Leggende:
Enea sfuggì alla devastazione di Troia e dopo un lungo viaggio giunse in Italia e
fondò Albalonga
Romolo e Remo, di origine laziale.
Rea Silvia concepisce due gemelli Romolo e Remo. Essi , gli eredi legittimi del
trono di Albalonga, vennero abbandonati sul Tevere, per mano del re Amulio,
e furono trovati da una lupa che li allevò. Successivamente tornarono ad
Albalonga , uccisero Amulio e misero sul trono il nonno Numitore.
Essi poi decidono di fondare una città sul Tevere (sul colle Palatino), ma essi
litigarono e Remo venne ucciso.
Entrambe furono tramandate e poi scritte sia da Virgilio che da Tito Livio.
Roma venne fondata sul colle Palatino. I sette colli fornivano una buona condizione
commerciale, erano un punto strategico e collegavano il nord al sud e l’est all’ovest.
La prima forma di governo di Roma è la monarchia, poi viene la repubblica e poi
l’impero.
Nel 509 cade la monarchia e viene costituita la repubblica basata sulla famiglia e
l’aristocrazia, che era destinata ad un elite privilegiata (i pater familias). Si parla
quindi di aristocrazia patriarcale.
I clienti erano coloro che non appartenevano alla gens ed erano poveri. Essi
ottenevano sostegno economico da una famiglia patrizia ed in cambio svolgeva delle
mansioni. Per le famiglie aristocratiche avere tanti clienti voleva dire avere un
grande sostegno politico, perché anche i clienti potevano votare.
Gens=gruppo di famiglie
Nella roma arcaica cerano due gruppi sociali subordinati: i clienti e la plebe
La popolazione della città era suddivisa in tre tribù (ramnes, tities e luceres) e il loro
insieme costituiva i quiriti, cioè il popolo romano. Ogni tribù formava 10 curie, e la
riunione di tutte le 30 curie costituì la più antica assemblea popolare, i comizi curiati.
Solo chi era ricco poteva andare in guerra, perché bisognava comprarsi le armi.
Quindi inizialmente solo gli aristocratici erano ricchi, poi anche il ceto di plebei che
producevano armi (gli artigiani) poteva arricchirsi
Senato
Magistratura(elettive, collegiali(ce ne era più di una) e temporanee)
Assemblee di popolo(comizi)
Magister = capo/maestro
Cursus onorum:
per diventare nobile bisognava che almeno uno della famiglia vestisse la carica di
console
omu nobus: colui che accedeva alla vita politica senza appartenere ad una famiglia
aristocratica nobiliare
i cavalieri sono una classe sociale in crescita e chiusa ed erano i ricchi che
prestavano il loro servizio nelle centurie e in particolare nella cavalleria. Per entrare
nella cavalleria bisognava avere un reddito alto
Ottimati: conservatori
IMPERO ROMANO
Principato: il modo in cui i romani chiamavano l’impero romano durante il passaggio
da repubblica a impero. In questo periodo il potere si concentra nelle mani di una
sola persona: il principe
Nel principato ci fu una forte continuità con l’età repubblicana: istituzioni, norme
giuridiche, valori religiosi e civili rimasero gli stessi dell’epoca precedente anche se
profondamente trasformati per effetto della concentrazione del potere in una sola
persona.
Augusto portò il numero di membri del senato da 1000 a 600 e fissò in 1 milione di
sesterzi la ricchezza minima per divenire senatori. Il suo successo non si sarebbe mai
potuto realizzare senza la sua grande capacità di ottenere un consenso sociale e
politico diffuso. A livello popolare Augusto operò in modo da garantirsi il consenso
dei veterani (gli assegnò terre e denaro), del proletariato italico (gli concesse la terra
che gli era stata negata dalla nobilitas) e della plebe di Roma (gli garantì abbondanti
distribuzioni di grano, elargizioni in denaro, spettacoli pubblici e giochi). Grandiosi
lavori pubblici venivano intrapresi anche per alleviare il problema della
disoccupazione.
Mos maiorum: convinzione che la crisi della repubblica fosse imputabile alla
decadenza degli antichi ideali.
Egli riportò nella cultura romana gli antichi valori degli antenati, che erano stati
abbandonati col diffondersi della cultura greca: sobrietà, obbedienza, spirito di
sacrificio. Assumeva un ruolo di primo piano la tutela della famiglia che fu messa
sotto pubblica protezione, introducendo un principio giuridico nuovo: l’adulterio
(per il colpevole era prevista la relegazione nelle isole e la confisca dei beni), che
poteva essere denunciato al magistrato da qualsiasi cittadino.
Augusto ottenne molte cariche tra le quali anche quella di pontefice massimo. Egli
governo con il consenso generale mettendo in pratica molti progetti sia militari che
artistici e culturali. Inoltre convertì Roma in una splendida città di marmo.
Penati= spiriti tutelari della casa e della famiglia, il quale culto è simile a quello dei
lari e vengono venerati fino al termine del paganesimo, 390-392 d.C., quando
Teodosio impedisce il culto
PIETAS ROMANA(clemenza/misericordia)
L’impero contava 50-60 milioni di abitanti, 6 milioni di km2, con 10 mila km di confini
e circa 50 provincie. Questo era dovuto ad alcuni fattori: la forza, il commercio e la
pax romana.
Nel 212 l’editto di Caracalla cocesse la cittadinanza a tutti gli abitanti delle provincie.
Con la romanizzazione si inizia a parlare di globalizzazione.
Il dominio di Roma non si basava solo sulla forza, ma anche sul fatto di essere
un’unica organizzazione politica, basata su una rete di città che fungevano da centri
amministrativi e di scambio. I governatori romani erano affiancati dalle aristocrazie
cittadine, le quali amministravano le tasse, la giustizia e i giochi. I dirigenti locali, in
cambio di autonomia, obbedivano a Roma, che chiedeva solo ordine e tributi.
La romanizzazione, ossia l’esportazione del modello romano, oltre che sulla rete di
città sparse in tutto l’Occidente, si basava anche sulla diffusione della lingua latina e
sull’applicazione del diritto romano.
La letteratura latina si caratterizzò per una forte connessione con i temi politici della
realtà e della storia.
L’impero romano era definito un gigante fragile perché era troppo vasto e non aveva
la burocrazia per tenerlo unito
Col passare del tempo si avvicinava la fine dell’impero determinata da una forte crisi
politica ed economica e con le continue pressioni dei popoli barbarici sui confini
Esercizi:
1. Agrippa
2. Anubi e tutte le altre divinità antropomorfe
3. Giove (Zeus per i greci), il padre degli dei
4. Nell’ultima frase si annuncia la sua disfatta dicendo che la regina aveva già
intenzione di allentare le funi
5. Infame
RIASSUNTO DI COSTANTINO