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Allarme atomico
È UNA BOMBA P
rima vittima italiana del disastro nucleare
giapponese: da cinque giorni non si hanno
più notizie di Oscar Giannino, editorialista di
Panorama, Messaggero, Gazzettino, Mattino, Radio
24. Precisamente da sabato, quando sulla prima
pagina del quotidiano romano del costruttore
Caltagirone è apparso un suo commento dal titolo
definitivo: “Nucleare sicuro, è la prova del nove”.
Sdegnato contro chi osava “diffondere e amplificare
notizie sull’allarme nucleare”, il variopinto esperto
sentenziava: “Orbene, se allo stato degli atti una
prima cosa si può dire, è che proprio la terribile
intensità del fenomeno abbattutosi sul Giappone ci
consegna una nuova conferma del fatto che, in
materia di sicurezza di impianti nucleari, i passi in
avanti compiuti negli ultimi decenni sono stati
notevolissimi, tali da reggere nella realtà dei fatti,
senza creare pericoli per ambienti e popolazioni”
ecc. Insomma “le procedure automatiche d’arresto
dei reattori si sono subitaneamente attivate” e “le
Un’immagine dell’esplosione alla centrale di Fukushima, a circa 200 km da Tokyo (FOTO ANSA) centrali hanno tenuto”. Ergo “tentare di dimostrare
che il nucleare non possiamo permettercelo è
Sull’orlo di un’apocalisse atomica: i nuclei dei un’evacuazione anche di Tokyo, in allarme decine di dimostrazione di crassa ignoranza tecnologica”.
reattori della centrale di Fukushima si stanno milioni di persone. In Italia dibattito politico Purtroppo quel crasso ignorante tecnologico del
premier Naoto Kan non legge il Messaggero: infatti ha
fondendo e si teme la nube tossica. Voci di bloccato Meletti, Perniconi, Sansa, Zunini e Telese pag. 2 - 3 - 4 z intimato ai residenti nel raggio di 30 km da
Fukushima di evacuare di corsa o di barricarsi in
casa. Nel frattempo il Giannino ha fatto perdere le
BUNGA BUNGA
sue tracce: fonti non confermate lo segnalano tutto
fosforescente col costumino fucsia nel reattore 2,
mentre fa l’aerosol e i tuffi nella vasca di
raffreddamento. Il Messaggero lo rimpiazza
prontamente con Alberto Clò (“Dal nucleare non si
può prescindere”) ed Ennio Di Nolfo (guai a “trarre
“O
TSUNAMI NUCLEARE
ggi c’è una calma irreale ma a ogni altra. “Ho fatto la spesa, non c’era carenza di foglia fuori posto. La gente, da lunedì, ha più paura per
L’imprenditore italiano Tokyo, tutto sommato, la vita generi alimentari. Sono andato al cinema e in giro ci il pericolo nucleare. Ma, davvero, non c’è niente di
procede normalmente”. sono persone. Forse meno del solito. Ma calme”. paragonabile a quello che si potrebbe pensare”.
Giovanni Segni è un imprenditore che da anni lavora Innegabile però che da venerdì a ieri anche nella Tokyo dista circa 300 km da Sendai (epicentro del
a Tokyo: “Un’incredibile tra Italia e Giappone. Nella capitale nipponica capitale, dove l’allerta radiazioni è esponenzialmente sisma) e, senza l’incubo nucleare che si è sviluppato
trascorre più o meno un terzo dell’anno. E, in questo cresciuto, le cose siano cambiate. “Subito dopo il nelle ore dopo il sisma e il maremoto, avrebbe in
periodo, è lì per lavoro. A Tokyo è quasi l’una di notte sisma e lo tsunami i treni e la metropolitana si sono fondo solo pianto le migliaia di vittime. “Molti media
giornata di normalità” e la giornata, per Giovanni, è trascorsa quasi come fermati, ma già all’indomani a Tokyo non c'era una stranieri – dice Giovanni – tendono a sovrapporre
LA SCAL A DELL’ALLARME
NORMALE INCIDENTI
11.000 Crolli reali e immaginari
Un passante segue l’andamento 0 1 2 3
LE VITTIME CONTEGGIATE FINORA dei titoli di Borsa nipponici. Nella Attività senza
rischi
Anomalia Incidente Incidente grave
foto grande, un’abitante di Natori,
20-30 KM vicino a Miyagi, la città più colpita
dallo tsunami. Sotto, il premier
LA ZONA ROSSA ATTORNO ALLA CENTRALE Naoto Kan si presenta in tv per
La scala rappresenta il grado di gravità dei problemi nei quali può incorrere
rassicurare la popolazione sulla
240 KM situazione della centrale atomica una centrale nucleare stabilita dall’Agenzia sull’energia atomica
di Fukushima (FOTO ANSA) internazionale, con gli esempi più rilevanti dei guasti finora riscontrati
DA FUKUSHIMA A TOKYO
- 10,55%
LA PERDITA DELLA BORSA DI TOKYO IERI
500
CENTRI DI TRAPIANTI ALLERTATI NEL MONDO
APOCALISSE A OROLOGERIA
INCUBO ATOMICO: ORA SI TEME PER TOKYO
di Ferruccio Sansa escludo il peggio nelle ore e nei fusione. Ma adesso anche i tre 5 e 6 i valori sono sotto controllo. di Fukushima. C’è la terra che soccorritori che continuano a
giorni che vengono”. Probabil- reattori che erano spenti al mo- Così come a Fukushima II, la cen- continua a tremare: ieri mentre scavare in città cancellate dal
vacuare Tokyo. Nessuno mento del terremoto rischiano il trale gemella distante 9 chilome- in Giappone arrivava la notte re- fango. Ecco il Giappone di ieri,
E
mente la fiducia, esibita finora
lo dice ufficialmente, ma dal governo giapponese, serviva collasso: ieri ci sono stati un’e- tri. In tutti e quattro i reattori la sa buia dai blackout, alle 22,34 diviso tra le operazioni di soccor-
nei palazzi del governo a evitare che il panico travolges- splosione e un incendio al 4. La situazione è tornata nella norma. (ora di Tokyo) ecco una scossa so, il desiderio di ricominciare
giapponese si studiano i se il Paese, peggio dello tsunami. colpa, anche stavolta, sarebbe È stata raggiunta la condizione di del 6 grado della scala Richter. E (domani la Toyota riaprirà i bat-
piani per organizzare l’esodo Adesso, però, diventa difficile te- dell’idrogeno. I reattori di Fuku- spegnimento a freddo con la di nuovo tutti in strada. Tutti a te- tenti) e la comprensibile tenta-
dalla più grande metropoli del nere a freno l’allarme: ieri mat- shima I hanno infatti in comune, pressione interna al reattore pari mere per le centrali. zione di scappare: “Ci sono ri-
mondo: 35 milioni di persone, tina a Tokyo i livelli di radioatti- a coppie, il sistema di scarico a quella dell'atmosfera, e la tem- schi di contaminazione per la
un terzo degli abitanti dell’isola. vità erano dieci volte superiori nell'atmosfera. L'acqua utilizza- peratura dell'acqua inferiore a SUBITO SI È DIFFUSO l’al- popolazione”, ammette il mini-
Se, però, la fusione del combu- alla norma. Colpa del vento che ta per raffreddare il reattore 3 sa- 100 gradi. Masashi Goto, l’inge- larme per l’impianto Hamaoka stro degli Esteri, Takeaki Matsu-
stibile nucleare di Fukushima soffiava da nord. Ma non solo: rebbe entrata nel circuito del 4, gnere che ha progettato Fuku- di Omaezaki vicino all’epicen- moto. E all’aeroporto di Tokyo le
portasse a un’esplosione, po- Fukushima I è fuori controllo. I producendo l’idrogeno che por- shima aveva previsto: “Martedì tro. Il reattore ha retto, ma sul- prime compagnie cancellano i
trebbe non esserci più un posto reattori uno dopo l’altro rischia- ta all'esplosione. Le fiamme non (cioè ieri, ndr) sarà la giornata de- l’isola le centrali sono 55, alcune voli. Gli aerei che partono sono
sicuro in tutto il Giappone. no la fusione. Sabato era toccato avrebbero intaccato il nucleo, cisiva”. Non è stato così. Se la si- ancora attive per evitare un to- pieni. Si va al sud, a Osaka. La fu-
all’1, c’era stata un’esplosione, ma la temperatura all’interno del tuazione non precipiterà, la bat- tale blackout energetico. Intan- ga da Tokyo sta cominciando.
IPOTESI catastrofiche, è vero. ma il nucleo era rimasto integro. 4 continua a salire. Pompare l’ac- taglia durerà settimane. Bisogne- to le stime delle vittime parlano
Ma Gunther Oettinger, commis- Poi domenica il botto nel nume- qua all’interno pare impossibile. rà soltanto vedere se la popola- ormai di undicimila tra morti e
sario europeo per l’Energia, si la- ro 3. Lunedì il 2 che preoccupa Resta una soluzione estrema, di- zione, che finora ha dato prova dispersi. Nel nord del Paese,
scia scappare: “In Giappone si ancora oggi: le barre sono rima- sperata: raffreddare il reattore di tanto coraggio, reggerà a una esposte alle radiazioni, ci sono
parla di apocalisse. Praticamen- ste senza liquido di raffredda- gettando acqua da elicotteri an- prova difficile perfino da imma- un milione di persone rimaste
te tutto è fuori controllo. Non mento e c’è stato un principio di ti-incendio. Soltanto nei reattori ginare. Non c’è solo l’emergenza senza tetto. E novecentomila
TSUNAMI NUCLEARE
Tokyo con le zone colpite, ma è come se nell’aprile senso. Le reazioni di questo popolo sono esemplari. venivano accertate. Ripeto: non è nello spirito di mai sia potuto accadere. Il terremoto è stato
2009 tutta l’Italia fosse stata travolta dal terremoto de Si tende a mantenere l’ordine e a pensare al bene del questo popolo creare allarmismi o farsi prendere dal potentissimo, ma qui si fa di tutto anche per prevenire
L’Aquila. Non è così. Infatti lunedì qui tutto era paese. Si pensa a come reagire al meglio”. La panico. Ma nella misura in cui venivano accertati i fatti, quel che sta avvenendo in questi giorni. Certo che i
perfettamente in orario e la maggior parte dei negozi domanda, però, è se le autorità non abbiano voluto il nessuno ha negato la realtà”. Insomma, possibile che giapponesi si fanno domande. Ma ogni domanda viene
erano aperti”. Ora l’incubo ha però un nome: più possibile coprire il pericolo nucleare, fin dal primo anche davanti a questa tragedia immane nessuno parli relegata al dopo: ora tutto è subordinato a gestire
radiazioni. “I giapponesi sono spaventati, ma per loro momento. La televisione, insomma, parla di negligenza, di impianti nucleari degli anni Settanta l'emergenza”. Oggi però Giovanni parte. “Vado verso
urlare o criticare il comportamento del governo o la apertamente di una possibile apocalisse atomica? “Le che hanno mostrato tutti i loro limiti nel mancato sud, a Fukuoka. In fondo, forse è meglio andare via da
sottovalutazione del pericolo, adesso, non ha alcun informazioni sono state date nel momento in cui raffreddamento dei reattori? “Tutti si chiedono come Tokyo”.
EMERGENZE
I sacrificati
4 5 6 7
Conseguenze per Conseguenze più Conseguenze Massima
la zona attorno vaste gravi criticità
di Fukushima
Il livello fino a Fusione parziale e danni Esplosione di un 1986
domenica, poi superato al reattore: rilascio serbatoio di scorie e L’esplosione del
di piccole quantità rilascio di gran quantità reattore (senza vasca di
di gas radioattivi di radiazioni; è il livello sicurezza) e rilascio di
di emergenza ora buona parte dell’uranio
raggiunto dalla centrale radioattivo
giapponese
CINQUANTA TECNICI
IN LOTTA CON LA CENTRALE
oi restiamo nella centrale”. Sanno
“N
uranio sono rimaste esposte, senz’acqua di raf-
benissimo a che cosa vanno incon- freddamento, e la fusione è cominciata. Poi ecco
tro: saranno contaminati dalle radia- un boato, il fumo che ha avvolto tutto e si è por-
zioni. E poi ci sono le esplosioni che tato via la vita di sei persone, cinque soldati e un
da un momento all’altro potrebbero spazzarli tecnico di trent’anni. Ma ormai tutti e sei i reat-
via. Però rimangono, a lottare contro i sei reat- tori (anche i tre già spenti al momento del ter-
tori impazziti. Sono i cinquanta tecnici della remoto) sono fuori controllo. È come una nave
Tepco che si sono offerti di restare per scon- che affonda, ma l’equipaggio non l’abbandona.
giurare la fusione, la catastrofe per il Giappone.
A Fukushima I lavorano ottocento operai. La “BISOGNA POMPARE l’acqua nei reatto-
gran parte è stata evacuata, ma la Tepco ha lan- ri”, sono le istruzioni. Facile a dirsi, ma l’acqua
ciato un appello ai tecnici: “Chiediamo a cin- non c’è più, evaporata, se la sono bevuta tutta le
quanta di voi di restare”. E loro hanno fatto un barre incandescenti. Non resta che il mare, ma
passo avanti. No, non per una promozione, per le pompe e i motori sono fuori uso, ridotti a un
un premio, perché è inutile nasconderselo: chi groviglio. Nei corridoi della centrale deserta ri-
resta oggi a Fukushima non avrà il tempo di go- suonano voci, un’altalena di speranze e terrore:
dersi niente. Chi resta lo fa dimenticando se “Le barre del 2 sono scoperte, c’è rischio di fu-
stesso. Lo fa per la propria famiglia e il Giap- sione”. Ma i tecnici ci provano, rubano ogni litro
pone devastato. È un attimo, il tempo di scri- disponibile: “Abbiamo riportato trenta centime-
vere il proprio nome sul registro della Tepco. E tri d’acqua”. L’illusione dura un attimo: “Il liqui-
poi basta: una volta entrati a Fukushima I, tor- do è evaporato, la fusione è cominciata”. Ma i
nare indietro è impossibile. Il corpo in poche cinquanta tecnici restano. Le famiglie da lonta-
ore assorbirà più radiazioni che in anni e anni. no possono solo guardare le immagini alla te-
Come gli elicotteristi di Chernobyl: erano avia- levisione. I teleobiettivi inquadrano quei pun-
tori impegnati sul fronte afghano, ottennero di tini bianchi che si muovono senza sosta tra i reat-
tornare in patria in cambio di questa missione. tori. F. Sa.
Scaricarono dal cielo tonnellate di cemento
per coprire il nucleo. Ci riuscirono, ma dopo
sofferenze atroci morirono tutti. I tecnici Tep- Visto dalla Cina
co, però, hanno scelto liberamente. Potevano
salvarsi. Inutile, però, ripensarci una volta su-
perati i cancelli di Fukushima. Non serve guar-
DOVE ANDRÀ IL VENTO?
dare i contatori geiger appesi alla cintura con le
lancette impazzite. E non c’è il tempo, dentro la PECHINO ANNUSA
centrale, per ascoltare gli ingegneri nucleari
che dai comodi studi della televisione avver-
tono: “Il livello della radioattività rischia di uc-
IL TERRORE DELL’ARIA
cidere in poche ore chi è rimasto a Fukushima DA PECHINO a Tokyo sono due ore di
I”. aereo. Anzi, un secondo tra un tweet e l'al-
tro, tra uno speciale della Cctv, la televisione
ORMAI È UN ALTRO MONDO quello fuo- di Stato cinese e un sms ansioso o una te-
ri, la campagna brulla intorno alla centrale sem- lefonata. Non si poteva viaggiare ieri dalla Ci-
bra a portata di mano, ma è lontana una vita. I na al Giappone, l'Air China ha sospeso tutti i
tecnici indossano tuta bianca e respiratore, ma voli mentre l'anchorman della Cctv annun-
più che per proteggersi lo fanno per la disciplina ciava l'organizzazione dell'evacuazione dei
che non riescono a scrollarsi di dosso. Di fronte cinesi da Tokyo. Niente panico, certo. Ma i
a una fusione a pochi passi, sono nudi. Così con- collegamenti minuto per minuto con l'e-
tinuano la battaglia. Fino a ieri con loro c’erano i sperta dei venti e delle correnti aiutavano
soldati e gli esperti americani. Adesso sono soli. poco. “Vanno verso sud ovest”, non va bene.
Bisogna prima di tutto presidiare la sala control- “Cambiano direzione”, va meglio. Siti im-
lo, anche se l’enorme pannello degli strumenti provvisati, speciali centri di ricerca scono-
toglie la speranza: centinaia di spie accese, tutti sciuti ai più e mentre fuori il vento pechinese
i livelli fuori scala, nessuno ormai fa più caso agli sembrava ormai pronto ad alzare la consue-
allarmi. Sono tre giorni che la centrale scivola ta sabbia di stagione, non sono mancati gli
verso il disastro: sabato l’esplosione al reattore sms “da mandare ai propri cari”, in cui si rac-
1, domenica al reattore 3. Lunedì al 2: le barre di comandava di non uscire di casa, di fare prov-
viste e di rimettersi al proprio dio o destino.
Sms giunti dopo un incauto tweet che an-
LE PREVISIONI nunciava radiazioni in Cina in 10 ore. Per ora
solo vento e un po' di sabbia. A Pechino.
Simone Pieranni
I
TSUNAMI NUCLEARE
nfuria la polemica sui musicisti fiorentini ha dichiarato ieri il sindaco. Renzi ha spiegato che se decisioni di Renzi, erano partiti autonomamente
Maggio fiorentino: impegnati in Giappone. Matteo Renzi, non ci sarà l’intervento del governo il rientro, due giorni fa.
dopo aver chiesto alla compagnia di restare previsto nell’arco di 48 ore, avverrà per 65 musicisti Il ministro degli Esteri ha risposto da Montecitorio
e dichiarandosi pronto a partire anche lui è tornato con posti su voli di linea già prenotati nei giorni spiegando che un volo Alitalia era già previsto per
è polemica tra Renzi sui suoi passi dopo la valutazione dell’emergenza scorsi e per oltre 200 con un charter Alitalia: il giovedì, ma faceva riferimento a uno dei tre messi a
nucleare. “Il governo dichiari lo stato d’emergenza e pagamento è garantito dal Comune (che avrebbe già disposizione dal Comune. Ieri, al teatro Comunale,
riporti a casa i nostri connazionali, a partire dai versato 400 mila euro alla compagnia di bandiera). momenti di tensione tra i parenti degli artisti e dei
e il governo musicisti e i tecnici del Maggio musicale fiorentino” Alcuni degli artisti, in polemica con le prime tecnici preoccupati per le loro condizioni di salute.
di Giorgio Meletti cegaglia ha insistito ieri sulla li- nucleare sarebbe un grave dan-
nea “no all’emotività” e “andia- no per l’Italia (ma non per l’Enel)
er capire l’imbarazzo del- mo avanti con il nucleare”. e ha annunciato che nel piano in-
L
DAL MONDO
unedì l’Arabia Saudita ha inviato almeno rimasti feriti nel corso di scontri avvenuti tra “invasi” è stata quindi enorme. E le critiche sono
Stato d’emergenza mille uomini in Bahrein, dove da tre mesi dimostranti e polizia. E se il re, Hamad Ben Issa Khalifa, arrivate anche dagli americani. Gli Stati Uniti hanno
sono in corso rivolte considerate ha proclamato lo stato di emergenza per tre mesi e la infatti esortato le autorità del Bahrein a trovare una
pericolose per la stabilità dell’area. E ieri le proteste legge marziale, l'opposizione sciita ha inscenato soluzione politica ai problemi. Il Pentagono, inoltre,
e legge marziale sono aumentate. Tanto da portare un uomo, nel sud un’azione dimostrativa contro la decisione di Riad di non era stato avvisato dell’intervento militare da parte
del paese, a investire volontariamente con la propria inviare truppe. Oltre cinquemila persone hanno di truppe saudite e il ministero della Difesa ha espresso
auto un membro delle forze di sicurezza. A Sitra, marciato nella capitale Manama verso l'ambasciata preoccupazione “circa azioni che potrebbero essere
proclamati in Bahrein nell'est, un uomo è invece morto e numerosi altri sono dell'Arabia Saudita. L’impressione di essere stati considerate provocatorie o acuire tensioni”.
N
LA MINACCIA EGITTO
Il governo scioglie
la polizia segreta
C
Il doppio arco che
tanti del petrolio, soste- emergenza umanitaria e sem- segna l’ingresso
neva ieri Franco Frattini pre meno strategico-militare, di Ajdabya sulla
per commentare le mi- visto che anche ieri le forze go- strada per Brega
nacce di Gheddafi di concede- vernative hanno assestato le (FOTO STEFANO CITATI)
re ad altri il petrolio libico: Ci- loro frange avanzate sempre
na, India, Russia. Ha ragione il più nei pressi delle roccaforti
ministro degli Esteri: c’è la vi- dei ribelli di Bengasi: Ajdabya, to e qui si affolla anche parte quando riconquisteranno la gabbana a cui far pagare il con-
ta, quella in pericolo degli abi- bombardata dal cielo e da ter- dei giornalisti arrivati dalla città ribelle. Pare probabile to dell’isolamento, ma anche
tanti di Bengasi e della Cirenai- ra, con combattimenti ormai “capitale” cirenaica indecisi che la sorte di Bengasi potrà es- una carta da usare per la so-
ca liberata dal raìs; c’è la spe- nei pressi del doppio arco d’in- se restare o passare il confine. sere merce di scambio e ricatto pravvivenza personale, e poli-
ranza di una rivoluzione a me- gresso della città e linea del da parte del Colonnello nei tica. ISRAELE
tà che rischia, a un mese dalla fronte sulla strada per Brega (i L’UNICA VIA CERTA nei confronti dei rivoltosi e della E la sua partita viene giocata a
nascita - il 17 febbraio - di es- rivoltosi affermano che si è prossimi giorni sembra dun- comunità internazionale: i pri- suon di bombe, manovre mili- Sequestro di armi
sere repressa e annegata nel combattuto anche per il termi- que quella del mare, da dove mi sono sempre stati rubricati tari e annunci tra il farsesco e “Erano per Gaza”
sangue dei suoi patrioti. E c’è nale petrolifero); Tobruk dove potrebbero arrivare le scorte da Gheddafi - a parte gli epiteti tragico: ieri l’esercito regolare
anche la mera coerenza poli-
tico-diplomatica occidentale -
che è quella a cui si riferisce il
da un paio di giorni le voci ri-
portano la presenza delle trup-
pe di Gheddafi attorno alla cit-
per una città di oltre un milione
di abitanti in preda ormai alla
paura e all’incertezza delle
di “ratti” da schiacciare - come
problema interno (come la Pa-
dania o la Corsica per Italia e
ha avvertito la popolazione
della città, appena scossa da
voci di un attacco ad alcuni
L a marina militare
israeliana ha bloccato
ieri una nave che secondo il
ministro - per un regime che tà portuale a 400 chilometri da prossime ore e da dove potreb- Francia); la seconda, che anche membri del Consiglio naziona- premier Netanyahu
non è più ritenuto un interlo- Bengasi e a 150 dalla frontiera bero partire in tanti per non ri- ieri ha rinviato la decisione su le transitorio, che stava per ar- trasportava armi iraniane
cutore credibile, e accettabi- egiziana. Qui si stanno ammas- schiare di subire la vendetta - una “No fly zone” anti-raid ae- rivare per una “missione uma- destinate ai gruppi armati
le, per le cancellerie che devo- sando le truppe dei patrioti che tutti sono certi sarà tre- rei del regime di Tripoli, come nitaria”, salvare gli abitanti dai di Gaza. Secondo Israele, le
no decidere il modo e la forma per rompere l’accerchiamen- menda - dei gheddafiani, se e una massa di traditori e volta- rivoltosi. armi sono state introdotte
nella nave liberiana
all’insaputa
NOI E LA LIBIA Putin e la beneficenza: dell’equipaggio. Hamas ha
reagito con incredulità: “Si
“A
L’ORGIA DEL POTERE
vevo detto che l’avrei fatto e l’ho maggio 2006, processi coperti dall’indulto. L’hanno commissione Giustizia della Camera. Irremovibile il Pd,
Processo breve, il Pdl: fatto”. Maurizio Paniz, relatore del comunicato in due: prima lo stesso Paniz, poi – a con Franceschini: “Se devastano la giustizia senza
processo breve, alla fine l’ha fatto distanza di pochi minuti – il ministro Alfano. “Ora salvare Berlusconi arriviamo al surreale. Noi restiamo
davvero: ieri mattina ha depositato l’annunciato nessuno può dire che è una norma ad personam”, ha contro comunque”. “Solo un raggiro”, per Di Pietro.
dietrofront sulla emendamento al provvedimento per cancellare commentato il relatore, che ha anche chiesto 24 ore di Una mossa comunque “apprezzabile”, per la finiana
l’articolo 9, la norma transitoria dal testo. Quello per il tempo per esaminare gli oltre 250 emendamenti Bongiorno. Non si fida l’Udc: “Vedremo se questo
quale le nuove norme si sarebbero applicate anche ai presentati (soprattutto dall’opposizione). Così è emendamento non ne nasconde altri che non vanno
norma transitoria processi in corso per i reati commessi prima del 2 slittato a oggi l’esame delle proposte di modifica in bene sotto mentite spoglie”, il commento di Casini.
33 PROSTITUTE
NELL’HAREM DI B.
Chiusa l’inchiesta: Minetti, Mora e Fede gestivano
un plotone di ragazze. Ruby, 13 volte sesso col premier
di Gianni Barbacetto stato”, la procura ne ha identi- La corte e i suoi riti poi, secondo la procura, re-
e Antonella Mascali ficate 32. In più – e il reato è Ruby, Berlusconi, Lele Mora ed Emilio Fede. Sopra, sponsabilità specifiche. A Ni-
ancor più grave – i tre sono ac- Nicole Minetti. Sono loro i protagonisti dell’inchiesta cole Minetti, la subrettina di
l piccolo colpo di scena cusati di aver “indotto e favo- “Colorado Cafè” imposta da
I
di Milano sullo sfruttamento della prostituzione
del caso Ruby è in una riga rito l’attività di prostituzione” Berlusconi nella lista bloccata
del comunicato del procu- svolta da una minorenne: è la di Roberto Formigoni e quindi
ratore Edmondo Bruti Li- diciassettenne Karima, che eletta consigliera regionale in
berati. Il reato di induzione e “compiva atti sessuali con Sil- Lombardia, i magistrati conte-
favoreggiamento della prosti- vio Berlusconi, dietro paga- stano in particolare di aver
tuzione minorile è contestato mento di corrispettivo in dena- svolto un ruolo da “maitresse”.
a partire dal settembre 2009. ro e altre utilità, presso la resi- È lei che “briffa” le ragazze,
Non più dal febbraio 2010, denza in Arcore”. Nel 2010, in cioè le istruisce su cosa succe-
dunque, da quel giorno di San 13 date: il 14 febbraio, il 20 e 21 de al bunga-bunga, le organiz-
Valentino in cui Karima El febbraio, il 27 e 28 febbraio, il 9 za, dispone “in alcune occasio-
Mahroug in arte Ruby, ancora marzo, il 4 e 5 aprile, il 24, 25 e ni l’accompagnamento da Mi-
minorenne, racconta di essere 26 aprile, l’1 e 2 maggio. lano ad Arcore mettendo a di-
andata per la prima volta ad Ar- Tra le 32 ragazze “allo stato” sposizione le proprie autovet-
core. Ma da quando la giovane ture”. E poi gestisce i loro com-
Ruby è stata “scoperta” da pensi: quelli in denaro, attra-
Emilio Fede, durante un con- identificate dalla procura, ci so- schio e tante ragazze. La secon- verso le elargizioni del cassiere
corso di bellezza che si tiene in no nomi già noti e qualche no- da fase era quella chiamata di Berlusconi, Giuseppe Spi-
Sicilia appunto dal 3 al 7 set- vità. L’elenco comprende an- “bunga-bunga”: i commensali nelli; e quelli in “altra utilità”,
tembre 2009. In quell’occasio- che la seconda minorenne ad scendevano in una sala sotter- come la “concessione in como-
ne Fede gridò al microfono: Arcore, Iris Berardi. ranea, “un locale adibito a di- dato d’uso di alcune abitazioni
“Sta ragazza non ha più i suoi Tutte si sarebbero prostituite scoteca, dove le partecipanti si di Milano Due, in via Olgettina
genitori, tenta una via... Mi so- “dietro pagamento di corri- esibivano in mascheramenti, 65”.
no impegnato e lo farò... per spettivo in denaro e altra utili- spogliarelli e balletti erotici,
aiutarla”. tà, presso la residenza in Arco- toccandosi reciprocamente AD EMILIO FEDE viene
re di Silvio Berlusconi, ove ve- ovvero toccando e facendosi contestato invece il ruolo di
È ARRIVATO il momento nivano organizzate all’uopo toccare nelle parti intime da Sil- “talent scout” delle ragazze da
della verità per tre indagati, Ni- Le tre fasi apposite serate”. I tre indagati, vio Berlusconi”. “Un putta- Karima “scoperta”dal portare al bunga-bunga. È lui,
cole Minetti, Lele Mora ed Emi- del bunga-bunga secondo la procura, individua- naio”, lo qualifica la testimone giornalista secondo i pm, a realizzare “l’in-
lio Fede, accusati di essere i vano infatti le giovani donne da T.M. E un’altra partecipante, dividuazione delle giovani
procacciatori delle ragazze del
bunga-bunga. L’“utilizzatore fi-
nale”, Silvio Berlusconi, è già
rinviato a giudizio immediato
per concussione e prostituzio-
“ I magistrati:
prima la cena,
coinvolgere e le indirizzavano
ad Arcore, dopo averle istruite
sulle prestazioni richieste e sul
compenso che in cambio
avrebbero ricevuto: le ragazze
T.N., entra nei particolari: “Al-
cune delle ragazze che faceva-
no lo spogliarello e che erano
poi nude si avvicinavano al pre-
sidente, che gli toccava il seno
“ Il reato
contestato dal
donne disposte a prostituirsi
presso la residenza in Arcore di
Silvio Berlusconi, informando-
si personalmente sulle caratte-
ristiche fisiche delle ragazze di-
ne minorile e per lui il processo poi gli spogliarelli “venivano informate sui corri- o le parti intime o il sedere”. settembre 2009: sponibili e, in taluni casi, valu-
inizierà il 6 aprile. I tre “forni- spettivi e le altre utilità econo- tando di persona, preventiva-
tori”, invece, hanno ricevuto
ieri l’avviso di chiusura indagi-
e le parti intime miche che avrebbero ricevuto
a fronte della loro disponibilità
LA TERZA fase avveniva in
camera da letto: Berlusconi
‘Mi sono mente, la rispondenza dei re-
quisiti estetici”. In alcune occa-
ni (che prelude alla richiesta di
rinvio a giudizio) firmato dai
esibite, poi sessuale, nonché istruite sulle
modalità comportamentali da
sceglieva, si legge nell’avviso
di chiusura indagini, “una o più
impegnato per sioni poi, Fede organizza “l’ac-
compagnamento da Milano ad
procuratori aggiunti Pietro
Forno e Ilda Boccassini e dal so-
la scelta del assumere, sulla natura e finalità
delle serate”.
ragazze con cui intrattenersi
per la notte in rapporti intimi,
aiutarla’. A Villa Arcore di alcune delle parteci-
panti alle serate, mettendo a di-
stituto procuratore Antonio Le notti di Arcore, secondo persone alle quali venivano sposizione le proprie autovet-
Sangermano. Caimano quanto ricostruito dalla procu- erogate somme di denaro e al- S. Martino anche ture, inducendo e favorendo
A Minetti, Mora e Fede è con- ra di Milano, avevano tre fasi. La tre utilità ulteriori rispetto a l’attività di prostituzione in
testato il reato di aver “indotto in camera prima era quella della cena, quelle consegnate alle altre il 25 aprile e particolare” di cinque ragazze:
e favorito l’attività di prostitu- con la partecipazione di Berlu- partecipanti”. Ambra Battilana, Roberta Bo-
zione di giovani donne”. “Allo da letto sconi, qualche raro ospite ma- Ognuno dei tre coindagati ha il 1° maggio nasia, Chiara Danese, Imane Fa-
Cinzia Molena
Concorrente del
Grande Fratello 11.
” Elena Morali
Ventenne
bergamasca, ha
Elisa Toti
Anche lei starlette
televisiva, qualche
” Dani Samvis
Meteorina del
Tg4, la 26enne
Lisandra Silva
“Madre natura” cubana
di “Ciao Darwin 6”. Su
Ha 26 anni e alcune partecipato al giorno fa sospesa dal brasiliana ha vinto Facebook scrive:
comparsate: valletta programma “La pupa lavoro da Publitalia, nel 2008 il “Sono stufa di vedere
per Antenna3, ha e il secchione”. Si l’agenzia pubblicitaria concorso di persone che anno
partecipato al considera svampita e di Mediaset. Le bellezza Miss talento sultanto per
programma permalosa. I suoi hanno sequestrato America Latina. Il fare bomboloni, mentre
Bulldozer e ha fatto riferimenti? Raul anche un orologio da futuro? Sogna di altre come me (che si
una telepromozione Bova e Michelle polso con logo entrare in politica fanno un c.... cosi)
all'interno di Zelig Hunziker dell'A.C. Milan al fianco di Lula studiano”
Mercoledì 16 marzo 2011
L’
L’ORGIA DEL POTERE
Osce, l’organizzazione per la sicurezza picchiato il 28 febbraio vicino Salerno, in presenza di profondamente preoccupata del clima di violenza e
Da Santoro a Travaglio: e la cooperazione in Europa, ha un agente della polizia che non sarebbe intervenuto. intimidazione contro giornalisti che indagano su
condannato quelle che definisce Inoltre si cita il caso della lettera con minacce di temi seri di pubblico interesse come la criminalità
“intimidazioni e minacce”' contro i giornalisti morte e quattro pallottole inviata l'1 marzo alla organizzata”. I “tentativi di mettere a tacere il
l’Osce condanna le investigativi in Italia. In particolare, la responsabile sede della Rai a Roma all'indirizzo di quattro giornalismo investigativo minano i valori
per la libertà dei media, Dunja Mijatovic, cita il caso persone: Michele Santoro di Annozero, Marco democratici” ha detto sollecitando le autorità
di un’aggressione ai danni di Fabio Cosma Travaglio e Gianni Barbacetto del Fatto Quotidiano, e italiane a fare il possibile per consentire ai giornalisti
aggressioni ai giornalisti Colombo, un giornalista del quotidiano Metropolis, Peter Gomez, direttore del fattoquotidiano.it. “Sono di svolgere il loro lavoro in sicurezza.
Camila Diana Gonzales Roberta Nigro Ioana Visan Florina Marincea Miriam Loddo
Fernandez Pablo Il suo nome viene fatto Detta Annina. Ha partecipato alla Nota al pubblico
Un nome ancora Tra i suoi nomi da Gianpaolo Tarantini, Romena, inquilina Pupa e il di Mediaset
sconosciuto, c’è anche parlando di una dell’Olgettina e Secchione, il perché
quanto meno al Altagracia, ma in prostituta milanese: assidua programma di corteggiatrice
grande pubblico pochi ancora la “Giunse con una frequentatrice di Italia1. Quando fu del “tronista”
televisivo italiano, conoscono. Nata ragazza che si presentò Arcore. Stava eliminata dal gioco Francesco Arca
ma - come molte nella Repubblica come sua sorella che preparando un fu sostituita da nel programma
altre ragazze - di dominicana, ha adesso apprendo da lei programma per un’altra “arcorina”, Uomini e donne
origini compiuto 22 anni chiamarsi Roberta bambini mai Marystelle Garcia di Maria De Filippi
sudamericane il 3 marzo scorso Nigro” andato in onda Polanco su Canale 5
pagina 8 Mercoledì 16 marzo 2011
L’
CASA DOLCE CASA
affaire caprese si snoda lungo un anno. 10 febbraio 2010 I Carabinieri arrestano Balducci e
Cronologia di un affaire 19 dicembre 2009 Susanna Smit stipula Anemone. Escono le telefonate. Masi-Smit non
un preliminare da 2,3 milioni per una villa ad comprano. Ad aprile la loro storia finisce.
Anacapri. L’attrice consegna 200 mila euro in assegni - 16 dicembre 2010 Smit-Masi formalizzano la Susanna Smit
immobiliare soldi di Masi - al venditore: Umberto Mattone. rinuncia all’acquisto. Il venditore Mattone si impegna Nata ad Anacapri,
22 gennaio 2010 Masi e Balducci sono intercettati a restituire 100 mila euro di caparra entro il 25 attrice, è la ex compagna
mentre parlano al telefono dell’intervento di un febbraio 2011. In precedenza la RAI decide di del direttore generale
e sentimentale uomo di Anemone a Capri, per la ristrutturazione. produrre un film su un soggetto ispirato alla sua vita della Rai Mauro Masi
C’
5 stanze, 3 bagni ma soprattutto
sull’isola di Capri che della Patria, con 300 invitati, una scenografia mozzafiato:
doveva essere compra- compreso Silvio Berlusconi. No- diverse terrazze e tutt’attorno un
ta da Mauro Masi e ri- nostante una lite animata con giardino a più livelli di 3000 mq. È
strutturata da Anemone, di cui Susanna il 24 settembre avesse questa la sontuosa villa ad
si parla nelle intercettazioni portato le volanti sotto la casa Anacapri che il direttore generale
dell’inchiesta sulla Cricca, an- romana di Masi, tre mesi dopo il di Viale Mazzini aveva preso
che se nessuno se ne è accorto. direttore generale le dona per accordi per comprare. Poi
La sua storia si intreccia a quella Natale un contratto preliminare all’improvviso tutto sfuma
della fiction scritta dal proprie- da 2,3 milioni. Susanna freme
tario della casa, approvata e pa- dalla voglia di usare la magione e
gata dalla RAI di Masi. L’immo- Masi interessa la ditta Anemone
bile al centro dell’affaire doveva per la ristrutturazione.
diventare il nido d’amore del di- La vicenda emerge dalle inter-
rettore generale e della sua ex, cettazioni. Il 22 gennaio 2010,
l’attrice Susanna Smit ma la Masi chiama Angelo Balducci.
compravendita è saltata dopo Tra loro c’è grande confidenza.
gli arresti di Angelo Balducci e Masi, fino a 8 mesi prima, era se-
Diego Anemone. gretario generale alla Presiden-
Tutto inizia nel dicembre del za del Consiglio, dove Balducci
2009 quando la compagna era stato capo dipartimento. Sei
34enne di Masi firma un com- mesi prima Masi ha chiesto a Bal-
promesso che la impegna a sti- ducci, e ottenuto a tempo di re-
pulare un atto da 2,3 milioni di
euro entro l’estate 2010. A gen-
naio 2010 Mauro e Susanna
aprono le porte della villa alla
ditta di Anemone in vista di una se a fare una ve-
ristrutturazione urgente. Il 10 rifica della casa.
febbraio Anemone e Balducci Una cosa nor-
finiscono in prigione e i giorna- malissima. Co-
li pubblicano le intercettazioni. me ho preso lui
Poco dopo Susanna Smit rinun- ne ho presi altri
cia al contratto definitivo, no- due. Ho visto che la casa non an- il tema della disabilità da una
nostante la penale salata: 200 dava bene e ho rinunciato pa- prospettiva innovativa ma i me-
mila euro. Infine l’ultimo dop- gando una caparra penitenzia- riti di Mattone non possono
pio atto della commedia immo- le”, questa è la versione del ma- oscurare un dato: la Rai di Masi
biliare: tre mesi fa il direttore nager RAI. Comunque, solo pagherà per produrre la fiction
generale della Rai ottiene dal molti mesi dopo i giorni della del suo promittente venditore.
promittente venditore l’impe- “verifica” di Stallocca e degli ar- Un fatto imbarazzante che ag-
gno alla restituzione di 100 mila resti di Anemone, la retromarcia giunge dubbi ai tanti suscitati da
euro. Nello stesso periodo la diventa un atto pubblico: il 16 questa storia. Masi si impegna a
Rai inserisce nel suo piano di dicembre 2010, davanti al solito pagare subito un milione e mez-
produzione una fiction sulla notaio Ragnisco, Susanna Smit zo (tra acconto, ristrutturazione
storia autobiografica del vendi- firma la risoluzione con Umber- e spese fiscali) più un mutuo
tore. to Mattone, che trattiene la som- con una rata elevata (fino a 7-8
ma di euro 200 mila a titolo di mila euro al mese a seconda del
LA VILLA si trova nel cuore caparra penitenziale. Nell’atto tasso e della durata). Perché Ma-
del Parco Silvania e domina il blu però Mattone si impegna a resti- si intesta il contratto a una ragaz-
dalla collina di Anacapri. Negli
anni settanta, davanti al camino
cord, l’assunzione del “cogna-
to” Anthony Smit al circolo Sa-
tra nulla, come conferma al Fatto
lo stesso Masi: “parlavamo della
L’inchiesta sulle tuire alla Smit 100 mila euro dei
200 mila pagati (con i soldi di
za che di là a pochi mesi diverrà
la sua ex? Perché sospende tutto
del salone, il proprietario Ugo
Pirro scriveva i film candidati al-
laria Village di Diego Anemone e
Filippo Balducci, figlio di Ange-
casa di Anacapri”. Proprio quel-
la scoperta dal Fatto e oggetto
Grandi Opere, Masi) al preliminare. La restitu-
zione sarebbe dovuta avvenire
all’improvviso? E qual è il ruolo
di Anemone e Balducci in que-
l’Oscar come Indagine su un citta-
dino al di sopra di ogni sospetto e Il
lo, nonché proprietario della ca-
sa di via dei Cartari dove Masi vi-
del preliminare del 19 dicembre
2009 davanti al notaio usato
il contratto alla stipula di un nuovo prelimi-
nare con un nuovo acquirente e,
sta storia? Visti i precedenti e la
rapidità con la quale Masi aveva
giardino dei Finzi-Contini . Pirro veva con Susanna. I rapporti tra spesso dalla Rai per i suoi atti, comunque, entro il 25 febbraio appena ottenuto un lavoro (e un
muore nel 2008 e il figlio Um- Anemone e il fratello di Susanna Francesco Maria Ragnisco. Um- disdetto 2011. alloggio) per il fratello di Susan-
berto mette in vendita la villa. sono tali che in una telefonata in- berto Mattone firma il compro- na, il loro intervento sullo sce-
Sul sito della Capriimmobiliare tercettata nel luglio 2009, Diego messo con Susanna Smit per un all’improvviso MASI dovrebbe essere appena nario di Capri inquieta. Alle do-
si legge: “a poca distanza dal Anemone – secondo i Carabinie- prezzo di 2,3 milioni. La Smit rientrato in possesso dei suoi mande del Fatto Masi replica con
centro di Anacapri, la villa rap- ri del Ros - “prospetta a Smit An- blocca la casa con due assegni Poi il via libera 100 mila euro. Il Fatto ha scoper- una raffica di minacce di querele
presenta una straordinaria op- thony che ha intenzione di ac- bancari da 150 mila e 50 mila eu- to una coincidenza imbarazzan- tipo: “sto scendendo a denun-
portunità di investimento. In quistare qualcosa a Capri e gli ro come caparra penitenziale e al film tv te per il direttore generale: nel ciarla ai carabinieri” oppure
posizione dominante dotata di 2 chiede di interessarsi per vede- si impegna (contando sui soldi periodo che va tra il primo e il “non vedo l’ora di fare una que-
ingressi, affacciata sul meravi- re se c'è qualcosa di interessante che le avrebbe dato Masi) a ver- secondo atto, quando Masi trat- rela per diffamazione aggravata
glioso panorama del Golfo di Na- in vendita”. A comprare però, sare 800 mila euro entro il 15 Smit. Mi mostrarono la villa e fe- tava la restituzione di 100 mila e stalking”. Sintetizzando tre te-
poli, vanta una superficie com- pochi mesi dopo, sarà Susanna febbraio 2010. Più altri 1,3 mi- ci una stima dei lavori urgenti. Al euro da Mattone, la storia del lefonate concluse con un suo
plessiva di circa 200 mq su 2 li- Smit e Anemone rientrerà in gio- lioni mediante un mutuo ipote- ritorno parlai con Anemone. venditore diventava una fiction click e altrettanti sms bellicosi,
velli, composta da salotto, cuci- co per ristrutturarla. cario alla stipula non oltre il 26 Non ci fu il tempo di fare altro. Rai. Il film è già stato inserito nel questo dovrebbe essere il senso
na, 5 camere da letto panorami- agosto 2010. Una valanga di sol- Pochi giorni dopo ci furono gli piano di produzione con un della replica: “Non so nulla della
che, 3 bagni ed è circondata da GLI INVESTIGATORI dan- di che Masi giustifica così: “Era- arresti e non se ne fece più nulla. budget superiore a un milione di fiction. Avrei pagato la villa con i
ampi terrazzi e un giardino con no questa lettura errata della no i miei risparmi di una vita”. E Poi sono andato in pensione e euro. Si dovrebbe intitolare “La risparmi della mia vita. Anemo-
suggestivi viali, scorci e cammi- conversazione del 22 gennaio Susanna Smit conferma: “Mauro non ne ho più parlato”. vita è un mozzico” per la regia di ne non c’entra. Avevo solo chie-
namenti, articolato su vari livelli 2010: “Masi chiama Balducci e guadagna molto e quello era il Il sopralluogo, secondo l’inter- Anna Negri e la produzione di sto a un suo uomo di fare un so-
per circa 3.000 mq, dove è pos- gli chiede il numero telefonico mio regalo di nozze”. cettazione, sarebbe avvenuto il Sacha Film. La storia è ispirata a pralluogo, come ad altri due tec-
sibile costruire una piscina”. Il di Angelo Stallocca, dipendente Masi e la Smit a fine gennaio si 27 gennaio. Gli arresti di Balduc- quella di Umberto Mattone, vit- nici. Non ho comprato più per-
prezzo richiesto dal proprieta- del gruppo Anemone, con cui si comportano come se la casa fos- ci e Anemone sono del 10 feb- tima di un gravissimo incidente ché i tecnici mi hanno convinto
rio Umberto Mattone (Pirro era è già accordato per eseguire dei se loro. Racconta al Fatto Angelo braio. Qual è la ragione della re- stradale. Il capo di Rai fiction, Fa- che c’erano troppi lavori da fare.
il cognome d’arte) è di 2,6 mi- lavori presso la sua abitazione in Stallocca: “A gennaio 2010 il mio tromarcia di Masi? brizio Del Noce, ha spinto mol- Tutto è depositato dal notaio in
lioni. Per Susanna Smit, nata e via dei Cartari ...Masi farà chia- principale, Diego Anemone, mi “Ho fatto fare una verifica da to il soggetto scritto da Mattone massima trasparenza. In questa
cresciuta a pochi metri di qui, mare Stallocca da Susanna Smit chiese di andare a Capri per ve- parte dei tecnici della zona e da con la compagna Alessandra storia ci ho rimesso 100 mila eu-
l’acquisto della villa frequentata per concordare l’inizio dei lavo- dere cosa c’era da fare per ren- altri che ho fatto venire. Per Murri, che ha ricevuto com- ro di penale e 27 mila euro di tas-
da piccola in punta di piedi, sa- ri”. dere la casa abitabile per l’esta- quello ho chiamato Balducci. menti positivi da tutti quelli che se. Altro che conflitto di interes-
rebbe la consacrazione sociale. In realtà via dei Cartari non c’en- te. A Capri trovai Masi e Susanna Chiedevo un tecnico che venis- l’hanno letta. La fiction affronta se”.
Mercoledì 16 marzo 2011 pagina 11
DIVORZI
IL POPOLO WEB
INCAZZATI, DELUSI E SCONTENTI. E C’È CHI DICE: SIETE COME TUTTI GLI ALTRI POLITICI
di Federico Mello vortice di accuse e controaccuse. gendo i vari post non posso che altro Vendola e compagnia bella. E On. De Magistris” dice Angelo. Al-
Il post di Grillo pubblicato lunedì apprezzare il fatto che molti ma- mai mai mai una proposta seria e larga il campo Edoardo: “Ero un
il lettore Silvano, in un commen- intitolato “Comprereste un voto nifestino una opinione contraria a credibile per neutralizzare Berlu- suo fan come ero fan di Di Pietro...
ÈGrillo,
to pubblicato sul blog di Beppe
a sintetizzare il cuore del-
usato da quest’uomo?” con sotto
una didascalica immagine in bian-
quella di Grillo. É il segno della li-
bertà del movimento e della gente
sconi che è oggettivamente il pe-
ricolo principale per la nostra de-
questo, come tanti altri gesti con-
tinuerà a rendere l’Idv non il me-
l’accusa grillina scagliata in queste co e nero dell’europarlamentare che lo costituisce” scrive Marco). mocrazia. Forza Grillini” il com- glio che c’è ma il meno peggio”.
ore addosso all’ex idolo Luigi De Idv, ha raccolto oltre mille com- tra i lettori di BeppeGrillo.it sem- mento di Mario. Tutti con “DeMa” Ma alla fine, tra tanti animi eccitati
Magistris: “Io credo che se De Ma- menti. Alcuni concordano con brano i critici ad avere la meglio: allora? Macché. La situazione, sulle dietro le tastiere, sull’uno e sull’al-
gistris è stato eletto grazie alla rete, Grillo con dei distinguo (“Io avevo “Quasi quasi metto in giro la voce pagine dell’ex magistrato si ribalta. tro fronte, grande anche è lo spazio
dovrebbe essere la rete a proporlo votato De Magistris e Sonia Alfano, che Dio vuole candidarsi come sin- Sul sito dell’eurodeputato, non è della delusione. “Siete come tutti
come sindaco di Napoli non può ora voto per il Movimento 5 Stelle, daco di Napoli. Poi, siccome credo possibile commentare le con- gli altri politici, pensate solo a li-
fare come vuole... lui deve soste- però non so se picchiare su De Ma- non faccia parte del movimento tro-accuse a Grillo. Ma su Face- tigare” dice Lorella. Ancora più
nere le voci incazzate di noi altri”. I gistris sia un bene” scrive Casula cinque stelle e mi divertirò a guar- book De Magistris non scappa agli duro l’utente Facebook Sunset:
numeri dicono tutto sullo psico- da Cagliari); altri si schierano con il dare le secchiate di merda che Bep- arrabbiati che si contano più nu- “Grillo e De Magistris siete due
dramma che si sta consumando in comico senza se e senza ma: “Con- pe gli tirerà addosso...” scrive merosi dei fan: “A occhio direi che co**** se vi comportate così! Noi
queste ore tra i fan e i detrattori cordo su tutto! Bene e grazie Bep- Franco. “Un giorno si critica Sa- perde metà dei suoi voti. Su chi abbiamo bisogno di unità e pro-
degli ex amici Beppe Grillo-Luigi pe!” dice Vincenzo. Ma se c’è an- viano, un altro Di Pietro, un altro potrà contare per vincere a Napo- grammi comuni e voi vi pigliate a
De Magistris ora risucchiati in un che chi si bea del dibattito: (“Leg- Bersani, un altro De Magistris, un li?” scrive Mario; “Che delusione, pesci in faccia?”.
pagina 12 Mercoledì 16 marzo 2011
COSCHE PADANE
IL BANDITO
E IL CAMPIONE
Negli affari sulla movida compaiono i soci
di ‘ndrangheta di Paolo Maldini e Massimo Oddo Nel riquadro, Massimo Oddo (ANSA), qui in alto, Paolo Maldini (FOTO LAPRESSE)
di Davide Milosa sovrintendente allo spaccio di Martino. I due chiacchierano di cio di Maldini. Dopodiché parte
Milano corso Como per conto della co- affari. Testino invece, il cellulare della cocaina veniva venduta an- MARONI di Silvia D’Onghia
sca Flachi. Oggi Mimmo Testino lo utilizza soprattutto per inviare che all’interno della discoteca.
el libro mastro della ’n- è latitante in Costa Rica. Dal
NEANCHE GRAZIE
N
sms e ordinare la cocaina. Il suo Particolare che è valso a Testino
drangheta padana che 1999 al 2008, però, ha gestito la referente è un certo Cesare Co- l’accusa “di aver consentito che il
commissaria la politica e discoteca Loolapalosa di corso lombo che per la cosca Flachi ge- locale fosse adibito a luogo di
eanche una parola. 700 pagine di ordinanza,
assedia le imprese, c’è una
piccola grande vicenda a base di
cocaina, locali notturni e soprat-
Como 15. Il locale è tra i più noti
della movida ed è amministrato
dalla Black Submariner Ladunia.
stisce l’acquisto e la vendita della
droga. Il rapporto tra i due viene
inquadrato dal gip: “Colombo,
convegno di persone che ivi si da-
vano all’uso di sostanze stupefa-
centi”.
N 35 arresti sotto la Madonnina, ma dal ministro
dell’Interno neanche un “grazie”. Eppure Maroni
tutto calciatori famosi, in passa- Una srl tra i cui soci ancora oggi dopo aver ricevuto l’ordine da Gli interessi di Mimmo, però, so- non ha perso la parola: giusto ieri, dopo un sequestro
to soci d’affari con uomini vicini compare lo stesso Maldini. Testino, si recava in Corso Como no variegati. Oltre ai locali nottur- di beni ai Casalesi nel frusinate, il ministro si è
alle cosche. Nomi mondiali co- dove consegnava lo stupefacente ni, infatti, il neo latitante ha quote complimentato con la Dia di Napoli. E in quasi tre
me quello di Paolo Maldini, sto- IL SUO INVESTIMENTO ri- nelle sue mani”. Per definire le in società che si occupano della anni di governo, per ogni latitante arrestato, per
rica bandiera nel Milan berlusco- sale al 1995. All’epoca il calciato- quantità bastavano semplici fra- gestione di stabilimenti balneari ogni bene confiscato, Maroni si è prodigato in lodi.
niano o gregari come Massimo re commentò così la notizia: “Ho si: “Stasera poca gente. Tavoli li- come la Sunrise. Ed è ancora Mi-
Oddo, anche lui terzino, anche partecipato per l’amicizia che mi beri in prive”. Tradotto: serve po- lan. Il campione di turno, infatti, Sorge allora il dubbio che non voglia proprio sentir
lui nella squadra rossonera che lega ai proprietari della discoteca ca cocaina. I rapporti tra i due so- non è più Maldini, bensì Massimo parlare di mafia nei feudi della Lega. Ne avevamo
proprio domenica ha festeggia- Hollywood”. E infatti del Loola- no frequenti, tanto che tra la fine Oddo che della srl mantiene il avuto sentore a novembre, quando un monologo di
to 25 anni sotto la presidenza del palosa è socio Alberto Baldacci- di maggio e l'inizio di luglio del 10% delle quote. Campioni e Saviano a “Vieni via con me” lo aveva fatto infuriare.
Cavaliere. I due, naturalmente, ni, titolare della Vimar srl alla qua- 2008 gli investigatori contano compari, insomma. Anche que- Lo scrittore aveva parlato proprio di interlocuzioni
risultano totalmente estranei al- le fa riferimento l'Hollywood, ben 12 contatti e altrettante ces- sto sta scritto nel grande roman- della ‘ndrangheta con il Carroccio. Apriti cielo.
l'inchiesta che lunedì ha solleva- per anni covo prediletto da Lele sioni di droga da parte dell'ex so- zo dei boss alla milanese. Polemiche, richieste di intervento del Cda, poi
to il velo sugli affari milanesi del- Mora. Visura dopo visura spunta Maroni era riuscito a fare un piccolo comizio. La
le cosche. il nome di Vito Cardinale, altra
cantilena dei superlatitanti, il Piano straordinario,
I rapporti societari così emergo-
no tra le pieghe dell’indagine Ca-
storica anima dell’Hollywood,
ma anche socio di Testino e Mal-
Loolapalosa e Hollywood, nei l’attacco ai patrimoni e, finalmente, la ‘ndrangheta
al nord: non certo una novità, essendo presente da
posaldo. Di chi si tratta? “Dell'a-
mico del Loolapalosa”, al secolo
dini nel Loolapalosa. Quindi un
particolare: Vito Cardinale viene
traffici dei clan ci sono i templi tre decenni, ma certo da non mettere in relazione
Domenico Testino, 50 anni, ba- intercettato al telefono con il su- alla Lega. In certi casi, ministro, il silenzio è d’oro.
rese di Corato, titolare di night e perboss della ‘ndrangheta Paolo della notte milanese
CALABRIA/LOMBARDIA
gheta. A Buccinasco come dalla Procura della Città dello faccia fare quello che voglia- affidi la selezione delle can- lo hanno arrestato a dicem- COME ANTONIO Nuce-
nel quartiere Archi, Bronx in Stretto. Ma dei legami di Sarra mo...quello che vogliamo, io didature ai vertici dei partiti. bre: insieme ad altri politici ra, medico e per la procura a
riva allo Stretto. I voti sono con i Condello parla abbon- intendo dire ..attenzione! no Discorso suggestivo, che pe- andava a chiedere voti e fa- “disposizione” degli amici. E
potere. È il primo aprile del dantemente il rapporto dei che ci “ fottiamo” i soldi alla rò nasconde alcune verità. vori a Giuseppe Pelle, boss di Vincenzo Cesareo (lista “so-
2009 quando Paolo Martino, Ros dei Carabinieri intitolato Banca...”. “Certo, certo”, ri- La prima, Sarra è un politico San Luca e figlio di ‘Ntoni cialista, insieme per Scopel-
il boss della Milano da dis- appunto “Meta”. L’onorevole sponde Sarra. chiacchierato (il signor Gio- Gambazza. “Alberto Sarra mi liti Presidente”) che chiedeva
sanguare, si sfoga con la so- sottosegretario Sarra ha rap- vanni Zumbo, arrestato nei ha imposto – dice l’onorevole aiuto al boss, perché “io mi
rella Rosa, una suora che sa porti strettissimi con la fami- MAFIA E POLITICA, a mesi scorsi perché ritenuto al boss - , con lui ho una vec- sento uno della famiglia, se
di Vangelo ma anche di in- glia Lampada, considerata il Reggio Calabria se ne discute uno spione al servizio dei chia amicizia. Alberto è mol- siamo fratelli siamo fratelli”.
chieste giudiziarie. “Ti han- terminale lombardo dei Con- tanto e in queste settimane boss, aveva lavorato nella sua to vicino ad Antonio Bonfi- Antonio Manti, che correva
no preso di mira”, dice suor dello. Pasquale, ‘o Supremo, circola una strana proposta segreteria di assessore regio- glio che è sottosegretario alle per il centrosinistra in una li-
Rosa affranta, “che ti posso nale), nessuno lo ha eletto in politiche agricole, in pratica sta con il nome di Agazio
fare?”. Il fratello Paolo è su Consiglio regionale. Non ha è mio fratello”. Credenziali a Loiero, pure lui si inginoc-
tutte le furie, sa di chi è la
colpa delle sue sventure. “Lo
La procura di Reggio aveva avuto bisogno di voti per es-
sere nominato sottosegreta-
cento carati, tanto che Pelle
rassicura Zappalà: “Tranquil-
chiava davanti al capo di San
Luca. Tutti potenziali onore-
sai a quello lo rinviarono a
giudizio, a quel porco dei Al-
smentito, ma Alberto Sarra è rio della Regione, la scelta è
stata fatta direttamente dal
lo, dottore, qui si parla di ami-
cizia”. L’onorevole piomba in
voli che non erano stati scelti
dalla ‘ndrangheta, ma dai par-
berto Sarra, e sanno benissi- governatore Scopelliti. An- Consiglio regionale con titi e dai candidati presiden-
mo che non ho niente a che indagato per i rapporti con Condello che la candidatura di Santi 11052 preferenze. ti.
fare con questo qua”. Il gior-
no dopo altra telefonata. La
suora chiama allarmata, c’è
un pentito che parla, e sta
dicendo tutto dei rapporti
tra il fratello e Sarra. “È quel
Elefantino di Loris Mazzetti
cui vapore, pur sotto controllo, si sta mescolando
personaggio che sta a cantà,
sta a cantà…”.
atomico all’aria? Ferrara per far passare il concetto che l’e-
nergia nucleare è “indispensabile” ha usato il dubbio
amletico partendo dal “sentimento” della paura del
MA CHI È Alberto Sarra? ov’è finito il vero Giuliano Ferrara, il prepotente Ele- popolo giapponese, trascurando il vero dramma: dopo
Avvocato da sempre in poli-
tica e da sempre a destra, pri-
Dkalashikov.
fantino che ci ha abituato alla parola usata come un
La prima puntata di “Qui radio Londra”
aver subito il peggior tsunami della storia il Giappone
deve fare i conti anche con le conseguenze delle ra-
ma fedelissimo di Alleanza sembrava registrata 48 ore dalla messa in onda, gior- diazioni. La dignità dell’Elefantino in questa prima pun-
Nazionale, poi del Pdl e di nalisticamente inutile. Se Ferrara fosse stato attento ai tata è salva grazie alla certezza del governo: “Nessun
Giuseppe Scopelliti, il gover- tanti servizi trasmessi nei telegiornali che lo hanno pre- ripensamento, l’Italia andrà avanti con il nucleare”,
natore della Calabria. Già as- ceduto si sarebbe accorto che in essi vi era già la risposta parola della Prestigiacomo, ministro dell’Ambiente. An-
sessore regionale nella giunta è uno dei capi storici della alla sua amletica domanda: “Se i giapponesi vinceran- che B. è sceso in campo, pronto a mandare aiuti (quelli
Chiaravalloti, alle ultime ele- ‘ndrangheta reggina ed è sta- no la battaglia vorrà dire che quella fonte indispen- che in due anni non ha dato a L’Aquila che ancora giace
zioni regionali non si candi- to catturato nel 2008 dopo sabile è sicura anche nelle catastrofi. Meglio pensarci sulle sue rovine?).
dò. Poco male, perché appe- una latitanza ventennale. Sar- ora che compiangerci domani”. La centrale di Fuku- Per fortuna che in Europa chi conta pensa anche per noi
na eletto governatore, Sco- ra è a Milano ad una festa di shima aveva già subito 2 esplosioni quadruplicando at- e nella tragedia giapponese ha trovato quelle risposte
pelliti lo premiò con un in- matrimonio dove c’è anche torno ad essa il valore di radioattività consentito, rad- che invece Ferrara non ha voluto vedere: Angela Merkel
carico di altissimo prestigio: un parente stretto di Condel- doppiato quello nel raggio di 140 chilometri. Se il di- ha deciso di spegnere le vecchie centrali nucleari, la
sottosegretario alla Presiden- lo, in quella occasione Giulio rettore del Foglio avesse voluto fare vero approfondi- Francia, con 60 reattori in funzione, è in preda a paure
za della Giunta regionale. Lampada gli presenta Anto- mento avrebbe dovuto chiedersi: “I giapponesi riusci- e dubbi, c’è già chi chiede un referendum, la Svizzera ha
Una potenza. Per il gip di Mi- nio Oliverio (“che è paesano ranno con l’acqua di mare a raffreddare i reattori della bloccato la domanda di costruzione di 3 nuove centrali
lano Giuseppe Gennari, che nostro, di Cosenza”) all’epo- centrale? (No. Purtroppo durante la notte è avvenuta e l’Austria porterà al parlamento europeo il riesame.
ha firmato l’ultimo blitz con- ca assessore al Turismo della una terza esplosione). Quali saranno le conseguenze Dopo la prima di Qui radio Londra, l’unico a gioire, visto
tro la ‘ndrangheta in Lombar- Provincia di Milano. Nel 2007 della grave fuga radioattiva di iodio 131 e cesio 137? (La il modesto 20,63% di share, è Antonio Ricci: Striscia ha
dia, Sarra “risulta essere inda- Giulio Lampada e l’onorevole nube tossica sta viaggiando verso Tokio). Quali danni nettamente superato Affari Tuoi. Ferrara ha altre 199
gato nell’indagine Meta della Sarra progettano l’apertura di produrranno gli altri due impianti, Onegawa e Tokai, il puntate per rifarsi.
sezione anticrimine di Reg- una finanziaria nel capoluogo
Mercoledì 16 marzo 2011 pagina 13
Anniversario Transizioni
Domani l’Italia compie Prima regno poi dittatura
150 anni. Piccolo bilancio poi Repubblica: ma chi
di un viaggio tormentato sono gli italiani?
DOV’È
LA
QUALE
FE STA VITTORIA
D
di Furio Colombo
L’
adesso molto simile alla Libia. Stessa parola d’ordine di Paolo Flores d’Arcais
del gruppo che si proclama “il governo”: distrug-
gere per conquistare. Distruggere in modo detta- Italia è solo un’espressione geografica”
gliato e meticoloso ogni cosa che abbia a che fare sosteneva il conte Klemens Wenzel Ne-
con l’informazione, l’insegnamento, la cultura, la pomuk Lothar von Metternich-Winne-
giustizia. Occorre che si senta, nel Paese, una voce burg-Beilstein (dal 1813 anche princi-
sola, poi la voce dei servi. Occorre che il diverti- pe). “L’Italia è fatta, bisogna ora fare gli
mento sia la barzelletta del capo, quando non è in- italiani”, dichiarò il patriota e scrittore
tento a soddisfare i suoi bisogni corporali di fronte Massimo Taparelli marchese d’Azeglio,
alla corte ammirata dei suoi sudditi a tassametro. quando decenni di sovversione rivolu-
Capite subito che, se questo è lo stato in cui versa zionaria mazziniana e garibaldina, e di
l’Italia, il solo patriottismo possibile è il pronto soc- abilità diplomatica cavouriana, umilia-
corso. Salvare il Paese è il tema, molto prima che rono il cinismo del cancelliere dell’Im-
dichiarare di amarlo e fare finta di celebrarlo. pero austro-ungarico. Che viene riporta-
Vi sarete accorti che, nel fare la lista del male che to agli onori della riabilitazione, para-
affligge il Paese, non ho citato la Lega. Non sto pen- dossalmente e vergognosamente, pro-
sando che sia migliore. Ha fatto il suo buon lavoro prio durante le celebrazioni del 150° an-
per spaccare il Paese, per far dilagare divisione, ri- niversario dell’Unità d’Italia: non da
sentimento, separazione tra italiani (anni di insulti e qualche grande storico in vena di rivisi-
disprezzo per il Sud) e verso i nuovi venuti, legali o tazioni geopolitiche ma dall’ignorante
illegali. Abbiamo tutti ascoltato Le Pen e Borghezio berciare del padre di un “trota” e di schia-
dire ciò che hanno detto a Lampedusa proprio nei mazzanti patrioti dell’evasione fiscale.
giorni di celebrazione della nascita italiana: riget- a pagina 14
tateli in mare. E mentre l’Italia compie 150 anni, ce-
lebrati da poche persone perbene con il maestro
Muti al chiuso di un teatro, indicati invano come una
festa dal presidente della Repubblica, una nave con
1.800 rifugiati, scampati e disperati è bloccata in
alto mare dalla Marina italiana.
Ma la Lega, con i suoi paesi governati da sindaci che
lasciano digiuni i bambini, verniciano le scuole di zOrizzonti
verde e danno ogni giorno la caccia a chi gli sembra
diverso, prima e dopo averne sfruttato il lavoro, non Tra Nord e Sud, tutti scontenti?
avrebbe il controllo squadristico di tutto il Paese se Aprile, Del Boca pag. 15
l’uomo della P2, che provvede comunque a pagare i
conti, non avesse bisogno della gang di Ponte di Le- zDestra/sinistra
gno per restare al governo. Ecco, questa è la festa. È
una festa macabra, in cui la morte, la persecuzione, Vecchia storia: chi lotta, chi incassa
le leggi razziali (si pensi agli sgomberi dei campi no- Canali pag. 17
madi) sono parte della nostra vita quotidiana. L’u-
nica celebrazione che ci resta è l’imitazione: rifare il zStatuto Albertino
Risorgimento. Credere, contro ogni evidenza, che
esista un’altra Italia pulita, solidale, libera dai ten- Primi, timidi, vagiti di libertà
tacoli anche politici della malavita, risvegliare i no- Carlassare pag. 20
stri concittadini dal lungo sonno avvelenato che ha
reso sudditi tante persone libere e ha ucciso, per zEroi ed eredi
soldi, sentimenti e ideali.
Da Caprera all’Isola dei Famosi
Caselli pag. 20
pagina 14
L’
di Paolo Flores d’Arcais ci hanno preceduti quelli che han- dal voto maggioritario di un Parla- ze reciproche non avessero mai a
no per noi valore simbolico perché mento liberamente eletto. De Gaul- che fare con una introvabile “mo-
Italia è solo un’espressione geografi- fondativo. L’Italia democratica può le, uomo di destra se ve ne fu uno, derazione” dei primi. La memoria
ca” sosteneva il conte Klemens Wen- diventare “Nazione” o “Patria” solo ha imposto l’equazione Resistenza del Risorgimento come autentica
zel Nepomuk Lothar von Metterni- se sceglie di essere davvero erede di eguale Patria e rifiuto della Resi- epopea fondativa è stata infine di-
ch-Winneburg-Beilstein (dal 1813 an- entrambi i due unici eventi fonda- stenza eguale tradimento, e questa strutta dalla sua fascistizzazione in
che principe). “L’Italia è fatta, biso- tivi del suo passato. Il Risorgimen- memoria condivisa ha avuto una ta- irredentismo, ignominia con cui si
gna ora fare gli italiani”, dichiarò il pa- to, e quel secondo Risorgimento le efficacia che a tre generazioni di può accomunare un D’Annunzio a
triota e scrittore Massimo Taparelli (come tale vissuto da tanti che vi sa- distanza la destra francese anche Pisacane. Ancora peggio con il se-
marchese d’Azeglio, quando decenni crificarono la vita) che fu la Resi- più becera preferisce (durerà?) per- condo Risorgimento, la Resistenza
di sovversione rivoluzionaria mazzi- stenza antifascista. Fino a quando dere le elezioni pur di non accetta- antifascista. Evirata democristiana-
niana e garibaldina, e di abilità diplo- queste due rotture storiche, e i va- re il sostegno dei Le Pen. mente nella retorica, viene ormai
matica cavouriana, umiliarono il cini- lori che ne sono all’origine, non sa- irrisa nel quotidiano codardo ol-
smo del cancelliere dell’impero au- ranno interiorizzati come la pro- IN ITALIA invece il Risorgimen- traggio dei media di regime. Come
stro-ungarico. Che viene riportato pria comune eredità dai cittadini to è stato immediatamente edulco- stupirsi, allora, che nella penisola
agli onori della riabilitazione, para- della penisola, fino a quando ogni rato nella retorica. Il carattere ever- sia assente la Nazione e la Patria? L’I-
dossalmente e vergognosamente, nuova generazione, in famiglia, nel- sivo, rivoluzionario, talvolta terro- talia sarà Nazione solo se e quando
proprio durante le celebrazioni del la scuola, attraverso il tubo catodi- ristico dei garibaldini e dei mazzi- una autentica rivolta morale, poli-
150° anniversario dell’Unità d’Italia: co, non crescerà sentendosi figlia niani è stato cancellato, benché ticamente vittoriosa, riuscirà a ren-
non da qualche grande storico in ve- del Risorgimento e della Resisten- Mazzini e Garibaldi fossero acco- dere senso comune i valori che dal
na di rivisitazioni geopolitiche ma za, non ci saranno italiani e non ci munati a Marx e Bakunin dalle po- Risorgimento alla Resistenza han-
dall’ignorante berciare del pa dre di sarà Italia, e il conte Klemens von lizie di tutto il mondo, e le divergen- no dato vita alla Costituzione.
Metternich avrà ogni agio di ghi-
gnare nella tomba.
Giuseppe Garibaldi, 19 marzo 1878 MA LA MEMORIA , per essere E ADESSO? di Nicola Tranfaglia
“
condivisa, non deve escludere nes-
Ai militi delle cinque
giornate e ai giovani
suno. Deve accomunare tutto il
passato, affratellare vincitori e vin-
ti, replicano gli storici più o meno
IL COMPLEANNO DIFFICILE
di regime, più o meno accademica-
Italia arriva al suo compleanno di transizione di una Repubblica, entrata Questo ha caratterizzato i sessant’anni
concittadini mente titolati o improvvisati, i Mie-
li, i Romano, i Galli della Loggia, i
Pansa. I garibaldini, dunque, ma an-
L’ centocinquant’anni dell’Unità in
una condizione che è impossibile defi-
in crisi quarant’anni fa e che vent’anni
fa, nel 1992-93, ha già visto il crollo di
del liberalismo italiano e lo ha differen-
ziato da quello francese e inglese nello
raccomando l’esercizio che i lazzaroni del cardinal Ruffo, i nire normale, pur con tutta la buona un’intera classe politica travolta dall’e- stesso periodo. Né si può considerare
partigiani ma anche i giovani re- volontà. C’è un presidente del Consiglio stendersi della corruzione pubblica. La soltanto un caso che proprio gli italiani
alla carabina pubblichini di Salò, arriva a farne- che deve affrontare, nelle prossime set- nostra storia è lunga e va ricordata con abbiano, per così dire, inventato la so-
La battaglia
”
un “trota” e di schiamazzanti patrioti
tica re qualcuno. Al contrario. Nes-
suna identità nazionale, dunque
nessuna “Patria”, potrà mai nascere
su valori che reciprocamente si
escludono. Il confronto con la vici-
timane, a Milano, quattro processi per
reati comuni, di cui almeno uno di essi è
per un reato particolarmente infaman-
te, la prostituzione minorile. La reazio-
le sue ombre ma anche con le sue luci,
sia pure nello spazio ristretto del mio
articolo. Diciamo subito che il com-
pleanno avviene anche in condizioni in-
luzione fascista adottata da Benito
Mussolini, ex socialista e direttore del-
l’Avanti!, e che Hitler lo abbia conside-
rato a lungo il proprio maestro di po-
di Calatafimi dell’evasione fiscale. Spettacolo avvi- na Francia può essere illuminante. ne immediata del capo del governo, a ternazionali particolarmente agitate. litica. È un fatto questo che non dob-
In alto, il dipinto lente, reso possibile però anche da Ogni edificio pubblico porta la sua volta, non è quello di accettare il Il Nordafrica è in fiamme e quattro pae- biamo sottovalutare anche perché gli
di R. Legat uno sfondo storico-antropologico: la scritta, spesso in lettere dorate, giudizio ma è, al contrario, il proposito si, dallo Yemen alla Tunisia, dall’Egitto storici, divisi su tante questioni, sono ab-
(Milano, Museo “Nazione”, la “Patria”, gli italiani “Republique française: liberté, ega- di non farsi giudicare dal Tribunale di alla Libia, si stanno scrollando a fatica bastanza concordi, in Italia e fuori, nel
storico del l’hanno sempre sentita assai poco. lité, fraternité”. Esclude cioè dalla Milano e convincere) il Parlamento dinastie monarchiche e raìs corrotti e considerare il fascismo una dittatura
Risorgimento). Perché non è mai divenuta identità memoria condivisa le masse che si (grazie all’attuale maggioranza dei voti tirannici. Non sappiamo ancora come si moderna a differenza, ad esempio, di
Nella pagina comune, e anzi è stata spesso immi- rivoltarono contro la rivoluzione, i a disposizione del Pdl, della Lega Nord e concluderanno le lotte in corso ma è si- quella reazionaria di Primo de Rivera in
accanto, serita nella retorica propagandistica contadini che per la Vandea mori- dei transfughi del Fli) a farsi giudicare gnificativo che siano esplose e si siano Spagna quasi contemporanea. Lo di-
illustrazione di di governi e regimi, infangata per spe- rono, coraggiosamente e anche dall’apposito Tribunale dei ministri, co- trasmesse da un paese all’altro come mostra anche l’interessante studio
Doriano dire milioni di giovani come carne da eroicamente, come è ovvio. L’iden- me se si trattasse di reati compiuti nel- una corrente esplosiva. Quanto alla no- comparativo tra i vari casi di centenario
cannone in due “inutili stragi”. tità della Nazione, della Patria, quel-
la del “vive la France!” con cui il ge- l’esercizio delle sue funzioni, raccon- stra storia, possiamo sottolineare il fat- celebrati in Europa, come nelle Ame-
L’IDENTITÀ di un Paese nasce nerale De Gaulle concludeva ogni tando persino la favola risibile della ma- to che nel paese Italia corre un filo nero riche, in un convegno che si svolgerà nei
dalla memoria condivisa. E una me- suo discorso, viene riconosciuta rocchina Ruby, nipote di Mubarak. È che si ripresenta periodicamente quan- prossimi giorni a Viterbo, nella Facoltà
moria condivisa è sempre e soltan- esclusivamente nel testamento del- normale un paese in cui avviene tutto do si tratta di attuare le libertà indivi- di Scienze Politiche dell’Università della
to una memoria scelta. Non può es- la rivoluzione, tanto che se ne adot- questo, quando, nella vicina Germania, duali e collettive. Lo Stato liberale, Tuscia, a cura di Maurizio Ridolfi.
sere mai costituita da “tutto il pas- ta la bandiera e di un canto di in- un ministro si dimette perché avrebbe quando si è affermato nel 1861 è stato Il fascismo è durato a lungo, e sarebbe
sato”, che è ovviamente contraddit- surrezione si fa l’inno nazionale. La copiato una tesi di dottorato e dichiara caratterizzato – nessuno lo può negare durato ancora di più, se Mussolini non
torio, impregnato di lacerazioni e rivoluzione è l’unica memoria co- di accettare anche la successiva inchie- sul piano storico – per una compresen- avesse fatto l’errore di intervenire nella
conflitti, frutto di valori antagoni- mune, l’altra sarebbe solo memoria sta giudiziaria penale. O in Giappone za, nella monarchia sabauda, di una Seconda guerra mondiale al fianco del-
stici fino alla guerra civile. “Notre del tradimento della Nazione, ben- dove un ministro lascia perché ha in- oscillazione tra l’accettazione del siste- la Germania finendo per condividerne,
héritage n’est précédé d’aucun te- ché della rivoluzione faccia parte il
tascato una somma illecita? Sicura- ma parlamentare e di una visione di- dopo alterne vicende, la clamorosa di-
stament”, ha scritto uno dei più Terrore, la cui condanna è resa to-
grandi poeti del novecento, René pograficamente esplicita: non una mente no. Ma non si possono racchiu- nastica nella sua azione politica. Sicché sfatta. La Resistenza partigiana e la lot-
Char, esprimendo la verità dell’i- via o una piazza sono intitolate a Ro- dere tutto il peso e l’eredità di cento- i Savoia lasciavano al Parlamento e al- ta di Liberazione sono state un momen-
dentità storica nella sua forma più bespierre. Identico discorso per la cinquant’anni di storia nelle stranezze l’esecutivo la scelta dei ministri ma, per to decisivo per gli italiani che, dopo un
essenziale e irrecusabile. Di che co- Resistenza. Il governo collabora- e nelle bizzarrie di un presidente del quanto riguarda i ministeri Militari e de- ventennio, hanno trovato la forza di ri-
sa essere eredi lo si sceglie, discri- zionista di Vichy è il tradimento per Consiglio, che è intervenuto nella lunga gli Esteri, si riservavano di decidere loro. bellarsi al dittatore e di combattere per
minando nel contraddittorio e in- antonomasia, benché il maresciallo
compatibile intreccio di eventi che Petain venga insediato legalmente
Orizzonti/1 Orizzonti/2
L’identità Meridione
dispersa annesso
del Nord non connesso
di Lorenzo Del Boca ché i contadini volevano la terra e gli am- di Pino Aprile (malattia che si brucia o si estirpa con il
ministratori volevano far da sé. Anche bisturi). Immaginate altrettanto in Paesi
l Sud è stato massacrato dai piemon- qui, a voler usare il linguaggio più moder- Unità d’Italia è morta di parto 150
I L’
davvero uniti, sia pur da poco, come la
tesi che hanno rubato tutto quello no, insorsero al grido di “Napoli ladrona!” anni fa, quando il Sud fu conqui- Germania. Si potrebbe cominciare a rac-
che era possibile prendere ma il Ma aspirare all’indipendenza da Napoli stato, annesso e non connesso: an- contare, a scuola, che il Risorgimento
Nord, a conti fatti, si è trovato declas- (che era pur sempre la terza capitale eu- cora oggi aeroporti insufficienti, non fu l’impresa di mille eroi e un Sud po-
sato in seconda e terza fila. Hanno ragio- ropea) non significava accettare di diven- Salerno-Reggio Calabria, rete ferroviaria vero, arretrato e oppresso. Così povero,
ne i “terroni” ad alzare la voce ma i “po- tare cittadini di Torino. ottocentesca (e decurtata di mille chilo- che l’oro sottratto al Banco di Napoli oggi
lentoni” hanno argomenti per sostenere metri rispetto a prima della Seconda varrebbe 1.500 miliardi di euro; i due ter-
che l’unità d’Italia ha portato solo danni. BETTINO Ricasoli, da Firenze, chiedeva guerra mondiale). E oggi come allora, il zi del denaro circolante in Italia erano a
Chi ci ha guadagnato? I bersaglieri man- autonomia per la Toscana. Marco Minghet- Nord insulta, il Sud si lascia insultare. Si Sud e il restante terzo negli altri Stati preu-
dati in Crimea, a morire di tifo per con- ti, da Bologna, voleva l’autogoverno della potrebbe approfittare dell’anniversario nitari messi insieme: il Consiglio Nazio-
sentire a Cavour di “sedersi al tavolo dei Romagna. Tutti zittiti e tutti delusi. L’Italia per unirlo davvero il Paese, non solo a nale delle Ricerche ha dimostrato che il
vincitori” e pronunciare un discorso sul- unita – così come è andata costruendosi – chiacchiere, inni e bandiere. Le Ferrovie divario economico Nord-Sud non esiste-
l’Italia sotto il tallone dello straniero? I servì a un manipolo di politicanti e di fi- dello Stato (pagate pure dai meridiona- va nel 1861. Era così arretrato, il Sud, che
fanti mandati all’assalto di San Martino e nanzieri che governavano in piccolo e si li), che bruciano 54 milioni di euro a chi- i più grandi e moderni stabilimenti side-
stroncati dalla fucileria del generale au- ritrovarono a governare più in grande. lometro per ampliare l’Alta velocità al rurgici e meccanici e navali d’Italia erano
striaco Bendeck? I contadini lombardi Conveniente. Si arricchirono anche se i lo- Nord (Francia e Spagna spendono sei in Calabria, a Pietrarsa, Napoli e Castel-
che si trovarono i campi devastati dagli ro guadagni non furono il risultato di au- volte meno, curioso...), potrebbero fi- lammare di Stabia: quando il Piemonte
eserciti che entravano e uscivano per mento della produzione e non consentiro- nalmente far arrivare il treno a Matera, il costruì la ferrovia (dopo i Borbone), com-
combattersi? no la creazione di un posto di lavoro in più. cui sindaco, già nel ‘900 invidiava le co- prò a Napoli la locomotiva (ma Piemonte
E troppe storie di vessazioni, ruberie e mal- lonie africane, cui non si negò “il con- e Lombardia avevano dieci volte le ferro-
I VENETI , quando erano sotto il gover- versazioni attraversano le vicende del Ri- forto della vaporiera”. vie del Sud, vi diranno: scorretto raffron-
no austriaco, pagavano 11 lire di tasse e sorgimento. Questi 150 anni dell’unità d’I- to fra due regioni senza sbocco sul mare e
ottenevano in cambio servizi di prim’or- talia sono una ricorrenza e a ricordarlo è, SI POTREBBE mandar via Bossi, mini- un Paese marinaro, che investì in traspor-
dine. Una volta “liberati”, le imposte sono prima di tutto, la burocrazia del tempo. Ma stro che predica l’anti-meridionalismo ti navali e creò una delle maggiori flotte
una democrazia avanzata che ha tro- salite immediatamente a 31 lire ma senza fra tutti – capi di Stato, autorità pubbliche, (vedi l’autobiografia), chiama “porci” i ro- commerciali).
vato, nella nostra Carta costituzionale benefici. Le strade e i “passanti” li chie- convertiti attempati, inventori e sfruttato- mani e minaccia il ricorso a milioni di fu-
del 1948, la forma necessaria per vol- dono ancora oggi, senza risultati apprez- ri di polemiche politiche – non pretenda- cili (ridevano così pure a Belgrado); o il TANTO ARRETRATO il Sud, che
tare decisamente pagina dal fascismo. zabili. Chi la voleva l’Italia unita? I mila- no che ci si metta anche collega Calderoli che definisce “topi da due fuoriusciti napoletani fondarono a
L’Italia repubblicana è stata, per settan- nesi, nelle cinque giornate, si ribellarono una dose di entusia- derattizzare” i napoletani; o Brunetta, Torino le cattedre di chimica e di econo-
t’anni, un esperimento di democrazia all’amministrazione austro-ungarica per- smo supplemen- manco ufficialmente leghista, per il mia politica (invenzione partenopea, co-
ché volevano essere indipendenti. A for- tare. quale i campani sono “cancro” me l’archeologia, la vulcanologia, la mo-
contraddittorio ma importante che non zare le categorie della storia, attribuendo derna storiografia). Era tanto oppresso, il
possiamo dimenticare. Con uno scon- loro un linguaggio più moderno, alzaro- Sud, che, per Napoleone III gli “errori e
tro duro determinato da ideologie forti no le barricate al grido di “Vienna ladro- orrori” dei Savoia in un anno, i Borbone
come quella del comunismo filosovieti- na”. Volevano affrancarsi dallo straniero non li commisero in un secolo (protesta-
co e del cattolicesimo liberaldemocra- ma nessuno, nemmeno i più risoluti fra i rono pure Bixio il sanguinario e Garibal-
tico che hanno duellato fino agli anni di patrioti, pensava di diventare suddito di di!). Si sterminarono, a Sud, da 100 mila
Moro e Berlinguer in cui hanno dovuto Torino. La controprova viene dagli avve- persone (Giordano Bruno Guerri) a dieci
nimenti del 1859 quando, con la Seconda volte tanto, secondo i gesuiti di Civiltà
mettersi insieme contro i terrorismi le-
guerra d’indipendenza e l’aiuto di Napo- Cattolica. I primi campi di sterminio in Eu-
gati ai servizi segreti propri e di altri leone III, il Piemonte si allargò alla Lom- ropa (ma non chiamateli così, qualcuno si
paesi. bardia. Per dare una rappresentanza com- offende) sorsero per eliminare decine di
In sette decenni il paese è profonda- piuta al nuovo regno, nel governo sabau- migliaia di meridionali: nella fortezza di
mente cambiato dal punto di vista eco- do, venne nominato Gabrio Casati, uno Fenestrelle li squagliavano nella calce vi-
nomico, sociale e culturale. L’egemonia degli animatori delle “cinque giornate”. va. I bersaglieri ebbero libertà di saccheg-
culturale nella lunga crisi politica è pas- Tempo qualche settimana e il neo mini- gio e stupro: a Pontelandolfo violentaro-
sata, negli anni Settanta e Ottanta, da stro sbatté la porta, presen- no e uccisero sull’altare le
tando una lettera di dimissio- donne rifugiate in chiesa; e
sinistra a destra e i risultati sono quelli ni che, ridotta in soldoni, di- davanti ai genitori; o legate
che abbiamo visto nelle ultime, dram- ceva: “Non eravamo d’accor- nude in piazza. I superstiti,
matiche settimane. Ora si avvicina, an- do così...!”. Avevano immagi- dopo le fucilazioni in massa
che se non sappiamo quando, l’epoca nato uno Stato dove tutte le (come in decine di altri pae-
di un nuovo scontro tra i sostenitori del realtà potevano esprimersi si), furono arsi vivi nelle ca-
populismo autoritario e tutti quelli che autonomamente e dove le ec- se. (Galli della Loggia e Caz-
hanno maturato in questi anni un giu- cellenze degli uni potevano zullo, sul Corriere della Sera,
essere un riferimento per gli mi rimproverano il paragone
dizio negativo sull’attuale sistema di go- altri. Invece, si scelse la strada fra tali eccidi e quello nazista
verno. Non sappiamo ancora quale sa- della piemontesizzazione di Marzabotto. Sono citazio-
rà l’esito dello scontro. Ma sarà centrale delle conquiste e, in una not- Polentoni Terroni ni: da Carlo Alianello a una
la scelta tra l’evoluzione della democra- te, i nuovi cittadini si videro Come Tutto quello delle più autorevoli firme del
zia costituzionale disegnata nella Car- piombare addosso una mon- e perché il che è stato Corriere della Sera. Ma non di-
ta del 1948 o una sua definitiva invo- tagna di decreti con migliaia Nord è stato fatto perché telo ai due...). Se la storia di
luzione autoritaria. C’è da sperare che di articoli di legge che abro- tradito gli italiani vinti e vincitori non divente-
gavano i loro usi e i loro co- (danneggiando del Sud rà storia di tutti, ugualmente
gli italiani ritrovino l’energia e l’indirizzo
stumi e li costringevano ad as- anche il Sud) diventassero onorata (come negli Stati
che li portò nel ’43-’45 al fianco del- sumere quelli di altri. Anche di Lorenzo Del “meridionali” Uniti, in Giappone, nati da
l’Occidente più avanzato e cultural- la Sicilia, a ben guardare, si Boca, ed. di Pino Aprile, guerre fratricide come noi),
mente evoluto. mosse sulla stessa lunghezza Piemme, disponibile per tradursi in equità, non sa-
d’onda. Accolsero Garibaldi e 17,50 euro anche su iPad ranno le nobili esortazioni a
i Mille con entusiasmo per- unire il Paese.
LESSICO RISORGIMENTALE
DAMMI TRE PAROLE
Tre parole chiave, tre patrioti: per i 150 dell’Italia unita l’editore Mimesis ha pubblicato le riflessioni di Giuseppe Mazzini, Carlo Pisacane e Carlo Cattaneo.
I volumetti sono curati da Morris L. Ghezzi per la collana Minima/volti e costano 3.9 euro ciascuno. Di seguito, tre brani tratti dai testi.
REPUBBLICA FEDERALISMO
di Giuseppe Mazzini senza riforma morale, senza mal- di Carlo Cattaneo
levadoria d’educazione naziona-
oi siamo credenti, ma sen- le, usurpa nelle sue pagine il no- e nostre città non sono solamente la fortuita sede d’un
“
te. La moltitudine intanto che forse per la vostra società l’immo- vostra città nuova sarà Pietroburgo, ma non sarà mai Mosca; sarà Costan-
Il moto politico che non può sottoporre ad esame i
cento sistemi che s’affacciano,
bilità della China. Gli utopisti di-
menticano che noi siamo quag-
tinopoli ma non sarà mai Roma; non avrà radice nella terra e negli uomini.
Staccatela e il corpo tutto non sembrerà mutilato; perché sarà sempre una
condusse all’unificazione tentenna fra gli uni e gli altri e dif-
fida. Di tutte queste frazioni d’un
giù non per creare, ma per pro-
movere l’umana natura: dimenti-
splendida appendice e non un prezioso viscere vitale. Questa condizione
delle nostre città è l’opera di secoli e di remotissimi avvenimenti, e le sue
partito, non una è compiutamen- cano che la proprietà, le ricchez- cause più antiche d’ogni memoria. Il dialetto segna l’opera indelebile di quei
deve necessariamente te nel vero, non una nell’errore ze, gli elementi quanti sono del- primitivi consorzi, e col dialetto varia di provincia in provincia non solo
assoluto: esse sono frammenti l’attività umana, non son tristi nè l’indole e l’umore, ma la cultura, la capacità, l’industria e l’ordine intero delle
sboccare nel nazionalismo e della democrazia, non la demo- buoni per sè, ma sono stromenti ricchezze. Questo fa che gli uomini non si possono facilmente disgregare da
crazia. Date il suffragio e non al- di bene o di male a seconda della quei loro centri naturali. Chi in Italia prescinde da questo amore delle patrie
nell’imperialismo militare? tro a un popolo ineducato e go- direzione che da noi ricevono. singolari, seminerà sempre nell’arena.
1848-49
” 1849 1849-50 1850-51 1850-52
DESTRA/ SINISTRA
VECCHIA STORIA
C’È CHI LOTTA
E CHI INCASSA
Grillo parlante, se ne va nel Paese cosa importante, vinceva. Pur-
dei Balocchi con l’amico Lucigno- troppo per disciplina di combat-
lo; ma anche Sterne con il suo im- tente patriota, anche “obbedi-
pagabile Tristram Shandy. Anche va”. E quando avrebbe voluto
le Nazioni ovviamente hanno una saldare il conto con lo Stato Pon-
loro Storia a buon o mediocre fine, tificio, fu relegato a Caprera. Ne
e anche l’Italia a partire dai Co- fuggì, tornò a combattere per
muni, poi Signorie, poi Stati, quasi giuste cause (sognava la conqui-
sempre con stragi interregionali, sta di Roma), ma di nuovo fu ar-
per Machiavelli giustificabili quan- restato e ristretto a Caprera dove
do necessarie. Come è stata la no- morì. Non era stato molto d’ac-
stra? Di solito la ricordiamo con cordo con il cupo ascetismo di
toni persino trionfali, con quel Ca- Mazzini, ma anche con lui aveva
vour, un conservatore laico e il- finito per agire di conserva a
luminato, liberista in economia, causa del comune amore per
che fece la straordinaria mossa di un’Italia unita, anche se alcune
S
di Luca Canali entrare nella guerra di Crimea tentazioni terroristiche di Maz-
(perché tanto a morire non ci an- zini lo preoccupavano molto.
i parlava di Storia sulla spiaggia dava lui, che era solito riconciliar- Perché Garibaldi era davvero un
della Torre, fra Stephen Dedalus e si con la vita incontrando la con- rivoluzionario buono, e non de-
il suo preside che voleva saggiarne tessa di Castiglione nel loro buen gno di ironia se si commuoveva
la competenza di docente. E a una retiro), con quel generoso ed eroi- all’udire il canto d’un usignolo.
domanda in proposito, Stephen ri- co Garibaldi, e quel tetro ma in-
spose con un’asciuttezza che la- flessibile Mazzini. I Savoia lascia- MA L’IMPRESA unitaria ave-
sciò di stucco il suo superiore: “La moli da parte (il migliore, come va avuto anche una terribile re-
Storia è un incubo dal quale cerco capita spesso era proprio il più sponsabilità sociale: il Veneto,
inutilmente di svegliarmi”, e con- sfortunato, che ha dovuto sconta- avuto in dono dalla Francia, era
cluse così, concentrando lo sguar- re l’esilio a vita per essere stato, popolato da lavoratori lasciati vi-
do addolcito su un cane randagio brevemente, il successore di suo vere in capanne, malnutriti, sog-
malnutrito che filò via lungo la bat- padre con grosse responsabilità getti ad ogni sorta di malattie,
sulle spalle, Vittorio Emanuele III, per ingratitudine dei monarchi-
a sua volta successore di quell’Um- ci del nuovo Stato che pure era-
berto I che rese tutti gli onori pos- no stati gratificati da un referen-
Camillo Benso di Cavour sibili a quel generale Bava Beccaris dum che li aveva accettati con
“
che ordinò una strage di gente col- un quoziente di superiorità “bul-
Libera Chiesa pevole di manifestare contro il pe-
sante carovita, strage vendicata da
gara”. Una dissennata “tassa sul-
la farina” provocò sobillazioni e lontà” con centinaia di morti. no vere battaglie di resistenza,
in libero Stato un anarchico che uccise invece di
Bava il re Umberto I in persona).
tumulti fra larghe masse di con-
tadini ai quali invece di pane
Nel Sud altre folli iniziative fisca-
li e agricole, d’impronta dura-
anche qui con centinaia di mor-
ti. Mentre sul fronte opposto le
(Torino, 27 marzo 1861 COME È NOTO , nella Storia
venne distribuito “piombo a vo- mente piemontese, provocaro- bande di Fra Diavolo, arruolate e
dirette dal cardinale Ruffo della
come in un qualsiasi altro aspet- Scaletta, ammazzavano sia pie-
primo discorso to della vita nazionale o indivi- montesi che poveri contadini
duale, vi sono persone mosse da DISTANZE di Emilio Gentile delle campagne meridionali,
al Parlamento) nobili utopie, e altre persone preparando il terreno a quella
”
tigia.Siamo nell’Ulysses di Joyce.
astute manipolatrici delle co-
scienze e delle idee, che finisco-
no per avere la meglio. Vedere
ad esempio la funzione patriot-
tica del conte di Cavour; gli uto- I
SENZA PADRI
l Risorgimento è sideralmente distante dagli
italiani di oggi? Allora molto più distanti sono la
che poi si sarebbe chiamata la
mafia.
”
I
di Mattia Carzaniga
l Risorgimento – oggi celebrato e
al tempo stesso ancora dibattuto,
osteggiato, ridotto a guerra civile,
a battaglia “di parte” – si mette in
mostra per festeggiare i 150 anni
dell’Unità d’Italia. Lo fa al Museo
Nazionale del Cinema di Torino
(alla Mole Antonelliana, fino al
prossimo 15 maggio), e lo fa pro-
prio attraverso il potere immagi-
nifico della celluloide. Si chiama
“Noi credevamo” questa rassegna
fatta di foto di backstage e di fo-
togrammi scartati e riesumati per
raccontare una nuova storia; e co-
sì del resto si in-
titolava il film di
Mario Martone
che ripercorreva
le lotte per l’Uni-
LA MOSTRA /TORINO
tà, l’Italia del
1828-’62 tra Maz-
zini, Garibaldi,
camicie rosse e
qualche sapiente
slancio di verosi-
QUALCUNO
CREDEVA
mile finzione,
quasi quattro ore
Al museo di romanzo-fiume (diventate tre
torinese La scarse nell’edizione per le sale)
locandina e molto applaudite all’ultima Mo-
una scena di stra del Cinema di Venezia, pre-
“Noi miate dal pubblico con quasi un
credevamo”. milione e mezzo di incasso al bot-
Sotto da teghino (non poco, per un film ni della querelle, e lo sa bene Mar- stesso: “Nell’anno in cui ricorre il tempo quell’epopea. Quadri dal-
sinistra,
Ippolito Nievo
certamente non facile), un caso
che dallo schermo ha riverberato
tone, che in questi giorni sta pro-
vando a teatro un’altra storia ot-
centocinquantesimo anniversario
dell’Unità del Paese, un tema cru-
l’Italia di oggi che guardano all’I-
talia di un secolo e mezzo fa. Istan- BIOGRAFIE
e Goffredo sulla stampa, e che ancora oggi tocentesca, stavolta però più in- ciale anche se guardiamo alle cro- tanee che sono “il racconto di un
Mameli non accenna a spegnersi. Dietro la
celebrazione non si abbassano i to-
timista: dirigerà le Operette morali
di Leopardi, nell’anno del 150esi-
nache politiche più recenti, anco-
ra si discute animatamente. Con
ideale – continua Martone – una
prospettiva sul nostro passato cer-
Mameli, Crispi
mo che anche il Teatro
Stabile di Torino, di cui è
Noi credevamo ho voluto trattare al-
cuni aspetti della lotta che si è
tamente problematica, che fa sor-
gere dubbi e opinioni, ma anche
Giober ti
direttore, celebra. E con- combattuta per realizzare questa viva, appassionante. Un viaggio e gli altri
LIBRI Pagine tinua a tenere alto il ves-
sillo della Storia di ieri an-
Unità, ma non è affatto un film di
occasione. Ho iniziato a pensarlo
analitico, che cerca di seppellire
una certa visione retorica che si è
on li poteva fermare nessu-
e autori d’Italia che come monito per la
cultura di oggi, protago-
sette anni fa e non avrei mai pen-
sato che la sua gestazione e la suc-
sempre data del nostro Risorgi-
mento”. “N no, tutti, Mazzini, Cavour,
Garibaldi, entravano nella poli-
nista di una battaglia an- cessiva realizzazione avrebbero Fa eco al regista Alberto Barbera,
Italia dei Libri è in programma al Lingotto Fiere e tica e ne uscivano più poveri. Se
L’all’Oval di Torino da giovedì 12 a lunedì 16 maggio
2011, in concomitanza con il Salone internazionale
cora politica, che gli ar-
tisti vivono quasi da gia-
cobini. Lo afferma lui
avuto bisogno di tempi così lun-
ghi. Ma del resto il periodo che
viviamo non è particolarmente fa-
direttore del Museo del Cinema,
curatore della mostra e del volu-
me pubblicato in contemporanea
non si ricorda il passato non si
capisce da dove si viene, nessu-
del libro. Il percorso espositivo della vorevole: se le cose con- (edito da Il Castoro, 25 euro, con no ha mai scritto qualcosa a fa-
mostra è articolato in cinque filoni: i tinueranno così non avre- interventi del protagonista Luigi vore del Risorgimento”. Con le
150 Grandi Libri, i 15 Superlibri (da mo più libri, né spettaco- Lo Cascio e del co-sceneggiatore parole di Roberto Benigni dal
palco del Festival di Sanremo,
Le confessioni di un ottuagenario di Nievo
a Gomorra di Saviano), i 15 Personag- IL SITO 50 mila li, non ci sarà neanche più
un Museo del Cinema,
Giancarlo De Cataldo), nelle pa-
role che presentano questa raccol- Dalai editore ha scelto di presen-
tare l’iniziativa che propone die-
gi, gli Editori, i Fenomeni Editoriali. non avremo più nulla. È in ta di immagini: “Mario Martone ha
Quindici come i decenni di questo se-
colo e mezzo. A Salone concluso è in
giorni “uniti” atto una vera e propria
guerra, un piano per di-
la passione civile di chi scopre nel
passato i germi della degenerazio-
ci brevi biografie con scritti scel-
ti per far conoscere, o riportare
previsione il riallestimento della mo- n questo sito ci proponiamo di scrivere il alla mente, i protagonisti del no-
stra presso la Biblioteca Nazionale
Universitaria di Torino per il mese di
I diario, giorno per giorno, dei nostri 150
anni di storia (54 mila giorni, da cui il nome
struggere scientemente la
cultura nel nostro Pae-
se”.
ne del presente, ma non si accon-
tenta di guardare all’indietro: fa
anzi di questa radiografia storica
stro Risorgimento. Dieci volumi
di ottanta pagine che contengo-
giugno e, nei mesi successivi. in altre del nostro sito). Ma non possiamo riuscirci Questo stato di “emergen- una straordinaria occasione di ri- no le storie e le parole di: Ca-
città d’Italia. Info: www.salonelibro.it da soli: ti chiediamo di aiutarci, mandandoci za” culturale abita silen- flessione sull’oggi. E possiede tut- millo Benso di Cavour, Carlo
notizie con la data, oppure la ricostruzione, zioso anche nei 170 scatti ta l’emozione dell’artista che, sa- Cattaneo, Francesco Crispi,
fatta da te, di giorni, mesi o anni di questo dalle stesse luci pastose pendo di mettere in scena il dram- Massimo d’Azeglio, Giuseppe
secolo e mezzo”: così si presenta la home pa- che ha regalato al film il ma di una generazione che pagò Garibaldi,
ge del sito http://cinquantamila.corriere .it/, in direttore della fotografia un enorme contributo di dolore e Vincenzo
cui grazie anche all’archivio storico di Rcs si Renato Berta, giustamen- sangue agli ideali dell’unificazio- Gioberti, Gof-
ricostruisce la storia d’Italia. L’intento è in- te messi in mostra perché ne del Paese, non esita a farne lo fredo Mame-
terattivo perché gli utenti sono invitati a spe- sono una storia per affre- specchio della sua stessa genera- li, Giuseppe
dire materiale fotografico, documentale o vi- sco, sono pittorici come zione, nata e cresciuta sotto l’im- Mazzini, Sil-
deo, per contribuire al mosaico. le tele di Giovanni Fattori pulso degli slanci ideali del ’68”. vio Pellico.
o Pellizza da Volpedo che Moti di ieri, dell’altroieri, forse an-
hanno “fotografato” anzi- che di oggi.
GRANDE SCHERMO
di Federico
D
Pontiggia
i tutto, di più: per il
150° dell’Unità d’Ita-
lia, il cinema scopiazza
GATTOPARDI ga meridionale, dove brigan-
taggio e unitarietà sono va-
riabili impazzite, e non con-
ciliate. E che dire di Visconti?
Fa ancora Senso (1954) il suo
& VICERÉ
il payoff della Rai che capolavoro, in cui eros e tha-
fu, perché ricordi e omaggi natos danno linfa a un melo-
abbondano, riscoperte e re- dramma decadente e sensua-
surrezioni si sprecano. Se i le, con gli austriaci assurti
maghi americani dell’anima- dalla Storia a coprotagonisti.
TUTTI AL CINEMA
zione Pixar s’inventano un Come, del resto, in Piccolo
bolide tricolore per il pros- mondo antico (1941), tratto da
simo Cars 2 – lo guida Fran- Fogazzaro per la regia di Ma-
cesco Bernoulli, cresciuto rio Soldati, mentre è il quasi
sull’asfalto del circuito di dimenticato Federico De Ro-
Monza – e il Festival di Roma berto a riscrivere I Vicerè
rispolvera i Mille di Roberto (2007) di Roberto Faenza,
Rossellini (Viva l’Italia!, in pro- con focus sulla “sopraffazio-
gramma domani alla Casa del ne, che dalla famiglia si allar-
Cinema), Torino si ricorda la ga alla Chiesa, al Parlamento
Capitale che fu, con il Risor- e alla società”.
gimento secondo il Martone Tutto qui? Macché, la lista è
di Noi credevamo al Museo del lunga almeno altri 150 titoli e
Cinema, perché dell'alba tra- registi, più o meno “centra-
gica della nostra nazione, ti”: da Luigi Magni (Nell’anno
dell’Aspromonte fratricida, del Signore, In nome del Papa Re
“l’unica cosa che è diventata e In nome del popolo sovrano) e
memoria collettiva è una i fratelli Taviani di Allonsanfan
canzoncina, “Garibaldi fu fe- (1974) al Dario Argento de Le
rito...”, ma ignoriamo che l'e- cinque giornate (1973) e al
sercito regolare abbia spara- quasi settantenne Bernardo
to su Garibaldi e i garibaldini, Bertolucci di Novecento
mentre Mazzini moriva clan- (1976, restaurato in homevi-
destino, braccato dalla poli- deo con Dall’Angelo), fino –
zia”. Ha ragione il regista, ma perché no? – al Divo di Sor-
speriamo l’offerta di questi l’impresa con Bronte - Cronaca Le pellicole Qui rentino. Ma riscoprirli in pri-
giorni possa smentirlo, e ri- di un massacro che i libri di storia sopra una scena de ma persona cinefila è uno dei
darci Memoria della nostra non hanno raccontato (1972): “I viceré” di Roberto modi migliori per festeggiare
nascita. Per rinfrescarla, ser- la fucilazione di alcuni ribelli Faenza. Nella foto il 150°: a occhi aperti, per-
ve una buona videoteca (o siciliani per ordine di Nino grande, la celebre ché di sognare non se ne par-
chi oggi ne fa le veci), perché Bixio, il rosso dell’agiografia scena del ballo nel la. Almeno a dar retta a un
tra la settima arte e la prima che stinge in quello sangue. “Gattopardo” di altro non dimenticabile con-
pietra patria i rapporti non Un backstage ambiguo che Visconti. A destra, nubio di carta e celluloide,
sono occasionali, ma stabili ritorna con Pietro Germi e il Ugo Tognazzi quello del Gattopardo di Giu-
e, per lo più, autoriali. suo stile civilmente corrosi- ne “L’anno del seppe Tomasi di Lampedusa
Un lungo filo rosso, intrec- vo: Il brigante di Tacca del Lupo SIgnore” (1958) e Luchino Visconti
ciato di verde e bianco, ad (1952) mette il dito nella pia- (1963): “Noi fummo i Gatto-
annodare immagini e suoni pardi, i Leoni; chi ci sostitui-
del come eravamo e come rà saranno gli sciacalletti, le
(non) siamo diventati: sicuri, iene; e tutti quanti, Gattopar-
per citare Marco Tullio Gior-
dana, che la Giovine Italia sia UN PAESE di, sciacalli e pecore, conti-
nueremo a crederci il sale
diventata La meglio gioventù? della terra”.
Partiamo dai Mille: oltre a
Rossellini, Alessandro Blaset-
Meticcio
ti ne fece (1860. I Mille di Ga-
ribaldi, 1934) un’epopea au-
tenticamente nazional-popo-
L’Paeseoccasione della celebra-
zione dell’Unità di un
europeo come l’Italia
lare, tra dialetto e non pro- è unica per una riflessione
fessionisti, picciotti e cami- sulle nostre identità. Chi sia-
cie rosse, smettendo quella mo noi italiani? Così rispon-
nera per un look sovietico. de Gianguido Pagi Palumbo
Ancora, Florestano Vancini in “Noitaliani da centocin-
illuminò il lato oscuro del- quant’anni” (Infinito edizio-
ni, pag. 208, 14 euro con
prefazione di Nando Dalla
Chiesa): “Diverse generazio-
NOTTE ni di italiani sono cresciute convinte dalle nostre
scuole di ogni ordine, grado e tipologia, che gli A SCUOLA Da sudditi
italiani fossero un popolo integro, bianco, me-
Tricolore diterraneo, europeo al 100%, puro nella sua ita-
lianità, tutt’al più ‘dominato’, ‘attraversato’ o ad-
a cittadini
tasera Torino celebra la Notte Tri- dirittura ‘contaminato’ a volte e per forza da altri alermo, Torino, Napoli, Genova, cipazione democratica. Ed è grazie al-
Scentro
colore. La kermesse si tiene nel
cittadino, a partire da piazza
popoli di passaggio. La nostra lingua, il nostro
cibo, la nostra arte, la nostra architettura sono
Plogna,
Bari, Vicenza, Roma, Milano, Bo- la scuola che gli italiani hanno impa-
Firenze. Dieci scuole si aprono rato a parlare la stessa lingua, rico-
Vittorio Veneto fino alle piazze de- invece proprio il risultato straordinario mix di alla città in occasione dei 150 anni noscendo una comune identità”,
dicate alle Province del Piemonte. La meticciati, di incroci, di nuove sintesi umane di dell’Unità d’Italia. Per ricordare, ana- spiega Giuseppe Laterza. Ecco per-
Mole Antonelliana si illuminerà con molte parti del mondo antico e moderno”. lizzare e discutere il nostro passato ché la casa editrice ha pensato di pro-
luce tricolore, un anello luminoso nel luogo dove si sono fatti gli italiani. muovere nelle scuole e con le scuole
con i colori della bandiera italiana, A L’iniziativa è promossa in questi gior- tre giornate di riflessione e di festa, di
partire dalle 21, piazza Vittorio ospita ni dagli Editori Laterza. “La scuola è il discussione e di condivisione, fino a
un concerto a più voci: da Roberto Vecchioni a Da- luogo dove si è fatta l’unità d’Italia. domani, 17 marzo, giorno della pro-
vide Van de Sfroos, da Syria a Irene Fornaciari e molti Anzi, dove si sono fatti gli italiani. È clamazione del Regno d’Italia. Lezio-
altri. E poi ancora spettacoli teatrali, musicali e co- attraverso la scuola che milioni di ni magistrali, seminari, workshop,
reografici animano la festa fino a mezzanotte, quando sudditi degli antichi Stati sono dive- concerti, mostre, film e altro sui temi
i fuochi artificiali sul ponte Vittorio Emanuele I se- nuti cittadini, uscendo dall’analfabe- della storia dell’Italia unita. Per infor-
gneranno in via ufficiale il compleanno dell’Italia. In- tismo e conquistando così la possi- mazioni sul programma: www.italiau-
fo: www.italia150.it bilità e il diritto di una piena parte- nitascuola.it/info
C on l’espansione piemonte-
se al Nord, gli equilibri
stanno cambiando. Si parla di
I mbarcati a Quarto, i Mille,
volontari uniti dalla sola
fiducia nel loro leader, sbar-
L e file dei garibaldini conti-
nuano a ingrossarsi. Viene
presa Palermo, dove la guarni-
L o spettro di una Repubblica
del Sud, temuto da Cavour,
sembra avvicinarsi. La contro-
S ono qui per fare l’Italia, non
una carriera”, aveva risposto
Garibaldi al Re che gli propone-
un progetto per dividere l’Italia cano a Marsala l’11 maggio gione borbonica del generale mossa del “tessitore” è chiara. va ricompense personali. Lui,
tra i Savoia e i Borbone, lascian- 1860. La Sicilia è in fermento, Landi si arrende. Sostenuto dal L’esercito piemontese, con alla che aveva portato in regalo mez-
do al Papa solo Roma. Al Sud c’è ma per avere al suo fianco il Re, Garibaldi instaurerà una tem- testa il Re, andrà incontro a Ga- za Italia, si ritirerà a Caprera. E l’I-
tensione e nell’aprile 1860 in Si- popolo, Garibaldi ha bisogno poranea “dittatura” nell’isola, do- ribaldi. Ufficialmente per soc- talia sarà davvero fatta. Non un
cilia scoppiano rivolte antibor- di una vittoria. E a Calatafimi, ve verrà creato un governo prov- correrlo, in realtà per control- qualunque staterello europeo,
boniche. Incoraggiato dal clima con assalti alla baionetta e visorio guidato dall’esule France- larlo. Sconfitti i papalini a Ca- ma una Nazione. Unita. All’inizio
pre-insurrezionale Garibaldi si soldati carichi di entusia- sco Crispi. A settembre la Sicilia stelfidardo e i borbonici sul Vol- del 1861 le prime elezioni. Poi, il
convince della riuscita di un smo, saranno i borbonici a è nelle mani dell’Eroe dei Due turno, il 26 ottobre ci sarà il ce- 17 marzo la riunione del primo
colpo di mano. Tra i dubbi di Ca- cedere. È la vittoria, in realtà, Mondi. Che non vuole fermarsi lebre incontro di Teano, tutt’al- L’incontro di Teano Parlamento italiano a Torino e la
vour che vede il rischio di una che trasforma la spedizione allo Stretto, ma puntare verso tro che cordiale, come traman- Giuseppe Garibaldi e il re Vittorio proclamazione di Vittorio Ema-
guerra civile, partono i Mille. di Garibaldi, in successo. Napoli e, forse, verso Roma. da una certa retorica. Emanuele II nuele II, Re d’Italia.
pagina 20 Mercoledì 16 marzo 2011
F
di Stefano Caselli
atta l’Italia, Giuseppe Garibaldi –
nel suo piccolo – contribuì anche
a popolarla. La discendenza del-
l’Eroe dei due Mondi è infatti tut-
DA CAPRERA
ALL’ISOLA
tora numerosissima. Il Generale,
tra il 1840 e il 1847, ebbe da Anita
Riberio quattro figli: Menotti, Te-
resa, Rosa (morta a soli due anni) e
Ricciotti. Una (Anita, morta a 16
DEI FAMOSI
anni) da Battistina Ravello e quat-
tro dall’ultima moglie Francesca
Armosino: Clelia, Rosita (morta
poco dopo la nascita) e Manlio,
nati tra il 1867 e il 1873.
La moltiplicazione della progenie,
tuttavia, si ha grazie ai 16 figli di
Teresa, ai 13 di Ricciotti e ai 6 di
Menotti. Ad oggi – escludendo i istituzioni europee e storia
rami “secondari” – sono circa ven- delle donne. Il grande
ti i “Garibaldi” all’anagrafe, dalla pubblico, però, nelle
Due Garibaldi pronipote di Menotti Maria Stefa- ultime settimane ha
Walter nia Ravizza (classe 1927) a Josuè conosciuto soprat-
Garibaldi Lorenzo, nato nel 2006, nipote tutto Walter Gari-
all’Isola dei della nipote di Ricciotti, Anita. E baldi, classe 1969,
famosi. Nel proprio quest’ultima è la più at- discendente di Me-
tondo, G. tiva della famiglia. Pochi giorni fa notti, in qualità di
Induno l’abbiamo vista allo Stadio Flami- concorrente dell’I-
“Garibaldi nio premiare la Nazionale italiana sola dei Famosi. Il
davanti di Rugby dopo la storica vittoria giovane Walter è
a Capua” contro la Francia (in palio, per in buona compa-
gnia, dal fratello di
Marco Materazzi, al-
la nipote di Fabrizio
Ciro Menotti, 26 maggio 1831 De André, passando
“
per i figli di Mogol e la
Carissima moglie, sono le mamma di Valeria Marini.
Zia Anita, per l’occasione, è
miei ultime parole. Pensa ai stata anche ospite di Simona
Ventura, insieme a un tal Camillo
figli e quando saranno adulti Benso (senza Cavour) e a un Giu-
seppe Mazzini. Nemmeno alla Rai,
infatti, è stato possibile trovare di-
dà loro a conoscere quanto scendenti del ministro di Casa Sa-
voia e del fondatore della Giovine
amavo la patria Italia. Entrambi – per quanto, stan-
”
l’appunto, c’era la coppa Garibal- tadino di Tolmezzo, in provincia Fini. C’è anche un Giuseppe Ga- vigile che gli chiese il suo nome:
do alle cronache, non disdegnas-
sero affatto la compagnia femmi-
nile – morirono senza lasciare fi-
gli. L’ultimo discendente maschio
della famiglia Cavour (Ainardo, ni-
di), mentre lo scorso settembre di Udine. Di lui le cronache par- ribaldi classe 1947 (l’unico a po- “Giuseppe Garibaldi”, rispose. E il pote di Camillo) morì nel 1875.
polemizzò con il capostruttura di lano soprattutto per le baruffe tersi fregiare del nome completo) vigile s’imbufalì. Sempre tra la di- Quanto a Mazzini, le cronache ri-
Rai1 Antonio Azzalini perché – in- con i leghisti locali, dalle polemi- che talvolta rilascia qualche inter- scendenza di Ricciotti troviamo cordano un pronipote, Giovan
vitata alla serata finale di Miss Ita- che del 2007 per un “processo a vista. Annita (con due “n”) Constance Battista Mazzini, imprenditore e
lia a Salsomaggiore – non trovò sul Garibaldi” inscenato dalle cami- Nel 1982, in occasione del cen- Beatrice Garibaldi, nata a Neuil- critico letterario, marito della
palco una bandiera tricolore, co- cie verdi, alle più recenti in oc- tenario della morte dell’illustre ly-sur-Seine (Francia) il 25 Maggio poetessa Elena Bono, morto a
me da accordi. Un altro pronipote casione dell’imminente visita (il avo, raccontò di quando, mentre 1942, docente alla Luiss di Roma Chiavari (città natale di Giacomo,
che ben sopporta il peso del co- 19 marzo) a Tolmezzo del presi- da bambino scavava una buca in nonché autrice di numerosi saggi padre di Giuseppe) il 14 dicembre
gnome è Renato, battagliero cit- dente della Camera, Gianfranco un’aiuola, fu rimproverato da un di politica, storia risorgimentale, 2009.
STATUTO ALBERTINO
di Lorenza Carlassare di omogeneità sociale senza la
L
a prima Carta costituziona-
le dell’Italia unita divenne,
nel 1861, lo Statuto “con-
PRIMI VAGITI quale il funzionamento della de-
mocrazia è pregiudicato. Le dise-
guaglianze pesanti anche allora
contarono: il fascismo fu favori-
DI LIBERTÀ
cesso” da Carlo Alberto di to dal disagio sociale accresciuto
Savoia nel 1848 sotto la spinta di dal dopoguerra, dalle conse-
movimenti popolari (comuni a guenti reazioni del mondo del la-
vari Paesi); liberamente conces- voro, dalla paura delle classi ab-
so, sottolineavano gli ambienti bienti.
di Corte per contrastare l’idea
della Costituzione come patto MA FU FAVORITO anche
fra il sovrano e la nazione i cui ra e di mare”, consiglieri di Stato, ma funzionò subito in senso effettiva: riguardo ai diritti poli- dalle scarse garanzie giuridiche
diritti “preesistevano”. Il nome, ecc.). Il carattere “rappresenta- ‘parlamentare’: la responsabilità tici, in particolare, i cittadini ve- apprestate dallo Statuto, deroga-
Statuto, fu preferito perché me- tivo” stava dunque unicamente politica dei ministri nei confron- nivano discriminati in base a ric- bile con legge ordinaria, dove in
no rivoluzionario di Costituzio- nella Camera dei deputati che ti dell’Assemblea elettiva si so- chezza, istruzione, sesso. assenza di ogni controllo di co-
ne, usato dalla fine del ‘700 per ‘rappresentava’ una cerchia ri- vrappose alla responsabilità po- Le donne, metà della popolazio- stituzionalità il rispetto dei prin-
le Carte emanate nell’Italia divi- stretta essendo il diritto di voto litica verso il re, che non riuscì a ne, erano escluse dal voto (e ri- cipi era lasciato alla volontà della
sa (dalle Repubbliche Cispada- limitato per censo, istruzione, essere il centro del sistema. Il go- masero escluse fino al 1946) Camera, ossia della maggioran-
na e Cisalpina fino alla Repub- sesso. Nel 1848 gli elettori erano verno da lui nominato si presen- benché nessuna legge lo stabilis- za. Il fascismo travolse facilmen-
blica Romana) nessuna delle meno del 2 per cento della po- tava subito alla Camera per avere se! A partire dalla prima legge di te le fragili strutture del sistema:
quali sopravvisse. polazione! Non si poteva ancora la ‘fiducia’e si dimetteva di fron- estensione del suffragio (dal decisiva fu la legge elettorale del
parlare di ordinamento demo- te a un voto di censura: l’art. 67 1882), il sistema gradatamente 1922 che attribuendo un “pre-
AL CENTRO del sistema, de- cratico ma ‘oligarchico’, dove i dello Statuto “i ministri sono re- acquistava carattere democrati- mio”– due terzi dei seggi – al par-
finito “Governo monarchico ‘pochi’ che partecipavano alla sponsabili” venne interpretato co; le libertà, tranne le più ‘pe- tito che ottenesse il 25 per cento
rappresentativo”, è posta la figu- vita politica erano sempre gli come “responsabili verso il Par- ricolose’ per l’ordine borghese dei voti gli assicurava una mag-
ra del re: capo del potere esecu- stessi, come eletti e come elet- lamento”. Il re tuttavia non perse come associazione e riunione, gioranza incrollabile; Mussolini
tivo, nomina e revoca i suoi mi- tori; con ragione si definiva il Re- ogni potere e in concreto l’in- potevano dirsi abbastanza tute- divenne padrone del sistema.
nistri, partecipa alla funzione le- gno d’Italia uno ‘Stato monoclas- fluenza regia variò a seconda di late (benché la repressione del L’alterazione della volontà degli
gislativa mediante la “sanzione” se’ (M.S. Giannini). Tuttavia la chi sedeva sul trono. dissenso sociale assumesse a vol- elettori mette sempre a rischio la
alle leggi, comanda le forze ar- presenza di una Camera eletta, te toni violenti). Mancavano i di- democrazia; allora ne decretò la
mate, dichiara la guerra, fa i trat- con il progressivo allargamento SE NON POTEVA dirsi demo- ritti sociali: nel vecchio Stato li- fine: il sistema disegnato dallo
tati. La funzione legislativa era af- del suffragio costituì la base del- cratico, il sistema statutario era berale, soggetto di diritti e liber- Statuto – formalmente mai abro-
fidata al Parlamento: Camera dei l’evoluzione verso uno stato de- cautamente liberale. La libertà tà era l’individuo astratto, eguale gato – cessava di funzionare.
deputati elettiva e Senato espres- mocratico, oltre che verso un go- personale era garantita, come ad ogni altro, non la persona Non tutti lo compresero, abba-
sione del potere regio, compo- verno “parlamentare”. Lo Statu- pure la libertà di domicilio, di concreta condizionata da fatti gliati dalla “governabilità”: Luigi
sto da Principi della Famiglia to tracciava infatti le linee di una stampa e di riunione (soggetta economici e sociali che sta inve- Sturzo, uno dei fermi oppositori
Reale e senatori nominati a vita monarchia dove il re, capo dello Il re Carlo Alberto – a capo del però alle leggi di polizia se in luo- ce al centro della Costituzione alla legge elettorale, non fu più
dal Re (fra arcivescovi e vescovi, Stato e capo dell’esecutivo insie- regno Sardo piemontese – go pubblico). L’art. 24 proclama- repubblicana. La quale impone – segretario del Partito popolare,
ministri, ambasciatori e alti ma- me, governava con i ‘suoi’ mini- promulgò lo Statuto il 4 marzo 1848 va l’eguaglianza dei cittadini di o imporrebbe – di “rimuovere gli che fu sciolto del resto poco do-
gistrati, “Uffiziali generali di ter- stri, liberamente scelti e revoca- fronte alla legge “qualunque sia ostacoli di ordine economico e po come tutti gli altri partiti.
ti. Ma il principio monarchico il loro titolo o grado” e l’eguale sociale” che limitano di fatto la
non aveva la forza sufficiente per godimento dei diritti civili e po- libertà e l’eguaglianza dei citta-
sostenere quel modello e il siste- litici, ma l’eguaglianza non era dini al fine di realizzare il minimo
Mercoledì 16 marzo 2011 pagina 21
IMPRESENTABILI
FUGA
Chi è senza reato
scagli la prima Ruby
FINALMENTE FERRARA comincia a guadagnarsi la paghetta.
PRESIDENTE, NON
STRINGA QUELLA MANO
di Birgit Hamer sparato un colpo così e uno in
giù”, come ricorda il “Re” nel
“Caro Napolitano,
incontrare Vittorio
Emanuele è come
sputare sulla tomba
di mio fratello Dirk”
A sinistra, Napolitano visto
da Fucecchi. Sopra, Vittorio
Emanuele di Savoia (SARX88)
pagina 22 Mercoledì 16 marzo 2011
POLITICA
SCENE
DA (PEN)ULTIMO
IMPERO NEL PDL
Le richieste di Scajola, le paure di Scilipoti
e le dimissioni di Giovanardi
di Fabrizio d’Esposito ma sereno e quella legittima- Accanto, Claudio Scajola e Carlo Giovanardi
zione politica complessiva (FOTO EMBLEMA)
cene da penultimo impe- che sono la ragion d’essere del
S
Sotto Mara Carfagna e Italo Bocchino
ro, in Transatlantico. Pe- nostro gruppo”. (FOTO DLM)
nultimo, perché come di- Rimpasto uguale scissione
ce Marcello de Angelis, ex dei Responsabili.
an oggi con Matteoli, “tra im- Dobbiamo prima definire il carezze e pacche sulle spalle. spettivi staff dei duellanti. Sca- de un ruolo attivo nella mac- rio non ha senso. Non si dimet-
plosioni e rimpasti, il nostro programma. Nelle stesse ore, a Palazzo Gra- jola incarna l’antico orgoglio china delle candidature per le te, dice, perché “non c’è nulla
destino è di vivacchiare senza Altrimenti si arrabbia. zioli, il Cavaliere riceve a ora- azzurro contro gli appetiti de- amministrative. Il Cavaliere ha da cui dimettersi”. Eppure, ap-
gloria fino alla scadenza natu- Posso pure sfilarmi la magliet- rio continuo. Tra gli altri: il gli ex An, dei Responsabili, dei preso nota e aggiornato il suo pena il 26 febbraio scorso, il
rale del 2013, purtroppo è co- ta di vicepresidente vicario, guardasigilli Alfano, Giulia Co- sudisti di Miccichè, delle nuo- interlocutore a un nuovo col- premier assicurava alla platea
sì”. Grane quotidiane più o l’ho messa oggi, ma non ho senza (in bilico dentro Fli do- ve generazioni del Pdl non loquio. Nulla di risolto, a par- cattolica dei Cristiano Riformi-
meno serie: l’eterno caso Sca- problemi a togliermela. Il pun- po la sua rottura sentimentale transitate per Forza Italia. Un tire dalla minaccia di Scajola di sti aiuti su aiuti alle famiglie. Le
jola che sbuca ciclicamente, le con il finiano Ronchi), Anto- suo fedelissimo inquadra così fare gruppi autonomi. Oggi consuete promesse da Cava-
dimissioni minacciate dal sot- nio Martino. E Claudio Scajola, la fibrillazione attuale: “Dicia- viene anche annunciato il rim- liere.
tosegretario Giovanardi, il
rimpasto annunciato da mesi.
Voci di soprattutto.
L’esito dell’incontro con l’ex
mo la verità: fin quando a de-
cidere è stato Berlusconi tutti
pasto. Detto di Agricoltura e
Cultura, la casella delle Politi-
La giornata di Berlusconi si è
chiusa con un vertice di parti-
E l’irrequietudine di Scilipoti.
L’ex dipietrista passato coi Re-
rimpasto già ministro dimessosi per la casa
della cricca con vista sul Co-
hanno detto di sì senza fiatare.
I guai sono cominciati quando
che comunitarie rimarrebbe
ancora vuota. Anche se i nomi
to, sempre a casa sua, a Palazzo
Grazioli. Invitato anche Micci-
sponsabili pro Cavaliere è in-
seguito da un incessante amo-
per oggi: il losseo viene definito “interlo-
cutorio”. I più realisti dicono:
qualcuno ha iniziato a decide-
re al posto suo e gli altri si sono
continuano a circolare. I soliti:
il portavoce di Palazzo Chigi
chè. Si è parlato di partito e di
rimpasto. Di Scajola e di Re-
re tattile dei suoi colleghi de- “È andato male”. In ogni caso, incazzati”. Bonaiuti, lo stesso Scajola. sponsabili. E chissà se i timori
putati. Tutti lo chiamano, poi primo a giurare Scajola, forte della sua fonda- Quel “qualcuno” è il triumviro Per non farsi mancare nulla, di ulteriori divisioni freneran-
lo toccano, persino accarrez- zione Cristoforo Colombo e Denis Verdini, che regna nel c’è pure la rogna Giovanardi. no il rimpasto, nonostante le
zano. Domenico Scilipoti det- dovrebbe addirittura di 60 “suoi” parla- Pdl con La Russa e Bondi e fi- Ex Udc, oggi cattolico popola- previsioni per oggi. Tanto per
to Mimmo è una sorta di amu- mentari sulla carta, vuole solo nanché la Santanchè, che di re liberale del Pdl, Giovanardi rendere l’idea: tra i Responsa-
leto-mascotte della maggio- essere rientrare con un ruolo di peso fatto ha trasformato il coordi- spiega che coi fondi per le fa- bili ci sarebbero già cinque
ranza logorata dallo strappo fi- nel partito. Niente richieste di namento in un quadrumvira- miglie tagliati del 90 per cento correnti. Anche loro rischiano
niano. Finché dura lui, reggo- Romano governo, riferiscono dai ri- to. Posta in gioco: Scajola chie- la sua delega di Sottosegreta- di implodere (nel ridicolo).
no tutti. Anche per questo, è
stato messo sotto protezione,
insieme con l’altro ex Idv, Raz- to è politico.
zi.
Scilipoti, forse domani (og-
Altro che poltrone.
Io voglio prima di tutto analisi BISIGNANI mediatore
gi per chi legge, ndr) Roma- e strategie.
no giura da ministro. La ter-
za gamba diventa di gover-
Giusto, lei è un medico. Ap-
proccio scientifico. Come
tra Fini e Santanchè
no. va con la scorta? l suo intervento per rimuovere il veto di
Chi l’ha detto?
Lo dicono tutti. Romano al-
Questo che c’entra?
Altra polemica del giorno.
Itanchè
Gianfranco Fini sulla nomina di Daniela San-
a sottosegretario di governo. Anche di
l’Agricoltura, Galan ai Beni Un suo collega di Napoli, questo avrebbe parlato, nell'interrogatorio di
culturali. Le voci formano solidale con lei, mi ha detto: due giorni fa, Luigi Bisignani, considerato dai
un vento insistente. “Qua teniamo ‘o Giappone pm l'uomo chiave della cosiddetta "P4", la pre-
Ma ha visto il mio comunicato? radioattivo, ‘a rivoluzione sunta associazione segreta sulla quale stanno
Posso leggerlo? in Libia e noi stiamo a par- indagando i pm napoletani henry John Wood-
Legga. lare della scorta a Razzi e cock e Francesco Curcio.
“Gentile Luciano (Sardelli, il Scilipoti”. Bisignani ha anche escluso qualsiasi rapporto
capogruppo dei Responsabili, Verissimo. Io rischio sul serio. di interesse economico con la "Visibilia", la
ndr) ritengo assolutamente La vita, ogni vita, è sacra. società di comunicazione e raccolta pubbli-
necessaria la convocazione Vedo che lei mi capisce. Mi ar- citaria di Daniela Santanchè.
del gruppo per fare il punto sui rivano minacce da tutte le par- Ieri è stai sentito in procura anche Giuliano
rapporti con il governo e il pre- ti. Chi mi vuole tagliare la te- Tavaroli, l'uomo dello scandalo Telecom (non
sidente del Consiglio”. sta, chi scrive che devo fare la è indagato), mentre due giorni fa è stato il
State litigando. fine di Mussolini, chi mi aggre- turno del parlamentare di Fli Italo Bocchino.
Non ho finito: “Le notizie disce nel bar. Adesso mi scusi, Antonio Massari
frammentarie di questi giorni devo rientrare in Aula.
non aiutano a favorire quel cli- Scilipoti scappa. E sono altre
MALITALIA
D
conta delle loro barche: su sei, tre a lottare per i problemi di un’iso- eletta senatrice è sparita del tut-
Zarzis in Tunisia, si cerca- sono arrivate e due sono state fer- rea dell’ex base Loran. Una situa- lenzio della sinistra: “Noi siamo la che, piegata periodicamente to”. A miglia di distanza, sempre
no risposte su quanto ac- mate dai militari tunisini, quindi zione comunque esplosiva: do- già stati a Lampedusa, il silenzio dall’emergenza migranti, non of- nel cuore del Mediterraneo, la
caduto due notti fa, quan- ne manca una, e sopra c’erano po la visita-provocazione del le- se lo metta sotto ai piedi. Ci sia- fre una biblioteca o un cinema: nave marocchina partita dalla cit-
do un barcone dei disperati sa- 60/70 persone”, non quaranta ghista Mario Borghezio, accom- mo stati e se il punto è tornare, “Se continueranno a non ascol- tà libica di Misurata, con 1800 mi-
rebbe affondato, intorno alle 23 come nel racconto dei sopravvis- pagnato dalla neofascista france- ritorneremo nei prossimi giorni. tarci siamo pronti anche a candi- granti, tenuta ferma dal Viminale
di domenica, ancora in acque tu- suti. I morti dovrebbero essere se Marine Le Pen, oggi sarà la vol- Intanto abbiamo sollecitato il go- dare uno dei nostri compagni al- al largo di Augusta (Siracusa),
nisine. A Lampedusa la Capita- tutti tunisini, ma non di Zarzis: “È ta del sottosegretario agli Esteri verno per politiche di accoglien- le elezioni per il sindaco, tra un senza la possibilità di attraccare
neria di porto conferma quanto gente della provincia, comun- Stefania Craxi. za e non di respingimento”. Nes- anno e mezzo”, minacciano dal per rifornirsi: se li rimandano in-
raccontato dai cinque superstiti que venuta da fuori città, perché suna risposta ai giovani del comi- comitato, di cui fa parte anche dietro, si chiama respingimento.
arrivati, dopo 20 ore di naviga- qui nessuno piange dei morti”. UNA STOCCATA all’esecuti-
zione, con un altro barcone. Alla Sull’isola, ieri, la preoccupazio- vo viene dal governatore sicilia-
Guardia di Finanza, impegnata ne più grande era rivolta al Cen- no Lombardo, che ieri sul suo
come la Capitaneria con le sue tro di accoglienza, che con i con- blog ha scritto: “Che cosa fa il go- BORGHEZIO DIXIT
motovedette, invece hanno dei tinui arrivi (oltre 20 tra sbarchi e verno nazionale per aiutarci? Per-
dubbi: possibile che con i loro
mezzi, dopo tutte queste ore,
recuperi in mare in due giorni), è
arrivato a sfiorare le 3 mila per-
chè non manda 10 navi da crocie-
ra per soccorrere questa gente
Rifugiati sì, ma economici
non abbiano visto neppure un sone. In questi due giorni sono, che non può più stare nell’isola?
cadavere ritornare a galla? Alme-
no uno su 40?
infatti, arrivati 1623 migranti, tra
cui sei donne e sei bambini. Al-
meno 70 sarebbero i minorenni.
Piuttosto che farli arrivare, inter-
venga nelle acque territoriali o
direttamente sulle coste libiche e
L a pensano allo stesso modo Ma-
rio Borghezio e Marine Le Pen
circa i propositi dei nordafricani
Front National, Jean Marie, si
tratta sì di un’emergenza, ma
non umanitaria. E a proposito dei
I CINQUE superstiti hanno rac- Soltanto 480 ieri sono stati trasfe- tunisine”. E mentre a sinistra non sbarcati a Lampedusa: “Non sono ri- respingimenti in mare hanno sot-
contato che sarebbero 40, infatti, riti (a Crotone, Bari e Catania) si muove nulla, il Pd siciliano, fugiati politici bensì economici”. tolineato: “Si può verificare che si
i compagni di viaggio affogati. con quattro voli. Il parroco don con il segretario Giuseppe Lu- Peccato che i due eurodeputati du- tratti di richiedenti asilo politico
Ma dall’altra parte del mare, ap- Stefano Nastasi (che ieri ha vi- po invoca “un intervento al mas- rante la loro visita, due giorni fa, senza dover far scendere queste
punto, il fotoreporter dell’Ansa, sitato il Centro assieme al sinda- simo livello del partito nazionale, sull’isola, non abbiano parlato persone a terra”. Gli eurodeputati
Ciro Fusco, ha incontrato uno co Bernardino De Rubeis) ne perché siamo di fronte a una si- con alcun migrante. “Siamo an- hanno aggiunto che “siamo di fron-
degli “organizzatori” dei viaggi ha presi in cura 200 alla “casa del- tuazione senza precedenti”. Da dati lì come semplici eurodepu- te a una visione estorsiva del diritto
sulle carrette del mare. Partenze la fraternità”: nella notte appena Bruxelles l’eurodeputato David tati – ha detto l’esponente leghi- di asilo”. Conclusione: se anche gli
che non avvengono al porto di passata al Centro di contrada Im- Sassoli, tre settimane fa sull’iso- sta – perché riteniamo sia no- immigrati affermassero di volere
Zarzis, militarizzato dalle autori- briacola, quindi, sono comun- la, chiede “un rafforzamento del stro dovere”. Secondo Marine, l’asilo, sappiate che mentono.
tà tunisine, ma in piccole zattere que rimasti in 2350 (890 i posti ponte aereo per garantire la giu- figlia nonché erede del leader di (roberta zunini)
che, partendo dalle spiagge, rag- letto con un piano sicurezza che sta protezione ai lampedusani e
pagina 24 Mercoledì 16 marzo 2011
ECONOMIA
LA MAZZATA EUROPEA
L’Ecofin approva le regole sul debito, Tremonti
esulta ma rischiamo manovre da 40 miliardi all’anno
di Stefano Feltri SCAVARE IL BUCO
l ministro del Tesoro Giulio
I Tremonti è soddisfatto, ma
la bomba delle nuove regole
europee sul debito pubbli-
co ha ancora la miccia accesa.
Quello di ieri al vertice Ecofin,
FINANZA CREATIVA: QUEI 15 MILIARDI
RUBATI DAL TFR DEI DIPENDENTI
cioè la riunione dei ministri eco-
nomici e finanziari dell’Unione di Mario Seminerio provvede quindi a liquidare il Tfr scadere dei dieci anni dall’intro-
europea, “per l’Europa è stato al dipendente quando cessa il duzione del nuovo meccanismo
l’accordo possibile, per l'Italia è l 25 novembre 2005 il gover-
un accordo buono”, assicura
Tremonti. Che, su questi argo-
Iforma
no Berlusconi approvò la ri-
della previdenza comple-
rapporto lavorativo.
All’origine, tale Fondo di Tesore-
ria poteva destinare le risorse co-
di Tfr i 30 miliardi di euro. Dopo
i rilievi della magistratura conta-
bile solo il ministero dell’Interno
menti, non rinuncia a una note- mentare, che regola la destina- sì ottenute a spese in conto ca- si è messo in regola, non desti-
vole dose di ottimismo. Forse zione del Trattamento di fine pitale, per lo sviluppo delle infra- nando più quote del Tfr incassa-
eccessivo. Vediamo perché. rapporto (Tfr) ai fondi pensione strutture. Questa decisione del to alla spesa corrente, dopo aver
complementari. Con la regola governo Prodi suscitò le prote- attinto al Fondo di Tesoreria Inps
I PERICOLI PER L’ITALIA del silenzio-assenso, dal primo ste di Giulio Tremonti, all’epoca per finanziare voci di spesa cor-
derivano da due misure: la “re- gennaio 2007, il lavoratore di- all’opposizione, che parlò di rente quali oneri di ammorta-
gola del ventesimo” (ridurre del pendente deve scegliere se “una partita di raggiro”, definen- mento dei mutui per il risana-
cinque per cento all’anno della mantenere il Tfr nella sua forma do la fiscalizzazione del Tfr come mento degli enti dissestati, oneri
parte di debito che eccede il 60 attuale, oppure destinarlo alla “acquisizione di nuovo debito”. per assicurare la gratuità dei libri
per cento del Pil) e l’MTO, l’o- costruzione di una pensione in- Tornato a guidare il ministero di testo e oneri riguardanti la spe-
biettivo di medio termine con- tegrativa, versandolo ai fondi dell’Economia, Tremonti ha de- sa per i lavoratori socialmente
cordato con la Commissione, pensione (sia di categoria che ciso di accantonare lo sdegno e utili dei Comuni di Napoli ePaler-
che per l’Italia è il pareggio di bi- aperti). di utilizzare a sua volta il tesoret- mo e della Provincia di Napoli.
lancio (con una riduzione dello to del Tfr. In uno degli articoli del
0,5 per cento all’anno del rap- CON LA FINANZIARIA maxi-emendamento presentato NELLA RELAZIONE sull’u-
porto tra deficit e Pil). Da mesi al 2007 (governo Prodi) è stato co- dal governo alla legge finanziaria tilizzo del Tfr da parte dell’Am-
Tesoro stanno facendo i calcoli stituito il Fondo per l’erogazione 2010 era infatti previsto che il Tfr ministrazione statale, depositata
di quanto possa costare questo del Tfr ai lavoratori dipendenti giacente presso le imprese con lo scorso 2 marzo, la Corte dei
doppio vincolo di risanamento a privati, gestito dall’Inps per con- più di 50 dipendenti, con la me- conti segnala infatti che di recen-
un Paese come il nostro che ha to della Tesoreria dello Stato. La desima procedura prevista dalla te è del tutto caduta anche la fo-
un debito pubblico pari al 120 stessa legge stabilisce che nelle legge finanziaria del 2007, venis- glia di fico degli investimenti in
per cento del Pil. Fino al 2015 aziende con almeno 50 dipen- se utilizzato come copertura conto capitale: “A partire dal
non scatteranno le sanzioni e denti, nel caso in cui il lavoratore economica di circa un terzo del- 2010, inoltre, sulla base della le-
quindi le prime valutazioni si fa- scelga di mantenere il Tfr in l’intera manovra, incluse le spe- gislazione sopravveniente e del-
ranno dal 2016. Ma i mercati fi- azienda, il datore di lavoro debba se correnti. la concreta attuazione della stes-
nanziari non seguono la burocra- conferire tali quote a un apposi- sa sembra cessare l’impiego ad
zia e l’Italia deve cominciare a Le nuove regole del debito viste da to fondo (il cosiddetto Fondo Te- QUESTA PRASSI ha costret- investimenti delle somme prele-
mettersi in riga da subito, altri- Marilena Nardi, sotto il ministro soreria) presso la Tesoreria dello to la Corte dei conti a intervenire vate. Infatti, non è stato specifi-
menti nessuno vorrà più com- Le nuove regole decise dal Con- del Tesoro Giulio Tremonti Stato e gestito dall’Inps, che con un ammonimento al gover- cato alcun capitolo di spesa ali-
prare i nostri titoli di Stato. siglio europeo (cioè dai governi) (FOTO ANSA) mentato dal prelievo: a seguito
Il vicedirettore generale della dopo il passaggio decisivo di ieri di tale fenomeno può concluder-
Banca d’Italia Ignazio Visco, po-
chi giorni fa ha presentato alcu-
all’Ecofin, entro giugno dovran-
no fondersi con il testo in discus-
to privato, vincendo la resisten-
za di Germania, Spagna e Olan-
La Corte dei conti denuncia: si che il prelievo stesso diviene
un’entrata indifferenziata dello
ne simulazioni: se il Pil dell’Italia
crescerà del 2 per cento all’anno
sione al Parlamento europeo. Ma
ormai i punti cardine sono chia-
da. Solo compensando il debito
pubblico con il risparmio delle
soldi dei lavoratori a rischio visto Stato senza alcun vincolo di de-
stinazione e senza l’istituzione di
dal 2012 in poi il rispetto dei vin- ri, come le sanzioni quasi auto- famiglie l’Italia può sembrare un correlate poste passive, destina-
coli europei sarà faticoso ma non matiche che scattano per chi Paese virtuoso. “La crisi nasce che sono usati per la spesa corrente te alla reintegrazione del fondo”
drammatico. Se la crescita rimar- non rispetta i parametri. dalla finanza privata e non da Tremonti non si è scomposto: ha
rà sui livelli più realistici dell’uno C’è anche un dettaglio che al Te- quella pubblica”, ripete Tremon- mandato a dire che non c’è “al-
per cento ci sono due alternati- soro hanno sottovalutato in que- ti. Piccolo dettaglio che omette no, che continua a ricorrere al cun nocumento ai soggetti inte-
ve: o mancare gli obiettivi o sot- sti mesi di negoziati, concen- sempre: quanto pesi la finanza fondo e non certo per finanziare ressati ai versamenti e ai prelie-
toporre il Paese a una cura lacri- trando gli sforzi sulla battaglia privata, cioè quanto possa am- grandi opere infrastrutturali. Dal vi” e che il meccanismo produr-
me e sangue micidiale. Il taglio persa in partenza contro la rego- morbidire la correzione del de- 2007 al 2010, infatti, il governo rà un “risanamento delle spese
alla spesa pubblica, in questo se- la del cinque per cento. Il detta- bito imposta dall’Europa, non è ha prelevato dal Fondo di Teso- pubbliche” finanziando a fondo
condo caso, seguirebbe questa glio si chiama Faster Adjustment stato stabilito. E non lo sarà mai, reria Inps ben 15,86 miliardi di perduto non solo gli investimen-
dinamica: -1,3 nel 2011, -1,6 nel del MTO: se l’Italia non riduce il tutto si deciderà in negoziati vol- euro, sempre senza apprestare ti (capaci di comportare un ritor-
2012, -0,6 per cento nel 2013, debito abbastanza in fretta, il ta per volta. modalità di copertura. La Corte no economico) ma anche la spe-
-3,2 per cento nel 2014, per poi Consiglio europeo può imporle dei conti ha denunciato “una sa corrente, dando vita a “un
tornare ad aumentare dell’1,5 una stretta sul deficit, cioè sul- FINO A QUALCHE mese fa, operazione di natura espropria- trend favorevole almeno decen-
nel 2015. Tra il 2010 e il 2016 la l’altro binario vincolante che de- l’Italia era in una posizione disa- tiva senza indennizzo o comun- nale”. Dopo aver gridato all’e-
riduzione sarebbe del 3,8 per ve portare al pareggio di bilan- strosa, appena meglio della Spa- que di prelievo fiscale indiretto sproprio nel 2006, malgrado
cento, cioè oltre 22 miliardi di cio. Aumentando la correzione gna e del Portogallo. Adesso le nei confronti di categorie inte- l’impiego delle risorse a conto
euro di spesa vera in meno. Se del deficit sul Pil, per esempio, cose sono un po’ migliorate: sia ressate a versamenti finalizzati a capitale, oggi Tremonti giustifi-
poi la crescita fosse ancora più dallo 0,5 allo 0,7 per cento an- perché l’Italia sta pagando (cari) scopi ben diversi dal sostegno al- ca “keynesianamente” la desti-
bassa (cosa da non escludere, vi- nuo . E questo sarebbe assai fa- i salvataggi di Grecia e Irlanda in la finanza pubblica”. nazione del fondo Tfr alla coper-
sto che le stime di Visco non con- ticoso da sopportare. “È chiaro – cui ha meno interessi della Ger- E a prevedere che, con questo tura di spesa corrente. Creatività
siderano l’impatto negativo dei spiega al Fatto una fonte vicina al mania e della Gran Bretagna (le ritmo di “prelievo”, l’esposizio- e incoerenza restano la cifra del-
tagli sull’andamento del Pil) le dossier – che sarà tutto oggetto cui banche sono molto esposte), ne raddoppierà, toccando allo la politica di bilancio italiana.
cose potrebbero mettersi davve- di negoziati”. sia per alcuni cambiamenti al
ro male. Soprattutto se si sco- vertice. Vittorio Grilli, direttore
prissero altri trucchetti contabili SE TREMONTI può esultare, generale del Tesoro, è il nuovo
che hanno abbellito i conti 2011
da cui muovono queste stime, ti-
nonostante queste minacce che
pendono sull’Italia (ma non su
presidente del Comitato econo-
mico e finanziario che coordina EFFETTO GIAPPONE Le Borse
po i 2,4 miliardi dalle aste delle questo governo, visti i tempi) è l’azione dell’Ecofin e Mario Dra-
frequenze tv (che non arrivano e
forse non arriveranno) o l’uso
perché l’entità del risanamento
è tutta da negoziare. L’Italia ha ot-
ghi sarà probabilmente il nuovo
presidente della Banca centrale
crollano seguendo quella di Tokyo
del Tfr dei lavoratori per pagare tenuto che nel calcolo di quanto europea. Nomine che danno opo il primo crollo di lunedì, -6,2 La Borsa di Milano ha perso il due per
la spesa corrente (vedi qui a fian-
co).
un Paese deve tagliare il debito si
consideri anche l’indebitamen-
prestigio, si vedrà se anche po-
tere contrattuale.
Dsprofondata
per cento, ieri la Borsa di Tokyo è cento, quella di Parigi del 2,5 per cen-
del 10,55 per cento dopo to, quella di Francoforte il 3,2 per cen-
le prime stime (forse ottimistiche) di to. Anche Wall Street è andata in rosso.
quanto costerà la ricostruzione del Tra i titoli che inquietano di più gli
Giappone dopo lo tsunami: almeno investitori ci sono quelli del settore
180 miliardi di euro. L’effetto inizia a dell’automobile, ma Sergio Marchion-
diffondersi anche sulle Borse occiden- ne, numero uno di Fiat e Chrysler, as-
tali, non soltanto per le sofferenze dei sicura che lo tsunami “avrà un impatto
titoli del settore assicurativo (che pa- minimo sulla domanda internazionale
gherà parte del costo della catastrofe) del settore dell’auto”. Ci sono forti
ma anche per i timori nucleari dovuti preoccupazioni anche per il settore
alla situazione nella centrale di Fuku- della moda che teme di veder crollare
shima. Le azioni della Tepco, la società le esportazioni dei prodotti di alta gam-
che gestisce lo stabilimento, sono ma verso i mercati asiatici, a comin-
sprofondate del 24,7 per cento. ciare da quello giapponese.
Mercoledì 16 marzo 2011 pagina 25
ECONOMIA
È UFFICIALE: LA MARCEGAGLIA
FA FUORI RIOTTA DAL SOLE 24 ORE
In arrivo dal Messaggero Roberto Napoletano
di Giovanna Lantini Di sicuro non è stato Regina a cessarie per adeguare le ban-
Milano perdere in visibilità con questa che ai parametri di Basilea 3.
operazione che, anzi, ha fatto E il salvataggio di Ligresti
oberto Napoletano ce non farebbe che allungare il
R
tornare alla ribalta la sua candi-
l'ha fatta, sarà il nuovo di- datura alla successione di Emma conto. Trovare la quadra,
rettore del Sole 24 Ore al Marcegaglia che sta per entrare quindi, non sarà facile.
posto di Gianni Riotta, si- nel cosiddetto semestre bianco, Ma Ligresti ha in tasca un jol-
lurato ieri dal consiglio di ammi- dato che a breve ci sarà l'ultima ly che potrebbe agevolare le
nistrazione del gruppo editoria- adunanza della Confindustria cose. Non va dimenticato,
le. Dopo due anni di “cura” Riot- cui parteciperà nel pie- infatti, il contratto siglato l'e-
ta, con oltre 50mila copie per- no dei suoi poteri di pre- In alto, l’ormai ex state scorsa con le Generali
dute e un tracollo anche negli sidente degli industriali, direttore del Sole del vecchio sostenitore Ge-
abbonamenti, anche i giornali- in attesa della selezione Gianni Riotta, qui ronzi per la cessione del 26,6
sti del Sole 24 Ore, che nel 2009 dei candidati alla sua Salvatore e Jonella per cento in CityLife, il pro-
avevano alzato un muro contro successione che avverrà Ligresti ( F A )
OTO NSA getto di riqualificazione del-
la sua nomina alla guida del gior- tra un anno. La strada la vecchia fiera di Milano.
nale della Confindustria, sono per Regina però non è tutta in di- L'opzione di vendita scade
ora pronti ad accoglierlo a brac- scesa: Assolombarda, dall'alto quest'anno e il valore fissato
cia aperte. Del resto l'ormai ex dei suoi circa seimila iscritti per non è mai stato svelato, ma al
direttore del Messaggero di Fran- un totale di 312.283 occupati, momento dell'accordo le in-
cesco Gaetano Caltagirone (che avrebbe intenzione di far sentire discrezioni parlavano di un
sarà guidato da Umberto La Roc- il proprio peso ai vertici Confin- centinaio di milioni. Una ci-
ca, attuale numero uno del Se- dustriali sostenendo la candida- fra esosa, se si pensa che per
colo XIX) è un candidato che ha tura di Giorgio Squinzi, ammini- il 20,7 per cento la Lamaro
saputo raccogliere consensi tra- dei Toti, sempre nel 2010,
sversali all'interno della Confin- aveva spuntato 40 milioni.
dustria che gli ha affidato le sorti
della testata ammiraglia di un
Il nuovo direttore Senza i soldi dei francesi Ligresti Ma che ben ripagherebbe il
fatto di avere il campo italia-
gruppo che ha chiuso il 2010 piace anche agli no libero dagli assicuratori
con una perdita di 40 milioni di
euro. industriali vicini
spera nella solita Unicredit francesi. Anche se per Gene-
rali, come per tutte le assi-
curazioni, c'è un freno ana-
NAPOLETANO, che del Sole filano è quindi quella di un Del resto l'interesse naziona- logo a quello di Basilea 3 per
è già stato vicedirettore e che tra ad Aurelio Milano
salvataggio di sistema, con in le è un leit motiv che anche in le banche: le nuove regole di
i suoi sponsor passati e presenti
conta anche sull'ex presidente
della Confindustria Antonio D'A-
Regina, Ppamaremafin balla da sola. Con
l'addio ai francesi di Grou-
formalizzato ieri, il co-
prima fila il creditore Unicre-
dit, che dalla Capitalia di Ce-
sare Geronzi ha ereditato
Italia ritorna ciclicamente,
specialmente nelle difficol-
tà. A parlarne, giusto due
Solvency II.
Sullo sfondo, poi, i francesi
che, usciti dalla porta prin-
mato e sul presidente delle Ge- aspirante struttore Salvatore Ligre- gran parte dell'esposizione giorni fa, è stato il numero cipale, potrebbero sempre
nerali, Cesare Geronzi, sembre- sti entra in una nuova diffi- (594 milioni). La banca gui- uno di Intesa Sanpaolo, Cor- rientrare dalla finestra anche
rebbe gradito a tutti. Anche al fi- presidente cile fase per il salvataggio del data oggi da Federico Ghiz- rado Passera, per il quale solo acquistando sul merca-
lone confindustriale dei monte- suo gruppo. Un’impresa zoni è da più parti indicata “il tema dell'interesse nazio- to quote in FonSai o facen-
zemoliani, che potrebbero ritor- che, non bisogna dimenti- come la protagonista di un nale esiste e i Paesi forti ne dosi avanti per Milano Assi-
nare in auge se le manovre del stratore delegato del gruppo Ma- carlo, mette in discussione salvataggio che prevedereb- sanno parlare”. Affermazio- curazioni. E il finanziere bre-
numero uno dell'Unione indu- pei, attualmente responsabile gli equilibri del salotto buo- be un aumento di capitale da ne che ha visto assentire an- tone Vincent Bollorè, che
striali di Roma, Aurelio Regina del Comitato tecnico per l'Euro- no della finanza italiana dal 460 milioni per FonSai e da che Fabrizio Palenzona, siede nei cda di Mediobanca
dovessero andare in porto. pa di Confindustria. momento che alla galassia 250 milioni per Premafin. socio di peso in Unicredit at- e Generali e che oltre a me-
Aspetto non di poco conto se si Ma Regina ha già lanciato un della famiglia siciliana fanno Accanto all’Unicredit, fino a traverso la Fondazione Crt e diare per Groupama ha inve-
pensa che Regina proprio ieri ha messaggio distensivo ai lombar- capo quote rilevanti in Me- pochi mesi fa in mano ad vicepresidente della banca stito personalmente in Pre-
celebrato la creazione di Unin- di: “Proprio l'asse Roma-Milano, diobanca e Rcs (entrambe al- Alessandro Profumo, do- di Piazza Cordusio. D'accor- mafin, non è certo il tipo da
dustria, la Confindustria laziale con il sistema di con il sistema di l'interno dei patti di control- vrebbero però entrare in gio- do in teoria anche Giuseppe mollare l'osso. “Siamo azio-
che rappresenta 4mila imprese e imprese, di aeroporti, di comu- lo delle società), oltre all'1 co altri creditori importanti Vegas, presidente della stes- nisti di lungo termine e sta-
250mila dipendenti e che vuole nicazioni, di innovazione e ricer- per cento delle Generali e a della famiglia siciliana come sa Consob che ha messo i pa- bili nelle nostre partecipa-
competere, a parità di rango, ca, di creatività che esprime, partecipazioni di peso in Im- Bpm, Banca Mps e Banco Po- letti all'ingresso dei francesi zioni italiane Mediobanca,
con Assolombarda. “Questi nu- può essere il traino per l'Italia - ha pregilo (costruzioni), Gemi- polare che assieme a piazza in casa Ligresti. Per l'ex vice Generali e Premafin. Sono
meri ci rendono certo più equi- spiegato - lo dice il Pil delle due na (Aeroporti di Roma), Pi- Cordusio avevano riscaden- di Giulio Tremonti “è giu- società che hanno un avve-
librati, più completi - ha spiegato città che rappresentano insieme relli e Alitalia. Per questo, al- ziato 322 milioni di debito sto che l'economia sia con- nire di lungo termine”, ha
Regina - Qualcuno avrà forse quasi un quinto dell'economia l'indomani dell'addio della Premafin legando l'intesa tendibile, però in certe situa- detto proprio ieri.
perso in visibilità, ma in questo del nostro Paese”. Come a dire compagnia d'Oltralpe, Ligre- proprio all'operazione Grou- zioni ci si protegge dai rai- Di sicuro per ora, però, c'è il
modo abbiamo dimostrato, co- che, pur venendo da Roma, Re- sti non dovrebbe sentirsi so- pama. E non sono esclusi né der”. Lo stesso Vegas, tutta- fatto che il margine di solvi-
me si conviene alle vere istituzio- gina intende difendere le ragioni lo. Sa bene, infatti, che il fu- la conversione di parte del via, è il primo a dubitare che bilità di FonSai è allarmante e
ni, siano esse pubbliche o priva- di tutti gli industriali. Peccato so- turo del suo gruppo avrà, nel debito in azioni da parte di la coperta sia abbastanza lun- che ieri in Borsa la compa-
te, di non pensare a noi singoli lo che lui, in fin dei conti, indu- bene e nel male, un impatto Unicredit né il coinvolgi- ga per coprire tutto, dato gnia è crollata ancora (-3 per
ma all'interesse delle nostre striale vero e proprio non è. Ma sull'intero sistema finanzia- mento di Mediobanca, espo- che secondo lui le fondazio- cento) seguendo a ruota l’an-
aziende, dei loro dipendenti, dei piuttosto un buon manager con rio del Paese. sta verso FonSai con un de- ni bancarie potrebbero non damento della controllante
servizi e delle opportunità cui qualche piccola quota in qual- La prima e più probabile del- bito subordinato da circa 1 avere le risorse per far fronte Premafin (-5,6 per cento).
dobbiamo farli tendere”. che azienda italiana. le tre soluzioni che gli si pro- miliardo. alle richieste di capitale ne- Gio. Lan.
SECONDOTEMPO
SPETTACOLI,SPORT,IDEE
in & out
D OPPIE / FIGURE
D
fatizzazione feticistica dei cor- principali protagonisti del pas- gevano l’austera borghesia st’ultimo sarà incapace di desi-
pi femminili, l’opposizione sato, il Padre (e insieme a lui la viennese. Al contrario, le psico- derare. Il desiderio comporta
ostentata nei confronti della Legge), – ucciso dai colpi inferti patologie sono sempre più l’ef- separazione, esodo, erranza e
Legge, il rifiuto di ogni limite e sia dalla sua estremizzazione fetto della scomparsa di qualsia- insieme l’esperienza che non
l’assenza di pudore”. mostruosa durante il nazifasci- si divieto, che autorizza al go- tutto è a portata di mano, che
smo, che lo ha reso una carica- dimento artistico e seriale e l’oggetto del nostro amore sfug-
UNA TESI che nulla ha a che tura inutilizzabile, sia dalle gri- conduce all’infelicità. An- ge al possesso.
fare con la condanna moralisti- da studentesche del ’68 – è una che qui, il moralismo non Il Padre, dunque, è colui che sa
ca. In realtà questo insieme di sciagura. c’entra nulla. Provate unire e non
comportamenti produce in chi a immaginare visi- opporre, la
li pratica, a partire da Berlusco- I MOTIVI sono due: il primo è vamente, sem- Legge al de-
ni, sicura angoscia e infelicità. che la Legge, posta dal Padre, bra suggerire siderio, am-
Come guarire? La strada sugge- non costituisce una minaccia l’autore, una mansendo
rita da Recalcati per tornare a del desiderio, anzi ne rappre- terra senza sia Kant che
a “Padre” a “papi”. Questo sem- desiderare sembra una cattiva senta la condizione. Una tesi alcun confi- Sade. E pro-
plice passaggio lessicale (pro- notizia per il premier: la castra- davvero fuori moda e pure un ne, senza ponendo
vate a pronunciare le due pa- zione. Ma solo simbolica, ovvia- po’ ardita per chi, da psicoana- alberi, fiu- una nuova
role a voce alta notando la dif- mente: nel senso della presenza lista, dovrebbe curare le ferite mi, mon- alleanza tra
ferenza di solennità nel suono) di qualcuno che ponga confini di precoci e insensati divieti. tagne, i due, che
racconta un cambiamento e divieti alla possibilità di gode- Eppure, come ormai gran parte sentieri impedisca
epocale. Quello che va “dal re- re di tutto. In breve, papi, per della teoria clinica va dicendo, che sia che il
gime edipico della democrazia essere felice, avrebbe bisogno oggi gli individui (cittadini e pa- condu- desiderio
al sultanato post-ideologico di di un Padre. Quel ruolo che non zienti), sono cambiati e i sinto- cono da degeneri
tipo perverso”, nelle parole di è riuscito pubblicamente ad in- Illustrazione “nell’in-
Massimo Recalcati. Nel nuovo carnare, il Padre della nazione, IllustrazionedidiDoriano
Doriano consisten-
libro Cosa resta del padre? la pa-
ternità nell’epoca ipermoderna, lo
rivestendo al massimo quello
dello zio ricco e scapestrato
Questo semplice sul ruolo del padre per
la crescita del figlio
psicoanalista lacaniano utiliz-
za con originalità categorie
che diseduca i figli altrui. Atten-
zione, però: secondo Recalcati
passaggio lessicale
analitiche per leggere la socie- Berlusconi rappresenta l’e-
tà. E sostiene che la vicenda spressione più spudorata di una provoca
delle papi-girls riassume in for- sceneggiatura che riguarda so- za dissipativa del godimento”,
ma pura i valori oggi imperanti: prattutto noi, sul piano privato un cambiamento sia che si restauri “l’ordine della
“Il denaro elargito come puro e pubblico. E che sarebbe bene morale repressiva e patriarca-
atto arbitrario, l’illusione che si rileggere con cura, perché scor- epocale le”. Certo, la parola del Padre
inizialmente è un trauma, ma
un punto all’altro. Il risultato sa- un trauma benefico, comun-
Citazioni rà uno smarrimento mortale, lo que necessario, perché oltre
stantanea delle incoe- questione cultura e ricerca. Un uomo stesso che produce il consumi- che condizione del desiderio, il
LA LEZIONE renze di una società
che si professa demo-
di scienza deve vivere dignitosamente
e questo si contrappone ai tagli alla
smo: una “fede nell’oggetto co-
me rimedio al dolore di esiste-
divieto ci consente di accedere
alla dimensione sociale, dove
DI IBSEN CONFUSA cratica; naturalmente
quasi mai rappresen-
cultura e alla ricerca di oggi. Due, l’ec-
cessiva spesa pubblica (forse nel 1882
re”, che invece ci restituisce
quel dolore nella sua forma più
incestuosità, violenza, traco-
tanza sono vietati. Pena l’im-
SU FACEBOOK tato. Non è nelle con-
clusioni che va ap-
prezzata l’opera di Ib-
c’erano molte “carrozze blu”). Tre, il
borgomastro è il tipico politico dei no-
stri giorni che difende la propria po-
acuta. Il secondo motivo per
cui la scomparsa del Padre è un
male è perché il Padre è colui
possibilità a convivere.
Come può oggi il Padre trasmet-
tere il desiderio? Per Recalcati
sen: solito lasciare sizione guardandosi bene dallo scen- che dovrebbe trasmettere al fi- oggi non resta che una possibi-
di Andrea Bloise molto spazio alla sensibilità dello spet- dere dal piedistallo. Risparmiati nep- glio la più preziosa delle eredi- lità, quella che finalmente ci au-
tatore/lettore, egli spesso consegna il pure i partiti: “Il peggio è che in tutto tà: la capacità di desiderare. Per torizza a parlare di padre con la
SECONDO TEMPO
L’INTERVISTA
VECCHIO CINEMA B.
La Procura convoca il produttore
Silvio Sardi dopo l’uscita del libro “Filmgate”
di Federico Pontiggia chiarendo il ruolo del consu- tro gomme dell’auto. Chiamia- Santo e Simona Ventura, ndr)
lente Mediaset Daniele Loren- molo, un atto di vandalismo... con persone del tutto pulite, di
erlusconi sapeva. Il zano, inquisito di spicco del Quando è successo? primo piano, serie e compe-
“B mio intermediario,
Paolo Landolfi, mi
disse di aver assistito
personalmente a una telefona-
ta dell’allora ministro dei Beni
processo Mediatrade. Nel frat-
tempo, Libero lo ha attaccato,
salvo fare un repentino dietro-
front: “Chiedo umilmente scu-
sa per i riferimenti alle indagini
Pochi giorni fa, l’ho scoperto
rientrando nella mia casa di
campagna: mi toccherà spor-
gere una nuova denuncia.
Novità o le era già capitato
tenti, che non facevano le
escort. Si guardassero in casa
propria prima di giudicare gli
altri.
Qualcuno le chiederà per-
culturali, Giuliano Urbani, al riguardanti il suo assistito”, è la in passato? ché ha aspettato così tanto
Cavaliere per sbloccare il con- risposta di Giorgio Carbone al- Prima che il libro fosse pubbli- tempo per parlare.
tratto tra la Dryas Cinemato- la lettera dell’avvocato di Sardi, cato non mi era mai successo. Sarebbe stato poco carino nei
grafica della sua compagna Ida Frank Barzane, pubblicata il 12 Che le scrivevano nella let- confronti di Simona (Ventura,
Di Benedetto e Mediatrade”. marzo. tera? ndr) far uscire il libro mentre
Un pacchetto di otto film per Sardi, dunque, non “è stato Più o meno, “questa volta hai stavo con lei: è un’ottima pro-
cui il produttore Silvio Sardi a lungo indagato per rici- pisciato fuori dalla tazza, è me- fessionista e non ha bisogno di
aveva incassato circa un miliar- claggio di denaro sporco e glio se te ne torni in fretta in favori, ma non volevo potesse
do di lire dalla Dryas, e che que- traffico di droga”, come America, perché qui gli infami avere qualunque tipo di riper-
sta avrebbe poi rivenduto a Me- scriveva Libero il 9 marzo? fanno una brutta fine”. In alle- cussioni. Ma c’è dell’altro: an-
diatrade per 2 miliardi e 500 Certo che no, e, appunto, ho cor più non volevo che la gente
milioni. L’accordo di vendita attivato i miei legali. Mi stupi- pensasse “Sardi la sfrutta per
(numero CC09954) è stato re- sce che non si sia fatta una sem- Le rivelazioni vendere il suo libro”, davvero
so pubblico dallo stesso Sardi plice ricerca al casellario giu- e le minacce non era nella mie intenzioni.
in Filmgate – Come Berlusconi ha diziario prima di scrivere certe Comunque, non ne ho mai di-
ucciso il cinema italiano, libro-in-
chiesta di Paolo Negro per Edi-
tori Riuniti, in cui il produttore
svela il meccanismo di amici-
zie e connivenze cha ha distor-
cose: quanto meno, il giorna-
lista è stato molto ingenuo, ha
avuto un atteggiamento poco
professionale, scambiando
Google per la verifica delle fon-
“ Ho ricevuto
una lettera
scusso con lei: ci vedevamo so-
prattutto a Miami, e ne avevo
già abbastanza con sei film pro-
dotti in quattro anni per por-
tarmi il lavoro a casa. E, a scan-
to il mercato cinematografico ti. minatoria e mi so di equivoci, non le ho mai
italiano. L’uomo al comando? Ripercussioni? chiesto un contatto per avere
Uno solo: Berlusconi, attraver- Ho cinque figli, che possono hanno tagliato una via preferenziale in Rai.
so il monopolio del gruppo pensare di una padre coinvolto Filmgate è la sua vendetta
Mediaset, Mediatrade, Medusa nella droga e nel denaro spor- pure le quattro privata contro Berlusconi?
e Cinema 5 e “le prebende agli co? Sono stato condannato so- No, per me non è un attacco ad
amici e agli amici degli amici”. lo, si fa per dire, per bancarotta gomme personam al Cavaliere, ma un
Ma il j’accuse del produttore fraudolenta nel ’91, ed è di do- grido d’allarme e speranza, per
non rimarrà confinato nelle minio pubblico. Comunque, dell’auto risvegliare una classe di artisti
336 pagine di Filmgate: Silvio
Sardi è stato convocato dalla
Procura di Roma a fine marzo
quale persona informata sui
fatti per il processo Media-
c’è una cosa che non mi stupi-
sce affatto.
Che cosa?
Quando uno gli attacca il pa-
drone, i cani abbaiano.
Un primo piano del produttore cinematografico Silvio Sardi (FOTO OLYCOM)
SECONDO TEMPO
TELE COMANDO
TG PAPI
+ muggire come un toro.
di Luigi Galella
Procedure
di sicurezza
letture ma senza laurea; ria, che si schiera apparente-
Romani T g3
Incubi e apocalisse. Im-
potenza di fronte alla ribellio-
ne atomica. Incapacità di va-
lutare cosa accadrà per il crol-
Gperiuliano Ferrara riempie lo
schermo di sé. Non solo
la mole considerevole,
sarebbe fin troppo facile bou-
ascoltato consigliere, che
confessa di essere rimasto
“in mutande” di fronte allo
scandalo del suo principe, e
poi proprio di quelle fa l’em-
mente verso le ragioni della
“paura”, per poi sovvertirne
l’esito. Ma non è così. Perché
molto semplicemente la sua
breve orazione, dopo aver
g1
T I giapponesi non sorrido-
no più. Senza saperlo, smen-
ne per noi poveri provinciali
del pianeta. Il Tg3 non trascu-
stoevskiano, rassicurante e
inquietante.
mutande sbandierate sceglie
l’understatement, con la
rebbe bene anche da noi ri-
pensare al piano sul nuclea-
T Ma come si fa? Dopo aver
visto la tragedia giapponese,
tiscono Giuliano Ferrara e le
sue “lezioni nipponiche”. So-
ra niente. I “responsabili”,
Scajola, Giovanardi sono tut-
C’è qualcosa di drammatico
e misterioso nella sua figura,
pragmatica chiusa: “Better
safe than sorry”. Il suo primo
re. Tutto qui. Tanto tuonò
che piovve... una piccola
ecco il serafico ministro Ro- no come noi: piangono. Se ti in gara per assalire la diligen- come se chi ci parla non fos- monologo, anziché picchiar goccia di buon senso. Quasi
mani: “Impensabile cambia- scavano nelle macerie, pian- za di Berlusconi: chi vuole in- se altro che il quoziente di duro verso i molti nemici del- lapalissiana. Che cos’altro si
re programma”. Ha parlato un gono. Se urlano il nome di un carichi, chi ministeri, chi sol- molteplici vite, sovrapposte l’adorato premier, ripiega sui dovrebbe fare, del resto, se in
ministro berlusconiano? E al- figlio perduto fra le rovine, di. É la fiera del ricatto politi- l’una all’altra ma divise, stra- toni bassi, quasi sommessi. E Giappone l’ecatombe an-
lora, un inchino, grazie, faccia piangono. Se guardano a Fu- co a un “premier” che non sa- tificate e indipendenti, e fos- attacca con l’umana confes- nunciata si dovesse realmen-
pure. È giornalismo questo? kushima, piangono. I luoghi peva quanto davvero costano se difficile per l’archeologo sione: “Io ho paura”. Sem- te produrre? Alle onde dello
Ci sarebbe anche una leggera comuni non reggono e se an- le vacche del mercato. Ci so- riconoscere la vera Troia, brerebbe l’esordio di un di- tsunami che devastano le cit-
guerra civile nel Pdl: pensate che il Tg2 omette di dire che la no altri problemi: le indagini sommersa da altre città, che scorso antifrastico, alla ma- tà e scuotono l'intero paese e
che il Tg1 ne abbia dato no- Merkel chiude le centrali, mo- preliminari sul trio Fede, Mo- nei secoli si sono affastellate. niera del Marcantonio sha- al pericolo che una nube ra-
tizia? I leghisti lombardi schi- stra Romani che conferma: “Il ra e Minetti sono chiuse. E così come Schliemann, kespeariano di fronte al cor- dioattiva si sprigioni sopra il
fano l’inno di Mameli? Silen- programma nucleare italiano Adesso o c’è un’archiviazione che pensava di aver finalmen- po di Cesare, che più volte pianeta – onde e nuvole fi-
zio di tomba. Fede, Mora e Mi- continua”. Chi dei due è il (poco probabile) o un rinvio a te trovato la città leggenda- ripete “Bruto è un uomo d’o- siche ed emotive – cos’altro
netti rischiano il processo “crucco” di turno? Ricompa- giudizio per sfruttamento del- ria, anche noi cadiamo nel- nore”, ma solo per ribaltarne dovrebbe corrispondere se
per sfruttamento della prosti- re anche la Prestigiacomo, la prostituzione: se Berlusco- l'errore di averne afferrato la progressivamente il senso. non la comprensibile, ragio-
tuzione di 33 ragazzine ambi- esperta in noccioli: “Le cen- ni può truccare le carte per forma autentica. Chi è Ferra- Visto che il governo nono- nevole paura? Solo un eroe
ziose e sfortunate? Due righe. trali che faremo saranno mol- andare al “tribunale dei mini- ra? Un’esteta, sì, ma che non stante la tragedia giapponese resiste impavido alle fragili,
In compenso una sbrodolata to più sicure di quelle giappo- stri”, il terzetto va dritto al tri- ha mai prodotto arte; un teo- si è schierato per la riconfer- umane debolezze: uno spa-
di Giorgino su Bertone. Un nesi”. Ne ha testata una in can- bunale delle persone norma- logo che ritiene di poter dar ma del progetto nucleare, si valdo, ariostesco Testa di
telegiornale così non passe- tina? Lo scontro durissimo fra li. E c’è anche lo spettacolo lezioni ad Hans Kung, senza pensa, ecco che Ferrara im- Chicco, nuclearista cocciu-
rebbe nemmeno in Birmania. Berlusconi e Scajola, viene li- dei leghisti della Lombardia essere né cristiano né cre- bastisce un’abile giaculato- to, che da Lilli Gruber, a tra-
Ah, chiediamo scusa a Ferra- quidato da Ida Colucci: “Per che se ne vanno quando si dente; un materialista, ateo gedia in corso, esclama giu-
ra: abbiamo scritto che il suo è Scajola si apre un ruolo sugli suona l’Inno di Mameli. Idea: devoto, che vorrebbe inse- Chicco Testa, ex ambientalista livo che “con le procedure di
un contratto triennale. No, Enti Locali”. Non è vero: alla e se, una volta usciti, non gli gnare Dio al papa; critico let- ora e un rappresentante sicurezza i danni vengono
solo due anni. Insh’Allah. proposta, Scajola si è messo a fosse permesso rientrare? terario dalle molte e raffinate del movimento pro-nucleare minimizzati”.
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SECONDO TEMPO
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MONDO
IL NUOVO PORTALE TRECCANI.IT
WEB
di Federico Mello
è “ONOREVOLI WIKILEAKS”
INIZIATIVA DEI RADICALI PRO-TRASPARENZA
A un anno dalla prima campagna sulla trasparenza nelle spese
e nella gestione di Camera e Senato, i Radicali tornano a fare i
conti in tasca al Parlamento. L’iniziativa si chiama “Onorevoli
Wikileaks“: sul sito dei Radicali sono stati pubblicati, per la
prima volta, contratti e convenzioni stipulati da Palazzo
Madama. La campagna è anche l'occasione per rilanciare
Commenti al post su
ilFattoQuotidiano.it:
“Silvio Berlusconi e
l’atomo per
sondaggio”
di Petet Gomez
l’iniziativa dell’Anagrafe patrimoniale degli eletti e dei
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PIAZZA GRANDE
Riformano i magistrati, fia. Quali che siano tali criteri,
poi, resta il fatto che non sarà
più direttamente la magistratu-
ra a disporre della polizia giudi-
L
netto delle indagini e potrà re-
Giustizia ideata dal go- locano tutte all’interno del ti- denti sulle violazioni di legge golarlo col contagocce tutte le
verno, non è un’opera- tolo 4° della parte seconda commesse dai potenti. Con il ri- volte che ci sia il rischio di sco-
zione indolore per la si- della Costituzione. Questo ti- schio anzi che tali controlli cau- prire qualcosa di troppo degli
curezza dei cittadini. Le riper- tolo, che oggi è denominato sino al magistrato coraggioso “inquietanti misteri” di cui par-
cussioni negative sul versante “La magistratura”, nella rifor- guai non di poco conto, dalle lava Falcone.
delle indagini saranno tante. ispezioni ministeriali (addirit-
Anche per le inchieste di ma- tura elevate al rango costituzio-
fia. Chi studia l’evoluzione La linea nale), alle bufere scatenate da Il pm non potrà
delle mafie constata che per quanti vorranno strumental-
realizzare i loro affari esse di demarcazione mente approfittare delle nuove fare appello in caso
hanno bisogno di commercia- norme sulla responsabilità dei
listi, immobiliaristi, operatori fra lecito magistrati. di assoluzione
bancari, amministratori e uo- e illecito tenderà L’analisi di alcuni punti della se- dell’imputato
mini delle istituzioni (la cosid- dicente riforma offre decisive
detta “borghesia mafiosa”). sempre più allo conferme, anche per le inchie- tranne nei casi
Sempre più si infittiscono gli ste di mafia.
intrecci con pezzi del mondo sfumato Il Csm riformato – la riforma “previsti dalla
politico e dei colletti bianchi. prevede lo sdoppiamento del
I transiti di denaro sporco nel- evanescente Csm, la riduzione del numero legge”.
l’economia illegale si intensi- e per la cosiddetta dei membri “togati”, la loro no- Che ne sarà
ficano. Spesso le istituzioni mina col fantozziano sistema
criminali e quelle legali si con- “borghesia dell’estrazione a sorte (una del cosiddetto
trastano, ma senza volontà di grottesca lotteria che rappre-
annientarsi, nel senso che so- mafiosa” senta anche una discriminazio- “concorso A sinistra, Niccolò Ghedini e Angelino Alfano (FOTO EMBLEMA)
no piuttosto alla ricerca di ne mortificante, posto che i
equilibri. Diventa sempre più ci sarà da brindare membri “laici” continueranno esterno”? mato evanescente e per la cosid- quietanti di colletti bianchi e/o
difficile – allora – stabilire la a essere eletti dal Parlamento in detta “borghesia mafiosa” ci sa- politici per favori scambiati
linea di confine fra lecito e il- seduta comune), il divieto di rà da brindare. con la mafia o affari fatti insie-
lecito all’interno delle attività adottare atti di indirizzo politi- me. Ed è persino superfluo no-
economiche, finanziarie e co (cioè pratiche a tutela dei 3) L’INDIPENDENZA tare che tutto ciò che colpisce
produttive. Per impedire che magistrati vilipesi perché sco- DEL PM “ABROGATA” in prima battuta il pm avrà ine-
risuonino ancora oggi le paro- modi). Viene di fatto azzerata la PER LEGGE A spazzare defi- vitabilmente un effetto domi-
le di Giovanni Falcone circa il stessa ragion d’essere del Csm: nitivamente ogni possibile no sui giudici: perché se al pm
timore che “non si voglia far governo autonomo della magi- dubbio circa le effettive conse- non è consentito indagare su
luce sui troppi, inquietanti mi- stratura e tutela della sua indi- guenze della riforma provvede certe materie, esse non arrive-
steri di matrice politico-ma- pendenza. Il magistrato che infine il nuovo – se approvato – ranno mai sul tavolo del magi-
fiosa per evitare di rimanervi debba scegliere tra diverse op- art. 104 della Costituzione strato giudicante.
coinvolti”, è necessario allora zioni, egualmente possibili nel (quello che non a caso intro-
che le indagini di mafia siano ma diventa “La giustizia”. Co- perimetro dell’interpretazione 2) ASSOLTI PER SEMPRE durrebbe la separazione delle Un pericolo che
condotte da una magistratura me volevasi dimostrare: si trat- della legge, non sentendosi più Con clamorosa violazione della carriere...), laddove stabilisce non si può correre
assolutamente autonoma e in- ta di riformare i magistrati, tutelato da un Csm ridotto ad “parità delle armi” tra accusa e “che l’ufficio del pubblico mi-
dipendente, nonché dotata di non la giustizia. E non basta organo di semplice ammini- difesa, mentre l’imputato con- nistero è organizzato secondo
strumenti capaci di esplorare cambiare l’etichetta della bot- strazione, ci penserà ben bene dannato potrà sempre ricorrere le norme dell’ordinamento giu- COME si vede, gli scenari fu-
in profondità anche il lato tiglia perché uno sciroppo di- prima di esporsi alle rappresa- in appello, il pm non lo potrà fa- diziario che ne assicurano l’au- turi sono cupi e se si vuole che
oscuro e segreto delle mafie. venti barolo. Ma torniamo agli glie impunite del potente di re in caso di assoluzione dell’im- tonomia e l’indipendenza”. In la lotta alle mafie non rischi di
Proprio il contrario di quel effetti oggettivi della riforma. turno. Figuriamoci quale im- putato, salvo che “nei casi pre- sostanza, autonomia e indipen- diventare un esercizio di fac-
che risulta obiettivamente ri- Possiamo prendere singolar- pulso potrà derivare alle inda- visti dalla legge”. Ora, sarà im- denza del pm non sono più va- ciata, ma sia un’azione incisi-
collegabile alla pseudo-rifor- mente – una per una – le mo- gini su quella vischiosa zona possibile (per non perdere la lori di rango costituzionale tu- va, la riforma costituzionale in
ma della Giustizia voluta dal difiche in programma, oppu- grigia che consente agli affari di faccia) che tra questi casi non telati dalla Carta fondamentale, cantiere dovrebbe essere ri-
governo. Una riforma che re l’intiero pacchetto. mafia di prosperare! rientrino i delitti di mafia, ma ma optional rimessi alla legge considerata: perché le conse-
quand’anche abbia – come che ne sarà del cosiddetto “con- ordinaria, che pertanto la poli- guenze negative che ne po-
scopo di partenza – “solo” Le indagini 1) AZIONE PENALE E corso esterno”? Senza questa fi- tica potrà cambiare a suo piaci- trebbero obiettivamente deri-
quello di vendicarsi dei magi- in mano alla politica POLIZIA GIUDIZIARIA gura è impensabile che si possa- mento senza neanche il fastidio vare (obiettivamente: anche a
strati, alla fine potrebbe cau- NELLE MANI DELLA PO- no colpire anche le collusioni delle procedure e delle mag- prescindere dall’orientamen-
sare risultati obiettivamente LITICA L’azione penale a pa- con la mafia, ma poiché il delitto gioranze qualificate previste to di questa o quella maggio-
devastanti. Quanto meno fin- SEMPRE avremo lo stesso role resta obbligatoria, ma do- non esiste (lo sostiene il presi- per le norme costituzionali. Va- ranza politica contingente) co-
ché la politica italiana conti- identico risultato: il trasferi- vrà essere esercitata “secondo i dente Berlusconi!), si può le a dire che la politica non avrà stituiscono un pericolo da non
nuerà a discostarsi massiccia- mento del “rubinetto” delle in- criteri stabiliti dalla legge” , vale scommettere che sarà forte- in mano soltanto il “rubinetto” correre. A Potenza, nella XVI
mente dagli standard europei dagini (cioè dei controlli di le- a dire che sarà la politica a sta- mente a rischio la possibilità per delle indagini, ma avrà in sua Giornata antimafia della me-
con conseguenze da trarre – galità) dalle mani della magi- bilire chi indagare e chi no: ed è il pm di appellare le assoluzioni balia direttamente il pm. Per moria e dell’impegno, orga-
doverosamente – in caso di ac- stratura a quelle del potere po- improbabile che essa mostrerà per “concorso esterno”: la linea cui è difficile pensare che vorrà nizzata da Libera per il 19 mar-
certato coinvolgimento in litico, governo e/o Parlamento. particolare zelo per gli intrecci di demarcazione fra lecito e ille- orientarlo verso inchieste che zo, si discuterà anche di que-
comportamenti illeciti. Con conseguente riduzione tra pezzi del suo mondo e la ma- cito tenderà sempre più allo sfu- potrebbero scoprire segreti in- sto.
sull’apocalisse d’Oriente durante questi giorni spaventosi, un’esondatina e viene giù tutto)? La questione del nucleare è
Il badante mischiando commenti condivisibili sulle liturgie dell’anima di naturalmente esiziale, ma in questo momento lo è purtroppo
É di Oliviero Beha
quel popolo pieno di orgoglio a dibattiti senza ritegno sul
nucleare. Ha cominciato Chicco Testa, presidente del Forum
alla lettera nella strage del Giappone e forse andrebbe sospesa,
senza titillare nessuna emotività, informando sui rischi e le
nucleare, che senza aspettare un momento da autentico zelota conseguenze oggettive, non tirando la giacchetta dei morti in
I MORTI TIRATI ha esternato con preoccupazione: “Non si approfitti degli eventi
in Giappone per contrastare il nucleare”. Senza pietà, davvero: e
alcuna direzione, meno che mai, in quella dei grandi interessi che
si muovono dietro un eventuale sviluppo in direzione del
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