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r i v i s ta i ta l i a n a d i s o c i o lo g i a
In our obsession with antagonisms of the moment, we often forget how much uni-
tes all the members of humanity. Perhaps we need some outside, universal threat
to make us recognize this common bond. I occasionally think how quickly our dif-
ferences worldwide would vanish if we were facing an alien threat from outside
this world (Reagan 1987).
cia che coinvolge l’intera umanità, la pandemia Covid-19 al rischio di un possibile contagio. Ma si pensi anche,
dovrebbe – secondo la profezia di Reagan – attivare tra quelli che invece sono stati costretti a interrompere
dinamiche unificanti e una solidarietà a livello globale. il proprio lavoro, alle differenze tra chi ha comunque
In effetti, questo è almeno in parte ciò che è successo. La continuato a percepire un reddito o comunque un sus-
pandemia Covid-19 è diventata infatti oggetto di discus- sidio e chi invece ha perso ogni tipo di entrata econo-
sione e dibattito condiviso in quasi ogni angolo del pia- mica; e, tra questi ultimi, alla diversa condizione vissuta
neta, occupando spazi di primo piano nei media e nelle da chi può contare su risparmi o beni messi da parte o
sedi di confronto di tutti i continenti; a inizio giugno su una rete famigliare e amicale di supporto e chi inve-
2020, per esempio, la voce “Covid-19” contava su Wiki- ce no. Oltre all’ambito sanitario ed economico, un ulti-
pedia versioni in 132 lingue differenti. Ma forse ancora mo esempio può riguardare il settore dell’istruzione. In
più rilevante è il fatto che mai, prima di questa emergen- questo campo, nel momento in cui le attività scolastiche
za, «così tanti esperti in così tanti Paesi si siano focaliz- tradizionali in presenza si sono interrotte per passare
zati simultaneamente su di un singolo tema e con tale a un insegnamento online, si pensi alla differenza tra
urgenza» (Holley 2020; Apuzzo e Kirkpatrick 2020). bambini e ragazzi che vivono in famiglie e in abitazio-
La pandemia Covid-19 così come i processi di globa- ni dotate di spazi adeguati, di un numero sufficiente di
lizzazione di cui è espressione riguardano dunque tutta dispositivi elettronici e di connessioni abbastanza poten-
l’umanità. Ogni abitante del pianeta è infatti coinvolto ti da permettere l’attività simultanea in remoto di più
nei processi di globalizzazione. Tuttavia, come già noto persone conviventi e chi invece non dispone di tutto ciò.
e come dimostrato una volta di più dall’esperienza della Ma si pensi anche a quei bambini e ragazzi con esigenze
pandemia stessa, ogni persona vi è coinvolta in maniera educative specifiche che, nel periodo di sospensione del-
diversa (Giaccardi e Magatti 2001, p. 28; Caselli e Gilar- le attività di sostegno di cui necessitano, hanno potuto
doni 2018, p. 10). contare sul supporto fornito da una forte rete famiglia-
Ecco allora una prima ambivalenza dei processi di re e quelli che invece si sono trovati abbandonati a loro
globalizzazione che la pandemia Covid-19 porta in evi- stessi.
denza: la globalizzazione unifica alcune esperienze degli
individui ma al tempo stesso amplifica le differenze tra
gli stessi, in particolar modo con riferimento alla capaci- DI NUOVO IN AUGE: LA DIALETTICA SICUREZZA E
tà e alle possibilità di affrontare e gestire queste medesi- LIBERTÀ
me esperienze. Nel caso specifico, se tutti siamo esposti
al rischio Covid-19, cambiano tuttavia le possibilità di Aprendo una breve parentesi, necessaria per svi-
ognuno di proteggersi da tale rischio e di affrontarne le luppare successivamente la riflessione, si segnala altre-
conseguenze. Vediamo allora qui di seguito alcuni dei sì come, al di là delle ambivalenze proprie dei processi
numerosi esempi che è possibile portare a supporto di di globalizzazione, la pandemia Covid-19 abbia anche
questa affermazione. riportato in superficie quella che è una dialettica intrin-
Si pensi innanzitutto alla differenza tra chi vive in seca alla condizione umana: il conflitto continuo e for-
città e regioni in cui sono presenti strutture sanitarie se insanabile tra sicurezza e libertà. Sicurezza e libertà
adeguate per dimensioni e capacità ad affrontare l’emer- sono infatti due fra i valori fondamentali che orientano
genza e chi invece vive in aree nelle quali tali strutture la vita umana nonché due tra i principali obiettivi a cui
sono assenti; ma anche, laddove tali strutture siano pre- le persone ambiscono. Tuttavia il pieno raggiungimen-
senti ma l’accesso alle prestazioni da esse erogate non sia to di uno di tali obiettivi sembra precludere l’altro. La
gratuito, alla differenza tra chi può permettersi di pagare massima sicurezza può essere infatti conseguita soltanto
l’accesso a tali prestazioni e chi no. Per citare un caso a ponendo importanti limiti se non addirittura annullan-
proposito, complici anche differenze pregresse nello stato do la libertà individuale: è questo per esempio il trade
di salute, è stato da più parti rilevato come la pandemia off implicitamente o esplicitamente offerto dalle dittatu-
Covid-19, negli Stati Uniti, abbia in proporzione fatto un re per tentare di legittimarsi agli occhi dei propri citta-
numero di vittime molto superiore fra la popolazione di dini ma anche della comunità internazionale. Viceversa,
colore rispetto a quella bianca (Fouad et al. 2020; Dyer l’ampliamento delle libertà individuali richiede la rinun-
2020). Si pensi poi alle differenze tra chi nel periodo di cia ad alcune sicurezze e l’introduzione di margini di
lockdown ha potuto proseguire la propria attività lavo- incertezza, se non di vero pericolo, nell’esperienza quo-
rativa da remoto, restando al sicuro nella propria abita- tidiana: per esempio, la libertà concessa ai cittadini sta-
zione, e chi invece si è trovato costretto a recarsi comun- tunitensi dal Secondo Emendamento alla Costituzione
que sul posto di lavoro esponendosi così maggiormente di possedere armi ha come contrappasso l’aumento del
Uniti e divisi: la pandemia come prova della globalizzazione e delle sue ambivalenze 267
rischio di cadere vittima dell’uso di queste stesse armi1. anche e forse soprattutto la presenza di processi e di pro-
La necessaria conciliazione tra i due principi è oggetto blematiche che si sviluppano a prescindere dai confini
di continua negoziazione e i compromessi storicamente nazionali e che sfuggono totalmente o in parte al con-
raggiunti in tal senso non sono mai risultati pienamente trollo dei singoli Stati (Beck 2000): si pensi per esem-
soddisfacenti. L’equilibrio di volta in volta raggiunto tra pio al tema dell’inquinamento, dello sfruttamento delle
libertà e sicurezza, peraltro diverso da Paese a Paese, è risorse naturali e del riscaldamento globale; oppure alla
pertanto sempre precario e provvisorio, e dura «fino a prevenzione e gestione di crisi economiche su larga sca-
quando svanisce la gioia di una sofferenza alleviata ed la; o, ancora, al controllo e alla gestione dei flussi di per-
un nuovo dolore si affaccia alla soglia, portandosi, for- sone, beni, capitali, informazioni e via dicendo che attra-
te della sua urgenza, velocemente al primo posto nel- versano il pianeta. Dall’altro lato, tuttavia, lo Stato man-
la lista delle nostre preoccupazioni» (Bauman 2002, p. tiene un ruolo determinate anche nell’ambito di processi
363). Usando l’espressione proposta da Bauman, allora, il tipicamente globali. Per esempio, è lo Stato a costruire
Covid-19 è il nuovo dolore che si è affacciato alla soglia e gestire le infrastrutture – si pensi agli aeroporti e ai
questa volta, rompendo nuovamente l’equilibrio raggiun- supporti per le comunicazioni – che rendono possibili
to e portandoci ad accettare – e addirittura ad auspicare quei flussi transnazionali e quelle interconnessioni che
– in nome della sicurezza, nuove limitazioni alle nostre costituiscono l’aspetto più evidente della globalizzazio-
libertà personali, almeno fino a quando la situazione di ne stessa (Scholte 2005, p. 142). Ma soprattutto, lo Sta-
emergenza non sarà superata. to continua a essere un soggetto decisivo nel plasmare
larghi aspetti della vita quotidiana dei propri cittadini
(Holton 2005, p. 112): si pensi per esempio ai temi dell’e-
LA PANDEMIA COVID-19 COME ELEMENTO DI ducazione, della sicurezza locale, della tassazione, dei
DIVISIONE servizi sanitari di base. E a quest’ultimo proposito non
si può dimenticare come siano stati proprio gli Stati e le
Se – come detto in precedenza – la pandemia loro articolazioni locali a dover gestire la risposta imme-
Covid-19, ponendo tutti i Paesi del mondo di fronte a diata sul campo all’emergenza Covid-19. Tale ambivalen-
una comune minaccia, pur esaltando alcune delle dif- za rispetto al ruolo dello Stato altro non è, peraltro, che
ferenze esistenti fra gli abitanti del pianeta, ha un forte un riflesso della più ampia dialettica tra globale e locale,
potere unificante a livello globale, paradossalmente al caratteristica dei processi di globalizzazione, per la cui
tempo stesso ha un effetto profondamente divisivo tra analisi si rimanda, tra gli altri, a Roudometof (2019).
gli Stati, proprio quando la situazione dovrebbe vicever- Le numerose divisioni che attraversano il pianeta –
sa imporre una maggiore solidarietà fra gli stessi, che almeno in parte acuite dalla pandemia Covid-19 – e le
pure a tratti si è manifestata. Nella maggioranza dei casi, ambivalenze che caratterizzano la globalizzazione hanno
infatti, gli Stati hanno anteposto il proprio interesse a portato numerosi autori, sin dalle prime fasi del dibatti-
qualsiasi altra considerazione, chiudendo i propri confi- to sul tema, a dubitare dell’effettiva consistenza del con-
ni e mettendo in atto o progettando misure protezioni- cetto e dell’esistenza stessa della realtà ad esso sottesa:
stiche (Roudometof 2020). La situazione creatasi esalta autori che nella ricostruzione dello sviluppo del dibattito
pertanto un secondo elemento almeno apparentemente sulla globalizzazione effettuata da Holton (2005) e Mar-
contraddittorio dei processi di globalizzazione che, se da tell (2007) vengono definiti “scettici” e che annoverano
un lato portano al superamento di alcuni confini, barrie- tra le loro fila, tra gli altri, Huntington (1993), Helliwell
re e limitazioni alle possibilità di movimento di persone, (2000), Hirst e Thompson (1996), Wade (1996), Smith
beni, idee e valori tra le diverse aree del pianeta, al tem- (1995).
po stesso conducono al rafforzamento o alla creazione di Più recentemente, l’acuirsi – a seguito della pan-
altri confini e barriere. demia Covid-19 – di tali divisioni ha portato un altro
L’attivismo degli Stati nella gestione dell’emergenza presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sempre
Covid-19 a sua volta enfatizza un’ulteriore ambivalenza di parte repubblicana, ad annunciare la “fine della
dei processi di globalizzazione, ampiamente trattata in globalizzazione”2 . Posizione peraltro non propriamen-
letteratura, vale a dire quella relativa al ruolo e soprat- te innovativa, già sostenuta in ambito scientifico tra gli
tutto all’importanza dagli Stati stessi nell’ambito di tali altri, nei primi anni del nuovo millennio, da Rosenberg
processi. Da un lato, infatti, globalizzazione significa (2005).
1Negli USA, il tasso di omicidi con armi da fuoco è venticinque volte 2O perlomeno questa è la sintesi che la stampa ha dato dell’intervista
superiore rispetto a quello degli altri Paesi OCSE ad alto reddito (Scar- concessa il 14 maggio 2020 dal Presidente Trump all’emittente Fox Busi-
pat 2017, p. 29). ness. Si veda per esempio Ozimek (2020).
268 Marco Caselli
pacifica degli stessi da parte di soggetti terzi o di orga- Huntington S.P. (1993), The Clash of Civilisations?, in
nizzazioni sovranazionali – potrebbero risultare partico- «Foreign Affairs», 72(3): 22-49.
larmente distruttivi. Si genererebbe quindi una situazione Kennedy P. (2010), Local Lives and Global Transforma-
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– in realtà mai davvero superato – potrebbe tornare di Martell L. (2007), The Third Wave in Globalization Theo-
straordinaria e drammatica attualità, rinforzando ulte- ry, in «International Studies Review», 9: 173-196.
riormente quella “comunità globale di destino” che, come Mc Grew A. (2007), Organized Violence in the Mak-
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