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I Bentivoglio

I signori di Bologna
• Accanto alle principali signorie
italiane dei Medici, Gonzaga,
Sforza, Estensi, Visconti e Della Stemma della famiglia Bentivoglio
Scala, si insediò a Bologna nel
XIV secolo la signoria dei
Bentivoglio.
• I Bentivoglio (in latino Bentivolius)
furono una famiglia feudale che
vantava ascendenze da re Enzo di
Sardegna, figlio dell'imperatore
Federico II.
• Furono signori della città, fra alterne
vicende ed in costante lotta con il
potere papale, dal 1401 al 1506,
quando papa Giulio II li costrinse
all'esilio. Trinciato dentato d’oro e di
rosso
La leggenda
Fra le numerose leggende
popolari nate intorno alla
figura di re Enzo,
prigioniero dei Bolognesi,
una narra che capostipite
della casata fosse
Bentivoglio, figlio naturale
di Enzo e di una
contadina, Lucia di
Viadagola. Al bambino
venne dato questo nome
dalle parole che Enzo era
solito ripetere a Lucia
"amor mio, ben ti voglio". Da un manoscritto medievale
Bologna prima della signoria
• Nel 1361 lo Stato Pontificio ha il
sopravvento sui Visconti che
governavano Bologna.
• Dal 1378 al 1398 il Papa,dopo
una breve autonomia dalla
Chiesa, perdona l’avversione di
Bologna per i cardinali ed invia
come vicario Alberto da
Legnano,che governerà la città in
modo prospero ed autonomo .
Per vent’anni, col Governo del
Popolo e delle Arti, Bologna
ritornerà ad essere libera e
gloriosa come nell’epoca
comunale.
Cronologia degli eventi
1401: Primo tentativo di conquista del potere.
1402: Battaglia di Casalecchio; Visconti al potere.
1403: Dominio Papale (Giovanni XXIII): supremazia
nobiliare.
1416: Rivolta popolare; Anton Galeazzo Bentivoglio
governa per volontà del popolo.
1438-1445: Anarchia e ritorno dei Visconti.
1445: Annibale Bentivoglio signore di Bologna: assassinato
pochi giorni dopo.
1462: Giovanni II Bentivoglio, più famoso esponente della
famiglia, sale al potere.
1507: Declino e cacciata; Annessione definitiva allo Stato
della Chiesa(1512)
Giovanni I Bentivoglio
1401: Primo Bentivoglio a
comandare su Bologna, sale al
potere con l’appoggio dei
Visconti.
1402: Tradimento dei Visconti
sostenuti dalle famiglie rivali dei
Bentivoglio (Gozzadini,
Galluzzi, Isolani).
Battaglia di Casalecchio :
Milano,Rimini,Mantova contro
Bologna e Firenze
Giovanni, sconfitto, morì linciato
dalla folla.
Fu sepolto nella chiesa di San
Giacomo Minore.

Giovanni I
Giovanni II Bentivoglio(1443-1508)
Fu il più importante esponente
della famiglia.
Politica: trasformò le lotte in
matrimoni, mantenne buoni
rapporti con il papato, gli
Sforza, i Medici e l’Imperatore
e strinse legami con le più
importanti famiglie italiane.
Accorto diplomatico, seppe
destreggiarsi abilmente
quando i suoi amici furono in
lotta tra loro, rispettò il Senato
e tutte le istituzioni legali.
Ritratto di Giovanni II,
Ercole de’ Roberti
Signore e mecenate
Era amato dal popolo, a cui
dava lavoro e guadagno
grazie alla ricchezza della sua
corte. Appassionato d'arte, si
circondò di artisti e
intellettuali, creando una corte
tale da far impallidire le vicine
estensi o montefeltrine; è
universalmente riconosciuto
come uno dei più grandi
principi rinascimentali. Alla
sua corte ricordiamo
Giovanni Pico della
Mirandola e Niccolò
Copernico. Famiglia Bentivoglio, Lorenzo Costa
La congiura dei Malvezzi
1488: La famiglia dei
Malvezzi, un un tempo
amici dei Bentivoglio,
tramò di ucciderli e
conquistare il potere ma
la congiura venne
scoperta e gli artefici
vennero tutti uccisi (per
volontà della moglie e
dei figli di Giovanni II).
In seguito nella città
tornò la calma e vi furono
giorni di gioia, feste,
tornei, matrimoni e liete
riunioni.
Trionfo della Fama,Lorenzo Costa
La torre: grandezza e insicurezza
Da questo momento
però Giovanni perse la
fiducia nei Bolognesi,
non uscì più da solo e
senz’armi, e fece
costruire affianco al
palazzo una torre
gigantesca. Lesionata
nel terremoto del
1505, venne abbattuta
due anni dopo dalla
furia popolare. Fu un
segno di grandezza,
ma anche di paura e
insicurezza. Lapide della torre, Via del Guasto
Dall’equilibrio alla tirannide
Durante i suoi 46 anni al potere ci
fu un generale equilibrio tra gli stati
italiani. Stabilì buone relazioni con
gli Sforza di Milano (sposando
Ginevra) che erano subentrati ai
Visconti. Sotto l'influenza di
Ginevra, commise però parecchi
errori negli ultimi anni della sua
signoria, attuando una politica
tirannica all'interno e ambigua nei
confronti degli altri Stati; inoltre la
condotta dissoluta e prepotente dei
figli contribuì ad aumentare l'ostilità
dei cittadini verso l'intera famiglia. Giovanni II Bentivoglio,
Lorenzo Costa
Il declino
1501: La strage della famiglia
Marescotti, in seguito a una
presunta congiure, fece
infuriare i nobili bolognesi.
Morirono 240 persone.
1506: I bolognesi aprono le
porte della città alla conquista
di Papa Giulio II con le sue
truppe e gli spagnoli e
Giovanni II, insieme alla
moglie e ai figli, dovette
cercare scampo nella fuga.
Bologna dopo la signoria
Dopo la cacciata dei
Bentivoglio, Bologna
venne conquistata e
inglobata nello Stato
Pontificio. Giovanni II
e la famiglia si
rifugiarono a Milano,
mentre il popolo
acclamava i liberatori
e distruggeva le
tracce della passata
dinastia. L’autore della conquista: Papa
Giulio II, Raffaello Sanzio
Il palazzo Bentivoglio
Costruito nel 1460 da
Giovanni II in strada San
Donato (oggi via Zamboni).
Nel 1507 l'edificio venne
distrutto dalla furia popolare
su iniziativa dei nemici dei
Bentivoglio, per evitare il
ritorno dei tiranni nella loro
dimora. Si decise inoltre che
qualsiasi stemma o segno
della passata dominazione
venisse cancellato.
La distruzione del palazzo
fu però una grave perdita
per la storia dell'arte italiana.
La struttura del palazzo
Facciata principale: 30 metri
Fiancate laterali: oltre 140 metri.
Piano superiore: appartamento
di Giovanni, riccamente
affrescato, e quello ugualmente
sfarzoso di Ginevra e degli
ospiti.
Piano inferiore: alloggi delle
guardie, magazzini e i depositi
di armi.
Oltre 244 stanze nelle quali i
Bentivoglio ricevevano illustri
personaggi e amici, davano
feste e pranzi sontuosi.
Demolito nel 1507, oggi al suo
posto sorge il Teatro
Comunale. Pianta del palazzo
Il rinnovamento edilizio
Insieme al palazzo vennero
eseguiti: le fognature della
città; la creazione di canali
navigabili verso il Po e
l’Adriatico; i lavori per
lastricare alcune vie in
mattoni.
Le chiese furono restaurate ed
abbellite: si ricordano la
chiesa di San Giacomo,la
restaurazione della Cappella
di Santa Cecilia e della
piazzetta di San Martino.
Tutto ciò serviva alla famiglia
per manifestare la propria
ricchezza e la propria
potenza. Chiesa San Giacomo, interno

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