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Paolo Falbo
Metodi Matematici e Informatica per la Finanza 2
campionari .
3 Spazi di probabilità
Osservazione 6 Alcune domande apparentemente semplici:
cosa è l’informazione?
Come si rappresenta l’informazione posseduta da un agente
economico?
Come si può concludere che un’informazione è superiore a
/migliore di un’altra?
Raggruppare gli eventi elementari è un modo efficiente di model-
lare informazione. Con riferimento al precedente esempio, sapere
che si è verificato A; non ci fornisce un’informazione comple-
ta sulla terna di lanci effettivamente occorsa, tuttavia restringe
l’incertezza iniziale: da 8 eventi possibili a soli 4, visto che
l’evento A ci informa che nel primo lancio è risultato t e per-
tanto l’incertezza si riduce alle sole 4 combinazioni dei due
lanci residui.
Si potrebbe inoltre sostenere che A fornisce un’informazione
superiore a B; visto che l’informazione fornita da B lascia
Metodi Matematici e Informatica per la Finanza 8
3.1 -algebre
Allo scopo di rendere preciso un modello di probabilità, dobbiamo
dichiarare quali eventi verranno presi in considerazione. Sia A
una famiglia di eventi appartenenti a . Per essere una -algebra,
essa dovrà soddisfare le seguenti proprietà:
(1) 2 A;
(2) se B 2 A, allora anche B c = nB 2 A;
(3) se Bn, n = 1; 2; :::, appartengono ad A, allora anche
S
+1
Bn 2 A.
n=1
F3 = f0;
/ ; f ; g; f ; g; f"; g; f ; ; ; g;
f ; ; "; g; f ; ; "; gg
e, ovviamente, l’insieme delle parti F4 = P( ). Per contro,
le stesse proprietà di una -algebra non sono verificate dalla
famiglia
F5 = f0;
/ ; f ; g; f ; g; f"; ; g; f ; "; g; f ; ; gg.
Si dica il perché. Si osservi inoltre che è F1 F2 F4,
F1 F3 F4, mentre tra F2 e F3 non vi è alcuna relazione
di inclusione.
4 Variabili casuali
Premessa. Le variabili casuali sono funzioni matematiche
particolari, perché il loro dominio è uno spazio campionario :
Essere restituiscono valori numerici in risposta ad eventi guidati
dal caso. Le variabili casuali sono grandezze numeriche che
popolano quotidianamente la vita quotidiana di ciascuno di noi e
certamente caratterizzano il mondo economico e finanziario.
La natura dello spazio campionario (numerabile o continuo)
determina quello delle variabili casuali costruite su di esso. In
particolare avremo che le variabili casuali continue posso essere
costruite solo su spazi campionari continui. Viceversa le v.c.
discrete possono essere costruite partendo da spazi capionari
numerabili oppure partizionando spazi campionari continui.
Controimmagini, X 1( 1; a]
a 2 ( 1; 2) 0/ 2 A1
a 2 [2; 4) f! 1; ! 2g 2 A1
a 2 [4; +1) 2 A1
concludiamo che X è effettivamente misurabile rispetto a A1:
Un’altra possibile -algebra per cui X è misurabile è
0;
/ f! 1; ! 2g ; f! 3; ! 4g ; f! 5; ! 6g ; f! 3; ! 4; ! 5; ! 6g ;
A2 = ;
f! 1; ! 2; ! 5; ! 6g ; f! 1; ! 2; ! 3; ! 4g ;
oltre, ovviamente, ad A3 = P( ). Nel nostro esempio vale A1
A2 A3: Notiamo che la più piccola -algebra per cui X sia
misurabile è A1.
Risulta utile e di frequente utilizzo la seguente definizione.
Definizione 21 Si definisce -algebra generata, naturale o indot-
ta da X; ed è indicata con (X); la più piccola -algebra per cui
X è misurabile.
Esercizio 22 Si consideri ora la v.c. X; dipendente dagli eventi
in dell’esempio dei tre movimenti al rialzo o ribasso di un titolo
azionario, che attribuisce 3 euro per rialzo e sottrae 1 euro per
ogni ribasso: Qual è la -algebra generata da X ? (Per semplicità
si risponda considerando la corrispondente partizione di ):
Ω
[0,1]
ωa1 X(ω)
PX(xj)
ωa2 R PX(x)
ωb1 P{ω : ω ∈ Α}
ωb2
X = xj+1
X = xj
F (σ-algebra)