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Māra
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Ultime modifiche Nel buddismo, Māra, ovvero 'Morte' (dalla radice sanscrita mri, da cui deriva anche a-
Una voce a caso mrita, immortale [vedasi Dizionario dell'induismo, a cura di M. Stutley e James Stutley,
Nelle vicinanze Ubaldini Editore, Roma, 1980, p. 267]) è l'asura (trad."nemico dei Sura" cioè "nemico
Vetrina
dei Deva") che cercò di distogliere Gautama Buddha dal raggiungimento del Risveglio,
Aiuto
prima cercando di sedurlo tramite l'apparizione delle sue tre figlie, Tanha
Sportello informazioni
(lett."Bramosia"), Arati (lett."Noia") e Raga (lett."Passione"), poi cercando di
Comunità spaventarlo con l'apparizione di dieci eserciti di esseri mostruosi (corrispondenti ai dieci
Portale Comunità tipi di ostacoli della vita spirituale):
Bar
1) Piacere sensuale;
Il Wikipediano
Fai una donazione 2) Frustrazione;
Contatti
3) Fame e sete;
Strumenti 4) Desiderio;
Puntano qui
5) Pigrizia; L'assalto di Māra sul Buddha
Modifiche correlate
(rappresentazione aniconica: il
Carica su Commons 6) Terrore; Buddha è simboleggiato soltanto
Pagine speciali dal suo trono), II secolo, Amaravati
7) Dubbio;
Link permanente (India).
Informazioni pagina 8) Presunzione o ingratitudine;
Elemento Wikidata
9) Guadagno, ricompensa, onori, e fama ingiustamente ricevuti.
Cita questa voce
10) Esaltazione di sé stessi e denigrazione del prossimo.[1]
In altri progetti
Mara è il tentatore, colui che distrae gli esseri dalla pratica rivolta alla Liberazione dal Saṃsāra, rendendo la vita mondana
Wikimedia Commons
seducente o facendo sembrare il negativo come positivo. Esso rappresenta, più in generale, la Morte spirituale, tutto ciò
Wikiquote
che ostacola la via verso la Bodhi.
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L'antico termine mara, in sanscrito, deriverebbe dal verbo proto indo-europeo mer=morire, come in lingua lettone;
Crea un libro Letteralmente il suo nome significa "Uccisore".
Scarica come PDF
Versione stampabile Nel buddismo post-conciliare (successivo al Secondo Concilio di Pataliputra) vengono aggiunti altri tre sensi al nome
"Mara":
In altre lingue
Klesa-mara, o Māra come la materializzazione di tutte le emozioni incapacitanti;
Deutsch
Mrtyu-mara, o Māra come morte, nel senso dell'infinito cerchio di nascita e morte;
English
Español Skandha-mara, o Māra come metafora per l'interezza dell'esistenza condizionata.
Français Il recente buddhismo ha riconosciuto un'interpretazione sia letterale che psicologica di Māra. Māra è descritto sia come
िह ी
entità che ha un'esistenza letterale, proprio come le varie divinità del pantheon Vedico sono mostrate come esistenti attorno
Português
al Buddha e anche descritto come forza psicologica primaria - una metafora per vari processi di dubbio e tentazione che
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ostruiscono la pratica religiosa.
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1 Note
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collegamenti 2 Bibliografia
3 Altri progetti
4 Collegamenti esterni
Bodhi, Bhikkhu (trans.) (2000). The Connected Discourses of the Buddha: A Translation of the Samyutta Nikaya.
Boston: Wisdom Pubs. ISBN 0-86171-331-1.
Saddhatissa, H. (trans.) (1998). The Sutta-Nipāta. London: RoutledgeCurzon Press. ISBN 0-7007-0181-8.
(EN) http://www.accesstoinsight.org/lib/authors/guruge/wheel419.html
(EN) Domare il Mara , su dhamma.damith.org (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2009).
VIAF (EN) 32848668 · GND (DE) 121271013 · CERL cnp00564115 · WorldCat Identities
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