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IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 327, gennaio 2013 21

Libri

Klimt. Completamente Ora, i giudizi di Fumaroli si possono non


Mirabilia Italiae Mani veggenti
condividere, così come la sua
Non è evidentemente casuale che i più concezione dell’arte. È innegabile
accreditati esperti di Gustav Klimt
operino a Vienna. La presenza in loco di
oltre 800 opere da tutte le fasi
tuttavia il fascino di una cultura
straordinaria: percorrendo il tracciato
cui si è accennato, il suo discorso
Onesto ozio a Palazzo Te SEGUE DA P. 20, VI COL.
ti. Procura uno sguardo panoramico sul-
la produzione degli anni Settanta, in-
produttive, l’acquisizione da parte di approfondisce con estrema finezza le L’opera totale del «designer» Giulio Romano dulgendo tuttavia a una vaghezza cri-
diverse istituzioni di documenti molteplici sfaccettature di situazioni, tico-storiografica e a omissioni che
fondamentali sulla sua vita e sulla sua temi, problemi; affronta la storia, la non si addicono a uno strumento
produzione, in primis le centinaia di filosofia, l’economia, la morale e l’arte Moderno designer, Giulio Romano, il scientifico di consultazione. Si ripro-
lettere e cartoline scritte a fidanzate e in tutte le sue espressioni, mentre grande erede di Raffaello che guarda an- pone l’esigenza di una documentazione
amanti, committenti, mentori e amici, fa colloquia con i grandi del passato, in che a Michelangelo, nel palazzo eletto luo- né celebrativa né testimoniale dell’Ar-
sì che la capitale austriaca sia il luogo una ricostruzione personale grandiosa. go d’«onesto ozio» da Federico II Gonza- te povera. Non uno dei nomi degli arti-
privilegiato per uno studio approfondito ❑ Anna Minola ga tutto progetta, dall’architettura, pittu- sti citati poco sopra è considerato in rap-
del cofondatore della Secessione. ra, apparati decorativi, giardini, fino alle porto all’attività di Boetti, che pure, per
Il nuovo tomo con formato extralarge e Parigi-New York e ritor- argenterie, gioielli e suppellettili domesti- quanto estremamente innovativo, non
svariati chili di peso, edito da Taschen, no. Viaggio nelle arti e che, solo di rado riservandosi l’esecuzio- è sprovvisto di una genealogia sua pro-
s’incunea nelle celebrazioni per il nelle immagini. Diario ne materiale, come nella camera dei Ven- pria (cfr. anche la mia recensione del
150mo anniversario della nascita di 2007-2008, di Marc Fu- ti. Secondo titolo della collana Mirabilia primo volume del Catalogo boettiano, n.
Klimt assieme ai grandi cataloghi delle maroli, trad. di Graziella Extra, Palazzo Te a Mantova è pura emozio- 296, mar. ’10, p. 50). Come tacere del dia-
mostre viennesi, da quello dell’Albertina Cillario, 744 pp., Adelphi, ne visiva che invita a inoltrarsi in questo logo a distanza che Boetti stabilisce con
a quello del Leopold. Ed è proprio il Milano 2012, € 48,00 capolavoro, di stanza in stanza, attraver- Klee sul tema delle «meccaniche com-
direttore dell’istituzione dentro il so quella di rappresentanza con i ritratti positive»? L’artista svizzero-tedesco ha
Museumsquartier a firmare la nuova dei destrieri favoriti dal duca, quella di Psi- sviluppato per primo procedimenti di
opera. Tobias Natter è diventato Virginia che, «il lavoro più complesso e innovatore del immagine che imitano inventivamente
direttore del museo fondato da Rudolf
Leopold dopo la morte del collezionista,
biografa di Fry palazzo», o quella dei Venti, alcova, col gio-
co mutevole della materia, per cui i bas-
tessuti di tradizioni «povere» e intrec-
ciano controllo e casualità, improvvisa-
provenendo dal Landesmuseum del Subito dopo la morte di Roger Fry, sorilievi in stucco fingono bronzetti di sca- La Loggia di David a Palazzo Te zione e rigore, «ordine e disordine».
Vorarlberg e ancor prima dal Belvedere nell’autunno 1934, Margery Fry chiese vo su lastre di porfido verde antico, fino L’atto di ricomporre e fare propria
e dalla Neue Galerie di New York. a Virginia Woolf di scrivere una al Giardino segreto. Trecento immagini, micheli, sia pittorico, per la vasta eco che te deformati, sotto quelle enormi rovine. un’eredità è tra i più immaginativi per
Il nuovo volume è al tempo stesso una biografia del fratello. Era innanzitutto il di altissima qualità, sono raccontate dal avrà in Tiziano o Veronese. Un debito che Ambiente sorprendente, cosa meno nota, un artista, perché dà luogo a scelte con-
nuova monografia e un catalogo riconoscimento dell’importanza assoluta testo di Ugo Bazzotti, prestato quasi a lo- contrarrà anche la più ampia cultura ma- anche per gli effetti acustici. Giulio Roma- crete di accettazione e rifiuto. Non do-
completo della produzione pittorica e della coerenza interna del gruppo di ro didascalia, essenziale. E tuttavia non nierista delle corti europee, attingendo a no padroneggia con «facilità» ogni regi- vremmo temere in nessun modo le ri-
dell’artista, ed è corredato da materiali Bloomsbury, e dei complessi legami fanno difetto al volume importanti ag- quel fasto decorativo e gusto della mera- stro, ogni contesto, così che da quelle costruzioni storico-artistiche, perché
importanti, quali un corpus di 179 umani che ne formavano l’ossatura, giornamenti, come una nuova accredi- viglia e dell’artificio ingegnoso e bizzar- sconvolgenti masse si passa alla leggiadria non limitano riconoscimento o ammi-
lettere, un capitolo dedicato ai disegni, proprio sotto la polpa intellettuale e tata interpretazione per cui una delle ca- ro. Il nuovo linguaggio architettonico del- del pergolato del vestibolo dell’apparta- razione. «Io vivere vorrei addormentato,
oltre che da saggi di approfondimento. artistica. Ed era un riconoscimento mere più note, quella di Amore e Psiche, la Maniera è, infatti, già tutto, nei prospet- mento del Giardino segreto, dai primissi- scrive Boetti in un disegno-collage del
Ulteriore fulcro di interesse del libro è personale verso la Woolf, verso la sua andrebbe piuttosto letta, sulla scorta del ti, nel contrasto anticlassico delle lesene mi piani si scivola nella dilatazione spa- 1978, citando Sandro Penna, entro il dol-

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la sezione dedicata al Palais Stoclet, capacità di andare al cuore delle cose romanzo Hypnerotomachia Poliphili (1499), poste a interassi diversi e nel possente bu- ziale di paesaggi lontani, dalla macrosca- ce rumore della vita». O anche (in un se-
un Gesamtkunstwerke della Wiener con uno stile luminescente, agilissimo, come un banchetto sull’isola di Venere; gnato alternativamente liscio e rustico, o la di alcune sale si approda a quella ridot- condo disegno-collage del 1977), quasi a
Werktstätte, realizzato a Bruxelles per il prezioso. La scrittrice aveva peraltro al così come il doppio fregio della camera nell’effetto dinamico dei triglifi centrali ta, ad esempio, della camera delle Aquile, fissare il compito degli interpreti: «udi-
finanziere Adolphe Stoclet tra il 1905 e suo attivo già due biografie, seppur degli Stucchi trarrebbe spunto dalla co- scivolati in basso. All’interno, lo speri- dal «preziosismo calligrafico dei particolari». re tra le parole».
il 1911; un edificio ancor oggi di inconsuete: Flush (1933), biografia del lonna Traiana. Il palazzo, con impianto a mentalismo illusionistico asservito al pa- ❑ Silvia Mazza ❑ Michele Dantini
proprietà della committenza e da cane di Elizabeth Barrett Browning, e corte quadrata come una domus romana, radosso cancella ciò che resta della razio-

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sempre chiuso al pubblico, benché soprattutto Orlando (1928), in cui realizzato in una decina di anni, a partire nalità rinascimentale, raggiungendo il Palazzo Te a Mantova, Alighiero Boetti. Catalogo
inserito dall’Unesco nel 2009 nel l’amata Vita Sackville-West veniva dal 1525, è pietra miliare, un approdo dal suo apice nel «più ardito e consapevole espe- di Ugo Bazzotti, 280 generale. Tomo II, a cura di
Patrimonio dell’umanità. Il volume offre raccontata attraverso quattro secoli e quale non potrà prescindere la scuola rimento d’arte moderna», la Sala dei Gigan- pp., ill. colore, Franco Jean-Christophe Ammann,
una dettagliata documentazione due sessi. Non va inoltre sottovalutata lombarda, sia in quanto testo architetto- ti, dove lo spettatore non può che sentir- Cosimo Panini, Modena 448 pp., 1.200 ill., Electa,
fotografica dell’apporto klimtiano al l’importanza dell’insegnamento e nico, a quale guarderanno Palladio o San- si sepolto, insieme ai titani grottescamen- 2012, € 59,00 Milano 2012, € 200,00
palazzo, che a tutt’oggi si presenta con dell’influenza di Lytton Strachey,
impianto e arredi fedeli al progetto anch’egli intimo di Bloomsbury, che
originario, cui partecipò la crème del aveva rivoluzionato lo stile della
mondo artistico viennese, capitanato biografia accademica inglese Antologie
dallo stesso Klimt e da Josef introducendo, in Eminenti vittoriani e
Hoffmann. altri lavori biografici successivi, un tono
❑ Flavia Foradini

Gustav Klimt: Sämtliche


lieve, giocoso e anticonformista, pur
senza mai rinunciare ai fatti verificati
nelle fonti, e all’accuratezza della
Restaurare per produrre nuova arte
Gemälde, a cura di To- documentazione. Virginia sarebbe forse Giovanni Urbani e la contemporaneità: una raccolta di scritti curata da Bruno Zanardi
bias Natter, 600 pp., ill., stata meno pedissequa nelle questioni
Taschen, Colonia 2012, strettamente biografiche rispetto a un
€ 150,00 biografo di scuola classica, ma avrebbe Negli ultimi anni si assiste alla pubbli- colo possa essere valutato e ricordato, riodici o letti in occasione di confe- liano; infatti, poiché si manifestava
certo saputo rendere quella personalità, cazione di antologie di scritti di singole anche se la loro azione si è svolta fuori renze, lezioni, conversazioni l’inadeguatezza dell’intervento studia-
quel fuoco, quell’acume che facevano di personalità del mondo dell’arte con- dall’ambito accademico, premessa que- radiofoniche. Nell’Icr era entrato gio- to sul singolo caso, come aveva teoriz-
Fumaroli contro tutti Fry uno dei migliori esponenti temporanea. Si tratta in genere di un vo- sta, secondo Tomaso Montanari, di vanissimo nel 1945, essendo la sua vo- zato Cesare Brandi, punto di partenza
Parigi-New York e ritorno di Marc intellettuali della sua generazione. Se le ler rendere consultabili testi difficili da una sicurezza d’oblio post mortem. cazione quella di diventare restaurato- e di superamento per Urbani, questi si
Fumaroli, uscito in Francia nel 2009 e premesse erano ottime, tuttavia lo rintracciare perché sparsi in volumi col- Noto soprattutto come direttore del- re, mentre i paralleli studi universitari mobilitò per la definizione di un siste-
nel 2011 in Italia e recentemente scrivere questa biografia fu forse lettanei o in periodici, talvolta inediti l’Istituto centrale del restauro (Icr), ruo- sotto la guida di Pietro Toesca gli per- ma di tutela dell’insieme del patrimo-
ristampato, è costruito a partire dalla rischioso per la Woolf. La morte di rintracciati tra le carte di un archivio lo che ricoprì per un decennio a partire misero di percorrere la carriera diretti- nio artistico basato sul rapporto con
riflessione sull’arte contemporanea. Strachey nel 1932, poi quella di Fry, e il non ancora costituito come tale; a que- dal 1973, Giovanni Urbani fu anche cri- va nell’Amministrazione antichità e l’ambiente storico e naturale. Il curato-
Che è quella che è perché non si senso di una minaccia sempre sto scopo basilare, si aggiunge l’impul- tico d’arte contemporanea. Lo dimostra belle arti. Nella partecipata introduzio- re ripercorre, altresì, per cenni l’istitu-
pratica più quell’«otium» (e in questo crescente proveniente dall’Europa so a recuperare alla storiografia figure la raccolta antologica curata dall’allie- ne, Zanardi ricorda l’evento cruciale zione del Ministero per i Beni culturali
Fumaroli si collega a Valéry, Péguy, continentale, tutto contribuì a renderle di storici e critici dell’arte da poco scom- vo Bruno Zanardi, raccolta che presen- dell’alluvione di Firenze, che solleci- evidenziando la distanza tra la politica
Bréton, Baudelaire ecc.) in cui, da duro un lavoro che la vedeva impegnata parsi, affinché il loro contributo alle vi- ta una scelta di scritti occasionali o tò riflessioni sulle modalità operative di Giovanni Spadolini e quella armo-
sempre, è maturata la cultura di in prima persona, a causa del cende del pensiero artistico del XX se- d’impronta meditativa, editi in pe- del restauro sull’intero patrimonio ita- niosamente tecnica e umanistica di Ur-
un’epoca; il posto dell’otium è stato coinvolgimento nella storia di Fry di bani.
preso dal marketing, dall’advertising, amici e persone amate, prima su tutti la Il gioco dei concetti di archeologia e
dall’entertainment legati al capitalismo sorella Vanessa Bell, che di Roger fu contemporaneità bene spiega la visione
consumistico che ha caratterizzato il amica e amante. Con molta fatica portò 1891-1940 del ruolo del patrimonio e dell’arte se-
secondo dopoguerra. Proprio la a termine l’incarico. Eppure, nulla di condo Urbani. Asserisce Giorgio
pubblicità, denuncia l’autore, che ha questa sfibrante tensione emerge dalle Agamben che l’archeologia è «quel ca-
deformato il paesaggio urbano, ha
modificato, diventandone parte
integrante, la «cultura» di quegli anni e
pagine godibilissime del Roger Fry,
pubblicato nel 1940, poco prima del
suicidio. La giovinezza quacchera,
Il Rinascimento della fotografia rattere della nostra cultura, per cui essa può
accedere alla propria verità solo attraverso
un confronto col passato». La storia, infat-
riempito delle sue immagini l’arte
«contemporanea». Le sue immagini, ma
densa di tensioni spirituali, gli studi a
Cambridge, il lavoro come storico
Il cinquantennio da cui scaturì «una nuova visione del mondo» ti, forma la base del pensare e dell’agi-
re di Urbani, perché attraverso il suo
addirittura gli oggetti, le merci stesse dell’arte e come consulente del studio passa la comprensione del pre-
sono diventati arte, a partire da Metropolitan Museum di New York, la sente e, dunque, l’elaborazione di una
Neodadaismo e Pop art. Fumaroli cofondazione con Berenson, Horne e Se il primo dei quattro volumi della col- cammino della fotografia lungo le sue di- critica fondata e costruttiva.
ironizza, ma spesso l’ironia diventa altri del «Burlington Magazine», l’attività lana «La Fotografia», curata da Walter verse strade. Trovando poi, alla fine di Di fronte alla produzione artistica
sarcasmo feroce, su questa «non arte» di docenza, alla Slade School e poi a Guadagnini per Skira, esplorava gli an- ogni scritto, una sintetica bibliografia contemporanea tra gli anni Cin-
che ha avuto un antesignano in Cambridge. Ma soprattutto la ni dell’«infanzia» della fotografia, dal con cui approfondire l’argomento. Gli al- quanta e Sessanta, Urbani interviene
Duchamp e il massimo esponente in folgorazione dell’incontro con la pittura 1839 al 1890, il secondo, appena uscito, si tri studiosi hanno invece affrontato in af- sia come archeologo, svelando per
Warhol, e che in breve acquisirà una di Cézanne, che cambiò radicalmente il concentra sul suo periodo più entusia- fondi di taglio più critico alcuni dei temi strati il retroterra culturale che sta die-
strepitosa dimensione mercantile. suo modo di guardare all’arte e alle smante e creativo: quello che tra il 1891 o dei problemi che hanno alimentato il tro al caso di Pollock, alla materia di
Nel 2007 l’autore compie un viaggio a forme artistiche, nuova visione che Fry e il 1940, come recita il sottotitolo, la vi- dibattito di quegli anni o su quegli anni. Burri o all’internazionalizzazione del-
New York dove può verificare rese in essenza attraverso il concetto di de formare «una nuova visione del mon- Chi scrive (per deformazione professio- l’Astrattismo, sia come antropologo
l’evoluzione che l’arte ha conosciuto a significant form, come la definì Clive do». Grazie a una di quelle tanto fortuna- nale, lo ammettiamo) è stata conquistata nel sondare i motivi sociali dell’arte nel-
opera dei tanti «plasticatori» che, anche Bell: la forma significante che attraverso te quanto rare congiunzioni di circostan- dal saggio in cui Chéroux, trattando la fo- la società contemporanea, nei suoi
in Europa, specie in Inghilterra, hanno secoli e culture molto diverse ze storiche, sociali, economiche, di gusto tografia delle avanguardie storiche, ne in- aspetti museali, della critica e di contat-
ammucchiato materiali incapaci di farsi costituisce lo sguardo speciale e (perché no?) di moda, il mezzo secolo dividua le matrici nelle sperimentazioni to con il pubblico. A evidenza i legami
metafora e analogia suscitando dell’Occidente sulla realtà. Idee che preso in esame può infatti permettersi di degli «amateurs» tardo-ottocenteschi, tra l’Urbani restauratore e l’Urbani
emozioni e passioni e veicolando tradusse anche in attività critica sfoggiare una tale concentrazione di ta- mostrando come certe soluzioni, già pra- critico d’arte si trovano nel ricorso a
significati e valori generali. Fra i tanti militante, attraverso la fondazione degli lenti da suggerire il paragone con ciò che ticate magari rapsodicamente da loro, un’argomentazione ampia e contestua-
protagonisti di questa evoluzione, Omega Workshop, laboratori d'arte era accaduto nella Firenze del Rinasci- siano poi state inserite in un sistema teo- le, in grado di introdurre tutti i dati sto-
Fumaroli prende di mira in particolare applicata, e la realizzazione di due mento, sebbene qui si tratti ormai di una rico, e quindi potenziate, dagli esponen- rici che possano condurre a una sorta di
Jeff Koons e, fra gli inglesi, Damien all’epoca contestatissime mostre scala planetaria, in un mondo in qual- André Kertesz, «Meudon», 1928 ti delle avanguardie, con cui finiamo or- conclusione temporanea, aprendo nel
Hirst e Tracey Emin. Ma denuncia dedicate ai Postimpressionisti (sua la che modo già globalizzato dalla dif- mai per identificarle. Non sono però me- contempo ad altri interrogativi che sti-
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anche teorici come Arthur Danto, coniazione del termine), nel 1910 e nel fusione della macchina, dell’indu- velli) rispondono con taglio diverso le no significativi gli altri saggi (su propa- molino il dubbio critico sull’operare nel
Jeffrey Deitch, galleristi come Saatchi, 1912, che introdussero il pubblico stria, dell’inurbamento. monografie di Francesco Zanot e i sag- ganda e fotografia, e sulla fotografia presente. Sarebbe a questo punto un’ov-
Gagosian... Condanna la fotografia, inglese a Cézanne, Van Gogh, Matisse e Non deve essere stato facile per il curato- gi di Clément Chéroux, Ulrich Po- per le riviste e documentaria), e utilissi- vietà evidenziare la viva attualità del
«congenitamente cieca a ciò che vi è di Gauguin. Un’ottima introduzione di re selezionare i nomi e le immagini da in- hlmann, Gerry Badger, Sandra S. Phil- me, specie per un linguaggio tanto lega- suo contributo.
divino nell’uomo, al genio simbolico Barbara Lanati analizza al tempo stesso trodurre in questo volume bellissimo (in lips. A Zanot è andato il compito di trac- to all’attualità, sono le tavole sinottiche, ❑ Miriam Panzeri
della religione, della poesia e delle arti», la figura di Fry e l’opera della Woolf, vendita grazie a UniCredit a un prezzo ciare la storia della fotografia attraverso così come la bibliografia generale orga-
e i vari prodotti dell’epoca della consentendone una lettura più che accessibile), che come l’intera col- i libri, le mostre, gli eventi che l’hanno nizzata per aree tema- Giovanni Urbani. Per una
riproducibilità tecnica. Ritornato a Parigi contestualizzata. lana si offre al lettore con più livelli di let- vista crescere e diffondersi ovunque con tiche. ❑ Ada Masoero archeologia del presente.
la trova «americanizzata» o, peggio, ❑ Alessia Muroni tura: lo si può infatti gustare, in primo una velocità impensata. Grazie a tali te- Scritti sull’arte contem-
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intenta a sostenere artisti francesi che luogo, come un’antologia di splendide sti anche il meno preparato dei lettori La fotografia. Una nuova poranea, a cura di Bruno
si muovano nella stessa direzione degli Roger Fry, di Virginia Woolf, immagini, alcune arcinote altre meno co- può conoscere in modo scientificamente visione del mondo 1891- Zanardi, saggi di Giorgio
americani (in primis Buren) e incapace trad. di Veronica La Peccerel- nosciute, tutte incredbilmente innovati- ineccepibile, ma sempre accessibile, il 1940, a cura di Walter Gua- Agamben e Tomaso Mon-
di difendere la cultura francese nella la, 284 pp., ill., Elliot, Roma ve. E perciò capaci di suggerire molte do- contesto da cui quelle immagini hanno dagnini, 336 pp., 279 ill. tanari, 270 pp., Skira, Mi-
sua specificità. 2012, € 19,50 mande. Alle quali (ed ecco i successivi li- tratto alimento e seguire l’evolvere del col., € 60,00 lano 2012, € 34,00

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