• Events of 1848–49
CONGRESSO DI VIENNA
Fu gestito dalle grandi potenze vincitrici su Napoleone: Inghilterra, Austria, Prussia, Russia, ma anche
Francia con Talleyrand.
Due obiettivi in Italia: prevenire un nuovo controllo dell’Italia da parte della Francia e sopprimere
movimenti rivoluzionari.
L’ITALIA FRAMMENTATA
• L’Italia nel 1815 ritornò in gran parte come era prima di Napoleone con 11 stati (rimasero sacrificati
agli interessi delle grandi potenze la repubblica di Genova al Piemonte e quella di Venezia
all’Austria).
• Tornarono sul trono il Papa e i Borboni di Napoli con Ferdinando I (al posto di Murat).
Per Metternich, il capo del governo austriaco, l’Italia era solo un’espressione geografica e l’unità solo una
fantasia.
I moti liberali del 1820-21 (Spagna, Portogallo, Napoli, Piemonte e Sicilia) non avevano intenti di
unificazione ma piuttosto di realizzare sistemi liberali costituzionali.
Nel 1830 la rivoluzione scoppiò in Francia dove si instaurò una monarchia costituzionale.
I moti si propagarono (in Belgio che ottenne l’indipendenza dall’Olanda, in Polonia, Parma, Modena e
Bologna dove invece furono repressi).
DEBOLEZZA POLITICA > egemonia austriaca, frantumazione politica, assolutismo > Impossibilità
di riforme istituzionali, società segrete poco conosciute, appoggio solo dalle classi medie, masse popolari
poco coinvolte > deblezza e marginalità dei moti insurrezionali.
MODERATI E DEMOCRATICI
Dopo il fallimento dei moti carbonari inizio un nuovo dibattito politico con due schieramenti.
- liberali moderati > Iniziativa: istituzionale affidata ai sovrani. Ipotesi per lo stato unitario: monarchico
costituzionale.
- democratici > Iniziativa: popolare e rivoluzionaria. Ipotesi per lo stato unitario: repubblicano democratico.
GIUSEPPE MAZZINI
• Giuseppe Mazzini (Genova 1805) dal 1830 si dedicò all’unificazione italiana con idee repubblicane e
a migliorare le condizioni dei lavoratori, morì nel 1872 a Pisa in semiclandestinità.
• Ebbe l’appoggio delle classi cittadine, borghesi e artigiani, ma non si occupò delle riforme agrarie e
non ebbe dalla sua parte i contadini
• Nel 1827 si iscrisse alla Carboneria, in cui presto assunse una posizione di primo piano. Arrestato
dalla polizia sabauda nel 1830 e rinchiuso nella fortezza di Savona, l’anno seguente prese la via
dell’esilio.
• A Marsiglia, critica la Carboneria e l’opera delle piccole sette di cospiratori, (poco chiari gli intenti,
organizzazione troppo segreta)
• da conquistare mediante l’insurrezione e la lotta del popolo, e con l’aiuto di Dio (usava la formula:
«Dio e popolo»).
L’OPERA DI MAZZINI
• nel 1834 fondò in Svizzera la Giovine Europa per favorire in tutto il continente le lotte dei popoli
oppressi
• nel 1837, espulso dalla Svizzera, si trasferì in Inghilterra, dove entrò in contatto con grandi
intellettuali tra i quali John Stuart Mill e Thomas Carlyle à opera di diffusione di idee liberali.
TENTATIVI FALLITI
• Nel 1837, espulso dalla Svizzera, si trasferì in Inghilterra, dove entrò in contatto con grandi
intellettuali tra i quali John Stuart Mill e Thomas Carlyle
• Ispirò vari tentativi d’insurrezione dall’esito sfortunatoà in Romagna nel 1843 e 1845 da Venezia la
spedizione fallimentare nel 1844 dei fratelli Bandiera, ufficiali della marina austriaca.
• Nel 1848 ebbe un ruolo importante nella rivoluzione a Roma, poi la sua influenza calò e dopo
l’unificazione rimase ai margini della vita politica
I DEMOCRATICI
• Gli sforzi di Mazzini per creare insurrezioni fallirono mentre fu enorme la sua influenza sui patrioti e
soprattutto su Garibaldi il suo discepolo più importante
• Ma molti altri si ispirarono a lui: Pisacane, Manin, Montanelli e gran parte del movimento dei
“democratici”
• La sua idea di un’Italia unita fu diffusa in tutta Italia ma anche in tutta Europa
I MODERATI: GIOBERTI
• Diversamente dai democratici come Mazzini, altri politici indicavano metodi e obbiettivi più
moderati: Vincenzo Gioberti rifiutava i metodi rivoluzioanri e indicava una federazione di stati
guidati dal Papa
• Scrisse nel 1843 Del primato morale e civile degli italiani testo base per il movimento del
“neoguelfismo”
I MODERATI: BALBO
• Cesare Balbo sosteneva una lotta contro l’Austria guidata dal Piemonte il cui re doveva diventare il
capo di una federazione italiana
• Liberalismo moderato
– le proposte:
• riforme
• lega doganale
– gli esponenti: