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Indice
1Generalità
o 1.1Aspetto
o 1.2Luminanza
o 1.3Colore
2Classificazione
o 2.1In base ad altezza
2.1.1Alte
2.1.2Medie
2.1.3Basse
o 2.2In base a spessore e formazione
2.2.1Medio sviluppo verticale
2.2.2Grande sviluppo verticale
o 2.3Nubi madreperlacee e nottilucenti
3Formazione
o 3.1"Ghiaccio bollente" nella formazione delle nuvole
4Nuvolosità
5Influenza sul clima
6Note
7Bibliografia
8Voci correlate
9Altri progetti
10Collegamenti esterni
Generalità[modifica | modifica wikitesto]
Comunemente si parla di nubi per quanto riguarda masse visibili sopra la superficie terrestre, ma
ugualmente si formano nubi anche su altri corpi planetari o satelliti. Possono formarsi strutture simili a
nuvole anche nello spazio interstellare, ma in questo caso non si tratta di agglomerati di gocce di
vapore acqueo. Si parla in questo caso di nubi interstellari. Le nubi sono rappresentative, e sono a loro
volta causa, di complessi fenomeni meteorologici, quali la pioggia, la neve e la grandine. Per analogia
di forma il termine è stato esteso anche a esalazioni di fumo nell'atmosfera o accumuli che possono
essere di polvere, sabbia o insetti. Dal punto di vista della termodinamica le nubi rappresentano
l'aspetto visivo di fenomeni che avvengono all'interno di un fluido gassoso noto come atmosfera; le
grandezze in gioco sono: temperatura, umidità, pressione.
Aspetto[modifica | modifica wikitesto]
L'aspetto di una nube è determinato dalla natura, grandezza, numero, distribuzione nello spazio delle
particelle e materiale che la costituiscono; dipende anche dall'intensità e dal colore della luce ricevuta
dalla nuvola e dalla posizione relativa dell'osservatore e della sorgente di luce.[1]
Luminanza[modifica | modifica wikitesto]
Luminanza è un termine tecnico adottato per l'uso in fotometria e indica il quoziente dell'intensità della
luce, in una direzione data, e della proiezione dell'area della superficie di emissione di un piano
perpendicolare a quella direzione. Nel campo delle nuvole è determinata dalla luce riflessa, diffusa e
trasmessa dalle sue particelle costituenti. La luminanza può essere modificata da una caligine che
s'interpone tra la nube stessa e l'osservatore, nonché da fenomeni ottici come aloni, corone, glorie ecc.
Solitamente la luminanza delle nubi, durante il giorno, consente di poterle osservare in modo chiaro,
mentre durante la notte è possibile osservarle solo quando la Luna è illuminata per più di un quarto.
Colore[modifica | modifica wikitesto]
Le nuvole che si formano sulla Terra sono generate dal vapore acqueo che, condensandosi, forma
piccole goccioline o cristalli di ghiaccio, solitamente di 0,01 mm di diametro. Quando si formano
agglomerati di miliardi di queste goccioline, appare visibile la nuvola, di un tipico colore bianco dovuto
all'elevata capacità di riflessione della luce (fra il 60% e il 85%) sulla superficie di queste goccioline.
A causa dell'elevata dispersione della luce nelle goccioline che compongono la nube, essa può
apparire anche grigia o a volte blu scura, quasi nera. Maggiore sarà la densità della nube e maggiore il
suo spessore, più scura essa apparirà. Questo è il motivo per cui una nube temporalesca,
generalmente un cumulonembo, appare molto scura alla base.
All'alba ed al tramonto, le nuvole possono assumere un colore simile a quello del cielo,
soprattutto arancione e rosa. Attorno alla lunghezza d'onda dell'infrarosso, le nuvole apparirebbero più
scure perché l