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Complicanze
Nelle prime 48 ore vi è un'alta probabilità di aritmie da riperfusione,
generalmente ventricolari.[81][82] Abbiamo già trattato dell'insufficienza
cardiaca, che può evolvere in edema polmonare acuto e nel più pericoloso shock
cardiogeno che ha un tasso di mortalità dell'80-90%: è una situazione legata a
infarti massicci, ove è colpito oltre il 40% del muscolo cardiaco.[83] Altra
temibile complicanza è la rottura della parete laterale del cuore, che porta alla
morte in pochi secondi.[84] Ricordiamo l'embolia da frammentazione del trombo
coronarico, le trombosi venose profonde da allettamento, l'embolia polmonare da
possibile trombo apicale.[85] La pericardite e le recidive ischemiche sono sempre
da tener presenti, come le aritmie sopraventricolari (fibrillazione atriale e
flutter atriale).
Complicanze aritmiche
Le aritmie possono influire gravemente sul decorso poiché: peggiorano la funzione
di pompa del cuore, aumentano l'estensione della necrosi, sia per aumento del
consumo di ossigeno sia per la peggiore perfusione coronarica, evolvono verso forme
aritmiche maggiori, come la fibrillazione ventricolare.
Si possono instaurare:[86]
Clinica
Classificazione