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20-04-2017
ACCOPPIAMENTO
Una cosa necessaria da fare, nel momento in cui ho una colonia di topi nel
mio stabulario, è capire quali piani di accoppiamento fare. Devo perciò aver
già scelto il mio modello animale: la specie, il ceppo, eventualmente anche il
sesso e l'età dell'animale, che potrebbero essere importanti per la mia
sperimentazione, dato che potrei infatti avere esigenza di sperimentare su
animali omogenei di età oppure potrei avere esigenza di fare
sperimentazione su animali della stessa nidiata. Devo anche sapere quando
mettere in accoppiamento gli animali, sapendo che la gravidanza dura circa
21 giorni, in modo da avere pronti gli animali che mi servono nel momento in
cui ne ho bisogno.
Ci sono anche altri sistemi che mi possono fornire delle indicazioni sulla
presenza di una gravidanza o meno, uno di questi, il più semplice da
realizzare, è verificare un incremento ponderale: dopo l'accoppiamento la
femmina viene pesata tutti i giorni, se vi è dopo 5/6 giorni circa una
tendenza all'aumento di peso posso supporre che quella femmina sia
effettivamente gravida.
L'accoppiamento inoltre viene fatto alla sera perchè i topi sono animali ad
attività notturna, per quanto riguarda la stabulazione dei topi il ciclo
standard è 12 ore di luce e 12 di oscurità, se invece gli animali vengono
utilizzati come riproduttori, in un locale idoneo, si può passare ad un ciclo di
14 ore di oscurità e 10 di luce.
TRASFERIMENTO NIDIATE
Una cosa che può succedere, principalmente se si lavora con ceppi
transgenici, è che ci siano alterazioni dell'attività riproduttiva, come ad
esempio difficoltà o impossibilità a rimanere gravida, oppure problemi in
fase di lattazione. Nel caso in cui i problemi si presentino nella fase di
lattazione può risultare difficile il mantenimento della linea. Una soluzione
può essere togliere i topi neonati dalla gabbia della madre e andare a metterli
nella gabbia di un'altra femmina di un altro ceppo, che ha avuto una
gravidanza sovrapponibile con quella della femmina del ceppo modificato. In
questo modo i piccoli vengono allattati dalla madre adottiva. In realtà se
semplicemente si prendono i neonati e si trasferiscono, la femmina della
gabbia ricevente non li allatterà per via dei meccanismi di riconscimento
mediati da feromoni. I topi, come gli altri animali, hanno delle strutture
specializzate per la percezione dei feromoni: l'organo vomeronasale
percepisce i feromoni e invia i segnali al bulbo olfattivo accessorio, che ha
un suo particolare sistema di generazione delle risposte. I feromoni sono
prodotti e rilasciati principalmente tramite l'urina o tramite ghiandole
specializzate a livello epiteliale.
Per trasferire una nidiata da una madre all'altra devo quindi tenere in conto i
feromoni e per risolvere il problema posso utilizzare o della segatura dove la
madre adottiva ha urinato o direttamente l'urina stessa per marcare i piccoli
da trasferire: in questo modo la madre ricevente riconosce i piccoli come suoi
e li allatta.
Questo trasferimento vale per numeri non eccessivi (cioè inferiore a 6), in
caso di nidiate più numerose devo dividere i piccoli ed assegnarli a madri
diverse in modo tale che il latte sia sufficiente per tutti i piccoli.
MANGIME
E' assolutamente fondamentale sapere cosa sta mangiando l'animale, posso
infatti avere esigenze particolari per cui ho necessità che agli animali venga
fornita per esempio una dieta ipercalorica o al contrario posso avere ceppi
particolarmente suscettibili a diabete o obesità che necessitano di mangime
ipocalorico. Le formulazioni del mangime in pellet sono infatti tutte note:
da percentuali di carboidrati e proteine, alle tipologie di grassi saturi o
insaturi, alla presenza di micronutrienti come elettroliti, vitamine, ecc. La
data di scadenza viene sempre indicata poichè garantisce che il prodotto
sia conforme alla formulazione originaria: molte vitamine per esempio posso
andare incontro a degradazione.
I pellet solidi sono adatti nella magior parte dei casi ma non sono l'unico tipo
di formulazione acquistabile. Vi sono per esempio ceppi transgenici in cui vi
sono alterazione della mandibola o della mascella o della cavità orale per i
quali è necessario un tipo di alimentazione diversa dai pellet solidi, in questo
caso infatti si usa una formulazione gelationosa.
METODI DI IDENTIFICAZIONE
Esistono due sistemi di identificazione a seconda delle mie esigenze: sistemi
temporanei e sistemi permanenti.
TEMPORANEI
1) Colorazione con un pennarello sulla coda: è il metodo più semplice e
rapido, che non richiede alcuna competenza. E' un sistema temporaneo e a
breve durata, non più di 2 giorni.
3) Rasatura del pelo in aree specifiche: sistema molto rapido che può avere
anche una durata di 4 settimane.
PERMANENTI
1)Tatuaggio: non è molto utilizzato. Permette di effettuare una numerazione
qualsiasi ma richiede un'attrezzatura costosa e di difficile mantenimento.
4) Toe clipping: amputazione di una delle dita. Può essere utile in quanto mi
consente di recuperare del materiale che posso usare per esempio per la
genotipizzazione. E' un sistema usato molto poco, causa molto dolore per cui
lo si fa prima dei 12 giorni di vita.
5) Microchip: usati per esempio nei cavalli o negli animali domestici come
cani e gatti.
GENOTIPIZZAZIONE
Serve nel caso di una colonia di topi transgenici per identificare il sito di
inserimento del transgene oppure dopo un accoppiamento tra individui
eterozigoti o se sto accoppiando 2 trensgenici per ottenere un doppio
mutante. Serve
quando devo mantenere un ceppo di topi in eterozigosi.
Se sono io a generare una nuova linea di topi transgenici la sola PCR non è
sufficiente, per consuetudine e per esigenze di caratterizzazione della linea si
richiede che una nuova linea venga caratterizzata per southern blotting, in
questo modo sono in grado di vedere non tanto dove è avvenuta
l'integrazione ma posso vedere per esempio il numero di integrazioni del mio
transgene nel genoma del topo.
E' utile nel caso in cui gli animali devono essere trasportati da un
laboratorio all'altro: non devo trasportare animali vivi ma solo delle cellule
congelate.
Serve inoltre per poter rigenerare una data colonia senza dover per forza
mantenere la colonia in vita nel momento in cui non mi serve più, perchè il
mantenimento in vita di una colonia ha molti costi e può presentare svariati
problemi, tra cui quello della fertilità.
Serve anche nel momento in cui la mia colonia viene a contatto con un
patogeno, non letale, ma di difficile eradicazione: in questo caso è più
conveniente riderivare la linea cioè accoppiare i topi infetti, sacrificare la
madre gravida, recuperare in maniera sterile gli embrioni, criopreservarli,
eliminare la colonia, fare una bonifica dell'ambiente di stabulazione, usare poi
degli animali sani in cui impiantare gli embrioni e riderivare la mia linea sana,
libera da patogeni (questi però sono in genere casi limite).
METODI DI SOPPRESSIONE
Il metodo che scelgo deve essere sicuro, cioè garantirmi la morte
dell'animale, non costituire un rischio per l'operatore, deve essere
accettabile dall'operatore da un punto di vista psicologico, deve
essere rapido ed indolore. In realtà non esiste una metodica che soddisfi
tutte queste esigenze, ma c'è ne sono diverse che possono essere usate con i
loro pro e contro a seconda dei casi.
3) Dislocazione cervicale: si può fare su topi e ratti fino a 150 grammi circa
(quindi non ancora adulti) o per i conigli indipendentemente dal peso. La
morte dell'animale avviente per arresto respiratorio perchè viene causato
un danno al midollo spinale: interrompo la connessione tra i corpi cellulari dei
neuroni dei centri di respiro e gli assoni che innervano i muscoli respiratori. E'
rapido, la morte avviene in meno di un minuto mentre la perdita di coscienza
avviene in pochi secondi. La sicurezza del metodo invece dipende dalla
competenza tecnica dell'operatore.
Lo stress è una serie di risposte a degli stimoli di vario tipo che ha una sua
utilità.