Sei sulla pagina 1di 33

La relazione mente-corpo nella Cura

Elisa Bassani 2021


Due questioni/domande

• 1.Fino a che punto la nostra esperienza mentale


ed emozionale che facciamo del mondo è
influenzata dalla nostra corporeità

• 2. Come possono interagire due entità così


diverse? La mente puramente apparentemente
spirituale e il corpo puramente materiale e fisico?
Perché questa lezione?

• La nostra/vostra pratica clinica dipende


dall’idea di essere umano che portiamo
dentro di noi, come risultato delle nostre
conoscenze, esperienze e della nostra
dimensione spirituale.
Perché parliamo di filosofia...

• Cosa sia la mente e come funzioni sono i


temi di complessi dibattiti che interessano
diverse discipline: psicologia, neuroscienze,
intelligenza artificiale, filosofia della mente.
La natura interdisciplinare è resa necessaria
dal fatto che nessuna disciplina presa
singolarmente rende giustizia della
complessità delle questioni.
Il dualismo cartesiano

• Secondo Cartesio (1596-1650) l'uomo non è


un'unica sostanza, ma è l'unione di due
sostanze, il corpo (res extensa) e la mente
(res cogitans). Le menti possiedono un libero
arbitrio, mentre i corpi sono soggetti alle
leggi della fisica.
Conseguenze storiche del dualismo
cartesiano

• Problema aperto: come possono interagire


due sostanze di tipo così diverso, una
puramente materiale e una puramente fisica?
• Accettazione di una concezione
meccanicistica della realtà e dell'uomo
prevalente nell'età moderna
• Il termine persona non si riferisce più all'essere
umano, ma lo connota solo attraverso ciò che
è mentale e spirituale
Video Simone: presentazione
• La medicina moderna nasce dalla
radicalizzazione del "Discorso sul metodo" di
Cartesio che aveva sancito la concezione di
un corpo come cosa. Ma questo è "un corpo
concepito dall'intelletto e non vissuto dalla
vita, un corpo in idea e non in carne e ossa,
un corpo che ha un male e non che ha
dolore, un corpo anatomico e non un
soggetto in vita." (Galimberti, 2002)
Introduzione alla fenomenologia

• È una corrente filosofica inaugurata da Husserl e


poi proseguita secondo differenti declinazioni da
filosofi come Heidegger (1889-1976), Merleau-
Ponty (1908-1961) Paul Recoeur (1913-1961),
Lèvinas (1905-1995), consiste nell'indagare le
modalità con cui si costituisce l'esperienza che
facciamo del mondo , cercando di capire da dove
traggano la propria validità gli oggetti di tale
esperienza, da quelli più semplici, come gli oggetti
della nostra vita quotidiana, a quelli più complessi,
come gli enti matematici, i princìpi della logica, le
leggi scientifiche ma anche e soprattutto gli Altri
soggetti.
Mente incarnata o disincarnata?

Consideriamo un essere umano pienamente


dotato di cognizione, completo nel corpo e
nella mente: cosa potremmo sottrargli
affinché cessi di essere tale?
L'esperimento di Dennet: la prospettiva della
mente disincarnata

• Dennet racconta la storia • "Mi invasero attacchi


della sua spedizione in una di panico e addirittura
missione organizzata dal nausea, resi ancora
più orribili
Pentagono, la quale dall'assenza della loro
prevede che il suo cervello fenomenologia legata
venga rimosso, conservato al corpo. Né scariche
in una vasca, ma lasciato di adrenalina, né
formicolio alle braccia,
in contatto con il corpo né batticuore, né
attraverso delle onde salivazione
radio...durante il premonitrice...Per un
procedimento il suo corpo momento mi illuse la
falsa speranza di una
muore, il suo cervello peró graduale
é ancora vivo nella riacquisizione del
vasca..." corpo..."
Qual è la prospettiva delle mente disincarnata?

• Non abbiamo bisogno di tutti gli arti per attivare


la cognizione. Possiamo sottrarre le parti
estranee al pensiero, cioè le parti di cui non ho
bisogno per poter pensare.

• La conclusione di Dennet: l’elaborazione delle


informazioni da parte di una rete neurale
garantisce le esperienze mentali, quindi il corpo
non dà contributi al sistema cognitivo.
• Video francesca: alcune riflessioni
Critiche fenomenologiche alla mente
disincarnata

• Per consentire ad un cervello in una vasca di


essere fenomenologicamente nel mondo e
non solo fisicamente in una vasca, dovrebbe
replicare il nostro sistema corporeo
(Gallagher, Zahavi, 2009)

• L'anatomia umana e la nostra struttura


scheletrica definiscono le nostre capacità di
essere nel mondo (Gallagher, Zahavi, 2009)
Critiche fenomenologiche alla mente

disincarnata: teoria enattiva della percezione

• La fenomenologia supporta la
teoria enattiva della
percezione: la percezione • "Vediamo per
comporta il movimento, mezzo di occhi
che sono mobili,
l'attività. La percezione non è
fissati su una testa
dunque un'immissione passiva
che può voltarsi e
di informazioni fino alla
che è attaccata ad
costituzione di rappresentazioni un corpo che si
mentali. Nell'esperienza puó spostare da
ordinaria percezione e un luogo
movimento sono all'altro..." (Gibson,
costantemente uniti. 1986)
Critiche fenomenologiche alla mente disincarnata

• In termini di sviluppo, il raggiungimento della


stazione eretta avviene tardi nella specie umana, il
bambino deve apprenderla lottando contro la
gravità. Il mutamento di postura e il cammino
hanno effetto su ciò che riusciamo a vedere,
manipolare e prestare attenzione
• Sia filogeneticamente che ontologicamente questi
cambiamenti introducono ulteriori complessità nella
struttura del cervello
• Concetto di senso tacito del corpo: il corpo
vissuto è presente in maniera invisibile, perché
è vissuto esistenzialmente e non conosciuto.
Sguardo neuroscientifico
sul tema della relazione
mente-corpo
Neuroscienze Neuroimaging

• L'approccio biomedico ha
• Neuroscienze: neologismo che deriva consentito di impiegare
dall'inglese "neuroscience", termine varie tecniche di indagine
coniato da Francis O. Schmitt nel 1972, è
l’insieme delle discipline che studiano i vari per esplorare l'assetto
aspetti morfo-funzionali del SNC mediante anatomo-funzionale del
l'apporto di numerose branche della ricerca SNC quale unità
bio-medica: neurofisiologia,farmacologia, integrata, sia in condizioni
biochimica, biologia, tecniche avanzate di
normali che patologiche.
radiologia.
In tal senso si sono visti i
progressi compiuti dalla
neuroradiologia (TAC,
fRMN, TMS, PET..) e in
quelle tecniche che
vedono un ampio impiego
nella diagnostica clinica.
• I neuroni non sono agenti epistemici, non sono
soggetti di conoscenza. I neuroni conoscono solo
il passaggio di ioni all'interno della loro membrana.
Il mentalizzare ha bisogno di un corpo che
agisce in modo situato in uno specifico
ambiente popolato da altri corpi.

• Senza il riferimento al mondo il cervello


sarebbe incomprensibile e le nostre
affermazioni neuroscientifiche
infondate” (Costa, 2010)
• Come facciamo a comprendere gli obiettivi e le intenzioni degli altri?
• Nei primi anni '90 del secolo scorso • "Attraverso l'attivazione di
questi neuroni si compie una
una nuova classe di neuroni pre-
forma diretta di comprensione
motori del cervello della scimmia dell'azione. Il comportamento
macaco. Questi neuroni vennero osservato è compreso pre-
definiti "neuroni specchio" (Gallese et riflessivamente perché
al.,1996, Rizzolatti et al., 1996). I costituito come un atto motorio
neuroni specchio si attivano sia finalizzato in virtù
dell'attivazione nel cervello
quando la scimmia esegue atti motori dell'osservatore dei neuroni
finalizzati, sia quando osserva che presiedono la
analoghe azioni compiute da altri. realizzazione motoria di
obiettivi simili." (Gallese, 2009)
Quale interpretazione? (Gallese, 2006)

• Le più recenti acquisizioni neuroscientifiche


ci mostrano la triade azione, percezione,
cognizione in un'ottica nuova secondo
un'accezione "incarnata", situata nel corpo,
come afferma la fenomenologia.
I neuroni specchio

• L'atto dell'osservatore è un atto • La codifica dello scopo


potenziale, reso possibile motorio non è una proprietà
dall'attivazione del sistema mirror astratta, mentalista e
indipendente dall'esperienza.
che codifica l'informazione
Gli atti motori finalizzati sono i
sensoriale in termini motori, mattoni nucleari attorno a cui
rendendo possibile una reciprocità l'azione viene compiuta,
di atti ed emozioni alla base di un percepita, compresa. Con
immediato riconoscimento del comprensione si intende non
significato dei gesti dell'Altro. La una consapevolezza esplicita,
comprensione delle intenzioni ma una immediata capacità di
altrui non ha nulla di teorico. riconoscimento del significato
di eventi motori. (Gallese,
(Rizzolatti, Sinigaglia, 2006) 2009)
Un ritorno alla fenomenologia...

• "La comprensione dei gesti è possibile dalla


reciprocità delle mie intenzioni e dei gesti
altrui...Tutto avviene come se l' intenzione
dell'Altro abitasse il mio corpo o come se le
mie intenzioni abitassero il suo." (Merleau-
Ponty, 1945)
Le prove della psicologia evolutiva

Le prove di
Meltzoff &
Moore
Le prove della psicologia evolutiva

Già i neonati entrano in sintonizzazione con l’altro, in una relazione


intenzionale. L’Altro è già sentito come un’entità corporea con cui
coinvolgersi in una relazione.

I neonati sono congenitamente pronti a uno spazio noi-centrico di corpi condivisi.


Prima e al di sotto la lettura della mente c'è l'intercorporeità come principale fonte di
conoscenza che apprendiamo direttamente degli altri (Gallese, 2007, 2009).
Lo studio ha dimostrato che dalla 14ma settimana di
gestazione i feti eseguono movimenti diretti verso la parete
uterina, verso di se' e verso il gemello. L'analisi cinematica
ha dimostrato che la durata del movimento e la
decelerazione erano più lunghe nei movimenti diretti verso il
fratello e verso la regione oculare, ovvero la parte più
delicata del corpo.
Il feto è quindi in grado di trattare il fratello come un target
"speciale", delicato, esprimendo così un patrimonio
prenatale di possibilità di interazione sociale.
In sintesi...

• Per stabilire una connessione interpersonale


non è necessario alcun ponte di natura
cognitiva, il gap tra se e l’Altro coinvolge
necessariamente i corpi, non solo le menti

• Lo specifico “Essere” dell’essere umano


non può essere ricercato nella sola testa/
cervello poiché scaturisce dal nostro
essere corpo presso una data situazione

28
Implicazioni cliniche

• Poiché la prospettiva
fenomenologica chiarisce • La sofferenza del corpo
il nostro essere un corpo, tende a chiudere e
nell'esperienza restringere l'orizzonte delle
possibilità d'azione. Compito
terapeutica emerge la dell'esperienza terapeutica
dimensione professionale radicarsi nella progettualità e
di "essere un gesto che non solo limitarsi alla
si prende cura dell'altro e disattivazione del sintomo
attraverso le nostre mani,
• Niente più del dolore ci
parole, sguardi, distanza ricorda che siamo incarnati,
e lontananza vive vulnerabili e mortali. L'"io
l'intersoggettività della posso" si dilegua e ciò è
relazione terapeutica" fonte di disturbo per i progetti
che definiscono chi siamo
(Leder, 1990)
29
Da "L'errore di Cartesio” (Damasio,1994)


La mente davvero intrisa nel corpo non abbandona


i livelli più raffinati di attività, quelli che ne
costituiscono l'anima e lo spirito...forse la cosa
indispensabile che noi come esseri umani
possiamo fare è ricordare a noi stessi la nostra
complessità, fragilità, finitezza e unicità. E qui sta il
difficile, non nel muovere lo spirito dal suo
piedistallo..preservandone dignità e importanza,
ma nel ricordare la vulnerabilità, le umili origini e
tuttavia continuare a fare appello alla sua guida..."

30
Riferimenti bibliografici

• Damasio, A. L’errore di Cartesio. Adelphi Editore, Milano, 2008

• De Palma, A. Pareti,G. Mente e corpo. Dai dilemmi della filosofia alle ipotesi della neuroscienza. Bollati
Boringhieri Editore, 2004.

• Gallagher S., Zahavi, D. La Mente Fenomenologica: Folosofia della Mente e Scienze Cognitive. Cortina
Editore, Milano, 2009.

• Heidegger, M. Essere e tempo, Milano, Longanesi, 2009.

• Iacoboni, M. I neuroni specchio. Come capiamo ciò che fanno gli altri. Bollati Boringhieri Editore, 2008.

• Leder D., The absent body. Chicago University Press, Chicago 1990

• Liccione, D. (2011). Psicoterapia Cognitiva Neuropsicologica. Bollati Boringhieri, Torino.

• Liccione, D. (2012). Casi clinici in Psicoterapia Cognitiva Neuropsicologica. LibreriaUniversitaria.It


Edizioni.

• Merleau-Ponty, M (1945). Fenomenologia della percezione. Milano, Studi Bompiani, 2003.

• Migliorino, N. Il gesto terapeutico. Forma e contatto. Franco Angeli Editore, Milano, 2010.

31
Riferimenti bibliografici

• Heidegger, M. Essere e tempo, Milano, Longanesi, 2009.

• Liccione, D. (2011). Psicoterapia Cognitiva Neuropsicologica. Bollati Boringhieri, Torino.

• Liccione, D. (2012). Casi clinici in Psicoterapia Cognitiva Neuropsicologica. Libreria


Universitaria.It Edizioni.

• Merleau-Ponty, M (1945). Fenomenologia della percezione, Milano, Studi Bompiani, 2003.

• Rizzolatti, G., Sinigaglia, C. So quel che fai. Cortina Editore, Milano, 2006.

• Reddy, V. Cosa passa per la testa di un bambino. Cortina Editore, Milano, 2010.

• Vanzago, L. Merleau Ponty. Carocci Editore, Roma, 2012.

32
Riferimenti bibliografici:
• Ben-Soussan et al.(2013) Into the square and out of yhe box: The effect of quadrato motor training on creativity and alpha
coherence. PlosOne, e35403

• Blanke, O. (2012). Multysensory brain mechanism of bodily self-consciousness. Nature Reviews Neuroscience, doi:10.1038/nrn
3292

• Castiello U., et al. (2010). Wired to be social: the Ontogeny of Human Interaction. PlosOne: e:13199

• Gallese, V. Lakoff, G. (2009)The brain’s concept: the role of the sensory system in conceptual knowledge. Cognitive
Neuropsychology, 2005, 22:455-479.

• Gallese V. Le due facce della mimesi. La teoria mimetica di Girard, la simulazione incarnata e l’identificazione sociale.
Psicobiettivo, Anno XXIX N° 2, 77-102.

• Gallese, Sinigaglia. (2016) The mirror mechanism: a basic principle of brain function. Nature Reviews Neuroscience. Vol.17:
757- 765

• Gallese, V. What is so special about embodied simulation? Trends Cogn Sci. 2011 Nov;15(11):512-9. Epub 2011 Oct 7.

• Marino, B.F.M et al. How the motor system handles nouns: A behavioral study. Psychol Res. 2011 Aug 31.

• Mirabella G., Iaconelli S., Spadacenta S., Federico P. and Gallese V. Processing of Hand-Related Verbs Specifically Affects the
Planning and Execution of Arm Reaching Movements.
PlosOne, 7(4): e35403, 2012.

• Salvi, C., Bowden E.,M. (2016). Looking for creativity: where do we look when we look for new ideas? Frontiers in
Psychology, vol 7, article 161.

• Schacter D.L., Addis D.R., Buckner R.L (2007). Remembering the past to imagine the future: the prospecive brain. Nature
Review Neuroscience, 8: 657-661.

33

Potrebbero piacerti anche