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Cirsu
S.p.A.
Relazione
al
Presidente
del
CdA
Guido
Ortolani
Dottore
Commercialista
–
Revisore
Legale
PREMESSA...................................................................................................................................................... 1
1) ANALISI DI BILANCIO.............................................................................................................................3
Abstract ............................................................................................................................................................... 3
1.1) Brevi considerazioni ............................................................................................................................... 3
1.1) Riclassificazione Stato Patrimoniale ...................................................................................................... 5
1.2) Riclassificazione del Conto Economico ................................................................................................. 7
1.3) Calcolo e rappresentazione di indici e margini patrimoniali- finanziari ................................................ 8
1.4) Calcolo e rappresentazione Indicatori Economici ............................................................................... 13
2) RILIEVI CONGRUITA' POSTE DI BILANCIO.................................................................................. 18
2.1) Aspetti di rilevanza lieve o trascurabile: .............................................................................................. 17
2.2) Aspetti di elevata rilevanza: ................................................................................................................. 17
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Abstract
Premessa
Il sottoscritto Guido Ortolani, dottore commercialista iscritto al n.765 sezione A dell’Ordine dei
Dottori Commercialisti di Teramo e Revisore Legale iscritto al n.158253 (con D.M. pubblicato
in gazzetta n.20 del 12/03/2010) ha coadiuvato il Dott. Prof. Andrea Ziruolo, neopresidente del
Consiglio di Amministrazione di Cirsu S.p.A. nelle attività di controllo contabile propedeutiche
all’implementazione di un nuovo indirizzo strategico aziendale.
L’attività di verifica ha inizialmente previsto la ricognizione dei dati di bilancio pubblicati presso
il Registro delle Imprese al fine di poter esprimere una prima valutazione in ordine alla
situazione economica finanziaria (infra cap.1).
Successivamente ha focalizzato l’attenzione su alcuni aspetti di rilevo concernenti la valutazione
di congruità di talune grandezze espresse in bilanci quali, a titolo di esempio, il valore del fondo
post mortem discarica (infra cap.2).
Infine ha approfondito le questioni legate al dissimile riconoscimento delle obbligazioni
reciproche tra Cirsu S.p.A. e la società controllata Sogesa S.p.A. (infra cap.3)
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Abstract
Capitolo
Primo
Analisi
di
Bilancio
Abstract
Si è proceduto alla riclassificazione dei valori di bilancio al fine di poter evidenziare le grandezze espressive della
situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società. Lo Stato Patrimoniale è stato riclassificato secondo il
criterio finanziario attraverso la sistemazione delle diverse voci per gradi decrescenti di liquidità. Sono si è proceduto
al calcolo e alla rappresentazione grafica dei principali indici e margini.
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Brevi
considerazioni
2. Disponibilità:
- Rimanenze 0 10.891 10.891 31.000
- Altre attività correnti 6.747 68.860 57.629 58.530
Totale 6.747 79.751 68.520 89.530
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Riclassificazione
Stato
Patrimoniale
E. PATRIMONIO NETTO:
- Capitale sociale 2.400.000 2.400.000 2.400.000 240.000
- Riserva legale 300.384 228.114 228.114 0
- Altre Riserve 439.821 1 0 -1
- Riserva sovrapprezzo azioni (distinzione) 0 0 0 1.383.394
- Altro 0 0 0 40.715
- Utile (perdita) portati a nuovo 0 0 -2.419.399 -11.309
- Utile (perdita) dell'esercizio -512.089 -2.419.399 -11.309 -1.412.219
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Riclassificazione
Stato
Patrimoniale
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Riclassificazione
del
Conto
Economico
Indice di
disponibilità 1,25 1,52 1,65 1,02 Capitale circolante lordo / Debiti a breve termine
(current ratio)
IL Capitale Investito si attesta a circa €13.000.000 con preponderanza di impieghi di breve periodo (l’attivo
corrente esprime il valore di € 11.728.516). Il Margine di struttura è positivo. Il grado di
patrimonializzazione non esprime valori tali da assegnare un elevato grado di solidità (il Patrimonio Netto è
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Calcolo
e
rappresentazione
di
indici
e
margini
patrimoniali-‐
finanziari
pari a € 2.628.116 su di un totale CI di circa €13.000.000) tuttavia consente livelli di leverage accettabili
considerati i riflessi in CE sull’onerosità dei finanziamenti attinti.
La forte perdita di esercizio, di cui l’accantonamento per perdite della partecipata Sogesa S.p.a. è stato
principale affluente, riduce fortemente il valore del Patrimonio Netto con grave pregiudizio del margine di
struttura (come si avrà modo di evidenziare nel prosieguo).
La configurazione del capitale investito si è ridotta di circa €2.000.000 ed adesso si attesta ad € 11.141.066 .
La differenza è ascrivibile alla diminuzione dei crediti verso l’impresa controllata Sogesa, alla riduzione del
valore contabile delle immobilizzazioni (per ammortamenti) e alla parziale dismissione di alcuni cespiti.
Nell’esercizio 2008 si osservano i valori più bassi di tutta la serie (2006-2009) riferibili alle macro
componenti della struttura finanziaria. La circostanza non è determinata da una riduzione dell’attività di
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Calcolo
e
rappresentazione
di
indici
e
margini
patrimoniali-‐
finanziari
gestione, le cui coordinazioni lucrative si attestano e/o superano valori precedenti. Si segnala una forte
riduzione delle passività verso banche. Si riducono anche le immobilizzazioni materiali2.
Si segnala che nello stesso anno si è provveduto alla ricapitalizzazione della partecipata SOGESA S.p.A. il
cui valore viene iscritto al valore nominale. Il grado di patrimonializzazione è ancora sintomatico di un basso
grado di indipendenza finanziaria.
E’ possibile osservare, per l’esercizio 2009, un forte incremento delle componenti del capitale investito. Si
pensi all’incremento nell’anno della voce “Terreni e Fabbricati” per €4.780.301. L’incremento è dovuto, in
notevole parte (€3.206.291) per via dell’accoglimento delle voci a seguito della fusione con Cirsu patrimoni
S.p.A. La correlazione temporale fonti impieghi appare equilibrata. Il grado di patrimonializzazione tuttavia
esprime valori marcatamente insufficienti determinando un grado limitato di indipendenza finanziaria
potenzialmente foriera di tensioni finanziarie. Si segnala infine che, la permanenza di un esiguo valore
positivo del PN si deve esclusivamente al “fondo sovrapprezzo azioni” determinatosi a seguito della fusione
e sulla cui congruità non è possibile, al momento, esprimere parere di congruità
Il Margine di struttura3 è dato dalla differenza tra il totale Patrimonio Netto e l’Attivo Immobilizzato. Valori
positivi dello stesso indicano il finanziamento delle immobilizzazioni attraverso mezzi di propria pertinenza.
2
Riconsegna del capannone dei beni durevoli a Cirsu Patrimonio SpA
3
Ci si riferisce al Margine di Struttura in senso stretto (non allargato)
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Calcolo
e
rappresentazione
di
indici
e
margini
patrimoniali-‐
finanziari
Il grafico mostra valori positivi unicamente per il primo anno tra quelli esaminati. Per gli anni successivi
l’indicatore esprime valori costantemente negativi indicando che gli investimenti necessitano copertura con
altre fonti di finanziamento (debiti). La situazione denota un minimo grado di autocopertura del capitale
fisso. Il dato assume valori fortemente negativi nell’esercizio 2009.
Il Capitale Circolante Netto (altrimenti definito Margine di Disponibilità) è dato dalla differenza: Attivo a
breve – Passivo a breve.
La riclassificazione di bilancio permette di osservare valori positivi del Margine di Disponibilità per tutto il
periodo analizzato. Tuttavia lo stesso margine si riduce in misura rilevante nell’esercizio 2009 lasciando
aperta la possibilità ad ulteriore riduzione per i periodi successivi.
I valori espressi dal CCN consentono di identificare una equilibrata composizione di Impieghi e Fonti avuto
riguardo la loro correlazione “temporale”. Tuttavia la congiunta osservazione di CCN e MdS indica che,
seppur nel rispetto di una adeguata correlazione temporale fonti/impieghi, il grado di autocopertura
dell’attivo fisso si attesa su valori decisamente esigui.
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Calcolo
e
rappresentazione
di
indici
e
margini
patrimoniali-‐
finanziari
Il Margine di Tesoreria è dato dalla differenza tra le Liquidità totali (immediate + differite) – Passività a
breve. L’espressione assunta dal Margine di Tesoreria riesce a confermare l’adeguatezza della correlazione
temporale tra Attività e Passività.
Il grado di “Indipendenza Finanziaria” è misurato dal rapporto: Capitale proprio / Totale degli impieghi4 x 100 .
L’indicatore esprime valori manifestamente insufficienti. La prevalente dottrina5 è concorde nel suggerire
(fatte salve alcune eccezioni) un valore minimo del 30%. Si noti come il rapporto identifichi – diversamente
– ben più esigui, segnalando un grado di patrimonializzazione del tutto insufficiente rispetto alla misura degli
Impieghi. La forte perdita dell’esercizio 2007 originata per parte maggiore dalla previsione degli
4
Con il termine “Totale Impieghi” intendiamo il complessivo capitale investito nella somma delle componenti Capitale
Immobilizzato e Capitale Circolante
5
Cfr. Luppi F., Analisi dei bilanci aziendali, Cosa & Come, 1994 pag.52; Avi S.M., Bilancio Riclassificato e Analisi
per Indici, Il Sole 24 Ore, 2004.
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Calcolo
e
rappresentazione
di
indici
e
margini
patrimoniali-‐
finanziari
accantonamenti per rischi6 ha ridotto notevolmente il valore del capitale Proprio (che passa da € 2.628.116 del
2006 a € 208.716 del 2007). Il grado Indipendenza Finanziaria – che già nel 2006 non esprime valori auspicabili –
scende sotto la soglia del 2% nel 2007 senza mai superare la soglia del 2,5% negli anni successivi, fino a
evidenziare una percentuale dell’1,34% nel 2009 (per ogni 100 € investite in Cirsu S.p.A. soltanto 1,34 euro
sono fornite dai proprietari). L’azienda – dunque – vede fortemente compromessa la propria “indipendenza
finanziaria”, circostanza alla quale è possibile, senza dubbio alcuno, ricondurre l’attuale momento di crisi.
La medesima situazione è confermata dal complementare indicatore “leverage” dato dal rapporto tra Capitale
Investito e Patrimonio Netto
Si premette che, l’analisi economica, seppur utile per la comprensione delle complessive dinamiche
economiche, risulta fortemente dipendente dalle coordinazioni lucrative della partecipata Sogesa S.p.A.,
definita “braccio operativo” di Cirsu S.p.A. Si rammenda infatti che, Sogesa S.p.A. si lega alle sorti
economiche di Cirsu, non soltanto per il rapporto di controllo partecipativo, ma anche, e soprattutto, dal fatto
che, il complesso impiantistico di Cirsu S.p.A. è affidato in concessione alla stessa Società Sogesa SpA.
Pertanto il valore segnaletico dell’analisi di bilancio deve attenuarsi nella consapevolezza che, gran parte dei
valori espressi dalle voci, rappresentano a loro volta il riflesso dell’attività produttiva di Sogesa, sulla cui
operatività si consiglia di estendere l’indagine al fine di poter apprezzare compitamente il grado di efficienza
economica.
Principali
Aggregati
Sulla base del CE riclassificato a valore aggiunto si è proceduto al calcolo dei seguenti indicatori.
6
Nello specifico i fondi rischi sono stati costituiti anche in previsione della perdita della società controllata Sogesa
S.p.A. Perdita che poi ha avuto manifestazione confermando la congruità dei fondi costituiti.
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)Calcolo
e
rappresentazione
Indicatori
Economici
ROI -2,93% -18,97% 1,20% 1,54% Risultato operativo / Capitale investito x 100
ROD 3,69% 6,51% 9,70% 3,85% Oneri finanziari netti / Fonti esterne x 100
Il ROE (Return On Equity) esprime la redditività del capitale proprio ed è definito dal rapporto percentuale
tra Risultato Netto e Capitale Proprio.
E’ possibile osservare, come l’indice ROE presenti valori negativi. L’utile di esercizio (numeratore del
rapporto) evidenzia – infatti - valori negativi in tutta la serie (2006/2009) con picchi elevatissimi
nell’esercizio 2007 e 2009.
Il ROI (Return On Investiment) esprime la redditività del capitale investito nella gestione caratteristica ed è
dato dal rapporto percentuale tra il Risultato operativo e il totale Capitale Investito.
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)Calcolo
e
rappresentazione
Indicatori
Economici
La Redditività Operativa si attesta su valori negativi per gli esercizi 2006-2007 e comunque esigui negli anni
successivi. Il giudizio negativo sul Roi deve tuttavia attenuarsi in una rilettura che tiene conto della positività
dei valori espressivi del “Valore Aggiunto” e del “Margine Operativo Lordo”.
VALORE
1.293.066 2.563.011 2.463.926 2.395.038
AGGIUNTO
Costo del
-49.381 -29.468 -65.528 -135.675
personale
Oneri diversi di
-852.243 -990.433 -956.774 -75.697
gestione
MARGINE
391.442 1.543.110 1.441.624 2.183.666
OPERATIVO
LORDO
La congiunta disamina degli indicatori Roe (espressivo della redditività del Capitale Netto) e Roi (espressiva
della redditività operativa, mette in luce una fortissima distanza tra i due valori. La circostanza in parola è
riconducibile – per parte maggiore – all’elevato tasso di incidenza della gestione extra caratteristica
(rappresentata graficamente dal grafico TIGEC)
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)Calcolo
e
rappresentazione
Indicatori
Economici
E’ possibile – in sintesi - affermare che il Roe è influenzato dal divario esistente tra il Margine operativo e
l’Utile/Perdita netti, divario che a sua volta è motivato dal risultato della gestione finanziaria e straordinaria.
Per dovere di completezza si segnala che il sottoscritto, in fase di riclassificazione di bilancio 2007, ha deciso
di collocare il fondo rischi e oneri (previsti a fronte della perdita presunta sulla controllata Sogesa S.p.A.) tra
i costi operativi, in quanto la funzione di coordinamento e controllo di Cirsu S.p.A., nonché la qualificazione
di Sogesa S.p.A. quale “braccio operativo” di Cirsu, ne ha giustificato la previsione.
All’opposto, per il bilancio 2009, nel rispetto delle precise indicazioni in Nota Integrativa volte a qualificarne
il carattere di straordinarietà, il sottoscritto ha collocato parte degli accantonamenti per rischi e oneri tra le
componenti di reddito straordinarie.
Il ROD (Return on Debts) esprime la redditività del Capitale di terzi ed è rappresentativa dell’onerosità dei
finanziamenti promananti da terze economie. Nel calcolo ai nostri fini sono stati considerati esclusivamente i
debiti verso gli Istituti Bancari e gli interessi passivi agli stessi corrisposti.
La riduzione del grado di indipendenza finanziaria (infra paragrafo 1.4)alimenta la crescita dell’onerosità
dei finanziamenti attinti. Il Rod passa dal 3.6% (circa) del 2006 al 7% del 2007 fino a toccare il 10% nel
2008. Nel 2009 il Rod torna ad esprimere valori medi analoghi a quelli osservabili nel mercato dei
finanziamenti. Ciò si deve presumibilmente ad una diversa composizione di durata che favorisce fonti di
lungo periodo la cui onerosità risulta controllabile con maggiore efficacia rispetto alle linee di credito a breve
e alle operazioni di anticipazione su crediti.
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)Calcolo
e
rappresentazione
Indicatori
Economici
Capitolo
secondo
Rilievi
Congruità
poste
di
Bilancio
A)Bilancio di ex chiuso al 31/12/07 : La voce 22 del CE corrispondente al “totale Imposte redd. (ex,
correnti, differite e anticipate)” riporta l’errato valore di € 136.881 in luogo dell’esatto valore pari ad €
153.574 (somma delle voci 22a e 22b, rispettivamente € 33.944 e € 119.630)
Giudizio: Si ritiene la circostanza mero errore formale che non pregiudica la corretta valorizzazione del
risultato di esercizio. Per chiarezza si segnala la correzione dell’errore visibile nel successivo bilancio chiuso
al 31/12/2008, cui alla voce 22 CE relativa alla sezione dedicata all’esercizio 2007 viene riportato il valore
corretto. La difformità di tali valori non è rilevata in Nota Integrativa
Giudizio: La circostanza non permette di interpretare con sufficiente chiarezza l’effettiva durata dei
finanziamenti in essere (nell’esercizio 2007) con gli istituti bancari.
La relazione sulla gestione al bilancio chiuso al 31.12.2009, elencando i fatti straordinari intervenuti
nell’ambito della gestione dell’attività di Cirsu S.p.A. chiarisce gli eventi che hanno portato all’adeguamento
del fondo post-mortem della discarica:
Premesso che:
Il progetto di chiusura di cui alla perizia depositata dall’Ing. Giammattei nel marzo 2010 determina un
importo complessivo per le attività di chiusura, di gestione post-operativa e di piano di sorveglianza e
controllo pari a € 4.692.020,12 (comprensivo di somme per competenze tecniche e imprevisti). La previsione
di tali costi avrebbe dovuto imporre l’accantonamento complessivo del fondo per un totale di € 4.692.20,12 e
quindi, considerando che il saldo del conto 30.15.800 “Fondo Discarica Post-mortem” ammontava al
31/12/2009 ad € 2.528.446,00, si sarebbe dovuto procedere ad un ulteriore adeguamento prudenziale (da
iscriversi in bilancio al 31.12.2009) per il rimanente importo di € 2.163.574,12 . Tuttavia nel bilancio 2009
viene previsto un adeguamento di 1.363.574,12 con un saldo complessivo del conto “Fondo discarica post –
Mortem” pari ad €3.892.020,12 in luogo degli stimati € 4.692.020,12
Singolare appare la circostanza rappresentata nella Relazione sulla gestione nella quale viene descritta la
rapida decisione del CdA di richiedere un parere all’Ing. Giammattei e sulla base di quel parere rivedere al
ribasso l’adeguamento del fondo post–mortem.
La semplice osservanza del principio della prudenza avrebbe dovuto fare salve le determinazioni di cui al
progetto di chiusura e post-chiusura tenuto altresì conto della dissimile forma degli atti e, segnatamente,
1) il progetto di chiusura e post chiusura (come da perizia giurata dell’Ing. Giammattei) che ha
determinato l’adeguamento del fondo per € 2.163.574,12
2) il parere (sempre a cura dell’Ing. Giammattei) notificato con lettera a Cirsu S.p.A., che segnala la
possibilità di conseguire economie nella coltivazione post-mortem per circa €800.000,00, valore che
è stato pedissequamente decurtato all’adeguamento del fondo, rideterminando lo stesso in €
1.363.574,12
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evidenze
contabili
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2.2)
Aspetti
di
elevata
rilevanza:
Giudizio: La rettifica alla bozza di bilancio, alla luce principio di prudenza da rispettare nella valutazione
delle poste di bilancio e nella considerazione delle circostanze sopra richiamate appare inopportuna; la
rideterminazione del valore del fondo ha permesso di iscrivere un minor costo per accantonamenti per €
800.000,00. L’attenta osservazione della configurazione del Patrimonio Netto dell’esercizio 2009 alimenta
fondate perplessità sull’adeguamento in parola: la contabilizzazione dell’adeguamento del fondo (così come
rilevato nella prima bozza) avrebbe una perdita superiore all’intero ammontare del Patrimonio Netto con
necessità di ricapitalizzazione attraverso nuovi apporti.
E. PATRIMONIO NETTO:
Si suggerisce pertanto al CdA in carica di verificare con maggiore attenzione la circostanza, al fine di
rilevare la congruità del fondo post-mortem per l’esercizio 2009 alla luce degli importanti aspetti
riconducibili al concetto di integrità del capitale aziendale a seguito delle valutazioni di bilancio.
Il Bilancio di esercizio 2009 non tiene conto delle contestazioni da parte dei comuni di Giulianova e Roseto
Degli Abruzzi, contestazioni che afferiscono a crediti vantati da Cirsu S.p.A. (regolarmente iscritti in
bilancio) di importo rilevante (circa €2.500.000,00) e che vengono notificate a Cirsu S.p.A. nell’esercizio
2009.
Giudizio: E’ corretto ritenere che il presidente del CdA in carica al momento della redazione del Bilancio
per l’esercizio 2009 avrebbe dovuto segnalare la circostanza nei documenti di bilancio e, ove avesse
ravvisato la possibilità di un contenzioso o di una definizione transattiva, avrebbe dovuto prevedere apposito
fondo per rischi ed oneri.
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contabili
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2.2)
Aspetti
di
elevata
rilevanza:
Capitolo
Terzo
Posizioni
reciproche
Cirsu
S.p.A.
/
Sogesa
S.p.A.
Trattasi di aspetti riconducibili, in taluni casi, al mancato accoglimento in bilancio di Cirsu S.p.A. di crediti
vantati dalla controllata Sogesa S.p.A., in altri casi, al disconoscimento dell’obbligazione (sempre
rappresentata da crediti vantati da Sogesa) ancorché Cirsu S.p.A. ne abbia prudenzialmente previsto il fondo
rischi in bilancio.
L’eterogeneità delle situazioni ne impone l’autonomo approfondimento che di seguito viene illustrato e che
ha comportato l’attenta disamina delle seguenti voci e dei seguenti documenti contabili:
• Conto “Fatture da Emettere” della società Sogesa S.p.A. e intestato alla società Cirsu S.p.A.
riguardante crediti di Sogesa vs. Cirsu, iscritti in bilancio Sogesa per competenza ma per i quali non
si è concretizzato il momento impositivo dell’emissione della fattura
• Conto “Fatture da Ricevere” della società Cirsu S.p.A. acceso alle posizioni debitorie vs. Sogesa
S.p.A. iscritte per il principio della competenza economica e per le quali non si sono ancora ricevuti
le fatture.
• Fatture Pro-Forma: si tratta di documenti emessi da Sogesa S.p.A. nei confronti di Cirsu S.p.A. per
attestare crediti di diversa natura.
Attesa una difforme contabilizzazione delle obbligazioni tra le due società la verifica è stata avviata al
precipuo scopo di
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contabili
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Posizioni
reciproche
Cirsu
S.p.A.
/
Sogesa
S.p.A..
Premessa
3.2)
Conto
reciproco
Fatture
da
emettere
(Sogesa)
–
Fatture
da
ricevere
(Cirsu)
Il conto fatture da emettere di Sogesa S.p.A. verso il cliente Cirsu S.p.A. ammonta al 31.12.2009 ad €
2.205.012,42
Il conto fatture da emettere assorbe già gli importi di diverse fatture proforma prodotte dalla stessa Sogesa
S.p.A., molte delle quali non riconosciute da Cirsu S.p.A. (che parimenti non riconosce il maggior credito
derivante dalla iscrizione nei bilanci Sogesa delle fatture da emettere ad esse riferibili).
FATT. DA EMETTERE/FATT. DA
2.205.012,42 -1.488.351,44
RICEVERE
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3.2)Conto
reciproco
Fatture
da
emettere
(Sogesa)
–
Fatture
da
ricevere
(Cirsu)
Tale importo non è riconosciuto dal Cirsu poiché di spettanza Consocoop. Per completezza si segnala che il
primo Sal dei lavori di chiusura venivano fatturati per l’importo complessivo da Sogesa a Cirsu, quest’ultima
provvedeva a rifatturare – secondo le percentuali del contratto – a Sogesa e a Consocoop. La Consocoop a
questo punto disconosceva la fattura (n.385/2006).
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contabili
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FATTURA
PROFORMA
N4
Per dettagli sulla posizione è possibile esaminare l’allegato B1 “Dettagli Fattura proforma n.4” che si
compone di ulteriori sub-allegati:
• B1a) Verbale CdA Cirsu n.19 del 22.12.2008 (cui si rimanda al punto sub.2 dell’ordine del giorno e
al punto sub.4 della deliberazione:
• B1b) Verbale riunione del 29.04.2000 – determinazione dei rapporti economico finanziari tra Cirsu
P.p.A, Sogesa S.p.A. e Cirsu Patrimonio S.p.A.
• B1c) Certificato relativo al 2° S.A.L.
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(tra
le
fatture
da
emettere
di
Sogesa
–
non
accolto
tra
le
fatture
da
ricevere
Cirsu)
N.B.:
tra le fatture da emettere di Sogesa – non accolto tra le fatture da ricevere Cirsu (che tuttavia prevede
l’importo nel Fondo Rischi
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(tra
le
fatture
da
emettere
di
Sogesa
–
non
accolto
tra
le
fatture
da
ricevere
Cirsu)
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FATTURE
PROFORMA
DEL
05.11.2010:
26/37
Cirsu
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FATTURE
PROFORMA
DEL
05.11.2010:
N.B) Tra le fatture da emettere Sogesa, non accolto tra le fatture da ricevere Cirsu.
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Cirsu
SpA
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Relazione
evidenze
contabili
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FATTURE
PROFORMA
DEL
05.11.2010:
Per le posizioni derivanti dalle fatture proforma del 05.11.2010 Cirsu disconosce gli addebiti avviando
copiosa corrispondenza della quale si fornisce dettaglio all’interno dell’allegato B2 “Evidenze Fatture
Proforma 12 – 13 – 14 del 05.11.2010) che contempla ulteriori sub-allegati:
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contabili
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FATTURE
PROFORMA
DEL
05.11.2010:
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Cirsu
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contabili
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Fatture
Proforma
del
15.10.2010
n.15
e
16.
Il Cirsu disconosce tali spese. Per dettagli si rimanda utilmente all’allegato B3 “Evidenze fatture proforma
del 15.10.2010 n.15 e 16”
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Cirsu
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evidenze
contabili
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Fatture
Proforma
del
15.10.2010
n.15
e
16.
Per fare chiarezza sull’importo è necessario effettuare una breve rassegna che riconduce alla prima evidenza
in bilancio di una differente contabilizzazione delle reciproche posizioni tra Cirsu S.p.A. e Sogesa S.p.A. già
dai bilanci in chiusura al 31.12.2007.
Dall’esame congiunto dei documenti contabili approvati alla data del 31/12/2007 emerge:
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evidenze
contabili
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POSIZIONI
CONTESTATE
DI
IMPORTO
RILEVANTE
Nella relazione sulla situazione patrimoniale al 31/12/2007 sottoscritta nel maggio 2008 da Sogesa SpA alla
voce “Crediti verso CIRSU SpA”, tale maggior credito viene giustificato come proveniente da
immobilizzazioni in corso riferibili a spese che Sogesa ha sostenuto sui beni di CIRSU e così classificato:
Nel successivo esercizio (2008) detto credito è stato incrementato di € 372.541,00 di cui € 345.541
proveniente dalla voce immobilizzazioni in corso e acconti come meglio specificato a pag. 14 della nota
integrativa Sogesa 2008 e € 27.000 da fattura (di cui si attende evidenza) relativa a lavori sull’impianto
insufflazione RSU, per cui nell’anno 2008 la voce “Crediti V/Cirsu” assume un importo complessivo
pari a € 1.553.516.
• € 621.734,46 riguardano il pagamento parziale di una fattura (tramite cessione credito) riferimento
fatt. Sogesa n. 791 del 29/12/2009 recante un importo complessivo di € 1.039.273,56.
• Con riferimento alla stessa fattura (791 del 29/12/2009) si specifica che la stessa attiene a lavori di
revamping di cui al punto 5 dell’accordo di garanzia firmato in data 30 luglio 2008 (Allegato A sub
A3) che è possibile dettgliare nel segue modo:
o € 95.821,68 Voce allocata nel bilancio Sogesa B) I 7 (€ 95.821,68 non rappresenta il costo
netto)
o € 621.734,46 Voce allocata nel bilancio Sogesa “Crediti V/Cirsu SpA”
o € 148.505,16 beni proprietà Sogesa.
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contabili
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POSIZIONI
CONTESTATE
DI
IMPORTO
RILEVANTE
Si segnala in tale importo è già ricompresa una parte riiferibile ai crediti vantati da Sogesa in relazione alla
perizia ex Gianforte € 267.413,00 per crediti provenienti da ex Perizia Gianforte e € 6.700 per fattura
integrata nell’anno 2008 .
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contabili
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POSIZIONI
CONTESTATE
DI
IMPORTO
RILEVANTE
Con la fattura proforma n.11 la Sogesa S.p.A. richiede una parte dei costi (€ 899.104,61) dei complessivi
€1.209.565,00 rappresentati dai valori che la perizia asseverata dal consulente tecnico di parte, Ing. Gianforte
determina in capo alle migliorie apportate da Sogesa su beni Cirsu S.p.A.
Nella relazione sulla situazione patrimoniale 2007 di Sogesa alla voce “Crediti verso Cirsu Patrimonio” si
riferisce a costi sostenuti da Sogesa nel periodo 2000/2006 (manutenzione straordinarie su beni Sogesa e
CIRSU). L’iscrizione nell’attivo di Sogesa del credito di € 1.206.565 è stata stralciata e ricondotti a voci
proprie dell’attivo i valori di proprietà Sogesa per un importo complessivo pari al valore netto di € 346.318,
inoltre sono stati ricondotti alla voce “Migliorie su beni di terzi” i valori a costo netto di beni di proprietà di
CIRSU con migliorie apportata da Sogesa per € 370.635, di fatto stralciando € 489.701 come anche riportato
in nota integrativa.
Secondo quanto evidenziatoci dal personale amministrativo Sogesa, il valore storico dei beni oggetto della
perizia al 31.12.2007 ammonta a € 980.918 così ripartito:
Poiché l’importo di € 267.413 è già compreso all’interno di € 931.781,54 l’unica parte eventualmente
rifondibile da CIRSU (ammesso il riconoscimento ex post delle spese di manutenzione straordinaria) è dato
dal costo netto di € _____________ .
RIEPILOGO
1) Le differenze di bilancio 2007 evidenziano un maggior credito di Sogesa pari a € 1.180.975 per
spese su impianti CIRSU. Nel 2008 si aggiungono ulteriori € 345.541 girocondati a credito V/Cirsu
+ € 27.000 per fattura intervento elettrico impianto insufflazione per un totale credito V/CIRSU per
€ 1.553.516 di cui l’importo di € 621.734,46 è stato già fatturato (accordo di garanzia) residuando
così un importo di € 931.781,54.
2) La perizia Gianforte ridetermina i valori da assegnare agli impianti di proprietà CIRSU/SOGESA per
complessivi € 1.206.565. Detto importo viene stralciato e riportato in contabilità Sogesa alla Voce
Immobilizzazioni materiali per € 346.318 e alla voce migliorie su beni di terzi per un importo di €
370.635. Nella parcella proforma n. 11 del 03/11/2010 Sogesa richiede un importo di € 899.104,61
che residua dopo l’assegnazione di € 307.460,39, a valore di perizia, alla voce crediti V/CIRSU.
3) In realtà le evidenze contabili di bilancio denotano la seguente situazione:
- valore netto al 2010 notevolmente inferiore per via dell’ammortamento effettuato in base
agli autilizzi.
- Crediti V/CIRSU € 267.413 (già ricompresi all’interno della fattura proforma n.10 €
931.781,54).
Per dettagli si rimanda all’allegato B4 “evidenze fattura proforma n.11 ex perizia Gianforte”
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POSIZIONI
CONTESTATE
DI
IMPORTO
RILEVANTE
Si pone l’evidenza dunque sull’erronea contabilizzazione dei valori della fattura proforma 11 (ex perizia
Gianforte) dovuta all’inclusione di importo già contabilizzato tra i crediti Cirsu vantati Sogesa (fattura
proforma n.10) .
Inoltre si segnala che la richiesta avanzata nel 2007 (e riproposta con successiva fattura proforma 11 del
03/11/2010) per un importo di € 899.104,61 (che residua dopo l’assegnazione di € 307.460,39 alla voce
crediti v/Cirsu) non può che ingenerare perplessità sotto i profili di congruità contabile e quelli di mercato e
non ultimo, sotto il profilo di maturazione cronologica del credito iscritto in Bilancio Sogesa nel 2006 e
stralciato nel 2007, dunque:
1) Il momento genetico dell’obbligazione può sorgere unicamente nel previsto termine contrattuale
(2012 o data anteriore di cessazione dei rapporti tra Cirsu e Sogesa), pertanto non si ravvisa l’opportunità in
ordine all’iscrizione in bilancio del credito e la produzione della fattura proforma. Per lo stesso motivo
l’obbligazione artatamente creata non può originare eventuali frutti giuridici (interessi di mora, etc).
Per maggiore comprensione si rimanda all’allegato B4 “evidenze fattura proforma n.11 ex perizia
Gianforte”
3) Riflessione estendibile a tutte le posizioni non riconosciute da Cirsu e derivanti da spese sostenute da
Sogesa su beni di Cirsu
L’Accordo Quadro del 30.06.2000 che regolava i rapporti tecnico economici tra Cirsu e Sogesa Spa
disciplinava, all’art.21, la ripartizione delle spese di manutenzione degli impianti stabilendo che le stesse (sia
esse di natura ordinaria che straordinaria) fossero poste a carico di Sogesa S.p.A. riconoscendo ex ante che
l’onere economico relativo alla manutenzione ordinaria e straordinaria doveva intendersi ricompreso nelle
tariffe riconosciute dal Cirsu a Sogesa.
Il successivo “rinnovo” dell’accordo quadro del 24 marzo 2005 che sostituisce l’accordo del 30.06.2000
dispone all’art.21 che “la manutenzione ordinaria dell’impianto, nonché la pulizia dell’intera area impianto
è a totale carico di Sogesa” aggiungendo poi “[…] L’onere economico relativo alla manutenzione
dell’intera struttura impiantistica è ricompreso nelle varie tariffe riconosciute dal Cirsu spa alla Sogesa”.
L’art. 24 obbliga Sogesa a rimettere al Cirsu relazioni periodiche sull’andamento dei servizi e degli impianti.
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evidenze
contabili
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3.3)
Riflessioni
su
posizioni
reciproche
Infine, l’art.41 disciplina la clausola compromissoria per dirimere eventuali controversie in ordine
all’accordo.
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3.3)
Riflessioni
su
posizioni
reciproche