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BOMPIANI I
TESTI A FRONTE '
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Geo1·0o vVill1cl111 TESTO INTEGRALE
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F1·icd1·icl1
f--JecYel
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eorao ilhelm
Lineamenti •
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il Diritto astratto o fo,,,,ale (libertà in sé); 2) la Moralità (libertà per sé); i Vincenzo Cicero
· !) l'Eticità (libertà in sé e per sé). Pieno compimento dello Spirito
oggettivo è lo Stato, ultimo te1111inedella triade dell'Eticità composta
anche da Famiglia e Società civile: esso risulta il fine ultimo, la suprema
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deter111ina1.ionedel Diritto e "l'immagine e la realtà della r<>gionedivina", 'I
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così come la dialettica degli Stati costituisce il progredire della storia '
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del mondo nella quale si manifesta Dio stesso. I
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BOMPTANT
TESTTAFRONTE
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La Filosofia è il propriotempo coltoin pensieri.
Jbid.• p. 61
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etico-politico di Hegel. :
, Se il titolo può indurre il lettore odierno a pensare a una dot·
trina giuridica speciale, già il ,,controtitolo>> fornisce però un'in·
dicazione più precisa riguardo al contenuto dell'opera: Naturrecht
und Staatswissenschaftim Grundrisse,vale a dire: Diritto naturale
e scienzadelloStato in compendio. ·
Diverse altre opere hegeliane (in parte edite dal filosofo, in
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tuazioni politiche contingenti 3; inoltre, negli ultimi due decenni
del nostro secolo è stata awiata in Germania la pubblicazione
delle Nachschri/ten- cioè degli appunti trascritti da allievi e udi-
tori - delle lezioni hegeliane sulla filosofia del Diritto, e questa
operazione tuttora in corso ha notevolmente accresciuto la base
_didocumenti biografici, storico-culturali e filosofici oggi a dispo-
sizione degli studiosi del pensiero politico di Hegel. · ,
Rispetto a tutto questo materiale di più e meno diretta deriva·
zione hegeliana, però, la Filoso/iadel Diritto del 1820 mantiene
' '' una sua fisionomia originale e lo statuto di unità di misura della
dottrina politica hegeliana: tutti gli altri sono certo documenti
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imprescindibili per la ricostruzione del processo di formazione di
- ' ' tale dottrina, per la determinazione delle sue pieghe o ,,svolte>>o
possibili autocensure, ma assumono significatò solo in riferimen-
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I frontespizi del vol,,me recano però la data ciel 1821. La stesura dell'opera
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' ' avvenne tra la seconda n1etàdel.1819 e la prima metà del 1820;la prefazione è da-
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tata 25 giugno 1820:: , , , .· ,, , :, , , , ,
2 Si tratta degli scritti Sulle maniere di trattarescie11ti/icamente
il diritto natu-
rale(1802/3) e Sistema dell'eticità(1802/3, post.), . . ' . ..- .
J Sulle più recentivicende interne del Wiirltemberg(1798, post.); La costituzio-
ne della Germania (1801/2, post.); Valutazionedegli atti a sta1npadell'Assemblea
dei deputati del regnodel Wiirtte"1bergnegli anni 1815e 1816(1817);Sul progetto
inglesedi r1Jor1na elettorale(1831). , , : , , , , ,·,
-----------------------------
• INTRODUZIONE
8 INTRODUZIONE
• •
f1a6, ~od.o che 10 ~enerale .consiste, appunto; nell'esposizione
I Lineamenti sono un c~inpendio ~peculativo di' fìlo·s;fi~-del b~ach1)og1c?delle linee ~ondamentali (Grundlinien)del processo
Diritto. · · · - ·- .... d1alett1co d1 autodeterminazione dell'Idea. .,, ·· ·
- ..
Hegel aveva delineato concettualmente e realizzato siste.mati-
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•
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camente questo tipo di compendio già nell'Enciclopediadi Hei- '
l'oggetto, distoglierebbero la mente.dal se~ire ~ filo a~~omenta- lo sviluppo della libertà dell'Idea assoluta, dalla sua volontà libe-
tivo principale 8• Si tratta dunque di uno stile di espos121one che ra solo astrattamente fino alla sua esistenza libera e universale in
può attuarsi secondo mod~li.tà ~intatti~he div;rse, ~~ che ha co- sé e per sé: qui l'Idea <<SÌ
rivela realmente nella storia del mondo
munque il suo carattere d1st1nt1vonell attenzione Vigile, costante come lo Spirito universale del mondo>>(infra,p. 123). . ·· •
e <<laconica»alla Cosa. . . · .· · ·· · ' Nell'Enciclopediaviene esposto l'intero sistema della scienza,
Ora, impostando brachilogicamente la trattazione de~ temi la compiuta Pasquadella Resu"e1.ionespeculativa1°, mentre i Li-
speculativi nell'Enciclopediae nei Lineamenti, Hegel non mten- neamenti sono l'esposizione di una parte del sistema- l'esposizio-
deva far altro che <<ridurreall'osso>>,cioè alla sua pura struttura- ne del corpodel Risorto,per cosi dire. .
zione sillogistico-dialettica, il discorso sul!' autodeterminazione . •.
dell'Idea in generale e in particolare. · . ·· · .· .. , .. ·' . '
. Il risultato di questa impostazione sono così i brevi paragrafi 4. I:autodeterminazionedell'Idea e la Logicacome presup-
che scandiscono le varie tappe del percorso speculativo: brani per postofondamentale dellaFilosofia del Diritto
lo più monoperiodali, ora fortemente ipotattici, ora congegnati . .
secondo una lapidaria paratassi, sempre espressi nella tipica rare- Ma cos'è l'autodeterminazione sillogistico-dialettica dell'Idea
fazione del linguaggio hegeliano. Alla maggior parte dei paragrafi assoluta? . . ·
si aggiungono - opportunamente, in v~rità - _leAnmerku'!gen!I~ I Scrive Hegel in un'annotazione dei Lineamenti (ib.; p. 463):
annotazioni che Hegel ha apposto <<Staper 1llustrare qui e la 11
contenuto particolarmente astratto del testo, sia per rivolgere
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<<Ea partire dalla Logica ... che bisogna conoscere in che modo il
Concetto, e poi, in modo concreto, l'Idea, si determinino in se
maggiore attenzione alle rappresentazioni ordinarie e più diffuse stessi ponendo con ciò, astrattamente, i loro momenti dell'univer-
dell'epoca>> (infra, p. 39). La distinzione tra Parag!aphene An- salità, della particolarità e della singolarità>>.
merkungen equivale in definitiva a quella tra esoterico ed essote- In altra sede abbiamo già mostrato come il paradigma fonda-
• 9
rtco . . . mentale della triadicità della dialettica hegeliana sia l'uni-trinità
Nell'Enciclopedia,l'oggetto della trattazione brachilogica è di Dio, e come il sillogismo universalità/determinazione(= parti-
l'Idea assoluta (Dio l'Assoluto) nel suo intero processo di auto- colarità)lsingolaritàsostenga l'impianto strutturale complessivo
determinazione du;ante il quale, attraversando i diversi stadi del della Fenomenologiadello Spirito;a quelle pagine dunque rinvia-
proprio svilup~o necessario (Logica - Natura - Spirito), essa di- mo 11. ·
viene l'Idea eterna essente in sé e per sé come Spirito assoluto. . . Qui vogliamo piuttosto sottolineare che la filosofia del Dirit-
Nei Lineamenti, invece, l'oggetto è l'autodeterminazione del- l to, in quanto parte organica del sistema scientifico, ha di per sé
l'Idea assoluta come Spirito oggettivo: si tratta dello stadio eh~, un'autonomia soltanto relativa, mentre riceve il• suo vero signifi- •
intermedio tra lo Spirito soggettivo e lo Spirito assoluto, accogl1e caro unicamente nel contesto sistematico globale e in conformità
, . .
•
. al posto che occupa in tale contesto. E ciò non implica semplice-
mente che nei Lineamenti Hegel abbia potuto tralasciare <<didi-
tagora,335 A 3 e B 8, 343 B 5 (la brachilogia come «laconicità»); Gorgia,449 C 5 mostrare e di esplicitare il processo logico in tutti i suoi particola-
e 7; dr. inoltre Fedro,269 A 7, 272 A 4 (la brachilogia nei discorsi scritti); Leggi,
I, 641 E 7 (proverbiale brachilogicità degli Spartani e dei Cretesi), X, 887 B 3 ri>>,ma anche e soprattutto che l'opera del 1820 presuppone tutti
(brachilogia e discorso sugli dèi). . gli stadi precedenti dello sviluppo dell'Idea. · · • · ·
· 8 Cfr. per esempio le parole di Socrate in Protagora, 334 C 8 - D 5: «Protago- In altre parole: lafilosofia del Diritto non detern1inada se stes-
. .
. . ••
ra, ho la disgrazia di essere un poco smemorato, e se qualcuno mi parla a lungo •• - . •
sa i propriconcettifondamentali,bensl li mutua dalle sfere ftloso- la prima volta quell'espressione famosa destinata a divenire la for-
fiche sistematicamente anteriori e, in primo luogo,dallaLogica,la mula emblematica del pensiero di Hegel:- . ·
quale è laprotofi'gurazione del sistemastesso12. · · Wasvernunftz'gist, das ist wirklich; ,·
Cosi si spiegano i frequenti rinvii alla Logica presenti nei Li- ' und was wirklichist, das ist vernunftig.'' ·
neamenti,si tratti poi di rimandi alla Scien1.ll dellaLogicain quan- Tale espressione può ben tradursi:-
to tale o alla prima parte dell'Enetclopedia 11• · ·' · · 11Razionale è reale, e il Reale è razionale.
La dipendenza della filosofia dd Diritto dalle sfere sistemati- · · Per Hegd, dunque, il Diritto in quanto tale è la sfera in cui la
che precedenti è tale che essa deve presupporre come già dimo- libertà, a partire dalla sua determinazione più povera e astratta (la
strato persino il suo oggetto specifico, cioè l'idea del Diritto co- libertà giuridico-formale della persona), viene progressivamente
m~ Spirito oggettivo: <<Inquanto è una parte [della Filosofia], la realizzandosi come spiritualità oggettiva nella storia del mondo ..
scienza dd Diritto ha un punto di partenzadeterminato, il quale è
Ora, gli stadi attraverso i quali viene a compiersi il Diritto, o
sia il risultato,sia la verità di ciò che, precedendoil risultato stes-
Spirito oggettivo, sono tre: Diritto astratto o formale, Moralità•
so, ne costituisce la cosiddetta dimostrazione.Secondo il lato del •
5. La libertà in quanto Idea, cioè il Diritto come Spirito og- quindi, più limitato, c'è la sfera e lo stadio in cui lo Spirito, entro
gettivo nella sua totalità e nei suoi momenti . sé, ha portato alla determinazione e alla realtà gli ulteriori mo-
menti contenuti nella propria Idea: ebbene, questo stadio è più
<<lngenerale, il Diritto è la Libertà in quanto Idea>>(ib., p. 117). concreto,è intimamente più ricco e più autenticamente universa-
A prima vista, la fo1111ula «la Libertà in quanto Idea>>(die Frei· le, e proprio per questo costituisce anche un diritto superiore ...
heit, als Idee) può dare l'impressione di indicare una limitazione, Ogni stadio dello sviluppo dell'Idea della Libertà, essendo esso
come se più in alto della libertà come Idea ci fosse la libertà come l'esistenza della Libertà nelle sue proprie determinazioni, ha il
Realtà (Wirklichkeit).In senso hegeliano, invece, la formula non suo diritto peculiare. Quando si parla di opposizione della mora- •
designa affatto <<lalibertà idealo, (die idee/leFreiheit)- cioè la li- lità e dell'eticità nei confronti del diritto, allora con "diritton s'in-
bertà astratta, non ancora realizzata -, bensl proprio la libertà tende soltanto il primo stadio, cioè il diritto for111aledella perso-
spirituale nel suo pieno realizzarsi confor1nemente al suo concet· nalità
•
astratta. La moralità, l'eticità, l'interesse dello Stato • costi-
to, alla sua <<ragione>>(Vernun/t). .. ,. . . .· tu1sconociascun.o un diritto peculiare, perché· ciascuna di queste
L'Idea in generale, infatti, è la· Ragione delle cose 14, è la loro figure è determinazione ed esistenza della Libertà.Queste figure
razionalità (Vernun/tigkeit),e proprio nei Li11eamentiricorre per possono entrare in collil·ione solo nella misura in cui sono diritti
. .
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12 La Fenomenologia 1
delloSpiritodel 1807è invece la pre/igu~azione scie11ti/i· ' Infra,p. 59. ... . .
•
ca del sistemadellascie,1111;
cfr. ibid., pp. 12 ss. . . 16La polivocità in cui Hegcl impiega il termine «diritto» (Recht),e che ricor·
13 Per quanto riguarda soltanto i riferimenti espliciti cf.-. infra. pp. 95. lii. re anche in relazione ad altre parole fondamentali del lessico hegcliano - una su
119. 123, 143. 197,201,289,309,311,335.463,465,483,513. . tutte:«spirito» (Geist;cfr. infra,Parole-chiave)-, ci ha indotto all'uso della maiu-
14 Cfr. infra, p. 73. · · scolaquando nel testo hegelianocon Rechi si intende lo Spirito oggettivo. ·
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INTRODUZIONE 15
14 INTRODUZIONE
so che esse vanno considerate nella scienza. (...) In senso più spe·
che stanno sulla stessa linea. Se il punto di vista morale dello Spi- culativo, la modalitàdi esistenUJdi un concetto e la sua determi·
rito non fosse anche un diritto; se non fosse la Libertà in una del- nate'l.UJsono un'unica e medesima cosa. Va tuttavia osservato che
le proprie forme, allora esso non potrebbe affatto venire in colli- nello sviluppo scientifico dell'Idea, i momenti il cui risultato è un~
sione con il diritto della personalità o con un altro diritto. Ogni forma ulteriormente deter111inataprecedono, in quanto dete1111i-
diritto, infatti, contiene entro sé il Concetto di Libertà, il quale è nazioni concettuali, questo stesso risultato; nello sviluppo tempo·
la suprema determinazione dello Spirito, e di fronte al quale le al- raie, invece, in quanto sono figurazioni, essi gli sono anteriori.
tre determinazioni sono prive di sostanza; la collisione, invece, Cosl, quando l'Idea è deter111inatacome famiglia, essa ha per pre-
contiene al tempo stesso l'altrò momento per cui la determinazio· supposto quelle determinazioni concettuali di cui costituisce il ri-
ne spirituale è limitata, e pertanto l'un diritto è subordinato ali'al- sultato; l'altro lato dello sviluppo, però, consiste nel fatto solo in
tro. Solo il diritto dello Spirito del mondo è il diritto illimitata· una cultura più altamente compiuta esso ha portato all'esistenza
mente assoluto>>.--- - configurata in modo peculiare, dei momenti della famiglia: sol~
Il Diritto è dunque la libertà che, in quanto Idea; si realizza allora questi presupposti interni sono anche per se stessi dati co·
attraverso i tre momenti-stadi del Diritto formale (libertà in sé), me figurazioni - come diritto di proprietà, contratto, moralità,
della Moralità (libertà per sé) e dell'Eticità (libertà in sé e per sé), .. ... . . . _.,
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ecc)> ....
e che culmina nel processo della storia del mondo. . ._ .. I . ' • Ogni stadio o momento del processo dell'Idea come Spirito
•
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oggettivo, dunque, non ha una collocazione temporale in base al-
6. Momenti e figurazioni nella Filosofia del Diritto la quale esso seguirebbe al momento anteriore e precederebbe il
•
- . - - ; '. momento posteriore. Per Hegel, semmai, è proprio il contrario:
- _ Ora, è certo che lo sviluppo progressivo dell'Idea non dev'es· ogni stadio è risultatoconcettualee veritàdegli stadi anteriori, e, a
sere inteso in senso temporale, altrimenti la storia del mondo non un tempo, precedetemporalmentela loro figurazione autentica.
potrebbe cominciare se non dopo il compimento dell'Eticità, cioè - Ritroviamo qui, in un senso speculativo ben preciso, la deter-
dell'ultimo stadio dello Spirito oggettivo, e questo è assurdo. minazione aristotelica della sostanza (oùola) come il Primo sul -
-- In effetti, già nella Fenomenologiadèllo Spirito Hegel aveva piano concettuale, conoscitivo e temporale 18• Lo si può osservare
fatto distinzione tra determinazioni concettuali e determinazioni in modo eminente a proposito dello Stato, il quale costituisce il
esistenziali e ne aveva chiaramente delineato il rapporto specula· terzo momento dell'Eticità e, sistematicamente,viene dopo le de-
tivo 17• · · • - • •- . terminazioni concettuali della famiglia e della società civile. Dice
Ecco come il filosofo spiega tale rapporto nel § 32 dei Linea· !:1egel~l riguardo (infra,p: 415): <<Soltantolo sviluppo dall'eticità
menti (infra, pp. 121-123): <<Ledeterminazioninello sviluppo del 1mmed1ata,att~averso lo sdoppiamento della società civile, fino
Concetto sono, da un lato, esse stesse concetti;.dall'altro lato, in· allo Stato che sr mostra come loro fondamento veritativo, è la di-
vece, poiché il Concetto è essenzialmente in quanto Idea, esse so· mostrazionescientificadel Concetto dello Stato. Poiché, nel corso
no nella forma dell'esistenza, e la.sèrie dei concetti che ne risulta· del Concetto scientifico, lo Stato si manifesta come risultatoma si
no è quindi, a un tempo, una serie di figurazioni.' È in questo sen· p~o~uce come fonda~ento veritativo,ecco allora che quella me·
•• •• •
d1az1onee parvenza r11nuovese stessa elevandosi a i1nmediateu.a.
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··,i· Nella realtà, pertanto, lo Stato in generale è piuttosto il Primo:so·
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lo all'interno dello Stato la famiglia si plasma in società civile, ed nerale e in particolare, collocata su un piano di razionalità e realtà
è l'Idea dello Stato stesso a dirimersi in questi due momenti>>.· · superiore rispetto a quello dello Stato e della stessa storia del
Analogo discorso vale per la storia del mondo, la q1;1ale,ne~a mondo. . . ·. ·
sfera dello Spirito oggettivo, è il Primo assoluto, del cut _travaglio In secondo luogo, la riconciliazione (Versohnung)con la realtà
interno «gli Stati, i popoli e gli indivi_dui sono strumenti e m_em- è garantita dalla filosofia nel senso che, per Hegel, nella propria
bri inconsapevoli>> (infra, p. 565). Il coronamento <<macrologtco>> filosofia avviene la ricondliai.ioneassolutadi Dio còn se stesso19.
della ftlosofia del Diritto di Hegel è costituito perciò dalle sue Le, Non si tratta dunque di una mera rappacificazione con la datità
zioni di filosofia dellaStoria. ' storica, bensì della più calda rappacificazione (wiirmererFriede;
•
. infra, p. 65) con la rosadella Presenza,cioè con la razionalità vera
e libera, divina, che va imponendosi in e attraverso quella datità
7. Filosofiae storia del mondo · storica. Ciò che non appartiene a questa razionalità e realtà è la
crocedella Presenza,nella quale rientrano <<giustiziae virtù, torto,
. <<Questa trattazione, du~~ue, nell_am,isura in c1;1iconti~ne la_ violenza e vizio, talenti e loro atti, le piccole e le grandi passioni,
scienza dello Stato, non dev essere nient altro che ti tentativo dt colpa e innocenza, splendore della vita individuale e di quella del
comprendereconcettualmentelo Stato: di ~sport~comequalcosad! popolo, autonomia, fortuna e sfortuna degli Stati e dei singoli>>
intimamente razionale.In quanto scritto f1losof1co,essa non puo (ib.,p.565) .. ' ' . , . ...
non tenersi lontanissima dal dover costruire uno Stato così come La filosofia non ha il compito di trasformare la realtà-raziona-
esso dev'essere.L'insegnamento contenuto in tale scritto non può lità, bensì di com prenderla nel Concetto: <<Ilcompito della filoso-
consistere nell'indicare come dev'essere lo Stato, ma, piuttosto, fia è comprendere concettualmente ciò che è, perché ciò che è, è la
nel mostrare in che modo esso, che è l'universo etico; dev'essere Ragione>>(ib., p. 61). Ora, comprendere concettualmente la Ra-
conosciuto>> (ib., p. 61). · · · . gione implica a un tempo la comprensione di ciò che nella datità
Hegel aggiunge poi (ib., p. 63): <<Conoscere la Ragione come storica non è razionale, e il non-razionale, secondo Hegel, è inevi-
la rosa nella croce della Presenza e, con ciò, godere della Presen- tabilmente destinato a essere rimosso (aufgehobene). '
za: questa visione razionale è la rico?ciliazionecon l~ Rea~tà, ri- Se dunque la storia del mondo culmina nel regno germanico
conciliazione che la Filosofia garantisce a coloro net quali a un (cfr. ib., pp. 577 -579), durante il quale la riconciliazione autentica
certo punto è emersa l'intima esigenza di comprendereconcettual- dispiega lo Stato <<aImmagine e a Realtà della Ragione>>,ciò va
mente; solo costoro hanno l'esigenza _siadi mantenere la Libertà hegelianamente inteso nel modo seguente:-
soggettiva entro ciò che è sostanziale, sia anche_di perma~ere nel- Con il Protestantesimo, con la Riforma di L'utero 20 , si è inau-
la Libertà soggettiva come entro qualcosa che e non particolare e gurata l'ultima fase necessaria della storia del mondo, e questa fa-
accidentale, bensì in sé e per sé>>.· · · •··. ·. ··. · . ·· se è giunta ora al suo culmine e compimento nellafilosofia di He-
Queste parole, in cui molti hanno visto una supina e più o gel, cioè nella dimensione spiritl!ale-assoluta in cui Dio si riconci-
meno opportunistica adesione di Hegel all'apparato statuale d~l lia eternamente con se stesso. Questa dimensione è divenuta ora
Regno prussiano e alla politica della Restaurazione, tracciano 1n perfettamente immanente alla storia· del mondo, e tutto quanto
verità una linea cifrata di demarcazione tra lo Stato e la filosofia, persiste nel non attecchirvi e adeguarvisi è scorza policroma (bun-
e sandsconoil primato speculativodi quest'ultimasu ogniforma e te Rinde; ib., p. 59), o mattatoio21 • Ci saranno ancora moti rivolu-
configurazionestatuale. zionari, lotte fra ceti e fra classi, rovesciamenti di governi, guerre
Nella prospettiva hegeliana, infatti, lo Stato è in generale una '
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entità razionale, e ogni Stato storicamente dato possiede _un suo .
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' . .'
grado di razionalità e, quindi, di realtà. La filosofia, pero, nella 19Cfr. la nostra l111rod,1zione ali,, Feno,nenologia delloSpirito,cit., pp. 19-20.
· quale - insieme all'arte e alla religione, e più ancora che in queste 2
° Cfr. i11/ra,p. 63: «Ciò c11iL111eroh,, dato l'avvio come fede nel sentimento
- viene realizzandosi la libenà suprema (la libertà del!' Assoluto e nella testimonianza dello Spirito, è proprio la stessa cosa che lo Spirito, nel cor·
. stesso!), è"in generale la sfera della razionalità assoluta, e ogni _fi- so della sua ulteriore maturazione, si è sforzato di cogliere nel Co11cetto, in modo
da liberarsi nel presente e, q11incli,di trovarsi in esso... · ··
losofia storicamente data possiede un suo grado di questa razto· 21Per la transitorietà degli eventi storici con1e«mattatoio,. cfr. cli Hegel le Le-
nalità e, quindi, della realtà assoluta. La filosofia è dunque, in ge· iioni difilosofiadellastoria,tr.it. di G. Calogero e C. Fatta, Firenze 1941, p. 68.
•
18 INTRODUZIONE • . '• .
•
•
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· Vincenzo Cicero
1. Il periodo giovanile a Stoccarda(1770-1788) ••
scienti/icame11teil diritto11aturale
(Oberdie 1visse11schaf1liche11
Beha11d- ' •• •
lu11gsarte11des Nat11rrechts,seineStelle i11der praktisch,·nPhilosoph~e ' '
• - .
und sein Verhiiltniszu den positive11 Rechtswisse11s,·ha/te11).
Inoltre, rt· " .......
.· ,, .. '
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.
5. !:insegnamento ginnasiale a Norimberga (dicembre 1808-ottobre 1816) per semestre, dedicandovi da sei a dieci ore settim~nali di lezione; l' ar-
e quello universitàrioa Heidelberg (ottobre 1816-settembre 1818) .. '. gomento dei corsi a Berlino coprirà tutte le discipline fùosofiche, dalla
. .. .
·, 1, logica alla filosofia del diritto, dalla filosofia della storia a quella della
1809 Non~~tante l'irregolarità con cui percepisce lo sÌipendio, Hegel pren- · · religione, dalla storia della filosofia all'estetica. Tutte le Lezioni (Varie-
•'
de molto sul serio la sua mansione di funzionario e cura assai l'autore-
, volezza esteriore della sùa carica. I manoscritti che gli servono di base I • sungen)verranno poi pubblicate dai discepoli.
1819 · Il 23 marzo lo studente· di teologia C.L. Sand, un.estremistà 'membro
·
per le lezioni verranno pubblicati postumi nel 1840 col titolo. Prope-
della Burschenscha/t,l'associazione patriottica e radicale delle corpo-
deuticafi'/oso/ica(Phi/osophischePropiideutik). ,.. . .• , ,. razioni studentesche tedesche, uccide a Mannheim per motivi politici
1811 In settembre, si sposa con la ventiduenne Marie von Tucher, apparte- A. von Kotzebue, drammaturgo tedesco che, in qualità di consigliere
nente a una famiglia patrizia della vecchia Norimberga, e da cui avrà di Stato della Russia, svolgeva attiva propaganda reazionaria per il re-
due figli: Karl (1813-1901) e lmmanuel (1814-1891). \e, ··. gime zarista: in Prussia questo atto costituisce il punto di svolta decisi-
1812 Esce il primo tomo del primo volume della Scienzadello logica(Wis- . vo tra il Congresso di Vienna e la Rivoluzione di Luglio del 1830. He-
senscha/t der Logik); il secondo tomo e il secondo volume saranno gel è considerato come una delle guide spirituali della Burschenscha/t,
. pubblicati rispettivamente nel 1813 e nel 1816. , .·, · . . · , insieme a Schleiermacher, Fries, W.M.L. de Wette e F.L. Jahn. In lu-
1813 Agli incarichi amministrativi aggiunge anche quello di Schulrat,cioè glio inizia la «persecuzione dei demagoghi» da pane delle autorità
sovrintendente alle scuole elementari di Norimberga. .· ·, prussiane, nel corso della quale vengono imprigionati diversi allievi ed
1816 In agosto è nominato professore di filosofia all'università di Heidel- ex-allievi di Hegel (K. Ulrich, L. v. Henning, G. Asverus, F. Fiirster,
berg, e il 28 ottobre inizia le lezioni. · . , · • EW. Carové). Il 18 ottobre entrano in vigore in Prussia i Decreti di
1817 A Heidelberg può finalmente accogliere in famiglia suo figlio Ludwig, Karlsbad, con cui si limita soprattutto la libertà di siampa e d'insegna-
la cui madre è morta. Come co-reclattore degli Annali dell'università mento: Hegel, dopo aver preso nettamente le distanze dal movimento
· . (gli «Heidelbergische.Jahrbiicher der Literat_ur»), res.pin~e un a.rticolo della Burschenscha/t(il 9 febbraio e il 2 maggio aveva accettato l'invito
del vecchio amico H.E.G. Paulus sul conflitto cost1tuz1onale 1n atto ,,•· a prender parte a due raduni delle corporazioni studentesche berline-
nel Wiirttemberg; egli stesso scrive sull'argomento un lungo saggio si), è costretto a rielaborare il manoscritto, già praticamente terminato
dal titolo Valutazionedeglialti a sto,npade/l'Asse1nblea dei deputatidel alla fine dell'estate, della Filosofiadel Diritto. . , ··
regno del Wiirtten1bergnegli anni 1815 e 1816 (Beurteilung der i.m 1820 Il 23 marzo Hegel fa parte della commissione che deve conferire l' abi-
Druck erschienenenVerhandlungenin der Versa,nmlungder 1.Andstan- . litazione alla libera docenza a un giovane proveniente da Dresda:
de des Konigsreichs Wiirtlenzbergi,n Jahre 1815 und 1816), in cui , . Arthur Schopenhauer, il quale, per mancanza di uditori alle lezioni, ri-
prende le pani del sovrano contro gli stati generali, attirandosi cosl le
..· . marrà a Berlino solo due semestri. In giugno Hegel è nominato mem-
prime ostiliià dei liberali. Sempre negli Annali, pubblica una recensio-
bro ordinario della «Regia commissione esaminatrice scientifica» della
ne sul terzo volume delle opere di Jacobi: i giudizi sul vecchio awersa-
provincia di Brandeburgo,. incarico che terrà fino al 1822 .. In luglio fa
rio appaiono più favorevoli rispetto a quelli del «Giornale critico». In
un breve viaggio a Dresda, con l'intento di visitare la galleria che ospi-
giugno pubblica l'Enciclopediadelle scienze/i/~sof,che (Enzyklopiid~e
. . ta la «Madonna Sistina» di Raffaello. La sua posizione nell'università
der philosophischenWissenscha/tenim Grundr1sse),della quale usci- I
1825 In seguito ali'appropriamento indebito di una modica somma di dena- 7. Il rettorato e la reazionealle rivoluzioni liberali (ottobre 1829-1831)
• •
ro paterno, il giovane Ludwig viene cacciato di casa e mandato a Stoc- 1830 Le rivoluzioni liberali in Francia e in Belgio lo riempiono di orrore,
carda; qui vive come commesso di negozio, ma dopo una lite col pro- ma a Berlino riesce a tenere lontane dall'università tutte le agitazioni
prietario dà le dimissioni, e questo fatto provoca la rottura definitiva politiche: egli si attiene ancora scrupolosamente ai Decreti di Karl-
col padre: Hegel gli impone di non portare più il suo cognome. sbad, i decreti statali che hanno stabilito lo scioglimento delle corpo-
Ludwig Fischer - dal cognome da nubile ddla madre - si arruola allo- razioni studentesche, la censura sulla stampa e il controllo sulle uni-
ra ndl' esercito olandese e il 29· agosto parte da Ostenda in direzione versità. Il 25 giugno pronuncia il discorso commemorativo del terzo
.·Giava. Morirà di malaria a Giakarta il 28 agosto 1831, e Hegel non sa- centenario della Confessione di Augusta (A11gsburgische Konfession),
prà mai di questa mone che anticipava di appena tre mesi la propria. la «carta costituzionale» della Chiesa protestante. In settembre si am-
1826 In settembre fa la conoscenza dd drammaturgo austriaco Franz Grill- mala ed è costretto a letto, ma è di nuovo in forze al momento di inau-
parzer. . gurare il semestre invernale.
1827 · Inizia la pubblicazione della rivista «Annali berlinesi per la critica 1831 Escono negli «Annali» le recensioni ai volumi di A.L.J. Ohlert,
scientifica>> («Jahrbiicher fiir wissenschaftliche Kritik,,), che viene Z:1aealrealis1no (DerIdealrealis,nus,Neustadt 1830), e di J. Gorres, Sul
considerato l'organo ufficiale dello hegdismo; tra gli altri, vi collabo- /onda,nento, la struttura e la successionedelle epochedella storia del
rano Goethe, i due fratelli Humboldt, il classicista P.A. Boeckh e l'ar- mondo (Ober die Grundlage,Gliederungund Zeiten/olgeder Weltge-
cheologo A. Hirt; la prima recensione hegeliana riguarda l'opera di W. schichte, Breslau 1830). In aprile, la «Gazzetta ufficiale dello Stato
von Humboldt Sul/'episosodiodel Mahabharata Ìtotocol nome di Bha- prussiano» («Allgemeine Preussische Staacszeitung») pubblica una
gavad-Gita (Ober die unter dem Namen Bhagavad-Gitabekannte Epi- parte dell'ultimo scritto di Hegel, il saggio S,,I progettoinglesedi rifor-
sode des Mahabharata,Berlin 1826). Alla metà di agosto si mette in ma elettorale (Ober die englischeRe/ormbill), in cui egli polemizza
viaggio verso Parigi, accogliendo finalmente l'insistente invito di Cou- contro il costituzionalismo e il parlamentarismo liberale. Finisce di
sin; ha a disposizione lo studio e la biblioteca di quest'ultimo, e, ,ome rielaborare il primo tomo della Scienzadella logica(che uscirà postu-
già durante il soggiorno a Vienna, va regola1111entea teatro. Sulla via mo nel 1832), e termina di scrivere la prefazione alla seconda edizione
del ritorno, il 18 ottobre avviene il famoso incontro con Goethe a dell'opera il 7 novembre. Il 14 novembre si spegne in poche ore, vitti-
Weimer (il dialogo è tramandato da J.P. Eckermann nei suoi Colloqui ma di un'epidemia di colera - come risulta dagli acti - o di un distur-
ron Goethe). . ' bo gastrico - come sostiene la moglie.
1828 Nei primi mesi dell'anno, a causa di un fastidioso «mal di petto», deve
interrompere le lezioni per un èerto tempo; il medico gli co11sigliauna
cura te,11,ale. Escono negli «Annali» le sue recensioni agli Scritti po-
' stumi (Nachgelassene Schri/ten,Leipzig 1826) di K.W.F. Solger e agli
Scritti CSchri/ten,Berlin 1821-25) diJ.G. Hamann. Verso la fine di no-
ve11,bre riceve la tesi di laurea De rationeuna, universali,infinita di un
giovane bavarese, il quale nella lettera di accompagnamento riassume •
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·...NOTA EDITORIALE. : •
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1. Sull'edizioneI/ting dellaFilosofia 'dd. Diritto .
. g) nelle ~~erse "?notazioni di _Hcgelai singoli paragrafi vengono aperti Nel complesso, dunque, il testo da noi curato si presenta come un'edizio-
de~ ~a~vers1 1n cornspondenza di nuovi periodi che, nell'originale e nelle ne dalla fisionomia peculiare e ben precisa, ma non è e non vuole essere
ediZ1orusuccessive, sono separati da ciò che precede solo mediante un tratti- un'edizione criticanel senso filologicodel termine - per ese111pio, non vengo-
no lungo; n,ei ~ casi in cui viei:ieaperto un capoverso al quale non corri- no riportati in apparato tutti gli errori di stampa dell' editio princeps,né vi so-
sponde nell onginale nessun trattino lungo, allora la capoversazione viene se- no registrate tutte le varianti operate nelle edizioni successive. , '
gnalata da un obelur (t); li nostro obiettivo principale era quello di restituire l'opera hegeliana del
h) tutti i paragrafi e i nuovi capoversi delle annotazioni - e le nuove sud- 1820, non certo però _in un'edizione diplomatica o meccanica, bensl sotto
divisioni ii:i~o.tte _frale l?ar~, le s:,zioni,le sottosezioni e i paragrafi - ven- una luce che, pur dopo la modernizzazione dell'ortografia e della veste edito-
gono murun di btol1 racchi?~!anch essi tra virgolette a caporale, ricavati non riale, pur dopo l'emendazione dei numerosi refusi, delle molteplici carenze
so_ltantod~ conten~to _espliotodel testo, ma anche dalle corrispondenze con espressivo-formali, della disorganica punteggiatura, ecc., ne lasciasse comun-
gli appunn personali di Hcgel per le lezioni e con le trascrizioni degli uditori. que trasparire tutte le fattezze originarie: se e nella misura in cui siamo riusci-
' - . .. . - ti a raggiungere questo obiettivo, allora si potrà guardare alla presente edizio-
•
• • ne come a un palinsesto la cui scriptioin/erior,malgrado abrasioni candeggi e
2. ·Le caratte,istichedel testo tedescon"port~to
nel presente volume reimpieghi iterati, è ancora perfettamente e integralmente leggibile...
. -
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•
-: ,Dicevamo ~rò di ~crei soltanto ispiratiali'edizione Ilting- un' edizi~Ò.e
tutt altro che diplom_auca,?la.senz'altro degna di ammirazione e ingiusta-
3. Avvertenze sul
., . testo
. '
italiano e.
sugli apparati
,-
·. ·.
' . '. .
me~te sn<;>bb~ta ?agli ~cg~1arudello Hegel-Archiv (in primo luogo dai pur
.
- . . . .. . . '
mentevol1 Fr1edrich N1col1ne Otto Poggeler). · · · · . Nella traduzione del testo ci siamo'attenuti al criterio generale già segui-
il testo qui ·riprodotto presenta notevo-
. .Rispetto a quello di _Dting,_infatt~, to nella nostra versione 'della Feno1nenologiadello Spirito (cit., p. 40); abbia-
li differenze, ~he elenchiamo di segwto punto per punto:- .. · . . mo aperto dunque nuovi' capoversinon soltanto nelle annotazioni (come ha
a) come già avvenuto per il testo originale della Fenomenologial' ortogra- fatto sistematicamente llting), ma anche nei paragrafi. Come traduzioni di
fia è modernizzata e adeguata al tedesco attuale; . '. ·· cui si è particolarmente tenuto conto vanno citate quelle di Messineo, Knox,
b) i numeri di pagina della prima edizione del 1820 sono collocati nelle Derathé e Marini (v.
. . infra, Bibliografia,
,
pp. 632
.
.
s.). · . . , , _ . ,. .
. . '
testatine in alto, racchiusi tra parentesi quadra e in caratteri più piccoli a de- Anche. stavolta abbiamo introdotto nel corpo del testo dei titoli in gras-
stra_d':1 ~ume~o di pagina dell'edizione italiana (nel corpo del testo le' inter- setto (elencati poi in corsivo nell'Indice generale), e nel far ciò ci siamo libe-
ruZ1orudi pagina _so~osegnalate, come in Ilting, da una sbarra verticale); ramente ispirati ai titoli di Ilting, molto spesso però allontanandocene e in
c) I~ ~n~taz1oru _(Anmerkungen)di Hegel, che nell'originale del 1820 e parecchi casi operando modifiche radicali. . , . , -.-. ·. ' ,
•
nelle edizioni successive sono distinte dai paragrafi solo mediante ·00 rientro I titoli co"enti delle testati11ecorrispondono alla suddivisione dell'opera
d~ capoversi (~ quin<;Ii_son?composte entro margini più ristretti), vengono in: Prefazione, Sommario, Introduzione e, infine, tre Parti, ciascuna delle
q?1 adeguate ai margiru dei paragrafi, ma redatte in corpo di carattere più quali suddivisa in tre Sezioni. A sinistra del numero di pagina, tra parentesi
piccolo; · . · · quadra e in caratteri più piccoli, comr 1ionodi volta in volta i numeri di pagi·
dl, n~n vengo':1?pubblicati ~ appunti manoscritti, di Hegel: n~n certo na dell'originale del 1820, in corrisr , 1denza- come già per il tedesco a fron-
pe~ch~ di scarso rilievo, ma per I numerosissimi problemi di critica del testo te - di sbarre verticali inserite nel cLrpo del testo.
~h essi compo_rtano,e, soprattutto, perché non sarebbe stato possibile offrirli
tn una veste di grande funzionalità e fruibilità·• · Le note del traduttore, precedute da un elenco bibliografico di tutte le
•
opere che vi vengono citate con almeno un brano, sono di diversi tipi. Un
· · e) nell'apparato critico sono riportate, ove ritenùto necessario anche
primo gruppo concerne i rinvii ad altri testi hegeliani o di derivazione hege-
011endazi?ni degli e~to~ precedenti (soprattutto di Hoffmeister) n~n regi-
strate dall apparato di Ilttng; . · · · · _ · liana, oppure le citazioni dagli stessi in vista di una maggiore intelligibilità
?ei paragrafi e delle annotazioni; un secondo gruppo mira a individuare i più
Ole 011endazionie integrazioni di Ilting - diverse delle quali ~ n~i non importanti riferimenti hegeliani, espliciti o meno, a opere e dottrine altrui;
a~~etta~e- 5<:>no ovviamente anch'esse segnalate in apparato. Per mettere in
v'è poi un certo numero di indicazioni relative a fenomeni storici e culturali
ril1~0 1 braru che Hegel cita da proprie e da altrui opere, vengono impiegate
chiamati in causa da Hegel soprattutto nelle annotazioni; un quarto gruppo,
le_Vif!!olette_acapo~ale al posto delle doppie virgolette inglesi (" ..."). Al fine
infine, cerca di· fornire al lettore un quadro completo dei richiami intrate-
_di c:vitarel_ac~~s1".ne, pertant~, le emendazioni e integ,azioni rilevanti di
tutb quann gli editon sono racchiuse tra parentesi quadra, sia nel testo, sia in stuali. Rare sono le esplicazioni lessicali, e mancano del tutto note di com-
apparato; · ·· mento al testo.
g) viene mantenuta la capoversazionedell'edizione'del 1820;' ·, Tre sono le appendici.
h? n?n sono ripor~~ i va~ tipi di ti~oliintrodotti da Ilting, mentre i titoli Le prime due riguardano testo e traduzione di un paio di importanti bra-
hegel1arusono esprCSSIin maiuscolo o 1n maiuscoletto e non in tondo nor- ni di derivazione hegeliana tratti dalle N11chschr1/te11 di Hotho e di Gries-
. male (uniche eccezioni: i Frontespizi e il Sommario).
. ·-·
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heim, e divenuti celebri già nell'Ottocento perché inseriti da Gans come Zu-
siitzeai §§ 258 e 280.
32 NOTAEDITORIALE
• •
· La terza appendice è una tavola delle concordanze, che vuole offrire in
un quadro sinottico le affinità dei paragrafi dei Uneamenti,da un lato, con
quelli sullo Spirito oggettivo delle tre edizioni dell'Enciclopedia, e, dall'altro,
con i paragrafi delle Lezionisullafilosofiadel Dirittoanteriori la composizio-
TAVOLADEI SEGNI E DELLE SIGLE
ne dell'opera del 1820 (si tratta precisamente delle Vorlesungensecondo le CHE RICORRONONEL TESTO TEDESCO,NEL TESTO ITALIANOE
trascrizioni Wannemann, 1817/18, e Homeyer, 1818/19; per le edizioni di NELL'APPARATO CRITICO
queste Nachschri/ten,come pure di quelle sopra citate, v. infra,Catalogo bi- -
bliografico, p. 582). .. · · ''
. .
I:apparatom~ico posto in calce al testo tedesco è stato organizzato se- 1. Segni e abbreviazioni • -
condo l'esigenza di consentire al lettore una visione immediata e netta delle • ' -
•
variaelectionese delle relative editiones(l'indicazione delle varianti è scandi- [] Integrazione.
ta, nel testo e in apparato, dalla progressione ciclica delle lettere dell'alfabeto . [[ )] Ridondanza da espungere.
poste in apice); poche e semplici sono le abbreviazioni di cui ci siamo serviti
(v. p. seg.). · · <) Aggiunta o modifica di Hegel in margine al suo esempla-
In generale, in apparatosi registranosentprele variantideglialtri editori re della Filosofiadel Diritto.
accoltenel testo, e, nel caso in cui siano date anche le lezioni divergenti non
accolte, allora la prima variante indicata è a1,punto quella da noi adottata, e
Iab< Interruzione di pagina nel!' originale.
dell'editio princeps,mentre (2) in tutti gli altri casi è la nostra. . . add. (= additladdunt) aggiunta in uno o più editori.
Si è già detto che non tutte le varianti degli editori vengono registrate in exp. (= expungitlexpungunt) espunzione in uno o più editori.
apparato (la locuzione et aliaeeditionesnon sempre significa omnes,ma tal- et al., (= et aliae editiones) lezione contenuta in più editori.
volta semplicemente pleraequeedi1iones). Bisogna però aggiungere che la no-
stra edizione riporta (sempre escludendo gli errori di stampa) tulle le variae et al., pr. (= praeter) lezione contenuta in più editori, tranne in ...
•
. .
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•
Rph Hegel, Grundlinien der Philosophie des Rechts, Berlin
•
•
1821.
• .
G 1 (G 2 ) Grundlinien der Philosophiedes Rechts, hrsg. v. E. Gans,
Berlin 18331 (18402).
B Grundlinien der Philosophie des Rechts, hrsg. v. G.J.P.J.
- • •
Bolland, Leiden 1902.
• • • •
• • Grundlinien der Philosophiedes Rechts, hrsg. v. G. Las-
soo; Leipzig 1911.
•
L2 Grundlinien der Philosophie des Rechts, hrsg. v. G. Las-
son, Leipzig 19302 •
• .
..; • •
. ..
Hm Grundli11iender Philosophiedes Rechts, hrsg. v. J. Hoff.
meister, Hamburg 1955.: ..
lit Grundlinien der Philosophiedes Rechts, hrsg. v. K.-H. Il-
• • • ting, Stuttgart-Bad Cannstatt 1974.
Rph-VN Esemplare della Filosofiadel Diritto con appunti di Hegel
• •
• per le proprie lezioni (Staatsbibl. PreuB. Kulturbesitz, Libr.
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Zum Gebrauch fiir seine Vorlesungen Adottato per le sue lezioni
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Ordenti. Professor der Philosophie an der Kéinigl.Universitat Professore ordinario di filosofia alla Regia Uni~ersità
zu Berlin. . di Berlino ·.·.···
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Berlin, 1821. Berlino, 1821
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In der Nic~laischen Buchhandlung. Presso la Libreria Nicolai
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PREFAZIONE.·. -
VORREDE . ·-
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1. Scopo dell'opera -. . . ~ -
Die unmittelbare Veranlassung zur Herausgabe dieses Grund- .. .
risses ist das Bediirfnis, meinen Zuhorern einen Leitfaden zu den L'edizione di questo compendio è stata motivata innanzitutto
Vorlesungen in die Hande zu geben, welche ich meinem Amte dal bisogno di offrire ai miei uditori una guida per le lezioni da
gemiiB iiber die Philosophiedes Rechts halte. Dieses Lehrbuch ist me tenute, in ottemperanza al mio incarico 1, sulla filosofia del Di-
eine weitere, insbesondere mehr systematische Ausfiihrung dersel- ritto. Questo manuale costituisce un'esposizione ulteriore,· e so-
ben Grundbegriffe, welche iiber diesen Teil der Philosophie in der prattutto più sistematica, di quegli stessi concetti fondamentali
von mir sonst fiir meine Vorlesungen bestimmten Enzyklopiidieder che, su questa parte della Filosofia, sono già contenuti nella End- 1
philosophischenWissenscha/ten(Heidelberg 1817) bereits enthal- clopediadelle sden1.efilosofiche (Heidelberg 1817) 2 .~ opera ap- ·
ten sind. prontata anch'essa, a suo tempo, per le mie lezioni. . .
DaB dieser GrundriB aber im Druck erscheinen sollte, hiermit Ma il fatto che tale compendio dovesse vedere la luce in for-
auch vor das groBere Publikum kommt, wurde die Veranlassung, ma di libro stampato, e èon ciò andare incontro anche a un pub-
die Anmerkungen, die zunachst in kurzer Erwahnung die ver- blico più ampio, mi ha spinto già in questa sede a esporre talora
wandten oder abweichenden Vorstellungen, weiteren Folgen und in maniera più dettagliata le annotazioni,la cui funzione era ini-
dergleichen andeuten sollten, was in den Vorlesungen seine gehori- zialmente quella di rinviare- con brevi accenni a rappresentazioni
ge Erlauterung erhalten wiirde, manchmal schon I hier _weiter aus- affini o divergenti, a ulteriori conseguenze, ecc. - tutte cose desti-
zufiihren, um den abstrakteren lnhalt des Textes zuwe1len zu ver-
deutlichen, und auf naheliegende in• dermaliger Zeit gang und ga-
nate a rÌcevere poi adeguato chiarimento nelle lezioni. Ho opera- I
to le aggiunte sia per illustrare qui e là il contenuto particolar-
be Vorstellungen eine ausgedehntere Riicksicht zu nehmen. So ist mente astratto del testo, sia per rivolgere maggiore attenzione alle
eine Anzahl weitlaufigerer Anmerkungen entstanden, als der Zweck rappresentazioni ordinarie e più diffuse dell'epoca attuale. È sor-
und Stil eines Kompendiums sonst mit sich bringt. Ein eigentliches to così un buon numero di annotazioni più estese di quanto in
Kompendium jedoch hat den fiir fertig angesehenen Umkreis einer
genere non comporti il fine e lo stile di un compendio.· · . . '
Wissenschaft zum Gegenstande, und das ihm Eigentiimliche b ist,
. . • • • .. • . .
vielleicht einen kleinen Zusatz hier und da ausgenommen, vor-
nehmlich die Zusammenstellung und Ordnung der wesentlichen 2. Il metodo speculativo di questo compendio: forma _e conte-
nuto nella Scienza · · ··· · · · · : '·
Momente eines lnhalts, der langst ebenso zugegeben und bekannt .
ist, als jene Form ihre langst ausgemachten Regeln und Manieren Un vero e proprio compendio, tuttavia, ha per oggetto l'ambi-
hat. Von einem philosophischen GrundriB erwartet man diesen Zu- to di una scienza considerato come completo e concluso, e ciò
schnitt schon etwa darum nicht, weil man sich vorstellt, das, was che gli è peculiare, se si eccettuà forse qualche piccola notazione
die Philosophie vor sich bringe, sei ein so iibernachtiges Werk, als< complementare qui e là, è principalmente la for111acompositiva e
das Gewebe der Penelope, das jeden Tag von vorne angefangen ordinatrice dei momenti essenziali di un contenuto che, appunto,
wurded. è ammesso e noto da così lungo tempo, quanto da lungo tempo
Allerdings weicht dieser GrundriB zunachst von einem gewohn- stabilite sono le regole e le modalità di quella fot111a.Da un com-
. pendio filosofico, invece, non ci si aspetta affatto una simile strut-
. '·--. tura, probabilmente perché si ritiene che la Filosofia sia impegna-
ta in un'opera evanescente come la tela di Penelope, che ogni
•
giorno veniva ricominciata da capo .
'nahclicgcndc, in Hm. 'Wcrk nls Hm. Rispetto ai soliti compendi, però, questo si distingue innanzi-
1 Z·,
b Eigcnriin,lichc Hm; cigcntiin,lichc Rph. J wurck B. lit; wcrck Rph. ,
40 [IV-VI] FILOSOFIADEL DIRITfO PREFAZIONE ·· • CIV-VI]41
lichen Kompendium durch die Methode ab, die darin das Leitende tutto per il metodo che ne costituisce l'elemento direttivo. Qui,
ausmacht. DaB aber die philosophische Art des Fortschreitens von infatti, il presupposto è che la modalità in cui la Filosofia progre-
einer Materie zu einer anderen und des wissenschaftlichen Bewei- disce da una materia ali' altra e conduce la' dimostrazione scienti-
sens, diese spekulative Erkenntnisweise iiberhaupt, wesentlich sich fica - questa modalità conoscitivo-speculativa in generale - diffe-
von anderer Erkenntnisweise unterscheidet, wird hier vorausge- risce essenzialmente dagli altri tipi di conoscenza. Solo lo sguardo
setzt. Die Einsicht in die Notwendigkeit einer solchen Verschie- consapevole entro la necessità di una tale diversità potrà riuscire
denheit kann es allein sein, was die Philosophie aus dem schmahli- a trarre la Filosofia fuori da quella vergognosa degradazione in
chen Verfall, in welchen sie in unseren Zeiten versunken ist, her- cui essa è Isprofondata ai nostri giorni.
auszurei IBen vermogen wird. Man hat wohl die Unzulanglichkeit · Certo, si è giunti a riconoscere - o meglio, più che -a ricono-
der Formen und Regeln der vormaligen Logik, des Definierens, scere, soltanto a presentire - che le forme e le regole della vecchia
Einteilens und SchlieBens, welche die Regeln der Verstandeser- logica, di quei procedimenti per definizioni suddivisioni e sillogi-
kenntnis enthalten, fiir die spekulative Wissenschaft erkannt, oder smi condotti secondo le norme della conoscenza intellettiva, sono
mehr nur gefiihlt als erkannt, und dann diese Regeln nur als Fes'- insufficienti per la Scienza speculativa; di conseguenza, queste re-
seln weggeworfen, um aus dem Herzen, dei-Phantasie, der zufii.lli- gole sono state spazzate via come si trattasse soltanto di pastoie, e
gen Anschauung willkiirlich zu sprechen; und da denn doch auch si è preso a parlare arbitrariamente a partire dal cuore, dalla fan-
Reflexion und Gedankeriverhaltnisse eintreten miissen, verfahrt tasia, dall'intuizione accidentale. E tuttavia, poiché anche la ri-
man bewuBtlos in der verachteten Methode des ganz gewohnli- flessione e i rapporti tra pensieri non possono non entrare in gio-
chen Folgerns und Rasonnements. - Die Natur des spekulativen co, si procede inconsapevolmente proprio secondo il metodo di-
Wissens habe ich in meiner Wissenscha/tder Logik, ausfiihrlich< sprezzato di quelle forme deduttive e raziocinanti del tutto ordi-
entwickelt; in diesem GrundriB ist darum nur hier und da eine . - . . .
nar1e.
Erlauterung iiber Fortgang und Methode hinzugefiigt worden. Bei La natura del sapere speculativo è stata da me ampiamente
·der konkreten und in sich so mannigfaltigen Beschaffenheit des
esposta e sviluppata nella mia Sdenz.a della Logica>.In questo
Gegenstandes ist es zwar vernachlassigt worden, in allen und jeden
compendio, pertanto, sono stati aggiunti solo occasionalmente al-
Einzelheiten die logische Fortleitung nachzuweisèn und heraus-
cuni chiarimenti sul procedimento e sul metodo. Per l'esattezza,
zuheben; teils konnte dies, bei I vorausgesetzter Bekanntschaft mit
in ragione del carattere concreto e· intimamente così variegato
der wissenschaftlichen Methode fiir iiberfliissig gehalten werden,
teils wird aber• es von selbst auffallen, daB das Ganze wie die Aus- del!' oggetto, si è tralasciato di dimostrare e di esplicitare il pro-
bildung seiner Glieder auf dem logischen Geiste beruht. Von die- cesso logico in tutti i suoi particolari: da un lato, ciò pòteva essere
ser Seite mochte ich auch vornehmlich, daB diese Abhandlung ge- ritenuto superfluo appunto per la presupposta familiarità con il
faBt und beurteilt wiirde. Denn das, um was es in derselben zu tun metodo scientifico; dal!' altro lato, però, sarà di per sé evidente
ist, ist die Wissenschaft,und in der Wissenschaft ist der Inhalt we- che il Tutto, così come la conformazione dei suoi membri, si fon~
sentlich an die Formgebunden. _ da sullo spirito logico. _. . . ..
- Man kann zwar von denen, die es a'!.1griirid jlichsten zu nehmen Ora, è anche e soprattutto da questo secondo lato che io vor-
scheinen, horen, die Form sei etwas AuBeres und fiir die Sache rei fosse intesa e giudicata la presente trattazione. In essa, infatti,
Gleichgiiltiges, es komme nur auf diese an; man kann weiter das si ha a che fare con la Scienza,e nella Scienza il contenuto è lega-
Geschaft des Schriftstellers, insbesondere des philosophischen[,] h to in modo essenziale alla forma. . -
darein setzen, Wahrheiten zu entdecken, Wahrheiten zu sagen, È vero che, da parte di coloro i quali sembrano Iaffrontare
· Wahrheitenund richtige Begriffe zu verbreiten. Wenn man nùn be- con maggiore profondità la questione, si può sentir dire che la
trachtet, wie solches Geschaft wirklich betrieben iu werden pflegt, forma sarebbe qualcosa di esterno e di indifferente rispetto alla
so sieht man einesteils denselben alten Kohl immer wieder aufko- Cosa, e che ci si dovrebbe interessare solo di quest'ultima. È inol-
• •
• tre possibile riporre il compito dello scrittore, specialmente dello
scrittore di cose filosofiche; nello scoprire verità, nel dire verità,
J ' • •
•
nel divulgare verità e concetti esatti~. Se però si considera il mo-
'Lo&ikausfuhrlich_G• ,1 a/.,p,. lit. • abcr wird B. Ilt; wird obcr Rph. do in cui di solito tale compito viene effettivamente svolto, allora,
I dies bei Hm. h [,] lit.
- ( 1) in un certo senso, si vede rifriggere e servire in tutte le salse
•
----------
chen und nach allen Seiten hin ausgeben - ein Geschlift, das wohl sempre lo stesso vecchio cavolo - un compito, questo, che magari
auch sein Verdienst um die Bildung und Erweckung der Qemiiter sarà anche proficuo per la forn1azione e il risveglio degli animi,
haben wird, wenn es gleich mehr als ein vielgeschiiftiger UberfluB ma che può essere considerato piuttosto come una assai affaccen-
angesehen werden konnte - «denn sie haben Mosen und die data superfluità: «poiché hanno Mosé e i profeti, fa' che ascoltino
Propheten, laE sie dieselben horen>>.Vornehmlich hat man vielfiil- loro»'. Soprattutto, ci sono molte occasioni per stupirsi del tono
tige Gelegenheit, sich iiber den Ton und die Priitension, die sich · e dell'arroganza ostentati da costoro, come se finora nel mondo
dabei zu erkennen gibt, zu verwundern, niimlich als ob es der Welt fosse mancata proprio questa razza di solerti divulgatori di verità,
nur noch an diesen eifrigen Verbreitern von Wahrheiten gefehlt e come se il cavolo rifritto arrecasse verità nuove e inaudite: come
hatte, und als ob der aufgewarmte Kohl neue und unerhorte Wahr- se, specialmente, si dovesse sempre avere a cuore per prima cosa
heiten brachte, und vornehmlich immer <<injetziger Zeit» haupt· <<ilgiorno d'oggi>>. (2) In un altro senso, invece, si vede che tali
sachlich zu beherzigen _ware. Andernteils aber sieht man, was von verità, una volta messe in circolazione da un versante, vengono
solchen Wahrheiten von der einen Seite her ausgegeben wird, durch scalzate via e soppiantate proprio da verità analoghe dispensate
eben dergleichen von anderen Seiten her ausgespendete Wahrhei- da altri versanti. . ·
ten verdrangt und weggeschwemmt werden. Was nun in diesem . . Ora, in questa ressa di verità, da queste considerazioni amorfe
Gedriinge von Wahrheiten weder Altes noch Neues, sondern Blei- ed erratiche, come si deve far emergere ciò che non è né antico
bendes sei, wie sol[ dieses aus diesen formlos hin- und hergehen- né nuovo, Ibensì pe1111anente?Come si deve differenziarlo e di-
den Betrachtungen I sich herausheben - wie anders sich unter- mostrarlo altrimenti se non attraverso la Scienza?
scheiden und bewahren, als durch die Wissenscha/t? . '
.
Ohnehin iiber Recht, Sittlichkeit, Staat ist die Wahrheitebenso- 3. La verità dell'universo etico e la necessità di comprenderla
sehr alt, als in den o//entlichenGesetzen,der o//entlichenMora!und concettualmente · '· ·· ··
Religion offen dargelegtund bekannt. Was bedarf diese Wahrheit - ' .
. . ' .. .
weiter, insofern der denkende Geist sie in dieser nachsten Weise zu Su diritto, eticità e Stato,' in ogni caso, la verità è tanto antica
besitzen nicht zufrieden ist, als sie auch zu begre1/en,und dem quanto pubblicamente esposta e nota nelle pubbliche leggi, nella
schon an sich selbst verniinftigen Inhalt auch die verniinftige Form pubblicamorale e religione.
zu gewinnen, damit er fiir das freie Denken gerechtfertigt erschei- Di cos'altro ha bisogno questa verità? Nella misura in cui lo
ne, welches nicht bei dem Gegebenen,es sei durch die auBere posi- spirito pensante non si appaga nel possederla in un modo così
tive Autoritat des Staates oder,der Obereinstimmung der Men- naturale, di cos'altro c'è bisogno se non anche di comprenderla
schen, oder durch die Autoritat des inneren Gefiihls und Herzens concqttualmentee di procurare al contenuto, già in se stesso ra·
und das unmittelbar beistimmende Zeugnis des Geistes unter- zionale, anche la forma razionale, affinché il contenuto stesso si
stiitzt, stehen bleibt, sondern vcìn sich ausgeht und eben damit for- mostri giustificato per il pensiero libero? Il pensiero libero non
dert, sich im Innersten mit der Wahrheit geeint zu wissèn? _ . resta fermo al dato - sia questo sorretto dall'autorità esterna posi-
Das einfache Verhalten des unbefangenen Gemiites ist, sich mit tiva dello Stato o del consenso degli uomini, oppure dal!' autorità
zutrauensvoller Oberzeugung an die offentlich bekannte Wahrheit del sentimento interno e del cuore e dalla testimonianza imme-
zu halten, und auf diese feste Grundlage seine Handlungsweise . diatamente consenziente dello spirito -, ma procede da se stesso
und feste Stellung im Leben zu bauen. Gegen dieses einfache e, appunto per questo, pretende di sapersi unito, nella sua più
Verhalten tut sich etwa schon die vermeinte Schwierigkeit auf, wie profonda interiorità, con la Verità.
aus den unendlich verschiedenenMeinungen sich das, was darin Il comportamento semplice dell'animo ingenuo consiste nel-
das allgemein Anerkannte und Giiltige sei, unterscheiden und her- !'attenersi con convinzione e fiducia illimitata alla verità pubbli-
ausfinden lasse; und man kann diese Verlegenheit leicht fiir einen camente nota, e di costruire su questa .solida base il proprio mo-
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do di agire e la propria stabile posizione nella vita. Contro tale
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comportamento semplice si vede sollevare già, per esempio, la se-
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sto scrupolo per una preoccupazione seria, retta e verace, per la
rechten und wahrhaften Ernst um die Sache nehmen. In I der Tat Cosa. IDi fatto, invece, coloro che vanno orgogliosi di tale scru-
sind aber die, welche sich auf diese Verlegenheit etwas zugute tun,
polo si trovano nella condizione di non vedere il bosco a causa
in dem Falle, den Wald vor den Biiumen nicht zu sehen, und es ist
degli alberi, e non fanno altro che imbattersi nell'imbarazzo e im-
nur die Verlegenheit und Schwierigkeit vorhanden, welche sie selbst
paccio da loro stessi apparecchiato;· anzi, questo loro imbarazw e
veranstalten; ja diese ihre Verlegenheit und Schwierigkeit ist viel-
mehr der Beweis, daB sie etwas anderes als das allgemein Aner- impaccio è piuttosto la prova che essi vogliono qualcosa di diver-
kannte und Geltende, als die Substanz des Rechten und Sittlichen so da ciò che è universalmente riconosciuto e vigente, qualcos' al-
wollen. Denn ist es darum wahrhaft, und nicht um die Eitelkeit tro dalla sostanza di ciò che è giusto 6 ed etico. Infatti, se si avesse
und Besonderheitdes Meinens und Seins zu tun, so hielten sie sich veramente a che fare con ciò, e non con la vanità e particolarità
an das substantielle Rechte, niimlich an die Gebote der Sittlichkeit delle opinioni e dell'essere, allora essi si atterrebbero al Giusto
und des Staates, und i richteten ihr Leben darnach ein. - Die weite- sostanziale, cioè alle norme dell'eticità e dello Stato, e regolereb-
-re Schwierigkeit aber kommt von der Seite, daB der Mensch denkt bero la propria vita secondo tali norme.
und im Denken seine Freiheit und den Grund der Sittlichkeit sucht. C'è però una difficoltà ulteriore, la quale deriva da questo fat-
Dieses Recht, so hoch, i;o gottlich es ist, wird aber in Unrecht ver- to: l'uomo pensa, e cerca nel pensiero la propria libertà e il fonda-
kehrt, wenn nur dies fiir Denken gilt und das Denken nur dann sich mento dell'eticità. Ora, per quanto alto, per quanto divino esso
frei weiB, insofern es vom Allgemein-Anerkanntenund [·]Giiltigeni sia, tale diritto viene tuttavia convertito in torto non appena lo si
abweicheund sich etwas Besondereszu erfinden gewuBt habe ... consideri come l'unico valore per il pensiero, e qualora il pensie-
Am festesten konnte in unserer Zeit die Vorstellung, als oh die ro si sappia libero solo nella misura in cui, divergendoda ciò che
Freiheit des Denkens und des Geistes iiberhaupt sich nur durch è universalmentericonosciutoe valido,ha saputo escogitare qual-
die Abweichung, ja Feindschaft gegen das Offentlich-Anerkanntek cosa di particolare. · · · . · -· · · - · ·
. . \
und das ihr I gemiiBe Treiben sieht, so solite man meinen, als oh · Nella nostra epoca, in relazioneallo Stato; è potuta sembrare
noch kein Staat und [keine] 1 Staatsverfassung in der Welt gewesen, dominante e radicata la 'concezione secondo cui la libertà del
noch gegenwiirtig vorhanden sei, sondern als oh man jetzt - und pensiero, e -in generale dello spirito, darebbe prova di sé soltanto
dies ]etzt dauert immer fort - ganz von vorne anzufangen, und die mediante la divergenza, anzi, solo mediante l'ostilità verso ciò che
sittliche Welt nur auf ein solches jetziges Ausdenken und Ergriin- è pubblicamente riconosciuto; dopo di che, si è potuto ritenere,
den und Begriinden gewartet habe. Von der Natur gibt man zu, in modo singolare, che una filosofia politica avrebbe essenzial-
daB die Philosophie sie zu erkennen habe, wie sie ist, daB der Stein mente il compito di inventare e fornire ancheuna teoriadello Sta·
der Weisen irgendwo[,]"'aber in der Natur selbst verborgen liege, to, e, per l'appunto, una teoria nuova e particolare. Se ci si limi-
daB sie in sich verniin/tigsei und das Wissen diese in ihr gegenwiir· tasse a osservare questa concezione e Il'impulso che l'asseconda,
tige,_wirklicheVernunft, nicht die auf der Oberfliiche sich zeigen- allora si sarebbe portati ·a credere che nel mondo non siano mai
.' -.
• esistiti finora, né esistano al presente, Stati e costituzioni statuali,
, "I che oggi - un Oggi che dura sempre - si debba piuttosto inco-
·- • '. I
. . •• ·- e minciare interamente da capo, e che il mondo etico non abbia at-
• • -. teso altro che un tale odiernoinventare e sondare e fondare.
' ' Per quanto riguarda la Natura,si concede tranquillamente che
. .'
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' ' :' ; la Filosofia debba conoscerla così come essa è, si ammette che la
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pietra filosofale giaccia nascosta in qualcheluogo, ma comunque
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nellaNatura stessa,che quest'ultima sia intimamente razionalee
Staatsund Hn1. 1[kcinc) Il,.
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infine, che il sapere debba ricercare e cogliere in concetti quest~
i [ -]Giiltigen Il,. · m [,] add.G• ti al.
111,
k offcn1lichAncrkann1c G• et al.,p,. 111
..
• •
Ragione reale presente nella Natura - l'ar111oniaeterna della Na-
46 [IX-X) FILOSOFIADELDIRITfO PREFAZIONE ~
•
·'···' .. [IX-Xl47
.
den Gestaltungen und Zufiilligkeiten, sondern ihre ewige Ha11110- tura, intesa come _sua legge ed essenza immanente -, senza indu-
nie aber als ihr immanentesGesetz und Wesen zu erforschen und giare sulle configurazioni e sulle accidentalità che si manifestano
be~reifend zu fassen habe. Die sittliche Welt dagegen, der Sta.at, in superficie. .. . . . · ·· · · ' · ·
sie, die Vernunft, wie sie sich im Elemente des SelbstbewuBtse1ns Il mondo etico, lo Stato - questo mondo che è la Ragione rea-
verwirklicht, soli nicht des Gliicks genieBen, daB es die Vernunft lizzantesi nell'elemento dell'autocoscienza-, per contro, secondo
ist welche in der Tat in diesem Elemente sich zur Kraft und costoro non dovrebbe godere della fortuna che gli deriva da ciò:
G~walt gebracht habe, darin behaupte und inwohne. Das geistige è di fatto la Ragione stessa a portarsi con forza e potenza in que-
Universum soli vielmehr dem Zufall und der Willkiir preisgegeben, sto elemento, ad affermarsi in esso e ad abitarlo. L'universo spiri-
es soli Gottverlassen•sein, so daB nach diesem Atheismus der sitt- tuale dovrebbe piuttosto essere lasciato in balìa del caso e dell'ar-
lichen Welt das Wahre sich aufter ihr befinde, und zugleich, weil bitrio, dovrebbe essere abbandonatoda Dio; di conseguenza, se-
doch auch Vernunft darin sein soli, das Wahre nur ein Problema condo questo ateismo del mondo etico, il Verosi troverebbe al di
sei. Hierin aber liege die Berechtigung, ja die Verpflichtung fiir je- fuori di tale mondo, e a un tempo, poiché nel mondo etico deve
des Denken auch seinen Anlauf zu nehmen, doch nicht um den comunque esserci anche la Ragione, il Vero non sarebbe altro che
Stein der W;isen z.usuchen,denn durch das Philosophieren unserer un mero problema. E in tale contesto, malgrado ciò, ogni pensie-
Zeit ist das Sù !chen erspart und Jeder• gewiB, sowie er ste?t und ro avrebbe il diritto e persino il dovere di prendere anche il pro-
geht, diesen Stein in seiner Gewalt zu haben. N~n gesch1eht es prio slancio iniziale, - non però per· cercarela pietra filosofale,
freilich, daB diejenigen, welche in dieser Wirklichke1t des Staates le-
ben und ihr Wissen und Wollen darin befriedigt finden, - und de-
I
poiché la filosofia del nostro tempo ce ne risparmia la ricerca e
ciascuno è tanto certo di avere in proprio potere questa pietra,
ren sind VieleP, ja mehr als es meinen und wissen, denn im Grunde
quanto è sicuro di stare in piedi e di camminare.
sind es Alle, .:...
daB also wenigstens diejenigen, welche mit.Bewuftt;
sein ihre Befriedigung im Staate haben, jener Anliiufe und Versi· Ora, accade facilmente che coloro i quali vivono nella realtà
cherungen lachen und sie fiir ein bald lustigeres oder ernsteres, ~r- dello Stato e vi trovano appagato il loro sapere e volere - e ce ne
gotzliches oder gefiihrliches, leeres Spie) nehmen. Jenes unruh1ge sono molti di uomini così, anzi, più di quanti lo credano e lo sap-
Treiben der Reflexion und Eitelkeit, sowie die Aufnahme und Be- piano: in fondo, infatti, lo sono tutti-, accade dunque che, perlo-
gegnung, welche sie erfahrt,. wiire nun ein~ Sac?e fii~ sich, ?i~. sich meno coloro i quali hanno consapevolmenteil loro appagamento
auf ihre Weise in sich entw1ckelt; aber es 1st d1ePh1/osoph1e uber- nello Stato, ridano di quegli slanci é di quelle assicurazioni e li
haupt, welche sich durch jenes Getreibe in mannigfaltige Vèrach- prendano per un gioco vacuo, ora più allegro e divertente, ora
tung und MiBkredit gesetzt hat. Die schlimmste der Verac~tung~n più serio e pericoloso. E, certo, quell'impulso inquieto della ri·
ist diese, daB, wie gesagt, jeder, wieq e~ so steht und geht, uber ~1e flessione e della vanità, come pure l' accoglienzà e il trattamento
Philosophie iiberhaupt Bescheid zu w1ssen und abzuspreche~ tm· di favore che gli vengono riservati, sarebbero una cosa poco rile-
stande zu sein iiberzeugt ist. Keiner anderen Kunst und W1ssen· vante, con un loro svolgimento interno secondo modalità pro·
schaft wird diese letzte ·Verachtung bezeigt, zu meinen, daB man prie; il fatto è, però, che con quello slancio impulsivo è stata la Fi-
sie geradezu inne habe. ·· · · · . · · losofiain generale a cadere in discredito e a farsi disprezzare in
In der Tat, was wir von der Philosophie der neueren Zeit mit forme diverse. · · · · · . .. · . ·
der groBten Priitension iiber den Staat haben ausgehen sehe~; be- La peggiore di queste forme· di disprezzo consiste, come ho
rechtigte wohl jeden, der Lust batte mitzusprechen, zu dieser Uber· già detto, nel fatto che ciascuno, come è in grado di stare in piedi
. - . • •
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e di camminare, è anche convinto di essere in grado di capire e
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pronunciare sentenze sulla Filosofia in generale. Verso nessun'al-
•• j i . • • tra arte e nessun'altra scienza viene nutrito questo estremo di-
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sprezzo, di credere che la si possieda immediatamente.
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. • b. L'irrazionalismo di Fries e dei suoi seguaci 7
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• In effetti, ciò che sul tema dello Stato abbiamo visto partorire,
• •
zeugung, ebensolches von sich aus geradezu machen zu konnen seguente convinzione: di poter produrre tutto ciò, appunto, di-
und damit sich den Beweis; im Besitz der Philosophie zu ·sein, zu rettamente da sé, e di dare così a se stesso la prova_ di essere in
geben. Ohnehin hat die sich so nennende Philoso Iphie es aus- possesso della Filosofia. , · • . · . -· · _··
driicklich ausgesprochen, daB das Wahrese/bst nicht erkannt wer- . D'altro canto, la sedicente filosofia Iha espressamente dichia-
den konne, sondern daB dies das Wahre sei, was jeder iiber die sitt· rato che la Veritàdi per sé non può essereconosduta, e che il Vero
lichen Gegenstande, vornehmlich iiber Staat, Regierung und Ver- consisterebbe invece in ciò che ciascuno lascia sgorgaredal pro-
. fassung, sich aus seinem Herzen, Gemiit und Begeisterungaufstei- prio cuore, dall'animo e dal/'entusiamo, intorno agli oggetti etici,
gen lasse. Was ist dariiber nicht alles der J ugend insbesondere, soprattutto intorno allo Stato, al governo e alla costituzione 8• Che
zum' Munde geredet worden? Die Jugend hat es sich denn auch cosa non è stato detto al riguardo per lusingare soprattutto la gio-
wohl gesagt sein lassen. Den Seinen gibt Er's schlafend,- ist auf die ventù? La gioventù, da parte sua, se lo è lasciato dire volentieri.
Wissenschaft angewendet worden, und damit hat jeder Schlafende , <<Eglilo dà ai Suoi mentre dormono>>9 : questo versetto è stato ap-
sich zu den Seinen gezahlt; was er so im Schlafe der Begriffe plicato alla Scienza, e quindi ogni dormiente si è annoverato fra i
bekommen, war denn freilich auch Ware darnach. - Ein Heerfiih- Suoi; ciò che egli riceveva nel sonno dei concetti era perciò, senza
rer dieser Seichtigkeit, die sich Philosophieren nennt, Herr Fries*, dubbio, anche merce di valore corrispondente.
hat sich nicht entblodet[,] • bei einer feierlichen, beriichtigt gewor- Un corifeo di questa superficialità che definisce se stessa filo-
denen offentlichen Gelegenheit in einer Rede, iiber den Gegen· sofia, il signor Fries *, in un discorso sullo Stato e sulla costituzio-
stand von Staat und Staatsverfassung die Vorstellung ZQ geben: <<in ne statuale tenuto in una solenne occasione pubblica divenuta or-
dem Volke, in welchem echter Gemeingeist herrsche, wiirde jedem mai famigerata, non ha avuto pudore nell'esprimere la seguente
Geschaft der offentlichen Angelegenheiten das Leben von unten opinione: <<nelpopolo in cui regnasse' un genuino spirito comuni-
aus dem Vo/kekommen, wiirden jedem einzelnen Werke der Volks- tario, a ogni questione relativa agli affari pubblici la vita ve"ebbe
bildung und des volkstiimlichen Dienstes, sich /ebendige Gesell- dal bassodel popolo; a ogni singola· opera di formazione del popo-
schaften weihen, durch die hei/ige Kette der Freundscha/tunver- lo e di utilità popolare si dedicherebbero associazioni viventi, in-
briichlich vereinigt>>,und dergleichen. - Dies ist der Hauptsinn der crollabilmente unite dal sacrovincolo dell'amiczz.ia,, 1t, e via conti·
Seichtigkeit, die I Wissenschaft statt auf die Entwicklung des Ge- nuando. . . .. · • . . .- .
dankens und Begriffs, vielmehr auf die unmittelbare Wahrneh· · È que~to il proposito principale di t~le superficialità: Icolloca-
mung und die zufallige Einbildung zu stellen, ebenso die reiche re la Scienza nella percezione immediata e nell'immaginazione ac-
Gliederung des Sittlichen in sich, welche der Staat ist, die Archi- cidentale piuttosto che nello sviluppo del pensiero e del Concet·
tektonik seiner Verniinftigkeit, die durch die bestimmte Unter·
to, e, a un tempo, lasciar dissolvere la ricca articolazione interna
scheidung der Kreise des offentlichen Lebens und ihrer Berechti·
dell'eticità - quell'articolazione che è lo Stato, che è l'architetto-
gungen und durch die Strenge des Ma.Bes,in dem sich jeder Pfei-
nica della sua razionalità, la quale, attraverso la differenziazione
ler, [jeder] • Bogen und [jede]" Strebung ha!t, die Starke des Gan·
determinata delle sfere della vita pubblica e dei loro diritti, e at-
zen aus der Harmonie seiner Glieder hervorgehen macht, - diesen
gebildeten Bau in den Brei des <<Herzens;der Freundschaft und traverso il rigore della misura nella quale ogni pilastro, arco e
Begeisterung>>zusammenflieBen zu lassen. Wie nach Epikur die contrafforte trova il suo sostegno, fa emergere la forza del Tutto
Welt iiberhaupt, so ist freilich nicht, aber so solite, die sittliche dal!' armonia dei suoi membri -, lasciar dissolvere questo edificio
Welt nach solcher Vorstellung, der subjektiven Zufalligkeit des ben strutturato nella poltiglia del <<cuore,dell'amicizia e dell'en-
tusiasmo>>.· · ·-' · ( ' ,
Meinens und der Willkiir iibergeben werden.· Mit dem einfachen . .
.; . ' . .. . ' . ~ .. . • ·, Come il mondo in generale, secondo Epicuro, non è rimessò
• ' . . ' .' , . .. . ..' ' ..
·''1·"·
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. . ... all'accidentalità soggettiva dell'opinione· e dell'arbitrio, così non
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'insbesondere zum G et di.,pr. lit.
1 1[jeder] 111 .. ' '• .
• Di questa s11perficialitàdella sua scienza ho già dato testimonianza altrove;
'[,] 111,
add. Hm. · • [jcdc)· Il,_-. ,
PREFAZIONE . [XII-XIV] 51
50 [XII-XIV] FILOSOFIADELDIRITIO
•
Hausmittel, auf das Ge/iihl das zu stellen, was die [-] • und zwar maco casalingo che consiste nel collocare nel sentimento ciò che è
mehrtausendjahrige [-]• Arbeit der Vemunft und ihres Verstandes il lavoro propriamente plurimillenario della Ragione e del suo in-
ist, ist freilich alle die Miihe der von dem denkenden Begriffegdei- telletto, è certo risparmiata tutta la fatica della visione razionale e
teten Vemunfteinsicht und Erkenntnis erspart. Mephistophelesbei della conoscenza guidata dal Concetto pensante. Mefistofele, in
Goethe, - eine gute Autoritat, - sagt dariiber ungefàhr,was ich auch Goethe - una buona autorità-, dice in proposito all'incirca quel-
sonst angefiihrt: . . _ , .. lo che ho già citato altrove 12: , ·
-
. ,,Verachtenur Verstandund Wissenschaft, • · ·' «Disprezzapure intellettoe scienza
des MenschenallerhochsteGaben- ·. talenti supremi dell'uomo -
' so hast demTeufeldich ergeben. ·• • ..
così ti sei dato al diavolo
und muBtzugrundegehn.» . ' .: e devi andare a fondo>>
•
13•
. Unmittelbar nahe liegt ès, daB solche Ansicht sich auch die Ge- Si capisce subito dà sé che un tale punto di vista si sia conferi-
stalt der Frommigkeitannimmt; denn mit was allem hat dieses Ge- to anche l'aspetto della devozione. Infatti, cosa non ha tentato
treibe sich nicht zu autorisieren I versucht! Mit der Gottseligkeit questo affannamento impulsivo pur di Ilegittimarsi! Solo che, con
und der Bibel aber hat es sich die hochste Berechtigung, die sittli- il fervore religioso e con la Bibbia, esso ha preteso di attribuirsi la
che Ordnung und die Objektivitat der Gesetze zu verachten, zu più alta legittimazione per disprezzare l'ordinamento etico e l'og-
geben vermeint. Denn wohl ist es auch. die Frommigkeit, welche
gettività delle leggi. Certo, anche la devozione, con l'intuizione
die in der Welt zu einem organischen Reiche auseinander geschla-
più semplice propria del sentimento, è capace di afferrare la ve-
gene Wahrheit zur einfacheren Anschauung des Gefiihls ein-
wickelt. Aber sofern sie rechter Art ist, gibt sie die Form dieser Re- rità che, nel mondo, è connessa in modo disarticolato ed esteriore
gion auf, sobald sie aus dem Innern heraus in den Tag der Entfal- a un regno organico; nella misura in·cui è autentica, però, la de-
tung und des geoffenbarten Reichtums der Idee eintritt, und bringt vozione.abbandona la forma di questa regione non appena essa
aus ihrem inneren Gottesdienst die Verehrung gegen eine an und emerge dall'interiorità alla luce del dispiegamento e della ricchez-
fiir sich seiende, iiber die subjektive Form des Gefiihls erhabene, za rivelata dell'Idea, e allora porta con sé, dal suo culto interno, la
Wahrheit und [ebensolche]w Gesetze·mit. · · · venerazione per una verità e per delle leggi essenti-in-sé-e-per-sé,
Die besondere Form des iibeln Gewissens, welche sich in der elevate al di sopra della forma soggettiva del sentimento. · ·
Art der Beredsamkeit, zu der sich jene Seichtigkeit aufspreizt, La forma particolare di cattiva coscienza che si annuncia nel
kund tut, kann hierbei bemerklich gemacht werden; und zwar :iu- tipo di eloquenza di cui si pavoneggia quella superficialità, è pos-
nachst, daB sie da, wo sie am geistlosestenist, am meisten vom Gei- sibile osservarla innanzitutto nel fatto che essa, dove più è priva
ste spricht, wo sie am totesten und ledernsten redet, das Wort Le- di spiritualità,parla più che mai dello spirito, dove discorre nel
ben und ins Lebeneinfiihren,wo sie die groBte Selbstsucht des lee- modo più smorto e noioso, ha in bocca le espressioni vila e inizia-
ren Hochmuts kund tut, am meisten das Wort Volk im Munde re alla vita, dove mostra il più grande egoismo del vacuo orgo-
fiihrt. Das eigentiimliche Wahrzeichen aber, das sie an der Stirne glio, si riempie più che mai la bocca con la parola popolo. ·
tragt, ist der HaB gegen das Gesetz. DaB Recht und Sittlichkeit, · Ma il 'marchio peculiare che tale cattiva coscienza reca in fron~
und die wirkliche Welt des Rechts und des Sittlichen sich durch te è l'odio contro la legge. Che si colgano mediante il pensierosia
den Gedanken• erfaBt, durch [den]YGedanken sich die Form der diritto ed eticità, sia il mondo reale del diritto e dell'eticità, che
Verniinftigkeit,namlich Allgemeinheitund Bestimmtheitgibt, dies, mediante il pensiero si dia loro la forma della razionalità, cioè
das Gesetz, ist ·es, was jenes sich das Beli!,ben vorbehaltende I l'universalità e la determinatezza, tutto questo - la legge- è ciò
Gefiihl, jenes das Rechte in die subjektive Uberzeugung stellende c.hequel sentimento abbarbicato al proprio Icapriccio, quella cat-
Gewissen, mit Grund als das sich Feindseligste•ansieht. Die.Form tiva coscienza che colloca il Giusto nella convinzione soggettiva,
des Rechten als einer Pflicht und als eines Gesetzeswird von inm considera non a torto come il suo peggior nemico. La for,1,a del
als ein toter,kalter Buch1tabeund als eine Fesse!empfunden; denn Giusto, in quanto è un dovere e una legge,viene sentita da quel
es erkennt in ihm nicht sich selbst, ·sich in ihm somit nicht frei,
weil das Gesetz die Vernunft der Sache ist, und diese dem Gefiih- sentimento come una letteramorta,/redda,e come una catena·es-
so, infatti, non riconosce se stesso in tale for,,,a, e quindi n~n si
'[-] Ut, , r [dcn] G•, B, lit. ' ' conosce libero in essa, perché la legge è la Ragione della Cosa, e
~ [cbcnsolchc] lit. · · .. : , . • Fcindseligstc Hm; fcindS<ligstc Rph.
• durchGedanke,1G1•
---------
52 [XIV-XVI FILOSOFIA
DELDIRITIO PREFAZIONE ..
. .. , . ·- [XIV.XV] 53
•
'
le nicht verstattet, sich _a~ der eigen~n Partikularitlit. zu wli1111en~ questa non consente al sentimento di infiammarsi per la propria
Das Gesetzist darum, w1e1m Laufe d1eses Lehrbuchs 1rgendwo an- particolarità. ·· . . · , . · . ·· · - . . _ .
gemerkt worden, vornehmlich das Schibboleth, a!1 dem di~ fal- · La legge,pertanto, come nel corso di questo manuale è stato
schen Briider und Freunde des sogenannten Volkes s1ch absche1den. rilevato in qualche luogo 14, è principalmente lo sdbbolet 1', grazie
Indem nun die. Rabulisterei der Willkiir sich des Namens der al quale si discriminano i falsi fratelli e i falsi amici del cosiddetto
Philosophiebemlichtigt und ein groBes Publikum in die Meinung Popolo.·· ...... · .. ·•-,.,,· .
zu versetzen vermocht hat, als ob dergleichen Treiben Philosophie '
sei, so ist es fast gar zur Unehre geworden, iiber die Natur des c. I] discredito che costoro hannò gettato sullafdosofia politica
Staates noch philosophisch zu sprechen; und es ist rechtlichen Mlin- · Ora, da quando la ciarlataneria dell'arbitrio ha usurpato il no'
nern nicht zu verargen, wenn sie in Ungeduld geraten, sobald sie me di Filosofia ed è riuscita a inculcare in un vasto pubblico
von philosophischer Wissenschaft des Staates reden ho_ren. Noch l'opinione che un simile scalmanarsi sia Filosofia, è divenuto qua-
weniger ist sich zu verwundern, wenn die Regierungen auf solches si persino un disonore parlare ancora filosoficamente della natura
Philosophieren endlich die Aufmerksamkeit gerichtet haben, da dello Stato, e non è il caso di biasimare degli uomini onesti se
ohnehin bei uns die Philosophie nicht[,] • wie etwa bei den Grie- sbottano in manifestazioni d'intolleranza non appena sentono
chen, als eine private Kunst exerziert wird, sondern [[sie)) h eine parlare della scienza filosofica dello Stato. . · . ·
offentliche, das Publikum beriihrende Existenz, vornehmlich oder Ancora meno ci si deve meravigliare che i governi abbiano fi.
allein im Staatsdienste, hat. Wenn die Regierungen ihren diesem nalmente prestato attenziqne a un tale filosofare. Da noi, infatti,
Fache gewidmeten Gelehrten das Zutrauen bewiesen haben, I sich tra l'altro, la Filosofia non viene esercitata come un'arte privata -
fiir die Ausbildung und den Gehalt der Philosophie auf sie glinzlich come accadeva per esempio presso i Greci-, ma ha un'esistenza
zu verlassen • - wiire es [auch) < hier und da, wenn man will, nicht •
pubblica e a contatto col pubblico, e ce l'ha principalmente o
so sehr Zutrauen, als Gleichgiiltigkeit gegen die Wìssenschaft selbst unicamente al servizio dello Stato. Se i governi, ai loro studiosi
gewesen, ùnd das Lehramt derselben nur traditionell beibehalten dediti a questa disciplina, hanno dimostrato la fiducia Idi rimet-
worden (- wie man denn, soviel mir bekannt ist, in Frankreich die tersi interamente a loro per quanto riguarda lo sviluppo e il con-
Lehrstiihle der Metaphysik wenigstens, hat eingehen lassen) -, so tenuto della Filosofia - e ammettiamo pure, se si vuole, che tal-
ist ihnen vielfliltig jenes Zutrauen schlecht vergolten worden, ~der volta si sia trattato non tanto di fiducia, quanto di indifferenza
wo man, im anderen Fai!, Gleichgiiltigkeit sehen wollte, so wlire
verso la Scienza stessa, e· che l'insegnamento della Filosofia sia
der Erfolg, das Verkommen griindlicher Erkenn!nis, als ci~ Bii~en
stato mantenuto solo per tradizione (come è accaduto, per quan-
dieser Gleichgiiltigkeit anzusehen. Zunlichst sche1nt wohl d1e Se1ch-
to ne sappia, in Francia, dove hanno avuto tale destino perlome-
tigkeit etwa am allervertriiglichsten, wenigstens mit iiuBerer Ord-
nung und Ruhe zu sein, weil sie nicht dazu kommt, die Substanz no le cattedre di Metafisica) -, allora va detto che quella fiducia è
der Sachen zu beriihren, ja nur zu ahnen; sie wiirde somit zuniichst stata molte volte mal ripagata; qualora invece, sul versante oppo-
wenigstens polizeilich nichts gegen sich haben, wenn nicht der sto, si volesse rimarcare l'indifferenza dei governi verso la Filoso-
Staat noch das Bediirfnis tieferer Bildung und Einsicht in sich fia, allora il risultato, cioè la degenerazione di una conoscenza ap-
schlosse und die Befriedigung desselben von ·der Wissenschaft for- profondita e compiuta,' andrebbe considerato come un'espiazio-
derte. Aber die Seichtigkeit fiihrt von selbst in Riicksicht des Sitt· ne di questa indifferenza. · ·· '- . . ·
lichen, des Rechts und der Pflicht iiberhaupt, auf diejenigen Grund- Inizialmente; non c'è dubbio, la superficialità sembra compa-
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tibile al massim,o grado almeno con l'ordine e la quiete esteriori,
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poiché essa non giunge a toccare la sostanza delle cose, anzi, nep-
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pure la sospetta. A prima vista, perciò, qualora lo Stato non rac-
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• chiudesse ancora al proprio interno il bisogno di una più profon-
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da cultura e conoscenza, e non esigesse dalla Scienza l'appaga-
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• • mento di tale bisogno, la superficialità non dovrebbe incontrare
.
oppositori e ostacoli, almeno nell'ambito dell'ordine pubblico.
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siitze, wdche in dieser Sphiire das Seichte ausmachen, auf die Prin- costitutivi della peculiare superficialità che può aversi in questa
zipien der Sopbisten,die wir aus P/ato so entschieden kennen ler· sfera: conduce ai princlpi dei Sofisti, su cui ci istruisce cosl esau-
nen, - died Prinzipien, welche das, was Recht ist, auf die subjekti- rientemente Platone 16, princìpi che ripongono il diritto nelle opi-
ven Zwec_keund Meinungen,auf d_as~uf;JektiveGefiiblun~ die pa.~- nioni e nei fini soggettivi,nel sentimento soggettivoe nella convin-
tikuliireOberzeugungstellen, - Pr1nz1p1en,aus welchen d1e Zersto- zione particolaristica,princìpi da cui deriva tanto la distruzione
rung ebenso der inneren Sittlichkeit und des rechtschaf Ifenen I
dell'eticità interna e della retta coscienza, dell'amore e del diritto
Gewissens, der Liebe und des Rechts unter den Privatpersonen, als tra i privati, quanto la distruzione dell'ordine pubblico e delle
die Zerstorung der offentlichen Ordnung und der Staatsgesetze •
leggi dello Stato. ' ' .· . · ,· · ·
folgt. Die Bedeutung, welche dergleichen Erscheinungen fiir die . Il vero significato che simili fenomeni devono assumere agli
Regierungen gewinnen miissen, wird sich nicht etwa durch den Ti-
occhi dei governi non si farà certo oscurare dal titolo accademico,
tel abweisen lassen, der sich auf das geschenkte Zutrauen selbst
und auf die Autoritiit eines Amtes stiitzte, um an den Staat zu for- il quale ha fatto leva sulla stessa fiducia accordata e sull'autorità
dern, daB er das, was die substantielle Quelle von den Taten, die di un incarico ufficiale al fine di pretendere dallo Stato che debba
allgemeinen Grundsatze, verdirbt, und sogar dessen Trotz, als oh garantire e lasciar dominare, persino nella sua tracotanza, ciò che
es sich so gehorte, gewahren und walten lassen solle. Wem Goti ein corrompe le fonti sostanziali dei fatti, i princìpi universali, come
Amt gibt, dem gibt er aucb Verstand,- ist ein alter Scherz, den man se si trattasse della cosa più giusta 17. <<Achi dà un ufficio, Dio gli
dà anche intendimendo>> - è una vecchia facezia che, ai tempi no-
wohl in unseren Zeiten nicht gar fiir Ernst wird behaupten wollen.
Bei• der Wichtigkeit der Art und Weise des Philosophierens,
' '
I• . . .. .
stri, non s1vorra certo ripetere seriamente .
.
welche durch die Umstande bei den Regierungen aufgefrischt wor- Nell'importanza del modo di svolgere l'attività filosofica - im-
den ist, laBt sich das Moment des Schutzes und Vorschubs nicht portanza che presso i governi è stata ravvivata dalle circostanze1s _ '
verkennen, dessen das Studium der Philosophie nach vielen ande- ' '
bestimmter Literatur, wie darin nicht nur die vorhin erwahnte Ver- ' del campo delle scienze positive, come pure nell'ambito dell'edi-
achtung gegen die Philosophie bezeigt ist, daB solche, die zugleich ficazione religiosa e di tant'altra letteratura dal carattere indefini-
beweisen, daB sie in der Gedankenbildung vollig zuriick sind und to, ~i può leggere non soltanto il già menzionato disprezzo verso
Philosophie ihnen etwas ganz F remdes I ist, doch sie als etwas bei la Filosofia, attestat_o qui da coloro che, dimostrando di essere ri-
sich Abgetanes behandeln, - sondern wie daselbst ausdriicklich ge- II masti del tutto indietro nell'educazione del pensiero, e di essere
gen die Philosophie I losgezogen und ihr Inhalt, die begret/endeEr- '
completamente estranei alla Filosofia, la trattano tuttavia a un
kenntnis Gottes und der physischen und geistigen Natur: die&Er- .
tempo, come qualcosa che per loro non ha più voce in capitolo;
'
kenntnis der Wahrheit[,]l.als fiir eine torichte, ja siindhafte An- ma, soprattutto, in tali produzioni ci si scaglia esplicitamente
maBung erklart, wie die Vernun/t,und wieder die Vernun/t,und in
unendlicher. Wiederholung _die Vernun/t angeklagt, herabgesetzt
I e
contro la Filosofia, il suo contenuto - la conoscenzaconcettuale
di Dio e della natura fisica e spirituale: la conoscenzadella Verità-
und verdammt, - o"der wie wenigstens zu erkennen gegeben wird, vien~ definito ~o~e una presun~ione assurda, anzi empia; qui la
wie unbequem bei einem groBen Teile des wissenschaftlich sein
sollenden Treibens die doch unab\vendbaren Anspriiche des Be-
~agt?n.e- e.poi ~1 nuo~o la Ragione,e sempre la Ragione,in una
r1pet1z1one 1nfin1ta - viene accusata, screditata e condannata. -
griffs fallen, - we·nn man, sage ich, dergleichen Erscheinungen vor
sich hat, so mochte man beinahe dem Gedanken Raum geben, daB Leggendo tutto èiò, se non altro, emerge quanto le istanze tutta-
von dieserSeite die Tradition nicht mehr ehrwiirdig noch i hinrei- via ineludibili del Concetto risultino scomode per una gran parte
chend ware, dem philosophischen Studium die Toleranzund die of- di quel!' attività che dovrebbe essere scientifica. ·
fentliche Existenz zu sichern *. - Die zu unserer Zeit gang und gabe Ora, dico io, quando ci si trova davanti a simili fe~omeni, si
. .
.
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p_otrebbe quasi accettare l'idea che, sotto questo aspetto, la tradi-
'
' Derglcichen Ansichtcn fielen mir bei einem Briefe Joh. v. Miillers (Werke, z1.onenon fosse più veneranda né sufficiente a garantire allo stu-
. . - dio filosofico la tolleranzae la pubblica esistenza*.. . . .
. .
d lernen, - die. G et al.; . lernen - die
1 • Natur: die lit: Natur, die Rph. . . • l ' ' •
• Bei lit; In Rph. · ; chrwiirdig noch Rph, lit; chrwiirdig, 'Analoghe consider~zioni mi sono venute in mente leggendo una lettera di J.
f Frcmdcs Hn1; frcn,dcs R11h
.. noch G• et al.
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56 [XVII-XIX] FILOSOFIADEL DIRITTO PREFAZIONE - [XVII.XIX] 57
•
ben Deklamationen und AnmaBungen gegen die Philosophie bie- · Le continue declamazioni e prepotenze con cui nel nostro
ten das sonderbare Schauspiel dar, daB I sie durch jene Seich 0 tempo si inveisce contro la Filosofia, offrono questo bizzarro
tigkeit, zu der diese Wissenschaft degradiert worden ist, einerseits spettacolo: Ida un- lato, esse traggono il loro diritto da quella su-
ihr Recht haben, und andererseits selbst in diesem Elemente wur- perficialità cui tale scienza è stata degradata; dall'altro lato, inve-
zeln, gegen das sie undankbar gerichtet sind. Denn indem jenes ce, si radicano proprio in questo elemento contro il quale, con in-
- sich so nennende Philosophieren die Erkenntnis der Wahrheit fiir gratitudine, si scagliano. Infatti, definendo la conoscenza della
einen torichten Versuch erklart hat, hat es, wie der Despotismus Verità come un'impresa assurda, quel sedicente filosofare ha li-
der Kaiser Roms Ade! und Sklaven, Tugend und Laster, Ehre und vellato tutti i pensieri e tutte le materie, - analogamente al dispo-
Unehre, Kenntnis und Unwissenheit gleichgemachthat, alle Ge- tismo degli imperatori romani, il quale ha reso uguali nobiltà e
danken und alle Stoffe .nivelliert,- so daB die Begriffe des Wahren, schiavitù, virtù e vizio, onore e disonore, conoscenza e ignoranza.
die Gesetze des Sitt!ichen auch weiter nichts sind als Meinungen In tal modo, i concetti del Vero, le leggi etiche, non sono· altro
und subjektive Oberzeugungen, und die verbrecherischsten che opinioni e· convinzioni soggettive, e i princìpi più delittuosi,
Grundsatze als Obeneugungenmit jenen Gesetzen in gleiche Wiir- in quanto convinzioni,sono messi a pari dignità con quelle leggi;
de gestellt sind, und daB ebenso jede noch so kahle und partikulare nello stesso senso, ogni oggetto, per quanto gretto e particolaristi-
Objekte und noch so stroherne Materien in gleiche Wiirde gestellt co, e ogni materia, per quanto insulsa, sono messi a pari dignità
sind mit dem, was das Interesse aller denkenden Menschen und con ciò che costituisce l'interesse di ogni uomo pensante e i vin-
die Bander der sittlichen Welt ausmacht. _ coli del mondo etico.
Es ist darum als ein Gluck fiir die Wissenschaft zu achten, - ini
der Tat ist es, wie bemerkt, die Notwendigkeitder Sache,- daBk je- d. . La Filosofia come l'attività
. ' . .
di cogliere '
la Presenza e la
.
Realtà
nes Philosophieren, das sich als eine Schulweisheitin sich fortspin: · Deve quindi considerarsi una fortuna per la Scienza - in
nen mochte, sich in naheres Verhaltnis mit der Wirklichkeit geset:zt realtà, come abbiamo già osservato 20 , è la necessitàdella Cosa- il
hat ' in welcher es mit den Grundsatzen der Rei::hteund der Pflich-.. fatto che quel filosofare, il quale poteva continuare a tessere en-
ten Ernst ist, und welche im Tage des BewuBtseins derselben lebt, tro sé la propria tela come erudizionescolastica,si sia posto in un
und daB es somit zum o//entlichenBruche gekommen ist. Es ist rapporto più stretto con la Realtà (nella quale, vivendo essa nella
eben diese Stellung der Philosophiezur Wirklichkeit, welche die luce della consapevolezza dei princìpi dei diritti e dei doveri, con
MiBverstandnisse betreffen, und I ich kehre hiermit zu dem zu- tali princìpi si fa sul serio) e che così esso sia pervenuto a una col-
riick, was ich vorhin bemerkt habe, ·daB die Philosophie, weil sie . . pubbl'zca21.. . _ ,
i1s1one · , .-
das Ergrundendes Vernu11ftigen ist, eben damit das Er/assendes È appunto intorno a questaposizionedella Filosofiarispettoal-
Gegenwiirtigenund Wirklichen,nicht das Aufstellen eines Je~seiti- la Real(à~he si verifica':~ i maggiori _fraintendimenti, e Iio ribadi-
gen ist 1, das Gott ,veiB wo sein solite, ..:.oder von dem man 1n der ~co qu1nd1 quanto ho g1a osservato 1n precedenza 22 : la Filosofia,
Tat wohl zu sagen weiB, wo es ist, namlich in dem Irrtum eines ein- 10 quanto è l'attività di sondareil Razionale,è proprio per questo
seitigen, leeren Rasonnierens. Im• Verlaufe der folgenden Abhand·
• • • •
l'attivitàdi coglierela Presenzae la Realtà,e non è affatto occupa-
•
•
' -
ta a stabilire un Aldilà che Dio solo sa dove dovrebbe essere o di
Teil Vili, S. 56) ein, wo es vo;..,Zustande Ro111r
im Jahr; 1803, ais diese Stadi un· cui piuttosto si sa effettivamente dire con precisione dove si tro-
ter franziisischerHerrschaft stancl,unter anderem heiBt:«Bcfragtm,wic es um die va, cioè nell'errore• di un raziocinio unilaterale e vuoto.
offentlichen Lehrànstalten stehe, antwortete cin Professor: On les tolère comme
les bordels.• - Diè sogenannte Vernunftlehre,niimlich die Logik, kann man wohl
sogar noch e1npfehlenhorcn, e1,vamii der Obcrzeugung, daB man sich mii ihr als von Miiller (Opere, parte VIII, p. 56), nella quale sulla situazione di Roma nd
trockener und unfruchtbarer Wissenschaftentweder ohnchin nicht mehr beschaf· 1803, quando questa città era sotto la dominazione francese, si dice tra l'altro:
tige, oder wenn dies hin und ,viedcr geschche, man in ihr nur inhaltslose, also «Interpellato sullo stato degli istituti d'istruzione pubblica, un professore rispose:
nichtsgebendc und nichtsverdcrbcn,lc Formcln crhalte, daB somit die Empfch· On les tolèrecamme/es bordels»19 • - Riguardo alla cosiddetta dottrinadellaragio-
lung auf keinen Fall schadcn, sowie nichts nutzen werde. -· · · ne, cioè alla Logica,è certo possibile udire persino che la si raccomanda,forse per
- .. .
•
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•
lung habe ich bemerkt, da-6selbst die platonischeRepublik, welche · Nel corso di quest'opera 23, io ho affe1111ato
che persino la Re-
als das Sprichwort eines leerenIdealsgilt, wesentlich nichts aufge- pubblica platonica, la quale passa per l'espressione proverbiale di
faBt hat, als die Natur der griechischen Sittlichkeit, und da-6dann un ideale vuoto, non ha colto altro, essenzialmente, che la natura
im Bewu-6tseindes in sie einbrechenden tieferen Prinzips, das an dell'eticità greca. Ho quindi aggiunto che, nella consapevolezza
ihr unmittelbar nur als eine noch unbefriedigte Sehnsucht und da- del più profondo principio che irrompeva entro tale eticità -
mit nur als Verderben erscheinen konnte, P/atoaus eben der Sehn- principio che in essa poteva manifestarsi immediatamente soltan~
sucht die Hilfe dagegen hat suchen miissen, aber sie, die aus der to come un'aspirazione ancora insoddisfatta, e quindi solo come
Hohe kommen mu-6te, zunlichst nur in einer aufterenbesonderen corruzione -, Platone dovette cercare, proprio a partire da quel-
Form jener Sittlichkeit suchen konnte, durch welche er jenes Ver- !' aspirazione, il rimedio per combatterlo. Ora, questo rimedio
derben zu gewaltigen sich ausdachte, und wodurch er ihren tiefe- non poteva che venire dall'alto; Platone, invece, poté cercarlo ini-
ren Trieb, die freie unendliche Personlichkeit, gerade am tiefsten zialmente soltanto in una particolare forma esterna dell'eticità
verletzte. Dadurch aber hat er sich als der gro-6e Geist bewiesen, greca, mediante la quale egli si immaginò di dominare quella cor-
daB eben das Prinzip, um welches sich das Unterscheidende seiner ruzione e grazie alla quale ne ferì, proprio nel più profondo inti-
Idee dreht, die" Angel ist, um welche <damals>0 die bevorstehende mo, il più profondo impulso: la personalità libera e infinita. Egli,
Umwalzung der Welt sich gedreht hat. . tuttavia, si è dimostrato quel grande spirito che fu, appunto per-
•
Wasvernun/tigist, das ist wirklich; _ · · ché il principio attorno a cui ruota il carattere distintivo della sua
und was wirklichist, dasist vernun/tig. . . ; . ·• Idea è il perno su cui ha ruotato l'allora imminente rivoluzione
In dieser Oberzeugung steht jedes unbefangene BewuBtsein, del mondo. · ' - - ·
' . .
wie die Philòsophiè, und hiervon geht diese I ebenso in Betrach-
.' • . •
tung des geistigenUniversums aus, als des naturlichen.Wenn die 5. La Razionalità del Reale •
•
Wirklichkeit nur in der Gegenwart hat, ist es so selbst nur Ei- ' _-
È questa la convinzione in cui si ritrova ogni coscienza inge-
telkeit. Wenn umgekehrt die Idee fiir das gilt, was nur so eine Idee, I nua, come pure la Filosofia. E, a partire da qui, la Filosofia pro-
eine Vorstellung in einem Meinen ist, so gewiihrt hingegen die Phi- cede alla considerazione Isia dell'universo spirituale,sia dell'uni-
losophie die Einsicht, daB nichts wirklich ist als die Idee. Darauf verso naturale. ' . . - -. -. . . _-·
kommt es dann an, in dem Scheine des Zeitlichen ·und Voriiber- Quando la riflessione, il sentimento, o qualsiasi altra forma as-
•! •
gehenden die Substanz, die immanent, und das Ewige, das ge- suma la coscienza soggettiva, considera la Presenzacome un qual-
genwlirtig ist, zu erkennen. Denn das Verniinftige, was syno m ist cosa di vano, quando si colloca al di là di essa e si atteggia a sac-
mit der Idee, indem es in seiner Wirklichkeit zugleich in di au cente, allora si ritrova in una dimensione vana. E così, poiché c'è
Existenz tritt, tritt in eincm unendlichen Reichtum von Formen, Realtà solo nella Presenza, la stessa coscienza soggettiva non è al-
Erscheinungen und Gestaltungen hervor, und umzieht seinen Kern tro che vanità. ' · · -· ·· ·· ··
mit der buntcn Rindc, in welcher das BewuBtsein zunlichst haust, Per converso, quando l'Idea assume il valore di qualcosa che è
welche der Begriff erst durchdringt, um den inneren Puls zu fin- semplicemente un'idea; rappresentazione propria dell'opinare,
allora contro quèsta assunzione la Filosofia garantisce l'intellezio-
ne per cui non c'è nulla di reale se non l'Idea. Si tratta quindi di
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- '. . . riconoscere, nella parvenza di ç_iòche è temporale e transeunte, la
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•
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•
den und ihn ebenso in den auBeren Gestaltungen noch schlagend ritrovare il polso interno e di sentirlo ancora battere fin nelle con-
zu fiihlen. Die unendlich mannigfaltigen Verhiiltnisse aber, die sich figurazioni esterne. . .
in dieser Au.Berlichkeit, durch das Scheinen des Wesens in sie, bil- Quanto invece ai rapporti infinitamente molteplici che in que-
den dieses unendliche Materiai und seine Regulierung, ist nicht sta esteriorità si formano attraverso la parvenza, in essa, dell'Es-
Geienstand der Philosophie. Sie mischte sic~ damit in J?in~e, die senza, quanto a questo infinito materiale e alla sua regolazione,
sie nicht angehen; guten Rat dariiber zu erte1len, kann sie s1ch er- tutto ciò non è oggetto della Filosofia. Essa s'immischierebbe al-
sparen; Plato konnte es unterlassen, den Ammen anzuempfehlen, trimenti in cose che non la riguardano. In proposito, la Filosofia
mit den Kindern nie stillezustehen, sie immer auf den A1111enzu può risparmiarsi di dispensare buoni consigli; Platone poteva evi-
schaukeln, ebenso I Fichtedie Vervollkommnung der Paftpol,~~i b(s tare di raccomandare alle balie di non stare mai ferme con i bam-
dahin, wie man es nannte, zu konstruieren,da.Bvon den Verdachtt- bini e di cullarli sempre sulle braccia 2'; Fichte, I analogamente,
gen nicht nur das Signalement in den. Pa~ gesetzt, ~~ndern d_as poteva trascurare di perfezionare il passaportodi polizia26 fino al
Portrat darin gemalt werden solle, In dergle1chen f\usfuhrungen 1~t punto, come si disse, di costruireche nel passaporto dell'uomo
von Philosophie keine Spur mehr zu sehen, und sie kann derglet- sospetto non si dovrebbero riportare solo i segni di riconosci-
chen Ultraweisheit um so mehr lassen, als sie iiber diese unendli- mento, ma vi si dovrebbe dipingere anche il ritratto.
che Menge von Gegenstanden gerade am liberalsten. sich z~ige? In simili dettagli non si trova più la minima traccia di Filoso-
soli. Damit wird die Wissenschaft auch von dem Hasse, den d1e E1- fia, ed essa può tralasciare siffatta ultrasaggezza proprio perché,
telkeit des Besserwissens auf eine Menge von Umstanden und In- sopra questa infinita moltitudine di oggetti, deve mostrarsi libera-
stitutionen wirft, - ein P Ha.B, in welchem sich die Kleinlichkeit am le al più alto grado. In tal modo, la Scienza si manterrà lontanissi-
meisten gefallt, weil sie nur dadurch zu einem Selbstgefiihl kommt, ma anche dall'odio che la vanità della saccenteria non cessa di ri-
- sich q am entferntesten zeigen. · . . .. . . versare contro una moltitudine di circostanze e istituzioni - un
So soli denn diese Abhandlung, insofern' sie die Staatswissen- odio nel quale si compiace soprattutto la meschinità, perché è so-
schaft enthalt, nichts anderes sein, als der Versuch, den Staat.als lo questo il modo in cui essa perviene a un sentimento di sé.
ein in sich Verniin/tigeszu begrei/enund darzustellen.Als ph1lo- Questa trattazione, dunque, nella misura in cui contiene la
sophische Schrift mu.Bsie am entferntest~n davon sein, ~i~e~ Sfa~t, scienza dello Stato, non dev'essere nient'altro che il tentativo di
wie er sein soll konstruieren zu sollen; d1e Belehrung, d1e 1n 1hr lie- comprendereconcettualmentelo Stato e di esporlocomequalcosadi
gen kann, kan~ nicht darauf gehen, de? ~taat zu _belehre.n,wie er
intimamente razionale.In quanto scritto filosofico, essa non può
sein soli• sondern vielmehr, wie er, das s1ttl1cheU n1versum, erkannt
• non tenersi lontanissima dal dover costruire uno Stato così come
werden soli. . ·-
. . .. •
essodev'essere.L'insegnamento contenuto in tale scritto non può
l6où P66os, L6oùKal TÒ rn'J6T\µ«
•. consistere nell'indicare come dcv' essere lo Stato, ma, piuttosto,
·· . Hic Rodus,hic saltus. nel mostrare in che modo esso, che è l'universo etico, dev'essere
•
Das was ist zu begreifen, ist die Aufgabe der Philosophie, denn
•
conosciuto. •
•
das[,)' was ist, ist qie Vernunft. Was das Individuum betrifft, so ist ..
•
•
ohnehin jedes ein Sohn seinerZeit;so ist auch die Philosophie, ihreI ·6. La condizionatezza storica della Filosofia e il compito di una
Zeit in Gedankener/aftt.Es ist ebenso téiricht zu wahnen, irgendei- riconciliazione con la Realtà
ne Philosophie gehe iiber ihre gegenwartige Welt hinaus, als, ein . .
Individuum iiberspringe seine Zeit, springe iiber Rhodus hinaus. 'i 6oì, 'P66os, l6oì, KOlTÒ 1TTJ6T\µO.
.. • Hic Rodus, hic saltus. 27
...
•
• • . . .
• Il compito della Filosofia è comprenderè conc~_tualmente dà
. . • che è, perché ciò che è, è la Ragione. Per quanto riguarda l'indivi-
•
'• duo, ciascuno è senz'altro un figlio del suo tempo; così, anche la
' .
•
, ' J• Filosofia è il proprio te,npo colto in pensieri. Credere che una
• • •• qualsiasi Fi osofia vada oltre il suo mondo presente, è tanto as-
P wirft,- ein G• ,tal.; wirft- ein Rph, lit. • [.I Hm.
li 1
kommt.- sich G et t1!.; kon1mt,-. sich
• surdo quanto credere che un individuo possa saltare al di là del
. Rph, 111. • • •
I
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--- --- - --~---
Geht seine Theorie in der Tat driiber hinaus, baut es sich eine suo tempo, che salti oltre Rodi. Qualora la sua teoria vada di fat-
Welt, wie sie sein soli, so existiert sie wohl, aber nur in seinem Mei- to oltre tutto 'ciò, qualora l'individuo si costruisca un mondo così
nen, - einem weichen Elemente, dem sich alles Beliebige einbilden come dev'essere,allora questo mondo esiste, sl, ma solo nella sua
laBt. _ _ . ,, opinione - cioè, in un elemento malleabile in cui è possibile pla-
Mit weniger Veranderung wiirde jene Redensart lauten: . ' smare tutto quello che ci pare e piace. • , . --. _
Con una
.
piccola variazione, quel motto suonerebbe così:
Hier ist die Rose, hier tanze. '
stens mittelmaBig zugehe, [daB) • aber eben in ihr nichts besseres• cose vadano male o, al massimo, mediocremente, ma è convinta
zu haben und nur darum Frieden mit der Wirklichkeit zu halten che in questa vita non si possa comunque avere nulla di meglio e
sei; es ist ein warmerer Friede mit ihr, den die Erkenntnis ver- che, pertanto, non si debba far altro che stare in pace con la
schafft. ' · · Realtà. Quella che viene procurata dalla conoscenza, invece, è
Um noch iiber das Belehren,wie die Welt sein soli, ein Wort zu una rappacificazione più calda con la Realtà.
sagen, so kommt dazu ohnehin die Philosophie immer zu spat. Als
der Gedanke der I Welt erscheint sie,erst in der Zeit, .nachde~ die
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Berlino, 25 giugno 1820, •
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•Bessern Hm. •
.. Zeit, dicscs G• ti o/.; Zeit dicses Rph,
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SOMMARIO.-
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I
Vorrede. •
. .. •
•
• Prefazione. •
•
. • . ' l
I
Einleitung. Begriff der Philosophie des Rechts, des Wil- Introduzione. Concetto della filosofia del Dirit~o.. Concet-
lens, der Freiheit und_des Rechts. § 1-32. Einteilung. . to della volontà, della Libertà e del Diritto. §§ 1-32.
§33.- ·,_,. -· . ,,·. ,. ·' · Partizione. § 33 ·
. . . . ,--
' .
Erster Teil · ----- Parte prima ·
••
Das abstrakte Recht Il Diritto astratto
§ 34-104 ,. ·. · • §§ 34-104 ' ' •
••
ErsterAbschnitt.Das Eigentum. § 41-71. Sezioneprima.La proprietà.§§ 41-71. •
a) Besitznahme;§ 54-58. •, .
A. Presa di possesso.§§ 54-58.
b) Gebrauch der Sache. § 59-64. B. Uso della cosa. §§ 59-64. · •
a) Unbefarigenes(Zivil-)Unrecht.§ 84-86. . ..
b) Betrug. § 87-89. , -. _ B. Dolo.§§ 87-89.
• ' . . , '
C. Coercizionee delitto. §§ 90-103. · '
c) Zwang und Verbrechen.§ 90-103 · · · ·· . •
,- ·.
· Obergangvom Recht zur Moralitat.§ 104.. · . Passaggiodal Diritto astratto alla Moralità:.§104.
• • • ' . ' •
ErsterAbschnitt.Der Vorsatz und die Schuld. § 105-118. Sezionepritna.Il proposito e la colpa. §§ 105-118. '
ZweiterAbschnitt.Die Absicht und das Wohl. § 119-128. I Sezioneseconda.L'intenzione e il benessere.§§ 119-128. J
DritterAbschnitt.Das Gute und das Gewissen. § 129-141. Sezioneterza.Il Bene e la Coscienza.§§ 129-141.
MoralischeFormen
••
des Bosen. Heuchelei, Probabilismus,
••
For~e morali del Male: ipocrisia,probabilismo,buona in-
gute Absicht. Uberzeugung,Ironie Anm. zu § 140. Uber· tenzione; convinzione, ironia, annot. al § 140. Passaggio
gang der Moralitatzur Sittlichkeit.§ 141. dalla Moralitàall'Eticità. § 141.
•
I
•
'
j
--- - ----~- -- ..
,·
SOMMARIO DOMJ69
68 [XXVI) FILOSOFIADELDIRIITO
: . .
•'
I. I
• •
II
•
' Abschnitt Rph. I
. I
j
-
UND •
•
I
I E
.
•
STAATSWISSENSCHAFT • ••
SCIENZADELLO STATO . . •
•
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scienza filosofica del Diritto ..'
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immanenten Entwicklung der Sache selbst zuzusehen. Als Teil
hat sie einen bestimmten An/angspunkt, welcher das Resultat und ,I § 2. I presupposti della filosofia del Diritto .
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die Wahrheit von dem ist, was vorhergeht, und was den soge· La scienza del Diritto è una parte della Filosofia. Essa pertan-
nannten Beweis desselben ausmacht. Der Begriff des Rechts fallt ;I' to, a partire dal Concetto, deve sviluppare l'Idea <;omequella che
daher seinem Werden nach auBerhalb der Wissenschaft des Rechts, ' è j la Ragione di un oggetto, e ciò equivale a dire: essa deve stare a
seine Deduktion ìst hier vorausgesetzt und • er ist als gegeben auf- guardare lo sviluppo proprio e immanente della Cosa stessa.
zunehmen. In quanto è una parte, la scienza del Diritto ha un punto di
Nach der formellen, nicht philosophischen Methode der Wissen- II partenza determinato, il quale è sia il risultato, sia la verità di ciò
schaften wird zuerst die Definition,wenigstensum der iiullerenwissen· che, precedendo il. risultato stesso, ne costituisce la cosiddetta di-
schaftlichen Form wegen, gesucht und verlangt. Der positiven Rechts- 1nostra1.ione.Secondo il lato del suo divenire, perciò, il concetto
wissenschaftkann es iibrigens auch darum nicht sehr zu tun sein, da sie · '
del Diritto cade fuori della scienza del Diritto, la sua deduzione è
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qui presupposta ed esso va assunto come concetto dato.
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«Pericolosità,. delle definizioni nella scienza positiva del diritto. -
'' I Secondoil metodo formale, non filosofico,delle scienze,si cerca e si ri-
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'' -chiede innanzitutto la definizione,se non altro per garantire la forma
• I.I II,. scientificaesterna. Alla scienza positiva del diritto, da parte sua, questo
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FILOSOFIADELDIRITIO INTRODUZIONE •
vornehmlich darauf geht, anzugeben[,] 1 was Rechtens ist, d.h. welches stabilire ciò che è di diritto, i) quid estju;isH, cioè quali SO~O le dctc1111i·
die besonderen gesetzlichen Bestimmungen sind, weswegen man zur nazioni legali particolari; per questo motivo è stato coniato l' ammoni-
Warnung sagte: omnis de/initio in jure civilipericulosa.Und in der Tat, je mento: omnis de/in1)ioin jure civilipericulosa''.
unzusammenhangender und widersprechender in sich die Bestimmun- In effetti, quante più incoerenze e contraddizioni ci sono nelle deter-
gen eines Rechtes sind, desto weniger sind Definitionen in demselben minazioni di un diritto, tanto meno possibile è, nella sfera di quest'ulti-
moglich, denn diese sollen vielmehr allgemeine Bestimmungen enthal- mo, dare delle definizioni. Le definizioni, infatti, devono contenere de-
ten, diese aber machen unmittelbar das Widersprechende, hier das Un- terminazioni universali, ma tali deter11,lnazioni rendono immediatamente
rechtliche, in seiner Blo& sichtbar. So z.B. ware fiir das romische Recht evidente ciò che è contraddittorio - nel nostro caso: l'antigiuridicità -
keine Definition vom Menschenmoglich, denn der Sklave lieBe sich dar- nella sua nudità.
unter nicht subsumieren, in seinem Stand ist jener Begriff vielmehr ver- Cosl, per esempio, per il diritto romano non sarebbe possibile nessu-
letzt; ebenso perikulos wiirde die Dcfinition von Eigentum und Eigentii- na definizione di uomo, poiché sarebbe impossibile sussumere sotto què'-
mer fiir viele Verhaltnisse erscheinen . ..:.Die Deduktion aber der Definì'. sto concetto lo schiavo; anzi, nella condizione di schiavo il concetto di
tion wird etwa aus der Etymologie, vornehmlich daraus gefiihrt, daB sie ,,uomo>>è violato 36• Altrettanto pericolosa, per molti aspetti, apparireb-
aus den besonderen Fallen abstrahiert und dabei das Gefiihl und die be la definizione di proprietà e di proprietario.
Vorstellung der Menschen zum Grunde gelegt wird. Die Richtigkeit der Le definizioni dei concetti nelle_, scienze «formalistiche» e nella co-
I
Definition wird dann in die Obereinstimmung mit den vorhandenen noscenza filosofica. · La deduzione formale della definizione - per
Vorstellungen gesetzt. Bei dieser Methode wird das, was allein wissen- esempio, a partire dall'etimologia - viene condotta principalmente fa-
schaftlich wesentlich ist, in Ansehung des lnhalts, dici Notwendigkeit '
cendo astrazione dai casi particolari, e ponendo quindi a fondamento il
der Sachean und fiir sich selbst (hier des Rechts), in Ansehung der Form sentimento e l'attività rappresentativa degli uomini. La correttezza della
aber, dieh Natur des Begriffs, beiseite gestellt. Vielmehr ist in der philo-
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definizione viene poi riposta nell'accordo con le rappresentazioni date.
sophischen Erkenntnis die Notwendigkeit eines Begriffs die Hauptsache, Ora, con questo metodo si mettono da parte proprio gli unici ele-
und der Gang, als Resultat, geworden zu sein, sein Beweis und [seine] i menti scientificamente essenziali, cioè si trascurano, (1) rispetto al conte·
Deduktion. lndem so sein lnhalt /iir sich notwendig ist, so ist das Zweite, nuto, la necessitàdella Cosain sé e per sé - nel nostro caso: la necessità
sich umzusehen, was in den Vorstellungen und in der Sprache demsel- del Diritto -, (2) rispetto alla forma, invece, la natura del Concetto.
ben entspricht. Wie aber dieser Begriff fiir sich in seiner Wahrheit.und Nella conoscenza filosofica, al contrario, la cosa principale è la neces-
wie er in der Vorstellungist, dies kann nicht nur verschieden voneinan- sità di un concetto, e la dimostrazione e deduzione di tale concetto è il
der, sondern muB es auch der Form und Gestalt nach sein. Wenn jedoch movimento mediante cui il risultatoè divenuto tale.
die Vorstellung nicht auch ihrem lnhalte nach falsch ist, kann wohl der Una volta stabilito che il contenuto del concetto è, per sé, necessario,
Begriff, als in ihr enthalten und, seinem Wesen nach, in ihr vorhanden la seconda cosa consiste nel guardarsi intorno per scorgere che cosa gli
aufgezeigt, d.h. die Vorstellung zur Form des Begriffs erhoben werden. corrisponda nelle rappresentazioni e nella lingua. Il modo in cui questo
Aber sie ist so wenig MaBstab und Kriterium des fiir sich selbst notwen- concetto è per sé nella sua verità, però, non solo può essere diverso dal
digen und wahren Begriffs, daB sie vielmehr ihre Wahrheit aus ihm zu ' modo in cui esso è nella rappresentazione,ma, per forma e figura, tale di-
nehmen, sich aus ihm zu berichtigen und zu erkennen hat. - Wenn aber
jene Weise des Erkennens mit ihren Formlichkeiten von Definitionen,
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versità gli deve anche spettare necessariamente. Tuttavia, se la rappre-
sentazione non è falsa pure secondo il suo contenuto, allora il concetto
Schlie&n, Beweisen u.dgl., einerseits mehr oder weniger verschwunden può ben essere mostrato come contenuto da essa e come dato in essa se-
ist, so ist es dagegen ein schlimmer Ersatz, den sie durch eine andere condo la propria essenza; e ciò vale a dire: la rappresentazione può esse-
Manier erhalten hat, niimlich die ldeen iiberhaupt, so auch die des Rechts I re elevata alla forma concettuale. In ogni caso, la rappresentazione è così
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und dessen weiterer Bestimmungen als Tatsachendes Bewuf,tseins·un- ~- poco misura e criterio del concetto per se stesso necessario e vero, che è
mittelbar aufzugreifen und zu behaupten, und das natiirliche oder ein '..
essa, piuttosto, a dover prendere la propria verità dal concetto, a doversi
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• correggere e conoscere a partire da esso.
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... Sulla pretesa di fondare la dottrina del Diritto direttamente sui «fat·
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gesteigertes Gefiihl, die eigeneBrustund die Begeisterung zur Quelle ~es to il sentimenio naturale o un sentimento esaltato, ciò che batte nel pro-
Rechts zu machen. Wenn diese Methode die beIquemste unter allen 1st, priopetto e l'entusiasmoJ7• · · · ·
so ist sie zugleich die unphilosophischste, - andere Seiten solcher An- Se tale metodo è certo I il più comodo di tutti, esso è a un tempo il
sicht hier nicht zu erwahnen, die nicht bloB auf das Erkennen; sondern più antifilosofico - per non parlare qui degli altri aspetti di questo punto
unmittelbar auf das Handeln Beziehung hat. _We?n dic. erste. ~ar for· di vista, il quale si rapporta non soltanto al conoscere, ma anche diretta·
mdle Methode doch noch die Formdes Begr1ffs 1n der Defin111on,und i:
mente all'agire .. · . ' : ·. ·. . ·· · ·
im Beweise die Formeiner Notwendigkeitdes Erkennens fordert, so · Se il primo metodo, indubbiamente: fo1111alistico,implica nondime~o
macht die Manier des unmittelbaren BewuBtseins und. G~fiihls die ancora la /ormaconcettuale nella definizione, ed esige, nella dimostrazio-
Subjektivitat, Zufalligkeit und Willkiir des _Wissen_szum Pr1n~1p.-:-Wor· 'I ne, la /orma di una necessitàdella conoscenza, con la maniera della co·
in das wissenschaftliche Verfahren der Ph1losoph1e bestehe, 1st h1er aus '•
''• scienza immediata e del sentimento; invece, si eleva a principio il lato
der philosophischen Logik vorauszusetzen. ! soggettivo, accidentale e arbitrario del sapere. · ·· ·
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La Logica come dottrina del metodo. Per quanto riguarda il pro-
§3 cedimento scientifico della Filosofia, esso viene qui presupposto come
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Das Recht ist positiv iiberhaupt a) dure~ die Form,_ ~inem !? '' già noto a partire dalla Logica filosofica..Js. ·
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Wenn dem positiven Rechte und den Gesetz~n das Gefiihl des H~r- I
questa applicazione non è più pensiero speculativo e svi-
zens, Neigung und Willkiir ent Igegengesetzt w1rd, .s?.kann es wen1g- I . luppo del Concetto, bensì sussunzione operata dall'intel-
stens nicht die Philosophie sein, welche solche Autor1taten anerkennt. - letto; · · . . .. , . . ·
DaB Gewalt und Tyrannei ein Element des P?sitiven Rech!s sei~-kan?,
· ist demselben zufallig und geht seine Natur n1cht an. Es \\'lr? _spaterh1n
I -y) dalle determinazioni
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ultime richieste, nella realtà, per la
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(§ 211-214) diek Stelle aufgezeigt werden, wo das Recht pos1t1vwerden
muB. Hier sind die daselbst sich ergeben werdenden Bestimmungen nur Contro la svalutazione irrazionalistica del diritto positivo. Quan·
angefiihrt worden, um die Grenze des philosophischen Rechts zu be- ti do al diritto positivo e alle leggi si contrappone il sentimento del cuore,
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l'inclinazione e l'arbitrio, allora non può certo essere la Filosofia a rico·
zeichnen, und ùm sogleich die etwaige Vorstellung oder gar forderung
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. . . .. I' nascere tali autorità. ·· · . · .
• Limiti di una dottrina filosofica del Diritto. · Il fatto che violenza e
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• tirannide possano essere un elemento del diritto positivo, è, per quest'ul-
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zu beseitigen, als ob durch dessen systematische Entwic~ung ein positi- traverso lo sviluppo sistematico di questo Diritto debba prodursi un co-
ves Gesetzbuch, d.i. ein solches, wie der wirkliche Staat e1nes bedarf, her- dice positivo, cioè quel tipo di codice di cui ha bisogno lo Stato reale.
auskommen solle. - DaB das Naturrecht oder das philosophi~ch~ Recht ' Non. c'è opposizione tra Diritto naturale e diritto positivo: Il Di-
vom positiven verschieden ist, dies darein zu ver~ehren, daB S)e e1n3?.der ritto naturale, cioè il Diritto filosofico 4 1, è certo diverso dal diritto positi·
entgegengesetzt und wi~erstreite.nd sind'.. wa.re em gro~ _M1Bverstand- vo. Tale diversità sarebbe però gravemente fraintesa se si dicesse che essi
nis; jenes ist zu diesem v1elmehr 1m Verhaltn1s von lnst1tu~1on~nzu Pan- sono contrapposti e si contraddicono l'un l'altro. Piuttosto, il Diritto na-
dekten. - In Ansehung des im § zuerst genannten gesch1chtl1~hen_Ele- turale sta al diritto positivo come le Istituzioni alle Pandette 42• · · .
ments im positiven Rechte hat Montesquieu die wahrhafte ~1stor1sche Storicità del Diritto. Per quanto riguarda l'elemento citato per
Ansicht, den echt philosophischen Standpunkt: angegeben, _d1e<?es~tz- primo nel paragrafo, cioè l'elemento storico, è stato Montesquieu a mo-
gebung iiberhaupt und ihre besonderen Best1mmungen n1cht 1sol1ert strare che la vera visione storica, il genuino punto· di vista filosofico, con-
und abstrakt zu betrachten, sondern vielmehr als abhangiges Moment siste nel considerare la legislazione in generale e le sue determinazioni
Einer• Totalitat im Zusammenhange mit allen iibrigen Bestimmungen, particolari non isolatamente e astrattamente, bensì, piuttosto, come mo-
welche den Ch~rakter einer Nation und einer Zeit ausmachen; in diesem mento dipendente di un'unica totalità, in connessione con tutte le altre
Zusammenhange erhalten sie ihre wahrhafte Bedeutung, sowie damit ihre determinazioni che costituiscono il carattere di una nazione e di un'epo-
Rechtfertigung. - Das in der lei/ erscheinendeHe~ortret_en 11nd.Ent_- ca 4J, È in questa connessione che esse ricevono tanto il loro vero signifi:
wickeln von Rechtsbestimmungen zu betrachten, - d1ese.rezn geschzchtlz- cato, quanto anche, con ciò, la loro giustificazione. ·
che Bemiihung, sowie die Erkenntnis ihrer verstandigen Konsequenz, Spiegazione storica e comprensione filosofica del Diritto 44• Con-
die aus der Vergleichung derselben mit bereits vorhandenen Rechts- siderare, nella sua manifestazionetemporale,il sorgere e svilupparsi di
verhaltnissen hervorgeht, hat in ihrer eigenen Sphare !hr Verdi~nst un? determinazioni giuridiche .:_questo sforzo puramentestorico-, come pu-
ihre Wiir I digung und steht auBer dem Verhaltnis m1t der ~h1lo~oph1- re conoscerè là loro consequenzialità sul piano intellettivo - consequen-
schen Betrachtung, insofern namlich die Entwicklung aus h1stor1schen zialità che emerge dal confronto di tali determinazioni con rapporti giu-
Griinden sich nicht selbst verwechselt mit der Entwicklung aus dem Be-
ridici già dati -, tutto· ciò ha, nella sua propria sfera, il suo merito e la
griffe, und die geschichtliche Erklarung und Rechtf~rtigung nicht zur sua Idignità. · · · · . . · .
Bedeutung einer an und fiir sich giiltigen Rechtfert1gung ausge?eh?t
Un tale modo di procedere rimane tuttavia fuori del rapporto con la
wird. Dieser Unterschied, der sehr wichtig und wohl festzuhalten 1st, 1st
considerazione filosofica; lo sviluppo da fondamenti storici, infatti, non
zugleich sehr einleuchtend; eine Rechtsb~ti"?mung kann sich aus den
va scambiato con lo sviluppo dal Concetto, e alla spiegazione e giustifi-
Umstiinden und vorhandenen Rechts-Inst1tut1onen als vollkommen ge-
cazione storica non bisogna dare il significato di una giustificazione vali-
.griindetund ko11sequentzeigen lassen und doch an ~nd fiir sich unr~~h~- da in sé e per sé. ' ·· .
lich und unverniinftig sein, \\•ie eine Menge der Best1mmungen des rom1-
Questa differenza, che è di grande importanza e va senz'altro tenuta
schen Privatrechts die aus solchen lnstitutionen, als die romische vater-
ferma, è al tempo stesso molto evidente. Sulla base delle drcostanze e
liche Gewalt, der ;omische Ehestand, ganz konsequent flossen. Es seien
delle istituzioni giuridiche date, infatti, una determinazione giuridica può
aber auch die Rechtsbestimmungen "' rechtlich und verniinftig, so ist es
mostrarsi con1e perfettamente fondata e conseguente,e, tuttavia, essa può
etwas ganz anderes, dies von ihnen aufzuzeigen, was allein d~rch _den
essere, in sé e per sé, ingiusta e irrazionale; è questo il caso di una molti-
Begriff wahrhaftig geschehen kann,_und ei~. ander<:, das G~_sch'.chtl1che tudine di determinazioni del diritto privato romano, le quali derivavano
ihres Hervortretens darzustellen, d1e Umstande, Falle, Bedurfn1sse und
in modo del tutto coerente da istituzioni quali la patria potestà romana 4'
Begebenheiten, welche ihre F~ststellung herbeigefiihrt ha~~n. Ein sol- e lo stato matrimoniale romano 46, · · .
ches Aufzeigen und (pragmat1sches) Er~ennen au~ d~n nah~~n oder È invece completamente diverso far vedere che le determinazioni
entfernteren geschichtlichen Ursachen he1Bt man ha~f1g: Erklii~enoder
giuridiche siano anche giuste e razionali. Questo può accadere autentica-
noch lieber Begrei/en,in der Meinung, als ob durch_d1eses Aufze1gen d~
mente e unicamente mediante il Concetto, mentre un'altra cosa, appun-
Geschichtlichen, alles n oder vielmehr das Wesentl1che, worauf es alle1n
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to, è esporre la storicità del sorgere di tali determinazioni, le circostanze,
i casi, i bisogni e gli avvenimenti che hanno contribuito alla loro instau-
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razione. . ··'
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Una tale presentazione e conoscenza (pragmatica), che parte dalle
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cause storiche più vicine o più lontane, viene spesso chiamata spiegazio-
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' i ne, oppure, ancora più volentieri, la si designa come comprensione,nella
. ' .I convinzione che con questa presentazione del!' aspetto storico si sia fatto
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1~;,,~, Hm. tutto, o comunque I' essen~ial,e, il passo più importante, per compre'!dere
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"Geschichtlichcn alles Hm. ·
mauch Rcchtsbcstimn1ungen Hm.
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ankomme, geschehe, um das Gesetz oder [die] Rechts-Institution zu 0 la legge o l'istituzione giuridica. In realtà, invece, qui non entra affatto in
begrei/en;wahrend vielmehr das wahrhaft Wesentliche, der Begriff der gioco ciò che è veramente essenziale, il concetto della Cosa. -
Sache, dabei gar nicht zur Sprache gekommen ist. - Man pflegt so auch Confusione derivante dal misconoscimento di questa differenza. -
von den romischen, germanischen Rechtsbegrif/en,von Rechtsbegri/fen, E cosl, in genere, si parla anche dei concettigiuridiciromani o gern1anici,
\\•ie sie in diesem oder jenem Gesetzbuche bestimmt seien, zu sprechen, di concettigiuridici quali sarebbero determinati in questo o quel codice,
wahrend dabei nichts von Begriffen, sondern I allein allgemeine Rechts- mentre invece in tali ambiti non compare proprio nulla di concettuale
bestimmungen,Verstandessiitze, Grundsiitze, Gesetze u.dgl. vorkommen. ma I ricorrono unicamente determinazioni giuridiche generali, regol;
- Durch Hintansetzung jenes Unterschiedes gelingt es, den Standpunkt dell'intelletto,princìpi, leggi, ecc. · - -.
zu verriicken und die Frage nach der wahrhaften Rechtfertigung in eine Trascurando quella differenza, si arriva a spostare il punto di vista e a
Rechtfertigung aus Umstanden, Konsequenz aus Voraussetzungen, die trasformare la questione della vera giustificazione in una giustificazione
: ,I fiir sich etwa ebensowenig taugen usf., hiniiber zu spielen und iiber- basata su circostanze, in una consequenzialità basata su presupposti che
haupt das Relative an die Stelle des Absoluten, die aulkrliche Erschei- al riguardo sono magari di per sé inadeguati, ecc.; e; in generale, si giun-
nung an die Stelle der Natur der Sache zu setzen. Es geschieht der ge- ge a porre il relativo al posto dell'assoluto, il fenomeno esteriore al posto
schichtlichen Rechtfertigung, wenn sie das iiuBerliche Entstehen mit della natura della Cosa. - · -·
dem Entstehen aus dem Begriffe verwechselt, daB sie dann bewuBtlos Quando la giustificazione storica scambia la genesi esteriore con la
das Gegenteil dessen tut, was sie beabsichtigt. Wenn das Entstehen einer genesi concettuale, le accade allora di fare inconsapevolmente proprio il
lnstitution unter ihren bestimmten Umstanden sich vollkommen zweck- con~rario di ciò che si propone. Infatti, se la genesi di un'istituzione, per
maBig und notwendig erweist und hiermit das geleistet ist, was der le circostanze determinate in cui avviene, si rivela completamente
historische Standpunkt erfordert, so folgt, wenn dies fiir eine allgemeine conforme allo scopo e necessaria, e se quindi viene soddisfatta l'esigenza
Rechtfertigung der Sache selbst gelten soli, vielmehr das Gegenteil, daB d~I ~unto, di ,•ist~ storico, allora - posto che ciò debba valere per una
nan1lich, weil solche Umstande nicht mehr vorhanden sind, die lnstitu. g1us.t1ficaz1one '-!n1versaledella Cosa stessa - ne consegue proprio il con-
tion hiermit vielmehr ihren Sinn und ihr Recht verloren hat. So, wenn trario, vale a dire: poiché tali circostanze non sono ·più date con ciò
z.B. fiir [die] P Aufrechterhaltung der Kloster ihr Verdienst um [die] P l'istituzione ha piuttosto perduto il suo senso e il suo diritto. '
Urbarmachung und Bevolkerung von Wiisteneien, um [die] P Erhaltung In tal modo, per esempio, se per il mantenimento dei monasteriè sta-
der Gelehrsamkeit durch Unterricht und Abschreiben usf. geltend ge- to fatto valere il loro merito per la bonifica e per il popolamento delle
macht und dies Verdienst als Grund und Bestimmung fiir ihr Fortbe- zone desertiche, per la conservazione dell'erudizione mediante l'istruzio-
stehen angesehen worden ist, so folgt aus demselben vielmehr, daB sie ne e. medi~nte la trascrizione di manoscritti, ecc.; e se questo merito è
unter den ganz veranderten Umstanden; insoweit wenigstens, iiberfliis- stato considerato come fondamento e determinazione per il loro conti-
sig und unzweckmaBig geworden sind. - Indem nun die geschichtliche nuare a sussistere, allora proprio da ciò consegue piuttosto che, sotto cir-
Bedeutung, das geschichtliche Aufzeigen und Begreiflichmachen des costanze completamente mutate, essi sono divenuti, almeno sotto questo
Entstehens, und die philosophische Ansicht gleichfalls des Entstehens aspetto, superflui e inadatti allo scopo. ·
und Begriffs 'der Sache in verschiedenen Spharen zu Hause sind, so kon- Polemic_a con Gustav Hugo 47• Ora, poiché il significato storico,
nen sie insofern eine gleichgiiltige Stel Ilung gegeneinander behalten. In- la_presentazione e spiegazione storica della genesi, dimorano in una sfera
dem sie aber, auch im Wissenschaftlichen, diese ruhige Stellung nicht diversa da quella in cui si trova la visione filosofica sulla genesi e sul con-
immer behalten, so fiihre ich noch etwas diese Beriihrung Betreffendes cetto ?ella Cosa, ecco allora che le due sfere possono mantenere, in que-
an, wie es in Herrn Hugos Lehrbuchder Geschichtedes romischenRechts sta m1~ura, u~a po~izi~ne I di reciproca indifferenza. Poiché però esse,
erscheint, woraus zugleich eine weitere Erliiuterung jener Manier des a?che 1n ~mb1to sc1ent1fico,non sempre assumono questa posizione pa-
Gegensatzes hervorgehen kann. Herr Hugo fiihrt daselbst (5te Auflage, c1~ca, aggiungo ancora qualcosa riguardo a questo contatto, qualcosa da
§ 53) an, «daB Cicerodie zwolf Tafeln, mit einem Seitenblickeauf die cui, come appare nel Manualedi storiadel diritto romanodel signor Hu-
Philosophen, !ohe», «der Philosoph Phavorinusaber sie ganz ebenso go, può ricavarsi un ulteriore chiarimento su quella maniera di opporle
l'una all'altra. · - ·
behandle, wie seitdem schon mancher groBe Philosoph das positive Recht
behandelt habe»: Herr Hugo spricht ebendas. die ein fiir allemal fertige
---
In questo manuale (5• ed.,§ 53), il signor Hugo affe,11,a,,che Cicero-
Erwiderung auf solche Behandlung in dem - -
Gronde aus, «weil Phavori- ne loda le XII tavole guardandodi traversoi filosofi» 48, «mentre il filo-
• •
s~~o~avorino le tratta proprio nello stesso modo in cui, da allora in poi,
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• •
p1u di.un grande filosofo ha trattato il diritto positivo»49. Il signor Hugo
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•
e!1u!1c,anello stesso contesto la replica, coniata una volta per tutte, a un
•
. .. . .- ' . - .
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s1m1letrattamento, argomentando cosl: «poiché Favorino capiva tanto
0 [dic] Ut, adJ. G•G•. • [dic] lit. I
!
•
•
nus clic zwolf Tafdn ebensowenig,als dieq Philosophen das positive Recht poco le XII tàvole, quanto poco questi filosofi capiscono il diritto posi-
verstanden». - Was die Zurechtweisung des Philosophen Phavorinus tivo»'0. . " ·. , 1. . , _
durch den Rechtsgelehrten Sextus Ciiciliusbei Gellius noct. Attic. XX. 1. Per quanto concerne l'ammonizione rivolta al filosofo Favorino'' dal
betrifft, so spricht sie zuniichst das bleibende und wahrhafte Prinzip der giureconsulto Sesto'Cecilio' 2 (in Gellio''• Noctes Atticae, XX 1), essa
Rechtfertigung des seinem _Gehalte nach bloB Positiven aus. Non igno- enuncia innanzitutto il principio permanente e vero della giustificazione
ras, sagt Ciicilius sehr gut zu Phavorinus, legum opportuni tate s et di ciò che, secondo il suo contenuto, è meramente positivo. Non ignoras,
medelas pro tempo rum moribus et pro rerum publicarum dice molto bene Cecilio a Favorino, legum opportuni tate s et mede-
generibus, ac pro utilitatum praesentium rationibus,proque vi- las pro te mp oru m ·.moribuset pro rerum publicarum gen eribus, ac
tiorum, quibus medendum est, fervori bus, mutari ac /lecti, pro utilitatum p r a esenti u m rationibus,proque viti or u m, quibus
n eque un o sta tu consistere, quin, ut/acies coeliet maris,ita re- medendum est, /ervoribus, murari ac /lecti,. neque uno
rum atque fortuna e tempestatibus varientur. Quid salubrius sta tu consistere, quin, ut /acies coeli et maris, ila rerum atque
' visum est rogationeilla Stolonis etc., quid utilius plebiscito Voconioetc., /ortu n a e tempestati bus va rie n tu r. Quid salubrius visum est
quid tam necessariumexistimatu,n est, quam lex Licinia etc.? Omnia t a - rogationeilla Stolonis etc. quid uti/ius plebiscitoVoconioetc. quid tam ne-
men haec obliterata et aperta sunt civitatisopulentiaetc. - Diese cessariumexistinzatum est, qua,n /ex Licinia etc.? Omnia tam e n haec
Gesetze sind insofern positiv, als sie ihre Bedeutung und Zweckmii- , obliterata et aperta suntcivitatisopu/entiaetc.' 4 . .
Bigkeit in den Umstiinden, somit nur I einen historischen Wert iiber- Ora, queste leggi sono positive nella misura in cui il loro significato e
haupt haben, deswegen sind sie auch vergiinglicher Natur. Die Weisheit la loro conformità a certi scopi risiedono nelle circostanze,e, quindi, in
der Gesetzgeber und Regierungen in dem, was sie fiir vorhandene Um- I
quanto esse hanno in generale soltanto un valore storico; di conseguen-
stiinde getan und fiir Zeitverhiiltnisse festgesetzt haben, ist eine Sache za, tali leggi sono anche di natura transeunte, Quanto poi alla saggezza
fiir sich und gehort der Wiirdigung der Geschichte an, von der sie um dei legislatori e dei governi, in relazione a che ciò essi hanno fatto e sta-
so tiefer anerkannt werden u•ird, je mehr eine solche Wiirdigung von bilito per circostanze date e congiunture temporali, si tratta di una cosa a
philosophischen Gesichtspunkten unterstiitzt ist. - Von den ferneren se stante. che appartiene alla valutazione storica, dalla quale essa verrà ri-
Rechtfertigungen der zwolf Tafeln gegen den Phavorinusaber will ich conosciuta tanto più profondamente quanto più una tale valutazione è
ein Beispiel anfiihren, weil Cà.ciliusdabei den unsterblichen Betrug der sostenutà da punti di vista filosofici. · · ', • . , .· . · . · . · · .· · .·
Methode des Verstandes und seines Riisonnierens anbringt, niimlich fiir . · Riguardo alle ulteriori giustificazioni ddle XII tavole contro Favori-
eine schlechteSacheeinen guten Grund anzugebenund zu meinen, sie da- no, invece, io vorrei far leva su un esempio, in quanto Cecilio vi introdu-
mit gerechtfertigt zu haben. Fiir das abscheuliche Gesetz, welches dem ce il perenne inganno del metodo raziocinante dell'intelletto, il quale
Gliiubiger nach den verlaufenen Fristen das Recht gab, den Schuldner consiste nell'addurreuna buona ragioneper una cattivacausae nel crede-
zu toten oder ihn als Sklaven zu verkaufen, ja wenn der Glaubiger meh- re con ciò di averla giustificata. · · · · · ·
rere waren, von ihm sich Stiicke abzuschneidenund ihn so unter sich zu Cecilio si propone di giustificare quell'atroce legge che conferiva al
teilen, und zwar so, daB, wenn einer zu viel oder zu wenig abgeschnitten creditore, una volta trascorsi i termini, il diritto di uccidere il debitore o
hà.tte,ihm kein Rechtsnachteildarausentstehen solite (eine Klausel, wel- di venderlo come schiavo - e che anzi, se i creditori erano molti consen-
che ShakespearesShylock, im Kauf,nann von Venedig,zugute gekommen tiva loro di tagliarea pezzi il debitore, e quindi di spartirseloJr~ loro, di
und von ihm dankbarst akzeptiert u•orden ware), - fiihrt Ciiciliusden gu- modo che, anche nel/'eve11tua/ità
di un tagliotroppograndeo troppopicco-
ten Grund an, daB Treu und Glauben dadurch um so mehr gesichert lo da parte di u11creditore,a quest'u/ti,no non dovesse derivarnenessun
[werden]' und es eben, um der Abscheulichkeit des Gesetzes willen, nie danno giuridico'' (clausola da cui avrebbe tratto profitto lo Shylock di
zur Anwendung desselben habe kommen sollen. Seiner Gedankenlo- Shakespeare nel Mercantedi Venezia'6, e che da lui sarebbe stata accet-
sigkeit entgeht dabei nicht bloB die Reflexion, daB _eben durch diese Be- tata con la più grande gratitudine e soddisfazione). Ora, in difesa di tale
stimmung jene Absicht, die Sicherung der Treu und [des] • Glaubens, le_gge,Cecilio adduce la buona ragioneche, grazie a essa, la fiducia e il cre-
vernichtet wird, sondern daB er selbst unmittelbar darauf ein Beispid d.1tofossero di gran lunga più garantiti' 7, e che, appunto a causa dell'atro-
von der durch seine unmaBige Strafe verfehlten Wirkung des Gesetzes cità della legge, non si fosse mai dovuti ricorrere alla sua applicazione's.
iiber die falschen Zeug Inisse anfiihrt. - Was aber Herr Hugo damit will, ·. All'insipienzà di Cecilio,· qttt, non sfugge soltanto la riflessione che,
. . proprio mediante questa disposizione di legge, viene 'annullato quell'in-
.. . . !ento ~i garantire la fiducia e il credito, ma sfugge pure che egli stesso,
.
•
•
• • •
•
•
•
1mmed1atamente dopo questo argomento, adduce un esempio di manca-
-T : ' ta efficacia della legge sulle false testimonianze proprio a causa della sua
.• dic G•G•, lit; diese Rph. '[dcs) lit. · · I
pena sproporzionata ' 9• .
• [wcrdcn] L•L•,Hm, lit. . In ogni modo, non si riesce a cogliere il senso secondo cui il signor
' ' •
- ----------- - - -
da6 Phavorinus das Gesetz nicht verstandenhabe, ist nicht abzuse~en; Hugo dice che Favorino non avrebbe capito la legge: ogni scolaro è
jeder Schulknabe ist wohl fahig, ~ zu ve~_tehen, ~n~ ~m besten ~rde -senz'altro in grado di capirla, e ancora meglio il menzionato Shylock
der genannte Shylock auch noch d1e angefuhrte[,J fur 1hn so vorteilhaf- avrebbe capito la causala citata, cosl vantaggiosa per lui. Con capire,for-
te Klausel verstanden haben; - unter Verstehenm_ii6te~e.rr Hugo nur se, il signor Hugo ha voluto significare soltanto quell'atteggiamento col-
diejenige Bildung des Verstandes meinen! welch~ s1ch bei e1nem solchen to dell'intelletto che, davanti a una tale legge, si acquieta con una buona
Gesetze durch einen guten Grund be".lhlgt, - ~In anderes ebendas~lb~t .
ragione. '
.. .
dem Phavorinusvom Ciiciliusnachgew1esenes N1chtverstehen.kann ubr1-
gens ein Philosoph schon, ohne eben schamr?t zu _werden, e1ngestehen, Nello stesso brano, poi, Cecilio rinfaccia a Favorino un'altra incom-
- da6 niimlichjumentum, welches nur «und n1cht em~ arcera»,'!ach dem prensione - incomprensione che del resto un filosofo, senza minimamen-
Gesetze einem Kranken, um ihn als Zeugen vo! Ger1cht zu br1ngen, zu te arrossire di vergogna, può ben concedere. Secondo le Tavole, infatti,
leisten sei, nicht nur ein Pferd, sondern a~ch e1ne Ku_tscheode~ Wagen per portare in tribunale un ammalato citato in giudizio, ci si doveva ser-
bedeutet haben soli. Ciicilius konnte aus _d1ese~gesetzl1chen _Bes~1mmung vire soltanto di un jumentum <<enon di un'arcera»60; di conseguenza, di-
. ' einen weiteren Beweis von der Vortreffl1chke1t und Ger:ia~1gke1t~~r a_J. ce Cecilio, jumentum deve aver significato non semplicemente un caval-
ten Gesetze ziehen da6 sie sich niimlich sogar darauf e1nl1e6e~, fur d1e lo, bensl anche un carro o una vettura 61. Da questa disposizione legale,
Sistierung eines kr;nken Zeugen vor Gericht d_ieBestimmung n1cht blo6 Cecilio poteva trarre un'ulteriore prova dell'eccellenza e precisione delle
bis zum Unterschiede ,•on einem Pferde und e1ne~. Wagen, so_nde~!l.v~n , · antiche leggi, le quali infatti, nelle loro disposizioni per la citazione in
Wagen und Wagen, einem bedeckten und _ausgefutter!en, w1e C:c•!_1us giudizio di un testimone ammalato, non si limitavano semplicemente a
erliiutert, und einem, der nicht so bequem 1st, - zu tre1ben. ~an hatte stabilire la differenza tra un cavallo e una vettura, ma si spingevano per-
hiermit die Wahl zwischen der Hiìrte jenes Gese.tzes oder zw1sch~n de~ sino al punto da distinguere tra vettura e vettura, ed esattamente tra una
Unbedeutenheit solcher Bestimmungen, - aber d1e Unb~~eutenhe1t[[,]J
von solchen Sachen und vollends von den gelehrten Erlauterun!len der- vettura coperta e internamente foderata - come spiega Cecilio - e una
selben auszusagen, wiirde einer der gro6ten Versto6e gegen d1ese und vettura meno confortevole. Ci sarebbe cosl da scegliere tra la durezza di
andere Gelehrsamkeit sein. _ . quelle leggi e l'insignificanza di tali disposizioni - ma attenti ad afferma-
· Herr Hugo kommt aber auch im angefiihrten Lehrbuche auf d1_e re l'insignificanza di tali cose e delle relative spiegazioni erudite, perché
Verniin/tigkeit,in Ansehung des romischen Rechts zu sl?rechen; was md1r ciò costituirebbe una delle più gravi offese contro questa erudizione e al-
davon aufgesto6en ist, ist folgendes. Nachdem derselb~ in der.1 Ab~an · tre affini.
)ung des Zeitrau,nsvon [der]w Entstehungdes Staatesbts au/ d,e zwol/ Ta- Riguardo al diritto romano, nondimeno, il signor Hugo nel suo ma-
-/eln (§ 38 und 39) gesagt•, ,,da6 man (in Rom) vi~le Bediirfnisse geha_bt nuale arriva anche a parlare di razionalità.Ecco quanto ho riscontrato su
und genotigt war, zu arbeiten, wobei man als Gehzl/enZug; und Lastt1e- questo punto. .
.re brauchte, wie sie bei uns vorkommen_. da6 der Bo~en e1n~ Abwechs; Dopo aver detto, nel corso Idella trattazione del periododi tempo che
lung von Hiigeln und Talern war, und d1e Stadt au~ e1nem Hugel _lag[»] va dallanascitadello Statofino alle XII Tavole(§§ 38 e 39), che «(in Ro-
usw. - Anfiihrungen, durch welche vielleicht ~er S1r:inMont~squteushat ma) si erano avuti molti bisogni e si era costretti a lavorare, motivo per
erfiillt sein sollen, wodurch man aber schwerl1ch se1nen Ge1st getro~fen
finden wird - so fiihrt er nun (§ 40) Z\\•ar• an, [«]• da6 der rechtl,che cui venivano impiegati come aus111i' animali da tiro e da soma proprioallo
-Zustand no~h sehr weit davon entfernt w_ar,?en hockfte'.' Forderu~!len stessomo@ in cui si verifica da noi», che ,,il terreno era un alternarsi di
der Vernun/t ein Geniige zu tun» (ganz r1c_ht1g;das rom1sche Fam1l1en- colli e vallate e la città sta,•a su un colle», ecc. 62 - citazioni mediante cui,
recht die Sklaverei usf. tut auch sehr ger1ngen Forderungen ?er Ver- forse, si doveva soddisfare l'istanza di Montesquieu, ma nelle quali diffi-
nun& kein Geniige-), aberb bei den fol!ler:iden ~itriiumen verg16t He!,r cilmente si ritroverà il suo spirito -, il signor Hugo dichiara quindi (§
Hugo anzugeben in welchem und oh In 1rgende1nem derselben das ro- 40): «la situazione giuridicaera ancora molto lontana dal soddisfare le
mische Recht de~ hochsten Forderung~nder.Vernun/t_Geniigegelei~tet supremeesigenze della ragione»61• • . .
_babe.Jedoch von den juristischen Klass1kem, In dem Ze1t~aume der hoch· Questa osservazione è del tutto corretta: infatti il diritto di famiglia
-sten Ausbildung dès romischenRechts,als Wissenschaft,w1rd< (§ 289)_ge· romano, la schiavitù, ecc., non soddisfano neppure le più modeste esi-
sagt d, «da6 man schon lange bemerkt, da6 ~ie ju!istischen Kla~s1~er genze della ragione. Per i successivi periodi di tempo, però, il signor Hu-
durch Philosophie gebildet waren»; aber «wen•Jle w1ssen (durch d1e vie· go dimentica di indicare se e· in quale di essi il diritto romano abbia
len Auflagen des Lehrbuchs ~es Herrn f!ugo -:i·•~senes nun doch meh~e- ade,npiutoalle supremeesigenzedella ragione. • -- --·- :-
re), da6 es keine Art von Schr1ftstellem g1bt, d1e 1m konsequenten Schl1e·
. Sennonché, a proposito dei giuristi classici appartenenti all'epoca
• [,) add.Hm. ' ' • non (S 4Ò)zwar' llt; nun S 40 ·zwar dellapiù piena maturità del diritto romanocome scienza,egli dice (§ 289)
u trcibcn.- Man Hm. Rph. ·. • che «già da lungo tempo è stato rilevato che i giuristi classici erano for-
• [«) lit, add.Hm. · I
,. [[,)] 111,,xp. Hm. l mati con la filosofia», ma «pochi sanno» (grazie alle molte edizioni del
•· [de,) lit. b zu tun», ... Gcnugc); aber Hn1. ·
.I manuale del signor Hugo, comunque, adesso lo sanno in parecchi) «che,
• T•f•/11(S 38 und }9) gcsagt lit; T•fe/11S 'Rechts als Wist<nsch•/twird Hm. ·
}8 und 39 gesugt Rph. · d wird (S 289) gcsagt llt; wird S 289 ge·
sagt Rph.
I nella deduzione coerente da princlpi, non c'è nessun altro tipo di scritto·
, [.) 11,. i
--· . -~------- ·~----~
FILOSOFIADELDIRfITO INTRODUZIONE
.Ben aus Grundsiitzen so sehr verdienten, den Mathematikern und in ei- ri che 1!1eriti,quanto appunto i giureconsulti romani, di essere posto ac-
ner ganz auffallenden Eigenheit der Entwicklung der Begriffe dem neue- .cantoa1 ~atemati~i e, per la peculiarità veramente soprendente dello svi-
ren Schopfer der Metaphysik an die Seite gese/%1 zu werden, als gerade luppo ~e1 concetti, al moderno artefice della metafisica 64: quest'ultimo
die romischen Rechtsgelehrten: letzteres• belege der merkwurdigeUm- pu!'lto e attestato da.Ila not~ole circostanza per cui in nessun luogo com-
stand, daB nirgend so viele Trichotomienvorkommen, als bei den juristi- paiono cosl tante tr~cotom1e com~ n.e!giuristi classici e in Kant» 6, -1
schen Klassikern und bei Kant». I - Jene von Leibniz geriihmte Konse- Quella forma d1 consequenz1al1ta, esaltata da Leibniz66 è certo una
quenz ist gewiB eine wesentliche Eigenschaft der Rechtswissenschaft, propriet~ essen~iale ~ella scie?za giuridico[-positiva], co~c pure della
wie der Mathematik und jeder anderen verstiindigen Wissenschaft; aber matema.t1ca e d1 ~gn1 ?ltra scienza dell'intelletto. Con l'adempimento
mit der Befriedigung der Forderungen der Vernunft und mit der philo- delle esigenze raz1onal1 e con la scienza filosofica però questa conse-
sophischen Wissenschaft hat diese Verstandes-Konsequenz noch nichts quenzialità dell'intelletto non ha ancora nulla a che ~eder;.
I zu tun. AuBerdem ist aber wohl die Inkonsequen1.der romischen Rechts· · ?' altr.a parte'. invece, proprio la non-consequenzialitàdei giurecon-
gelehrten und der Pratoren als eine ihrer groBten Tugenden zu achten, sulti e dei_p~etor1 ~omani. va ~ti~ata come una delle loro più alte virtù,
als durch welche sie von ungerechten und abscheulichen lnstitutionen co~e. l~ v1rtu grazie a. cui essi ~I allontanarono da istituzioni ingiuste e
abwichen, aber sich genotigt sahen, collideleere Wortunterschiede[[,]] 1 t~rr1?1l1,pur_vedendosi.costretti a escogitare callide67 delle vuote distin-
(wie das[,] 8 was doch auch Erbschaft war, eine Bonorum possessiozu z1on~~erbal1 (come ch1am~re bonorum possessio68ciò che tuttavia era
nennen) und eine selbst alberne Ausflucht (und Albernheit ist gleichfalls eredita) e perfino uno stupido pretesto (e la stupidità è anch'essa una in-
eine lnkonsequenz) zu ersinnen, um den Buchstaben der Tafeln zu ret- consequenziali~à), a_lfine ?( sal,•are !a .l~ttera delle Tavole; per esempio,
ten, wie durch die /ictio, urroKplOlS, eine /ilio [patroni]h sei ein filius come nel caso In ~u1u?afil,a p~trontd1v1eneunfi'lius grazie alla/ictio,a).
(Heinecc. Antiq. Rom. lib. I. tit. Il. § 24 ). - Possierlich aber ist es, die ju- la urr6KpLOLS(He1necc1us,Antzq. Rom., lib. I, tit. Il, S24)69.
ristischen Klassiker wegen einiger trichotomischerEinteilungen - vol- . . Ma è certa~e?t.e r!dic.olo vedere i giuristi classici paragonati a Kant
lends nach den daselbst Anm. 5 angefiihrten Beispielen - mit Kant zu- per aie.une sudd1v1s1on1trtcotomiche- per di più, sulla base degli esempi
sammengestellt und so etwas Entwicklung der Begriffe geheiBen zu addotti nello stess? luo_go.1el manuale del signor Hugo, all'annotazione
sehen. 5 - e vedere spacciate s1m1l1cose per «sviluppo di concetti».
. . •
Der Boden des Rechts ist iiberhaupt das Geistige,und seine . . Il te!reno del Diritto è, in. generale, lo Spirituale,e, precisa-
niihere Stelle und [sein]; Ausgangspunkt der Wille, welcher /rei mente, 11suo luogo e punto d1 partenza è la volontà libera. Per-
ist, so daB die Freiheit seine Substanz und Bestimmung ausmacht, tanto,_la Libertà costituisce la sostanza e la destinazione del Dirit-
und das Rechtssystem das Reich der verwirklichten Freiheit, die to, e 11sistema giuridico è il regno della Libertà realizzata è il
Welt des Geistes aus ihm selbst hervorgebracht, als eine zweite m~n_dodello Spirito prodòtto, come una seconda Natura, dallo
Sp1r1tostesso. ·
N~u~ist. ' . ." . . .. .. ' ' I .
..
In Ansehung der Freiheit des Willens kann an die vormalige Verfah- . . I ten~tivi del passato di dimostrare la Libertà della volontà. Per
rungsart des Erkennens erinnert werden. Man setzte namlich die Vorstel- quant? r!guar?a la Libertà della volontà, può essere utile ricordare il
. lung des Willens voraus und versuchte aus ihr eine Definition desselben vecchio tip~ d1 procedimento impiegato al fine di conoscerla. ·
herauszubringen und festzusetzen; dànn I wurde nach der Weise der Allora s1 presup~oneva_ la rappresentazionedella volontà, e, a partire
vormaligen empirischen Psychologie aus den verschiedenen Empfindun· d.a tale rappre~en_taz1one,s1 cercava di ricavarne e stabilirne una defini-
gen und Erscheinungen des gewohnlichen BewuBtseins, als Reue, I
z!one..Successivamente, secondo il modo della vecchia psicologia empi-
Schuld u.dgl., als welche sich nur aus dem freien Willen sollen erkliiren rica, s1.fac~vaappello a quei di,•ersi sentimenti e fenomeni della coscien-
lassen, der sogenannte Beweis gefiihrt, daB der Wille frei sei. Bequemer za .ord1nar1a - come rimorso, colpa e simili - che dovrebbero lasciarsi
ist es aber, sich kurzweg daran zu halten, daB die Freiheit als eine Tatsa- d,egare soltanto con la ,•olontà libera,e veniva quindi condotta la cosid-
etta prova che la volontà sarebbe libera.
che des BewuBtseins gegebensei und an sie geglaubtwerden miisse. Daft
der Wille frei und was Wille und Freiheit ist - die Deduktion hiervon L' È però certamente più comodo attenersi alla scorciatoia per cui la
• iberta sarebbe data come un /atto di coscienza al quale si dovrebbe pre-
' .• . ~
I star fede 10. ..
.. . . . .
.'
• Rechtsgclehrten:le1z1cresG• <t ol; Rèch!S· • [,] G• ,10/., pr. 111.. ·
•
•'
I' I ~ul.la prova filò~oficà della. Libertà della volontà. · .Ora, che la vo-
' gclchrtcn, letzicrcs Rph. · h [patron,1G• rl al.,pr. Hm. '
1[[,)) 111,ap. Hm. i [scio] lit. ·
'
" ' . onta sia libera, e che cosasiano volontà e Libertà, lo si può dedurre uni·
'
-
kann wie schon bemerkt ist (§ 2)[,] I allein im Zusammènhange des camente - come abbiamo già osservato (S 2) - nel contesto del Tutto.
Gan;en stattfinden. Die Grundziige dieser Priimisse;- dal! der Geist Nella mia Enciclopedia dellescienzefilosofiche(Heidelberg 1817, SS 363.
zuniichst Intelligenz [ist] k und dal! die Bestimmungen, durch wel- 71
399) ho già esposto i tratti fondamentali di qu'esta premessa, e spero
che[[n]]I sie in ihrer Entwicklung fortgeht (vom Gefuhl, durch Vorstel- un giorno di poterne dare un'esposizione più estesa; questi tratti sono i
len, zum Denken), derm Weg sind, sich als Wille hervorzub~ingen,wel- seguenti: lo spiritoè innanzitutto intelligenza,e le dctc1111inazioni attra-
cher, als der praktische Geist iiberhaupt, die niichste Wahrhe1tder ~ntel- verso cui l'intelligenza procede nel proprio sviluppo (dal sentimento,
ligenz ist, - habe ich in meiner Enzyklopiidiederphilosophischen W1ssen, mediante la rappresentazione; fino al pensiero)costituiscono la via lungo
schaften(Heidelberg 1817, S 363 bis 399) dargestellt• und hoffe, deren la ~?aie ess~ si _producecome volontà;la volontà, dunque, in quanto è lo
weitere Ausfiihrung dereinst geben zu konnen. Es ist mir um so mehr sp1r1topratico 1ngenerale, costituisce la prima verità dell'intelligenza.
Bediirfnis, dadurch, wie ich hoffe, zu griindlicherer Erkenntnis der Na- Contribuire personalmente, come spero, a una conoscenza più pro-
I
tur des Geistes das Meinige beizutragen, da sich, wie daselbst (§ 367 fonda della natura dello spirito, è per me un bisogno tanto più pressante
Anm.) bemerkt• ist, nicht leicht eine philosophische Wissenschaft in so in quanto - come ho osservato in quella sede (S 367 annotaz.)72- diffi-
vernachlassigtem und schlechtem Zustande befindet, alsP die Lehrevo~ cilmente una scienza filosoficasi è trovata in una cosl trascurata e cattiva
Geiste, die man gewohnlich Psychologie nennt. '- In Ansehung der 1n condizione come la dottrinadello spirito,la quale viene ordinariamente
diesem und in den folgenden §§ der Einleitung angegebenen Momente chiamata psicologia. · , '·
des Begriffs des Willens, welche das Resultat jener Priimisse sin~, k~nn L'introspezione come base dell'analisi condotta nei cinque paragrafi
sich iibrigens zum Behuf des .Vorstellensauf das Selbstbewul!ts.e1ne1nes successivi. Quanto ai momenti del concetto della volontà indicati in
jeden berufen werden. Jeder wird zuniichst in sic~ finden, von ~lemq, questo e nei seguenti paragrafi dell'Introduzione - momenti che sono il
was es sei, abstrahieren zu I konnen und ebenso s1chselbst best11"?.me~, risultato di quella premessa -, ci si può peraltro appellare, per venire in
jeden Inhalt durch sich in sich setzen zu konnen, und eben~o fur d1e soccorso dell'attività rappresentativa, all'autocoscienza di ciascuno. Cia-
weiteren Bestimmungen das Beispiel in seinem Selbstbewulltse1nhab.en.
- ." '
scuno troverà innanzit~tto entr? sé la capacità I di astrarre da ogni cosa
' '
e, a un tempo, anche d1 determinare se stesso, troverà la capacità di por-
§5 re da sé ogni contenuto e, a un tempo, di avere nella propria autoco-
scienzal'esempio per le ulteriori determinazioni.
Der Wille enthiilt a) das Element der reinen Unbestimmtheit
oder der reinen Reflexion des Ich in sich, in welcher jede Be-
. '.
schrankung, jeder durch die Natur (die Bediirfnisse, Begierde? ·B. Il concetto della volontà ' · '
• bcfindct als Hm. g1ud1c~no11pensiero come dannoso per la volontà - soprattutto per la
t ([n]] lit, rxp. Hm. '
m fongcht (vom... Dr11kr11),der lit; fon· • allen1 Hm. ' I volonta buona -, mostrano subito in ciò di non conoscere affatto la natu-
'
gcht, vom... Dr11k,11,dcr Rph. 'Notur (die... Tricbc) unmittclbar lit; N•· I' ra della volontà. E questa è un'osservazione che in seguito sul medesimo
tur, die ... Tricbc, unmittclbar Rph.
• 1817,S )6) bis )99) dorgcstcllt lit;
1817)S36) bis 399 dorgestcllt Rph. · ' [[r]] lit.
'I oggetto, dovrà essere ripetuta spesso. · ·' ,
•
' I '
1I
\
wird. - Wenn die Eine' hier bestimmte Seite des Willens, - diese absolu- La Libertà negativa. Il lato della volontà fm qui deter111inato è
te Mog/ichkeit[,]• von jeder Bestimmung, in der Ich mich finde, oder die quello del!' assolutapossibi/1~àdi astra"e da ogni detern1inazione in cui
Ich in mich gesetzt habe, abstrahierenzu kéinnen, die Flucht aus allem lo mi trovi o che lo abbia posto entro me: è la fuga da ogni contenuto
Inhalte als einer Schranke, es ist, wozu der Wille sich ~timmt[,]• oder come da qualcosa di limitato. Ora, quando la volontà si determina se-
die fiir sich von der Vorstellung als die Freiheit festgehalten wird, so ist condo quest' uniro lato, oppure quando la rappresentazione si aggrappa
dies die negative oder die Freiheit des Verstandes. - Es ist die Freiheit saldamente a esso come alla Libertà, allora si tratta della Libertà negati·
der Leere, welche[,Jw zur wirklichen Gestalt und zur Leidenschaft erho- va, cioè della libertà dell'intelletto. · ·
ben und zwar, bloB theoretisch bleibend, im Religiéisen der Fanatismus Fenomeni storici della Libertà negativa. Un tale volontà è la li-
der indischen reinen Beschauung, aber zur Wirklichkeit sich wendend, I bertà del Vuoto innalzata a figura reale e a passione. E, precisamente,
im Politischen wie im Religiéisen der Fanatismus der Zertriimmerung al- quando rimane su un piano meramente teorico, essa diviene nella sfera
' I
ler bestehenden gesellschaftlichen Ordnung, und die Hinwegriiumung religiosa il fanatis1no della pura contemplazione indù; quando invece Isi
der einer Ordnung verdiichtigen lndividuen, wie die Vemichtung jeder volge alla realtà, essa allora di,•iene, nella sfera politica come in quella re·
sich wieder hervortun wollenden Organisation wird. Nur, indem • er ligiosa, il fanatismo della distruzione di ogni ordinamento sociale sussi-
etwas zerstéirt, hat dieser negative Wille das Gefiihl seines Daseins; er stente, la soppressione degli individui sospettati di voler costituire un or-
meint wohl etwa irgendeinen positiven Zustand zu wollen, z.B. den Zu- dinamento e l'annientamento di qualsiasi forma che accenni a organiz-
stand allgemeiner Gleichheit oder allgemeinen religiéisen Lebens, aber er zarsi di nuovo. . ·. •
will in der Tat nicht die positive Wirklichkeit desselben, denn diese fiihrt È solo nel distruggere qualcosa che questa volontà negativa ha il sen-
sogleich irgendeine Ordnung, eine Besonderung sowohl von Einrichtun- timento della propria esistenza. Certo, essa crede di volere una qualche
gen, alsY von lndividuen herbei; die' Besonderung und objektive Be- situazione positiva, come, per esempio, la condizione di uguaglianza uni-
stimmung ist es aber, aus deren Vernichtung dieser negativen Freiheit ihr versale o di vita religiosa universale. Di fatto, invece, essa non ne vuole la
SelbstbewuBtsein hervorgeht. So kann das,. was sie zu wollen meint, fiir realtà positiva, poiché tale realtà reca subito con sé un qualche ordina-
sich schon nur eine abstrakte Vorstellung, und die Verwirklichung der- mento, una qualche particolarizzazione sia di istituzioni sia di individui;
selben nur die Furie des Zerstéirens sein. .· e la Libertà negativa acquista la sua autocoscienza proprio a partire
' . ..
• .' . •
• . : ' '
dall'.annientamento della particolarizzazione e della determinazione og-
§6 gettiva. . .. . . . . .
.. .
Ecco perché ciò che la Libertà negativa crede di volere può essere
~) Ebenso ist Jch das Ùbergehen aus unterschiedsloser Unbe- soltanto una rappresentazione astratta, e la realizzazione di questa rap·
stimmtheit zur Unterscheidung,Bestimmen und Setzen einer Be· presentazione può essere unicamente la furia della distruzione 7),
stimmtheit als eines Inhalts und Gegenstands, - dieser• Inhalt sei -•
nun weiter [[als]]b durch die Natur gegeben oder aus dem Begrif- § 6'.b) Particolarità: finitezza dell'Io
'
fe des Geistes erzeugt. Durch dies Setzen seiner selbst als eines
· ~) I.:Io è anche il passaggio dall'indeterminatezza indifferen-
bestimmten tritt Ich in das Daseiniiberhaupt; - das absolute Mo· ziata alla differenziazione,cioè ali' atto di determinaree porre una
ment der Endlichkeitoder Besonderungdes Ich. ·· •
determinatezza come un contenuto e oggetto - si tratti poi di un
Dies zweite Moment der Bestimmung ist ebenso Negativital,Aufhe· contenuto dato dalla Natura oppure prodotto a partire dal Con-
ben als das erste - es ist namlich das Aufheben der ersten abstrakten Ne- cetto dello Spirito. Attraverso tale autoporsi come un Io determi-
gativitiit. - Wie das Besondere iiberhaupt im Allgemei nen, so ist deswe· I nato,l'Io accede all'esistenzain generale. ·
gen dies zweite Moment im ersten schon enthalten und nur ein Setzen
Questo è il momento assoluto della finitezza dell'Io, cioè della
dessen, was das erste schon an sich ist; - das erste Moment, als erstes fiir
sua particolarizzai.ione.. .
•
. . -
•
•
. - .
. _, .,- _Determinazione come negatività. Anche questo s~condo momen·
. .. . 'I,,")·· ' . to, ti mome~to della determinazione,è negatività,è rimozione analoga-
• •
•
' .. _' . • ~e.nte al primo momento: esso è, cioè, la rimozione della prima negati·
• •
. .
vita astratta. ·
• ti11t Hm. · Y Einrichtungcn als Hm. .
• [,) lit, odd. Hm. • hcrbci; die lit; herbci, die Rph. · L'eme~gere del secondo momento a partire dal primo. Come, in
.' [,) G• <la/.,pr. lit. .• Gcgcnstands, - dieser lit; · Gcgcnstands . Ii generale, 11particolare è contenuto nell'universale, Icosl di conseguenza
~ [.I lit. , ... - Dicser Rph. , 'I questo secondo momento è già contenuto nel primo e non costituisce a).
• Nur indcm Hm. · b [[als)) lit.
I -tro che un porreciò che il primo momento è già in sé. · .
I
l
•
'
-·
sich namlich[,] < ist nicht die wahrhafte Unendlichkeit, oder konkrete Il primo momento, in quanto primo per sé, infatti, non è la vera infi-
Allgemeinheit, der Begriff, - sondern nur ein Bestimmtes,Einseitiges; nità, non è l'universalità concreta,il Concetto, ma è soltanto qualcosa di
namlich weil es die Abstraktion von aller Bestimmtheit ist, ist es selbst deter.minato, di unilaterale; vale ~ dire: poiché è l'astrazione da ogni de-
nicht obne die Bestimmtheit; und als ein Abstraktesd; Einseitiges• zu terminatezza, esso stesso non puo essere senzala determinatezza. Il fatto
sein, macht seine Bestimmtheit, Mangelhaftigkeit und Endlichkeit aus. - di essere un'entità astratta e unilaterale, quindi, costituisce la sua deter-
Die Unterscheidung und Bestimmung der zwei angegebenen Momente minatezza, manchevolezza e finitezza. · ·· · ·
findet sich in der FicbtescbenPhilosophie, ebenso in der Kantiscbenusf.; L'esposizione di questi due momenti in Fichte. La differenziazio-
nur, um bei der Fichteschen Darstellung stehen zu bleiben, ist Icb als das ne e determinazione dei due momenti citati si trova nella filosofia fichtia-
Unbegrenzte ,(im ersten Satze der Fichteschen Wissenschaftslehre) ganz na, come pure in quella kantiana, ecc.
nur als Positivesgenommen (so ist es die Allgemeinheit und ldentitat des . . Per limitarci soltanto all'esposizione fichtiana, l'Io come l'illimitato
I
Verstandes), so da/I dieses abstrakte lch /iir sicbdas Wabresein soli, und (nella prima proposizione della DottrinadellaScienzadi Fichte) 74 è pre-
da/I darum femer die Bescbrà'nkung[[,]] 1 - das Negativeiiberhaupt, sei es so completamente e semplicemente come un positivo (così esso è l'uni-
als eine gegebene, au/lere Schranke oder als eigene Tatigkeit des Ich - versalità e l'identità dell'intelletto). Ciò comporta che questo lo astratto
(im zweiten Satze) bin:t.ukommt. - Die im Allgemeinen oder Identischen, debba essere per sé 11Vero,e che perciò solo in seguito (nella seconda
7
wie im Icb, immanente Negativ1iiit aufzufassen, war der weitere Schritt, ~ropo~izio_ne)~ sop!'ai;giu_nga la linzitazione,cioè il negativoin generale - .
den die spekulative Philosophie zu machen batte; - ein Bediirfnis, von st tratti poi d1 una l1m1taz1onedata, esterna, oppure di un'attività propria
welchem diejenigen nichts ahnen, \\'elche den Dualismusder Unendlich- dell'Io. ; ·
kezi und Endlicbkeitnicht einmal in der Immanenz und Abstraktion, wie Il passo che va oltre la posizione fichtiaria. · Il passo ulteriore che
Fichte, auffassen. .. la_~l?sofia spec~lati~~ dov~va ~ompiere risiedeva nel cogliere la negati-
v1tatmman~nte In cto che e universale o identico, come pure nel!'Io. È
§ 7. questo u~ bisogno che non sentono affatto coloro che, come Fichte, non
.
- . .. . - . . . ' colgono 11dualismo di infinità e /in1ie:a.anemmeno nell'immanenza e
y) Der Wille ist die Einheit dieser beiden Momente;·C.:. die in ! nell'astrazione. · ··
'..
sich reflektierte und dadurch zur Allgemeinheit zuriickgefiihrte ' '
I
Besonderheit, - Einzelheit; die Selbstbestimmung des Ich, in Ei- § 7. e) Singolarità: autodeterminazione sillogistica dell'Io
nem sich als das Negative seiner selbst, namlich als besti1nmt, be- '
schriinkt zu setzen[,]s und bei sich[,)h d.i. in seiner Identitiit mii y) La volontà è l'unità di questi due momenti è la particola-
sich und Allgemeinheit zu bleiben, und in der Bestimmung sich : rità riflessa entro sé e; con ciò, ricondotta ali' univ;rsalità: è singo-
nur mit sich selbst zusammen zu schlieBen. - Ich bestimmt sich, J larità.IEssa è l'autodeterminazione dell'Io, il quale, in una unità
insofern es die Beziehung der Negativitat auf sich selbst ist; als i (!) ~i pone come il negativo di se stesso, cioè come determinato'. •
diese Beziehung au/ sich ist es ebenso gleichgiiltig gegen diese Be· l11n1tato, (2) permane presso sé, cioè nella sùa universalità e iden-
stimmtheit, weiB sie als die seinige und idee/le, als eine bloBe Miig· ' tità con sé, e~ (3) nella determinazione, si sillogizza solo con se
stesso. .. · ·.·
lichkeit, durch die es nicht gebunden ist, sondern in der er es nur
ist, weil es sich in derselben setzt. - Dies ist die Freihei'tdes Wil- , L'Io si determina nella misura in cui esso è l'aùtorelazione del-
lens, welche seinen Begriff oder [seine]; Substantialitat, seine ' !a/~egatività. In quanto è questa _autore/azione,l'Io è a un tempo
Schwerei so ausmacht, wie die Schwere die Substantialitat des 1nd1ffe~ente vers? questa determinatezza, la sa come una propria
Korpers. , :. .: · · · d~term1natezza ideale, come una mera possibilità alla quale non è
•
vincolato e nella quale, tuttavia, esso è soltanto perché si pone in
Jedes Selbstbewu/ltsein ·\\·ei/1sich als Allgemeines[,) k - als die Méig· essa.
lichkeit, von allem Bestimmten I zu abstrahieren, - als Besonderes mit ei·
nem bestimmten Gegenstande, Inhalt, Zweck. Diese beiden Momente È questa la Libertà della volontà, la Libertà che costituisce il
. '
co~cetto o sostanzialità della volontà, la <<gravità» della volontà,
• I
' cosi come la gravità è la sostanzialità del corpo.
,1
sind jedoch nur Abstraktionen; das Konkrete und Wahrc (und alles . Questi due momenti, tuttavia, sono soltanto astrazioni. Ciò che è
Wahre ist konkret) ist die Allgemeinheit, welche zum Gegensatze das concreto e vero (e ogni Vero è concreto) è quell'universalità che ha per
Besondere hat, das aber durch seine Reflexion in sich mit dem Allgemei- oggetto, sì, il particolare, ma una particolarità che, mediante la propria
nen ausgeglichen ist. - Diese Einheit ist die Einzelheit, aber sie nicht_in riflessione entro sé, è resa uguale all'universale.
ihrer Unmittelbarkeit als Eins, wie die Einzelheit in der Vorstellung JSt, Il terzo momento è lo Speculativo. Questa unità è la singolarità.
sondern nach ihrem Begriffe (Enzykl. der philosoph. Wissenschaften, S Non si tratta però di una singolarità che è un'unità immediata - quale è
112-114) - oder diese Einzelheit ist eigentlich nichts anderes, alsm der la singolarità nella rappresentazione -, bensì di quella secondo il suo
Begriff s;lbst. Jene beiden ersten Mome?te, daB. der Wille _von Allem• concetto (Encicl.dellascienze/ilof, §§ 112-114)76, vale a dire: questa sin-
abstrahieren konne und daB er auch best1mmt sei - durch s1ch oder an- golarità è propriamente nient'altro che il Concetto stesso. . .
deres - werden leicht zugegeben und gefallt, weil sie fiir sich unwahre Quei primi due momenti - ( 1) che la volontà possa astrarre da ogni J
und Verstandes-Momente sind; aber das dritte, das wahre und spekulati- I cosa e (2) che essa sia anche determinata, da se stessa o da altro - vengo-
' ve• (und alles Wahre, insofern es begriffen wird, kann nur spekulati_v I ,'
' no facilmente ammessi e compresi perché essi, di per sé, sono non-veri e
gedacht werden), istP es, in welches einzugehen, sichq der Verstand we1- 'I sono momenti dell'intelletto. Il terzo momento, invece, quello vero e
'
gert, der immer gerade den Begriff das Unbegreifliche nennt. !)er Er- '
I speculativo (e ogni Vero, nella misura in cui viene compreso concettual-
weis und die nahere Erorterung dieses Innersten der Spekulat1on, der
l' I
mente, può essere pensato solo speculativamente), è ciò in cui l'intellet-
Unendlichkeit, als sich auf sich beziehender Negativitat, dieses letzten • to si rifiuta di penetrare: è l'intelletto, infatti, a designare sempre proprio
Quellpunktes aller Tatigkeit, Lebens und Bewulltseins, ge~ort der Lo-
gik, als• der rein spekulati,•en Philosophie an. - Es ka?n h1er nur. no~h I il Concetto come qualcosa d'inconcepibile.
bemerklich gemacht werden, dall[,] • wenn man so spr1cht: der W1lle1st iI La dimostrazione e la discussione più dettagliata di questo elemento
intimo della speculazione - dell'infinità come negatività autorelazionan-
allgemein, der Wille bestimmt sich, ~an den Wille? sc~on al~ vorau~ge- I tesi, di questa scaturigine ultima di ogni attività, vita e coscienza - appar-
setztes Subjekt, oder Substrat ausdruckt, aber er 1st n1cht e1n Fert1ges tengono alla Logicaintesa come la Filosofia puramente speculativa 77• _
und Allgemeines vor seinem Bestimmen_und vor Au0ebe~ u?d ~er ?em La volontà come attività che media sé entro se stessa. Qui si può
Idealitat dieses Bestimmens, sondern er 1st erst W1lle als d1ese s1çh 1n s1ch
ancora far notare soltanto che quando si dice «la volontà è universale»,
ver111ittelndeTatigkeit und Riickkehr in sich.
«lavolontà determina se stessa», si enuncia già la volontà come soggetto
'
presupposto, come sostrato.Essa, però, prima del suo atto di deter11,ina-
§ 8. re, e prima della rimozione e dell'idealità di questo determinare, non è
affatto qualcosa di ben definito e di universale. La ,•olontà è tale solo co-
Das weiter Bestimmte der Besonderung('3.§ 6) macht den me questa attività che media se stessa entro sé e che ritorna entro sé.
Unterschied der Formen des Willens aus. a) Insofern' die Be- '
'. ' , I .
stimmtheit der formelle Gegensatz von Subjektivem und Objekti- ' . ' ' '
vem als auBerlicher unmittelbarer Existenz ist, so ist dies der for- II. La determinatezza della volontà: volontà come attività
•
male Wille als SelbstbewuBtscin, welcher eine AuBenwelt vor/in- '
'
det und als die in der Bestimmtheit in sich zuriickkehrende Ein- § 8. •a) La volontà
• •
formale: l'attività come mediàzione trà•
sogget- •
t1vo e oggettivo
•
zelheit der ProzeB ist, den subjektivenZweck durch die Vermitt· ''
lung der Tatigkèit und eines Mittels in die Objektivitiitzu uber-
/ L'ulteriore determinatezza della pa~ticolarizzazione (§ 6, ~) co-
set1.en.Im Geiste, wie er an und fiir sich ist, als in welchem die stituisce le differenti forme della volontà.
Bestimmtheit schlechthin die seinige und wahrhafte ist (Enzy-
•
a) Nella misura in cui la determinatezza è l'opposizione for-
• ' ' ' male tra soggettivoe oggettivo- inteso, quest'ultimo, come esi-
stenza esteriore immediata-, allora si tratta della volontà/orma/e.
• Essa, in quanto autocoscienza, si trovadavantiun mondo esterno,
e, in quanto singolarità che nella determinatezza ritorna entro sé,
. , ''
, . ' •
è il processo di traduzionedel/i'ne soggettivonell'oggettivitàattra-
manderesals Hn1. •
'
•
• .• •- - - •
q cinzugchen sich Hm. , · verso la mediazione del!' attività e di un mezzo.
a allcm Hm. r • Logik als Hm. : . , ,, Nello spirito, 'quando esso è in sé e per sé - nel senso che in
O
driltc, cLs Wahrc und Spckulativc Rph; • [,] lit.
Dritte, das Wahrc und Spck,,lativc 111. I aus. a) Insofcrn lit; aus o) insofcm Rph; esso la determinatezza, puramente e semplicemente, è la sua ed è
P werdcn) ist Hm. aus: a) insofcm G• ,1.1. · . ' '
% (20-22) FILOSOFIADEL DIRIITO INTRODUZIONE 120-22)97
klop. § 363), macht das Verhaltnis des BewuBtseins nur die Seite vera (Endcl., S 363) 78-, il componamento della coscienza costi-
der Erscheinung des Wùlens aus, welche hier nicht mehr fiir sich tuisce solo il lato del fenomeno della volontà, il quale lato qui non
in Betrachtung kommt. I ·•· ' viene più preso in ~onsiderazione per sé. I .'· .
. .. .
' .-· .
. .
•
. . .
..
' . .
• § 9. § 9. b) Il contenuto della volontà: il fine rappresentato e il fine
. . ' . . . . . ' realizzato · , . . . · . : .. .
.
b) Insofern die Willensbestimmungen die eigenen des Wil-
lens, seine in sich reflektiene Besonderung iiberhaupt sind, ·sind b) Nella misura in cui le dete11;1inazioni della voloni:à s~no
sie lnhalt. Dieser Inhalt als Inhalt des Willens ist ihm nach der in quelle proprie della volontà - sono, cioè, la sua panicolarizzazio-
a) angegebenen Form Zweck, teils innerlicher oder subjektiver in ne riflessa in generale entro sé-, esse sono allora contenuto.
, Questo contenuto, in quanto contenuto della volontà e secon-
dem vorstellenden Wollen, teils durch die Vermittlung der das
Subjektive in die Objektivitat iibersetzenden Tatigkeit verwirk- do la fo_rma _indicata in ~), è /ine della volontà stessa: in pane, è
lichter, ausgefiihrter Zweck. . . .· , . ., . . . . un ?ne mter1ore, soggettivo, nella yolontà rappresentativa; in par-
. . te, invece, attraverso la mediazione del!' attività che traduce il sog-
. .' '
.' , gettivo nel!'. oggettività, esso è fine realizzato , attuato. .
' · . § 10. '
•
' . . .
, • · . , , i.I; ' · _ . • •
•• •
dem der Wille sich selbst zum Gegenstande hat •, ist er /ur sich, § 1O.Essere-in-sé, essere-per-sé ed essere-in-sé-e-per-sé della vo·
was er an sich ist. - .' . . · lontà . .' . ,
· Die Endlichkeit besteht nach dieser Bestimmung darin, dafl, was Questo contenuto, cioè la detern1inazione differenziata della
etwas an sich oder seinem Begriffe nach ist, eine von dem verschiedene volontà, è innanzitutto immediato. In tal modo, la volontà è libera
Exisienz oder Erscheinung ist, was es fur sichist; so ist z.B. das abstrakte solo in sé o per noi, vale a dire: essa è, in generale, la volontà nel
Auflereinander der Natur an sicbder Raum,/ur sichaber die Zeit. Esist suo concetto. · · ·· ·" · ·
hieriiber das Gedoppelte zu bemerken, erstens, dafl, weil das Wahre nur
die Idee ist, wenn man einen Gegenstand oder [eine] v Bestiminung, nur . , È solo q~a?do, ha se stessa per oggetto che la. volontà è per sé
c10 che essa e tn se . · · · · ·· · · ·. .
wie erw an sichoder im Begriffe ist•, erfaflt, man ihnYnoch nicht in sei- .
•
'. . ' . '
ner Wahrheit hat; alsdann, dafl etwas, wie es als Begriffoder an sichist, _Oti~,rimento. Secondo questa dete,11,inazione, la finitezza consi-
gleichfalls existiert und diese Existenz eine eigene Gestalt des Gegen- ste ,n c,~: un q~alcosa che è in sé - che è, cioè, secondo il proprio con-
standes ist (wie vorhin der Raum). Oie• Trennung des Ansich- und Fiir· cetto-, e un'esistenza o fenomenicità diversa da ciò che questo stesso
·sichseins, die im Endlichen vorhanden ist, macht zugleich sein blofles qualcosa è per sé. Cosl, per esempio, l'esteriorità reciproca astratta della
Daseinoder [seine] • Erscheinungaus - (wie unmittelbar [hernach]h ein Natura è, in s~,lo spazio, mentre invece, per sé, è il tempo79.
Beispiel am natiirlichen Willen und dann am] < formellen Rechte usf. /
. In proposito, va fatta una duplice osservazione.
• • ., .. ' .• .. •• In primo luogo, poiché il Vero è soltanto l'Idea, quando si afferra un
.,.,-1:
• •..._·· •
, :· I
• oggetto o una determinazione soltanto nel suo essere-in-sé, cioè solo nel
_,-,,~- . -, ..' . . \,• . . • • .. '. . -... . suo conc~tto, con ciò non si ha ancora l'oggetto o la determinazione nel-
la sua verità. · · ' . ·. . · . . .. , . · . .
• '
•
. '• .' ~ .- .
. ·.
•
- ....
'
.--.-,
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...•. ,- .,,,-
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•
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•
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' In secondo luogo, un qualcosa che è con'ié concetto- che è in sé - è a
.··....' un tempo anche esistente, e questa esistenza è una figura propria dell'og-
•
•
. . ..
.. . • '
. ;-:, ._ ..
-.
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.. •··
.' \,',(
getto (come, in precedenza, lo spazio) .
. .' .
' .
. . . .. ' t'
... -
' . . ' .
u zum Gcgcnstande~ d.i. zun1 Inhalr und ·& is1;(wic vorhin dcr Raum) dic Rph; isl
'
La separazione tra l'essere-in-sé e l'essere-per-sé, separazione che è
Zwecke hat Rph-VN. · · · · (wie vorhin der Raum}; die Hm; isl, data ~~li~ finitezza, costituisce a un tempo la mera esistenu della finitez-
,. [eine) lit. . ••
(wievorhin dcr Raum),Die n,. . . za, Cl~ 11suo fenomeno (come Ise ne presenterà immediatamente un
,..sic lit.
. . . .• . .
• [seine). llt. . . ' , . . .... , ..
. ,.- .
esempio nella sfera della volontà naturale 80, poi nel diritto fo1111aJe8l,
• sind lit. b [hcmach) L•, Hm: '
ecc.). . ,
Y sic Ile. ' [ami Hm, 111.
•
--
vorkommen wird). Der Verstand bleibt bei dem bloBen Ansichsein Ora, l'intellettoresta fer,110al mero essere-in-sé,e cosldefmiscela Li-
stehen und nennt so die Freiheit nach diesemAnsichseinein Vermogen, bertà, secondo questo essere-in-sé,come unafacoltà:e in tal senso,effet-
wie sie denn so in der Tat nur die Moglichkeitist. Aber er sieht diese Be- tivamente,la Libertà è soltanto la possibilità.L'intelletto,però, considera
stimmungals absolute und perennierendean und nimmt ihre Beziehung questa determinazione come assoluta e perenne, e assume il rapporto
auf das, was sie will, iiberhaupt auf ihre Realitat,nur fiir eine Anwen- della Libertà verso ciò che essa vuole - verso, cioè, la sua realità- sem-
dung auf einen gegebenen Stoff an, die nicht zum Wesen der Freiheit plicementecome l'applicazionea una materia data, un'applicazioneche
selbst gehore; er hat es auf diese Weisenur mit dem Abstraktum,nicht non apparterrebbe all'essenzadellaLibertà stessa. .
mit ihrer Idee und Wahrheitzu tun. '
, In tal modo, l'intelletto ha a che fare soltanto con l'astrattezza,non
con l'Idea e la Veritàdella Libertà. ,
' '
§ 11
I
Der nur erst an sich freie Wille ist der unmittelbare oder na- I. La volontà naturale
tiirliche Wille. Die Bestimmungen des Unterschieds, welchen der
sich selbst bestimmende Begriff im Willen setzt, erscheinen im § 11. Impulsi, desideri, inclinazioni
•
unmittelbaren Willen alsd ein unmittelbar vorhandenèr Inhalt, - La volontà che è libera soltanto in sé, è la volontà immediata,
es sind die Triebe,Begierden,Neigungen,durch die sich der Wille naturale.
von Natur bestimmt findet. Dieser Inhalt nebst dessen entwickel- Le determinazioni della differenza - differenza che è posta
ten Bestimmungen kommt zwar von der Verniinftigkeit des Wil- nella volontà dal Concetto autodeterminantesi - appaiono nella
lens her und ist so an sich verniinftig, aber in solche Form der volontà immediata come un contenuto immediatamente dato: so-
Unmittelbarkeit ausgelassen, ist er noch nicht in [der] • Form der no gli impulsi, i desideri, le inclinazioni,da cui la volontà si trova
Verniinftigkeit. Dieser Inhalt ist zwar fiir mich der meinige1 iiber- determinata per natura. · . , · · ·
haupt; diese Form und jener Inhalt sind aber noch verschieden, - Questo contenuto, insieme alle sue determinazioni sviluppate,
der Wille ist so in sich endlicherWille. proviene certamente dalla razionalità della volontà ed è quindi, in_
Die empirischePsychologieerzahlt und beschreibt diese Triebe und sé, razionale; quando però è coinvolto in tale forma dell'imme-
Neigungenund die sich darauf griindenden Bediirfnisse,wie sie diesel- diatezza, esso non è ancora nella forma della razionalità. Certo,
ben in der Erfahrung vorfindet oder vorzufindenvermeint, und sucht questo contenuto è in generale, per me, il mio; tuttavia, questa
auf die gewiihnlicheWeise diesen gegebenen Stoff zu I klassifizieren. forma [dell'essere-per-me] è ancora diversa dal contenuto.
Wasdas ObjektivedieserTriebeund wiedasselbein seinerWahrheitohne La volontà è così volontà entro séfinita. •
die Form der Unverniinftigkeit,in der es Trieb ist, und wie es zugleichin
seiner Existenzgestaltetist, davon unten. Psicologiaempirica e psicologiafilosofica. La psicologiaempiri-
ca enumera e descrive questi impulsi e inclinazioni,insieme ai bisogni
che in essi si fondano, secondo il modo in cui essa se li trova davanti- o
§ 12 crede di trovarselida\•anti- nell'esperienza;quindi,'con il procedimento
Das System dieses Inhalts, wie es sich im Willen unmittelbar che le è consueto,cerca di classificarequestaImateriadata. ·
vor/indet, ist nur als cine Menge und Mannigfaltigkeit von Trie- /
Più avanti82 diremo in cosa consiste il carattere oggettivo di questi
impulsi;mostreremoquindi in che modo esso è nella sua verità, senzala
ben, deren jedcr der mciniges iiberhauptneben anderen, und zu- forma dell'irrazionalità in cui si trova in quanto impulso, e, al tempo
gleich ein Allgemeines und Unbestimmtes isi;das vielerlei Ge- stesso,diremo come,siconfiguranellasua esistenza.
genstande und Weisen der Befriedigung hat. [Dadurèh] daBh der
' . . § 12. Ladecisione , '
•
'
Il sistema di questo contenuto, cosl come esso si trova imme-
•
• • diatamente nella volontà, è soltanto una moltitudine e varietà di
•• impulsi, ciascuno dei quali è, in generale,il mio accanto agli altri;
d [[als)] exp. G•G•, B. , • mcinige 111;Mcinige Rph.
I
11 nello stesso tempo, questo sistema è un'entità universale e inde-
• [dcr) 111. • _h [Dadurch) dal! L•L•, Hn1, 111; Dal! I terminata che ha svariati oggetti e diverse modalità di appaga-
f lllei11ige 111:Me;·~,ge
'
Rph.' Rph. , ..
'. . "
I
I
mento. ·. .
•
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--
.
100 [2}-24) FILOSOFIADEL DIRI1TO INTRODUZIONE ..
.
[2}-24) 101
Wille sich in dieser gedoppelten Unbestimmtheit die Fo1111der Quando la volontà, in questa duplice indete1111inatezza, si con-
Einzelheit gibt (S 7), ist er beschlieBend[,] i und nur als beschlie- ferisce la forma della singolarità(S 7), essa è allora decidente, e
Bender Wtlle iiberhaupt ist er wirklicher Wille. solo in quanto volontà decidente in generale essa è volontà
- . reale.·
. .
.
Durch das BeschlieBen setzt der Wille sich als Willen eines
§ 13. La finitezza della volontà decidente
bestimmten lndividuums und als sich hinaus gegen anderes' un-
terscheidenden. AuBer dieser Endlichkeitals Bewu6tsein (S 8) ist Mediante la decisione, la volontà si pone come volontà di un
der unmittelbare Wille aber um des Unterschieds seiner Form individuo determinato e come volontà differenziantesi rispetto ad
und seines Inhalts (S 11) willen /orme!!, es kommt ihm nur das altro. Oltre a questa finitezza in quanto coscienza (S 8), però, la
abstrakteBeschlieflen,als solches, zu, und der Inhalt ist noch nicht volontà immediata è formale per via della differenza tra la sua
der Inhalt und das Werk seiner Freiheit. I ·· · forma e il suo contenuto: in tal senso, le appartiene unicamente la
_Der 1!1telligenzals Denken m bleibt der Gegenstand und Inhalt Allge- . decisioneastratta in quanto tale, e il contenuto non è ancora il
meznes,ste selbst verhiilt sich als allgemeine Tiitigkeit. lm Willen hat das contenuto e l'opera della sua Libertà. I · ·,
Allgemeine zugleich wesentlich die Bedeutung des Meinigen, als Ein-
. Universalità del pensiero e singolarità della volontà. Per l'intelli-
zelheit[,]" und im unmittelbaren[,] 0 d.i. formellen Willen als der ab- genza in quanto pensiero,l'oggetto e contenuto rimane un universale,ed
strakten, noch nicht mit seiner freien Allgemeinheit erfiillte~ Einzdheit.
essa stessa si comporta come atti,>ità universale. ,
lm Willen beginnt daher die eigene Endlichkeit der lntelligenz[,] P und
Nella volontà, invece, l'universale ha a un tempo, essenzialmente, il
nur dadurch, daB der Wille sich zum Denken wieder erhebt, und seinen
significato del Mio come singolarità;e nella volontà immediata, cioè for-
Zwecken die immanente Allgemeinheit gibt, hebt er den Unterschied
male, esso ha ancora il significato del Mio come singolarità astratta, co-
der Fo1111und des lnhalts auf und macht sich zum objektiven, unenclli-
chen Willen. Diejenigen verstehen daher \\•enig von der Natur des me singolarità non ancora riempita con la propria universalità libera.
Denkens und Wollens, welche meinen, im Willen iiberhaupt sei der
. È nella volontà, pertanto, che inizia la finitel"(Jlpropriadell'intelligen-
Mensch unendlich, im Denken aber sei er oder gar die Vernunft be- za, e solo quando la volontà si eleva nuovamente al pensiero e conferisce
schriinkt. lnsofem Denken und Wollen noch unterschiedcn sind, ist ·viel- ai propri fini l'universalità immanente, solo allora essa rimuove la diffe-
mehr das Umgekehrte das Wahre[,] q und die denkende Vernunft ist als renza tra forma e contenuto e si rende volontà oggettiva, infinita.
Wille dies, sich zur Endlichkeit zu entschlieBen. . ·capiscono perciò poco. ,!ella natura del pensare e del volere, coloro i
quali credono che nella volontà in generale l'uomo sia infinito,. e. che in-
···'·'
;";,.
11
-
102 (24-26] FILOSOFIADELDIRI1TO INTRODUZIONE • • 124-26]103
'
wie iiber den weiteren einzelnen Arten ihrer Verwirklichung und delle singole specie ulteriori in cui tali impulsi si realizzano e si
Befriedigung, wie es• zugleich, als nur' forn1ell Unendliches•, an appagano. Parallelamente, avviene che l'Io, (1) in quanto è entità
diesen lnhalt, als die Bestimmungen seiner Natur und seiner liu- infinita solo sùl piano for111ale, è legato a questo contenuto, cioè
6eren Wirklichkeit, jedoch als Unbestimmtes• nicht an diesen alle deter111inazioni della propria natura e della propria realtà
oder jenen lnhalt, gebunden ist {§ 6 u. 11). Derselbe w ist insofern esterna, e a un tempo, tuttavia, (2) in quantò entità indete1111ina-
fiir die Reflexion des lch in sich nur ein moglicher•, als der mei- ta, non è legatoa questo o a quel contenuto{§§ 6 e 11). ·
nigeY zu sein oder auch nicht, und Ich die Moglichkeit,mich zu Per la riflessione dell'Io entro sé, dunque, il contenuto è sol-
diesem oder einem anderen zu I bestimmen, - unter diesen fiir das- tanto un contenuto possibile che può essere o anche non essere il
sdbe[,] • nach dieser Seite[,)' liuBeren Bestimmungen zu wahlen. mio; l'Io, da parte sua, è la possibilitàdi determinarmi per questo
••
o per quel Icontenuto, è la possibilità di sceglieretra queste deter-
' § 15 minazioni che per l'Io stesso, secondo questo lato, sono esterne.
Die Freiheit des Willens ist nach dieser Bestimmung Willkiir § 15. La Libertà come arbitrio . ·
- in welcher dies beides enthalten ist, die freie[,] • von allem ab-
strahierende Reflexion und die Abhlingigkeit von dem innerlich Secondo questa determinazione, la Libertà della volontà è ar-
oder liu6erlich gegebenen Inhalte und Stoffe. Weil dieser an sich bitrio. ··
als Zweck notwendige lnhalt, zugleich b gegen jene Reflexion als · Nell'arbitrio sono contenute queste duè cose: (1) la riflessione
moglicher• bestimmt ist, so ist die Willkiir die Zu/iilligk'eitwie sie libera che astrae da ogni cosa, e (2) la dipendenza dal contenuto e
als Wille ist. ·· ' materiale dato interiormente o esteriormente.
Poiché questo contenuto, in sé necessario in quanto fine, è al
· Die ge\\•ohnlichste Vorstellung, die man bei der Freiheit hat, ist die
tempo stesso determinato come possibile rispetto a quella rifles-
der Willkiir, - die Mitte der Reflexion zwischen dem Willen als bloB
sione, ecco allora che l'arbitrio è l'accidentalitàquando essa è co-
durch die natiirlichen Triebe bestimmt, und dem an und fiir sich freien
Wille?,. Wenn man sagen hort, die Freiheit iiherhaupt sei dies, daB man me volontà.
tun konne, was man wolle, so kann solche Vorstellung nur fiir ganzlichen La volontà riflettente come termine medio tra la volontà naturale e
Mangel an Bildung des Gedankens genommen werden, in welcher sich la volontà libera in sé e per sé. · La rappresentazione più comune che
von ~em,. was der an und fiir sich freie Wille, Recht, Sittlichkeit usf. ist, si ha della Libertà è quella dell'arbitrio,il quale è il te1111inemedio della
noch . ket~e Ahnung fìndet. Die Reflexion, die formelle Allgemeinheit riflessione posto tra la volontà determinata meramente dagli impulsi na~
und E1nhe1t des SelhstbewuBtseins, ist die abstrakteGewiBheit des Wil- turali e la volontà libera in sé e per sé...
lens von seiner Freiheit, aher sie ist noch nicht die Wahrheitdesselben• Quando si sente dire che la Libertà in generale consisterebbe nel po-
weil s!e sich noch ni1:ht selbst zum Inhalte und Zwecke hat, die subjekti'. ~ ter fare ciò che si vuole, una tale rappresentazione può essere presa sol-
v~ Sette also noch e1n anderes ist, als' die gegenstandliche; der Inhalt tanto per mancanza totale di educazione del pensiero; in essa non si tro-
d1eser Selhstbestimmung bleibt deswegen auch schlechthin nur ein End- va ancora nessun sentore di cosa sia la volontà libera in sé e per sé, il di-
liches. Die Willkiir ist, statt der Wille in seiner Wahrheit zu sein viel- ritto, l'eticità, ecc. ·
mehr der _Wille als de_r Widerspruch.- In dem zur Zeit der Wolfi'schen Infatti la riflessione, cioè l'universalità e unità formale dell'autoco-
Metaphys,k voi:nehml1ch gefiihrten Streit, I oh der Wille \\•irklich frei, / scienza, è la certezza astratta che la volontà ha intorno alla propria Li-
oder oh das W1ssen yon seiner Freiheit nur eine Tauschung sei, war es bertà, ma non è ancora la Veritàdella volontà stessa; ciò accade perché la
die Willkiir, die man vor Augen gehaht. Der Deter111inis111us hat mit Recht riflessione non ha ancora se stessa per contenuto e fine, e dunque il lato
soggettivo è ancora diverso da quello oggetti,•o: di conseguenza, il conte-
:. _nutodi questa autodeter111inazione resta anche, semplicemente e soltan-
•
to, un'entità finita. .. · ·
.•
'er 111.
•
• L'arbitrio, invece di essere là volontà nella sua Verità, è pi~ttosto la
• (,) lit.
I
zugleich.(zwar) als (ein] nur lit. • (,) tir. volontà come contraddizione.
• Unendliches lit; unendlichc:sRph. b lnhalr zuglcich G• ,1 a/., p,:
lit. · D problema della Libertà nella filosofia della riflessione. Quan-
' Unbes1in1m1eslit; unbesrimmrc:sRph. ' II
' Moitlicher Rph. do, specialmente ali' epoca della metafisicadi Wolff, era in voga la dispu-
• Der Inhalr Ur. J noch G• ,1 al.; nach Rph, B.. •
;I ta se la volontà sia realmente libera o se il sapere relativo alla Libertà
• moglicher U1; Moglicher Rph. ' dersc:lben Rph.
'
' I d la volontà sia soltanto un'illusione, ciò che si aveva dinanzi agli occhi
' meinige lit; Meinige Rph. I israls Hn1. . ' era appunto l'arhitrio 8l.
'I Ii
II
Ij
-
' .'
106 [27-28] FILOSOFIADELDIRllTO INTRODUZIONE, ·. · · :• · [27-28] 107
tur gut. lnsofern sie aber Naturbestimmungen, also der Freiheit Invece, nella misura in cui si tratta di determinazioni naturali-
u~d ~em ~egri~fe des Geistes iiberhaupt entgegen und das Nega- dunque in quanto sono contrapposte al concetto dello spirito in
tive s1nd, s1nd sie auszurotten;der Mensch heIBt soP vòn Natur bo- generale e alla Libertà, e costituiscono il negativo -, esse vanno
~e. Das ~ntscheidende fiir die eine oder die andere Behauptung sradicate.In tal senso, /'uomo è detto cattivoper natura.
1st auf d1esem Standpunkte gleichfalls die subjektive Willkiir. Da questo punto di vista, chi decide per l'una o l'altra. affer 7
. ...
mazione è pur sempre l'arbitrio soggettivo. · ·. . · . .
· , '.
•• • • •
. § 19 -· '. . . •
•
Gluckse/igkeit - vergleichend, die /orme/le A//gemeinheit an die- / § 20. L'universalità for111aleconferita dalla riflessione agli impulsi .
. . .
sen Stoff, und reiniget denselben auf diese auBerliche Weise von
Quando la riflessione si applica agli impulsi - quando li rap-
sei_ner Roheit un~ Barbarei. Dies Hervortreiben der Allgemein- presenta e li calcola, li confronta prima l'un l'altro, poi con i loro
he1t des Denkens 1st der absolute Wert der Bildung (vgl. § 187).
• mezzi, con le conseguenze, ecc., e infine con una totalità dell'ap-
pagamento; cioè con la felicità - conferisce a tale materia l'univer-
•
salità/orma/e, e, in questa maniera esteriore, la purifica dalla sua
•
• •• I rozzezza e barbarie. .. .
I
•
' .. ' . ' I
Questa germinazione dell'universalità del pensiero è il valore
• [[,]] ,xp. G' •t •I., pr. 111.
• assoluto della cultura (cfr. § 187). . ·. ·. · •·-
, Momcntcn (z.B.... usf.) in lit; Momentcn
. • Gcschlechtslicbe G•G•, B, L', lit; . Gc-
schlcchtcrlicbe Rph.- . . I'
•
. '
•
•
z.B.... usr. in Rph.
I
I
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- -
S21
Die Wahrheit aber dieser formellen, fiir sich unbestimmten III. La volontà libera in sé e per sé
und ihre Bestimmtheit an jenem Stoffe vorfmdenden Allgemein- •
Freiheit.Indem I er die Allgemeinheit, sich selbst, als die unendli- Ora, la verità di questa universalità for111ale, che è per sé inde-
che For111 zu seinem Inhalte, Gegenstande und Zweck hat, ist er terminata e che in quella materia rinviene la propria dete1111ina-
nicht nur der an sich, sondem ebenso der /iir sich freie Wille - tezza, è l'universalitàche determinase stessa,è appunto la volon-
die wah rhafte Idee. · tà, la Libertà. . ._..
_ Das SelbstbewuBtsein des Wil!ens, als Begierde, Trieb, ist sinnlich, Quando Ila volontà ha per contenuto, oggetto e fme l'univer-
I wie das Sinnliche iiberhaupt die AuBerlichkeit und damit das AuBer- salità, cioè se stessa in quanto è la forma infinita, allora essa non è
sichsein des Selbstbeu'U8tseins bezeichnet. Der re/lektierendeWille hat soltanto la volontà libera in sé, ma è altrettanto la volontà libera
die zwei Elemente, jenes Sinnliche und die denkende Allgemeinheit; der per sé, e con ciò è l'Idea vera della Libenà.
an und /ur sich seiende Wille hat den Willen selbst als solchen, hiermit I tre gradi della volontà autocosciente. L'autocoscienza della vo-
sich in seiner reinen Allgememheit[,]' zu seinem Gegenstande[,] • - der
lontà in quanto desiderio, in quanto impulso, è sensibile,analogamente
Allgemeinheit, welche eben dies ist, daB die Unmittelbarkeitder Natiir-
alla sensibilità in generale, la quale designa l'esteriorità e, quindi, l'esse·
lichkeit und die Partikularitiit, mit welcher ebenso die Natiirlichkeit
behaftet, als sie von der Rellexion hervorgebracht wird, in ihr aufgeho- re-fuori-di-sé dell'autocoscienza.
La volontà riflettente, invece, ha due elementi: ( 1) quello sensibile e
ben ist. Dies Aufheben aber und Erheben ins Allgemeine ist das, was die
(2) l'universalità pensante. .
Tiitigkeit des Denkens heiBt. Das SelbstbewuBtsein, das seineri Gegen-
La volontà essente-in-sé-e-per-sé,infine, ha per oggetto la volontà
stand, lnhalt und Zweck bis zu dieser Allgemeinheit reinigt und erhebt,
stessa in quanto tale, quindi se stessa nella propria universalità pura.
tut dies als das im Willen sich durchsetzendeDenken. Hier ist der Punkt,
l:uni,•ersalità pura è appunto ciò in cui viene rimosso il carattere imme-
auf welchem es erhellt, daB der Wille nur als denkende Intelligenz wahr-
hafter, freier Wille ist. Der Sklave weiB nicht sein Wesen, seine Unend-
diato e particolaristicodell'elemento naturale - particolarismo da cui la
naturalità è affetta nella misura in cui viene prodotta dalla riflessione. · 1
lichkeit, die Freiheit, er weiB sich nicht als Wesen; - und er weiB sich so
nicht•, das ist, er denkt sich nicht. Dies SelbstbewuBtsein, das durch das Il pensiero che si pone e si attua nella volontà. ' Ora, la rimozione
Denken sich als Wesen erfaBt, und damit eben sich von dem Zufàlligen del particolare, che costituisce anche la sua elevazione all'universale, è
und Unwahren abtut, macht das Prinzip des Rechts, der Moralitiit und .ciò che si chiama attività del pensiero.Infatti, l'autocoscienza che purifi-
aller Sittlichkeit aus. Die, u•elche philosophisch von w Recht, Moràlitat ca ed eleva fino a questa universalità il suo oggetto, contenuto e fine, fa
Sittlichkeit sprechen, und dabei das Denken ausschlieBen wollen, und ciò in quanto essa è il pensieroche si pone e si attua nella volontà.
an das Gefiihl, [das] • Herz und [die] Y Brust, an die Begeisterung ver- , È questo il punto in cui diventa chiaroche la volontà è ,•olontà vera e
weisen, sprechen I damit die tiefste Verachtung aus, in u•elche der Ge- '-libera unicamente come intelligenza pensante. Lo schiavo non sa la pro·
danke und die Wissenschaft gefallen sind •, indem so die Wissenschaft pria essenza, la propria infinità, la Libertà, non si sa come essenza, e,
sogar selbst, iiber sich in Verzweillung und in die hochste Mattigkeit quindi. egli non sa sé, vale a dire: lo schiavo non si pensa. ·
versunken, die Barbarei und das Gedankenlose sich zum Prinzip macht Il principio del Diritto. Questa autocoscienza che; mediante il
und[,] • so viel an ihr wiire, dem Menschen alle Wahrheit, [allen] b Wert / pensiero, comprende se stessa come essenza, e che con ciò appunto si
und [alle]< Wiirde raubte. sbarazza di quanto è accidentale e non-vero, costituisce il principio dd
•
. . . diritto, della moralità e di ogni eticità. -
•
•
•• Coloro che, parlando in sede filosofica di diritto, moralità ed eticità,
• vogliono escluderne il pensiero e rinviano al sentimento, al cuore, a ciò
. ' ' •
~be si agita in petto, all'entusiasmo 87, costoro non fanno che esprimere I
• in tal modo il disprezzo più profondo nel quale sono caduti il pensiero e
• •
•
la Scienza; cosi, infatti, persino la stessa Scienza, inabissata nella dispera-
' [.)n,.oJJ. G• et o/. ' [dici llt. • • •
. zione di sé e nell'estrema spossatezza, fa della barbarie e dell'insipienza il
• [,) lit. aJJ. Hm. ·· · · • sind llt; ist Rph. · proprio principio, e, se dipendesse da essa, ruberebbe all'uomo ogni ve-
• so nicht G• et •I.; nicht so Rph, lit. ·. ' I.I lit, oJJ. Hm. • rità, valore e dignità. .· · · .·
w von lit; \'Om Rph. b [allcn) lit. I
'•
• [das) llt. ' [alle) llt. •
1
. ' .• •
•
•
•
•
•
--- -
•
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1
110 (30-31] FILOSOFIADELDIRITTO '•'
•
INTRODUZIONE [30-31] lll
•
; [zu scincrl lit. ,, : ' i per-sé soggettivo della volontà e il suo essere-in-sé, tra la sua sin-
r11ndere,nHm. . -- . . i[.)llr ... ; .,· \ golarità escludentee decidente e la sua universalità stessa.
• Dastin (d.i. als sich Gcgeniibcrstehondcsl k FUrsichscins und · lit; FUrsichSCins- und '
zu Dr; D,,,,;,,d.i. olssichgegeniibcrsrehcn- Rph. I . ·.,. -' ,,, . r L'universalitàessente-in-sé-e-per-sé. Le diverse determinazioni
dcszu Rph; D11sei,1. d.i. ols sich gcgcnU- 1[odcr) lit. si ricavanonella Logica(v.Enciclopedia,§§ 118-126)88.
dell'universalità
bcntchcndcs zu G 1G1, 8; D11sein,d.i. m Einzclhcit und lit; Einzclhcit - und '
alssichGcgcnUbmtchc:11dcs zu L L , Hn1.
1 1
Rph.
.
I
I
i
I
sem Ausdruck fallt dem Vorstellenzuniichstdie abstrakte und iiu&rli- . Nella sua espressionelogica, essa appare alla rappresentazionein-
che ein; aber bei der an und fiir sich seiendenAllgemeinheit,wie sie sich nanzitutto come l'universalitàastratta ed esteriore. Nell'universalitàes-
hier bestimmthat, ist weder an die Allgemeinheitder Reflexion,die Ge- sente-in-sé-e-per-sé- quale è stata determinataqui -, invece, non biso-
meinschaftlichkeit oder die Al/heit[,]" zu denken, noch an die abstrakte gna pensare né all'universalitàdella riflessione,che è il mero carattere
Allgemeinheit,welcheau&r dem Einzelnen,auf der anderen Seitesteht comunea ogni cosa·(la ·tuttità),né all'universalitàastratta,la quale sta
die abstrakteVerstandes-Identitiit(§ 6 Anm.).Es ist die in sich konkret; sull'altrolato, fuori del singolare,ed è l'identità intellettivaastratta (S 6,
und so fiir sich seiende Allgemeinheit,wdche die Substanz;die imma- I annot.).
nente Gattung oder immanenteIdee des SelbstbewulStseins ist; - der Be- Qui si tratta dell'universalitàentro sé concretae, quindi, essente-per-
griff des freien Willens,als das iiber seinen Gegenstand iìbergrei/ende, sé. Essa è la sostanzadell'autocoscienza,è il suo genere immanente,cioè
durchseineBestimmunghindurchgehende Allgemeine,das in ihr mit sich la sua Idea immanente:è il concetto della volontà libera, in quanto è
identisch ist. - Das an und fiir sich seiende Allgemeineist iiberhaupt l'universaleche abbraccia dall'altoe avvolgeil proprio oggetto,compene-
das, was man das Vemiìn/Itige nenni und was nur auf diese spekulative trandolomediante la propriadeterminazione.In tale determinazione,
WeisegefaBtwerden kann. ·· ·· l'universaleè identicoa sé. .- ·· ·
L'universalein-sé-e-per-séè il Razionale. L'universaleessente·in-
.. •
terschiede von seinem an sich seienden Begriffe. Daherq heiBt sei- D. Lo sviluppo dell'Idea astratta della Libertà
. ne Subjektivitat a) die reine Form, die ahsolute Einheit des Selbst- .
bewuBtseins mit sich, in der es als Ich = Ich schlechthin innerlich § 25. La soggettività della volontà
und ahstraktes Beruhen auf sich ist - die reine Gewiftheit seiner
selbst, unterschieden von der Wahrheit; 13)die Besonderheit des Rispetto alla volontà in generale, il soggettivo ~ignifica il lato
Willens als die Willkiir und der zufiilligeInhalt beliebiger Zwecke; dell'autocoscienza della volontà stessa, il lato della singolarità (§
y) iiberhaupt die einseitige Form (§ 8), insofern das Gewollte[,]' 7) nella differenza dal suo concetto essente-in-sé.
wie es seinem Inhalte nach sei, nur erst ein dem SelbstbewuBtsein · Pertanto, la soggettività della volontà significa: .
angehoriger Inhalt und unausgefiihrter Zweck ist. a) la /orma pura, l'unità assoluta dcli' autocoscienza con sé; in
• tale unità, in quanto Io = Io, l'autocoscienza è un riposare su sé
• puramente interiore e astratto: è la pura autocerteua, differente
§26 dalla Verità;
•
. . ' '
Der Wille a) insofern er sich selbst zu seiner Bestimmung hat ~) la particolaritàdella volontà, come arbitrio e come contenu-
und so seinem Begriffe gemaB und wahrhaftig ist, ist der schlecht- to accidentale di qualsiasi tipo di fini; . · , ··
hin ohjektive Wille, 13)der ohjektive Wille aber, als ohne die · y) in generale, la forma unilaterale (§ 8), nella misura in cui
unendliche Form des SelbstbewuBtseins[,] • ist der in sein Objekt ciò che è voluto - qualunque esso sia secondo il suo contenuto -
oder [seinen]' Zustand, wie er seinem Inhalte nach beschaffen è soltanto
. un contenuto e .fine inattuato, appartenente all'autoco-
.
• • scienza. · - · ··
•
• .. . •
• (,) lit. I ~) la volontà oggettiva, però, in quanto priva della forma in/i·
· . . • Bcgriffc.Dahcr Ilr; Bcgriffc,dahcr Rph. •
• Rinn G 1G1, lit; eincs Rph. . • I.I lit, •dd. G• ~, •/. . . I nita del!' autocoscienza, è la volontà immersa nel suo oggetto o
• [,) lit. ' [,) Ut,•dd. Hm. . . . . · •·. nella sua condizione -. in· qualunque modo sia essa costituita se-
•
'
I
114 [}2-34) FIWSOFIA DELDIR11TO INTRODUZIONE [32-34] 115
sei, versenkte Wille - der kindliche, sittliche, wie der sklavische condo il proprio contenuto, per esempio: la volontà infantile, eti-
aberglaubische usf. - y) Die Objektivitiitist endlich die einseitig~ ca, come pure la volontà schiava, superstiziosa, ecc.;
For111im Gegensatze der subjektiven Willensbestimmung, hier- unilaterale in opposizione al-
y) l'oggettività,infine, è la for111a
mit die Unmittelbarkeit des Daseins, als iiufierlicheExistenz· der la deter111inazionesoggettiva della volontà: cosl essa è l'immedia-
Wille wird sich in diesem Sinne erst durch ·die A1.1sfiihrung s~iner tezza dell'esserci in quanto esistenza esteriore89; in questo senso,
Zwecke objektiv. ·· · · · · . la volontà diviene ai propri occhi oggettivasoltanto mediante l'at-
'
tuazione dei propri fini.
. Diese logischen Bestimmungen von Subjektivitiit und Objektivitiit
~ind hier i~ d~r Absicht besonders I aufgefiihrt worden, um in Ansehung i La natura dialettica delle deter,,,inazioni della riflessione. Queste
1hrer, da sie 1n der Folge oft gebraucht werden, ausdriicklich zu be- I determinazioni logiche di soggettività e oggettività, che nel prosieguo
merken, daB es ihnen wie anderen Unterschieden und entgegengesetzten
'•
I
della trattazione verranno usate spesso, sono state qui addotte soprat·
Reflexionsbestimmungen geht, um· ihrer Endlichkeit und daher ihrer I tutto con l'intento di osservare esplicitamente al loro riguardo quanto se-
dialektischen Natur willen in ihr Entgegengesetztes iiberzugehen. Ande- gue: a causa della loro finitezza e, quindi, della loro natura dialettica, alla
ren solchen Bestimmungen des Gegensatzes bleibt. jedoch ihre Bedeu- soggettività e all'oggettività accade di passare ciascuna nel suo opposto,
!
tung fest fiir Vorstellung und Verstand, indem ihre ldentitiit noch als ein I analogamente ad altre differenze e deter,1,inazioni contrapposte apparte-
' nenti all'ambito della riflessione.
Innerliches" ist. lm Willen hingegen fiihren solche Gegensiitze, welche
abstrakte und zugleich Bestimmungen von ihm, der nur als das Konkrete Nel caso di altre determinazioni opposte, tuttavia, il loro significato
gewuBt werden kann, sein sollen, von selbst auf diese ihre ldentitiit und resta stabile per la rappresentazione e per l'intelletto, poiché la loro
• auf die Verwechslung ihrer Bcdeutungen; - eine Verwechslung, die dem identità è ancora qualcosa di interiore. .
Verstande bewuBtlos nur begegnet. - So ist der Wille, als die in sich Nella volontà, invece, tali opposizioni devono essere astratte e, a un
tempo, devono essere determinazioni di essa, la quale può essere saputa
seienfe Frei~eit: 1i.~ Subje~tivit~t selbst, diese ist damit sein Begriff und . . .. . . ' . . ..
so se1ne Ob1ekt1v1tat;Endl1chke1t aber ist seine Subjektivitat, im Gegen- I unicamente zn quanto e concreta; pertanto, soggett1v1ta e oggettivata
·conducono da se stesse a questa loro identità e allo scambio dei loro si-
satze gegen die Objektivitiit; aber eben in diesem Gegensatze ist der Wil-
le nicht bei sich, [sondem] v mit dem Objekte verwickelt[,] w und seine gnificati - uno scambio in cui l'intelletto s'imbatte solo inconsapevol-
Endlichkeit besteht ebensowohl darin, nicht subjektiv zu sein usf. - Was mente.
daher im folgenden das Subjektive oder Objektive des Willens fiir eine La peculiarità di soggettività e oggettività in quanto deter,1,inazioni
Bedeutung haben sol), hat jedesmal aus dem Zusammenhang zu erhel- della volontà. E cosl la volontà, in quanto è la Libertà essente-entro-
len, der ihre Stellung in Beziehung auf die Totalitiit enthiilt. · '. · sé, costituisce la soggettività stessa, la quale è perciò il concetto della vo-
.
•
' lontà e, quindi, la. sua stessa oggettività. La soggettività della volontà,
' . però, in opposizione ali' oggettività, è finitezza, e proprio in questa oppo-
' •
S27 •
sizione la volontà non è presso di sé, ma è piuttosto coinvolta con l' og-
'
I getto: e allora la sua finitezza consiste altrettanto nd non essere soggetti-
Die absolute Bestimmung oder, wenn man will, der absolute
Trieb des freien Geistes (S 21) [ist] •, daB ihm seine Freiheit Ge- va, ecc. .
genstand sei - objektiv sowohl in dem Sinne, daB sie als das ver- Nell~ pagine seguenti, perciò, il significato di soggettività o di ogget-
tività della ,•olontà dcv' essere chiarito di volta in volta dal contesto, il
niinftige System seiner selbst, als in dem Sinne, daB dies unmit- quale contiene la loro collocazione in relazione alla totalità.
telbare Wirklichkeit sei (S 26) -[,] Y um fiir sich, als Idee zu sein,
.
was der Wille an sich I ist; - der abstrakte Begriff der Idee des . '' ...
'
' '
•
Willens ist iiberhaupt dcr/rcic Wille, der dcn/rcicn Willen will. ·§ 27. La deter111iriazioneassoluta dello spirito libero
'
I
La detern1inazione assoluta - o, se si vuole, l'impulso assoluto
I - dello spirito libero_(§21) consiste nell'avere esso per oggetto la
1·1·_.'i ' ' .
•
propria Libertà, affinché sia per sé, in quanto Idea, ciò che la vo-
•
• •
',,-,.~,·.-_,.i
• '
lontà è in sé. Lo spirito deve avere la propria Libertà come ogget-
, i. '
i to tanto nel senso che essa è il sistema razionale dello spirito stes-
. ., . i'
.
.
. ,.. . ' ..
'
. I
'
i so, quanto nel senso che tale sistema è realtà Iimmediata (S 26).
'
1
[scincn) llr. • '" [,) llr, aJJ. Hm. Il concetto astratto dell'Idea della volontà è, in generale, la vo-
u ln,,erliches G el al.; i1111erlicht•1
1
Rph. ' [isr] Ut.
• [sondcm] llr.
lontàliberache vuole la volontàlibera. .
'[,] Ut,•dd. Hm.
j
FILOSOFIADELDIRITTO INTRODUZIONE •
Die Kantische (Kants RechtslehreEinl.) und auch allgemeinerange· Che un'esistenza in generale sia esistenza.dellavolontà libera:
nommene Bestimmung,worin ,,die Beschriinkungmeiner Freiheit oder questo è il Diritto. · . . . .. .
Willkiir, da.6 sie mit jedermanns Willkiir' nach einem allgemeinenGe- •• I In generale, quindi, il Diritto è la Libertà in quanto Idea.
setze zusammenbestehen konne», das Hauptmoment istb - enthalt teils I • La dottrina kantiana del diritto. Nella definizione kantiana del
nur eine negative Bestimmung,die der Beschrankung,teils lauft das Po-
sitive, das allgemeineoder sogenannteVernunftgesetz,die Ùbereinstim- i diritto (Kant, Dottrina del diritto, lntr.), generalmente accettata, il mo-
mento principale è ,,la limitazione della mia libertà o arbitrio, affinché
mung der Willkiir des einen mit der Willkiir des anderen, auf die be- I esso possa coesistere con l'arbitrio di ciascuno secondo una legge uni-
kannte formelle ldentitat und den Satz des Widerspruchs hinaus. Die versale»90. · · . .
angefiihrte I Definition des Rechts enthalt die seit Rousseauvornehmlich La definizionecontiene, per un verso, solo una detet111inazione nega-
verbreitete Ansicht, nach welcher der Wille[L))< nicht als an und fiir sich tiva,quella della limitazione;per altro verso, il momento positivo - la
seiender, vemiinftiger,der Geist nicht als wahrer Geist, sondern als be- . leggeuniversale,o cosiddetta leggedi ragione, per cui l'arbitrio dell'uno
sonderes Individuum, als Wille des Einzelnen in seiner eigentiimlichen ' deve accordarsi con l'arbitrio dell'altro - fa capo alla nota identità for-
Willkiir, die substantielle Grundlage und das Erste sein soli. Nach die- malee al principio di contraddizione. . .
sem einmal angenommenenPrinzip kann das Vemiinftigefreilichriur als Tale definizioneI implica il punto di vista, diffuso soprattutto dopo
beschrankend fiir diese Freiheit, sowie auch nicht als immanent Ver- ' Rousseau91, secondo cui la base sostanzialee il termine primo del dirit-
niinftiges, sondern nur als ein au.Beres,formelles Allgemeinesheraus- to dev'esserela volontà, ma non la volontà come essente-in-sé-e-per-sé,
kommen. Jene Ansicht ist ebenso ohne allen spekulati,•en Gedanken come razionale, dcv'essere lo spirito, ma non come spirito vero, bensl
und von dem philosophischenBegriffeverworfen,als sie in den Kopfen come individuo particolare,come volontà del singolo nel suo arbitrio
und in der WirklichkeitErscheinungenhervorgebrachthat, deren Fiirch- peculiare. . ·· ' , ' · · ..
terlichkeit nur an der Seichtigkeitder Gedanken, auf die sie sich griin- Secondo questo principio da tempo accettato, non c'è dubbio che,
deten, eine Parallelehat. · · ·- · · ··· · · .I
per questa libertà, il Razionalepossa risultare solo come limitante,e cer-
• ' . .
'-
.'
• •
§30
•• •
§ 30, Stadi di sviluppo dell'Idea della Libertà ·
.
Das Recht ist etwas Heiligesd uberhaupt, allein weil• es das Il Diritto è qualcosa di sacroin generale,e lo è unicamente
Dasein des absoluten Begriffs, der selbstbewuBten Freiheit ist. - perché esso è l'esistenza del Concetto assoluto, della Libertà au-
Der Formalismusdes Rechts aber (und weiterhin der Pflicht) ent- tocosciente. · . . .. .
steht aus dem Unterschiede der Entwicklung des Freiheitsbe- . Il formalismo del diritto (e, inoltre, del dovere) 9' sorge invece
griffs. Gegen formelleres, cl.i. abstrakteresund darum beschrank- dalla differenza fra i diversi stadi di sviluppo del Concetto della
teres Recht, hat I die Sphare und Stufe des Geistes, in welcher er Libertà. Infatti, rispetto a un diritto più formale, cioè più astratto
die weiteren in seiner Idee enthaltenen Momente zur Bestim-
,II e, quindi, più limitato, c'è la sfera e lo stadio in cui lo Spirito, en-
mung und Wirklichkeit in sich gebracht hat, als die konkre-
•
tro sé, ha portato alla determinazione e alla realtà gli ulteriori mo-
menti contenuti nella propria Idea: ebbene, questo stadio è più
I tere [,] s in sich reichere und wahrhafter allgemeine eben damit .. . . .... . . ... .
concreto,e 1nt1mamente p1u ricco e p1u autenticamente universa-
auch ein hoheres Recht. ··. ··
le, e proprio
. per.
questo costituisce anche un .
diritto superiore.
· · Jede Stufe der Entwicklung der Idee der Freiheit hat ihr eigentiimli- .
c~es Recht, ~eil sie das Dasein der Freiheit in einer ihrer eigenen Be- _· · Chiarimento. Ogni stadio dello sviluppo dell'Idea della Libertà,
st1mmungen 1st. Wenn vom Gegensatze der Moralitat, der I Sittlichkeit : essendo esso l'esistenza della Libertà nelle sue proprie determinazioni,
gegen das Rechi gesprochen wird, so ist unter dem Rechte nur das erste ;· ha il suo diritto peculiare.
for1nelleh der abstrakten Persiinlichkeit verstanden. Die Moralitat, di~ Quando si parla di opposizione della moralità e Idell'eticità nei con-
Sittlichkeit, das Staatsinteresse ist jedes ein eigentiimliches Recht weil fronti del diritto, allora con <<diritto>>s'intende soltanto il primo stadio,
jede dieser Gestalten Bestimmung und Dasein der Freiheilist. In Koll,~ cioè il diritto formale della personalità astratta. La moralità, l'eticità, l'in-
sion kiinnen sie nur kommen, insofern sie auf gleicher Linie stehen, Rech- teresse dello Stato, costituiscono ciascuno un diritto peculiare, perché
te zu sein; ware der moralische Standpunkt des Geistes nicht auch ein ciascuna di queste figure è determinazione ed esistenza della Libertà.
~~cht, d_ieFreiheit in einer ihrer Formen, so kiinnte sie gar nicht in Kol- Queste figure possono entrare in collisionesolo nella misura in cui
l1s1onm1t dem Rechte der Persiinlichkeit oder einem anderen kommen sono diritti che stanno sulla stessa linea. Se il punto di vista morale dello
I Spirito non fosse anche un diritto, se non fosse la Libertà in una delle
weil ein solches den Freiheitsbegriff, die hiichste Bestimmung des Gei'.
stes, in sich enthalt, gegen welchen Anderesi ein Substanzlosesi ist. Aber proprie fot111e,allora esso non potrebbe affatto venire in collisione con il
die Kollision enthalt zugleich dies andere Moment, daB sie beschrankt diritto della personalità o con un altro diritto. Ogni diritto, infatti, con-
und damit auch eins dem anderen untergeordnet ist; nur das Recht des tiene entro sé il Concetto di Libertà, il quale è la suprema determinazio-
Weltgeistes ist das uneingeschrankt absolute. , ne dello Spirito, e di fronte al quale le altre deter111inazionisono prive di
i
. •
•
sostanza; la collisione, invece, contiene al tempo stesso l'altro momento
per cui la deter111inazionespirituale è limitata, e pertanto l'un diritto è
§ 31 ·.. subordinato all'altro. .
• • •
v?rbrin~en seine, Bestimmungen ist - derk Fortgang nicht durch § 31. Il metodo dialettico dello sviluppo
d1e Vers1cherung, daB es verschiedene Verhaltnisse gebe,und dann 1 . ..
durch das Anwenden des Allgemeinen auf solchen von sonst her i .
aufgenommeneil Stoff geschieht, ist hier gleichfalls aus der Logik e ~oltanto una progressione e produzione immanente delle pro-
vorausgesetzt. · ·· · : p_r1edeterminazioni. Il processo del Concetto, dunque, non av-
• !
viene affatto secondo quanto vuole l'asserzione per cui, dati di-
. Das bewegende Prinzip des Begriffs, als die ·Besonderung~n des All- I versi rapporti, l'universale verrebbe applicatoa tale materia accol-
gemeinen nicht nur aufliisend, sondem auch hervorbringend, heiBe ich
die Dialektik, - Dialektik also nicht in dem Sinne, daB sie einen dem
•
I
•
ta da chissà dove.
Ora, il metodo secondo cui si attua tale sviluppo è anch'esso
• ' 'i
H,ili,es G 1 ,10/.; heili,,s Rph. 1
presupposto a partire dalla Logica 94 •
d ' andcrcs Hm.
• allcin,weil Hm. i Substan.ioscs lit; substanzloocs Rph. . La dialettica. Il principio motore del Concetto - in quanto princi-
I Rechihar Hm.
• (in welchc,r]ckr lit. pio ,eh~ non sol\~nto dissol,•e, ma anche produce le particolarizzazioni
I (,) llr, odd. Hm. I ciano G• ,1 al.; cknn Rph.
h ente (0111.cllc Hm.
dcli universale -10 lo chiamo dialettica.
:
I
--
120 [}6-38) FILOSOFIADELDIRllTO INTRODUZIONE [}6-38) 121
Gefiihl, dem unmittelbaren BewulStsein iiberhaupt gegebenen Gegen- Non si tratta dunque di una dialettica che dissolve, confonde, pona
I
stand, Satz usf. aullost, verwirn, heruber und hiniiber fiihn und es nur di qua e di là un oggetto - o proposizione, ecc. - dato al sentimento, alla
mit Herleiten seines Gegenteils zù tun hat, - eine negative Weisè, wie sie coscienza immediata Iin generale, e che ha a che fare soltanto con la de-
hiiufig auch bei Plato erscheint. Sie kann so das Gegenteil einer Vorstel- duzione del contrario di questo oggetto. Questa è una modalità negativa,
lung, oder entschieden wie der alte Skeptizismus[,] m den Widerspruch I
che di frequente s'incontra anche in Platone"; essa può considerare co-
derselben, oder auch[,]m niatter Weise[,]m eine Anniherung zur Wahr- me suo risultato estremo il contrario c:liuna rappresentazione, oppure
heit, eine moderne Halbheit, als ihr letztes Resultat ansehen. Die hohere più decisamente, come nello Scetticismo antico, la contraddizione di una
Dialektik des Begriffs ist, die Bestimmung nicht bloB als Schranke und rappresentazione, oppure ancora, fiaccamente, un'approssimazionealla
Gegenteil, sondern aus ihr den positiven Inhalt und [das]" Resultat her- Verità, che è una mezza misura moderna. , · .
vorzubringen und aufzufassen, als wodurch sie allein Entwicklung und La superiore dialettica del Concetto, invece, consiste nel produrre e
immanentes Fonschreiten ist. Diese Dialektik ist dann nicht iiufteresTun comprendere la determinazione non meramente come limitazione e co-
eines subjektiven Denkens, sondern die eigeneSeele des Inhalts, die or- me contrario, bensì di modo che a partire da essa sorga il contenuto e il
ganisch ihre Zweige und Friichte hervortreibt. Dieser Entwicklung der risultato positivo: solo così la determinazione è sviluppo e progresso im-
Idee als eigener Tiitigkeit ihrer Vernunft sieht das Denken als subjekti- manente.· •
ves, ohne seinerseits eine Zutat hinzuzufiigen, nur zu. Etwas verniinftig Questa dialettica; allora, non è l'attività est~rnadi un pensiero sog-
betrachten heiBt, nicht an den Gegenstand von AuBen ° her eine Ver- gettivo, ma costituisce l'anima propriadel contenuto, la quale fa germo-
1
nunft hinzubringen und ihn dadurch bearbeiten, sondern der Gegen- gliare organicamente i propri rami e frutti. · ·
stand ist fiir sich selbst verniinftig; hier ist es der Geist in seiner Freiheit, '
Qui il pensiero soggettivo, senza da ·parte sua aggiungervi alcun in-
die hochste Spitze der selbstbewuBten Vernunft, die sich Wirklichkeit grediente, non fa altro che guardare a questo sviluppo dell'Idea come
gibt und als existierende Welt erzeugt; die Wissenschaft hàt nur das Ge- all'attività propria della Razionalità dell'Idea stessa. Considerare qualco-
schiift, diese eigene Arbeit der Vernunft der Sache zum BewuBtsein zu sa in modo razionale, infatti, non significa apportare all'oggetto una ra-
bringen. · zionalità dal di fuori e, attraverso ciò, elaborarlo; in questa considerazio-
ne, al contrario, l'oggetto è di per se stesso razionale: qui lo Spirito è nel-
§ 32 la sua Libertà, qui è il vertice supremo della Ragione autocosciente, la
quale si conferisce Realtà e si produce come mondo esistente. Alla Scien-
Die Bestimmungen in der Entwicklung des Begriffs sind einer- za spetta solo il compito di panare a consapevolezza questo che è il lavo-
seits selbst Begriffe; andererseitsP, weil der Begriff wesentlich als ro proprio della Ragione della Cosa. . .. · . · . . ·.
Idee ist, sind sie in der Form des Daseins, und die Reihe der sich ' .- . ...
•
ergebenden Begriffe ist damit zugleich eine Reihe von Gesta!tun- § 32. Le determinazioni della volontà come serie di figurazioni
so. sind sie . in der Wissenschaft zu betrachten. I · ·.· .
.
gen; .
'. .
.
.· Le determinazioni nello sviluppo del Concetto sono, da un la-
In spekulativerem Sinn ist die Weise des Daseinseines Begriffs und to, esse stesse concetti; dall'altro lato, invece, poiché il Concetto è
seine Bestimmtheit eins und dasselbe. Es ist aber zu bemerken, daB die
essenzialmente in quanto Idea, esse sono nella for111adell'esisten-
Momente, deren Resultat eine weiter bestimmte Form ist, ihm als Be·
griffsbestimmungen in der \\•issenschaftlichen Entwicklung der Idee vor· za, e la serie dei concetti che ne risultano è quindi, a un tempo,
angehen, aber nichr in der zeitlichen Ent\\•icklung als Gestaltungen ihm una serie di figurazioni. È in questo senso che esse vanno conside-
vorausgehen. So hat die Idee, wie sie als Familie bestimmt ist, die Be- rate nella Scienza. I ··
griffsbestimmungen zur Voraussetzung, als deren Resultat sie im folgen· Sviluppo sistematico-speculativo e sviluppo storico-temporale. In
den dargestellt werden wird. Aber daB diese inneren Voraussetzungen
• senso più speculati,•o, la modalitàdi esistenzadi un concetto e la sua de-
•
te,minateua sono un'unica e medesima cosa .
. Va tuttavia osservato che, nello sviluppo scientifico dell'Idea, i mo-
•
?1enti il cui risultato è una forma ulterio1111entedetern1inata precedono,'
• • •
in quanto determinazioni concettuali, questo stesso risultato; nello svi-
•
•
luppo temporale, invece, in quanto sono figurazioni, essi non lo prece-
dono. · .
' •
•
m (.] n,. Così, quando l'Idea è determinata come famiglia, essa ha per. presup-
' P llcgriffc;andcrcncits 111; Bcgriffc.'andc·
• (das] !IL .. • rcrsci1s Rph. •.. posto. quelle determinazioni concettuali di cui, come sarà esposto più
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au6cn Hm. . •• . ' .1
avanti%, costituisce il risultato; l'altro lato dello sviluppo, però, consiste
•
• ..
122 [38-)9) FIWSOFIA DEL DIRITIO INTRODUZIONE [38-)9) 123
auch fiir sich schon als Gestaltungen,als Eigentumsrecht,Vertrag,Mora- nel fatto solo in una cultura più altamente compiuta esso ha portato
litiitusf. vorhandenseien,dies ist die andere Seiteder Entwicklung,die all'esistenza,configuratain modo peculiare,dei momentidella famiglia:
nur in hoher vollendeterBildunges zu diesemeigentiimlichgestalteten soloallora questi presuppostiinterni sono anche per se stessidati come
Daseinihrer Momentegebrachthat. · figurazioni- comediritto di proprietà,contratto,moralità,ccc.
< • • < • •
..
. § 33. EINTEILUNG § 33, PARTIZIONE
Nach dem Stufengange der Entwicklung der Idee des an und · Secondo la gradazione dello sviluppo dell'Idea della volontà
fiir sich freien Willens ist der Wille . . · ,
A) unmittelbar;sein q Begriff daher abstrakt, - die Personlich- libera in sé e per sé, la volontà è . .
keit; und' sein Daseineine ummittelbare iiuBerlicheSache; A) immediata;il suo concetto è perciò astratto: è la personalità;la
- die Sphiire des abstraktenoder formellen Rechts. sua esistenza,invece, è una cosa esteriore immediata. Questa è
B) der Wille aus dem iiuBeren Dasein in sich reflektiert, als la sfera del Diritto astrattoo formale;
subjektive Einzelheit bestimmt gegen das Allgemeine, - B) volontà riflessa entro sé a partire dall'esistenza esterna, cioè
dasselbe, teils als .inneres•, das Cute, teils als iiuBeres', eine volontà determinata come singolaritàsoggettivadi fronte al-
vorhandene Welt[,]" und diese beide[n] • Seiten der Idee i' universale.Quest'ultimo va inteso, (a) da un lato, come uni-
als nur durch einander vermittelt; die Idee in ihrer Ent· , versale interno, cioè come il Bene, (b) dall'altro lato come uni~
zweiung oder besonderenExistenz, das Recht des Isubjekti- /' versale esterno, cioè come mondo dato;e, infine, (c) entrambi
ven Willens im Verhiiltnis zum Recht der Welt und zum questi lati dell'Idea vanno intesi come mediati soltanto l'uno
Recht der, aber nur an sich seienden,Idee; [-] w die Sphiire con l'altro. Si tratta dunque dell'Idea nel suo sdoppiamento,
der Moralitiit. . cioè nella sua esistenza particolare;è il diritto I della volontà
•
•
C) die Einheit und Wahrheit dieser beiden abstrakten Mo. soggettivain rapporto sia al diritto del mondo, sia al diritto
mente, - die gedachte Idee des Guten realisiert in dem in
sich re/lektiertenWt1lenund in iiufterlicher•Welt;- so da6 dell'Idea soltanto essente-in-sé.Questa è la sfera della Mora·
die Freiheit als die Substanz ebensosehr als Wirklichkeit lità; '
<
•
•
und Notwendigkeit existiert, wie als subjektiver Wille; - C) l'unità e verità di questi due momenti astratti: essa è cioè l'I·
die Idee in ihrer an und fiir sich allgemeinen Existenz; die dea pensata del Bene realizzata sia nella volontà riflessaentro
Sittlichkeit. sé, sia nel mondo esteriore.In tal modo la Libertà, in quanto è I'
Die sittliche Substanz aber ist gleichfalls .. •
la sostanza,esiste tanto come realtàe necessità,quanto anche 'I
•
a) natiìrlicherGeist;- die Familie, come volontà soggettiva.Qui si ha dunque l'Idea nella sua esi-
b) in ihrer Entzweiung und Erscheinung;- die biìrgerliche stenza universale in sé e per sé. E questa è la sfera dell'Etidtà.
Gesellscha/t, . . · · A sua volta, poi, la sostanza etica è
c) der Staat,·als die in der freien Selbstiindigkeit des be· ' a) spirito naturale,cioè la famiglia;
sonderen Willens ebenso allgemeine und objektive Frei· b) nel suo sdoppiamentoe fenomeno: è cioè la societàcivile; '•
heit; - welcher wirkliche und organische Geist a) eines c) lo Stato, in quanto è la Libertà che, nella libera autonomia
Volks sich j3) durch das Verhiiltnis der besonderen
Volksgeister hindurch, y) in der Weltgeschichte zum all- della volontà particolare, è anche universale e oggettiva.
gemeinen Weltgeiste wirklich wird und offenbart, des· Lo Stato è lo spirito reale e organico
sen Recht das hochsteYist. • a) di un popolo, spirito che ai propri occhi,
• •
(3) attraverso il rapporto fra gli spiriti nazionali particolari,
DaBeine Sacheoder [ein]' lnhalt, der erst seinemBegrif/enach[,)' -y) diviene e si rivela realmente nella storia del mondo co-
oder wie i:r an sich ist, gesetztist, die Gestalt der Unmittelbarkeitoder
des Seins hat, ist aus der spekulativenLogikvorausgesetzt;ein anderes me lo Spirito universale del mondo, il cui diritto è il di·
•
ritto supremo.
q u,,,niltelbar,sein Ilr. ' [n) Ut, add. G• ,1 al. Il principio di questa partizione. Una cosa o un contenuto, in
' dic PersO,,/id,lteil;und Ot; dic P,·rr011lich- w [-) odd. Hm. <
ist der Begriff, der in der Form des Begriflsfiir sich ist; dieser ist nicht cetto che è per sé nella /orma del Concetto:questo non è più qualcosa di
mehr ein Unmittelbaresb. Gleicherweise< ist das die Einteilung bestim- immediato.
mende Prinzip vorausgesetzt. Die Einteilung kann auch alseine histori- Analogamente, è qui presupposto anche il principio che determina la
• •
sche Vorausangabe der Teile angesehen werden, denn die verschiedenen part1z1one. -
Stu Ifen miissen als Entwicklungsmomente der Idee sich aus der Natur La partizione può anche essere considerata come una preindicazione
des lnhalts selbst hervorbringen. Eine philosophische Einteilung ist storicadelle parti. I diversi stadi, infatti, Iin quanto momenti dello svilup-
iiberhaupt nicht eine auBerliche, nach irgendeinem oder mehreren auf- po dell'Idea, devono prodursi a partire dalla natura del contenuto stesso.
genommenen Einteilungsgriinden gemachte iiuBere Klassifizierung eines Una partizione filosofica, però, non è in generale esteriore, non è la
vorhandenen Stoffes, sondern das immanente Unterscheiden des Be- classificazione esterna di un materiale dato fatta secondo l'assunzione di
griffs selbst. - Moralitiitund Sittlichkeit, die gewiihnlich etwa als gleich- uno o più criteri partitori qualsiasi: essa è piuttosto la differenziazione
bedeutend gelten, sind hier in wesentlich verschiedenem Sinne genom- immanente -
del.. Concetto
. .,
stesso. . ·-
, :
I
men. lnzwischen scheint auch die Vorstellung sie zu unterscheiden. Sulle espressioni «moralità,. ed «eticità,., Moralità ed eticità, le
Derd Kantische Sprachgebrauch bedient sich vorzugsweise des Aus-. quali sono abitualmente intese quasi come sir,onime, sono qui prese in-
drucks Moralitiit, wie denn die praktischen Prinzipien dieser Philoso- vece in un senso essenzialmente diverso. . · - '
phie sich durchaus auf diesen Begriff beschranken, den Standpunkt der D'altra parte, anche la rappresentazione sembra distinguerle. L'uso
Sittlichkeit sogar unmiiglich machen; ja selbst sie ausdriicklich zernich- terminologico di Kant, per esempio, si serve preferibilmente dell'espres-
ten und empiiren. Wenn aber Moralitat und Sittlichkeit, ihrer Etymolo- ' sione moralità;i princìpi pratici della filosofia kantiana, infatti, si limita-
gie nach, auch gleichbedeutend waren, so hinderte dies nicht[,] • diese no interamente a questo con.cetto, e rendono persino impossibile il pun-
einmal verschiedenen
. Worte. fiir verschiedene Begriffe zu benutzen. I
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to di vista del!' eticità, anzi, addirittura la annienta110 e sdegnano esplici-
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tamente 97•
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In ogni caso, anche se «moralità>>ed «eticità», secondo la loro etimo-
• •
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dato .che sono diverse, .per designare.
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IL DIRITTO ASTRATTO
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le, die selbstbewuBte sonst inhaltslose einfacheBeziehung auf sich '!;universalitàdi questa volontà libera per sé è l'autorelazione
in seiner Einzelheit, - das Subjekt ist insofern Person.In der Per- semplicenella propria singolarità, un' autorelazione formale, auto-
sonlichkeit liegt, daB Ich I als Dieser vollkommen nach allen Sei- cosciente ma priva di contenuto. Il soggetto, pertanto, è persona.
ten (in innerlicher Willkiir, Tricb und Begierde, sowie I nach un- · La personalitàimplica ciò: lo, in quanto sono un Questo per-
mittelbarem iiuBerlichen Dasein) bestimmte und endliche, doch fettamente determinato e finito sotto tutti i riguardi - sia nell'in-
schlechthin reine Beziehung auf mich bin und in dcr Endlichkeit teriorità (come arbitrio, impulso e desiderio), sia I secondo l'esi-
mich so als das Unendliche,Allgemeine und FreieweiB. stenza esteriore immediata -, sono tuttavia assolutamente pura
Die Personlichkeitfiingterst da an, insoferndas Subjckt nicht bloll relazione con me stesso, e, nella finitezza, lo mi so quindi come
ein Selbstbewu6tseiniiberhaupt von sich hat als konkretem[,]1 auf ir- entità infinita, universalee libera. · · · · · ·· · ·
gendeine Weise bestimmtem, sondern vielmchr ein Selbstbewu6tsein " · Autocoscienzae personalità. La personalitàinizia non quando il
von sich als vollkommenabstraktem lch, in \\•elchemalle konkrete Be- .
I soggettoha, meramente e in generale, l'autocoscienzadi essere un Io
schriinktheitund Giiltigkeitnegiert und ungiiltigist. In der Personlich- concretodeterminatoin un certo modo, bensl solo quando esso ha piut-
keit ist daher das Wissen seiner als [cines]h Gegenstandes,aber als tostol'autocoscienzadi essere un lo perfettamenteastratto, nel quale è
[eines]h durch das Denken in die einfache Unendlichkeit erhobenen negatae invalidataogni concretalimitatezzae validità.
und dadurch mit sich rein-identischenGegenstandes.lndividuen und " . Nella personalità,perciò, è implicatoil sapersi come un oggetto,ma
Volker haben noch keine Personlichkeit,insofernsie noch nicht zu die· SI tratta di un oggetto che, mediante il pensiero, viene elevato nell'infi-
'
sem reinen Denken und Wissen,•on sich gekommensind. Der an und '' nitàsemplicee,di conseguenza,non è puramente-identicoa sé. ·.
fiir sich·seiendeGeist unterscheidetsich dadurch ,•on dcm erscheinen- . Nellamisura in cui non sono ancora pervenutia questo puro pensar-
den Geiste, da6 in derselben Bestim1nung,\\•orin dieser nur Selbst· '
'' s.1~ sapei:si,gli individuie i popoli non _hannoancora nessuna persona-
bewufitsein,- Be\\•u6tseinvo,1sich,aber nur nach dcm natiirlichenWil- '
',
lita.La differenzatra lo spirito essente-in-sé-e-per-sé
e lo spirito fenome-
',:
I
n!coconsistein ciò: nella stessa determinazionein cui lo spirito fenome-
I
'! nicoè semplicementearitocvscienu- cioè: coscienzadi sé, ma solo se-
ich Rph. h [cincs] lit. condola volontànaturalee le relativeopposizioniancora esteriori(Feno-
I [,) •dd. Hm.
' ' ' ' '
--
len und dessen noch i iiuBerlichenGegensiitzenist (Phiinomenologiedes menologiadelloSpirito,Bamberga e Wiirzhurg 1807, pp. 101 s. 99, e En-
Geistes. Bamberg und Wiirzburg 1807. S. 101 u.i f. und Enzyklopiidie delle sdeni.efil., S 344 100), lo spirito essente-in-sé-e-per-séha
ciclopedia
der philos. Wissensch. § 344), der Geist sich als abstraktes und zwar inveceper oggetto e fine se stesso come lo astratto e libero, e in tal mo-
freies lch zum Gegenstande und Zwecke hat und so Personist. do è persona.
keit als solcher noch nicht enthalten. Sie ist daher zwar vorhan- 2) La particolan"tà della volontà è, sì, momento dell'intera co:
den, aber als von der Personlichkeit, der Bestimmung der Frei· scienza della volontà (§ 34), ma non ancora è contenuta nella per·
heit, noch verschieden, Begierde, Bediirfnis, Triebe, zufalliges Be- sonalità astratta in quanto tale. La particolarità è perciò data -
lieben usf. - lm formellen Rechte kommt es daher nicht auf das come desiderio, bisogno, impulsi, voglia accidentale, ecc. -, ma è
besondere Interesse, meinen Nutzen oder [mein] 1 Wohl an - ancora diversa dalla personalità, dalla determinazione della Li-
ebensowenig auf den besonderen Bestimmungsgrund meines bertà.
Willens, auf die Einsicht und Absicht. Nel Diritto formale, pertanto, non importa l'interesse partico-
lare, la mia utilità o il mio benessere, né tanto meno importa il
§ 38
• . particolare motivo determinante - cioè, l'intellezione e intenzione
In Beziehung auf die konkrete Handlung und moralische und - della mia volontà.
sittliche Verhaltnisse, ist"' gegen deren weiteren Inhalt das ab- •
strakte Recht nur eine Moglichkeit, die rechtliche Bestimmung § 38••.•e il suo carattere proibitorio ·
daher nur eine Erlaubnisoder Be/ugnis.Die Notwendigkeit die·
ses Rechts beschrankt sich aus demselben Grunde seiner Ab· · In relazione all'azione concretae ai rapporti morali ed etici, e
straktion auf das Negative, die Personlichkeit und das daraus rispetto al loro più ampio contenuto, il Diritto astratto è sempli-
Folgende nicht zu verletze11. Es gibt daher nur Rechtsverbote,und cemente una possibilità.La determinazione giuridica è perciò sol-
die positive Form. von Rechtsgeboten[,]" hat ihrem letzten Inhal· tanto una liceitào autorizzazione. ·· . .
· .
' .
te nach das Verbot zugrunde liegen. . ,,,, . Proprio a causa della sua astrazione, la necessità di questo di-
.
ritto si limita· al negativo, si limita cioè a non lederela personalità
•
Personlichkeit des Willens als ein Subjektives gegeniibersteht, S 39. L'appropriazione in genera1e come attività della persona
aber dieser, als in sich unendlich[er]• und allgemein[er]•[,]P ist •
.!
die Beschrankung, nur subjektiv zu sein, widersprechend und nich· 3) La singolarità decidènte e immediata della persona si rap-
.
• • • • - '•
"'• • • I Porta a una natura già data. Di fronte a questa natura, la persona-
I
i noch G' el 11/.; nach Rph. •
mVcrhiiltnisscist G• ~, al.,pr. lit. - ' lità della volontà sta come un'entità soggettiva;la limitazione di
i u. Hm, lit; ,. Rph. " [.] lit. •dd. G• ,1.I. . 1
k Rechtcs Rph. · 0 [er] lit, · .. essere soltanto soggettiva, però, contraddice la personalità, in
• •
I [mein) lit. odd.G• ,1,1/. Pollgcn1ein,ist Hn1.
•
tig. Sie ist das Ta Itige, sie aufzuheben und sich Realitat zu geben, quanto questa è entro sé infmita e universale, ed è perciò una li-
oder, was dasselbe ist, jenes Dasein als das ihrige zu setzen.. mitazione nulla. - . . - . · · ·
• . . . - .. •
•••
.
I
La personalità è l'elemento che agisce per rimuov~re quella
limitazione e per conferirsi realità, e ciò equivale a dire: essa agi-
S40
sce per porre quell'esistenza come la sua propria. . ~ .
i •• -
Das Recht ist zuerst das unmittelbare Dasein, welches sich die •
•
Freiheit auf unmittelbare Weise gibt, § 40; Articolazion~ della pri~a parte .
. .
a) Besitz, welcher Eigentum ist; - die Freiheit ist hier die des
a) Inizialmente; il Diritto è l'esistenza immedia.ta che la Liber-
abstrakten Willens uberhaupt, oder eben damit einèr einzelnen
tà si conferisce in modo immediato: è, cioè, possesso che è pro-
sich nur zu sich verhaltenden Person. .· " ' · · ·
b) Die Person[,] q sich von sich unterscheidend[,] q verhalt sich
prietà. La Libertà è qui la Libertà della volontà astratta in genera-
zu einer anderen Person[,]' und zwar haben beide nur als Ei-
le; proprio per questo, essa è la Libertà di una singolapersona che
si rapporta soltanto a se stessa .. · .• . .
gentiimer fiir einander Dasein. Ihre an sich seiende Identitat er-
b) La persona, differenziandosi da sé, si rapporta a un'alrra
halt Existenz durch das Obergehèn des Eigentums. des einen in
das des anderen mit [ihrem]• gemeinsamen Willen und [der]' Er-
persona,e, precisamente, nel senso che ciascuna ha esistenza per
l'altra soltanto come proprietario. La loro identità essente-in-sé
haltung ihres Rechts, - im Vertrag. . . . . . : .. '"
riceve esistenza mediante il passaggio della proprietà dell'uno in
c) Der Wille als (a) in seiner Beziehung auf sich, (b) nicht von
quella dell'altro, passaggio attuato con volontà comune e ciascu-
einer anderen Person, sondern • in sich selbst unterschieden, ist
[[er ]] v, als hesondererWille[,] w von sich als an und /ur sich seien- no conservando il proprio diritto. Questo awiene nel contratto.
dem verschieden und entgegengesetzt, - Unrechtund Verbrechen. . c) Quando la volontà è (1) autorelazionantesi ed è (2) diffe-
renziata non da un'altra persona, bensì differenziata entro se stes-
Die Einteilung des Rechts in Personen-,Sache,1-Recht'und das Recht sa, 'allora essa (in quanto volontà particolare)è diversa da sé e
zu Aktionen hat, sowie die vielen anderen dcrglcichen Einteilungen, contrapposta a sé (in quanto volontà essente-in-sé-e-per-se). Que-
zuniichst den Zweck, die Menge des vorliegenden unorganischen Stoffs
sto è il momento dell'illecitoe del delitto.
in eine iiu&rliche Ordnung zu bringen. Es liegt in diesem Einteilen vor-
nehmlich die Verwirrung, Rechte, welche substanticlle Verhiiltnisse, wie Altre partizioni del Diritto astratto. La partizione del diritto in
Familie und Staat, zu ihrer Voraussetzung haben, und solche, die sich diritto personale,diritto realee diritto ad azioni, come pure le molte altre
auf die blolle abstrakte Persiinlichkeit beziehen, kunterbunt zu vermi- partizioni analoghe, hanno innanzitutto lo scopo di dare un ordine este-
schen. In diese Verwirrung gehiirt die Kantische und sonst beliebt ge- riore alla moltitudine dei materiali disorganici che ci stanno di fronte.
wordene Einteilung in siichliche,personliche und dinglich I personliche In tali partizioni vige soprattutto la confusione che mescola alla rin-
Rechte. Das Schiefe und Begrifflose der Einteilung in Personen-und Sa- fusa diritti che hanno per presupposto rapporti sostanziali - come fami-
chenrecht,das in dem riimischen Rechte zugrunde liegt, zu entwickeln glia e Stat~ -, e· diritti che si riferiscono invece alla mera personalità
(das Recht zu Aktionen betrifft die Rechtspflege und gchiirt nicht in die- astratta. E In questa confusione cade anche la partizione kantiana, che
.se Ordnung), wiirde zu weit fiihren. Hier erhellt schon so viel, dall nur peraltro gode di molto favore, in: diritti reali, diritti personalie diritti I
die Personlichkeitein Recht an Sachen gibt und daher das persiinliche personali-reali101.
Recht wesentlich Sachenrechtist, - Sache im allgemeinen Sinne als das La distinzione giuridica romana tra diritto personale e diritto reale.
der Freiheit iibèrhaupt Aullcrliche, wozu auch mein Kiirper, mein Le- --;: S~remmo con~otti troppo lontano se dovessimo sviluppare quanto
ben gehiirt. Dies Sachenrecht ist das Recht der Personlic/Jkeit
' ..
als solcher. • v_ed1 erroneo e d1·aconcettuale nella partizione in diritto personalee di-
ii
.. '. ritto reale,la quale sta alla base del diritto romano 102 (il diritto ad azioni
~oncern~ l'amministrazione della giustizia e non appartiene alla sfera qui
.
- tn questione).
,
• [,] 111,add.G• et o/. ,. [[cri) lit. Per quanto abbiamo detto finora, risulta già abbastanza chiaro che
' [,) llt, add.Hm. ~ [,) lit. solo la personalitàconferisce un diritto a cose,e ciò significa che il diritto
• [ihrcm) lit. Sachtn-Rccht lit; Pcnonen·
• Prr1011en-. i personale è essenzialmente diritto reale, diritto a cose - dove «cosa» va
1 [dcr) lit: S•chcn-Rccht . Rph; Persone11-Sachen·
11 (b) nicht von ciner ondcrcn Person, son- rccht Hm. inteso nel ~ns~ lato di ciò che è esteriore alla Libertà in generale, e a
dcm lit; nicht von cincr andercn Pcrson •
•
~uesta ester1or1tàappartiene anche il mio corpo, la mia vita. Questo di-
(b), sondcm Rph. ritto reale è il diritto della personalitàin quanto tale. · ·· ·
-
Was aber das im réimischen Rechte sogenannte PersonenrechtYbetrifft, Secondo il cosiddetto diritto personale romano, invece, un uomo è
so soll der Mensch erst, mit einem gewissen status betrachtet, eine Per- una persona solo se è considerato in possesso di un certo status (Heinec-
son sein (Heineccii Elem. Jur. Civ. S LXXV.); im réimischen Rechte ist cii, Elem. Jur. Civ., S LXXV) 10'. Nel diritto romano, quindi, persino la
hiermit sogar die Perséinlichkeit selbst, als gegeniiber der Sklaverei, nur personalità stessa - come contrapposta alla schiavitù - è soltanto uno
ein Stand, Zustand. Der Inhalt ·des réimischen sogenannten Personen- stato,una condizione.
rechts • betrifft dann auBer dem Recht an Sklaven, wozu ungefahr auch Oltre al diritto sugli schiavi (nd quale rientrano più o meno anche i
die Kinder gehéiren, und dem Zustande der Rechtlosigke11 (capitisdimi- figli) e alla condizione di privazionedei diritti civili (capitisdeminutio)•04,
nutio) [noch] • die Fam11ienverhiiltnisse.Bei Kant sind vollends die Fami- il contenuto del cosiddetto diritto personale romano riguarda poi anche
lienverhaltnisse[[,]]b die auf dinglicheWeisepersonlichenRechte. - Das i rapportidi famiglia. Nello stesso Kant i rapporti familiari coincidono
réimische Personenrecht < ist daher nicht das Recht der Person als sol- perfettamente con i diritti personalidi naturareale1 °'.
cher, sondern wenigstens der besonderenPerson; - spiiterhin d wird sich Il diritto personale romano, perciò, non è il diritto della persona in
zeigen, daB das Familienverhaltnis vielmehr das Aufgeben der Perséin- quanto tale, ma, al massimo, è il diritto della persona particolare.- Più
lichkeit zu seiner substantiellen Grundlage hat. Es kann nun nicht an; avanti •06 si mostrerà che la base sostanziale del rapporto di famiglia è
ders als verkehrt erscheinen, das Recht der besondersbesti,nmten Person piuttosto la rinuncia alla personalità. - ..
vor dem allgemeinen Rechte der Perséinlichkeit abzuhandeln. - Die per- - Ora, non può non sembrare un'inversione del vero ordine il fatto di
sonlichenRechte bei Kant sind die Rechte, die aus einem Vertrage ent- trattare il diritto della persona particolaredetel'minataprima del diritto
stehen, daB lch etwas gebe, leiste - das jus ad rem im réimischen Recht, universale della personalità.
das _aus einer ObligatioIentspringt. Es ist allerdings nur eine Person, die D «diritto personale» di Kant. In Kant 107 i diritti personalisono i
aus einem Vertrage zu leisten hat, sowie auch nur eine Person, die das diritti che sorgono da un contratto; in base a tale contratto, lo dò qual-
Recht an eine solche Lèistung erwirbt, aber ein solches Recht kann man cosa, compio una qualche prestazione (nel diritto romano ciò corrispon-
darum nicht ein perséinliches nennen; jede Art von Rechten kommt nur de aljus ad rem che scaturisce da una Iobligatio)•08• Certo, è soltanto una
einer Person zu [,] • und objektiv ist ein Recht aùs dem Vertrage nicht persona a fornire una prestazione in base a un contratto, come pure è
Recht an eine Person, sondern nur an ein ihr AuBerlichcs, oder etwas soltanto una persona ad acquisire il diritto a una tale prestazione; non
von ihr zu VerauBemdes 1, immer an eine Sache.1 per questo, tuttavia, un tale diritto può chiamarsi personale. Infatti, ogni
specie di diritti spetta soltanto a una persona, mentre invece, oggettiva-
•mente; non è un diritto a una persona quel diritto che deriva da un con-
tratto; quest'ultimo è soltanto il diritto a qualcosa di esteriore alla perso-
na,'oppure a qualcosa che dev'essere alienato da essa: insomma, è diritto
sempre e soltanto a una cosa. I
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a Pcrsonenrcch1s Hm; Pcrsoncnrcchtcs - J Pcrson.- spiitcrhin Hm.
Rph.. • [,) lit. add. Hm:
• [noch) lit. f VcriuBcrndes G• ~, di.; vcriuJkrndes,
b [[,]) lit. ,xp. Hn1. Rph, lit. '
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DAS EIGENTUM •
LA PROPRIETA·' .
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§ 41 .
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"\ Introduzione: I. Teoria della proprietà privata
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Die Person muB sich eine auBere Sphiireihrer Freiheitgeben, § 41. La volontà e la sfera esteriore della sua Libertà
um als Idee zu sein. Weil die Person der an und fiir sich seiende 0
, '
unendliche Wille in dieser ersten noch ganz abstrakten Bestim- Per esse re in quanto Idea, la persona deve darsi una sfera
mung ist, so ist dies von ihm Unterschiedene, was die Sphare sei- esterna dellasua Libertà. ., . ,
ner Freiheit ausmachen kann, gleichfalls als das von ihm unmit· Ora, la persòna è la volontà infinita essente-in-sé-e-per-sé in iI
·te/bar Verschiedeneund Trennbarebestimmt. . " . ., 1 .
questa prima dete1111inazioneancora del tutto astratta. Di conse-
'
'
guenza, ciò che è differente da questa volontà e che può costitui-
•
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. § 42. re la sfera della sua Libertà, è analogamente determinato come
'
qualcosa di immediatamentediversoe separabiledalla volontà.
Das von dem freien Geiste unmittelbar Verschièdené' ist fiir
. .'.
.
ihn und an sich das iiufterlicheiiberhaupt, - eine Sache,ein Un- § 42. L'esteriore come cosa '
hig sind, ist hier bei der Person, die selbst noch in ihrer ersten mente naturali; non sono invece in questione le determinazioni
Unmittelbarkeit ist, die Rede. che divengono cose
'•
attraverso
.
la mediazione
- .
della volontà.
•
•
Geistige Geschicklichkeiten, Wissenschaften, Kiinste, selbst Religiii- Anche le estrinsecazioni dellò .spirito possono essere «cose•. At-
ses (Predigten, Messen, Gebete, Segen in geweihten Dingen) [,] i Erfin- titudini spirituali, scienze, arti, persino pratiche religiose (prediche, mes-
dungen usf. werden Gegenstandek des Vertrags, anerkannten Sachen in se, preghiere, benedizioni di cose sacre), invenzioni, ecc., vengono messe
Weise des Kaufens, Verkaufens usf. gleichgesetzt. Man kann fragen, ob sullo stesso piano di oggetti di contratto, di cose riconosciute tali nel!' ac-
der Kiinstler, der Gdehrte usf. im juristischen Besitze seiner Kunst, Wis- quisto, nella vendita, ecc. .
senschaft, seiner Fahigkeit[,] 1 eine Predigt zu halten, Messe zu lesen · Ci si può chiedere se l'artista; lo studioso, ecc., sia nd possesso giuri-
usw. sei, d.i. ob dergleichen Gegenstande Sachen seien. Man wird An- dico della sua arte, della sua scienza, della sua capacità di tenere una pre-
stand nehmen, solche Geschicklichkeiten, Kenntnisse, Fahigkeiten usf. dica, di dire messa, ecc.; ci si può chiedere, cioè, se tali oggetti siano
Sachen zu nennen; da m iiber dergleichen Besitz einerseits ·als iiber Sa- cose. ··
•
•
chen verhanddt und kontrahiert wird, er andererseits aber ein lnneres Probabilmente, si esiterà a chiamare cose tali attitudini, cognizioni,
und Geistiges ist, kann der Verstand iiber die juristische Qualifikation capacità, ecc. Infatti, su un possesso del genere, da un lato, si negozia e si
dessdben in Verlegenheit sein, da ihm nur der Gegensatz: daB Etwas" contratta come su cose, mentre, dall'altro lato, esso è qualcosa di interio-
I
entweder Sache oder Nicht-1 Sache (wie 0 das Entweder unendlich, Oder re e di spirituale. L'intelletto può perciò essere in imbarazzo riguardo al-
endlich), vorschwebt. Kenntnisse, Wissenschaften, Talente usf. sind frei- la qualificazione giuridica di questo possesso, in quanto esso si trova da- ,
lich dem freien Geiste eigen und ein lnnerliches desselben, ·nicht ein vanti questa opposizione: Qualcosa o. è cosa o è Inon-cosa (così come si
AuBerliches, aber ebensosehr kann er ihnen durch die AuBerung ein trova davanti all'opposizione: O infinito O finito). .· .. . ·
auBerliches Dasein geben und sie veriiufiern(s. unten), \\'odurch sie un- Ora, cognizioni, scienze, talenti, ecc., sono indubbiamenti propri
ter die Bestimmung von Sachengesetzt werden. Sie sind also nicht zuerst dello spirito libero e appartengono alla sua interiorità, non alla sua este-
ein Unmittelbares, sondern werden es erst durch die Vermittlung des riorità. Lo spirito, però, mediante l'estrinsecazione, può conferire loro
Geistes, der sein lnneres zur Unmittelbarkeit und A.uBerlichkeit herab- un'esistenza esteriore e alienarli (v. infra) 109, ed è per questo che essi
setzt. ,...Nach der unrechtlichen und unsittlichen Bestimmung des romi- vengono posti sotto la determinazione di cose.
schen Rechts waren die Kinder ,çachenfiir den Vater und dieser hiermit Tali attitudini, ecc., dunque, non sono inizialmente un qualcosa di
im juristischen Besitze seiner Kinder, und doch wohl stand er auch im immediato, bensì lo divengono solo attraverso la mediazione dello spiri-
sittlichen Verhaltnisse der Liebe zu ihnen (das freilich durch jenes Un- to, il quale abbassa la propria interiorità a immediatezza ed esteriorità. · .
recht sehr geschwacht werden muBte). Es fand darin also eine, aber ganz li figlio come «cosa,. nel diritto romano. Secondo una dete1111i-
unrechtliche Vereinigung der beiden Bestimmungen von Sache und ~azione antigiuridica e antietica del diritto romano, i figli erano cose per
Nicht-Sache statt. - lm abstrakten Rechte, das nur die Person als solche, ti padre, e questi era ·'quindi nel possesso giuridico dei propri figli 110;
somit auch das Besondere, \\•as zum Dasein und [zur] P Sphare ihrer tuttavia, il padre stava certo con i figli anche nel rapporto etico dell'a-
Freiheit gehiirt, nur insofern zum Gegenstande hat, als es als ein von ihr more (rapporto che comunque doveva certamènte essere assai indeboli-
Trennbares q und unmittelbar Verschiedenes ist, dies mache seine wesent· to da quella antigiuridicità). Qui, dunque, aveva luogo un'unificazione,
liche Bestimmung aus, oder es kiinne sie nl1r erst ,•ermittelst des subjek- anche se interamente antigiuridica, delle due dete1111inazionidi cosa e
tiven Willens erhalten, kommen geistige Geschicklichkeiten, _Wissen-. non-cosa. . . :
schaften usf. allein nach ihrem juristischen Bcsitze in Betracht; der Besitz Capacità spirituali come oggetto di normativa giuridica. Il Diritto
des Kiirpers und des Geistes, der durch Bildung, Studium, Gewiihnung astratto ha per oggetto soltanto la persona in quanto tale; pertanto, esso
usf. erworben wird, und als ein in11eres Eigentu,n des Geistes ist, ist hier ha, sì, per oggetto anche il particolare che appartiene ali' esistenza e alla
•
s~eradella Libertà della persona, ma solo nella misura in cui questo par-
• ticolare è qualcosa di separabile e di immediatamente di,•erso dalla per-
sona - si tratti poi di una determinazione essenziale di questo· qualcosa,
• • ·.
oppure di una determinazione che esso può ricevere unicamente me-
• diante la volontà soggettiva. . · ·.. ·.. ·. , . ·
I •
•
. • •
Nel Diritto astratto, di conseguenza, attitudini, scienze, ecc., vengo-
i [,I Ut,,xp. G• ,1.1. . . O
Sache (wie B, L'L', Hm, lit; Sache, wie no prese in considerazione solo secondo il loro possesso giuridico. Nella
k werden [, als) Gegenstiinde lit. R11h. sf~r~gi~ridico-astratta non rientra invece il possesso del corpo e dello
I [,) oJJ. G• ,1 al.,pr. lit. P [zur) lit.
•Trennharn G 0 ,1 a/.; tn,nnbares Rph.
s~1r1t~,1~quale possesso viene acquisito attraverso la fo111,azione,lo stu·
"'nennen: da G• el o/.,pr. lit. '
•erwu Hm.
• dio, I abitudine, ecc., e costituisce una proprietàinterna dello spirito .
138 [49-,1] . . .. •
'·' ~ - FILOSOFIADELDIRITfO TI'O. I. PROPRIETA
I. DIRITI'OASTRA [49-,1] 139
nicht abzuhandeln... Von dem Obergangeaber eines solchen geistigen Ei- Infine, quanto al passaggiodi una tale proprietà spirituale nel)' este-
gentums in die AuBerlichkeit, in welcher es unter die Bcstimmung eines riorità, nella quale essa cade sotto la determinazione di una proprietà
juristisch-rechtlichen Eigentums fallt, ist erst bei der Veriiu/Serung
zu 111
giuridica in senso tecnico, se ne parlerà a proposito dell'alienazione .I
sprechen, I ' · · ·'· · __ · .
• • •
'
§ 44. ll diritto· di appropriazione dell'uomo su ogni cosa
§ 44
La persona ha il diritto di mettere la propria volontà in ogni
Die Person hat das Recht, in jede Sache ihren Willen zu legen, cosa. In virtù di ciò, la cosa è la Mia e riceve la mia volontà come
welche dadurch die Meinige ist [und] zu' ihrcm substantiellen suo fine sostanziale (essa, infatti, non ha entro se stessa un tale fi.
Zwecke (da sie einen solchen nicht in sich selbst hat), ihrer• Be- ne), come sua detern1inazione e anima. .
stimmung und Seele meinen Willen erhiilt, -·absolutes Zueignungs- - Questo è l'assoluto diritto di appropriazionedell'uomo su ogni
recht des Menschen auf alle Sachen. cosa.
Diejenige sogenannte Philosophie, welche den unmittelbaren einzel- L'idealismo della volontà libera. C'è una sedicente filosofia 112che
nen Dingen, dem Unpersonlichen, Realitat im Sinne von Selbstandigkeit alle singole cose immediate, a ciò che è impersonale, attribuisce realità
und wahrhaftem Fiir- und Insichsein zuschreibt, ebensci diejenige, wel- nel senso dell'autonomia e del vero essere-per-sé ed entro-sé. Un'altra fi.
che versichert, der Geist konne die. Wahrheit nicht erkennen und nicht losofia, poi, asserisce che lo spirito non può conoscere la Verità e non
wissen, was das Ding an sichist, wird von dem Verhalten des freien Wil- può sapere che cosa sia la cosa-in-sé 111. ·
lens gegen diese Dinge unmittelbar widerlegt. Wenn fiir das BewuBtsein, Ora, tali posizioni vengono immediatamente confutate dal compor-
fiir das Anschauen und Vorstellen die sogenannten Aufiendingeden tamento che la volontà assume verso queste cose. Infatti, se per la co-
Schein von Selbstandigkeit ha ben, so ist "dagegen der freie Wille der scienza, per l'intuizione e per la rappresentazione, le cosiddette cose
Idealismus, die Wahrheit solcher Wirklichkeit. -. esternehanno la parvenza dell'autonomia, la volontà libera costituisce
• • -, • invece l'idealismo, la verità di tale realtà.
••
• -·.
§ 45 ' - .. .
.
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. § 45. Possesso e proprietà
DaB Ich etwas in meiner selbst iiuBeren Gewalt habe, macht
den Besitz aus, sowie die besondere Seite, daB Ich etwas aus Il possesso consiste in ciò: Io ho qualcosa nel mio stesso pote-
natiirlichem Bediirfnisse, Triebe und der Willkiir zu dem Meini- re esterno. Parallelamente, l'interesse particolare del possesso è il
gen mache, das besondcre Interesse des Besitzes ist. Die Seite lato particolare per cui lo rendo Mio qualcosa sulla base di biso-
aber, daB Ich als freier Wille mir im Besitze gegenstiindlich und gni e impulsi naturali e dcli' arbitrio.
hiermit auch erst wirklicher Wille bin, macht das Wahrhafte und La determinazione della proprietà - la quale in questa sfera
Rechtliche darin, die Bestimmùng des Eigentums aus .. ,., - costituisce il vero aspetto giuridico -, invece, è il lato per cui Io,
Eigentum zu haben, erscheint in Riicksicht auf das Bediirfnis, indem nel possesso, sono ai miei occhi oggettivamente come volontà li-
dieses zum Ersten gemacht wird, als Mittcl; die wahrhufte Stellung aber bera, e quindi anche, per la prima volta, come volontà reale. _
ist, daB vom Standpunkte der Freiheit aus das Eigen Iit1m[,] 1 als das er- Proprietà come mezzo e come fine. Rispetto al bisogno, conside-
ste Daseinderselben, wesentlicher z,,•eck fiir sich ist. ·- rato come ciò che viene prima, l'aver-proprietà appare come mezzo. In-
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.. - -. • .
. ' .. vece la posizione autentica è che, dal punto di vista della Libertà, la pro-
· § 46
. . .. _. . .' prietà, Iin quanto è là prima esislen'l.11
della Libertà stessa, è fine essenzia-
•
le per sé.
Da mir im Eigentum mein Wille als personlicher, somit als ..
Wille des Einzelnen objektiv wird, so erhiilt es den Charakter von § 46. Proprietà privata e proprietà comune
Privateigentum, und gemeinschaftliches Eigentum, das seiner Na-
•
,; __ ,· - . ~o!ché nella proprietà la mia volontà diviene oggettivamente
.. '. .
a1 m1e1occhi come volontà personale, e quindi come volontà di
;
',
I
140 c,1.,2] · . . FILOSOFIADELDIRl'ITO L DIRITIO ASTRAITO.I. PROPRIETA c,1.,2] 141
'
tur nach vereinzelt besessen werden kann; die Bestimmung. von La proprietà comune, invece, la quale per sua natura può es-
einer an sich auflosbarenGemeinschaft, in der meinen ~nteil zu sere posseduta isolatamente, riceve la deter111inazione di una co-
lassen, fiir sich Sache der Willkiir ist. · munione in sé dissolubile,nella quale il fatto che Io lasci o ceda la
Die Benutzung elementarischerGegenstiinde ist,. ihrer. Natur !1ach, mia parte è, di per sé, cosa che appartiene ali' arbitrio.
nicht fahig, zu Privatbesitz partikularisiert zu werden. -1?1e agra~zschen Limiti dell'appropriazione. · L'utilizzo di oggetti elementari114non
Geset1.ein Rom enthalten einen Kampf zwischen Geme1nsamke1t und è idoneo, per la loro natura, a essere particolarizzato in pos5ilSO privato.
Privateigentiimlichkeit des Grundbesitzes; die letztere mu6t~ als das Superiorità razionale della proprietà privata rispetto alla mera pro-
verniinftigere Moment, obgleich auf Kosten andere~ Rechts, d1e .~be.r- prietà comune. · Le leggi agrariea Roma 11' implicano una lotta tra la
hand behalten.· - Fa1nilien/ideiko1nmissarisches" E1g~ntum e~thal~ e1n comunione e la proprietà privata del possesso fondiario. La proprietà
Moment dem das Recht der Personlichkeit und dam1t des Pr1vate1gen- privata, in quanto momento più razionale, non· poteva non avere il so-
tums ent~egensteht. Aber die Bestimmungen, d!e das Priva~eigentum be- pravvento, anche se a spese del!' altro diritto.
treffen konnen hoheren Spharen des Rechts, e1nem Geme1nwesen, dem I.a stessa proprietà/idecommissariadi/amiglia 116implica un momen-
Staate[,] v untergeordnet werden mi.issen, wie [dies] w in Ri.icksic~t auf to .al ..
quale si contrappone il diritto della personalità e, quindi, della pro-
Privateigenti.imlichkeit beim Eigentum einer sogenannt_en moral1sc~.en . . .. . .
pneta privata. · , , · · .
. . .
, · · · · ·
.
Person [oder beim] • Eigentum in toter Hand, der Fall tst. Jedoch kon-
· · Limiti del diritto alla prÒprietà privata. ... Le determinazioni che
nen soÌche Ausnahmen nicht im Zufall, in Privatwillki.ir, Privatnutzen,
I concernono la proprietà privata,' però, possono dover essere subordinate
sondern nur in dem verni.inftigen Organismus des Staates begrund~t
/ a sfere superiori del Diritto; cioè a una comunità, allo Stato; è questo il
sein. - Die Idee des platonischenStaates enthalt das U~recht ~e~en d~e
' caso, in un sistema di proprietà privata, della 'proprietà di una cosiddetta
Person, des Privateigentums unfahig zu sein, als allgem~1nesPr1nz1p.D1e
persona morale, oppure della proprietà di manomorta 117 .
Vorstellung von einer frommen oder freu~dschaftl1_chen und sel.~st
Tuttavia, tali eccezioni non possono fondarsi sul caso, sull'arbitrio
erzwungenen Verbri.iderung der Menschen m1t I Geme!nscha/tde~ Guter
privato o sull'utilità privata; ma soltanto sull'organismo razionale dello
und der Verbannung des privateigenti.imlichen Prinzt~s ~ann s1ch.der Stato. ,
Gesinnung leicht darbieten, \\•elch~ die_N~tur der ~re1he1t des Ge1stes ' ' '
und des Rechts verkennt und sie n1cht 1n 1hren best1mmte~ Momen!en Critica della proprietà comune. L'Idea dello Stato platonico con-
erfa6t. Was die moralische oder religiose Ri.icksicht betr1.~ft, so h1~lt tiene, come principio generale, l'aspetto antigiuridico di dichiarare la
persona non suscettibile di proprietà privata 118. . . . ,
Epikur seine Freunde, wie sie, einen solchen Bund der Gutergeme1n-
schaft zu errichten, vorhatten, gerade aus dem Grunde da~on ab, weil La rappresentazione di una fratellanza pia, o amichevole, o persino
dies ein Mi6trauen beweise, undY die einander mi6trauen,.n1.cht Freunde coercitiva degli uomini, attuata mediante la comunione dei beni e la I
seien (Diog. Laert. I. X. n. VI.). , messa al bando del principio della proprietà privata, può facilmente pre-
sentarsi all'animo di chi disconosce la natura della Libertà dello spirito e
. . . '
del Diritto e non la comprende nei suoi momenti deter111inati.· · ·
. § 47 .. . -
' '
' Per quanto riguarda l'aspetlo morale o religioso, Epicuro bloccò i
'
·, Als Person bin Ich selbst unmittelbar einzelner•,- dies heiBt suoi amici quando essi manifestarono l'intenzione di istituire un tale pat-
to di comunione dei beni; egli lo fece proprio per la ragione che questo
in seiner weiteren Bestimmung zunachst: lch bin lebendigin die_-
patto dimostrerebbe diffidenza, e coloro che diffidassero l'uno dell'altro
sem organischenKorper,welcher mcin dem Inhalte nach allge"!e1- non sarebbero amici (Diog. Laerz., I. X, 6) 119 . . .
nes ungeteiltes auEeres Dasein, die reale Moglichkcit alles we1.1er ' '
' '
u Fa,nilit11fideikomn1/s1arische1
milien-FideikommissarischtsRph. z Einul,,er Rph. 1
rnia indivisa esistenza esterna - esistenza che, secondo il contenu-
•
• [,] Hm. • Dasein/isr Hm.
~ [dies] llt. b ich Rph. •• t?,è universale-, ed è la possibilità reale di qgni esistenza ulte- '
mein Leben und [meinen]<Korper, wie andere Sachen, nur inso- A un tempo, però, è solo nella misura in cui la mia volontà è,
/ern es mein Wille ist. . che Io, in quanto persona, ho la mia vita e il mio corpo, e altre co-
'
' se ancora.
DaB Ich nach der Seite, nach welcher Ich nicht als der fiir sich seien-
de, sondem als der unmittdbare Begriff existiere, lebendigbin und einen Vlo vivente come esistenza del Concetto immediato. Io sono vi-
organischen Korper habe, beruht auf dem Begriffe des Lebens und dem vente e ho un corpo organico: questo fatto appartiene al lato della mia
des Geistes als Seele, - auf Momenten, die aus der Naturphilosophie esistenza come Concetto immediato, e non a quella come Concetto es-
(Enzyklop. 8er philos. Wissensch. S 259 ff. vgl. SS 161, 164 und 298) sente-per-sé.Esso si fonda sul concetto della vita e sul concetto dello spi·
und der Anthropologie (ebendas. S 318) aufgenommen sind. - rito come anima, cioè su momenti che qui sono assunti dalla Filosofia
Ich habe diese Glieder, das Leben nur, inso/ernlchJ 1vill;das Tier della Natura (Encicl.dellescienzefilos., SS 259 ss.; cfr. 161, 164 e 298) 120
kann sich nicht selbst verstiimmeln oder umbringen, aber der Mensch. j e dall'antropologia (ibid.,§ 318) 121
.
'
, Libertà umana di disporre di corpo e vita. Ora, Io ho queste
§48 ' membra, ho la vita, solo nella misurain cui lo voglio.L'animale non può
'
• ' I '
'
, • mutilarsi o uccidersi, l'uomo invece lo può. j
Der Korper, insofern er unmittelbares Dasein ist, ist er dem
Geiste nicht angemessen; um williges Organ und beseeltes Mittel § 48. b) In relazione ad altro: esistenza corporea della persona
. '. . .
desselben zu sein, muE er erst von ihm in Besitz genommen_wer- ' '
'
'
'
den (§ 57). - Aber fiir andere bin Ich•. wesentlich ein Freies in Nella misura in cui è esistenza immediata, il corpo non è ade-
meinem Korper, wie Ich• ihn unmittelbar habe. , / guato allo spirito. Per essere un organo volitivo e un mezzo ani-
mato dello spirito, il corpo dev'essere prima preso in possesso dal-
Nur weil Ich als Freies im Korper lebendig bin, darf dieses lebendige lo spirito stesso (§ 57).
Dasein nicht zum Lasttiere miBbraucht \\•erden. Insofcrn Ich lcbe, ist
meine Seele (dcr Bcgriff und hoher das Freie) und der Leib nicht ge- Per altri, invece, Io sono essenzialmente un'entità libera nel
schieden, dieser ist das Dasein der Frciheit und Ich empfinde in ihm. Es mio corpo, quale Io l'ho immediatemente.
' '
ist daher nur ideeloser, sophistischer Verstand, welcher die Unterschei· Il corpo umano come esistenza della Libertà. . È solo perché nel
dung machen kann, daB das Ding an sich,die Secle, nicht beriihrt oder corpo Io sono vivente come entità libera, che di questa esistenza vil•ente
angegriffen werde, wenn der KorpermiBhandelt und die Existenz der non si può abusare come di una bestia da soma. · , ·
Person der Gewalt eines anderen unteru•orfen wird. lch kann mich aus · Nella misura in cui Io vivo, la mia anima (il Concetto e, in modo più
meiner Existenz in mich zuriickziehen und sie zur iiuBerlichen machen, elevato, la Libertà) non è separata dal corpo: il corpo è l'esistenza della
- die besondere Empfindung aus mir hinaushalten und in den Fesseln Libertà e io sento in esso. .
frei sein. Aber dies ist mein Wille, /iir den anderenbin Ich in meinem Pertanto, solo un intelletto privo di idee, sofistico, può fare la distin-
Korper; /rei fiir den anderenbin Ich nur als frei im Dasein,ist ein identi· zione secondo cui, qualora il corpovenga maltrattato e l'esistenzadella
scher Satz (s. meine Wissensch. der Logik I. Bd. S. 49 ff.). MeinemKor- persona assoggettata al potere di un altro, comunque la cosa-in-sé -1' ani·
per von anderen angetane GC\\•altist Mir angetane Gewalt. ma - non verrebbe toccata o intaccata 122.. ,
DaB, weil Ich empfinde, die Beriihrung und Gewalt gegen meinen lò posso ritrar1ni dalla mia esistenza e renderla esteriore, posso tene-
Korper mich unmìttelbar als wirklich und gegenzviirtig beriil\rt, macht re lontano da ine la sensazione particolare ed essere libero nelle catene.
den Unterschied Z\\'ischen personlicher Beleidigung und zwischen Ver- Ma questa è la 111ia volontà, mentre invece, per l'altro,Io sono libero nel
letzung meines iiuBeren Eigcntt1ms,als in \\'elchem mein Wille nicht in mio corpo; «io sono liberoper l'altro»e «io sono liberonell'esistenza»
dieser unmittelbaren Gegen\\•art und Wirklichkeit ist. j . costituiscono una medesima proposizione (v. la mia ScienzadellaLogica,
,
voi. I, B., pp. 49 ss.) 123 . La \•iolenza fatta da altri al mio corpoè una vio-
•
lenzafatta a Me.
Offesa penionale e lesione della proprietà esterna. Poiché Io sen-
•
' to, ciò che tocca e violenta il mio corpo tocca immediatamente me in
quanto realee presente:questo fatto dà luogo alla differenza tra offesa
• • personalee lesione della mia proprietà esterna - quest'ultima intesa co-
me proprietà in cui la mia volontà non ha quella immediata presenza e
' ' . . realtà.j , ". . . , · ·
' [mcincn) 111
· " . ' . . .. '
d ich Rph.
,,
144 c,,i.,,J · FILOSOFIADELDIRITTO I. DIRITIO ASTRAITO.I. PROPRIETÀ
§49 •
....,'
. ' . III. La proprietà
.
particolare
. ,. .. .-.
lm Verhiiltnisse zu iiuBerlichen Dingen ist das Verniin/tige, ' ' ..,· ~ - .' . ·, .
.
'
• •
daB Ich Eigentum besitze; die Seite des Besonderenaber begreift § 49. Accidentalità della proprietà particolare .
die subjektiven Zwecke, Bedurfnisse, die Willkur, die Talente, ·- ...
' ·,, ·-·-·· ' . ~····- ... . · .. ,.
au.Bere Umstande usf. (§ 45)[;) 1.hiervon hangt der Bcsitz bloB als · Nel rapporto· dell'Io verso cose esteriori, l'aspetto razionale
solcher ab, aber diese besondere Seite ist in dicser Sphare der ab- consiste nel possedere proprietà.
strakten Personlichkeit noch nicht identisch mit der Freiheit ge- L'aspetto particolare,invece, abbraccia i fini soggettivi, i biso-
setzt. Was und wieviel Ich besitze, ist daher eine rechtliche Zufal- gni, l'arbitrio, i talenti, le circostanze esterne, ecc. (§ 45); da qui
ligkeit. · . · •• ·dipende il possesso meramente tale. · ··· ··
. . Ora, nella sfera della personalità astratta, questo aspetto parti-
· ·· In der Personlichkeit sind die mehreren• Personen, wenn man hier
colare non è ancora posto come identico alla Libertà. Che cosae
von Mehreren h sprechen will, \l'O noch kein solcher Unterschied stattfin-
det, gleich. Dies ist aber ein leerer tautologischer Satz; denn die Person
quantolo possegga, perciò, è un'accidentalità giuridica.
ist als das Abstrakte eben das noch nicht Besonderte und in bestimmtem. L'uguaglianza formale delle persone. Nella personalità, sono
Unterschiede Gesetztei. - Gleichheitist die abstrakte Identitat des Ver- · uguali la maggior parte delle persone - se si vuol proprio parlare di
standes, auf welche das reflektierende Denken[,]i und damit die"Mit- . «maggior parte>>nel presente contesto, in cui una tale differenza non ha
telmaBigkeit des Geistes iiberhaupt, zunachst verfallt, wenn ihm die Be- ' ancora a,"llto luogo. · ·
ziehung der Einheit auf einen Unterschied vorkommt. Hier ware die Questa, però, è una vuota proposizione tautologica, perché la perso-
Gleichheit nur Gleichheit der abstrakten Personen als solcher, aufter na, in quanto entità astratta, è appunto entità non ancora particolarizzata
welcher eben damit alles k, \\•as den Besitz betrifft, dieser Boden der Un- né posta in una differenza determinata.
gleichheit, fallt. - Die bis\\•eilen gemachte Forderung der Gleichheitin I:uguaglianzaè l'identità astratta dell'intelletto, nella quale s'imbatte
Austeilung des Erdbodens oder gar des \\•eiter vorhandenen Vermogens, inizialmente il pensiero riflettente - e con esso la mediocrità spirituale in
ist ein um so leererer und oberfliichlichcrer Verstand, als in diese Beson- generale - allorché gli compare davanti la relazione dell'unità a una dif-
derheit nicht nur die auBere Naturzufiilligkeit, sondern auch der ganze ferenza. Nel nostro caso, l'uguaglianza sarebbe soltanto uguaglianza del-
Umfang der geistigen Natur in ihrer unendlichen Besonderheit und Ver- le persone astratte in quanto tali, al di fuori della quale cade tutto ciò che
schiedenheit, sowie in ihrer zum Organismus entwickelten Vemunft fallt. riguarda quel terrenodelladisuguaglianzache è il possesso. ·
- Von einer Ungerechtigkeitder Natur iiber ungleiches Austeilen des Be- · L'astratta rivendicazione dell'uguaglianza del possesso fondiario. -
I
sitzes und Vermogens kann nicht gesprochen werden, denn die Natur Talvolta si è avanzata la rivendicazione dell'uguaglianzanella distribuzio-
ist nicht frei, und darum weder gerecht, noch ungerecht. DaB alle Men- ne della terra o anche, addirittura, degli altri beni esistenti. .
schen ihr Auskommen fiir ihre Bediirfnisse haben sollen, ist teils ein mo- · Ora, tale rivendicazione è frutto di un intelletto ancora più vacuo e
ralischer und, in dieser Unbestimmtheit ausgesprochen, zwar wohlge· superficiale di quello precedente. In questa sfera della proprietà partico-
meinter, aber, wie das bloB Wohlgemeinte iiberhaupt, nichts Objektives lare, infatti, rientra non solo )' accidentalità naturale esterna, ma anche
seiender Wunsch, teils ist Auskommen etwas anderes als Besit1.und l'intero ambito della natura spirituale, sia nella sua infinita particolarità e
gehort einer ande~en Sphiire, der biirgerlichen Gesellschaft, an. diversità, sia nella sua razionalità sviluppata in modo organico.. •
. .
../ . Sulle rivendicazioni sociali. . .Riguardo alla distribuzione disuguale
del possesso e del patrimonio, non è lecito parlare inoltre di un'ingiusti-
•
I
zia della
, . .
Natura. La Natura, infatti, non è libera, e perciò non è né giu-
•
•
sta ne mg1usta.. . , . ..
• Da un lato, è un desideriomorale che tutti gli uomini debbano avere
le. risorse neçessarie per i loro bisogni; espresso in questa indetermina-
. , • tezza, si tratta certamente di un desiderio benintenzionato, ma, come
• •
tutto ciò che in genere è meramente benintenzionato, si tratta di un desi-
. . . .·_, •
derio che non ha nulla di oggettivo. Dal)' altro lato, le risorse necessarie
•
' .. - .
. I : < .
qui in questione sono qualcosa di diverso dal possessoe appartengono a
·1 ., ,,·,.
1 [;) Ili, odd. G• et <1/. ' un'altra sfera, cioè alla società civile 124. . .. . .
I
GcserzccG• et al.; gcsetz1c Rph. • •
,'
' -
•
FILOSOFIA DEL DlRITIO TIO. I. PROPRIETA
I. DIRITIO ASTRA c,,.,6] 147
DaB die Sache dem in der Zeit zu/iilligErsten,der sie in Besitz -Dire che la cosa appartiene a colui che per primo nel t~mpo ne
nimmt, angehèirt, ist, weil ein Zweiter 1 nicht in Besitz nehmen prende acddentalmentepossesso, è una determinazione immedia-
kann, was bereits Eigentum eines anderen m ist, eine sich unmit- tamente ovvia e superflua. Un secondo, infatti, non può prendere
telbar verstehende, iiberfliissige Bestimmung. .' in possesso qualcosa che è già proprietà di un altro. ·.
'
'
§ 51 § 51. I:imposséssamento
' -
• - -
Zum Eigentum als dem Dasein der Persèinlichkeit, ist meine '
- - Per la proprietà, in quanto si tratta dell'esistenzadella perso-
• I
innerlicheVorstellung und [mein]" Wille, daB Etwas• mein sein nalità, non mi è sufficiente la rappresentazione interioree la vo-
solle, nicht hinreichend, sondern es wird dazu die Besitzergrei- lontà che Qualcosa debba essere mio, ma si richiede anche l'im-
/ung erfordert. Das Dasein, welches jenes Wollen hierdurch er- •
possessamento.In tal modo, quella volontà riceve un'esistenzache
•
halt, schlieBt die Erkennbarkeit fiir andere in sich. - DaB die Sa- implica la possibilità di essere conosciuta dagli altri .
•
che, von der Ich Besitz nehmen kann, herrenlossei, ist (wie § 50) I
· _Che la cosa di cui Io posso prendere possesso debba essere
eine sich von selbst verstehende negative Bedingung, oder be-, , I' res nullius, adespota12', è (come al § 50) una condizione negativa
zieht sich vielmehr auf das antizipierte Verhaltnis zu anderen. - che si comprende da sé, o meglio, che si riferisce in modo antici-
pato al rapporto con altri.
§52
§ 52. La realizzazione del diritto di appropriazione
Die Besitzergreifung macht die Materie der Sache zu meinem
Eigentum, da die Materie fiir sich nicht ihr eigen ist. -· - L'impossessamento rende mia proprietà la materia della cosa.
Per sé, infatti, la materia non è sua propria, non si appartiene.
. Die Materie leistet mir Widerstand (und sie ist nur dies, mir Wider·
stand zu leisten), d.i. sie zeigt I n1ir ihr abstraktes Fiirsichsein nur als ab- La materia come oggetto dell'impossessamento. La materia mi
straktem Geiste, namlich als sin11liche1n (verkehrter Weise halt das sinn- oppone resistenza (ed essa è soltanto questo: oppormi resistenza). Ciò
liche Vorstellen das sinnliche Sein dcs Geistes fiir das Konkrete und das ~ol dire che la materia mostra Ia me il suo essere-per-sé astratto, e, pre-
Verniinftige fiir das Abstrakte), aber in Bezichung auf den Willen und c1s~'."ente,I~ ~ostra soltanto al mio spirito astratto, cioè a me in quanto
[das] P Eigentum hat dies Fiirsichsein der Materie keine Wahrheit. Das sp1r1to sens1b1le.(Inversamente, invece, la rappresentazione sensibile
Besitzergreifen als aufterlichesTun, wodurch das allgemeine Zueignungs· considera l'Essere sensibile dello spirito come qualcosa di concreto e il
recht der Naturdinge verwirklicht wird, tritt in die Bedingungen der Razionale come l'astratto). '
physischen Stiirke, der List, der Geschicklichkeit, der Vermittlung iiber· '' Ora, in riferimento alla volontà e alla proprietà, questo essere-per-sé
haupt, wodurch man korperlichenveise etwas habhaft \\•ira. Nach der della materia non ha nessuna verità.
qualitativen Verschiedenheit der Naturdinge hat deren Bemachtigung L'impossessamento, in quanto attività esterioremediante cui si realiz-
und Besitznahme einen unendlich vielfachen Sinn und eine ebenso za l'uni~e~sal_ediritto di appropriazione delle cose naturali, dipende dal-
unendliche Beschrankung und Zufalligkeit. Ohnehin ist die Gittung le cond1z1.on)della forz~ ~s!~a, dell'astuzia, dell'abilità, e, in generale,
und das Elementarische[,] q als solches, nicht Gegenstandde, personli- della med1az1one con cui cl si impossessa corporeamente di qualcosa.
chen Einzelheit; ùm dies zu \l•erden L1ndergriffen \l•erden zu konnen, Secondo la diversità qualitativa delle cose naturali, la loro occupazio-
muB es erst vereinzelt \l•erden (ein Atemzug der Luft, ein Schluck Was· ne e presa di possesso ha un'infinita molteplicità di sensi e un'altrettanto
sers). An der Unmoglichkeit, eine iiuBerliche Gattung als solche und das infinita limitazione e accidentalità.
Elementarische in Besitz nehmen zu konnen, ist nicht die auBerliche . Inoltre, il -genere e gli elementi in quanto tali non sono oggettodella
physische Unmoglichkeit als das Letzte' zu betrachten, sondern daB die szng~larit~personale126; per divenire tali, e per poter essere occupati e
Person als Wille sic)! als Einzelheit bestin1mt und als Person zugleich un· pres~,essi devono prima essere singolarizzati (una boccata d'aria, un sor-
• - ' s~ d acqua). La causa ultima di questa impossibilità di prendere possesso
I
~ ~?~en~re esteriore in quanto tale e degli elementi, non sta nell'impos-
Zwciter G 1 ,1 o/.,pr. lit. _ P [d.,s] lit.
s!b1l1tafis!ca ester1or~, bens~ ~el fatto che la persona, in quanto volontà,
m ondcren Hn,; Andcren Rph. • [,] oJJ. G• et o/.,pr. lit,
• (n,cin] lit. ·' SI determina come s1ngolar1ta, e a un tempo, in quanto persona, è già
' lct1.rc Hm.
O '
ctwas Hn1.
. FILOSOFIADELDIRIITO I. DIRI1TOASTRAITO. I. PROPRIETÀ . 1'6-'7] 149
mittelbare Einzelheit ist, hie111,itsich auch als solche zum AuBerlichen· singolarità immediata: è quindi anche come singolarità immediata che
als zu Einzelheiten verhalt (S 13 Anm. S 43). - Die Bemachtigung und la persona si rapporta alle cose esteriori come a cose singolari (S 13 an-
das aullerliche Besitzen wird daher auch auf unendliche Weise mehr noi. e S43).
oder weniger unbestimmt und unvollkommen. Immer aber ist die Mate- Gradi di impossessamento. L'occupazione e il possesso esteriore,
rie nicht ohne wesentliche Fo1111[,]• und nur durch diese ist sie Etwas'. Je pertanto, sono anch'essi, infinitamente, più o meno indeter111inatie im-
mehr lch" mir diese Fo1111 aneigne, desto mehr komme lch" auch in den perfetti. ' · ·· · .. - . ,... ·
wirklichenBesitz der Sache. Das Verzehren von Nahrungsmitteln ist ei- La materia, però, non è mai senza forma essenziale;e solo attraverso
ne Durchdringung und Veranderung ihrer qualitativen Natur, durch d_ie questa forma essa è Qualcosa. Quanto più lo mi approprio di questa for-
sie I vor dem Verzehren das sind, \\•as sie sind. Die Ausbildung meines ma, tanto più posseggo anche realmentela cosa.
organischen Korpers zu Geschicklichkeiten, sowie die Bildung meines · Per esempio, il consumo di alimenti è una compenetrazione e altera-
Geistes ist gleichfallseine mehr oder weniger vollkommene Besitznahme zione della loro natura qualitati,•a,la quale natura, prima del consumo, I
und Durchdringung; der Geist ist es, den lch" mir am vollkommensten consente loro di essere ciò che sono. Anche l'affinamento del mio corpo
zu eigen machen kann. Aber diese Wirklichkeitder Besitzergrei/ung ist I organico ad abilità, come pure la formazione del mio spirito, costituisco-
verschieden von dem Eigentum, als•.solchem, welches durch den freien . I no una presa di possesso ·e compenetrazione più o meno perfetta; il mio
Willen vollendet ist. Gegen ihn hat ·die Sache nicht ein Eigentiimliches I
spirito è ciò di cui lo posso appropriarmi nel modo più perfetto.
'
fiir sich zuriickbehalten, wenn schon im Besitze, als einem iiullerlichen , Ora, questa realtàdell'impossessamento è diversa dalla proprietà in
Verhaltnis, noch eine Aullerlichkeit 'zuriickbleibt. Ober das leere Ab-·' quanto tale, la quale è perfettamente compiuta mediante la volontà libe-
straktum einer Materie ohne Eigenschaften, \\•elchesim Eigentum auller . ra. Davanti alla volontà libera, infatti, la cosa in proprietà non ha serbato
mir und der Sache eigen bleiben sol!, muli der Gedanke Meister werden.
I per sé niente di peculiare, anche se nel possesso, in quanto questo è un
· rapporto esteriore, permane ancora un qualcosa di esteriore. E il pensie-
•
· · .,· § 53 '
• ro a dover dominare sulla vuota astrattezza di una materia senza peculia-
rità e qualità, la quale astrattezza, nella proprietà, deve restare fuori di
Das Eigentum hat seine naheren Bestimmungen im Verhalt- me e appartenere appunto alla cosa. . -' · '
nisse des Willens zur Sache; dieses ist a) unmittelbar Besitznàh- • . ' '
me, insofern der Wille in der Sache, als einem Positiven[,]w sein .' -
' .
' ' ' . '- "
. I ' -
Dasein hat, (3)• insofern sie ein Negatives gegen ihn ist, hat er sein ... IV. Il rapporto della volo~tà verso la cosa .
'
•
Dasein in ihr als einem zu Negierenden, - Gebrauch, y) die Re- ' ' i
. . - -. .
.. ~
•
•' • . '
ves, negatives und unendlichel· Urteil des Willens iiber die Sach.e.
. ' . '
· . La proprietà ha le sue determinazioni più specifiche nel rap-
'
porto della volontà verso la cosa. ' ' ' ' ' '' •
Questo rapporto è ' ' ' : .
•
a) immediata presa di possesso, nella misura in cui la volontà
'
ha la sua esistenza nella cosa come in un positivo; .
'
'
' '
•
..
'
~) uso, nella misura in cui la cosa, rispetto alla volontà, è inve-
•
ce un negativo, per cui Il\volontà ha la propria esistenza nella co-
'
. ,. • .' sa come in un qualcosa da negare; . · · · -· , , · ' ·
•
' '
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•
,.
y) alienazione, cioè la riflessione entro sé della volontà a parti-
' ., .' ,: -. l ' . ·- . re dalla cosa 127.' .'.'. , . ' .·. '· .'. · .
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I
•
, . -
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• ' ' '
nito che la volontà dà sulla cosa.
•
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•
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· A. BESITZNAHME •
A. PRESA DI POSSESSO
. ..- . . . •
.. .. •' '
' • . • •
. .. . ' '
554 .
§ 54. Le specie della presa di possesso · . .
•
...; .. • •
'' • •
Der Mensch ist nach der unmittelbarenExistenz an ihm selbst § 57. For11,azione dell'uomo •
ein Natiirliches"', seinem Begriffe AuBeres; erst durch die Ausbil-
dung seines eigenen Korpers und Geistes, wesentlic/1dadurch, Secondo la sua esistenza immediata, l'uomo è in se stesso
daB sein Selbstbewufttseinsich als /reies erfaftt,nimmt er sich in un'entità naturale, cioè esterna al proprio concetto. Solo attraver-
Besitz und wird das Eigentum seiner selbst und gegen andere. I so l'affinamentodel suo proprio corpo e spirito - essenzialmente,
Dieses Besitznehmen ist umgekehrt [[ist]]" ebenso dies, das, was solo perché la sua autocoscienzasi comprende.comelibera-, egli
er seinem Begriffe nach (als eine Moglichkeit,Vermogen, Anlage) prende possesso di sé e diviene, anche di fronte ad altri, pro,
ist, in die Wirklichkeitzu setzen, wodurch es ebensowohl erst als prietà di se stesso, I
das Seinige gesetzt, als auch als Gegenstand und vom einfachen In senso inverso, tale presa di possesso è anche l'attività di
SelbstbewuBtsein unterschieden und dadurch fahig wird, die porre nella realtà ciò che l'uomo è secondo il suo concetto (nel
Form der Sachezu erhaltcn (vergl. Anm. zu § 43). senso di una possibilità,facoltà, disposizione). Solo così ciò viene
•' • V
posto tanto come il Suo, quanto anche come oggetto che, diffe-
Die behauptete Berechtigung der Sklaverei (in allen ihren niiheren
Begriindungendurch die physischeGewalt, Kriegsgefangenschaft,Ret· rente dal!' autocoscienza semplice, diviene perciò suscettibile di
tung und Erhaltung des Lebens, Ernahrung, Erziehung, Wohltaten, ei· · ricevere la/orma dellacosa(cfr. § 43 annot.).
gene Einwilligungusf.)[,]0 so\\•iedie Berechtigungeiner Herrscha/t,alsP Le tesi sulla legittimità e sulla illegittimitàdella schiavitù. Il pun-
bloBer Herrenschaft iiberhaupt[,]q und alle historischeAnsich!,-iiberdas t?di vista pef cu.il'.uomoviene inteso - secondo un'esistenw (cui appar-
Recht der Sklavereiund der Herrenschaft beruht auf dem Standpunkt, tiene anche I arb1tr10)non confoc111c al concetto di «uomo» - come esse·
den Menschen als·Naturweseniiberhaupt nach einer Existenz (wozu auch re naturalein generale,è a fondamento dell'asserzionedi legittimitàdella
die Willkiir gehort) zu' nehmen, die seinem Begriffenicht angemessen s~hi~vitù(quest'ultima intesa in tutte le sue più caratteristichegiustifica-
ist. Die Behauptung des absoluten Unrechts der Sklavereihingegenhalt 2!on1:per la ~orzafisica, per prigionia di guerra, salvamentoe conscrva-
am Begriffedes Menschen als Geistes', als des an sich frcien, fest und ist z1~ncdella vita, sostentamento, educazione, beneficenza, assenso pro-
einseitig darin, daB sic den Menschen als von Natur frei, oder, \\'as das· pno, ecc.). Quel punto di vista, quindi, è anche a fondamentoddla legit-
• .' ~mitàdi una signoria,in quanto mera signoria in generale, e di ogni vi-
I ct\\•as Hm. • 11,•rr,rhaft
ols Hn1. sionestoricasul diritto di schiavitùe di signoria.
• ich Rph. . • [.) lit.
I [dic] lit. ' ' Exislt11: (,vozu... gchOr1J zu · L1L', Hm; L'asserzionedcli'assoluta illegittimitàdella schiavitù,invece,si attic-
mNarUrlichcsG1 et al.; natUrlichcsRph. Existe,,: {,vozu... gchOn.), zu Rph, llr; ~e saldamenteal concetto dell'uomo in quanto spirito, in quanto libero
• [[is1]] 111,exp. G• e/ al. Existt,11..C\\•ozu
... gchOn.)zu G 1G1, B. In sé. Essa,però, è unilaterale perché considera l'uomo come libero per
0
[,] 111.aJJ. G• et al. 'ols [cinesi Gci11c:slit.
'
154 [60-62)
.• ' • 1.DIRITTOASTRA
ITO. 1.PROPRIETÀ [60-62) 155
FILOSOFIADELDlRITI'O
. ' " . •. . natura,vale a dire; essa prende per verità non l'Idea, bensl il Concetto in
selbe ist den Begriff als solchen in seiner Unmittelbarkeit, nicht die quanto tale nella sua immediatezza Ili. . . .
Idee als 'das Wahre nimmt. Diese Antinomie beruht, wie alle Antinomie,
Ora, questa antinomia, come ogni antinomia, si fonda sul pensiero
auf dem formellen Denken, das die beiden Momente einer Idee, ge- formale, il quale tiene fern1i e asserisce i due momenti di un'Idea come
trennt, jedes fiir sich, damit der Idee nicht angemessen und in ihrert
separati, ciascuno per sé, e quindi li afferma nella loro non confor1nità
Unwahrheit, festhiilt und behauptet. Der freie Geist ist eben dieses (S all'Idea e nella loro non-verità. . .
21)[,]u nicht als der bloBe Begriff oder on sich zu sein, sondem diesen
· Lo spirito libero, in realtà, consiste appunto (S 21) non nell'essere
Formalismus seiner selbst und damit die unmittelbare natiirliche Exi-
come il mero Concetto, cioè in sé, bensl (1) nel rimuovere questo for11,a-
stenz aufzuheben und sich die Existenz nur als die seinige, als freie Exi- lismo di se stesso e, con ciò, l'esistenza naturale immediata, e (2) nel con-
stenz, zu geben. Die Seite der Antinomie, die den Begriff der Freiheit
ferirsi l'esistenza unicamente come l'esistenza sua, libera. ·:·
behauptet, hat daher den I Vorzug, den absoluten Ausgangspunkt,aber
Il lato dell'antinomia che asserisce il Concetto della Libertà, pertan-
auch nur den Ausgangspunkt fiir die Wahrheit zu enthalten, wiihrend
to, ha il vantaggio di contenere il punto di partenzaassoluto per la Verità
die andere Seite, welche bei der begrifflosen Existenz stehen bleibt, den
- ma · suo limite è, appunto, di contenere soltanto il punto di partenza.
Gesichtspunkt von Verniinftigkeit und Recht gar nicht enthiilt. Der
L'altro lato, invece, il quale resta fermo all'esistenza aconcettuata, non
Standpunkt des freien Willens, womit das Recht und die Rechtswissen-
contiene affatto il punto di vista della Razionalità e del Diritto. .
schaft anfiingt, ist iiber den unwahren Standpunkt, auf welchem der
Il punto di vista della volontà libera, con il quale inizia il Diritto e la
Mensch als NatuN•esen und nur als an sich seiender Begriff, der Sklave-
scienza del Diritto, è già al di là di quel punto di vista non-vero secondo
rei daher fàhig ist, schòn hinaus. Diese friihere unwahre Erscheinung be,
cui l'uomo, in quanto essere naturale e soltanto come Concetto essente-
trifft den Geist; welcher nur erst auf dem Standpun~te seines BewuBt.
in-sé, sarebbe suscettibile di schiavitù. Questo primo fenomeno· non-ve-
seins ist; diev Dialektik des Begriffs und des nur erst unmittelbaren
t-~ ro riguarda lo spirito che si attiene soltanto al punto di vista della pro-
BewuBtseins der F reiheit, be,virkt daselbst den Kamp/ des Anerkennens
pria coscienza; nel!' ambito di questo stesso punto di vista, la dialettica
und das Verhiiltnis der Herrenscha/tund der Knechtscha/t(s. Phiinome-
del Concetto e della coscienza - coscienza inizialmente solo immediata -
nologie des Geistes S. 115 ff., und Enzyklop. der philosoph. Wissensch.
produce la lotta per il riconoscimentoe il rapporto signoria-servitù(v. Fe-
§ 352w ff.). DaB aber der objektive Geist, der Inhalt des Rechts, nicht
nomenologiadello Spir11o,pp. 115 ss. 132, e Enc. delle scienzefil., SS352
selbst wieder nur in seinem subjekti,•en Begriffe, und damit, daB dies, lll) . . . .
ss. . .
daB der Mensch an und fiir sich nicht zur Sklaverei bestimmt sei, nicht
L'Idea della Libertà è vera unicamente in quanto essa è lo Stato:solo
wieder als ein bloBes Sollen aufgefaBt werde, dies findet allein in der
quando si conosce questo a,'\•iene che lo Spirito oggettivo, il contenuto
Erkenntnis stati ' daB die Idee der Freiheit \\•ahrhaft .nur als derStaat ist.
. . . ' . . . .
'• · del Diritto, non sia più accolto a sua volta soltanto nel suo Concetto sog-
... • gettivo, e che, con ciò, non sia assunto come mero dover-essereil fatto
• § 58 ' ,• • • • •
vorstellende Besitznahme ist ein Zeichen an dcr Sache, dessen Be- § 58. La designazione
deutung sein soli, daB lch meincn Willcn in sie gclegt habe. Diese y) La presa di possesso per sé non reale, bensì semplicemente
Besitznahme ist nach dem gegenstandlichen Umfang· und der Be· . rappresentante la mia volontà, è un segno nella cosa. Il significato
deutung sehr unbestimmt. I .. . di questo segno dev'essere il seguente: lo hò messo la mia volontà
• ,.
.. . • • ' nella cosa. : . • . . . . . . ·. " .•. .
../
.
•
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•
. . . . . .. - • • .
., · e Per estensionç 'oggettiva è per significato, questa presa di pos-
. B. GEBRAUCH DER SACHE sesso è molto indeterminata. I .. ·· . . . . . ·
• ..•
•· .
• • • ' •"
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§ 59 .· •
•
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. . . ·, .. . . i
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. . . . . ~ - . -. "
• • I .
• ihn:r lit; scincr Rph.. · · •· ),2 8, L•L•.Hn,. lit; )82 Rph. Mediante la pie~~ di possesso, la cosa riceve il predicato di es-
v [,) lit, •dd. Hm. ·· • [.) Hm. 111. sere la mia, e la volontà ha una relazione positiva con essa. ·• · · ·
,. ist;die Hm, Jh; ist, die Rph. ' .- . -_,: '' ' . .'
,,, {. ..·,
156 [62-63) FILOSOFIADELDIRITIO I. DIRITIO ASTRA
TIO. I. PROPRlETÀ [62-63) 157
In dieser ldentitat ist die Sache ebensosehr als ein Negativesrge- In questa identità, la cosa è altrettanto posta come un negati--
setzt und mein Wille in dieser Bestimmung ein besonderer,Be- vo, e la mia volontà, in questa deter111inazione,è una volontà par-
diirfnis, Belieben usf. Aber mein Bediirfnis als Besonderheit eines ticolare,cioè bisogno, voglia, ecc. _
Willens ist das Positive, welches sich befriedigt, und die Sache, Il mio bisogno, però, in quanto particolarità di una volontà, è
als das an sich Negative, ist nur /iir dasselbeund dient ihm. - Der il positivo che si appaga, e la cosa, in quanto è qualcosa di in sé
Gebrauch ist diese Realisierung meines Bediirfnisses durch die negativo, è soltanto per-questo-positivo ed è al suo servizio.
Veranderung, Vernichtung, Verzehrung der Sache, deren selbst- Ora, l'uso è questa realizzazione del mio bisogno condotta at·
lose Natur dadu