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11 maggio 2021 - 21:07 > Versione online

Diplomate ventisei nuove Guardie


Ecologiche Volontarie

3' di lettura11/05/2021
- Sabato 8 maggio si è svolto al Dipartimento di Giurisprudenza di Uniurb l'esame finale
del Corso di Vigilanza ecologica, con gli iscritti a distanza, tramite piattaforma zoom e i
membri della Commissione in presenza, rispettando tutte le regole del distanziamento. I
26 allievi GEV sono stati tutti ammessi e hanno tutti superato la prova orale dimostrando
grande preparazione e tanto entusiasmo.

Un percorso travagliato dapprima dalla pandemia, che dopo solo 5 lezioni in presenza
ha obbligato alla DAD, con una prova scritta nel mese di luglio 2020, sempre in DAD,
che ha consentito poi a coloro che l'hanno superata di procedere con la seconda parte
del Corso partecipando alle 13 uscite organizzate magistralmente dal Prof. Giuseppe
Dini Presidente del Raggruppamento GEV PU.
Nonostante le difficoltà non è venuto meno l'entusiasmo da parte degli allievi del corso,
seguito in particolare dal direttore, il professor Alberto Clini, docente di Diritto
Processuale amministrativo, dal professor Loriano Maccari Coordinatore del Corso
docente di Governo del territorio al Dipartimento di Giurisprudenza dell' Università di
Urbino, dai docenti impegnati nelle lezioni, dalla Regione Marche e dal Consigliere

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11 maggio 2021 - 21:07 > Versione online

Regionale Andrea Biancani.


Il Corso è stato organizzato da Università Urbino, Dipartimento di Giurisprudenza,
Raggruppamento GEV PU e Regione Marche. Un Corso unico nel suo genere, il Primo
in Italia studiato e svolto all'interno di un Ateneo, sempre rispettando la legge regionale
che ha istituito la figura della Guardia ecologica ovvero la n° 29 del 1992.
Le GEV assicurano alla Regione Marche la vigilanza ambientale richiestale dall'Unione
europa come da direttive.
Le 26 nuove Guardie ecologiche avranno le seguenti competenze:
a) segnalano agli organismi competenti le alterazioni ambientali, ipotizzandone, ove
possibile, cause e conseguenze e seguono gli effetti degli interventi di risanamento
ambientale;
b) collaborano, operando secondo le direttive da questi emanate, con gli enti e gli
organismi pubblici competenti alla vigilanza in materia di: inquinamento idrico, acustico e
atmosferico; gestione integrata dei rifiuti; escavazioni di materiali litoidi; polizia idraulica;
protezione della fauna e della flora; esercizio della caccia e della pesca; tutela del
patrimonio naturale e paesistico; difesa dagli incendi boschivi; osservanza delle
prescrizioni di polizia forestale; tutela degli animali da affezione e biodiversità. A tal fine
segnalano le infrazioni rilevate e precisano, ove possibile, le generalità del trasgressore;
c) accertano nei limiti dell'incarico ricevuto le violazioni, comportanti l'applicazione di
sanzioni amministrative, di disposizioni di leggi o di regolamenti nelle materie di
protezione del patrimonio naturale e dell'ambiente, tra cui anche quelle relative alle oasi
e zone di ripopolamento e cattura, nonché le violazioni dei provvedimenti istitutivi di
parchi e riserve e dei relativi strumenti di pianificazione e attuazione;
d) collaborano con le autorità competenti nei soccorsi in caso di pubbliche calamità o di
emergenze di carattere ecologico.
L'espletamento del servizio di vigilanza ecologica volontaria ha carattere gratuito e non
dà luogo a costituzione di rapporto di lavoro.
Un risultato di grande soddisfazione per tutto il Dipartimento di Giurisprudenza e per
l’Ateneo.

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