Steroli
Il più importante è il colesterolo. Mancano nelle membrane dei mitocondri e
cloroplasti e nelle cellule procariotiche dove sono presenti molecole simili dette
opanoidi.
L’asimmetria della membrana (componente fluida) è determinata durante la sua biogenesi. Una volta
stabilita, tende ad essere mantenuta, poiché il movimento dei lipidi da un monostrato all’altro, richiede
che le loro teste idrofiliche passino attraverso la parte interna idrofobica della membrana, è un evento
sfavorito dal punto di vista termodinamico. È determinata anche dai movimenti dei lipidi (3 tipi)
A flip-flop o movimento trasversale: evento termodinamicamente sfavorevole quindi raro. Più frequente
nelle membrane con proteine chiamate flippasi o traslocatori di fosfolipidi.
Rotazione e diffusione laterale: avvengono liberamente, rapidamente e casualmente.
Dimostrazione sperimentale movimento lipidi:
La diffusione laterale dei lipidi di membrana può essere dimostrata per mezzo di una tecnica chiamata
recupero della fluorescenza dopo sbiancamento. Le molecole lipidiche della membrana di una
cellula viva possono essere marcate legandovi in maniera covalente le molecole di un colorante
fluorescente. Viene usato un raggio laser ad alta intensità per sbiancare il colorante in una piccola
area sulla superficie cellulare. Le molecole marcate con la sostanza fluorescente diffondono nell’area
sbiancata. Alla fine l’area è indistinguibile dal resto della superficie cellulare.
Questa tecnica dimostra che i lipidi di membrana sono in uno stato fluido, ma rappresenta anche un
mezzo diretto per misurare il movimento laterale di molecole specifiche.
Faccia E: esoplasmatica
Faccia P: protoplasmatica
Glicoforina: monopasso
Batteriorodopsina: multipasso
Proteine periferiche
Sono senza sequenze idrofobiche, sono rimosse facilmente, sono presenti o sulla superficie
extracellulare o su quella citoplasmatica (spectrina).
Esse sono troppo idrofile per penetrare nella membrana ma si associano a questa mediante legami
elettrostatici e a H, che le collegano alle proteine di membrana adiacenti o ai gruppi di testa dei
fosfolipidi.
Es. proteine sulla membrana degli eritrociti come la spectrina.
Meccanismi che limitano la mobilità delle proteine: Le proteine si aggregano in grossi complessi,
tight junction, ancoraggio.
(Video a parte)
Diffusione semplice
La maniera più semplice per un soluto di passare da un lato all’altro della membrana è la diffusione
semplice.
ione bicarbonato.
Il movimento dell’acqua avviene in risposta all’osmolarità. Nelle cellule, spesso, tende a spostarsi
verso l’interno. Il movimento osmotico dell’acqua avviene sempre da alta energia libera a bassa
energia libera.
L’aumentata pressione in A controbilancia la tendenza dell’acqua a spostarsi da B a A
L’osmosi è importante nel tratto digerente, perché secerne litri di liquido, che viene riassorbito per
osmosi dalle cellule che delimitano l’intestino.
Diffusione facilitata
Molte sostanze presenti nelle cellule sono troppo grandi o
troppo polari. Se la sostanza è troppo grande o troppo
polare, ha bisogno di una proteina di trasporto che media il
trasporto secondo gradiente di concentrazione o gradiente
elettrochimico senza apporto di energia. Si chiama
diffusione facilitata.
La funzione della proteina di trasporto è di facilitare la
diffusione “in discesa” attraverso una barriera altrimenti
impermeabile. Si possono classificare come proteine
integrali con diversi segmenti transmembrana.
Dal punto di vista funzionale si dividono in:
Sono analoghe a gli enzimi per 4 motivi. Come avviene in una reazione di un enzima, la diffusione
facilitata implica un legame iniziale del substrato (soluto che deve essere traportato), questo legame
avviene con un sito specifico presente sulla superficie di una proteina e il successivo rilascio del
prodotto (soluto trasportato) con un complesso enzima-substrato come intermedio (soluto legato alla
proteina). Hanno quindi un analogo modo di azione. La seconda analogia è la specificità, come gli
enzimi le proteine di trasporto sono alatalemte specifiche, per un singolo composto un gruppo di
composti. La terza analogia è la cinetica delle attività delle proteine carrier, che si saturano quando la
concentrazione del soluto da trasportare è elevata. Il trasporto facilitato segue la cinetica di
saturazione. (Grafico). La quarta analogia riguarda l’inibizione competitiva da parte di molecole o
ioni che sono affini al substrato; il trasporto del glucosio attraverso una proteina carrier può essere
inibito da altri monosaccaridi che la proteina accetta, la velocità di trasporto del glucosio viene ridotta
in presenza di altri gruppi trasportabili.
Le proteine uniporto
trasportano un solo
soluto.
Due soluti contemporaneamente e il loro trasporto è accoppiato in modo tale che il trasporto di uno si
interrompe se l’altro è assente si chiama accoppiato. In questo chiamamo simporto quando ci sono
due soluti che si muovono nella stessa direzione, antiporto se vanno in direzioni opposte.
Un esempio di proteina carrier uniporto è la permeasi del glucosio, quella dell’immagine è la
GLUT1, presente nella membrana plasmatica dell’eritrocita. È una proteina integrale di membrana
con 12 segmenti idrofobi transmembrana, che sono ripiegati a formare un canale transmembrana,
rivestito da catene laterali idrofile.
Agisce alternandosi tra due conformazioni: T1 quando il sito di legame è aperto verso l’esterno della
cellula, T2 quando è aperto verso l’interno. Il trasporto è formato da 4 passaggi:
1. Il glucosio si lega al sito di legame aperto verso l’esterno
2. La proteina trasportatrice passa alla conformazione alternativa (T2)
3. Il glucosio viene rilasciato all’interno
4. La proteina trasportatrice ritorna alla sua conformazione iniziale (T1).
È diffusione facilitata
perché: è specifica per
il glucosio, mostra
cinetica di saturazione,
sensibile inibizione
competitiva, il
processo è reversibile.
La bassa concentrazione intracellulare del glucosio viene mantenuta dalla sua fosforilazione e la
membrana non ha permeasi per il glucosio-6-fosfato.
Canali ionici
Permette il passaggio di un solo tipi di ione (sono necessari canali diversi per
trasportare ioni come Na, Ca, K, Cl), sono molto selettivi, il meccanismo
d’azione non è ancora ben conosciuto. Hanno una notevole velocità di
trasporto e possono essere aperti o chiusi, in risposta a determinati stimoli.
3 tipi di stimoli:
1. Cambiamenti potenziali di membrana —> canali voltaggio dipendenti
2. Unione di sostanze specifiche alla proteina canale —> canali a controllo di ligando
3. Risposta a forze meccaniche —> canali a controllo meccanico
I canali voltaggio dipendenti di una cellula non eccitata sono chiusi. Quando si eccita e subisce una
depolarizzazione, per cui l’interno della cellula diventa positivo e l’esterno diventa negativo il canale si
apre.
Canali stimolo-dipendenti
Le cellule capellute dell’organo del Corti (orecchio interno) trasformano lo stimolo meccanico in uno
stimolo elettrico.
I filamenti apicali sono collegati a canali ionici sensibili allo stress meccanico.
Acquaporine (AQP)
Le acquaporine sono canali transmembrana che permettono il passaggio rapido dell’acqua all’interno
o all’esterno delle cellule di specifici tessuti (renale).
Trasporto attivo
Il trasporto attivo è il movimento dei soluti contro gradiente di concentrazione o elettrochimico che
richiede sempre impiego di energia.
Svolge tre funzioni:
1. Assorbimento di sostanze nutritive essenziali dall’ambiente o da liquidi circostanti
2. Rimozione dalla cellula di prodotti di secrezione e di rifiuto
3. Il mantenimento delle concentrazioni intracellulari di K+, Na+, Ca++, H+ in una situazione di
costante non equilibrio
Il trasporto attivo, a differenza della diffusione semplice o facilitata, stabilisce uno stato stazionario di
non equilibrio e possiede una direzionalità intrinseca. Se trasporta un soluto verso una direzione, non
lo farà anche dall’altra. È un trasporto unidirezionale.
In base alla fonte di energia esistono due tipi di trasporto attivo:
- il trasporto attivo diretto (pompe ATP asi)
- il trasporto attivo indiretto (antiporto o simporto)
In quello diretto, l’accumulo di molecole di soluto o di ioni su un lato della membrana, viene accoppiato
direttamente ad una reazione chimica esoergonica, l’idrolisi dell’ATP.
Nel trasporto attivo indiretto, questo dipende dal trasporto simultaneo di due soluti, in cui il movimento
di un soluto secondo il suo gradiente, attiva il movimento di un altro soluto contro il suo gradiente. Il
processo di trasporto è simporto o antiporto.
Le proteine di trasporto che sono attivate direttamente dall’idrolisi dell’atp sono chiamate ATPasi di
trasporto o pompe ATPasiche.
Esempi di trasporto attivo diretto:
- ATPasi di tipo P (fosforilazione)
- ATPasi di tipo V (vescicola, lisosomi)
- ATPasi di tipo F (fattore, ATP sintetasi)
- ATPasi di tipo ABC (cassetta che lega l’ATP)
Differiscono per struttura, meccanismo, localizzazione e ruolo fisiologico, ma tutte usano l’energia
liberata dall’idrolisi dell’ATP per il trasporto dei soluti, contro un gradiente di concentrazione o
elettrochimico.
Le ATPasi di tipo P vengono fosforilate in modo reversibile dall’ATP e sono tutte trasportatori di cationi.
Molte pompe di questo tipo sono localizzate nella membrana plasmatica dove sono responsabili del
mantenimento del gradiente ionico nella maggior parte delle cellule. L’esempio meglio conosciuto è la
pompa sodio potassio presente in quasi tutte le cellule animali, ma è ben conosciuta anche la pompa
idrogeno ATPasi responsabile dell’acidificazione del succo gastrico nello stomaco e la pompa calcio
ATPasi che trasporta gli ioni calcio fuori dalle cellule o dentro il reticolo endoplasmico contro il loro
gradiente elettrochimico.
Pompa Na+/K+
Un modello di meccanismo per la pompa Na+/K+
L’immagine illustra il meccanismo della pompa sodio potassio. La pompa è costituita da una proteina
tetramerica di transmembrana con due subunità alfa e due subunità beta. Le subunità alfa
presentano i siti di legame per l’ATP e per gli ioni sodio sul lato cito plasmatico, cioè sul lato interno, e
per gli ioni potassio sul lato esterno della membrana. Le subunità beta che sono situate sul lato
extracellulare sono glicosilate e la loro funzione non è ancora chiara del tutto. La pompa sodio
potassio è una proteina allosterica con due Stati conformazionali alternativi chiamati E1 ed E2. E1 è
aperta verso l’interno della cellula e ha un’alta affinità per gli ioni sodio mentre E2 è aperta verso
l’esterno con un’elevata affinità per gli ioni potassio. La fosforilazione dell’enzima evento innescato
dal sodio lo stabilizza nella configurazione E2. La defosforilazione invece, che è innescata dagli ioni
potassio, stabilizza l’enzima nella forma E1. Il meccanismo di trasporto inizia con il legame di tre ioni
sodio ad E1 sul lato interno della membrana. Il legame degli ioni sodio provoca la fosforilazione
dell’enzima da parte dell’ATP, che porta ad un cambiamento conformazionale da E1 ad E2. Quindi gli
ioni sodio legati vengono trasferiti attraverso la membrana sulla superficie esterna dove vengono
rilasciati. Poi gli ioni potassio provenienti dall’esterno si legano alle subunità alfa, provocando la
defosforilazione e il ritorno alla conformazione iniziale. in questo modo gli ioni potassio sono trasferiti
sulla superficie interna, dove si dissociano lasciando la proteina trasportatrice pronta ad accettare altri
ioni sodio. il meccanismo della pompa sodio potassio è molto importante perché è responsabile del
mantenimento del potenziale di membrana.
Le ATPasi di tipo ABC o cassetta che lega l’ATP
Le ATPasi di tipo V dove V sta per vacuolo., pompano protoni in organuli come le vescicole, i vacuoli, i
lisosomi, gli endosomi e Golgi. Le atpasi di tipo F (dove F sta per fattore) sono presenti nei batteri, nei
mitocondri e nei cloroplasti. La quarta classe principale di pompe attivate dall’ATP è rappresentata
dall’ATPasi di tipo ABC, chiamati anche trasportatori ABC. Il termine ABC sta per cassetta che lega
l’ATP, in cui il termine cassetta è usato per descrivere i domini catalitici della proteina che legano l’ATP
come parte integrante del processo di trasporto. Il trasportatore ABC tipico possiede quattro domini
due dei quali sono altamente idrofobi ed inclusi nella membrana (transmembrana T), mentre gli altri
due sono localizzati perifericamente sul lato cito plasmatico della membrana (citoplasmatici A).
Ciascuno dei due domini inclusi è costituito da sei segmenti che attraversano da un lato all’altro la
membrana e che vanno a formare il canale attraverso cui passano le molecole del soluto. I due domini
periferici sono le cassette che legano l’ATP e che accoppiano la sua idrolisi al processo di trasporto.
Mentre le altre tre classi di ATPasi trasportano soltanto cationi, le ATPasi di tipo ABC interessano
invece una notevole varietà di soluti. Trasportatori ABC sono di notevole interesse medico perché
alcuni di essi pompano antibiotici o altri farmaci fuori dalla cellula, rendendola così resistente al
farmaco. Ad esempio alcuni tumori umani, sono notevolmente resistenti a molti farmaci che
normalmente sono efficaci nell’arrestare la crescita tumorale. Le cellule di questi tumori possiedono
delle concentrazioni insolitamente alte di una grossa proteina chiamata proteina di trasporto per la
resistenza a più farmaci il cui acronimo è MDR. Questa proteina è stata in realtà la prima ATP ASI di
tipo ABC ad essere identificata nell’uomo. La proteina di trasporto MDR, sfrutta l’energia dell’idrolisi
dell’ATP per pompare i farmaci idrofobi fuori dalle cellule riducendone così la concentrazione
citoplasmatica e di conseguenza gli effetti terapeutici. A differenza della maggior parte dei trasportatori
ABC, la proteina MDR, possiede una specificità straordinariamente ampia e quindi può eliminare dalle
cellule una vasta gamma di farmaci chimicamente diversi che vengono usati comunemente in
chemioterapia. in questo modo la cellula che possiede nella sua membrana plasmatica la proteina
MDR diventa così resistente ad un’ampia varietà di agenti terapeutici.
Mentre le altri classi di ATPasi trasportano solo cationi, le ATPasi ABC trasportano ioni, zuccheri, aa ed
alcune di essere spingono antibiotici e farmaci fuori dalle cellule rendendole così resistenti al farmaco.
Interesse medico per questa classe di proteine di trasporto è aumentato quando è stato dimostrato che
la fibrosi cistica e causata da un difetto genetico in una proteina della membrana plasmatica che dal
punto di vista strutturale e affine ai trasportatori ABC. Le parti del corpo affetto in maniera più evidente
sono i polmoni e il pancreas e le ghiandole sudoripare. Le complicazioni a carico dei polmoni
costituiscono dei problemi medici molto gravi perché è molto difficile trattarle e quindi possono
diventare una minaccia per la vita. Le vie aeree di un paziente con fibrosi cistica sono spesso ostruite
da un buco abnormemente denso e sono suscettibili di infezioni batteriche croniche. Durante gli anni
80 è stato dimostrato che le cellule dei pazienti con fibrosi cistica presentano un difetto della
secrezione degli ioni cloruro. Le cellule che tappezzano I polmoni non affetti secernono ioni cloruro in
risposta all’azione di una sostanza che è chiamata AMP ciclico. Mentre le cellule dei pazienti affetti da
fibrosi cistica non hanno questo meccanismo. Esperimenti condotti su tessuti di pazienti affetti da
fibrosi cistica hanno indicato che questa differenza potrebbe essere dovuta ad un difetto in una
proteina di membrana, che normalmente funziona come un canale per il passaggio degli ioni cloruro.
nei polmoni di una persona non affetta (parte alta dell’immagine), gli ioni cloruro vengono secreti dalle
cellule che tappezzano le vie aeree ed entrano normalmente nel lume del canale.. Il passaggio di ioni
cloruro dalla cellula verso l’interno del lume fornisce la forza motrice per il contemporaneo passaggio
degli ioni sodio all’interno del lume. La pressione osmotica poi farsi che l’acqua segua gli ioni sodio e
cloruro, portando alla secrezione di una soluzione salita diluita. L’acqua che passa in questo modo
all’interno del lume, porta una buona idratazione del muco che riveste le vie aeree. Nelle cellule di una
persona affetta da fibrosi cistica, gli ioni cloruro non possono passare all’interno del lume, in questo
modo nemmeno gli iodi sodio e l’acqua; di conseguenza il muco non è sufficientemente idratato, e ciò
favorisce la crescita dei batteri.
È presente un difetto nel gene che codifica per la proteina
CFTR regolatore della conduttanza di transmembrana
nella fibrosi cistica responsabile di una difettosa
secrezione di ioni Cl-.
Trasporto attivo indiretto o trasporto attivo secondario
Un esempio è dato dal movimento del glucosio verso l’interno, mediato dal trasportatore per simporto
sodio glucosio. Benché la maggior parte del trasporto del glucosio avvenga nell’organismo attraverso
la diffusione facilitata, le cellule epiteliali che tappezzano l’intestino, contengono delle proteine di
trasporto che le rendono capaci di assumere dall’intestino glucosio ed altri aminoacidi, anche quando
le loro concentrazioni esterne sono molto più basse di quelle all’interno delle cellule. Sebbene il
passaggio del glucosio in queste condizioni sia endoergonico, il processo è reso possibile dal
contemporaneo passaggio degli ioni sodio, che è esoergonico grazie al notevole gradiente
elettrochimico dello ione, mantenuto attraverso la membrana plasmatica delle cellule epiteliali. Il
processo di trasporto ha inizio con il legame di due ioni sodio extracellulare ai loro siti sul trasportatore
simporto che è aperto sul lato esterno della membrana. Questo permette ad una molecola di glucosio
di legarsi. Quindi la proteina subisce un cambiamento conformazionale che espone gli ioni sodio e la
molecola di glucosio sulla superficie interna della membrana. Qui i due ioni sodio si dissociano in
risposta alla bassa concentrazione intracellulare di questi ioni. Ciò blocca il trasportatore nella sua
conformazione aperta sul lato interno, finché non si dissocia anche la molecola del glucosio. A questo
punto il trasportatore vuoto è libero di tornare alla sua conformazione aperta sul lato esterno. Il
gradiente degli ioni sodio, a sua volta, è mantenuto dal continuo pompaggio di questi ioni verso
l’esterno ad opera della pompa sodio potassio.