Missione di Gesù (Lc 4,1 -14) Missione della Chiesa (At 1,8)
1) “Quello di Cristo fu una specie di Battesimo collettivo, nel quale tutti gli uomini passarono dal
regno delle tenebre al Regno di Dio, dall’inimicizia all’amore di Dio. Il battesimo individuale non è
altro che una partecipazione personale a quell’atto fondamentale, carico di forza e di grazia;
immerge nella morte di Cristo e associa alla sua risurrezione. Allora si attua l’identità del destino di
Cristo e del battesimo e si compie la storia della salvezza”1.
2) “Io vi battezzo con acqua, ma lui vi battezzerà in Spirito Santo” (Mc 1,8).
3) “Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e
dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con
voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 19)
4) “Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato” (Mc 16,16)
5) “All'udir tutto questo si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che
cosa dobbiamo fare, fratelli?». E Pietro disse: «Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel
nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito
Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne
chiamerà il Signore Dio nostro». Con molte altre parole li scongiurava e li esortava: «Salvatevi da
questa generazione perversa». Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel
giorno si unirono a loro circa tremila persone” (2, 37- 41).
1
R. Falsini, Iniziazione cristiana, Milano 1981, 71.
6) “Filippo, prendendo a parlare e partendo da quel passo della Scrittura, gli annunziò la buona novella
di Gesù. Proseguendo lungo la strada, giunsero a un luogo dove c'era acqua e l'eunuco disse: «Ecco
qui c'è acqua; che cosa mi impedisce di essere battezzato?». Fece fermare il carro e discesero tutti e
due nell'acqua, Filippo e l'eunuco, ed egli lo battezzò” (At 8, 35- 38).
7) “E Pietro disse: «Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la
remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo” (At 2,38).
8) “Tutti voi infatti siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in
Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. Non c'è più giudeo né greco; non c'è più schiavo né libero; non c'è
più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. E se appartenete a Cristo, allora siete
discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa” (Gal 3, 26- 29).
9) “Che diremo dunque? Rimarremo forse nel peccato affinché la grazia abbondi? No di certo! Noi
che siamo morti al peccato, come vivremmo ancora in esso?
O ignorate forse che tutti noi, che siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella
sua morte? Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come
Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in
novità di vita. Perché se siamo stati totalmente uniti a lui in una morte simile alla sua, lo saremo
anche in una risurrezione simile alla sua. Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato
crocifisso con lui affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al peccato;
infatti colui che è morto è libero dal peccato. Ora, se siamo morti con Cristo, crediamo pure che
vivremo con lui, sapendo che Cristo, risuscitato dai morti, non muore più; la morte non ha più
potere su di lui. Poiché il suo morire fu un morire al peccato, una volta per sempre; ma il suo vivere
è un vivere a Dio. Così anche voi fate conto di essere morti al peccato, ma viventi a Dio, in Cristo
Gesù.
Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per ubbidire alle sue concupiscenze; e non
prestate le vostre membra al peccato, come strumenti d'iniquità; ma presentate voi stessi a Dio,
come di morti fatti viventi, e le vostre membra come strumenti di giustizia a Dio;
infatti il peccato non avrà più potere su di voi; perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia”
(Rm 6, 1- 14).
10) “Mi è stato segnalato infatti a vostro riguardo, fratelli, dalla gente di Cloe, che vi sono discordie tra
voi. Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi dice: «Io sono di Paolo», «Io invece sono di Apollo»,
«E io di Cefa», «E io di Cristo!».
Cristo è stato forse diviso? Forse Paolo è stato crocifisso per voi, o è nel nome di Paolo che siete
stati battezzati? Ringrazio Dio di non aver battezzato nessuno di voi, se non Crispo e Gaio, perché
nessuno possa dire che siete stati battezzati nel mio nome. Ho battezzato, è vero, anche la famiglia
di Stefana, ma degli altri non so se abbia battezzato alcuno.
Cristo infatti non mi ha mandato a battezzare, ma a predicare il vangelo; non però con un discorso
sapiente, perché non venga resa vana la croce di Cristo” (1 Cor 1, 11- 17).
11) “Siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e
nello Spirito del nostro Dio!” (1 Cor 6,11).
12) “Non voglio infatti che ignoriate, o fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, tutti
attraversarono il mare, tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nuvola e nel mare, tutti
mangiarono lo stesso cibo spirituale, tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da
una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo. Ma della maggior parte di
loro Dio non si compiacque e perciò furono abbattuti nel deserto” (1 Cor 10, 1- 5)
13) “una fiducia quasi magica nella potenza del battesimo potrebbe soggiacere anche alla prassi per cui
alcuni cristiani di Corinto si facevano battezzare “al posto” di parenti o amici morti (1 Cor 12,59),
nella convinzione che questo gesto avrebbe assicurato ai defunti l’immortalità e la protezione dai
pericoli che avrebbero incontrato nell’aldilà. Si tratta di una visione magica degli effetti del
battesimo, che forse proveniva dal contesto ellenistico e si diffonderà in alcune sette eretiche. Paolo
menziona questa pratica senza criticarla, perché la utilizza come argomento per mostrare
l’incongruenza di coloro che, mentre negano la resurrezione dei morti, si fanno battezzare al posto
dei morti e a loro favore”2.
14) “Camminate dunque nel Signore Gesù Cristo, come l'avete ricevuto, ben radicati e fondati in lui,
saldi nella fede come vi è stato insegnato, abbondando nell'azione di grazie. Badate che nessuno vi
inganni con la sua filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi
del mondo e non secondo Cristo.
È in Cristo che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, e voi avete in lui parte alla sua
pienezza, di lui cioè che è il capo di ogni Principato e di ogni Potestà. In lui voi siete stati anche
circoncisi, di una circoncisione però non fatta da mano di uomo, mediante la spogliazione del nostro
corpo di carne, ma della vera circoncisione di Cristo. Con lui infatti siete stati sepolti insieme nel
battesimo, in lui anche siete stati insieme risuscitati per la fede nella potenza di Dio, che lo ha
risuscitato dai morti. Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti per i vostri peccati e
per l'incirconcisione della vostra carne, perdonandoci tutti i peccati (Col 2, 6- 13).
15) “Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella
della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti,
che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti” (Ef 4, 4- 6).
16) “E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per
renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell'acqua accompagnato dalla parola, al fine di
farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma
santa e immacolata” (Ef 5, 25- 27).
17) “Dio ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia
mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo, effuso da Lui su di noi
abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, Salvatore nostro, perché giustificati dalla sua grazia
diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna” (Tt 3, 5-7);
18) “Accostiamoci con cuore sincero nella pienezza della fede, con i cuori purificati da ogni cattiva
coscienza e il corpo lavato con acqua pura” (Eb 10,22)
2
G. Barth, Il battesimo in epoca protocristiana, Bergamo 2000, 112- 116.
19) “Anche Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a
Dio; messo a morte nella carne, ma reso vivo nello spirito. E in spirito andò ad annunziare la
salvezza anche agli spiriti che attendevano in prigione; essi avevano un tempo rifiutato di credere
quando la magnanimità di Dio pazientava nei giorni di Noè, mentre si fabbricava l'arca, nella quale
poche persone, otto in tutto, furono salvate per mezzo dell'acqua. Figura, questa, del battesimo, che
ora salva voi; esso non è rimozione di sporcizia del corpo, ma invocazione di salvezza rivolta a Dio
da parte di una buona coscienza, in virtù della risurrezione di Gesù Cristo” (1 Pt 3, 18- 21);
.
20) “C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo dei Giudei. Egli andò da Gesù, di notte, e
gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu
fai, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall'alto,
non può vedere il regno di Dio». Gli disse Nicodèmo: «Come può un uomo nascere quando è
vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Gli rispose
Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno
di Dio. Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito. Non ti
meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce,
ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito». Replicò Nicodèmo:
«Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose?
In verità, in verità ti dico, noi parliamo di quel che sappiamo e testimoniamo quel che abbiamo
veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non
credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorché
il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così
bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna” (Gv
3, 1- 15);
21) “Dopo queste cose, Gesù andò con i suoi discepoli nella regione della Giudea; e là si trattenne con
loro, e battezzava. Anche Giovanni battezzava a Ennòn, vicino a Salìm, perché c'era là molta acqua;
e la gente andava a farsi battezzare” (Gv 3, 22- 23);
22) “Quando il Signore venne a sapere che i farisei avevan sentito dire: Gesù fa più discepoli e battezza
più di Giovanni - sebbene non fosse Gesù in persona che battezzava, ma i suoi discepoli -, lasciò la
Giudea e si diresse di nuovo verso la Galilea” (Gv 4, 1- 3);
23) “Riguardo al battesimo, battezzate così: avendo in precedenza esposto tutti questi precetti,
battezzate nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo in acqua viva. Se non hai acqua viva,
battezza in altra acqua; se non puoi nella fredda, battezza nella calda.
Se poi ti mancano entrambe, versa sul capo tre volte l'acqua in nome del Padre, del Figlio e dello
Spirito Santo.
E prima del battesimo digiunino il battezzante, il battezzando e, se possono, alcuni altri. Prescriverai
però che il battezzando digiuni sin da uno o due giorni prima” (Didachè, c.7);
24) “Esporremo in quale modo ci siamo consacrati a Dio, rinnovati da Cristo, affinché non sembri che,
tralasciando questa parte, viziamo in qualche modo la nostra esposizione. A quanti siano persuasi e
credano che sono veri gli insegnamenti da noi esposti, e promettano di saper vivere coerentemente
con questi, si insegna a pregare ed a chiedere a Dio, digiunando, la remissione dei peccati, mentre
noi preghiamo e digiuniamo insieme con loro.
Poi vengono condotti da noi dove c'è l'acqua, e vengono rigenerati nello stesso modo in cui fummo
rigenerati anche noi: allora infatti fanno il lavacro nell'acqua, nel nome di Dio, Padre e Signore
dell'universo, di Gesù Cristo nostro salvatore e dello Spirito Santo.
Poiché Cristo disse: "Se non sarete rigenerati, mai entrerete nel regno dei cieli": è chiaro a tutti che
è impossibile, una volta che si sia nati, rientrare nel ventre della madre.
E dal profeta Isaia - come prima scrivemmo - è stato detto in che modo sfuggiranno ai peccati
coloro che hanno peccato e si pentono. Ecco le sue parole: "Lavatevi, divenite puri, allontanate il
male dalle vostre anime, imparate a fare il bene, difendete l'orfano, rendete giustizia alla vedova;
allora venite e ragioniamo - dice il Signore. - E se anche i vostri peccati sono come porpora, li
renderò bianchi come lana; e se anche sono come cremisi, li renderò bianchi come neve; ma se non
mi ascolterete, una spada vi divorerà. Così infatti parlò la bocca del Signore".
E in proposito ecco la ragione che apprendemmo dagli apostoli. Poiché, nulla sapendo della nostra
prima generazione, secondo necessità siamo stati generati da umido seme per l'unione dei genitori, e
per natura abbiamo cattivi costumi e malvagie inclinazioni, per non rimanere figli di necessità e di
ignoranza, bensì di libera scelta e di sapienza, e per ottenere la remissione dei peccati commessi
prima, su colui che ha deciso di rigenerarsi e si è pentito dei peccati si invoca, nell'acqua, il nome di
Dio, Padre e Signore dell'universo: e questo solo nome pronuncia chi conduce al lavacro colui che
deve sottoporvisi.
Nessuno infatti può dare un nome al Dio ineffabile; e se qualcuno osasse dire che ne esiste uno,
sarebbe inguaribilmente pazzo.
Questo lavacro si chiama "illuminazione", poiché coloro che comprendono queste cose sono
illuminati nella mente. E chi deve essere illuminato viene lavato nel nome di Gesù Cristo, crocifisso
sotto Ponzio Pilato; e nel nome dello Spirito Santo, che ha preannunziato per mezzo dei Profeti tutti
gli eventi riguardanti Gesù” (Giustino, I Apologia, 61).