Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
Art. 1 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalita' nella pubblica
amministrazione ................................................................................................................................................ 4
La legge 6 novembre 2012, n. 190, recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della
corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione” reca importanti novità per gli enti locali.
Il presente documento si pone l’obiettivo di illustrare le principali disposizioni di interesse per gli enti
locali accompagnandole da alcune note esplicative che possano chiarirne la portata e le implicazioni.
nella colonna di sinistra viene riportato il testo completo della legge n. 190/2012;
nella colonna di destra evidenziata in corsivo si riportano le note esplicative per gli aspetti di
interesse per gli enti locali, a cura del prof, Massimo Cavino, docente di diritto costituzionale
presso l’Università degli studi del Piemonte orientale – Amedeo Avogadro.
Si evidenzia che l’indice presente documento è dotato di collegamenti intratestuali, in maniera tale da
renderne più agevole la consultazione e poter raggiungere, a partire dall’indice, gli articoli di interesse,
senza dover necessariamente scorrere tutto il documento.
Promulga
la seguente legge:
Art. 1
Disposizioni per la prevenzione e la
repressione della corruzione e dell'illegalita'
nella pubblica amministrazione
1. In attuazione dell'articolo 6 della 1. L’intervento legislativo si muove nella
Convenzione dell'Organizzazione delle Nazioni direzione di rafforzare l'efficacia e l'effettività
Unite contro la corruzione, adottata dalla delle misure di contrasto al fenomeno
Assemblea generale dell'ONU il 31 ottobre corruttivo puntando ad uniformare
2003 e ratificata ai sensi della legge 3 agosto l'ordinamento giuridico italiano agli strumenti
2009, n. 116, e degli articoli 20 e 21 della sovranazionali di contrasto alla corruzione già
Convenzione penale sulla corruzione, fatta a ratificati dal nostro Paese (come la Convezione
Strasburgo il 27 gennaio 1999 e ratificata ai ONU di Merida e la Convenzione Penale sulla
sensi della legge 28 giugno 2012, n.110, la corruzione di Strasburgo). E' stato altresì tenuto
presente legge individua, in ambito nazionale, conto, come pure illustrato nella relazione di
l'Autorita' nazionale anticorruzione e gli altri accompagnamento alla legge in parola, delle
organi incaricati di svolgere, con modalita' tali raccomandazioni formulate all'Italia dai gruppi
da assicurare azione coordinata, attivita' di di lavoro in seno all'OCSE e al Consiglio
controllo, di prevenzione e di contrasto della d'Europa che monitorano la conformità agli
corruzione e dell'illegalita' nella pubblica standard internazionali della normativa interna
amministrazione. di contrasto alla corruzione.
La legge individua l’Autorità nazionale
anticorruzione nella Commissione per la
valutazione, la trasparenza e l’integrità delle
amministrazioni pubbliche, di cui all'art. 13 del
d.lgs. 150/2009 e successive modificazioni.
3. Per l'esercizio delle funzioni di cui al comma 3. Per l’esercizio delle funzioni di vigilanza e
2, lettera f), la Commissione esercita poteri controllo, la Commissione esercita poteri
ispettivi mediante richiesta di notizie, ispettivi mediante richiesta di notizie,
informazioni, atti e documenti alle pubbliche informazioni, atti e documenti alle PPAA, e
amministrazioni, e ordina l'adozione di atti o ordina l’adozione di atti o provvedimenti
provvedimenti richiesti dai piani di cui ai commi richiesti dai piani e dalle regole sulla
4 e 5 del presente articolo e dalle regole sulla trasparenza dell’attività amministrativa, ovvero
trasparenza dell'attivita' amministrativa la rimozione di comportamenti o atti
previste dai commi da 15 a 36 del presente contrastanti con i piani e le regole sulla
articolo e dalle altre disposizioni vigenti, ovvero trasparenza.
la rimozione di comportamenti o atti La Commissione e le amministrazioni
contrastanti con i piani e le regole sulla interessate danno notizia, nei rispettivi siti web
trasparenza citati. La Commissione e le istituzionali, dei provvedimenti adottati.
amministrazioni interessate danno notizia, nei
rispettivi siti web istituzionali, dei
provvedimenti adottati ai sensi del presente
comma.
6. Ai fini della predisposizione del piano di 6. Alle Prefetture viene attribuito il compito di
prevenzione della corruzione, il prefetto, su fornire supporto tecnico e informativo per la
richiesta, fornisce il necessario supporto predisposizione del piano.
tecnico e informativo agli enti locali, anche al
fine di assicurare che i piani siano formulati e
adottati nel rispetto delle linee guida contenute
nel Piano nazionale approvato dalla
Commissione.
7. A tal fine, l'organo di indirizzo politico 7. L'art. 1, comma 7, della legge prevede la
individua, di norma tra i dirigenti amministrativi nomina nell'ambito delle pubbliche
di ruolo di prima fascia in servizio, il amministrazioni del responsabile della
responsabile della prevenzione della prevenzione della corruzione. La norma
corruzione. Negli enti locali, il responsabile stabilisce che "l'organo di indirizzo politico
della prevenzione della corruzione e' individua, di norma tra i dirigenti amministrativi
individuato, di norma, nel segretario, salva di ruolo di prima fascia in servizio, il
diversa e motivata determinazione. responsabile della prevenzione della corruzione.
Negli enti locali, il responsabile della
prevenzione della corruzione è individuato, "di
norma", nel segretario, salva diversa e motivata
determinazione. Come si desume dal tenore
della disposizione, la legge pone una regola
generale esprimendo un criterio di preferenza,
ma non contiene una regola rigida,
ammettendo con l'espressione "di norma" una
10. Il responsabile individuato ai sensi del 10. Il responsabile è chiamato a vigilare sulla
comma 7 provvede anche: a) alla verifica efficacia del piano e a proporre le modifiche
dell'efficace attuazione del piano e della sua che l’attuazione pratica abbia indicato come
idoneita', nonche' a proporre la modifica dello necessarie.
stesso quando sono accertate significative Verifica inoltre l’effettiva rotazione del
violazioni delle prescrizioni ovvero quando personale nei settori a rischio.
intervengono mutamenti nell'organizzazione o
nell'attivita' dell'amministrazione; b) alla
verifica, d'intesa con il dirigente competente,
dell'effettiva rotazione degli incarichi negli uffici
preposti allo svolgimento delle attivita' nel cui
ambito e' piu' elevato il rischio che siano
commessi reati di corruzione; c) ad individuare
il personale da inserire nei programmi di
formazione di cui al comma 11.
11. La Scuola superiore della pubblica 11. Senza nuovi o maggiori oneri per la finanza
amministrazione, senza nuovi o maggiori oneri pubblica e utilizzando le risorse umane,
per la finanza pubblica e utilizzando le risorse strumentali e finanziarie disponibili a
umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, la Scuola superiore della
legislazione vigente, predispone percorsi, anche pubblica amministrazione predispone percorsi,
specifici e settoriali, di formazione dei anche specifici e settoriali, di formazione dei
dipendenti delle pubbliche amministrazioni dipendenti delle PPAA statali sui temi dell’etica
statali sui temi dell'etica e della legalita'. Con e della legalità. Con cadenza periodica e
cadenza periodica e d'intesa con le d’intesa con le amministrazioni, provvede alla
amministrazioni, provvede alla formazione dei formazione dei dipendenti pubblici chiamati ad
dipendenti pubblici chiamati ad operare nei operare nei settori in cui è più elevato, sulla
settori in cui e' piu' elevato, sulla base dei piani base dei piani adottati dalle singole
adottati dalle singole amministrazioni, il rischio amministrazioni, il rischio che siano commessi
che siano commessi reati di corruzione. reati di corruzione.
14. In caso di ripetute violazioni delle misure di 14. Il comma 14 dispone che quando siano
prevenzione previste dal piano, il responsabile accertate ripetute violazioni delle misure di
individuato ai sensi del comma 7 del presente prevenzione individuate dal Piano, il
articolo risponde ai sensi dell'articolo 21 del responsabile della prevenzione della corruzione
decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165, e ne risponde in via presuntiva, sotto il profilo
successive modificazioni, nonche', per omesso dirigenziale e, per omesso controllo, sotto il
controllo, sul piano disciplinare. La violazione, profilo disciplinare. I dipendenti che violano le
da parte dei dipendenti dell'amministrazione, citate misure di prevenzione individuate dal
delle misure di prevenzione previste dal piano Piano ne rispondono sotto il profilo disciplinare.
costituisce illecito disciplinare.
Entro il 15 dicembre di ogni anno, il dirigente
individuato ai sensi del comma 7 del presente
articolo pubblica nel sito web
dell'amministrazione una relazione recante i
risultati dell'attivita' svolta e la trasmette
all'organo di indirizzo politico
dell'amministrazione. Nei casi in cui l'organo di
indirizzo politico lo richieda o qualora il
dirigente responsabile lo ritenga opportuno,
quest'ultimo riferisce sull'attivita'.
15. Il comma 15 sancisce il principio
15. Ai fini della presente legge, la trasparenza fondamentale della trasparenza dell'attività
dell'attivita' amministrativa, che costituisce amministrativa, che costituisce livello
livello essenziale delle prestazioni concernenti i essenziale delle prestazioni concernenti i diritti
diritti sociali e civili ai sensi dell'articolo 117, sociali e civili ai sensi dell'articolo 117, secondo
secondo comma, lettera m), della Costituzione, comma, lettera m), della Costituzione, secondo
secondo quanto previsto all'articolo 11 del quanto previsto all'articolo 11 del decreto
decreto legislativo 27 ottobre 2009, n.150, e' legislativo 27 ottobre 2009, n.150 e dell’articolo
assicurata mediante la pubblicazione, nei siti 1 della legge n.241/90 e successive modifiche e
web istituzionali delle pubbliche integrazioni.
amministrazioni, delle informazioni relative ai La trasparenza è garantita attraverso la
procedimenti amministrativi, secondo criteri di pubblicazione, sui siti web istituzionali delle
facile accessibilita', completezza e semplicita' di pubbliche amministrazioni, delle informazioni
consultazione, nel rispetto delle disposizioni in riguardanti i procedimenti amministrativi,
materia di segreto di Stato, di segreto d'ufficio secondo criteri di facile accessibilità,
e di protezione dei dati personali. Nei siti web completezza e semplicità di consultazione, nel
istituzionali delle amministrazioni pubbliche rispetto delle disposizioni in materia di segreto
sono pubblicati anche i relativi bilanci e conti di Stato, di segreto d'ufficio e di protezione dei
consuntivi, nonche' i costi unitari di dati personali.
realizzazione delle opere pubbliche e di Nei siti web istituzionali delle amministrazioni
produzione dei servizi erogati ai cittadini. Le pubbliche sono pubblicati anche i relativi
informazioni sui costi sono pubblicate sulla bilanci e conti consuntivi, nonché i costi unitari
base di uno schema tipo redatto dall'Autorita' di realizzazione delle opere pubbliche e di
per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, produzione dei servizi erogati ai cittadini.
servizi e forniture, che ne cura altresi' la
raccolta e la pubblicazione nel proprio sito web
istituzionale al fine di consentirne una agevole
comparazione.
16. Il comma 16dell’articolo 1 della legge n. 190
16. Fermo restando quanto stabilito individua le seguenti attività più esposte al
nell'articolo 53 del decreto legislativo 30 marzo fenomeno della corruzione:
2001, n. 165, come da ultimo modificato dal le autorizzazioni o concessioni; la scelta del
17. Le stazioni appaltanti possono prevedere 17. Il comma 17 contiene una norma che
negli avvisi, bandi di gara o lettere di invito che attribuisce la facoltà alle PP.AA. e a tutte le
il mancato rispetto delle clausole contenute nei stazioni appaltanti di inserire nei bandi, avvisi o
protocolli di legalita' o nei patti di integrita' lettere di invito per la selezione del contraente
costituisce causa di esclusione dalla gara. volta alla stipula di contratti pubblici per
l’affidamento di lavori, la fornitura di servizi o
di beni, cause di esclusione ulteriori rispetto a
quelle previste tassativamente stabilite
dall’art.46 comma 1bis del Dlgs. 163/2006
recante il Codice dei contratti pubblici relativi a
lavori, servizi e forniture in attuazione delle
direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE.
19. Il comma 1 dell'articolo 241 del codice di cui 19 – 25 I commi 19 e ss. Introducono
al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e un’importante modifica al comma 1
successive modificazioni, e' sostituito dal dell’articolo 241 del codice dei contratti
seguente: «1. Le controversie su diritti pubblici, di cui al D.lgs. n.163/2006. Si prevede
soggettivi, derivanti dall'esecuzione dei che le controversie su diritti soggettivi,
contratti pubblici relativi a lavori, servizi, derivanti dall'esecuzione dei contratti pubblici
forniture, concorsi di progettazione e di idee, relativi a lavori, servizi, forniture, concorsi di
comprese quelle conseguenti al mancato progettazione e di idee, comprese quelle
raggiungimento dell'accordo bonario previsto conseguenti al mancato raggiungimento
dall'articolo 240, possono essere deferite ad dell'accordo bonario previsto dall'articolo 240
arbitri, previa autorizzazione motivata da parte del medesimo codice, possono essere deferite
dell'organo di governo dell'amministrazione. ad arbitri, previa autorizzazione motivata da
L'inclusione della clausola compromissoria, parte dell'organo di governo
senza preventiva autorizzazione, nel bando o dell'amministrazione.
nell'avviso con cui e' indetta la gara ovvero, per L'inclusione della clausola compromissoria,
le procedure senza bando, nell'invito, o il senza preventiva autorizzazione, nel bando o
ricorso all'arbitrato, senza preventiva nell'avviso con cui è indetta la gara ovvero, per
autorizzazione, sono nulli». le procedure senza bando, nell'invito, o il
ricorso all'arbitrato, senza preventiva
20. Le disposizioni relative al ricorso ad arbitri, autorizzazione, sono nulli. Tale disposizione si
di cui all'articolo 241, comma 1, del codice di applica anche alle controversie riguardanti
cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n.163, concessioni e appalti pubblici di opere, servizi e
come sostituito dal comma 19 del presente forniture in cui sia parte una società a
articolo, si applicano anche alle controversie partecipazione pubblica ovvero una società
relative a concessioni e appalti pubblici di controllata o collegata a una società a
opere, servizi e forniture in cui sia parte una partecipazione pubblica, ai sensi dell'articolo
societa' a partecipazione pubblica ovvero una 2359 del codice civile, o che comunque abbiano
societa' controllata o collegata a una societa' a ad oggetto opere o forniture finanziate con
partecipazione pubblica, ai sensi dell'articolo risorse a carico dei bilanci pubblici. La nomina
2359 del codice civile, o che comunque abbiano degli arbitri per la risoluzione delle controversie
ad oggetto opere o forniture finanziate con nelle quali è parte una pubblica
risorse a carico dei bilanci pubblici. A tal fine, amministrazione deve avvenire nel rispetto dei
l'organo amministrativo rilascia l'autorizzazione principi di pubblicità e di rotazione, e delle
di cui al citato comma 1 dell'articolo 241 del disposizioni del codice di cui al decreto
codice di cui al decreto legislativo n.163 del legislativo 12 aprile 2006, n.163, in quanto
2006, come sostituito dal comma 19 del applicabili e secondo le seguenti modalità:
presente articolo. qualora la controversia si svolga tra due
pubbliche amministrazioni, gli arbitri di parte
21. La nomina degli arbitri per la risoluzione sono individuati esclusivamente tra dirigenti
delle controversie nelle quali e' parte una pubblici; qualora la controversia abbia luogo
pubblica amministrazione avviene nel rispetto tra una pubblica amministrazione e un privato,
dei principi di pubblicita' e di rotazione e l'arbitro individuato dalla pubblica
secondo le modalita' previste dai commi 22, 23 amministrazione è scelto preferibilmente tra i
e 24 del presente articolo, oltre che nel rispetto dirigenti pubblici. Qualora non risulti possibile
delle disposizioni del codice di cui al decreto alla pubblica amministrazione nominare un
legislativo 12 aprile 2006, n.163, in quanto arbitro scelto tra i dirigenti pubblici, la nomina
applicabili. è disposta, con provvedimento motivato, nel
rispetto delle disposizioni del codice di cui al
22. Qualora la controversia si svolga tra due decreto legislativo 12 aprile 2006, n.163; la
pubbliche amministrazioni, gli arbitri di parte pubblica amministrazione stabilisce, a pena di
sono individuati esclusivamente tra dirigenti nullità della nomina, l'importo massimo
pubblici. spettante al dirigente pubblico per l'attività
arbitrale. L'eventuale differenza tra l'importo
23. Qualora la controversia abbia luogo tra una spettante agli arbitri nominati e l'importo
pubblica amministrazione e un privato, l'arbitro massimo stabilito per il dirigente è acquisita al
31. Con uno o piu' decreti del Ministro per la 31. Il comma 31 riguarda gli obblighi di
pubblica amministrazione e la semplificazione, trasparenza delle PP.AA. definiti dai commi 15,
di concerto con il Ministro delle infrastrutture e 16, 29 e 30. Mediante una norma di
dei trasporti per le materie di competenza, delegificazione si rinvia a provvedimenti
sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo ministeriali da adottarsi entro il 28 maggio
8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, 2013. La pubblicità delle procedure di scelta del
e successive modificazioni, da adottare entro contraente resta assoggettata alla specifica
sei mesi dalla data di entrata in vigore della normativa di cui al Dlgs. 163/2006 recante il
presente legge, sono individuate le Codice dei contratti pubblici relativi a lavori,
informazioni rilevanti ai fini dell'applicazione servizi e forniture.
dei commi 15 e 16 del presente articolo e le
relative modalita' di pubblicazione, nonche' le
indicazioni generali per l'applicazione dei
commi 29 e 30. Restano ferme le disposizioni in
materia di pubblicita' previste dal codice di cui
al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163.
32. Con riferimento ai procedimenti di cui al 32. Il comma 32 stabilisce che le informazioni
comma 16, lettera b), del presente articolo, le inerenti la scelta del contraente per
stazioni appaltanti sono in ogni caso tenute a l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche
pubblicare nei propri siti web istituzionali: la con riferimento alla modalità di selezione
struttura proponente; l'oggetto del bando; prescelta ai sensi del codice dei contratti
l'elenco degli operatori invitati a presentare pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di
offerte; l'aggiudicatario; l'importo di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n.163,
aggiudicazione; i tempi di completamento debbano essere pubblicate sul sito web di
dell'opera, servizio o fornitura; l'importo delle ciascuna P.A. Le informazioni da pubblicare
somme liquidate. Entro il 31 gennaio di ogni sono definite dalla Legge stessa e sono: la
anno, tali informazioni, relativamente all'anno struttura proponente; l'oggetto del bando;
precedente, sono pubblicate in tabelle l'elenco degli operatori invitati a presentare
riassuntive rese liberamente scaricabili in un offerte; l'aggiudicatario; l'importo di
formato digitale standard aperto che consenta aggiudicazione;- i tempi di completamento
di analizzare e rielaborare, anche a fini dell'opera, servizio o fornitura; l'importo delle
statistici, i dati informatici. Le amministrazioni somme liquidate. La pubblicazione deve
trasmettono in formato digitale tali avvenire entro il 31 gennaio dell’anno
informazioni all'Autorita' per la vigilanza sui successivo. Tali informazioni devono essere
contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, trasmesse in formato digitale all’AVCP secondo
che le pubblica nel proprio sito web in una modalità che l’AVCP stabilirà in apposita
sezione liberamente consultabile da tutti i deliberazione.
cittadini, catalogate in base alla tipologia di L’AVCP ogni anno trasmette alla Corte dei Conti
stazione appaltante e per regione. L'Autorita' l’elenco delle PP.AA. inadempienti. E’ prevista
individua con propria deliberazione le la sanzione amministrativa pecuniaria fino a
informazioni rilevanti e le relative modalita' di euro 25.822 per il rifiuto o l’omissione, senza
trasmissione. Entro il 30 aprile di ciascun anno, giustificato motivo, di fornire le informazioni o
l'Autorita' per la vigilanza sui contratti pubblici di esibire i documenti, ovvero la sanzione
di lavori, servizi e forniture trasmette alla Corte amministrativa pecuniaria fino a euro 51.545
dei conti l'elenco delle amministrazioni che per il caso siano fornite informazioni od esibiti
33. La mancata o incompleta pubblicazione, da 33. Il comma 33 stabilisce le sanzioni per il caso
parte delle pubbliche amministrazioni, delle di mancata o incompleta pubblicazione delle
informazioni di cui al comma 31 costituisce informazioni.
violazione degli standard qualitativi ed
economici ai sensi dell'articolo 1, comma 1, del
decreto legislativo 20 dicembre 2009, n. 198,
ed e' comunque valutata ai sensi dell'articolo
21 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.
165, e successive modificazioni. Eventuali
ritardi nell'aggiornamento dei contenuti sugli
strumenti informatici sono sanzionati a carico
dei responsabili del servizio.
35. Il Governo e' delegato ad adottare, senza 35. Il comma 35 rinvia a un successivo decreto
nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, legislativo che il Governo dovrà emanare entro
entro sei mesi dalla data di entrata in vigore sei mesi dalla data di entrata in vigore della
della presente legge, un decreto legislativo per medesima legge, avente lo scopo di riordinare
il riordino della disciplina riguardante gli la disciplina riguardante gli obblighi di
obblighi di pubblicita', trasparenza e diffusione pubblicità, trasparenza e diffusione di
di informazioni da parte delle pubbliche informazioni da parte delle pubbliche
amministrazioni, mediante la modifica o amministrazioni, mediante la modifica o
l'integrazione delle disposizioni vigenti, ovvero l'integrazione delle disposizioni vigenti, ovvero
mediante la previsione di nuove forme di mediante la previsione di nuove forme di
pubblicita', nel rispetto dei seguenti principi e pubblicità, nel rispetto di una serie di principi e
criteri direttivi: a) ricognizione e coordinamento criteri direttivi: a) ricognizione e coordinamento
delle disposizioni che prevedono obblighi di delle disposizioni che prevedono obblighi di
pubblicita' a carico delle amministrazioni pubblicità a carico delle amministrazioni
pubbliche; b) previsione di forme di pubblicita' pubbliche; b) previsione di forme di pubblicità
sia in ordine all'uso delle risorse pubbliche sia sia in ordine all'uso delle risorse pubbliche sia
in ordine allo svolgimento e ai risultati delle in ordine allo svolgimento e ai risultati delle
funzioni amministrative; c) precisazione degli funzioni amministrative; c) precisazione degli
obblighi di pubblicita' di dati relativi ai titolari di obblighi di pubblicità di dati relativi ai titolari di
incarichi politici, di carattere elettivo o incarichi politici, di carattere elettivo o
comunque di esercizio di poteri di indirizzo comunque di esercizio di poteri di indirizzo
politico, di livello statale, regionale e locale. Le politico, di livello statale, regionale e locale. Le
dichiarazioni oggetto di pubblicazione dichiarazioni oggetto di pubblicazione
obbligatoria di cui alla lettera a) devono obbligatoria di cui alla lettera a) devono
concernere almeno la situazione patrimoniale concernere almeno: la situazione patrimoniale
complessiva del titolare al momento complessiva del titolare al momento
dell'assunzione della carica, la titolarita' di dell'assunzione della carica; la titolarità di
36. Le disposizioni di cui al decreto legislativo 36. La disposizione chiarisce che il Decreto
adottato ai sensi del comma 35 integrano trasparenza integra la disciplina della legge e
l'individuazione del livello essenziale delle costituisce pertanto disciplina del livello
prestazioni erogate dalle amministrazioni essenziale delle prestazioni ed esercizio di
pubbliche a fini di trasparenza, prevenzione, coordinamento informativo, statistico e
contrasto della corruzione e della cattiva informatico: materie di competenza esclusiva
amministrazione, a norma dell'articolo 117, statale.
secondo comma, lettera m), della Costituzione,
e costituiscono altresi' esercizio della funzione
di coordinamento informativo statistico e
informatico dei dati dell'amministrazione
statale, regionale e locale, di cui all'articolo
117, secondo comma, lettera r), della
Costituzione.
37. All'articolo 1 della legge 7 agosto 1990, n. 37. I soggetti privati preposti all’esercizio di
241, al comma 1-ter sono aggiunte, in fine, le attività amministrative sono tenuti ad
seguenti parole: «, con un livello di garanzia assicurare un livello di garanzia non inferiore a
non inferiore a quello cui sono tenute le quello cui sono tenute le PPAA in tema di
pubbliche amministrazioni in forza delle prevenzione della corruzione.
disposizioni di cui alla presente legge».
39. Al fine di garantire l'esercizio imparziale 39. Il comma 39 prevede che, al fine di
delle funzioni amministrative e di rafforzare la garantire l'esercizio imparziale delle funzioni
separazione e la reciproca autonomia tra organi amministrative e di rafforzare la separazione e
di indirizzo politico e organi amministrativi, le la reciproca autonomia tra organi di indirizzo
amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, politico e organi amministrativi, le
comma 2, del decreto legislativo 30 marzo amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1,
2001, n. 165, nonche' le aziende e le societa' comma 2, del decreto legislativo 30 marzo
partecipate dallo Stato e dagli altri enti 2001, n.165, nonché le aziende e le società
pubblici, in occasione del monitoraggio posto in partecipate dallo Stato e dagli altri enti
essere ai fini dell'articolo 36, comma 3, del pubblici, in occasione del monitoraggio posto in
medesimo decreto legislativo n. 165 del 2001, e essere al fine di prevenire gli abusi del lavoro
successive modificazioni, comunicano al flessibile nella P.A. di cui all'articolo 36, comma
Dipartimento della funzione pubblica, per il 3, del medesimo decreto legislativo n.165 del
tramite degli organismi indipendenti di 2001, e successive modificazioni, comunicano
valutazione, tutti i dati utili a rilevare le al Dipartimento della funzione pubblica,
posizioni dirigenziali attribuite a persone, anche attraverso gli organismi indipendenti di
esterne alle pubbliche amministrazioni, valutazione, tutti i dati utili a rilevare le
individuate discrezionalmente dall'organo di posizioni dirigenziali attribuite a persone, anche
indirizzo politico senza procedure pubbliche di esterne alle pubbliche amministrazioni,
selezione. I dati forniti confluiscono nella individuate discrezionalmente dall'organo di
relazione annuale al Parlamento di cui al citato indirizzo politico senza procedure pubbliche di
articolo 36, comma 3, del decreto legislativo n. selezione. I dati forniti confluiscono nella
165 del 2001, e vengono trasmessi alla relazione annuale al Parlamento e sono
Commissione per le finalita' di cui ai commi da trasmessi alla Commissione per la valutazione,
1 a 14 del presente articolo. la trasparenza e l’integrità delle
amministrazioni pubbliche per lo svolgimento
dei suoi specifici compiti già trattati nei
precedenti paragrafi e, in particolare, dai
commi 1 a 14 dell’articolo 1 della legge n. 190.
40. I titoli e i curricula riferiti ai soggetti di cui al 40. La disposizione include i titoli e i curricula
comma 39 si intendono parte integrante dei dei soggetti di cui al comma precedente tra i
dati comunicati al Dipartimento della funzione dati comunicati al Dipartimento della Funzione
pubblica. pubblica.
41. Nel capo II della legge 7 agosto 1990, n. 41. E’ introdotto l'obbligo di astensione del
241, dopo l'articolo 6 e' aggiunto il seguente: responsabile del procedimento e dei titolari
«Art. 6-bis. - (Conflitto di interessi). - 1. Il degli uffici competenti ad adottare pareri,
responsabile del procedimento e i titolari degli valutazioni tecniche, atti endoprocedimentali e
uffici competenti ad adottare i pareri, le il provvedimento finale in caso di conflitto di
valutazioni tecniche, gli atti interessi, segnalando ogni situazione di
endoprocedimentali e il provvedimento finale conflitto anche potenziale.
devono astenersi in caso di conflitto di
interessi, segnalando ogni situazione di
conflitto, anche potenziale».
46. Dopo l'articolo 35 del decreto legislativo 30 46. Si introduce l’incompatibilità per la
marzo 2001, n. 165, e' inserito il seguente: prevenzione del fenomeno della corruzione
«Art. 35-bis. - (Prevenzione del fenomeno della nella formazione di commissioni e assegnazioni
corruzione nella formazione di commissioni e agli uffici.
nelle assegnazioni agli uffici) - 1. Coloro che sono stati condannati, anche con
Coloro che sono stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per i reati
sentenza non passata in giudicato, per i reati previsti nel capo I del titolo II del libro secondo
previsti nel capo I del titolo II del libro secondo del codice penale (“Dei delitti dei pubblici
del codice penale: a) non possono fare parte, ufficiali contro la pubblica amministrazione”):
anche con compiti di segreteria, di commissioni a) non possono fare parte, anche con compiti di
per l'accesso o la selezione a pubblici impieghi; segreteria, di commissioni per l’accesso o la
b) non possono essere assegnati, anche con selezione a pubblici impieghi;
funzioni direttive, agli uffici preposti alla b) non possono essere assegnati, anche con
gestione delle risorse finanziarie, funzioni direttive, agli uffici preposti alla
all'acquisizione di beni, servizi e forniture, gestione delle risorse finanziarie,
nonche' alla concessione o all'erogazione di all’acquisizione di beni, servizi e forniture,
sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari nonché alla concessione o all’erogazione di
o attribuzioni di vantaggi economici a soggetti sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari
pubblici e privati; c) non possono fare parte o attribuzioni di vantaggi economici a soggetti
delle commissioni per la scelta del contraente pubblici e privati;
per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, c) non possono fare parte delle commissioni
per la concessione o l'erogazione di per la scelta del contraente per l’affidamento di
sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, lavori, forniture e servizi, per la concessione o
nonche' per l'attribuzione di vantaggi l’erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi,
economici di qualunque genere. 2. La ausili finanziari, nonché per l’attribuzione di
disposizione prevista al comma l integra le leggi vantaggi economici di qualunque genere.
e regolamenti che disciplinano la formazione di
commissioni e la nomina dei relativi segretari».
47. All'articolo 11 della legge 7 agosto 1990, n. 47. E’ introdotto l’obbligo di motivazione ex art.
241, al comma 2, e' aggiunto, in fine, il 3 della legge 241/1990 per gli accordi tra
seguente periodo: «Gli accordi di cui al amministrazione e privati ex art. 11 della legge
presente articolo devono essere motivati ai 241/1990.
sensi dell'articolo 3».
48. Il Governo e' delegato ad adottare, entro 48. Il Governo è delegato ad adottare un
sei mesi dalla data di entrata in vigore della decreto legislativo per la disciplina organica
presente legge, un decreto legislativo per la degli illeciti e relative sanzioni disciplinari
disciplina organica degli illeciti, e relative correlati al superamento dei termini di
sanzioni disciplinari, correlati al superamento definizione dei procedimenti amministrativi
dei termini di definizione dei procedimenti secondo i seguenti principi e criteri direttivi:
amministrativi, secondo i seguenti principi e a) omogeneità degli illeciti connessi al ritardo,
criteri direttivi: a) omogeneita' degli illeciti superando le logiche specifiche dei differenti
connessi al ritardo, superando le logiche settori delle PPAA;
specifiche dei differenti settori delle pubbliche b) omogeneità dei controlli da parte dei
amministrazioni; b) omogeneita' dei controlli dirigenti, volti a evitare ritardi;
da parte dei dirigenti, volti a evitare ritardi; c) c) omogeneità, certezza e cogenza nel sistema
omogeneita', certezza e cogenza nel sistema delle sanzioni, sempre in relazione al mancato
delle sanzioni, sempre in relazione al mancato rispetto dei termini
rispetto dei termini.
51. Dopo l'articolo 54 del decreto legislativo 30 51. Il comma 51 ha previsto l’inserimento
marzo 2001, n. 165, e' inserito il seguente: dell’articolo 54‐bis al D.lgs. n.165/2001 e s.m.i.
«Art. 54-bis. - (Tutela del dipendente pubblico concernente la tutela del dipendente pubblico
che segnala illeciti). - 1. Fuori dei casi di che segnala illeciti. La nuova disciplina prevede
responsabilita' a titolo di calunnia o una particolare tutela in favore del pubblico
diffamazione, ovvero per lo stesso titolo ai dipendente che denuncia all'autorità giudiziaria
sensi dell'articolo 2043 del codice civile, il o alla Corte dei conti, ovvero riferisce al proprio
pubblico dipendente che denuncia all'autorita' superiore gerarchico condotte illecite di cui
giudiziaria o alla Corte dei conti, ovvero abbia saputo in ragione del rapporto di lavoro.
riferisce al proprio superiore gerarchico È ribadito che il dipendente non può essere
condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza sanzionato licenziato o sottoposto a una misura
in ragione del rapporto di lavoro, non puo' discriminatoria, diretta o indiretta, avente
essere sanzionato, licenziato o sottoposto ad effetto sulle condizioni di lavoro per motivi
una misura discriminatoria, diretta o indiretta, collegati direttamente o indirettamente
avente effetti sulle condizioni di lavoro per ovviamente fuori dai casi di calunnia e/o
motivi collegati direttamente o indirettamente diffamazione. La norma ha la finalità di tutelare
alla denuncia. 2. Nell'ambito del procedimento i dipendenti pubblici che denunciano illeciti alle
disciplinare, l'identita' del segnalante non puo' autorità competenti o ai propri superiori
essere rivelata, senza il suo consenso, sempre gerarchici. La tutela è assicurata mediante il
che la contestazione dell'addebito disciplinare divieto di rivelare il nome del denunciante,
sia fondata su accertamenti distinti e ulteriori mediante la sottrazione della nota contenente
rispetto alla segnalazione. Qualora la la denuncia all’accesso e mediante il divieto di
contestazione sia fondata, in tutto o in parte, sanzionare, licenziare e sottoporre a misure
sulla segnalazione, l'identita' puo' essere discriminatorie il denunciante. L’identità del
rivelata ove la sua conoscenza sia denunciante può essere resa nota solo ove ciò
assolutamente indispensabile per la difesa sia indispensabile per la difesa dell’incolpato.
dell'incolpato. 3. L'adozione di misure
discriminatorie e' segnalata al Dipartimento
52. Per l'efficacia dei controlli antimafia nelle 52. La disposizione prevede l’istituzione di un
attivita' imprenditoriali di cui al comma 53, registro dei fornitori per rendere più efficaci i
presso ogni prefettura e' istituito l'elenco dei controlli antimafia
fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di
lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione
mafiosa operanti nei medesimi settori.
L'iscrizione negli elenchi della prefettura della
provincia in cui l'impresa ha sede soddisfa i
requisiti per l'informazione antimafia per
l'esercizio della relativa attivita'. La prefettura
effettua verifiche periodiche circa la perdurante
insussistenza dei suddetti rischi e, in caso di
esito negativo, dispone la cancellazione
dell'impresa dall'elenco.
58. All'articolo 135, comma l, del codice di cui al 58. Il comma 58 introduce una rilevante
decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, dopo modifica all’articolo 135, comma 1 del codice
le parole: «passata in giudicato» sono inserite dei contratti di cui al decreto legislativo 12
le seguenti: «per i delitti previsti dall'articolo aprile 2006, n.163, e prevede l’immediata
51, commi 3-bis e 3-quater, del codice di risoluzione del contratto di appalto da parte del
procedura penale, dagli articoli 314, primo responsabile del procedimento: nei confronti
comma, 316, 316-bis, 317, 318, 319, 319-ter, dell’appaltatore qualora sia intervenuta
319-quater e 320 del codice penale, nonche'». l'emanazione di un provvedimento definitivo
che dispone l'applicazione di una o più misure
di prevenzione di cui agli artt. 6 e 67 del
decreto legislativo n.159 del 6/9/2011 e cioè la
misura di prevenzione della sorveglianza
speciale di pubblica sicurezza o una delle
misure di prevenzione previste dal libro I, titolo
I, capo II del medesimo D.lgs.n. 159/2011; nei
confronti dell’appaltatore qualora sia
intervenuta sentenza di condanna passata in
giudicato per: a) delitti previsti dall’articolo 51,
commi 3 bis e 3 quater , del codice di
procedura penale (i delitti, consumati o tentati,
di cui agli articoli 416, sesto e settimo comma,
416, realizzato allo scopo di commettere delitti
previsti dagli articoli 473 e 474, 600, 601, 602,
416 bis e 630 del codice penale, per i delitti
commessi avvalendosi delle condizioni previste
dal predetto articolo 416 bis ovvero al fine di
agevolare l'attività delle associazioni previste
dallo stesso articolo, nonché per i delitti previsti
dall'articolo 74 del testo unico approvato con
decreto del Presidente della Repubblica 9
ottobre 1990, n.309, dall'articolo 291 quater
del testo unico approvato con decreto del
Presidente della Repubblica 23 gennaio 1973,
n. 43, e dall'articolo 260 del decreto legislativo
3 aprile 2006, n.1529); b) per delitti previsti
dall’articolo dagli articoli 314, primo comma,
316, 316 bis , 317, 318, 319, 319 ter ,319 quater
e 320 del codice penale; c) per reati di usura,
62. All'articolo l della legge 14 gennaio 1994, n. 62. Il comma 62 modifica la legge 20/1994
20, dopo il comma 1-quinquies sono inseriti i inserendo commi 1-sexies e 1-septies all’art. 1.
seguenti: Nel giudizio di responsabilità in tema di danno
«1-sexies. Nel giudizio di responsabilita', all’immagine della PA derivante dalla
l'entita' del danno all'immagine della pubblica commissione di un reato contro la stessa
amministrazione derivante dalla commissione pubblica amministrazione accertato con
di un reato contro la stessa pubblica sentenza passata in giudicato, l’entità del
amministrazione accertato con sentenza danno si presume, salvo prova contraria, pari al
passata in giudicato si presume, salva prova doppio della somma di denaro o del valore
contraria, pari al doppio della somma di denaro patrimoniale di altra utilità illecitamente
o del valore patrimoniale di altra utilita' percepita dal dipendente. In tali giudizi di
illecitamente percepita dal dipendente. 1- responsabilità il sequestro conservativo è
septies. Nei giudizi di responsabilita' aventi ad concesso in tutti i casi di fondato timore di
oggetto atti o fatti di cui al comma 1-sexies, il attenuazione della garanzia del credito erariale.
sequestro conservativo di cui all'articolo 5,
comma 2, del decreto-legge 15 novembre
1993, n. 453, convertito, con modificazioni,
dalla legge 14 gennaio 1994, n. 19, e' concesso
in tutti i casi di fondato timore di attenuazione
della garanzia del credito erariale».
63. Il Governo e' delegato ad adottare, senza 63- 64- 65 Le disposizioni in esame disciplinano
nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, le ipotesi di ineleggibilità e incandidabilità
entro un anno dalla data di entrata in vigore conferendo al Governo apposita delega.
della presente legge, un decreto legislativo
recante un testo unico della normativa in
materia di incandidabilita' alla carica di
membro del Parlamento europeo, di deputato
e di senatore della Repubblica, di
incandidabilita' alle elezioni regionali,
provinciali, comunali e circoscrizionali e di
divieto di ricoprire le cariche di presidente e di
componente del consiglio di amministrazione
dei consorzi, di presidente e di componente dei
consigli e delle giunte delle unioni di comuni, di
consigliere di amministrazione e di presidente
delle aziende speciali e delle istituzioni di cui
all'articolo 114 del testo unico delle leggi
sull'ordinamento degli enti locali, di cui al
decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267, e
successive modificazioni, di presidente e di
componente degli organi esecutivi delle
comunita' montane.
66. Tutti gli incarichi presso istituzioni, organi 66 – 74. Le disposizioni disciplinano le ipotesi di
ed enti pubblici, nazionali ed internazionali messa fuori ruolo dei magistrati ordinari e
attribuiti in posizioni apicali o semiapicali, speciali e degli avvocati dello Stato conferendo
compresi quelli di titolarita' dell'ufficio di apposita delega al Governo.
gabinetto, a magistrati ordinari, amministrativi,
contabili e militari, avvocati e procuratori dello
Stato, devono essere svolti con contestuale
collocamento in posizione di fuori ruolo, che
deve permanere per tutta la durata
dell'incarico. Gli incarichi in corso alla data di
entrata in vigore della presente legge cessano
di diritto se nei centottanta giorni successivi
non viene adottato il provvedimento di
collocamento in posizione di fuori ruolo.
75. Al codice penale sono apportate le seguenti 75 - Le disposizioni di cui al comma 75 ss.
modificazioni: a) all'articolo 32-quater, dopo le prevedono numerose modifiche alla disciplina
parole: «319-bis,» sono inserite le seguenti: penalistica e soprattutto una significativa
«319-quater,»; b) all'articolo 32-quinquies, riforma dei delitti dei pubblici ufficiali contro la
dopo le parole: «319-ter» sono inserite le pubblica amministrazione.
seguenti: «, 319-quater, primo comma,»; c) al In specifico:
primo comma dell'articolo 314, la parola: «tre»
e' sostituita dalla seguente: «quattro»; d) 1. aumenta il minimo sanzionatorio della
l'articolo 317 e' sostituito dal seguente: «Art. reclusione per il reato di peculato, del
317. - (Concussione). - Il pubblico ufficiale che, reato di abuso di ufficio e di altre
abusando della sua qualita' o dei suoi poteri, componenti sanzionatorie di alcune
costringe taluno a dare o a promettere fattispecie attraverso l’aumento delle
indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra
utilita' e' punito con la reclusione da sei a dodici pene principali previste;
anni»; e) all'articolo 317-bis, le parole: «314 e 2. ridefinisce il reato di concussione,
317» sono sostituite dalle seguenti: «314, 317, introducendo la fattispecie di
319 e 319-ter»; f) l'articolo 318 e' sostituito dal concussione per induzione e limitando
seguente: «Art. 318. - (Corruzione per
l'esercizio della funzione). - Il pubblico ufficiale la concussione per costrizione al solo
che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi pubblico ufficiale;
poteri, indebitamente riceve, per se' o per un 3. distingue la corruzione propria, relativa
terzo, denaro o altra utilita' o ne accetta la al compimento di un atto contrario ai
promessa e' punito con la reclusione da uno a doveri di ufficio, dalla corruzione
cinque anni»; g) all'articolo 319, le parole: «da
due a cinque» sono sostituite dalle seguenti: impropria, rimodulando quindi la figura
«da quattro a otto»; h) all'articolo 319-ter sono delittuosa;
apportate le seguenti modificazioni: 1) nel 4. punisce la corruzione tra privati con la
primo comma, le parole: «da tre a otto» sono reclusione da uno a tre anni,
sostituite dalle seguenti: «da quattro a dieci»;
2) nel secondo comma, la parola: «quattro» e' provvedendo a sanare una lacuna;
sostituita dalla seguente: «cinque»; i) dopo introduce la nuova fattispecie delittuosa del
l'articolo 319-ter e' inserito il seguente: «Art. traffico di influenze illecite, prevedendo una
319-quater. - (Induzione indebita a dare o
promettere utilita'). - Salvo che il fatto pena da uno a tre anni di reclusione.
costituisca piu' grave reato, il pubblico ufficiale
o l'incaricato di pubblico servizio che, abusando
della sua qualita' o dei suoi poteri, induce
taluno a dare o a promettere indebitamente, a
lui o a un terzo, denaro o altra utilita' e' punito
con la reclusione da tre a otto anni. Nei casi
previsti dal primo comma, chi da' o promette
denaro o altra utilita' e' punito con la reclusione
fino a tre anni»; l) all'articolo 320, il primo
comma e' sostituito dal seguente: «Le
disposizioni degli articoli 318 e 319 si applicano
anche all'incaricato di un pubblico servizio»; m)
all'articolo 322 sono apportate le seguenti
modificazioni: 1) nel primo comma, le parole:
«che riveste la qualita' di pubblico impiegato,
per indurlo a compiere un atto del suo ufficio»
sono sostituite dalle seguenti: «, per l'esercizio
delle sue funzioni o dei suoi poteri»; 2) il terzo
comma e' sostituito dal seguente: «La pena di
cui al primo comma si applica al pubblico
ufficiale o all'incaricato di un pubblico servizio
che sollecita una promessa o dazione di denaro
Art. 2
Clausola di invarianza
1. Dall'attuazione della presente legge non
devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico
della finanza pubblica.
2. Le amministrazioni competenti provvedono
allo svolgimento delle attivita' previste dalla
presente legge con le risorse umane,
strumentali e finanziarie disponibili a
legislazione vigente.