poco la sua attività.
Questo libro è per te, se vuoi crescere ma soprattutto se vuoi accelerare i tempi per
diventare un professionista del settore.
Questo libro è per te, se sogni di diventare un Web Designer ma non hai ancora le idee
chiare, non sai da dove iniziare e quali strumenti utilizzare.
A prescindere dal fatto che tu ti sia riconosciuto in una o più di queste categorie, considera
che questo libro vuole aiutarti ad avere un'idea più chiara su come crescere
professionalmente come Web Designer, grazie alla disponibilità di strumenti semplici ma
soprattutto all'assistenza di un consulente dedicato.
Il primo consiglio per web designer alle prime armi è questo: concentrati su un settore
speci co.
Insomma, il web design è un mare in nito e le competenze generiche non bastano più per
trovare nuovi clienti. Per intenderci, non puoi solo saper caricare un tema per WordPress.
Prima di lavorare come web designer devi scegliere attentamente il target e il mercato di
riferimento. Certo, è importante cominciare a sporcarsi le mani ma, allo stesso tempo,
devi conoscere te stesso e interrogarti sulle tue reali capacità.
Come puoi differenziarti dagli altri? Cosa sai fare veramente? Come puoi migliorarti?
Come puoi instaurare un rapporto di ducia con i tuoi potenziali clienti? Chi sono i tuoi
competitor e cosa puoi imparare da loro? Lo scopriremo insieme
Hai creato un portfolio ef cace? Questo strumento utile a mostrare i tuoi lavori non deve
essere una semplice vetrina organizzata in modo frettoloso.
Se sei un web designer freelance (ma anche se sei assunto in una web agency) ricorda che
promuovi il tuo brand quindi non puoi permetterti di creare un portfolio senza valore,
altrimenti vani chi la qualità del tuo lavoro.
Se sei un web designer alle prime armi e non solo ti suggeriamo di creare una sezione
dedicata nel tuo sito internet curata nei minimi dettagli: il colore che deve attirare
l’attenzione, il font che accompagnerà le tue creazioni, la user experience che renderà il
portfolio piacevole da navigare anche da mobile.
Per questo motivo controlla che ogni anteprima dei lavori svolti non sia né troppo grande,
né troppo piccola.
E inserisci accanto ai tuoi progetti una didascalia che includa il nome dell’azienda e il link di
riferimento.
Per mostrare la bontà della tua attività aggiungi le testimonianze: un commento positivo
lasciato da un cliente.
Non lanciarti a capo tto in progetti per i quali non hai ancora tutte le competenze. Anche
se sei spinto dal bisogno di guadagnare di più e, perché no, guidato dal desiderio di osare e
metterti alla prova.
Il tuo cliente ti ha chiesto di realizzare un sito web per il ristorante con un sistema di
prenotazione interno? Sai programmare in PHP? Oppure rischi di tardare nella consegna
nella speranza di riuscire a cavartela, sperando in un’illuminazione improvvisa?
In altre parole, misura le tue capacità con attenzione: analizza rischi, bene ci e esperienza
pregressa.
Continua a studiare
Hai già letto qualche manuale di web design e frequentato corsi di formazione? Perfetto,
hai mosso i primi passi. Pensi di sapere tutto ciò di cui hai bisogno ed è qui che ti sbagli.
La tua è una professione è in costante evoluzione, così come la tua creatività deve essere
sempre coltivata. Il modo migliore per restare aggiornati e stimolare la tua ispirazione.
Leggere.
Se sei un web designer alle prime armi forse ignori alcuni di questi libri sul web design:
Diventare web designer è un percorso che va di pari passo con la maturità personale.
Come una lunga scala, step dopo step acquisisci conoscenze e tecniche. Certo, ti capiterà
di sbagliare, dovrai risalire la scalinata e aggiustare la strategia.
Ben presto capirai che non sempre la tua creatività fa rima con le esigenze del cliente. Poco
male. L’importante è avere ducia nel lavoro che hai scelto di fare nella vita.
Ora andiamo al sodo. Vuoi sapere come diventare web designer? Andiamo!
Anche Tecnologie web e multimediali può andare bene per avere un’infarinatura generale.
Per ciascuno di questi argomenti esistono corsi post laurea singoli, ma rinuncia all’idea di
un’offerta didattica ben strutturata.
Anche in questa situazione c’è un tasto dolente. Nel mondo del web design non esistono
certi cazioni mirate, ma solo attestazioni che testimoniano competenze trasversali per la
professione.
Ne sono un esempio le certi cazioni Adobe come le ACE e ACA. Con questa
documentazione dimostri di conoscere gli applicativi del software tra cui Photoshop.
Dopo la tua laurea scoprirai che dovrai continuare a studiare libri sull’argomento. Ma non
solo. Dovrai avere il coraggio di metterti in gioco.
Inizia realizzando il sito web per il oraio sotto casa, anche per una cifra simbolica, poi
conta sul passa parola. Registra un dominio, scegli un buon Hosting WordPress e apri un
blog sul web design dove esponi le tue esperienze, le news del settore, le guide per
lavorare meglio.
In questo modo dimostri le tue competenze con contenuti utili, promuovi il tuo brand e
puoi crearti una nicchia di potenziali clienti interessati ai tuoi servizi.
Vuoi fare la differenza? Nel web design devi essere sempre un passo avanti:
aggiornatifrequentando siti autorevoli e ricchi di contenuti.
Google è una potente arma di condivisione della conoscenza, sfruttala a tua vantaggio.
Puoi imparare tanto a costo zero.
Non avere una guida rallenterà il tuo percorso, ma vivrai gli errori sulla tua pelle e in futuro
diventeranno il bene più prezioso. E sai perché? Saranno i tuoi sbagli a renderti un vero
professionista con una soluzione sempre in tasca per il cliente.
Il denaro più prezioso sarà l’esperienza accumulata accanto a persone più esperte di te.
Apprenderai in poco tempo quello che in solitaria si acquisisce in anni di dura gavetta.
Hai cominciato a fare pratica con il tuo blog, scegliendo un template responsive, il font per
il tuo blog e i colori giusti per il tuo sito web.
Segui i web designer esperti e aggiorni sempre il feed reader con contenuti utili. Tutto
giusto. Sei sulla buona strada.
Ma c’è ancora qualcosa che puoi fare per realizzare il tuo sogno: studiare. In questo modo
approfondisci i post che trovi sul web e quello che fai sul tuo sito. Ci avevi già pensato?
Hai dato un’occhiata a qualche volume, ma non hai saputo scegliere: troppi titoli con
nalità diverse. Risultato? Ti muovi su Google o su Amazon alla cieca.
Ecco perché vogliamo consigliarti i libri indispensabili per diventare web designer, letture
utili anche a chi è già entrato nella professione da tempo.
Puoi considerare questo volume un piccolo vademecum che ti introduce alla materia,
nozioni di base che ogni futuro web designer dovrebbe portare sempre con sé.
Pronto per essere adattato a diversi progetti di web design. Il volume è pensato come un
percorso che procede per gradi di dif coltà. Cosa aspetti? Mettiti alla prova.
Il suo libro più importante? Progettare siti web standard, una pietra
miliare del settore. Un volume che ti prende per mano e ti
accompagna alla scoperta dei concetti alla base della progettazione
web.
La seconda parte ti chiarisce come sporcarti le mani. Insomma, questo è il libro perfetto
per te se stai cercando di realizzare un layout con XHTML+CSS.
Detto in altre parole, Dan Cederholm esplora l’aspetto pratico del web design in
profondità e con precisione.
Un web designer degno di questo nome è anche un po’ uno sviluppatore e viceversa. Oltre i
CSS – la sottile arte del web design di Andy Clarke mette d’accordo entrambe le gure
professionali. Con questo volume saprai come lavorare con markup e CSS.
Ma non solo. Saprai come fare griglie e prototipi. Pagina dopo pagina
ti vengono svelati in modo semplice anche i segreti dei moduli CSS3.
Ciliegina sulla torta, una sezione del libro è dedicata ai modi per
trovare la creatività. Secondo Clarke, puoi trovarla solo stando
lontano dal computer.
Non dimenticare, però, di fare tuo quello che leggi. Ai contenuti dai la tua interpretazione.
La gestione dei contenuti risulta più semplice in WordPress rispetto a Joomla grazie ad
un’interfaccia molto più friendly e intuitiva di WordPress a scapito di un’organizzazione
delle informazioni più categorizzate di Joomla.
La SEO è più a favore di WordPress: accordo segreto, funzionalità native o plugin potenti,
poco si può dire se non che Google preferisce WordPress a Joomla.
WordPress è la piattaforma online più popolare usata da quasi il 40% di tutti i siti web.
Gestisce i contenuti di più del 60% dei portali di cui conosciamo il sistema di gestione dei
contenuti (Fonte w3techs).
La natura dei due siti è certamente simile per certi versi ma abbastanza differente sotto
altri: dal punto di vista dell’utente comune, quindi, può essere utile mettere a confronto
queste due soluzioni, nonostante la loso a programmativa sia quasi contrapposta.
Per quanto riguarda l’installazione dei due CMS all’interno di uno spazio web, oggi è
davvero molto semplice perché ci sono sia soluzioni offerte mediante
sistemi autoinstallanti direttamente dal pannello di controllo hosting, sia soluzioni con
installazione da parte del supporto tecnico del fornitore, sia pacchetti già pronti all'uso
noti come Hosting WordPress e Hosting Joomla.
Scegliere Joomla!
Joomla! è un CMS pensato per la gestione di siti aziendali, presentativi ed istituzionali,
che prevede la possibilità di gestire pagine statiche con un editor WYSIWYG (“alla Word”)
e quella ulteriore di disporre di un blog di base da aggiornare una tantum.
Scegliere WordPress
WordPress nasce invece come blog, essenzialmente come piattaforma per la
pubblicazione di post (articoli dinamici e pagine statiche).
Possiede un core espandibile che offre all’amministratore del sito funzionalità ben più
avanzate di un semplice blog: per cui possiamo renderlo facilmente un piccolo sito di e-
commerce, una piattaforma di comparazione prezzi, un sito che accetti i contributi di vari
collaboratori e così via.
Proprio a tale riguardo, l’esperienza suggerisce come la gestione degli utenti di WordPress
sia gerarchica e piuttosto ben de nita, per quanto più complessa da gestire del
concorrente.
Inoltre, a differenza di Joomla!, è un po’ più orientato alla gestione dei contenuti del sito e
riserva la gestione più avanzata dell’amministrazione a pochi esperti.
Provarli entrambi
Impossibile quindi trarre delle conclusioni assolute sul tema: WordPress e Joomla! sono
due eccellenti CMS che si adattano in maniera diversa alle nostre esigenze.
La cosa migliore, in molti casi, dopo essersi schiariti le idee sul come muoversi per gestire il
sito web, è quella di testarli entrambi e veri care le funzioni dell’uno e dell’altro al proprio
caso speci co.
Daremo per scontato che il sito web nella sua parte gra ca sia già stato realizzato, che il
dominio sia stato scelto e quindi ci concentreremo sulle caratteristiche tecniche proprie di
un piano hosting condiviso (o hosting shared) in modo da poter scegliere il miglior servizio
hosting ma senza fornire indicazioni particolari su quale provider scegliere.
A questo punto passiamo all’analisi dei sei punti necessari ad effettuare la valutazione che
ti consentirà di scegliere il miglior servizio hosting.
È vero che ormai, con la velocità raggiunta dalle linee ADSL e in bra, nessuno si accorge di
questa “distanza” e quindi di dove è ospitato il sito web. È anche vero però che spesso il
fattore network viene sottovalutato a discapito di altre caratteristiche come il prezzo.
Se il sito web deve essere utilizzato in ambito aziendale e il nostro target principale è
l’Italia, lasciamo perdere tutto il resto e diamo la nostra priorità ad un hosting provider
che non solo abbia la sede nel nostro territorio ma anche e soprattutto che il suo data
center sia presente nel suolo italiano.
Come per la scelta del semplice spazio web infatti, anche piccoli provider all’inizio della
carriera, decidono di acquistare o noleggiare all’estero i propri server (soprattutto in
Germania).
Non fermarti quindi alla sola veri ca della ragione sociale, fatti inviare l’IP che
presumibilmente ospiterà il tuo sito web oltre ovviamente a veri care quello del provider
stesso. In che modo? Utilizzando ad esempio il servizio offerto da DomainTools.
La logica è questa: dominio italiano, IP italiano, network italiano e contenuti tutti in lingua
italiana con un leggero peso verso la parola chiave che vogliamo spingere e da cui attendi
conversioni, allargando ovviamente anche verso il search intent. In questo modo inizi a
percorrere una buona strada!
Parliamoci chiaro, che senso ha parlare di “hosting illimitato” quando in ogni modo le
risorse che ho a disposizione sono “limitate”?
E poi, se il fornitore offre spazio illimitato e come utente fai l’upload di 5 terabyte di le
(che se andiamo a vedere non sono neanche tantissimi) secondo te, il provider non ti
contatta, non dico per bloccarti ma quanto meno per invitarti ad effettuare un upgrade?
Da qualche tempo, tutto è tornato alla normalità e solo alcuni “grandi” provider
continuano la politica dello spazio illimitato. Ma, ne abbiamo davvero bisogno?
Ti sentiresti al sicuro caricando e lasciando i tuoi cari petabyte (se mai poi fosse davvero
possibile ai costi che vedremo in seguito) senza avere alcuna copia di backup del sito web
in locale?
Già, il backup… perché poi il tuo provider deve provvedere anche a salvare (meglio se per
più giorni) tutti i tuoi dati “illimitati”.
Insomma, a meno che non ti occupi di video e/o di fotogra a a livello professionale e
pensi di pubblicare tutti i tuoi lavori in alta de nizione nel sito, non avrai mai bisogno di
tutto questo spazio. Lo stesso vale per un tuo cliente.
In de nitiva oggi, uno spazio web da 1 gigabyte è già suf ciente ad ospitare la quasi
totalità di siti web standard anche a livello aziendale e se arrivi a circa 10 gigabyte starai
tranquillo per molto tempo prima di avere la necessità di un upgrade.
In questo modo potrai essere (quasi) certo che anche il tuo provider non avrà dif coltà ad
effettuare il backup e a mantenere attive almeno un paio di copie contemporaneamente.
Numero di indirizzi email
In genere ogni utente ha un suo indirizzo email personale con il dominio proprietario oltre
a quello generico per i contatti aziendali (di solito info).
E’ normale quindi che, al crescere degli impiegati, dei dipendenti e collaboratori, il piano
hosting deve prevedere un certo numero di caselle.
Anche in questo caso, come per lo spazio web, parlare di illimitate email sembra più una
trovata commerciale che una esigenza reale.
Basti pensare che se sei titolare di una grande azienda, stile FIAT per capirci, puoi avere
bisogno di circa 100.000 o al massimo 200.000 email (che non sono comunque illimitate)
ma che, siamo sicuri, mai attiverai in un semplice hosting shared da pochi euro l’anno.
Ecco che, partendo dal presupposto che tali servizi vengono acquistati da privati,
professionisti, PMI e associazioni, un piano hosting che offre da 5 a 50 email come limite
massimo, sia più che tarato per le tue esigenze reali.
Quale email scegliere? Ovviamente quella personalizzata con il tuo dominio, che include
tra 10 e 20 caselle di posta e che sia utilizzabile anche tramite un servizio di Webmail come
RoundCube.
Se invece preferisci visionare tutti i messaggi anche da postazioni differenti (PC, tablet,
smartphone) e con una certa frequenza, anche per il notevole numero di messaggi ricevuti,
è sicuramente comodo avere più spazio possibile. Di norma, no a 5 gigabyte è uno spazio
suf ciente a gestire un elevato numero di messaggi per diversi anni.
Con l’avvento di alcuni software gestionali, de niti Content Management System (in
italiano Sistema di Gestione dei Contenuti e acronimo CMS), tali contenuti si spostano
all’interno di un archivio soprattutto per consentirne una gestione più semplice sia in
ottica di inserimento ma anche e soprattutto di aggiornamento del sito.
Questo archivio o meglio database (di solito abbreviato in db), nei server basati su sistema
operativo Linux, prende il nome di MySQL, il più conosciuto sistema per la gestione di basi
di dati relazionali (RDBMS) open source che ha consentito la sviluppo di questi software
gestionali per il web.
In questo caso quindi, è scontato decidere quale database scegliere o meglio quale debba
essere incluso nel servizio hosting.
A questo punto comprenderai subito, senza entrare in ulteriori tecnicismi, se il tuo sito
web ha la necessità di utilizzare un database MySQL: se intendi adottare un CMS,
sicuramente non potrai farne a meno!
La maggior parte dei piani hosting oggi comprende un db e pertanto non dovrebbero
esserci problemi nella scelta.
In alcuni rari casi, possono essere disponibili pacchetti senza database ad un costo
notevolmente inferiore ma a cui sicuramente è possibile associare in seguito un upgrade,
al contrario alcuni provider offrono servizi con più di un database MySQL.
Questa soluzione può essere comoda per separare le diverse installazioni all’interno del
sito, ad esempio se intendi creare un blog con WordPress, un forum con Vbulletin e una
fotogallery con Piwigo ma non è strettamente indispensabile e molto dipende anche dal
traf co del sito.
A questo punto non resta che trattare due tra le questioni più delicate nella scelta
dell’hosting e che probabilmente, per alcuni clienti, valgono più di tutti gli altri
aspetti: l’assistenza tecnica e il prezzo.
La prima caratteristica viene valutata soprattuto dagli utenti più esigenti, che sono alla
ricerca di un hosting af dabile e che hanno già una certa esperienza nel settore web
(blogger, web agency, SEO).
La seconda invece, viene considerata con maggiore priorità da chi si avvicina per la prima
volta al mondo dei domini e dell'hosting: o perché deve aprire il primo sito web o
semplicemente perché ha necessità di mantenere basso il budget a disposizione.
Anche il cliente esperto infatti, soprattutto nelle prime fasi, può avere la necessità di
chiarire alcuni aspetti del servizio o semplicemente chiedere conferma circa una
particolare funzionalità del pannello di controllo e così via.
Perché scegliere un hosting trovato per caso su Google oppure consigliato da qualcuno
solo perché ne parla così bene nel suo blog, nel forum di settore o nei social network?
Nel primo caso, hai veri cato che questo nuovo hosting provider abbia pubblicato almeno
la partita IVA in home page? Af dati almeno ad un’azienda.
Nel secondo caso, hai veri cato che nel link non ci sia un codice af liato? Scusa ma
quelle non sono recensioni credibili!
Ci sono tante aziende in Italia che vantano ormai diversi anni di esperienza nel settore e
che per questo motivo possono garantire supporto tecnico, commerciale ed
amministrativo in ogni momento e per ogni evenienza.
Considerare gli anni di attività di un hosting provider può essere un modo per
intuire anche che tipo di assistenza si riceverà in seguito.
E non è importante che si fornisca supporto telefonico perché oggi gli strumenti da
utilizzare sono tanti, è importante che l’assistenza ci sia e che dia risposte in tempi
accettabili.
Inutile pubblicizzare un numero verde se poi non risponde nessuno o se può essere
utilizzato solo per chiedere il costo dei servizi (che poi, non sono già online?!) e non
valutare positivamente la risposta quasi immediata che si ottiene ad una richiesta fatta su
Facebook o su Twitter considerando che ormai, anche i social network oggi possono
essere utilizzati per dare assistenza al cliente.
L’assistenza al cliente può essere fornita a 360° e, in base alla nostra esperienza, il contatto
telefonico è quello che viene utilizzato meno e che offre un riscontro non sempre ottimale.
Spesso infatti, questo tipo di supporto, viene utilizzato dagli utenti alle prime armi, che
probabilmente non hanno neanche letto la email di attivazione e che nonostante sia tutto
scritto chiaramente, chiamano per sapere qual è la password FTP o il server POP3 per la
posta elettronica.
Il risultato è che le linee sono spesso occupate (quanti provider possono permettersi un
call center?!) e l’utente che ha una necessità reale, ad esempio su un server dedicato o per
problemi di con gurazione del cloud, è costretto ad attendere inutilmente.
Ecco che il sistema di ticket, gestito anche con delle code prioritarie, rapprensenta la
soluzione migliore per fornire assistenza tecnica ai clienti.
Inoltre, ad un certo tipo di utenza e in alcuni casi particolari, bisognerebbe garantire la
disponibilità di un numero cellulare più che di un numero verde, allora sì che parleremmo
di “Assistenza telefonica” con la A maiuscola!
Tutto il resto è solo marketing, deve essere valutata sul campo la reale af dabilità
dell’assistenza tecnica anche mediante l’uso di mezzi alternativi.
L’uso dei social network sia per contatti immediati (es. status dei servizi), sia per
aggiornamenti ash e, perché no, assistenza in fase di pre-acquisto o commerciale in
generale.
Una cosa è certa, non si può certo de nire la bontà di un servizio hosting solo in base al
prezzo perché possono esserci soluzioni low-cost che soddisfano perfettamente le
esigenze di alcuni clienti e soluzioni a tre zeri che lasciano l’utente con la sensazione di
spendere molto e di non raggiungere perfettamente l’obiettivo.
Come sempre la soluzione sta nel mezzo e soprattutto sta al titolare del sito web valutare
correttamente le proprie necessità, i risultati che si vogliono raggiungere e in quanto
tempo.
In de nitiva, se si tratta del tuo primo sito web e vuoi iniziare a capirci qualcosa, la
soluzione migliore è quella di acquistare un pacchetto hosting tra i 20 euro e i 35 euro
annui.
Al limite è bene valutare insieme al fornitore quale possa essere la soluzione ottimale per
il tuo business.
Non farti incantare solo dal prezzo ma scegli con pazienza ed attenzione perché ne va del
tuo futuro, dei tuoi guadagni e… della tua salute!
L’hosting da 20 a 35 euro annui per siti amatoriali, da 50 a 90 euro annui per siti aziendali
senza particolari funzionalità, oltre i 100 euro solo con soluzioni dedicate (e assistenza
inclusa) per siti web di particolare importanza come ad esempio un ecommerce, un blog o
un forum conosciuto e con un certo numero di utenti contemporanei e altre situazioni
simili.
Se hai ancora dei dubbi su quale provider scegliere o come scegliere l'hosting più adatto al
tuo sito web o soprattutto ai siti web dei tuoi clienti, non esitare a contattarci!
Con il tempo iniziano ad arrivare le prime tasse da pagare, le spese che si uniscono
all’af tto o al mutuo. Capisci che è giunto il momento di uscire dalla comfort zone e
trovare nuovi clienti come web designer.
Ecco alcuni consigli per far fruttare la tua attività e dormire sonni tranquilli. Si tratta solo
di un punto di partenza ma, come si dice “chi ben comincia è già a metà dell’opera”.
Blog
Questa soluzione puoi inserirla anche all’interno del sito web. Con il blog sottolinei giorno
dopo giorno aspetti che ruotano intorno alla tua professione di web designer freelance.
Ma non solo. Diventi un punto di riferimento per i tuoi colleghi e per i potenziali clienti.
Per distinguerti dagli altri crea contenuti basati sull’esperienza e focalizza la tua
attenzione sui punti di forza. Ricorda, non puoi essere bravo in tutti i settori che
interessano il web design. All’inizio questo può sembrare uno svantaggio. In realtà ti
consente di scartare in partenza clienti inadatti.
Ancora una cosa: gestire un blog richiede un grande impegno. Se non ti senti ancora pronto
per fare questo passo collabora come autore con i blog di più affermati.
Materiale gratuito
Dona qualcosa gratuitamente in cambio di una email che può trasformarsi in un lead, un
potenziale cliente. Puoi realizzare degli ebook gratuiti oppure dei video o ancora, dei
tutorial che risolvono un problema speci co.
Per quanto riguarda questo aspetto, puoi approfondire l’argomento leggendo i nostri
articoli sull’Inbound Marketing e sul Funnel Marketing pubblicati all'interno del nostro
blog, in modo da capire come trovare nuovi clienti online anche grazie al tuo sito web.
Canali social
Per trovare nuovi clienti come web designer sfrutta i social network. Cerca di essere attivo
ogni giorno su Facebook, Twitter, Instagram e LinkedIn.
Scegli la piattaforma adatta per la tua attività, intreccia rapporti con colleghi e persone
che possono trasformarsi in potenziali clienti.
Partecipa ad eventi di settore con biglietti da visita alla mano, scambia opinioni con gli
esperti, costruisci dei legami.
Potresti trovarti al momento giusto nel posto giusto, incontrando individui che hanno
bisogno delle tue competenze. Non lasciarti bloccare dalla timidezza, potresti raggiungere
risultati inaspettati.
Molto spesso queste realtà sono alla ricerca di gure a cui af dare progetti esterni perché
non possono assumere un dipendente a tempo pieno.
Però presta molta attenzione a non svendere la tua professionalità pur di conquistare il
lavoro.
99designs;
Upwork ;
Freelancer;
Twago .
Vendi prodotti
Il tuo pubblico di riferimento ha maturato ducia in te? Bene, puoi pensare a diversi care
la tua offerta: vendi infoprodotti per trovare nuovi clienti come web designer.
Cosa intendo con infoprodotti? Sto parlando di webinar, seminari, report, template, icone,
immagini.
Così, all’improvviso, arriva la fatidica domanda: quanto costa fare un sito web? Come
rispondere a questo interrogativo con correttezza e chiarezza? Diventa indispensabile
capire come creare un preventivo.
Il preventivo per web designer è un documento prezioso che ti impone di analizzare le
richieste del cliente e, in seguito, mettere nero su bianco le tue soluzioni, i tuoi interventi e
i relativi prezzi.
Ma non sai da dove iniziare, giusto? Ecco alcuni consigli per fare un preventivo ef cace.
Prima di inviare qualsiasi documento è bene mostrare quello che sai fare. Evidenzia la tua
landing page e il portfolio.
E ancora, ascolta con attenzione le richieste del cliente e prova a esaudirle nel miglior
modo possibile. Ricorda che fare un preventivo per web designer signi ca andare oltre
l’impostazione standard. Devi pensare a offrire soluzioni su misura.
Annota tutte le operazioni che farai per il sito del cliente in modo limpido. Sottolineane il
motivo e i costi, anche quello complessivo.
Segna gli investimenti di ritorno se ti è possibile. Quali sono le voci più diffuse da inserire?
Dai uno sguardo a questi esempi:
Anche il linguaggio gioca un ruolo fondamentale: non usare tecnicismi che potrebbero
essere dif cili da capire. Corri il rischio di spaventare e allontanare il potenziale cliente che
non si sente coinvolto da quello che legge. Soprattutto quando descrivi le tue attività non
dilungarti troppo, devi riuscire a mantenere alta l’attenzione.
Nella fase di stesura inserisci il tempo che ti serve per completare il progetto. Basati su
stime realistiche dopo aver studiato quello che devi fare. In questo modo riesci a
rispettare la data di consegna.
Preparare un preventivo ef cace vuol dire anche speci care le modalità di pagamento.
Probabilmente sei un web designer a Partita IVA e devi fatturare, quindi lascia i tuoi dati e
richiedi quelli del cliente.
Ecco perché potrebbe essere una buona idea inserire nel preventivo per web designer un
paio di ore di assistenza. In questo modo rispondi a eventuali domande.
Alla ne del documento non dimenticare di rilasciare uno spazio dedicato alla rma di
accettazione. Poi, conserva una copia del preventivo che deve essere custodito sia da te
che dal cliente.
Gli importi indicati andrebbero bene per grandi realtà che possono permettersi di
investire, non per piccole e medie aziende.
Quindi come stabilire le cifre giuste? Non c’è una risposta de nitiva. Dipende dal cliente e i
costi cambiano se devi progettare un sito vetrina di poche pagine rispetto a un ecommerce
che necessita un lavoro più complesso.
Poi c’è da mettere in conto – come ti ho già anticipato – il tuo valore e la tua esperienza
pregressa.
Solo tu sai quanto vali, quanto è durata la tua gavetta, quante ore hai speso in formazione
e quanto ti senti pronto per lavori più impegnativi.
Per fare il tuo preventivo personalizzato puoi sfruttare anche Canva, realizzerai un piccolo
capolavoro di numeri e gra ca.
Planet Premium;
Invoicex;
Finson Preventivi;
Harvest ;
Teamleader CRM;
Invoice Ninja.
Le soluzioni disponibili online sono tante, sia come software da installare sul PC, sia come
tool online da utilizzare nel browser ma anche App per tablet e smartphone come il già
citato Teamleader: CRM, Gestione dei progetti, Fatture disponibile sia per Android che
per iOS.
La tua esperienza
Creare un preventivo ef cace non è semplice. Con questi consigli abbiamo provato a
indicare una direzione che puoi seguire.
Ma cos’è un portofolio?
Spesso il portfolio è corredato di una breve porzione di testo e, in alcuni casi, anche da link
di approfondimento.
Come vedrai in seguito, il modo migliore per creare un portfolio online è quello di
integrarlo all’interno del tuo sito web.
Insomma, il portfolio online è una sorta di vetrina in cui metterti in bella mostra.
Il portfolio online ha due indiscutibili vantaggi: ti permette di presentare i tuoi lavori con
professionalità e creatività, due doti preziose e molto apprezzate nel mondo del lavoro.
il portfolio online può essere facilmente aggiornato e agevolmente modi cato;
il portfolio online ti consente di esprimere la tua creatività e di raccontarti con
coinvolgimento;
il portfolio online ti permette di raccontarti ef cacemente e dettagliatamente senza
necessariamente dover scrivere un noioso e impegnativo papiro;
il portfolio online, più facilmente di quello cartaceo, riesce a mantenere viva
l’attenzione del tuo interlocutore.
Ecco perché è fondamentale che il portfolio sia ben curato e dettagliato, che faccia
af damento su una strategia e una struttura logico-sequenziale di base, che sia
esteticamente gradevole e che sia in grado di rappresentare la tua identità e la tua
personalità.
1. DeviantArt
DeviantArt ti permette di creare facilmente il tuo portfolio online, caricando e
strutturando i tuoi lavori in modo semplice e guidato. L’unica pecca che potrebbe avere
DeviantArt è che è completamente in inglese.
2. Behance
Behance di Adobe è un ottimo strumento sia per creare e caricare il tuo portfolio online sia
per accedere ad un network di relazioni pro cue con altri professionisti del settore e con
potenziali clienti o datori di lavoro.
3. Carbonmade
Semplice e intuitiva, Carbonmade è una piattaforma che offre un servizio particolarmente
apprezzato: permette di creare un dominio di terzo livello con l’estensione del tuo nome.
Insomma, con Carbonmade puoi creare una specie di sito web in cui raccogliere tutti i tuoi
lavori e raccontare le tue esperienze professionali.
4. Krop
Un ottimo sito per creare il tuo portfolio online è Krop, che ti permette di disporre di molti
template facilmente e creativamente customizzabili, così da raggiungere il risultato che
desideri senza aver necessariamente bisogno di avere conoscenze di coding.
Perché prediligere un sito web personale agli altri strumenti progettati per la creazione di
un portfolio online? Per diverse ragioni:
La prima cosa che devi fare è acquistare il tuo dominio personale, dopo di che dovrai
pensare ad una strategia di comunicazione con cui raccontarti e che preveda i giusti
contenuti, il tono di voce da utilizzare e il linguaggio (gra co e testuale) con cui esprimerti.
Poter fare af damento in un sito web realizzato tenendo ben in mente questi obiettivi, ti
permetterà di avere un portfolio online unico perché esclusivamente e realmente tuo e ti
consentirà di avere una grande visibilità in Rete, soprattutto se supportato dalle giuste
strategie di promozione.
Una cosa che forse non sai è che un buon Web Designer – o un aspirante tale – oltre a un
eccellente percorso di formazione, all’esperienza e all’aggiornamento continui, ha bisogno
di un Mentore. Sai chi è il Mentore e perché può esserti davvero d’aiuto se sei o se vuoi
diventare un Web Designer?
Chi è il Mentore
Il Mentore è una persona esperta in un determinato settore che, seguendo uno speci co
processo metodologico, favorisce il percorso di crescita professionale di un’altra persona,
il Mentee, con cui instaura un rapporto di collaborazione e di complicità ben lontano da
ogni subordinazione e fondato sulla comunicazione aperta.
Obiettivo del mentoring è sviluppare la persona nella sua totalità attraverso l’utilizzo di
molteplici tecniche quali l’analisi delle competenze/abilità, lo storytelling, il role playing, il
case study, la condivisione di informazioni e materiale formativo, la partecipazione ad
eventi di networking, ecc.
Il Mentore ti aiuta a programmare per la tua professione obiettivi più ambiziosi, che da
solo avresti timore o reticenza ad affrontare e ti incoraggia a raggiungerli.
In che modo? Sia con la giusta azione delle parole sia insegnandoti a suddividere
l’obiettivo più ambizioso in piccoli traguardi intermedi che ti rendano più agevole la meta
e più soddisfacente il percorso.
Un Mentore può fornirti un ottimo punto di vista alternativo ed esterno al tuo e può
aiutarti a capire se vi sono competenze e abilità che devi sviluppare meglio di quanto hai
fatto no ad ora.
Tieni presente, inoltre, che vi sono organizzazioni specializzate nella ricerca di Mentori:
È molto importante essere ben motivati, conoscere i propri punti di forza e quelli di
debolezza, occorre capire quali percorsi di formazione seguire per diventare professionisti
al top ed essere sempre aggiornati.
È fondamentale anche poter contare su un confronto pro cuo con una persona esperta e
competente, che ti fornisca un punto di vista esterno e sempre all’avanguardia sul tuo
settore.
Dopo aver utilizzato per tanti anni una versione personalizzata di un pannello hosting
open source, abbiamo deciso di sviluppare internamente qualcosa che si adattasse meglio
alle nostre esigenze e a quelle dei clienti.
Consente la gestione del tuo servizio hosting per quanto riguarda tutti i servizi essenziali.
Dopo aver creato il tuo nuovo indirizzo email, in caso di necessità puoi sempre modi care
la password o la quota assegnata.
Nella stessa sezione, è possibile attivare anche l’inoltro dei messaggi a un altro indirizzo
con la copia dello stesso nella casella principale e il risponditore automatico.
In ne, in caso di errore o di indirizzo email non più utilizzato, con l’apposito pulsante è
possibile cancellarlo.
Molti clienti chiedevano infatti la migrazione del contenuto dei messaggi di posta
elettronica ospitati nei server del vecchio gestore.
Fino al rilascio di questo tool, ci occupavamo noi del trasferimento dei dati, ora invece il
cliente è completamente indipendente!
Non ci sono altre attività da fare o altri dati da inserire perché sarà il tool ad occuparsene
in modo del tutto automatico.
Al termine del setup infatti, potrai accedere alla dashboard di WordPress dalla directory
/wp-admin e iniziare ad usare il CMS normalmente.
SitePro è un costruttore di siti web che include un editor drag and drop e diversi template
gratis.
Dopo aver selezionato il template, viene visualizzato l’editor vero e proprio con tutte le
funzionalità disponibili per poterlo modi care e personalizzare. È possibile inserire testi,
immagini, gallery, le multimediali, mappe, elementi gra ci e tanto altro ancora.
Tutti i clienti titolari di servizi hosting con pannello di controllo HVCP possono utilizzare
la versione gratuita di SitePro che è perfettamente funzionante ma con alcune limitazioni:
ad esempio è possibile realizzare e pubblicare soltanto 3 pagine web.
Finora dovevano intervenire i nostri tecnici per poter installare un certi cato SSL di
Geotrust, Comodo, Symantec oppure Thawte sia che il certi cato venisse acquistato
presso di noi sia presso altro fornitore.
Ora il cliente diventa autonomo e può fare tutto in pochi clic. Basta fare semplicemente un
copia-incolla dei dati forniti dalla CA:
Dopo alcuni secondi, e dopo le opportune veri che da parte del sistema, il certi cato viene
installato e reso disponibile nell’elenco di tutti i certi cati attivi.
Sono disponibili tutte le principali versioni, da quelle più obsolete, da utilizzare solo per
testare vecchi script, no alle più recenti, per la con gurazione di tutti i principali CMS (es.
WordPress).
In questo modo è possibile utilizzare una release di PHP per il sito principale e ad esempio
una versione successiva, per fare dei test in un sottodominio creato allo scopo.
Questo è possibile, in maniera indipendente, per ogni sottodominio che viene creato dal
pannello di controllo.
emory_limit;
m
max_execution_time;
post_max_size;
display_errors;
max_input_vars;
max_input_time;
upload_max_ lesize;
log_errors;
Per ragioni di sicurezza, sono stati impostati dei valori massimi che non è possibile
superare, come ad esempio 250 MB per la dimensione dei le in upload, 128 MB per la
memoria e così via per gli altri casi.
In caso di necessità è possibile visualizzare la causa dell’errore, il motivo per cui una pagina
non viene visualizzata correttamente o uno script non viene eseguito come desiderato
direttamente all’interno del pannello di controllo.
Nel caso in cui si dovesse veri care un errore nel sito web, ad esempio un errore 500,
grazie alla visualizzazione del le di log, si può comprendere facilmente la causa.
Se il sito web è down, è possibile intervenire subito cancellando la riga di codice che
genera l’errore.
Per tutto il resto, puoi contare sull'assistenza di tecnici quali cati sempre disponibili a
risolvere ogni dubbio e ogni problematica.
Sono gli aspetti che possono indicarti la giusta direzione, soprattutto se stai muovendo i
primi passi in questo mondo affascinante.
Hai capito che se stai pensando di diventare web designer devi studiare, osservare,
frequentare eventi di settore, stringere legami con colleghi più esperti che possano
ampliare la tua visione. E devi sporcarti le mani.
Insomma, tra gli esperti di settore le convinzioni sono tante. Quali sono? Te ne anticipiamo
qualcuna ma con l'esperienza imparerai a farti una tua idea e soprattutto sarai in grado di
scegliere e apprendere dalle varie fonti disponibili online.
Questo è il primo dei miti del web design da sfatare. Certo, l’aspetto di un sito web gioca il
suo ruolo per attirare l’attenzione delle persone che si muovono su Google in cerca di
informazioni. Ma, insieme a soluzioni gra che accattivanti, devi curare anche la
funzionalità.
Un progetto web, oltre che essere una gioia per occhi, deve essere facile da navigare e
intuitivo, garantendo così una buona user experience.
Il web design non è una disciplina che si occupa solo dell’aspetto di una piattaforma,
questo è un luogo comune da abbandonare.
Questo è un altro dei miti del web design da sfatare. Sì, l’home page ha la sua rilevanza: è la
porta di ingresso della tua casa virtuale, dà il benvenuto al visitatore. Lo fa sentire accolto,
lo colpisce. Quest’area del sito deve presentarsi e funzionare nel miglior modo possibile.
Anche le altre sezioni vanno curate con attenzione. Ricordati che le persone possono
raggiungere il tuo sito da porte secondarie – non meno importanti – come la sezione blog.
Non trascurare gli altri spazi del tuo progetto.
Non è detto. Le icone, in realtà, sono dif cili da memorizzare e, spesso, non assolvono al
loro compito in maniera corretta.
Le persone, invece della loro interpretazione gra ca, ricordano meglio la posizione di
questi elementi (ragiona bene su questo punto) e se sono af ancati da un breve testo.
Ecco l’ultimo dei miti del web design da sfatare: lo spazio bianco non serve, anzi è uno
spreco. Falso. Nel web design (e non solo) questa componente è fondamentale. Si tratta di
un vero e proprio contenuto che trasmette ordine, armonia e accompagna la persona verso
le risorse più importanti.
Lo spazio bianco de nisce gli oggetti della pagina, aiuta a migliorare la leggibilità di un
testo onlinee contribuisce a ottimizzare il layout. D’altro canto, chi passerebbe mai del
tempo in pagine confuse e sovraffollate?
Questi sono solo alcuni dei miti del web design da sfatare. Convinzioni da cui liberarsi
oppure da guardare da un punto di vista differente per trovare nuove strategie.
Ora tocca a te e se hai ancora qualche dubbio, non temere... non sarai solo!