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Chiesa locale: soggetto dell’agire pastorale.

Si può capire l’agire pastorale come l’agire della chiesa che cerca di facilitare l’incontro
delle persone con la parola di Dio come il centro di tutto, cercando di incarnarla tenendo conto
del contesto socio-culturale e storico-culturale. Questa incarnazione della parola ha come
scopo il rendere la fede adulta cioè una fede che è incarnata nella vita esistenziale della
quotidianità delle persone che sono chiamate a vivere i suoi valori. Quest’agire pastorale si
focalizza specialmente all’evangelizzazione che è l’annuncio fondamentale per la fede, la
comunione nella comunità perché la fede che la pastorale cerca di suscitare nella vita delle
persone fonda e configura la communita creando una comunione. C’è anche la carità che
l’agire pastorale tende di riuscire a creare e a concretizzare al seguito di un annuncio accolto e
vissuto nella comunità o nella famiglia in cui la persona concernuta si trova e che si fa una
concreta azione di amore. La speranza è anche il frutto dell’agire pastorale e spinge il cammino
della chiesa e dell’umanità verso il realizzarsi del credente . Tutto questo non si realizza nel
vuoto ma ha un modo concreto, un luogo concreto anche istituzionale per potere realizzarsi
che è una chiesa locale in cui troviamo tutte queste realità.

La chiesa il suo territorio

Parlare della chiesa, soprattutto la chiesa locale s’intende la diocesi chi si costruisce con le
parrocchie che costituiscono una forma di comunità ecclesiale con una cura pastorale affidata
al parroco ovviamente sulla guida del vescovo che cerca di dare in un luogo a ciascuno che gli
permette di avere una possibilità di diventare più cristiano. Il territorio della chiesa locale,
essendo uno spazio determinato permette una evangelizzazione del popolo di Dio. Questa
territorialità si sviluppa diventa un tratto essenziale dell’identità e della vita della parrocchia.
La parrocchia deve avere delle relazioni, dei legami e delle preoccupazioni che si rapportano a
questo territorio in cui questa parrocchia si trova. Questa corrispondenza della parrocchia e
della sua realità al punto di vista organizzazione le permette di portare la risposta alle esigenze
che pone la gente nella sua vita quotidiana soprattutto nella sua vita di fede. Ma questa
territorialità non si capisce soltanto come spazio geografico o come luogo o come struttura
sociali, amministrative; è anche un insieme delle relazioni intrattenute da tutte le persone che
si trovano un questo luogo a proposito della maniera di pensare, valutare le cose vivere
l’esistenza nella loro cristianità

La chiesa locale e la pastorale integrata.

A volte la parrocchia che è un soggetto concreto dell’agire pastorale risulta autosufficiente


nella sua organizzazione della pastorale tenendo conto delle necessità delle le strategie che le
vanno senza riferirsi le comunità. Cosi perde una comunione ecclesiale. Cosi con questo
particolarismo e con questa autoreferenzialità la missione diventa quasi impossibile perché
perde una certa comunione e una certa unita. Con la pastorale integrata, le parrocchie che
possono avere un bisogno comune a proposito della pastorale possono mettersi insieme per
adottare un modo di pensare e di procedere capace di integrare la diversità fino a permettere
la partecipazione dei laici in pastorale (facendo l’unita pastorale). Nella pastorale integrata,
non solo i preti che entrano in rete con gli altri preti ma anche le comunità per rendere la
pastorale efficace e fare i cristiani

La chiesa locale e la sua dimensione ministeriale.

La chiesa, essendo popolo di Dio, essendo una famiglia dei battezzati, tutti devono sentirsi
concernuti per l’evangelizzazione. Nella chiesa locale, soprattutto nella parrocchia, ognuno ha
il suo carisma, il suo servizio da svolgere, una esperienza viva nella sua diversità che sia al
livello sociale, ecclesiale… di una maniera preparata convergono allo svolgimento dell’agire
pastorale nella chiesa locale.

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