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Con l’introduzione del metodo di calcolo delle norme UNI TS 11300:2014 e gli
obblighi di verifica per il progetto definiti dalla Legge 90/2013, i ponti termici
assumono un ruolo di fondamentale importanza nel calcolo energetico dell’edificio.
Indice dei contenuti mostra
Introduzione
Con questo focus tecnico analizziamo alcune delle richieste iniziando dagli
obblighi normativi e valutando opportunità e differenze tra i diversi metodi di
calcolo e modellazione.
TERMOLOG mette a disposizione molti strumenti per definire i ponti termici secondo
diversi livelli di dettaglio: con il Modulo PONTI TERMICI FEM è possibile calcolare
ponti termici con geometria qualsiasi con un solutore ad elementi finiti ed
eseguire le verifiche di muffa o ancora determinare velocemente il valore della
discontinuità da un abaco con tipologie precalcolate.
TERMOLOG individua automaticamente i ponti termici dal disegno dell’edificio, li
aggiunge all’involucro rappresentandoli anche nella visualizzazione 3D per
garantire al professionista il massimo controllo sui dati inseriti.
Obblighi di norma in breve
Il calcolo del fabbisogno energetico può essere utilizzato per un duplice scopo: da
un lato consente la valutazione della prestazione energetica e la stima dei
consumi, dall’altro la progettazione di interventi e l’analisi dei miglioramenti
possibili. Allo stesso modo gli obblighi derivanti dall’attuale disciplina
normativa possono essere suddivisi in obblighi di calcolo e obblighi di verifica.
Obbligo di calcolo
Per rispondere a questa domanda realizziamo 4 casi pratici: i primi due sono
riferiti a un edificio esistente, gli altri due a un edificio nuovo. Per comodità
utilizzeremo lo stesso involucro modellato con TERMOLOG.
Caso 1 – Edificio ESISTENTE senza introduzione dei ponti termici
Calcoliamo tre tipologie di ponte termico partendo dal modello di involucro con il
Modulo Modulo PONTI TERMICI FEM: utilizziamo direttamente la stratigrafia creata
per l’edificio e otteniamo rapidamente il calcolo della trasmittanza termica
lineica interna ed esterna
Introduciamo con il Wizard dei Ponti termici i tre ponti appena calcolati. La
lunghezza di sviluppo del ponte è valutata automaticamente da TERMOLOG in funzione
della geometria dell’edificio: le dimensioni dei ponti termici sono computate lorde
o nette a seconda che si stia utilizzando il filo di riferimento esterno (al lordo)
o interno (al netto delle strutture e dei tramezzi).
Il risultato del calcolo standard per l’edificio esistente con i ponti termici è il
seguente.
Ricalcoliamo i ponti termici con il Modulo PONTI TERMICI FEM, utilizzando le nuove
stratigrafie.
In definitiva quindi è molto importante conteggiare i ponti termici anche nel caso
di edifici esistenti.
Individuare la tipologia di calcolo più indicata per i ponti termici.
Modulo PONTI TERMICI FEM abbina la rapidità dell’abaco con oltre 200 geometrie
predefinite alla precisione del calcolo ad elementi finiti che risolve infinite
combinazioni. È possibile modellare velocemente con un wizard che applica
automaticamente materiali e condizioni al contorno; oppure si può importare da DWG
e realizzare in tutta libertà il dettaglio di calcolo più adatto ad ogni
situazione.
Quando il ponte termico trova una perfetta corrispondenza con le tipologie definite
dall’abaco precalcolato notiamo che la forbice tra i due risultati è molto ridotta;
di contro in moltissimi altri casi e soprattutto per nuovi edifici la trasmittanza
della struttura e la composizione dei materiali non consentono di utilizzare questo
metodo con geometrie definite.
È obbligatorio valutare i ponti termici con un solutore agli elementi finiti?
Non c’è una risposta univoca a questa domanda, dipende dall’obiettivo del modello:
Altri ambiti in cui è necessaria la determinazione dei ponti con metodologia FEM
sono chiaramente correlati a particolari nodi costruttivi la cui geometria non è
contemplata dagli abachi o ancora perizie CTU su nodi mal progettati.