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Pasquale Della Gatta VB

DICHIARAZIONE DEGLI INTENTI


“Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi
sorprenderete a fare l’impossibile” – San Francesco d’Assisi.
Questa celebre frase rappresenta il mio punto di partenza per intraprendere assieme
una discussione riguardo i miei obiettivi per forgiare il mondo.
Prima di tutto, però, mi sembra opportuno parlare di ciò a cui sono interessato in
modo tale da poter riflettere e comprendere al meglio quali potrebbero essere i miei
obiettivi futuri e il mio ideale disegno di vita.
Quando mi viene chiesto, da altre persone o amici, cos’è che più amo fare, la mia
risposta è sempre la stessa: viaggiare. Ho viaggiato tanto nella mia vita e ho visitato
paesi che mai avrei creduto potessero colpirmi così tanto come l’Albania (nonché mia
patria grazie alle origini di mia madre), la Danimarca, la Germania, la Grecia o
l’Inghilterra, ad esempio.
Ritengo (e confermo grazie a qualche ricerca su Internet) che viaggiare abbia
molteplici benefici: ridurre lo stress, aumentare la creatività e le capacità di problem
solving, aiutare a conoscersi meglio e, infine, arricchire il proprio bagaglio culturale.
Dunque, perché non approfittare (COVID permettendo, ovviamente) di questa
bellissima opportunità che abbiamo e sfruttarla come mezzo di rifugio e fuga da un
mondo ormai sempre più opprimente?
Tuttavia, esistono molte altre cose che apprezzo dalla vita e che mi piace fare
quotidianamente come, ad esempio, trascorrere del tempo con le persone che amo,
quali la famiglia e gli amici. Credo molto nei valori che queste due figure trasmettono
e credo anche che ognuno di noi debba voler bene ad esse in modo incondizionato e
disinteressato.
Ora, prima di poter parlare di quale potrebbe essere il mio progetto di vita, dovremmo
affrontare una tematica un po’ più ampia: quale sarebbe il mio mondo ideale?
È una domanda che ci viene posta sin dalla scuola elementare alla quale rispondiamo,
man mano che avanziamo negli anni, con più maturità e più consapevolezza
dell’ambiente che ci circonda. Si parte da risposte semplici e brevi come “vorrei la
pace nel mondo” o “vorrei che tutte le persone si volessero bene” e si termina con
risposte più complesse ed articolate come quella che, al giorno d’oggi, mi sento di
dare.
Il mio mondo ideale è formato da persone rispettoso dell’altro, della natura, delle doti
e dei meriti; privo della mercificazione, delle false promesse e delle compravendite a
favore di poltrone e potere. Un mondo che tenga conto della sanità, dell’istruzione,
della sicurezza e dell’arte e non solo dei soldi. Un mondo giusto, equo, per tutti.
Cosa può fare il genere umano, però, per cambiare questo mondo che, a detta di molti
telegiornali e personaggi di spicco, sta decadendo giorno dopo giorno? Mi sento in
dovere di citare una bellissima frase di Madre Teresa di Calcutta per far comprendere
quali dovrebbero essere, secondo il mio parere, gli obiettivi per rendere il nostro
mondo un posto migliore: “io da sola non posso cambiare il mondo, ma posso
lanciare una pietra nell’acqua per creare molte piccole onde”. Ed è da questa frase
Pasquale Della Gatta VB

che possiamo capire quanto la collaborazione, la fratellanza e l’unione tra persone


siano importanti per realizzare il primo passo verso un mondo “perfetto”.
Oltre questi, è importante sapere anche che valori come la libertà, la giustizia,
l’impegno, la passione, la costanza, la tolleranza e, infine, l’onestà sono ingredienti
essenziali da “frullare” per ottenere il mondo che tutti noi desideriamo.
Siamo quasi giunti al progetto finale del mio futuro che riguarderà anche la mia scelta
universitaria che, si sa, è una delle scelte più importanti della vita in quanto sarà
determinante per il futuro, ad ogni modo, però, vorrei prima parlare delle materie
scolastiche che mi hanno portato alla scelta che ormai ho già consolidato. Sin da
piccolo ho sempre avuto uno spiccato interesse per le materie inerenti all’ambito
scientifico quali matematica, fisica e scienze nonché inerenti anche all’ambito
linguistico (inglese e francese per quanto mi è stato permesse di studiare lingue
straniere). Ed è proprio per questo motivo che al terzo, ed ultimo, anno di scuole
medie ho deciso di iscrivermi al liceo scientifico che, sorprendentemente, si è
dimostrato di essere un istituto non solo riguardante le materie scientifiche, ma anche
tutti gli altri ambiti. Infatti, il liceo scientifico è una delle poche scuole che offre una
preparazione in toto dell’alunno e riesce ad incrementare le capacità di logica,
ricerca, applicazione ed analisi, utili nel mondo del lavoro.
Per quanto possa essere preparato in tutti gli ambiti scolastici, ho comunque preferito
di seguire il sentiero che ammiro sin da piccolo, quello della medicina.
Amo la professione del medico da anni e credo che sia l’unica occupazione che
potrebbe realmente rispettare i miei interessi e le mie capacità, acquisite durante il
mio lungo percorso di studi.
Se da un lato, però, sono emozionato di seguire questo percorso scientifico che
desidero da tempo, dall’altro sono dispiaciuto di abbandonare quello umanistico
riguardante discipline come italiano, latino o inglese che, per quanto possano essere
lontane dall’ambito scientifico, sono pur sempre materie che ho amato studiare nel
corso degli anni e che proverò, in tutti i modi, di allenare costantemente.
Al termine del lungo e tortuoso percorso nella facoltà di medicina, il neolaureato si
ritrova davanti ad una scelta ancora più importante di quella fatta sei anni prima: la
specializzazione. Infatti, è risaputo che i percorsi dopo esser diventati medici sono
vari: si parte da poter scegliere di restare un medico base e si finisce nel poter essere
un neurochirurgo, cardiologo, pneumologo ecc…
Per quanto possa essere presto, al giorno d’oggi, mi sembra giusto dover orientarmi
verso qualche particolare specializzazione che sicuramente, grazie al percorso
universitario, riuscirò a cambiare o confermare. Riguardo ciò, ho sempre desiderato
di diventare un neurochirurgo (o neurologo) o un cardiologo, sia per questioni
personali e familiari che ho dovuto affrontare durante questi anni di vita sia perché gli
apparati corrispondenti a queste due specializzazioni (nervoso e cardiovascolare)
hanno sempre stimolato il mio interesse nello studio e nell’approfondimento di queste
due branche.
Voglio dedicare la conclusione di questa mia dichiarazione di intenti alla fetta più
importante di questo mio lungo percorso al Liceo Metastasio: i miei compagni di
classe.
Pasquale Della Gatta VB

Fino alle scuole medie sono sempre stato un ragazzo timido, chiuso e non molto
socievole e, prima di entrare al liceo, avevo paura di portare questi miei “difetti” fino
alla fine del mio percorso scolastico. Fortunatamente, già dal primo giorno ho capito
che il problema di fondo era quello di non aver trovato le persone giuste che
potessero tirare fuori il meglio di Pasquale. Dentro la VB, infatti, sono riuscito a
trovare quelle persone che mi hanno sempre supportato, compreso ed aiutato nei
periodi più belli ma, soprattutto, in quelli più bui; quelle persone che, al giorno
d’oggi, definisco come la mia “seconda famiglia”.
Ai miei compagni devo molto, così come ai miei professori che spero avranno per
sempre un bel ricordo della VB di quest’anno; la stessa VB che, nonostante i tanti
difetti, ha sempre provato a brillare e a mostrare i propri valori.
Sono pronto a chiudere questo bellissimo capitolo e ad aprirne uno nuovo, ad iniziare
una nuova avventura.
Auguro a tutti i miei compagni di esaudire ogni loro desiderio, di essere sempre felici
e di poter dimostrare quanto, ognuno di voi, vale.
Mi mancherà scherzare con tutti voi, in DAD o presenza che sia.
Mi mancherà poter giocare in palestra insieme; organizzare, durante gli intervalli, le
uscite del sabato sera, litigare e ridere insieme.
Le nostre strade, dopo la maturità, si divideranno ed ognuno proseguirà il proprio
percorso, ma, sono convinto che, un giorno, tutte le nostre strade si rincroceranno e
ricorderemo con grande sorriso i bei tempi che abbiamo passato fra i banchi.

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