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Le analogie
Nonostante le differenze appena elencate, anche se si possono considerare quasi
opposte, le due filosofie sono una figlia dell’altra, perché non bisogna dimenticare che
aristotele è discepolo di platone e quindi il suo sistema eredita tanto dal maestro.
Scienze teoretiche
Dal greco theoreo=contemplo, hanno come oggetto il necessario ossia ciò che non può
essere diverso da come è, hanno come scopo la conoscenza disinteressata della realtà e
hanno come metodo quello dimostrativo.
Scienze pratico-poietiche
Dal greco prasso=faccio e poieo= creo, hanno come oggetto il possibile ossia ciò che può
essere diverso da come è, hanno come scopo l’orientamento dell’agire e come metodo
uno non dimostrativo. Per esempio le scienze pratiche sono la politica e l’etica. Le
poietiche invece studiano la manipolazione di oggetti come l’arte .
Il concetto di metafisica
La parola metafisica non è aristotelica ma risale ad un periodo posteriore. Aristotele la
chiamava filosofia prima e si occupa di indagare sulle cause del reale.
Quello più importante per aristotele è che studia l’essere in quanto essere cioè la realtà in
generale, cioè gli aspetti comuni di tutte le realtà. Come abbiamo detto ogni scienza studia
un ambito dell’essere per esempio la matematica studia la quantità dell’essere, la fisica
l’essere in movimento. Solo la metafisica considera l’essere in quanto tale, prescindendo
dalle determinazioni, quindi le caratteristiche universale che strutturano l’essere come tale
e quindi tutto l’essere e ogni essere.
La dottrina dell’essere
L’essere è considerato come UNIVOCO quando in tutti i casi è inteso come estistere. Se il
verbo essere indicasse sempre esistere, all’aggiunta di una negazione oltre a negare il
predicato si negherebbe l’esistenza stessa di quella cosa (errore di Parmenide) .
L’essere invece si dice EQUIVOCO quando va inteso con un significato diverso in base al
contesto. Per aristotele l’essere è polivoco nel senso che all’essere noi attribuiamo diversi
significati ma riconosciamo in essi un sigificato base di fondo: questo è l’esistenza e/o altre
qualità.
Le categorie dell’essere
Aristotele attribuisce quindi all’essere diversi aspetti cioè
L’essere come accidente;
l’essere come categorie ( o essere per se);
l’essere come vero;
l’essere come potenza e atto;
Le categorie dell’essere sono le caratteristiche fondamentali e strutturali dell’essere: sono
la sostanza, la qualità, la quantità, la relazione, l’agire, il subire…
Dal punto di vista ontologico le categorie sono i generi supremi dell’essere, ossia i modi
fondamentali in cui la realtà si presenta. Di tutte le categorie la più importante è la
sostanza perché tutte le altre la suppongono: la sostanza è polo unificante di tutte le cose,
centro di riferimento delle categorie.
La sostanza Per Aristotele la sostanza è l’individuo concreto, al quale io riferisco una serie
di proprietà o qualità che lo caratterizzano. Ogni sostanza forma un sinolo cioè un unione
indissolubile di due elementi : la forma e la materia.
Forma: per aristotele è la natura propria cioè la struttura che lo rende cio che è.
Materia: intende ciò di cui una cosa è fatta ossia il materiale che la compone.
La forma è l’elemento attivo e determinante della sostanza mentre la materia è l’elemento
passivo e determinato.
Accidente
Intesa come forma cioè come elemnto attivo, la sostanza è l’essenza necessaria di una
cosa, la struttura fissa e immutabile. Dalla sostanza in quanto essenza dobbiamo
distinguere l’accidente cioè una qualità che una cosa può avere o no senza che questo
faccia cessare ad una cosa di essere quella che è. In altre parole è una caratteristicha
fortuita o casuale.
Potenza e atto
Per spiegare meglio il concetto di divenire aristotele definisce i concetti di potenza e atto
che sono rispettivamente la possibilità della materia di assumere una certa forma e la
realizzazione di questa capacità.
La fisica
Le sostanze in movimento percepibili con i sensi sono l’oggetto della fisica. È la seconda
delle scienze teoretiche o filosofia seconda. Per aristotele solo il movimento locale
permette di classificare le sostanze fisiche. Secondo aristotele il movimento locale è di tre
tipi: circolare (intorno al centro del mondo), dal centro verso l’alto, dall’altro verso il centro.
Gli ultimi due movimenti descrivono i 4 elementi fondamentali per le sostanze del mondo
( acqua, terra, fuoco, aria).
I luoghi naturali
I luoghi naturali dei quattro elementi sono determinati dal loro peso. Al centro del mondo
c’è la terra il più pesante, intorno acqua, aria, fuoco.