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SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO “D.

ALIGHIERI”
72029 VILLA CASTELLI (BR)
Via Friuli Venezia Giulia, Telefono: 0831 866014 - Fax: 0831 860369
Sito: www.mediavillacastelli.com

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Il Logo della Scuola

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CONTESTO SOCIO-ECONOMICO, CULTURALE E
FORMATIVO DELLA SCUOLA

La Scuola Secondaria di 1° Grado Statale “Dante Alighieri“ opera nel contesto socio –
economico – culturale della comunità di Villa Castelli.

Caratteristiche oroidrografiche e climatiche:


Villa Castelli si estende su un territorio di ettari 3.458 compreso tra i comuni di Ceglie
Messapica a Nord, Francavilla Fontana ad Est e a Sud, Grottaglie, Taranto e Martina Franca
ad Ovest. Dal punto di vista geografico è situato a 3, 13, 20 gradi di longitudine e a 40, 34,
43 gradi di latitudine. L'altezza varia dai 242m. del centro abitato, ai 326 m. di Monte
Scotano (altezza massima) e ai 150m. della zona stazione ferroviaria (altezza minima). Sotto
l'aspetto geologico e morfologico il territorio di Villa Castelli è situato lungo il margine sud-
occidentale dell'altipiano murgiano che scende verso il Salento, ed è tagliato
trasversalmente da una scarpata impostata su un originario piano di faglia. Durante il
Pleistocene inferiore la Murgia venne invasa dal mare da ogni lato e la parte alta del
territorio diventò la punta sud orientale più avanzata della piattaforma rimasta emersa. La
parte più alta è rappresentata dalla collina di Monte Scotano (326 metri), di qui il territorio
digrada verso sud fino alla stazione ferroviaria nel punto più basso (150 metri circa). In
superficie si rinvengono alcune doline di piccolo diametro e ad Est della masseria Puledri si
percorre per alcune centinaia di metri la parte iniziale del Canalone di Bottari. Ma l'aspetto
carsico superficiale di maggior rilievo è rappresentato dall'orlo di scarpata, su cui e'
poggiato lo stesso centro abitato che corre dalla contrada Rizzone verso masseria Cavalli.
Il territorio di Villa Castelli è interessato da una notevole presenza di grotte naturali e di
specchie, che sono state oggetto di studio e analisi da parte di vari centri e gruppi
speleologici. Le grotte piu' importanti sono: Monte Scotano, Facciasquata, Barcari. Altro
elemento caratterizzante del territorio è la presenza, come in tutti i comuni viciniori
(Ceglie, Martina, Grottaglie, Francavilla), di molte masserie che rappresentano un elemento
importante di storia e cultura locali, anche per i risvolti relativi alle attivita' agricole e
dell'allevamento cui erano particolarmente legate. Le principali sono: Abate Carlo, Antoglia,
Fallacchia, Eredità, Monte Scotano, Puledri. Renna, San Barbato, Tagliavanti, Sant'Eramo,
Masseria Carnevale (attualmente in questa masseria è attiva un'azienda per la coltivazione
e l'utilizzo di piante medicinali denominata "Energia delle piante". Trattasi di un progetto
interessante e unico nel suo genere nel Mezzogiorno d'Italia, finanziato dalla Comunità
Europea).

Rispetto al 1961 il numero dei Tabella 1. Dati sulla tendenza demografica


residenti si presenta sostanzialmente Popolazione tot Popolazione tot.
stabile. È da sottolineare però che 2004 8.761 2008 8902
dal 1991 al 1998 la popolazione è 2005 8.845 2009 9018
calata e solo nel 2000 si è registrata 2006 8.895 2010 9221
una ripresa. 2007 8.995

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Caratteristiche abitative
La città presenta un bel Centro storico caratteristico, di origine medioevale, ancora
intatto, circondato da quartieri ottocenteschi, a loro volta inglobati disordinatamente in
nuovi quartieri periferici, cresciuti frettolosamente dagli anni ’60 in poi, a causa della
“fame“ di case dei numerosi emigrati di ritorno dal Nord d’Italia o dall’estero (Germania
soprattutto). Non mancano numerosi insediamenti sparsi nell’agro.

Attività produttive
Dei circa 9.000 abitanti (escludendo i numerosi anziani e i giovani, per lo più studenti)
molti sono coltivatori diretti e braccianti pendolari, altri sono operai del settore tessile e
del settore edilizio, altri ancora sono artigiani (sarti, barbieri, fabbri….) e commercianti; la
rimanente parte è assorbita dal terziario (impiegati e liberi professionisti).

Servizi
La città è collegata con i paesi limitrofi mediante pullman di linea e mezzi propri. Il
territorio Comunale è servito da una struttura socio – sanitaria quale il Consultorio pubblico.
I servizi sociali sono gestiti quasi esclusivamente dal Comune e da alcuni Enti religiosi
(Caritas parrocchiali,ecc. ). Ad eccezione della Parrocchie e di alcune strutture sportive
private, mancano centri d’incontro. Le opportunità di crescita culturale del territorio sono
molto limitate perché Enti e Associazioni, capaci di sollecitare un incremento della cultura,
sono presenti in modo insufficiente.

Istituzioni educative
Le scuole presenti sul territorio sono quelle dell’obbligo più una struttura privata per la
prima infanzia gestita da suore.

Attività per il tempo libero dei ragazzi


· Strutture pubbliche: campo sportivo, campo da tennis, palestre delle scuole pubbliche.
· Strutture private: palestre, campi di calcetto.
· Tipo di attività sportive svolte: calcio, pallacanestro, pallavolo, arti marziali, bocce.

Centri per il tempo libero


· Biblioteca comunale.
· Alcune associazioni parrocchiali.
· Alcune associazioni sportive
· Circoli Privati

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LA NOSTRA SCUOLA

Numero Allievi : 278

Maschi 145

Femmine 133

Numero Classi: 13

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IL SERVIZIO SCOLASTICO E LE CARATTERISTICHE
DELLA STRUTTURA

Sede centrale
Utilizzata fin dai primi anni del 1990, è ubicata in via Friuli
Venezia Giulia n. 1. Oltre alla struttura principale la scuola
comprende due edifici staccati, uno funge da succursale e l’altro
adibito a palestra. Il bacino di utenza è quasi interamente
costituito dagli alunni provenienti dalla Scuola Primaria di Villa
Castelli. La sede centrale dispone di:
Presidenza e uffici di segreteria
Ø N. 13 aule per lo svolgimento delle attività curriculari
Ø N. 1 laboratorio di informatica
Ø N. 1 biblioteca per alunni e docenti
Ø N. 1 palestra di circa 200 mq.
Ø N. 1 sala docenti
Ø N. 1 auditorium
Ø N. 1 archivio
Ø N. 1 aule per attività individualizzate di sostegno
Ø N. 4 servizi igienici in numero previsto dalla normativa vigente.

Sede staccata
E’ ubicata a pochi metri dall’edificio principale e
dispone di:
Ø 6 aule per lo svolgimento di varie attività (non in
uso attualmente)
Ø 1 laboratorio di artistica
Ø 1 laboratorio musicale
Ø 1 laboratorio di Tecnologia

Palestra
E’ ubicata a pochi metri dall’edificio e comprende uno
spazio esterno piuttosto ampio da attrezzare in un
prossimo futuro

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OFFERTA FORMATIVA CURRICULARE

La scuola “Dante Alighieri” considera che in questa nostra epoca di velocissime


evoluzioni culturali e scientifiche si richiede un cambio di atteggiamento propositivo nei
riguardi dei giovani: ciò di cui i giovani hanno maggiormente bisogno non sono solo le
conoscenze, che appaiono molto dinamiche nel tempo e che comunque essi possono acquisire
anche e forse più efficacemente attraverso i mass media e le reti telematiche, quanto lo
sviluppo adeguato delle capacità e soprattutto degli atteggiamenti basati su positive
motivazioni, interessi, valori che, dopo la famiglia, solo la scuola può assicurare e che sono
la chiave per l’acquisizione, per la lettura e per l’applicazione delle conoscenze.
Fenomeni di disagio sociale e di sofferenza culturale rilevati durante le attività
educative, inducono ad elaborare un Piano dell’Offerta Formativa teso al recupero ed alla
valorizzazione della ricchezza e delle potenzialità di ogni alunno senza mortificare le doti
di eccellenza e di creatività.

CURRICULO DI BASE

Nell’ambito dello standard nazionale dei programmi, la nostra scuola offre un curricolo
obbligatorio impostato sulle seguenti discipline:
a) Lettere 9 h (italiano, storia, geografia), Approfondimento 1 h, lingua straniera 5 h
(francese 2h e inglese 3h), scienze matematiche chimiche fisiche e naturali 6 h, tecnologia
2h, arte e immagine 2h, musica 2h, educazione motoria; 2h,
b) religione (previa scelta di avvalersi di tale insegnamento da parte dei genitori)
per un totale di 30 ore curriculari-obbligatorie.

Agli alunni vengono offerte, inoltre, le seguenti attività educative:


a) attività nel laboratorio di informatica
b) attività nel laboratorio teatrale
c) attività nel laboratorio scientifico
d) attività nei Laboratori Artistici
e) attività sportiva nelle palestre
f) attività nel laboratorio linguistico
g) attività nel laboratorio musicale
h) attività nel laboratorio teatrale
i) partecipazione ai vari progetti, riportati nell’offerta formativa extracurricolare

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FINALITA’ EDUCATIVE E DIDATTICHE

Le finalità educative e didattiche vengono così definite:


• contrastare l'insuccesso scolastico;
• progettare sequenze curricolari nell’ambito della più generale azione formativa;
• valorizzare l’indice di "formatività" delle esperienze didattiche messe in atto dall’I.S. e
cioè esplorare conoscenze, abilità e comportamenti pregressi per motivare e incrementare
nuove competenze;
• contribuire al dibattito in corso sulle relazioni e connessioni tra conoscenze, capacità e
competenze;
• passare da una didattica per adempimenti - il programma (o meglio il manuale)- a una
didattica per progetti, utilizzando il programma (e il manuale, accanto ad altri strumenti), il
sapere esperto, se stessi e gli studenti come risorse nel processo di insegnamento
/apprendimento;
• consolidare/sollecitare pratiche di laboratorio didattico che si caratterizzano per:
- l'uso delle nuove tecnologie integrate nella pratica sperimentale e nell'operatività
- l'interazione con gruppi di ricerca didattica;
- le modalità di progetto, svolgimento e valutazione delle attività basate sulla cooperazione sia
nell'insegnamento sia nell'apprendimento.
• potenziare/consolidare "l’integrazione della scuola con la realtà territoriale1";
• promuovere l’interiorizzazione di regole comportamentali : rispetto, responsabilità,
solidarietà, puntualità...;
• promuovere, consolidare la partecipazione attiva e collaborativa;
• favorire strategie formative-didattiche significative e motivanti;
• dare significato e valore alla conservazione e tutela del patrimonio storico-culturale;
• favorire la capacità di organizzare e documentare il proprio lavoro sviluppando capacità
ed autonomia d’analisi, sintesi, e organizzazione di contenuti;
• promuovere la comprensione della dimensione storica dei problemi ecologici;
• promuovere l’acquisizione di autonomia di applicazione, correlazione dei dati;
• promuovere conoscenza e comprensione dei fondamenti disciplinari e dei loro statuti
epistemologici;
• potenziare capacità espositive chiare e corrette, anche con l’uso dei linguaggi settoriali;
• sviluppare abitudini metodologiche (metodo scientifico e del problem solving) orientate alla
risoluzione di problemi e alla gestione delle informazioni.

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SCUOLA COME COMUNITA’ PROFESSIONALE
ED EDUCANTE

Alla luce della normativa vigente, nell’elaborazione del POF 2010/2011, si è partiti da tre
concetti fondamentali:
La scuola deve orientare i suoi tradizionali compiti di “insegnare ad apprendere” ed
“insegnare ad essere” sia in linea verticale impostando la formazione in modo tale che
possa continuare per tutta la vita, sia in linea orizzontale promuovendo viva
collaborazione con le agenzie educative presenti sul territorio: gli enti religiosi,
sportivi e culturali affinché catalizzino l’attenzione dei ragazzi e facciano
sperimentare sul campo l’educazione ad una cittadinanza attiva.
E’ decisiva, quindi, una nuova alleanza tra le discipline: scienza, storia, geografia,
scienze umanistiche e antropologiche, arte e tecnologia. In tale prospettiva gli
obiettivi prioritari che la scuola si propone devono insegnare a ricomporre in un tutto i
grandi oggetti della conoscenza dell’uomo: l’universo, il pianeta, la natura, l’umanità, la
società; infondere le capacità di comprendere le implicazioni imprevedibili per la
condizione dell’uomo e degli sviluppi delle nuove scienze e tecnologie; sensibilizzare alla
consapevolezza dei grandi problemi con cui si misura attualmente l’uomo: il degrado
ambientale e i problemi climatici, la povertà, le crisi energetiche e le fonti alternative,
la tutela della salute e la lotta alle nuove malattie e ai vari tipi di dipendenza, il dialogo
tra religioni e cultura, le lotte alle guerre e la messa la bando delle armi di distruzione
di massa.
Dare raccordo ad un tale ambizioso quadro d’insieme sarà compito sia della formazione
scientifica sia di quella umanistica, le quali dovranno procedere attraverso un patto
stretto tra loro, all’unisono sulla strada della formazione umana.

“Cultura – scuola – persona”

Principi fondamentali

La nostra scuola, nel rispetto del Dettato Costituzionale, impronta il suo operato ai principi di
democrazia ed uguaglianza, e i principi ispiratori di tutta l’attività della scuola sono:

Uguaglianza - Il servizio scolastico è assicurato a tutti gli utenti senza alcuna


discriminazione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e
socio-economiche. Tali obiettivi saranno perseguiti, nel rispetto delle norme vigenti, anche
attraverso la programmazione di attività di educazione interculturale, attività ispirate alla

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concezione e alla pratica delle pari opportunità ed all’integrazione dei soggetti diversamente
abili, attività alternative all’insegnamento della religione cattolica.

Riduzione dello svantaggio - La scuola si fa carico dei bisogni di maggior sostegno educativo e
didattico che presentano gli alunni portatori di svantaggio socio-culturale e/o disabilità e si
impegna a colmare o, quantomeno, a ridurre le differenze che, di fatto, ne limitano
l’integrazione sociale e lo sviluppo personale. La diversificazione del percorso formativo punterà
a rendere lo sforzo richiesto agli alunni proporzionato ai reali livelli di competenza e alle
effettive possibilità di sviluppo. Anche l’arricchimento del percorso formativo con attività non
strettamente curriculari è finalizzato a garantire a tutti uguali opportunità di crescita
culturale.

Imparzialità e regolarità del servizio scolastico - Saranno garantite da parte di tutti gli
operatori scolastici: dirigente, docenti, personale A.T.A.. La continuità del servizio e delle
attività didattico-educative sarà assicurata secondo quanto deliberato dal Collegio dei
Docenti. In caso di sciopero del personale della scuola o di eventuali disagi di svariata natura, i
genitori saranno informati in anticipo delle possibili variazioni dell’orario scolastico. In caso di
assenza dei docenti sarà sempre garantita la sorveglianza degli alunni da parte di altri docenti
o, in casi estremi, del personale A.T.A..
La scuola garantisce a tutti gli alunni uguale trattamento nella formazione delle classi,
nell’assegnazione dei Docenti alle classi, nella formulazione dell’orario delle lezioni, nell’utilizzo
delle risorse strumentali e finanziarie.

Alcune considerazioni tratte dalla relazione “INDICAZIONI PER IL


CURRICOLO”: SPUNTI DI RIFLESSIONE” a cura dei docenti della Scuola

Lettere e Approfondimento
Veramente apprezzabile è da considerare l’importanza che le Indicazioni danno allo
sviluppo delle competenze linguistiche “per la crescita della persona e per l’esercizio pieno
della cittadinanza, per l’accesso critico a tutti gli ambiti culturali e per il raggiungimento del
successo scolastico in settore di studio”.
I Docenti di lettere rilevano che i traguardi indicati per lo sviluppo delle competenze al
termine della Scuola Secondaria di 1° grado, soprattutto per italiano, sono raggiungibili
completamente solo da un ristretto numero di alunni, considerando la realtà scolastica in cui
si opera.
Inoltre è compito peculiare di questo ciclo scolastico porre le basi per l’esercizio della
cittadinanza attiva, potenziando e ampliando gli apprendimenti promossi nella scuola
dell’infanzia. L’’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze
significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e
dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà.
Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di
legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e
agire in modo consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni
finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita.

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Gli allievi imparano a riconoscere e a rispettare i valori sanciti nella Costituzione della
Repubblica Italiana, in particolare i diritti inviolabili di ogni essere umano (art. 2), il
riconoscimento della pari dignità sociale (art. 3), il dovere di contribuire in modo concreto alla
qualità della vita della società (art. 4), la libertà di religione (art. 8), le varie forme di libertà
(articoli 13-21).

Lingue comunitarie (Inglese e Francese)


Ad un’attenta analisi della nostra realtà scolastica, sono da considerare certamente punti di
forza le molteplici attività interdisciplinari che i docenti delle varie materie progettano e
propongono agli alunni, stimolandone le capacità intellettive, espressive e relazionali. Altro
punto di forza è, per quanto riguarda la struttura scolastica, l’esistenza di un efficiente
laboratorio di informatica con collegamento ad internet. Diversi lettori di CD per l’ascolto
diretto e utilissimo di speaker in madre lingua.
Fattori, questi, di estrema importanza per la piena, armonica crescita morale psicologica,
culturale degli alunni.
Come in ogni realtà scolastica, i punti di debolezza non mancano. Per quanto concerne la
struttura scolastica, è doveroso sottolineare la mancanza di un laboratorio linguistico che
certamente sarebbe di grande supporto per i docenti e darebbe un significativo impulso al
raggiungimento degli obiettivi prefissati precedentemente evidenziati.
Per quanto riguarda il contesto socio-culturale di Villa Castelli, probabilmente può
considerarsi un punto di debolezza la mancanza di importanti stimoli culturali, per esempio, un
cinema un teatro o un qualsiasi luogo o iniziativa culturale di un certo spessore che possa
arricchire le loro personalità e accrescerne le potenziali capacità di approfondimento critico,
elementi fondamentali per una piena maturità linguistico-espressiva.

Matematica
La visione di questa disciplina non deve più essere ridotta ad uno sterile insieme di regole
da memorizzare e applicare, ma un mezzo per esplorare la realtà, tradurla in modelli
matematici, confrontare procedimenti diversi, saper spiegare il procedimento seguito e
controllare infine i risultati ottenuti con gli obiettivi prefissati. Attraverso questo schema di
lavoro, l’alunno impara a costruire ragionamenti, a quantificare, a rappresentare modelli e a
formalizzare situazioni problematiche quanto mai varie che gli consentiranno di passare,
successivamente, con più sicurezza da un problema specifico ad una classe di problemi.

Scienze
L’insegnamento delle scienze è, oggi più che mai, di fondamentale importanza per la
formazione di un alunno, dal momento che la nostra società è caratterizzata da un’evoluzione
rapidissima. Pertanto la Scuola deve adeguarsi a questa realtà, fornendo agli studenti gli
strumenti necessari per comprenderla e sapersi orientare in essa. L’alunno attraverso le
conoscenze disciplinari deve acquisire una mentalità scientifica che gli consenta un approccio
razionale al metodo di lavoro. Un presupposto efficace per l’apprendimento delle scienze è
l’interazione diretta degli alunni con l’osservazione di un fenomeno, la sua descrizione, la
discussione ed il confronto con i compagni.

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Tecnologia
Indubbiamente i nuovi CURRICOLI per il primo ciclo d’istruzione, così come indicati dal
Ministero della Pubblica Istruzione, rappresentano delle grosse novità per lo svolgimento
della materia e per gli obiettivi da raggiungere.
In particolare aver suddiviso la materia in grosse sezioni, di cui la prima che prevede lo
studio e la progettazione di dispositivi, macchine e apparati studiati nei loro aspetti
costruttivi e progettuali per assolvere in modo efficace ed efficiente a specifiche funzioni
e la seconda sezione che prevede le potenzialità dell’informatica come strumento culturale
transdisciplinare che introduce nuove dimensioni e nuove possibilità nella realizzazione, nella
comunicazione e nel controllo di ogni tipo di lavoro umano, compreso l’insegnamento
/apprendimento di tutte le discipline, rappresenta una novità a tutto vantaggio della
conoscenza e formazione dell’alunno.

Musica
Non sempre gli alunni sono consapevoli di come la musica influisce sulla loro vita, di come
entri prepotentemente nella costruzione della loro identità. Il lavoro dell’ insegnante è aiutare
i ragazzi a diventare consapevoli dell’universo musicale che li circonda, a prendere coscienza
del ruolo che la musica ha sulla loro vita, imparando a esprimersi e comunicare in modo
efficace con il linguaggio musicale.

Arte e immagine
Attraverso il percorso formativo di tutto il primo
ciclo, l’alunno impara a fruire ed utilizzare il linguaggio
visuale e dell’arte. Il percorso permette all’alunno di
leggere e interpretare linguaggi delle immagini, di
comprendere le opere d’arte ed apprezzare i beni
culturali e il patrimonio artistico; di esprimersi e
comunicare sperimentando le tecniche e i codici propri del linguaggio visuale e audiovisivo.

Corpo-movimento-sport (Scienze motorie e sportive)


Indicazioni essenziali nella loro parte prescrittiva e positivamente povere di ricette
metodologiche e didattiche. Positiva la verticalizzazione del curricolo tra scuola primaria e
secondaria di 1° grado, anche se ciò presupporrebbe la presenza nella scuola primaria di
docenti adeguatamente formati per la specificità dell’insegnamento della disciplina, affinché
possa trovare concretezza la continuità tra i due ordini di scuola.

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OBIETTIVI FORMATIVI E DIDATTICI

Gli OBIETTIVI FORMATIVI:

1. frequenza regolare e costante;


2. partecipazione responsabile alle diverse proposte/attività formative-didattiche;
3. capacità di ascolto e dialogo, nel rispetto dei diversi punti di vista, opinioni, idee,
riscontrabili nelle differenti situazioni comunicative.
Per il raggiungimento degli obiettivi formativi, saranno predisposti efficaci itinerari
educativi e didattici, soprattutto significativi e motivanti al fine di coinvolgere tutte le
dimensioni della persona, corredati di contenuti e nozioni e attività più idonee e più
rispondenti al gruppo classe, o a gruppo/gruppi di alunni destinatari dell’azione
didattica delle discipline coinvolte nell’attività laboratoriale.

Gli OBIETTIVI DIDATTICI: inerenti a ciascuna disciplina saranno declinati sulla


base dei seguenti criteri/indicatori.
1. Sviluppo del potenziale intellettivo (operazioni e processi logico-operativi) di ciascun
alunno in termini di:
• conoscenza,
• comprensione,
• applicazione,
• valutazione,
• produzione.
2. Uso del lessico specifico.
3. Uso corretto degli strumenti didattici.
4. Sviluppo e ampliamento della capacità di collegamento interdisciplinare.
5. Sviluppo e/o potenziamento di un autonomo metodo di lavoro e di studio.

I docenti verificheranno, per ogni singolo alunno, il livello di competenza


documentandolo.
a. Saper costruire conoscenze in base ad esperienze per riconoscere: caratteristiche,
relazioni e trasformazioni.
b. Saper utilizzare una pluralità di linguaggi e forme di comunicazione per
comprendere, interpretare, rappresentare, narrare, scrivere, esporre, argomentare
fenomeni e processi.
c. Saper analizzare i dati, valutare situazioni, formulare ipotesi e previsioni,
sperimentare e motivare scelte, soluzioni e procedimenti.
d. Saper utilizzare tecnologie e strumenti per eseguire operazioni ed elaborare
prodotti.
e. Saper agire con autonomia, riflettere e valutare il proprio operato, rispettare gli
ambienti, le cose e le persone, collaborare e cooperare all’interno del gruppo.

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L’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE

La scuola secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso alle
discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione
e rappresentazione del mondo. La piena valorizzazione delle discipline si ottiene quando si
evitano la frammentazione dei saperi e la sola trasmissione dei saperi, pertanto, esse, non
vanno presentate come territori da proteggere definendo confini rigidi, ma come chiavi
interpretative. A tal fine, fondamentali, risultano le esperienze interdisciplinari che sono
finalizzate a trovare interconnessioni e raccordi fra le indispensabili conoscenze disciplinari e
a formulare in modo adeguato i problemi complessi
posti dalla condizione umana nel mondo odierno e
dallo stesso sapere.
Nella scuola secondaria di primo grado vengono
favorite una più approfondita padronanza delle
discipline e una articolata organizzazione delle
conoscenze, nella prospettiva della elaborazione di
un sapere integrato.
Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole
discipline concorrono a loro volta alla promozione di
competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena
realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, nella misura in cui sono
orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l’esercizio
della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di
apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina
può offrire.

INTEGRAZIONE, RECUPERO E SOSTEGNO

Integrazione alunni in situazione di handicap e/o di svantaggio


“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione
di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”;
“la Repubblica protegge la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo”; “la Scuola è
aperta a tutti”; “ gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento
professionale” (art. 3, 31, 34 e 38 della Costituzione Italiana).
L’apprendimento e l’integrazione nella scuola sono funzionali ad un più pieno inserimento del
disabile nella società e nel mondo del lavoro.
La Legge quadro n°. 104 del 5 Febbraio del 1992, “l’integrazione sociale e i diritti delle
persone handicappate”, fornisce chiarimenti in merito al diritto all’educazione e all’istruzione
(art.12), all’integrazione scolastica (art.13), alle modalità di attuazione dell’integrazione
(art.14) ed alla valutazione del rendimento e prove di esame (art.16).

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Disponibilità umana all'ascolto e al dialogo, esempi di stili di vita positivi, testimonianza
privata e pubblica di valori, condivisione empatica di esperienze, problemi e scelte,
significatività del proprio ruolo di adulti e di insegnanti, conoscenze e competenze
professionali diventano le occasioni che consentono alla Scuola Secondaria di 1° grado di
leggere i bisogni e i disagi dei preadolescenti e di intervenire prima che si trasformino in
malesseri conclamati, disadattamenti, abbandoni.
Il primo punto di forza in questa strategia è rappresentato dal coinvolgimento delle
famiglie; i genitori, infatti, sono chiamati in prima persona a confrontarsi non solo con gli
eventi scolastici dei figli, ma anche e soprattutto con l'evoluzione della loro peculiare
personalità. Laddove tale coinvolgimento mancasse, la scuola stessa è chiamata ad affrontare
questo punto di debolezza, utilizzando tutte le proprie risorse, a cui si aggiungono quelle delle
istituzioni della società civile presenti sul territorio.
Sulla base di ciò intendiamo valorizzare tutte le forme espressive attraverso le quali gli alunni
diversamente abili realizzano e sviluppano le proprie potenzialità conoscitive, operative e
relazionali.
Da qui la necessità di programmazioni di classi e piani di lavoro personalizzati, per favorire:
1. il recupero dello svantaggio;
2. l’inserimento produttivo nel contesto classe;
3. lo sviluppo delle potenzialità personali.

Integrazione alunni stranieri .


Attività svolte con piccoli gruppi di alunni con
docenti interni, utilizzando sia ore a disposizione,
sia ore aggiuntive da retribuire.
Come già anticipato, la percentuale di alunni
stranieri risulta in forte crescita, in ragione di
un forte flusso immigratorio, compresi molti
ricongiungimenti familiari.
Ad oggi risultano iscritti nella nostra scuola circa 6 alunni stranieri.
Questo dato “impone” soluzioni organizzativo-didattiche tali da facilitare l’ingresso e la fase
di “adattamento” e favorire l’integrazione di ragazzi di altre nazionalità nel contesto
scolastico.
Nel progetto educativo rientrano a pieno titolo percorsi di formazione, comuni a tutte le
discipline, che:
1. facilitano l'accoglienza e l'inserimento degli alunni, facendo ricorso all'attivazione di tutte
le opportunità che predispongono e favoriscono momenti di interazione;
2. riconoscono la specificità culturale di ciascun alunno e il diritto a mantenerla, in una
prospettiva di efficace e reale integrazione;
3. promuovono la consapevolezza della molteplicità degli stili di vita;
4. valorizzano la formazione dell’identità personale all'interno di una pluralità di culture;
5. puntano all’acquisizione ed alla pratica all’interno della comunità scolastica dei grandi valori
planetari della convivenza civile e della fratellanza universale.

I percorsi educativi, partendo dall’identità culturale e delle tradizioni locali, nonché


dall’analisi delle competenze acquisite negli anni precedenti favorirà in primo luogo l’uso della

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lingua nelle sue funzioni comunicative fondamentali attraverso lo sviluppo delle quattro abilità
di base: CAPIRE, PARLARE, LEGGERE, SCRIVERE.

LA CONTINUITA’

La Scuola Secondaria di 1° grado è un segmento formativo di notevole importanza, ponte


di raccordo fra i diversi ordini di scuola, improntato alla reciproca conoscenza, al
coordinamento corresponsabile delle linee-guida educativo-didattiche, allo scambio, vero, di
informazioni sugli alunni, al confronto attento dei curricoli e delle rispettive programmazioni.
Particolare attenzione, dunque, alla continuità educativa , considerata la condizione
essenziale per:
• favorire il passaggio tra i due ordini di scuola,
• prevenire le difficoltà di inserimento,
• garantire agli alunni il positivo conseguimento delle finalità dell’istruzione obbligatoria.

In ragione di ciò, la nostra scuola intende avvalersi di momenti di raccordo pedagogico,


curricolare ed organizzativo con la scuola precedente e la successiva.
Da qui la necessità di:
• incontri durante l’anno di una commissione mista (elementare - media) che stabilisca il senso
e i criteri dell’accordo, individui le occasioni di incontro per scambio di informazioni e di
esperienze, evidenzi i punti in comune;
• attenzione alle modalità di organizzazione e svolgimento delle attività con particolare
attenzione agli impianti metodologici e didattici ( coerenza di stili educativi);
• progetti di sperimentazione (laboratori su tematiche comuni, attività sportive,
partecipazione comune a concorsi offerti dal territorio);
• conoscenza del percorso formativo degli alunni, attraverso l’istituzione del fascicolo
personale dell’alunno, come ordinata e razionale raccolta di dati informativi;
• incontri di formazione comune sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) per il
monitoraggio dei casi e per elaborare strategie e metodologie avanzate di prevenzione e
recupero dei disturbi lungo tutto il percorso dalla scuola di Infanzia al termine della Scuola
Primaria;
• interventi congiunti e coordinati che rispondano ai bisogni formativi degli alunni portatori di
handicap per prevenire disadattamento, emarginazione (unità socio sanitarie locali e servizio
psico-pedagogico);
• attività di accoglienza,
• utilizzo delle opportunità formative disponibili (in orizzontale nel rapporto tra diversi
soggetti e responsabilità educative familiari, scolastiche, extrascolastiche; in verticale nel
rapporto diacronico tra momenti formativi che si susseguono).

16
ORIENTAMENTO

La Scuola Secondaria di 1° grado mira


all'orientamento di ciascuno, favorisce l'iniziativa del
soggetto per il suo sviluppo fisico, psichico e
intellettuale, lo mette nelle condizioni di definire e
conquistare la propria identità di fronte agli altri e di
rivendicare un proprio ruolo nella realtà sociale,
culturale e professionale.
È un processo formativo continuo cui debbono
concorrere unitariamente anche le varie strutture non
formali e informali del territorio, nonché il grado di
scuola successivo.

La possibilità del preadolescente di operare scelte realistiche nell'immediato e nel futuro,


portando avanti lo sviluppo di un progetto di vita personale, deriva dal consolidamento di
competenze decisionali fondate su una verificata conoscenza di sé e su un intelligente
tirocinio educativo che abbia autenticato e continui ad autenticare le capacità, gli interessi e
le attitudini di ogni ragazzo.
Il carattere orientativo è intrinseco allo studio delle discipline e alle attività inter e
transdisciplinari.
L'uno e le altre, infatti, sono volte alla scoperta di sé (un sé sottoposto agli straordinari
dinamismi delle trasformazioni psicofisiche e a cambiamenti negli stili di apprendimento,
interessi, abitudini, sentimenti, immagine di sé), della cultura e dell'arte, del mondo in
generale (contatti, scambi, scoperte, ecc.) e della produzione umana, attraverso l'incontro con
i diversi ambienti della produzione tecnica o intellettuale.
L’orientamento costituisce parte integrante del curricolo di studi e del processo educativo.

Le attività di orientamento si concentrano in terza e sono finalizzate


• alla costruzione di un processo di scelta;
• alla promozione di atteggiamenti consapevoli e flessibili verso il mondo della scuola e della
formazione;
• alla prevenzione degli insuccessi.
In ragione di ciò:
- brevi percorsi integrati e modulari con altri istituti di scuola secondaria di 2° grado,
- circolazione di materiale informativo,
- programmazione e gestione di interventi di esperti per alunni e genitori.

17
CRITERI FORMAZIONE DELLE CLASSI

Il principio educativo di riferimento è il valore della eterogeneità. Soltanto attraverso una


mirata mescolanza di genere, di provenienza, di livelli di competenza acquisiti, la scuola
pubblica può realizzare il diritto all’istruzione previsto dalla nostra Costituzione.
Il Collegio dei Docenti ha convenuto che i nuovi iscritti alle classi prime, in relazione al
numero complessivo di studenti, vengano suddivisi in gruppi al fine di:
1. realizzare per quanto possibile una omogeneità tra le classi (numerica, tra maschi e
femmine, per fasce di livello);
2. accogliere eventuali richieste di preferenza espresse dai genitori degli alunni.
La definizione dei gruppi di studenti sarà affidata allo staff di direzione (funzioni
strumentali per IL POF, collaboratori, DSGA, D.S) ed affissa all’albo prima dell’inizio delle

LA COMUNICAZIONE

La comunicazione interna ed esterna si realizza in incontri formali ed informali; avviene


tramite apposite comunicazioni scritte, direttive, riunioni, assemblee, avvisi … e, in casi
particolari, lettere alle famiglie.
L’informazione tempestiva e circostanziata delle famiglie è obiettivo primario per tutti gli
operatori scolastici. A tal fine:
a) ricevimento delle famiglie e degli alunni.
I docenti ricevono le famiglie secondo un calendario
settimanale con 1 ora a disposizione per ogni docente e con
ricevimento collettivo pomeridiano collocato dopo la
consegna della scheda di valutazione periodica;
b) di volta in volta le famiglie saranno informate sul
complessivo percorso formativo e sul profitto scolastico
attraverso appositi moduli e “comunicazioni” in relazione a:
• assenze e ritardi,
• richieste uscite anticipate,
• ritardi/permessi di entrata posticipata,
• valutazioni scritte e orali conseguite dagli allievi nelle varie discipline,
• esiti di eventuali corsi di "potenziamento cognitivo e/o approfondimento",
• comportamento a scuola,
c) scheda periodica delle valutazioni per consentire ai genitori di essere costantemente
informati sui propri figli; precisamente nei mesi di novembre e marzo.

Al termine di ogni quadrimestre viene consegnata la scheda di valutazione quadrimestrale


con il "voto" relativo ad ogni disciplina ed una valutazione sull’alunno che riguarda l’impegno, il
metodo di studio, la partecipazione alla vita scolastica ecc.

18
LE RISORSE

Studenti, genitori, docenti, dirigente scolastico, dirigente


Umane amministrativo, personale ATA, gli attori sociali del territorio,
impegnati nel processo di formazione e di istruzione

docenti laureati e abilitati nelle discipline letterarie, linguistiche,


Professionali scientifiche e tecniche; docenti di sostegno; personale dell’ufficio di
segreteria con competenze informatiche e tecnologiche;
collaboratori scolastici.

Laboratori di: informatica, scienze, biblioteca, musica, artistica;


Strumentali auditorium, palestra; spazi verdi per attività fisica, piazzale
d'ingresso, posteggio interno, posteggio esterno

aule scolastiche, ufficio di presidenza, uffici di segreteria, aule


Strutturali multimediali, aula proiezioni, aula da disegno, auditorium, biblioteca,
aula per il recupero e l’approfondimento. Fondi dell’USR, del
Comune … e altri contributi da enti e soggetti esterni.

Figure professionali, Enti ed Associazioni presenti ed operanti sul


territorio quali:
a) Consultorio Familiare
b) Biblioteca
Risorse c) Parrocchia San Vincenzo De’ Paoli
Esterne d) Stazione carabinieri
e) Associazioni culturali e Musicali
f) Associazione “Il Sentiero”
g) Pro Loco
h) 2 farmacie
i) 3 banche
j) 1 Ufficio Postale
k) Scuola Primaria

19
LA VALUTAZIONE

Criteri di Valutazione degli Allievi

Si useranno nella valutazione i seguenti criteri:

· progresso verificatosi rispetto al livello di partenza


· grado di raggiungimento degli obiettivi programmati
· impegno e partecipazione alla vita di classe
· conseguimento di un metodo di lavoro organizzato

Nel valutare si farà attenzione a condizionamenti dovuti a particolari situazioni


psicologiche e familiari. La valutazione formativa serve a mettere in evidenza le lacune da
colmare negli allievi e gli aspetti positivi da rinforzare. All'insegnante tale valutazione è
utile allo scopo di verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi programmati ed
eventualmente correggere il proprio piano di lavoro.

Programmazione Consiglio di Classe

Ogni singolo Consiglio di classe, ad inizio d'anno, previo esame dei risultati dei test
d'ingresso ed in base al Piano dell’Offerta Formativa, sulle indicazioni degli obiettivi
educativi e cognitivi dettati dal Collegio dei Docenti, stende la programmazione didattico-
educativa individuando gli obiettivi relativi alle aree disciplinari. I singoli insegnanti
individuano gli obiettivi specifici delle discipline in relazione alle suddette programmazioni
ed in riferimento agli obiettivi disciplinari fissati dai gruppi di materie comuni.
Tali programmazioni, prevedono delle prove di verifica per rilevare il grado di
raggiungimento degli obiettivi medesimi ed intervenire sull'iter didattico e adattarlo, nel
rispetto delle mete formative individuate, ai ritmi ed agli stili apprenditivi degli alunni.

Piano di Lavoro Trasversale

· Analisi della situazione di partenza della classe


· Strategie da mettere in atto per il supporto e il recupero
· Individuazione e definizione di obiettivi trasversali (comportamentali e cognitivi)
· Norme di comportamento comune
· Metodologie di insegnamento
· Modalità e strumenti di lavoro
· Strumenti di osservazione, verifica e valutazione

20
Programmazione per Aree Disciplinari

I docenti di tutte le classi individuano


- gli obiettivi disciplinari;
- gli standard minimi in termini di previsione
- i contenuti e i nuclei fondanti
- le tipologie, le modalità e i tempi di somministrazione delle prove di verifica comuni.

La Valutazione degli Allievi

La Scuola secondaria di 1° grado attiva negli alunni processi cognitivi (percezione,


memoria, ragionamento, creatività, organizzazione) il cui sviluppo si manifesta attraverso
l’acquisizione di ABILITA’ OPERATIVE (saper fare)
Il livello di sviluppo raggiungibile da ogni alunno in questi processi è personale, pertanto,
ognuno viene valutato per quanto e per come si è avvicinato o ha raggiunto gli obiettivi
prefissati per lui, non secondo standard di prestazioni ritenuti universalmente validi.

Strumenti per la Verifiche

Gli strumenti da mettere in atto per la verifica del grado di raggiungimento degli obiettivi
prefissati saranno:
test d'ingresso (all'inizio dell'anno scolastico)
prove scritte e orali
relazioni
prove oggettive
lavori di gruppo
inoltre potranno essere valutati anche eventuali
altre attività culturali

Si evidenzia la necessità che ogni docente


effettui e documenti un congruo numero di
verifiche specificate nel primo consiglio di classe
di programmazione.

Prove orali
Per la osservazione e la valutazione delle prove orali si fa riferimento alla griglia di
valutazione redatta dei rispettivi compartimenti disciplinari e approvata dal Collegio dei
Docenti.

21
CRITERI COMUNI PER LA CORRISPONDENZA TRA VOTI E
LIVELLI DI CONOSCENZA,ABILITÀ E COMPETENZE

La valutazione degli allievi avverrà tramite voti, espressi in decimi, per le Discipline

conosce e comprende le informazioni e i linguaggi


9/10 Profitto distinto/ottimo delle discipline in modo ampio e approfondito e li
applica con originalità in contesti nuovi.
conosce e comprende le informazioni e i linguaggi
8 Profitto buono delle discipline in modo completo li applica con
autonomia
conosce e comprende informazioni e i linguaggi delle
7 Profitto discreto discipline e li applica in modo adeguato

conosce e comprende informazioni e i linguaggi di


6 Profitto sufficiente base delle discipline e li applica con sufficiente
correttezza in situazioni note
conosce e comprende informazioni e i linguaggi delle
5 Profitto insufficiente discipline in modo parziale e denota difficoltà
nell’applicazione
conosce e comprende informazioni e i linguaggi delle
Profitto gravemente
1/4 discipline in modo frammentario e denota gravi
insufficiente
difficoltà nell’applicazione

22
OBIETTIVI E DESCRITTORI TRASVERSALI PER LA
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

10 rispetta in modo consapevole le regole di


comportamento
9 è attento nel rispettare le regole di
comportamento
Comportamento 8 è molto rispettoso delle regole di
comportamento
7 si comporta in modo corretto
6 rispetta quasi sempre le regole di
comportamento
5 non rispetta le regole di comportamento
10 partecipa attivamente e con apporti
costruttivi
9 partecipa alle attività didattiche in modo
pertinente
8 partecipa alle attività didattiche

Partecipazione appropriatamente
7 partecipa alle attività didattiche con
interesse
6 partecipa alle attività didattiche con
attenzione discontinua/ in modo settoriale
5 non partecipa alle attività didattiche

10 10 nei rapporti interpersonali è propositivo

9 nei rapporti interpersonali ha atteggiamenti


collaborativi
8 nei rapporti interpersonali ha atteggiamenti
abitualmente collaborativi
Rapporti interpersonali
7 nei rapporti interpersonali ha atteggiamenti
abbastanza collaborativi
6 nei rapporti interpersonali deve essere
sollecitato alla collaborazione
5 nei rapporti interpersonali assume
atteggiamenti non collaborativi

23
10 10 si dimostra sempre costante e
responsabile nel rispettare gli impegni
9 si dimostra costante e responsabile nel
rispettare gli impegni
8 si dimostra costante nel rispettare gli

Impegno e senso di impegni


7 si dimostra abbastanza costante nel
Responsabilità rispettare gli impegni
6 si dimostra poco costante e responsabile
nel rispettare gli impegni
5 è incostante e non rispetta gli impegni

ABILITA’ DEGLI ALUNNI IN USCITA

Il lavoro didattico dell’intero triennio ha come obiettivo l’acquisizione delle seguenti


ABILITA’ E COMPETENZE, che ogni alunno in uscita dalla scuola media deve possedere
sia pure a diversi livelli di stabilità e di complessità.

ABILITÀ DI ASCOLTO:
conoscere ed applicare strategie per dirigere l’attenzione, porre domande, raccogliere
appunti, intervenire con pertinenza in una conversazione o in un dibattito.

ABILITÀ DI LETTURA:
conoscere ed utilizzare strategie per leggere testi narrativi, informativi,
argomentativi, regolativi, scientifici, iconici, poetici, musicali.

ABILITÀ DI SCRITTURA:
conoscere ed utilizzare strategie per produrre testi diversificati secondo le tipologie
testuali: fiaba, lettera , diario, autobiografia, racconto fantastico, racconto verosimile,
riassunto, parafrasi, relazione, cronaca, tema argomentativo; e secondo le funzioni:
informare, persuadere, esprimere emozioni, riflessioni, valutazioni.

24
ABILITÀ DI COMUNICARE ORALMENTE:
conoscere strategie per pianificare l’esposizione orale, adattandola alla situazione
comunicativa..

ABILITVÀ METALINGUISTICHE:
conoscere regole e procedimenti per individuare, classificare ed impiegare gli
elementi grammaticali e le strutture morfosintattiche della lingua italiana e delle
lingue straniere studiate.

ABILITÀ DI COMPRENDERE ED USARE:


strumenti di analisi e di sintesi: schemi logici (mappe concettuali, tabelle, grafici).

ABILITÀ DI CALCOLO:
conoscenza e padronanza di algoritmi per le operazioni negli insiemi N, Q, Z.

ABILITÀ DI RISOLVERE PROBLEMI MATEMATICI:


conoscere ed usare strategie aritmetiche, geometriche, grafiche, algebriche per
risolvere problemi formalizzati e problemi aperti.

ABILITÀ DI PROGETTAZIONE E DI VALUTAZIONE:


conoscere ed utilizzare strategie per organizzare, pianificare, realizzare un lavoro
finalizzato, valutando il risultato secondo criteri di convenienza, economia, estetica
funzionamento...

ABILITÀ CREATIVE:
considerare un problema da diversi punti di
vista e saper
ipotizzare più soluzioni alternative, esprimere
pensieri ed opinioni divergenti ma
motivati, rielaborare le conoscenze in modo
personale, accostare in modo utile elementi
(immagini, suoni, parole) normalmente lontane
fra loro.

ABILITÀ DIALETTICHE:
in situazione di dialogo/discussione, di analisi
testuale e di produzione scritta, saper
comprendere le tesi altrui, confutarle e sostenere le proprie con valide argomentazioni.

ABILITÀ DI STUDIO:
conoscere strategie per studiare dai libri, per gestire il tempo, per saper riferire , per
organizzare il lavoro, per consultare vocabolari, atlanti…

25
ABILITÀ DI COMPRENDERE ED USARE I LINGUAGGI SPECIFICI:
comprendere simboli e termini delle diverse discipline e saperli riutilizzare.

ABILITÀ ARTISTICO-ESPRESSIVE:
saper discriminare e memorizzare un fatto sonoro, conoscere strumenti e tecniche per
riprodurre suoni; conoscere criteri per analizzare un messaggio visivo, e tecniche
pittoriche per produrre messaggi visivi originali.

ABILITÀ SPAZIO-TEMPO-MOTORIE:
corretta percezione e rappresentazione mentale di spazio-tempo, controllo e
coordinazione dei movimenti del proprio corpo finalizzati al raggiungimento di uno scopo.

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
PERSONALE SCOLASTICO

Per migliorare le qualità del servizio offerto alla comunità, la Scuola Secondaria di I°
grado "D. Alighieri”" sostiene l’attività di formazione del proprio personale. Favorisce la
partecipazione ai corsi di formazione organizzati dai vari enti e a cui il personale interessato
fa richiesta di partecipazione (previa approvazione del Collegio dei Docenti). Organizza essa
stessa corsi su temi di interesse generale e specifico, con partecipazione volontaria e per
piccoli gruppi. Nel corrente anno scolastico le
tematiche proposte dal Collegio dei Docenti , al quale
parteciperanno tutti i docenti, saranno le seguenti:
1) Continuità didattica;
2) Approfondimento informatico mirato all’utilizzo
didattico delle tecnologie nelle varie
discipline e della valutazione.
3) Tecniche della comunicazione
4) Formazione sull’ “Indicazione per il curricolo”
5) Legge 626 – Figure sensibili e primo soccorso
6) Problematiche di tipo psicologico/psichiatrico per
la comprensione / gestione degli alunni (con
particolare riferimento alle tematiche del bullismo e
dell’aggressività)
Per il personale ATA saranno attivati corsi di formazione per l’informatizzazione degli atti
amministrativi e per la sicurezza sul posto di lavoro

26
ASPETTI ORGANIZZATIVI
DI NATURA DIDATTICO-EDUCATIVA

Sulla base della realtà strutturale e in coerenza con la piena realizzazione degli aspetti
didattici del POF, la Scuola intende darsi modalità organizzative e gestionali che garantiscano
pienamente il conseguimento degli obiettivi educativi.

DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.Luca DIPRESA

1° COLLABORATORI DEL 2° COLLABORATORE DEL


DIRIGENTE DIRIGENTE
Prof. Domenico STRADA Prof. Francesca Calella

In base al decreto legislativo 165/2001 art. 25 il Dirigente Scolastico assicura la gestione


unitaria dell’istituzione, se ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle
risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio.
Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al D. S. autonomi
poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane.

27
Organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formativa ed è
titolare delle relazioni sindacali.
Nomina Collaboratori - A.S. 2010/11: Attribuzione compiti e funzioni.

Il dirigente scolastico

- Visto il T.U. n. 297 del 16/1994;


- Visto l'art. 21 della legge 15/3/1997, n. 59;
- Visto il D.P.R. n. 275 - 8/3/1999 - Regolamento recante norme in materia di autonomia
delle istituzioni scolastiche;
- Visto l'art. 25 bis del D.L.vo 3/2/93, n. 29, come integrato dal D.Lvo 6/3/99, n. 59 che
attribuisce al Dirigente scolastico la facoltà di scegliere direttamente i docenti
collaboratori a cui delegare l'esercizio di specifici compiti amministrativi;
- Visto il D. L.vo 30.3.2001, n. 165 , art. 25 comma 5°;
- Visti gli artt. 34 -88 del C.C.N.L. 2006/2009 comparto Scuola;
- Riconosciuta la necessità di avvalersi della collaborazione di docenti per semplificare
l’attività amministrativa, migliorare l'efficienza e l'efficacia dei servizi
offerti da questo istituto e valorizzare le risorse umane.
- Accertata la disponibilità degli interessati

NOMINA

quali suoi collaboratori per l'a.s. 2010/11:


- il Prof. Domenico Strada, primo collaboratore;
- la Prof. ssa Francsca Calella, secondo collaboratore
Assegnazione compiti e funzioni riconducibili ad attività di collaborazione con la D.S.
Il Prof. Domenico STRADA
è delegato a svolgere le funzioni relative alle sottoelencate materie:
- Sostituzione del Dirigente Scolastico in caso di assenza o impedimento, ferie.
- Collaborazione con gli uffici di segreteria per l’organizzazione degli esami di licenza;
- Coordinamento Commissioni esami di Stato in collaborazione con il 2° collaboratore
- Controllo delle assenze e
gestione (relative autorizzazioni)
permessi ritardi, uscite
anticipate degli alunni e rilascio
delle relative autorizzazioni;
- Controllo efficacia della
comunicazione interna.
- Verifica distribuzioni dei
materiali utili e necessari per le
attività collegiali;
- Gestione delle sostituzioni dei
colleghi assenti, insieme al 2°
Collaboratore
- Gestione permessi brevi (art.
16 CCNL);

28
- Organizzazione generale delle attività didattiche e progettuali curriculari ed
extracurriculari della scuola e raccordo tra le stesse;
- Individuazione dei punti critici della qualità del servizio e formulazione di proposte per la
loro risoluzione;
- Raccordo con il D. S. e l’ufficio di segreteria su tematiche preparatorie del Collegio Docenti;
- Raccordo con le famiglie e con Enti o Agenzie Educative del Territorio.

I collaboratori, per ognuno dei compiti delegati, riferiscono direttamente alla D.S.

La retribuzione per lo svolgimento dei compiti e delle funzioni sarà definita in sede di
contrattazione di istituto con i finanziamenti a carico del fondo per le attività aggiuntive
previste per le collaborazioni con il Dirigente Scolastico di cui all’art. 88 CCNL 2006 2009 –
comma 2 – lettera f (indennità e compensi a carico del fondo d’istituto).

Si ricorda che tali compensi non sono cumulabili con il compenso per le funzioni strumentali
al piano dell’offerta formativa di cui all’art. 33 del sud-detto CCNL.

FUNZIONI STRUMENTALI AL POF

Il Collegio Docenti delibera, prioritariamente, di garantire lo svolgimento delle attività


aggiuntive funzionali al normale funzionamento didattico della scuola, come da scheda di riepilogo
generale delle attività funzionali all’organizzazione didattica, ivi compresa l’attività di supporto
organizzativo-gestionale–didattico al D.S.

Ai sensi dell’art. 33 del CCNL 2006-2006, relativamente ai criteri di attribuzione, al


numero e ai destinatari delle funzioni strumentali per la realizzazione del POF di istituto, il
Collegio Docenti delibera come segue:
In coerenza con il POF di Istituto, ed in base all’esperienza degli anni precedenti, data la
particolare strutturazione della nostra Scuola, in considerazione delle reali esigenze
didattiche ed organizzative, vengono identificate le seguenti aree – tematiche per
l’attribuzione delle funzioni strumentali:in numero di 8 diviso per 4 aree:

29
AREA 2:
SOSTEGNO LAVORO
AREA 1:
DOCENTI,
COORDINATORE
AGGIORNAMEMO E
ATTIVITA’
FORMAZIONE
FUNZIONALI ALLA
REALIZAZIONE DEL
P.O.F.

FUNZIONI
STRUMENTALI

AREA 3: AREA 4:
RESPONSABILE COORDINATORE
COMUNICAZIONE E DELLE ATTIVITA’
SERVIZI EXTRACURRICULRI.

CRITERI: Identificate le aree rilevanti per la realizzazione del POF di istituto, i docenti
interessati avanzano regolare domanda di attribuzione indicando l’area prescelta e compilando una
scheda informativa dalla quale sia possibile rilevare: titolo di studio, titoli culturali, anzianità di
servizio, precedenti esperienze – incarichi ricoperti, corsi di aggiornamento frequentati, altre
esperienze – competenze personali rilevanti e coerenti con la funzione strumentale richiesta,
conoscenza - competenze utilizzo strumenti informatici.
Ogni docente destinatario di funzione strumentale dovrà relazionare sia in itinere che al
termine sulle attività svolte e sul conseguimento degli obiettivi prestabiliti.

MODALITA’ di ATTRIBUZIONE- destinatari: In base alle richieste avanzate, un’apposita


commissione, composta dal D.S. e da altri docenti disponibili, scelti fra coloro che non
avanzeranno domanda , procederà alla attribuzione delle funzioni strumentali. In caso di
numerose domande, superiori al numero di funzioni da attribuire, la Commissione potrà anche
procedere ad una valutazione - attribuzione di un punteggio relativamente ai seguenti requisiti:
conoscenza degli strumenti informatici (preliminare indispensabile)
conoscenza del territorio e dei suoi problemi;
disponibilità all’innovazione e alla sperimentazione pedagogica;
capacità organizzativa;
disponibilità a coordinarsi con gli altri co-attori nelle varie attività;
30
capacità decisionale;
capacità relazionali;
competenza nella gestione di gruppi;
efficacia nella comunicazione;

AREA N° 1 :

“COORDINATORICE DELLE ATTIVITA' FUNZIONALI ALLA REALIZZAZIONE


DEL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA”

Prof.ssa Daria Milone

Con, nello specifico, la cura dei seguenti compiti:


a) Coordinamento, valutazione e monitoraggio
continuo del POF.
b) Coordinamento e gestione delle progettazioni
curriculari ed extracurriculari.
c) Coordinamento delle attività di progettazione e di
programmazione dei docenti , suggerendo criteri e
modalità operative a sostegno anche dei nuclei di
supporto, cioè delle varie commissioni.
d) Offrire il proprio sostegno all’innovazione anche
attraverso la sistematica veicolazione di informazioni relative alla funzione sociale della
scuola in regime dl autonomia, alle finalità formative che essa deve perseguire, agli strumenti
e criteri di valutazione dei risultati raggiunti ed alle iniziative di formazione ed aggiornamento
vagliando e proponendo al Collegio dei docenti quelle meglio rispondenti all’impianto con-
cettuale ed alle modalità organizzative del piano formativo predisposto.
e) Coordinare il lavoro dei gruppi di programmazione disciplinare.
f) Curare la documentazione relativa alle attività di insegnamento curriculari e facoltative.
g) Verificare della coerenza fra obiettivi nazionali e finalità educative di Istituto.
h) Relazione finale al Collegio sulla funzione svolta al fine di individuare punti di forza e
punti deboli per assicurare un miglioramento continuo.
i) Rappresentare la scuola alle iniziative dei progetti in rete con altre scuole

31
AREA 2 :

“SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI E

AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE”

Prof.ssa Giacomina Filomeno

con, nello specifico, la cura dei seguenti compiti:


a) Analizzare i bisogni formativi e gestione del piano di
formazione e aggiornamento.
b) Adempiere a richieste ministeriali e simili relative a
particolari forme di monitoraggio.
c) Gestione progetto Invalsi.
d) Monitoraggio dei bisogni formativi del personale della scuola.
e) Supporto all’attività laboratoriali (multimediali e didattica) a tutti i docenti.
f) Predisposizione di un piano di monitoraggio dei corsi effettuati e ne pubblica i risultati;
g) Coordinare la diffusione e la pubblicazione dei materiali didattici prodotti dalla Scuola;
h) Predisporre strumenti per la documentazione, la valutazione e la rendicontazione
dell'attività formativa;
i) Elaborare un documento per l'autovalutazione e la valutazione di Istituto e produzione di
strumenti valutativi in collaborazione con l’incaricato area 4 (prof. Nisi);
l) Rappresenta la scuola nei progetti in rete con altre scuole.
m) Relazione finale al Collegio sulla funzione svolta.

AREA N° 3:

“COORDINATORE E RESPONSABILEDELLA COMUNICAZIONE E DEI SERVIZI”


INFORMATICI

Prof. Giuseppe Nisi

con, nello specifico la cura dei seguenti compiti:


a) Realizzazione e Gestione sito della scuola
b) Coordinamento e gestione delle tecnologie
informatiche e della comunicazione.
c) Determinazione dei regolamenti per il corretto uso
di tutti i laboratori e vigilanza sulla condizione di efficienza degli stessi.

32
d) Produzione di documenti e materiali didattici per l’utilizzo delle tecnologie informatiche;
e) Curare l’accesso all’informazione in rete informatica a quanti, tra alunni e docenti,
utilizzano e postazioni;
f) Curare l’aggiornamento sistematico dei programmi Window e degli antivirus;
g) Creare e curare un archivio multimediale e informativo della documentazione didattica,
schede di h)
h) Valutazione, elaborati didattici particolarmente significativi, informatizzazione biblioteca
docenti ed alunni;
i) Coordinamento dell’utilizzo delle nuove tecnologie;
l) Creare e divulgare la conoscenza della sicurezza e della prevenzione;
m) informatizzazione della valutazione degli alunni;
n) Relazione a fine anno scolastico al collegio sulla funzione svolta.

AREA N° 4:

“COORDINATRICE E RESPONSABILE DELLE ATTIVITA’ EXTRACURRICULARI”

Prof.ssa Francesca Calella

con, nello specifico, la cura dei seguenti compiti:


a) Curare l'espletamento di tutte le iniziative teatrali,
musicali, sportive, ricreativo-culturali;
b) Suggerire gli strumenti utili e predispongono dei
progetti per coinvolgere gli alunni che
presentano problemi comportamentali o di profitto;
c) Attivare una funzione di consulenza ed orientamento
per gli allievi;
d) Curare il confronto sistematico fra gli allievi, le
famiglie, i rappresentanti degli Enti locali e del mercato del lavoro ed i docenti, in modo da
favorire l'ampliamento dell'offerta formativa in un contesto operativo caratterizzato dal
consenso e dalla partecipazione;
e) Curare la continuità e l’orientamento degli alunni;
f) Rappresentare la scuola alle iniziative dei progetti in rete;
g) Curare e coordina la progettazione Pon e Fsr
h) Presentazione al Collegio di una relazione finale sulla funzione svolta.

33
I DOCENTI

Cognome Nome Disciplina Corso


1 ANNESE CARLA Musica 1^2^3^A 1^2^ B
2 BARACCANI NADIA Lingua Francese 1^2^3^A-B –C
3 BUCCOLIERO ANTONIO Tecnologia 1^2^3^ D
4 CALELLA FRANCESCA Tecnologia Corsi A e B , 1 2^D, 1^E
5 CAMMORANESI ORIETTA Lettere 3^C e 2^D
6 CARAMIA MARIA Arte 1^D e 3^D
7 CARRINO MARIA Lingua Inglese 1^E
8 CARROZZO FRANCESCA Lingua Inglese Corso C e Corso D
9 COLIOLO ANNA Religione Corsi A-B-C-D, 1^E
10 CORVAGLIA TIZIANA Francese Corso D, 1^E
11 DEFAZIO VITTORIA Lettere 1^ E, Corsi A-B, 1^-2^C
12 DEVITO LUCIA RICCARDA Matematica-Scienze Corso C
13 FILOMENO GIACOMINA Lettere 3^A, 2^B
14 GALASSO ANTONELLA Corpo movim. e sport Corso D, 1^E
15 GALIZIA CARMINA Sostegno 1^D
16 LUCASELLI ERMINIA Sostegno 1 ^B
17 LUPO ORONZO Arte e immagine Corsi A,B,C
18 MANCINI MARIANGELA Matematica-Scienze Corso D
19 MAGGIORE CARLA Approfondimento Corso A, 3^B
20 MANGIA BIANCA Matematica Corso B
21 MARIELLA CARMELA Lettere 1^C, 3^D
22 MILONE ADDOLORATA Matematica-Scienze Corso A
23 NACCI DONATELLA Arte e immagine 2^D, 1^E
24 NISI GIUSEPPE Sostegno 1^ C 3^ C
25 ORLANDO CARMELA Musica Corsi C e D 3^B, 1^E
26 PERNA MARIA ROSARIA Sostegno 2^B
27 PICHIERRI NADIA Matematica-Scienze 1^E
28 PUGLIESE MARIA Lettere 1^A, 3^B
29 ROSSINI ANNA Lettere 1^C, 3^D
30 ROSSO GIUSEPPINA Sostegno 1^D
31 SANTORO GIOVANNI Corpo movim. e sport Corsi A-B-C
32 STRADA DOMENICO Sostegno 1^-2^ A
33 TAURISANO MARIA PIA Lettere 1^A, 3^B
34 TRIANNI LAURA inglese Corsi A, B
35 VIGNOLA NICOLA Sostegno 2^D e 3^D

34
COORDINATORI

classe Coordinatore
1 A TAURISANO
2 A MILONE
3 A FILOMENO
1 B PUGLIESE
2 B MANGIA
3 B BARACCANI
1 C ROSSINI.
2 C DEVITO
3 C CAMMORANESI
1 D MARIELLA
2 D MANCINI
3 D CARROZZO
1 E DEFAZIO

DIPARTIMENTI

Lettere: Prof.ssa Filomeno


Lingua Straniera:
S. Matematiche Prof.ssa Mancini Prof.ssa Baraccani

Sostegno
Prof.ssa Perna Arte:
RESPONSABILI
Prof. Lupo
DIPARTIMENTALI
Tecnologia:
Prof.ssa Calella

Sc. Motorie:
Musica:
Religione: Prof. Santoro
Prof.ssa Annese
Prof.ssa Coliolo

35
INCARICHI

- SEGRETARIO DEL COLLEGIO:


- Prof. Giovanni Santoro
-
- RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE:

- Ing. Giuseppe Guarino

- R.S.U.:
Sig. ra Neglia Maria, Biondi Vito Nicola (A.T.A.)
-
-
- RESPONSABILE LAVORATORI PER LA SICUREZZA:
- Sig. Maria Neglia

CONSIGLIO DI ISTITUTO

Presidente: Nigro Vito Antonio

Dirigente Scolastico. Luca Dipresa

Componente Personale Docente: Filomeno, mangia, Nisi G., Perna, Strada, Taurisano

Componente Personale ATA: Nisi A.

Componente Genitori: Nisi D. (V.P.), Barletta, Gianfredi, Taiani, Urselli

GIUNTA ESECUTIVA

Presidente: Dirigente Scolastico

Componente Personale Docente: Strada D.

Componente Personale Non Docente: Nisi A.

Componente Genitori: Barletta O., Urselli A.

36
ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DEL PERSONALE ATA

Direttore Amministrativo Servizi


Amministrativi
Rag. Antonio NISI

I servizi di segreteria saranno funzionali alla realizzazione


delle attività curricolari ed extracurricolari, assicurando il
necessario supporto amministrativo alle attività nelle due
sedi. La segreteria è aperta al pubblico nei giorni feriali dalle
ore 90.00 alle ore 12.00, e nella giornata di giovedì dalle ore 15,00 alle ore 17,00.
Nell’ottica di superare le tradizionali compartimentazioni, secondo le quali lo specifico
amministrativo-organizzativo e lo specifico didattico appartenevano ad organismi separati, si
favorirà il dialogo e la collaborazione fra le diverse componenti scolastiche ritenendo la
comunicazione un elemento di successo e di visibilità rispetto all'utenza, e ciò anche allo scopo di
favorire processi di rete e condivisione dei progetti e di valorizzare il concorso delle
professionalità diverse presenti all’interno ed all’esterno della scuola. Gradualmente anche i
servizi di segreteria perderanno le tradizionali caratteristiche di '‘esecutività'’ per assumere
funzioni specifiche nella co-progettazione complessiva di Istituto, pur rispettando il principio del
concorso di professionalità diverse cui fanno capo anche responsabilità differenziate.
La logica complessiva nella quale si opererà sarà quella di ottimizzare l’utilizzo
delle risorse e dei tempi, di integrare le competenze, di rafforzare l’immagine
dell’istituzione favorendo la
comunicazione interprofessionale
attraverso l’affinamento dei
linguaggi comuni, la pratica della
progettualità in continuità verticale
ed orizzontale, un servizio organico e
coordinato verso l’utenza come
condizione di credibilità
professionale e di qualità del
servizio

37
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
Maria Neglia
RESPONSABILE DI:
Amministrazione del personale: chiamata
supplenti in assenza del titolare; certificati di
servizio del personale in servizio e non in
servizio; stipula contratti di assunzione
personale a tempo determinato, gestione del
personale docente e ATA e tempo
indeterminato e determinato, assenze, decreti
di congedo.
Gestione alunni: infortuni, diplomi, gite, libri
di testo, elezioni OO.CC., gestione SIMPI,
Collaborazione con il D.S.G.A.: per la liquidazione dei compensi accessori (ore eccedenti,
ind. Funz. Superiori, funzioni obiettivo, funzioni aggiuntive, fondo istituto, ecc.) conguaglio
fiscale (DPT) nomine attività aggiuntive al personale. Anagrafe delle
prestazioni.
Gestione Contabile: collaborazione con D.S.G.A. per elaborazione programma annuale, conto
consuntivo, mandati di pagamento e reversali di incasso, stipula contratti e relativa
liquidazione, adempimenti connessi ai progetti.
Gestione beni patrimoniali: tenuta registri inventari, carico e discarico dei beni, modelli di
collaudo, registro facile consumo, registrazione fattura e consegna materiale.
Gestione finanziaria: gestione preventivi con relative richieste alle ditte per prospetto
comparazione, ordinativi di materiale, attrezzature didattiche e libri.

Nicola Biondi
RESPONSABILE DI:
Gestione Alunni: elenchi, iscrizioni, trasferimenti, schede, registri, tabelloni, foglio notizie,
certificati di frequenza, corrispondenza alunni, tenuta fascicoli.
Archivio e protocollo: tenuta del registro protocollo informatico, archiviazione, smistamento
posta, albo, corrispondenza esterna e interna, trasmissione fascicoli.
Amministrazione del personale:. modelli di
disoccupazione INPS; certificati di servizio del
personale in servizio e non in servizio; stipula
contratti di assunzione personale a tempo
determinato, gestione del personale docente e
ATA e tempo indeterminato e determinato,
assenze, decreti di congedo.
Gestione posta elettronica: Internet, intranet.

38
I OLABORATORI SCOLASTICI

Le incombenze giornaliere non assegnate o assegnate al personale che si assenta saranno


smistate dal D.S.G.A. tenendo conto della persona più libera al momento, in modo da garantire
la funzionalità dell’Ufficio.

INCARICHI SPECIFICI

Primo piano: n. 4 aule (corso B + 2A), scivolo, corridoio


Biondi Donato e bagni corrispondenti. Responsabile utilizzo impianti
di amplificazione (in sua assenza MARRAFFA Pietro).
Responsabile della chiusura dei locali scolastici e
cancello ingresso auto. Pulizia locali succursali in
collaborazione con MARRAFFA Comasia.

Piano Terra: n. 3 aule (corso D), servizi igienici per


Marraffa Pietro alunni, corridoio annesso, sala docenti, rampa scale
docenti e corridoio annesso, bagno docenti) rampa
scale accesso alunni, servizi. Resposnbile apwertura
cancello ingresso auto. Vigilanza ingresso in
collaborazione con LENA Filomena (l’ingresso non
deve essere lasciato mai incustodito); responsabile
della chiusura dei locali scolastici (in sua assenza
BIONDI Donato). Pulizia palestra in collaborazione
con LENA Filomena

Marraffa Comasia Primo piano: n. 2 aule (1A e 3A), bagni, corridoio


pertinente, laboratorio di informatica, biblioteca e
corridoio pertinente, uffici, servizi igienici personale,
corridoio, scale uffici. Responsabile apertura locali
scolatici (in sua assenza MARRAFFA Pietro). Pulizia
locali succursale (primo piano) in collaborazione con
BIONDI Donato.

Piano terra: n. 4 aule (corso C + 1E), rampa scale


Lena Filomena accesso alunni, servizi igienici per alunni, corridoio
annesso, androne teatro, spazio sottoscala e uscita
palestra con corridoio pertinente. Pulizia palestra in
collaborazione con MARRAFFA Pietro.

39
LE COMMISSIONI

COMMISSIONE PROGETTI
E POF

COLLABORATIORI DS
D.S. D.S.G.A
FF.SS

COMITATO VALUTAZIONE
DOCENTI

Prof. Santoro
Prof. Mariella Prof. Filomeno
(effettiva) (effettiva) (Supplente)

Commissione
ELETTORALE

Prof. Vignola Prof. Santoro Sig.ra Neglia

40
ORGANO DI GARANZIA
DPR 235/2007, art.5

COMMISSIONE VIAGGI E
VISITE GUIDATE

Prof. Lucaselli Prof. Nisi Prof. Milone

COMMISSIONE
COLLAUDI

Prof.ssa Nisi Dsga Prof. Strada

41
Gruppo unitario
Continuita’

Prof.ssa Prof. Prof.ssa Prof.ssa


Calella Nisi Trani Taurisano

Gruppo per
l’integrazione
e l’handicap

Docenti Coordinatori
sostegno Personale Asl classi interessate Genitori

Cerimoniale,
manifestazioni,
cineforum

Prof.ssa Prof.ssa Prof.ssa


Prof.ssa Annese Baraccani
Coliolo (ref.) Mariella

42
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’

Consigli di classe

Ottobr Novemb Dicemb Gennaio Febbra Marzo Aprile Maggio Giugno


Ore15,00 Ore15,00 Ore15,00 Ore15,00 Ore15,00 Ore15,00 Ore15,30 Ore15,30 Ore15,30
Lun. 4 Lun. 8 Lun. 13 Lun. 10 Mar. 1 Lun. 7 Lun. 11 Mar. 4 Giov. 9
B B A B B B B A A
Mart. 5 Mar. 9 Mar. 14 Mar.11 Merc. 2 Mar.8 Mart. 12 Mer.5 Ven. 10
A A B A A A A B– 3E B
Mer. 6 Mer. 10 Mer. 15 Mer.12 Giov. .3 Mer. 9 Mer.13 Gio. 6 Lun. 13
C C C C C D C C D
Giov. 6 Giov. 11 Giov. 16 Giov. 13 Ven. Giov. 10 Giov. 14 Ven. 7 Mart. 14
D, 1E D, 1E D, 1E D, 1E D, 1E D, 1E D, 1E D, 1E D, 1E

Collegio docenti

18 Novembre 2010 10 Febbraio 2011 13 maggio 2011 10 Giugno 2011


Giovedì Giovedì Giovedì Giovedì

Incontro scuola –Famiglie

18 Novembre 2010 10 Febbraio 2011 13 Maggio 2011


Giovedì Giovedì Giovedì

Consegna Schede di valutazione

10 Febbraio 2010 21 giugno 2011 22 Giugno 2011 23 Giugno 2011


Giovedì Martedì Mercoledì Giovedì

43
“PATTO DI CORRESPONSABILITA’
EDUCATIVA”

- Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza
democratica e
- Visti i D.P.R. n.249 del 24/6/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo
Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”
Visto il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale
per la prevenzione del bullismo”
- Visto il D.M. n.30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di
utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica,
irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei
docenti si stipula con la famiglia dell’alunno il seguente patto educativo di corresponsabilità,
con il quale

Gli alunni si impegnano a:


- Riconoscere e rispettare il ruolo di guida del Dirigente Scolastico, dei docenti e del
personale ATA;
- frequentare regolarmente le lezioni;
- consentire un regolare svolgimento della lezione;
- impegnarsi nello studio, svolgendo i compiti a casa (mantenendosi aggiornati, in caso di
assenza, riguardo le attività scolastiche e i compiti da svolgere);
- arrivare puntualmente a scuola;
- intervenire uno alla volta;
- rispettare i richiami degli insegnanti;
- rispettare l’altro;
- rispettare il materiale altrui e della scuola;
- parlare in classe e con i docenti di situazioni problematiche
- mantenere i bagni e le aule in ordine;

I docenti si impegnano a:
- valorizzare le competenze apprese dagli alunni in ambito extra-scolastico;
- comunicare i propri stati d’animo relativi al rapporto docenti-alunni, senza accusare
esprimere giudizi sui fatti e non sulle persone;
- comunicare e condividere con gli alunni il programma di lavoro della giornata e concordarne
le eventuali pause;
- prevedere più momenti di attività laboratoriali;
- garantire l’ordine dell’aula a fine lezione;
- il coordinatore della classe si impegna a dedicare mensilmente parte del suo orario di
lezione alla discussione e al dialogo riguardo ai problemi della classe;

44
I genitori si impegnano a:
- non giudicare e non prendere posizioni su episodi di cui non si conoscono i risvolti;
- comunicare i propri stati d’animo e le proprie esigenze;
- esprimere giudizi sui fatti e non sulle persone;
- condividere con la scuola le punizioni prese nei confronti dei figli, senza sminuire il ruolo
educativo della scuola;

I collaboratori scolastici si impegnano a:


- rivolgersi agli alunni con pazienza;
- accordarsi con i docenti e gli alunni per le necessità dell’ordine dell’aula;

REGOLAMENTO
AI SENSI DEL DPR 249/98 E 235/07

NORME COMUNI
La Scuola svolge la sua opera educativa, in collaborazione con la famiglia, per promuovere
negli studenti la formazione del senso di responsabilità personale e la consapevolezza della
propria funzione sociale. Gli alunni, assistiti e guidati dal D. S. e dai Docenti, si educano
all’autogoverno ed alla partecipazione attiva alla vita della scuola. I rapporti tra docenti ed
alunni si basano sul colloquio e sulla collaborazione; ogni iniziativa individuale o di gruppo, da
parte degli alunni, intenta a svolgere attività culturali di ricerca e di approfondimento, sarà
incentivata e sostenuta dal D.S., dai Docenti e da tutti gli operatori scolastici.

NORME COMUNI
art.1- Al suono della campana di inizio delle lezioni, fissate per le ore 8.05, tutti gli alunni si
recheranno ordinatamente verso la propria classe dove ad attenderli, in corridoio ci sarà il
docente della prima ora. Per le scale e i corridoi è proibito alzare la voce, correre e/o,
comunque, cagionare disordini. L’ordine e la disciplina sono presupposti fondamentali della vita
della scuola.
art. 2- Durante le ore di lezione, gli alunni non possono lasciare l’edificio scolastico,se non
prelevati dal genitore o da chi ne fa le veci,sempre con il permesso del D. S..
art. 3- Di eventuali indisposizioni dell’alunno, durante le ore di lezione, saranno avvisate
tempestiva le famiglie.
art. 4- L’alunno che, con regolare permesso, si reca fuori dalla propria classe per un qualsiasi
bisogno, deve ritornarvi nel più breve tempo possibile. E’ proibito trattenersi a conversare per
le scale, nei corridoi, nei gabinetti e fermarsi davanti alla porta di una classe non propria.
Durante le prime ore di lezione e durante l’ora successiva alla ricreazione, non sarà permesso
l’uso dei servizi igienici, salvo casi eccezionali.

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art. 5- La scuola è sede della Comunità scolastica, i cui componenti hanno diritto di
organizzazione e di agibilità all’interno dell’edificio scolastico.
art. 6- La scuola assicura il diritto allo studio secondo i dettami della Costituzione e
promuove la crescita globale dell’alunno. A questo scopo deve essere garantita la piena
funzionalità educativa e formativa della scuola e tutti saranno impegnati al fine di rendere
effettivo tale diritto.
art. 7- La scuola deve assicurare la libertà d’insegnamento considerata come libertà di
espressione e rispetto dell’autonomia didattica del docente. La scuola deve parimenti
garantire l’attuazione del diritto costituzionale delle famiglie all’educazione. E’ dovere dei
docenti, delle famiglie e degli alunni, instaurare un fattivo rapporto di collaborazione per
contribuire alla promozione di un efficace processo formativo.
art. 8- Coloro che operano nella scuola, senza distinzione di opinione politica e di fede
religiosa, hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero. Il confronto deve
avvenire democraticamente.
art. 9- Durante l’ingresso e l’uscita degli alunni all’esterno della scuola sarà richiesta la
vigilanza di specifico personale inviato dal comune (vigili urbani o altro personale incaricato).
Comunicazione oraria dell’ingresso e uscita allievi è data dal D. S. al Comandante dei Vigili
Urbani. Suddetta vigilanza dovrà essere effettuata anche durante i rientri pomeridiani.
art. 10- Gli alunni hanno l’obbligo di tenere un comportamento corretto e ben educato
ovunque e sempre, anche davanti alla scuola.
art. 11- Nel loro interesse, gli alunni possono essere presenti agli incontri Scuola-Famiglia.

VIGILANZA ALUNNI
art. 1- Al termine delle lezioni, ogni classe uscirà accompagnata fino al cancello d’ingresso
dall’insegnante dell’ultima ora.
art. 2- La ricreazione si effettua all’interno delle classi. Avrà la durata di 15 minuti e si
effettuerà tra la terza e la quarta ora di lezione sotto la sorveglianza dell’insegnante della 3°
ora.
art. 3- Ciascun docente ha in custodia la classe fino all’arrivo del collega che lo sostituisce.
In nessun caso la classe può essere lasciata senza sorveglianza; pertanto ove dovesse
emergere la necessità, il docente costretto ad assentarsi chiamerà il personale ausiliario per
vigilare sugli alunni fino al suo rientro o del docente successivo o del supplente. La ricreazione
si svolge all’interno dell’aula sotto la diretta sorveglianza del docente. Durante l’intervallo è
vietato utilizzare le scale di sicurezza esterne. La vigilanza sugli alunni nei corridoi e nei
bagni, durante l’intervallo e durante il cambio delle ore, sarà compito del personale ausiliario.
art. 4- Nel caso in cui il docente, durante le proprie ore di lezioni, dovesse lasciare l’aula, per
esigenze di servizio o per altri motivi, la vigilanza sugli alunni sarà affidata dal docente
stesso, dal D.S. o dal suo collaboratore, al personale ausiliario o ad altro personale scolastico.
art. 5- In caso di ritardo del docente, la vigilanza degli alunni sarà affidata dal D. S. o dal
docente delegato ad altro personale scolastico.
art. 6- I docenti accompagneranno personalmente la classe ogni volta che essa dovrà
spostarsi, per visite guidate, gite o altre attività didattiche e vigileranno affinché tali
spostamenti avvengano in maniera disciplinata.
art. 7- Il dovere di vigilanza non si interrompe durante la pausa ricreativa degli alunni che si
configura come momento altamente educativo.

46
art. 8- Al termine delle lezioni, l’uscita degli alunni avviene per piani, secondo disposizioni
date dal D. S. e sotto la vigilanza del personale docente di turno. I docenti dell’ultima ora di
lezione accompagneranno gli alunni fino all’uscita, fuori dai cancelli.

COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI E REGOLAMENTAZIONE DI RITARDI, USCITE,


ASSENZE, GIUSTIFICAZIONI
art. 1- Gli alunni in ritardo rispetto all’orario di inizio delle lezioni sono ammessi in classe,
con annotazione sul registro. Tale ritardo verrà giustificato il giorno successivo, anche
direttamente dai genitori. Ove il ritardo sia sistematico occorrerà la presenza dei genitori
per la giustificazione.
art. 2- Gli alunni che, solo occasionalmente, per seri motivi non possono presentarsi alle
lezioni della prima ora, possono essere ammessi subito in classe solo se accompagnati dai
genitori e con il permesso del preside o del collaboratore incaricato.
art. 3- Per nessun motivo gli alunni possono abbandonare la scuola prima del termine delle
lezioni. Qualora gli alunni debbano, per seri motivi, anticipare l’uscita saranno prelevati dai
genitori previa autorizzazione del D.S.
art. 4- Le assenze devono essere causate da motivi validi. L’insegnante della prima ora di
lezione annoterà i nominativi degli assenti sul registro di classe e giustificherà le assenze del
giorno precedente.
art.5- Le giustificazioni delle assenze sono obbligatorie, debbono essere tempestive e
debbono essere fatte chiaramente e direttamente dai genitori.
art. 6- Il D.S., il suo collaboratore o il docente stesso potranno verificare l’autenticità delle
giustificazioni mettendosi in contatto telefonico o personalmente con i genitori.
art. 7- Nel caso in cui l’alunno dimenticasse la giustificazione, l’insegnante della prima ora lo
ammette in aula e annota la dimenticanza sul registro di classe invitando l’allievo a portarla il
giorno dopo. Un’ulteriore dimenticanza implica che l’alunno il giorno seguente sia ammesso in
classe solo su autorizzazione del D.S., in caso contrario accompagnato dai genitori.
art. 8- Gli alunni che rimarranno assenti per cinque o più giorni dovranno giustificare con
certificazione medica.

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DEGLI ALUNNI (ART. 4 COMMA 1 ART. 24/6/98


N.249)
PREMESSA
Ai sensi del D.P.R. n. 249 del 24/06/98 (Statuto delle studentesse e degli studenti),
modificato con D.P.R. 21 novembre 2007 n. 235, sono richiamati i diritti e i doveri degli
studenti e delle istituzioni.
I doveri delle studentesse e degli studenti si identificano nei seguenti aspetti:
a) frequenza regolare dei corsi ed assolvimento assiduo degli impegni di studio;
- comportamento corretto non solo durante le lezioni, ma in ogni momento in cui si
fruisce dei servizi offerti dalla scuola;
- rispetto ed utilizzo in modo corretto delle strutture, del materiale, delle attrezzature e
dei sussidi didattici;
- osservanza delle disposizioni organizzative (permessi, visite esterne, gite, ecc..) e
delle disposizioni di sicurezza. Inoltre, alle singole Istituzioni scolastiche è stato
assegnato il compito di stilare un proprio regolamento di disciplina in cui vengono
individuati:

47
a) le tipologie di comportamento non corretto delle studentesse e degli studenti;
b) le sanzioni relative;
c) gli organi e le procedure di applicazione delle stesse.
art. 1- Le sanzioni disciplinari sono ispirate ai principi di gradualità, proporzionalità,
giustizia; tendono al rafforzamento del senso di responsabilità, al ripristino dei rapporti
corretti all’interno della comunità scolastica e devono tenere conto della situazione personale
dello studente.
art. 2- La responsabilità disciplinare è personale. La sanzione, nell’ambito della comunità
scolastica, è pubblica e viene adottata secondo criteri di trasparenza.
art. 3- Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima
chiamato ad esporre le proprie ragioni.
art. 4- Le sanzioni si intendono applicabili per le stesse tipologie di comportamento anche in
situazioni scolastiche che si svolgano fuori dei locali dell’istituzione scolastica e/o in orario
extrascolastico : uscite, visite guidate, viaggi d’istruzione, etc.
art. 5- Le sanzioni per le mancanze commesse durante le sessioni di esame sono irrogate
dalla commissione esaminatrice, che ha competenza anche nei riguardi dei candidati esterni.
art. 6- Il consiglio di classe può offrire agli alunni la possibilità di convertire le sanzioni
comminate in attività da svolgere in favore della comunità scolastica o in altre attività a scopo
sociale che possano utilmente costituire una riparazione, quali: a) operazioni di pulizia e
ripristino degli arredi dei locali scolastici; b) collaborazione con il personale ausiliario; c)
riordino della biblioteca; d) attività di volontariato.
art. 7- L’alunno deve rispettare i docenti, non reagire scompostamente ai richiami educativi,
non mettere le mani addosso ai compagni per nessun motivo, non appropriarsi di oggetti altrui,
non disturbare durante le lezioni e non fumare. E’ vietato l’uso di un abbigliamento non consono
all’ambiente.
art. 8- L’alunno deve mantenere sempre un comportamento corretto e disciplinato nei
confronti degli altri compagni, degli insegnanti e di tutto il personale scolastico.
art. 9 - E’ severamente proibito portare a scuola cellulari, materiale pornografico o oggetti
di qualsiasi genere che possano nuocere alla incolumità propria ed altrui o causare distrazione,
pena il sequestro degli oggetti stessi.
art. 10- E’ proibito reagire con violenza ed esprimersi con un linguaggio incivile.
art. 11- Nelle varie attività scolastiche l’alunno deve mantenere un atteggiamento pacato e
responsabile.
art. 12- L’alunno deve conoscere e rispettare il regolamento d’istituto ed altre eventuali
norme stabilite dai docenti all’interno di ogni classe.
art. 13- A scuola è proibito durante l’ingresso, l’uscita e l’intervallo, correre, spingersi,
gridare, fare giochi che possono provocare incidenti o danni a persone e cose.
art. 14- E’ proibito sostare più del necessario nei servizi e gettare rifiuti per terra.
art. 15- Durante il cambio dell’ora gli alunni devono restare nelle rispettive aule e mantenere
un comportamento disciplinato.
art. 16- E’ indispensabile il massimo rispetto reciproco per le persone, le opinioni e le cose
altrii.
art. 17- Gli alunni sono tenuti a rispettare l’edificio, l’arredo scolastico e il materiale
didattico perché la scuola è un bene della comunità. I danni prodotti volontariamente dagli
alunni a persone o cose saranno risarciti dai genitori. I danni ai vetri degli idranti, alle

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linguette antincendio e alle strutture esterne, nel caso in cui non fosse individuato il
responsabile, saranno risarciti da tutti gli alunni.
art. 18- La scuola declina da ogni responsabilità per lo smarrimento o la sottrazione di
danaro e di oggetti incustoditi o dimenticati.
art. 19- I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del
senso di responsabilità. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere
sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie
ragioni.
Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alle infrazioni disciplinari ed ispirate al
principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello
studente, al quale è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della
comunità scolastica.
art. 20- Le sanzioni che non comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono
erogate, di norma, dal capo d’istituto. Quelle che comportano allontanamento dalla scuola,
anche se solo di un giorno,sono disposte dal consiglio di classe con la presenza della
componente genitori.
art. 21- Per quanto non espressamente qui richiamato, si fa riferimento alla normativa
vigente.
art. 22 SANZIONI DISCIPLINARI
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso
di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.

SANZIONI E AZIONI DI
DOVERI MANCANZE
RESPONSABILIZZAZIONE
Mancato rispetto della
Gli studenti sono tenuti a Ammonizione docente e
puntualità
frequentare Comunicazione scritta e/o
Assenze ripetute e non
regolarmente le lezioni telefonica alla famiglia
motivate
Presentarsi a scuola senza
Ammonizione docente
Gli studenti sono l’occorrente necessario per
Ammonizione del D.S:
tenuti ad assolvere le lezioni.
Convocazione dei genitori da
assiduamente agli Non impegnarsi
parte del docente
impegni di studio regolarmente nel lavoro
coordinatore o del D. S.
domestico
Comportamento educato Linguaggio e/o gesti Ammonizione docente
e rispettoso nei offensivi Ammonizione del D. S.
confronti del Capo Ammonizione docente
Minacce
d’Istituto, dei Docenti, Ammonizione D. S.
del personale ATA e dei Ammonizione docente
compagni Ammonizione del D.S.
Aggressione verbale/fisica
Allontanamento dalla
comunità scolastica

Mancato rispetto delle Ammonizione docente


proprietà altrui Ammonizione D. S.
Allontanamento dalla
49
comunità scolastica
È previsto il risarcimento
del danno
Ammonizione docente
Ammonizione del D. S.
Allontanamento dalla
comunità scolastica
Diffondere immagini altrui Multa da € 3.000 a 18.000 o
senza autorizzazione da € 5.000 a 30.000
irrogata dall'Autorità
Garante della privacy
(Direttiva 104 - 30/11/2007
del MPI)

Spostarsi dall’aula in modo Ammonizione docente


disordinato e rumoroso Ammonizione del D. S.
Rispetto dei regolamenti
Affacciarsi alle finestre Ammonizione docente
e delle norme di
Ammonizione docente
sicurezza
Uscire dall’aula o dalla scuola Ammonizione D. S.
senza permesso Allontanamento dalla
comunità scolastica
Ammonizione docente e
Disturbo della
comunicazione alla famiglia
lezione/attività

Rifiuto a svolgere il compito Ammonizione docente e


assegnato comunicazione alla famiglia
Ammonizione docente e
Rifiuto a collaborare
comunicazione alla famiglia
Mangiare o masticare Ammonizione docente e
gomme comunicazione alla famiglia
Comportamento corretto Ammonizione docente
Portare a scuola materiale
e collaborativo Ammonizione del D. S. (al
che possa danneggiare
nell’ambito dello quale verrà affidato quanto
persone, locali e suppellettili
svolgimento dell’attività tolto all’alunno dal docente
o turbare lo svolgimento
didattica e che sarà restituito solo al
delle lezioni
genitore)
Ammonizione docente
Ammonizione del D. S. (al
Esibire o utilizzare il quale verrà affidato quanto
telefono cellulare tolto all’alunno dal docente e
che sarà restituito solo al
genitore)

50
Ammonizione docente
Utilizzo corretto delle
Ammonizione del D. S.
strutture, delle
Danneggiamento volontario o Allontanamento dalla
strumentazioni e dei
colposo comunità scolastica
sussidi didattici della
È previsto il risarcimento
scuola
del danno
Non far firmare e/o non
consegnare le Ammonizione docente e
Garantire la regolarità
comunicazioni, le verifiche, comunicazione alla famiglia
delle comunicazioni
ecc.
scuola-famiglia
Falsificare la firma dei
Ammonizione del D. S.
genitori, dei docenti, ecc.
Comportamento corretto Mancanza di collaborazione Ammonizione docente e
nel segnalare episodi nell’accertare la verità e le comunicazione alla famiglia
incivili responsabilità Ammonizione del D. S.
Corresponsabilità nel
rendere e nel mantenere Disimpegno nella cura degli Ammonizione docente e
accoglienti gli ambienti ambienti comunicazione alla famiglia
scolastici
VARI TIPI DI SANZIONI
Prima di procedere all’irrogazione di una sanzione i docenti metteranno in atto
ammonizioni e richiami verbali. In caso di mancanze ripetute verrà applicata la sanzione
di grado superiore.
A. AMMONIZIONE DOCENTE. La punizione viene inflitta dall’insegnante di classe in
servizio ed annotata sul diario personale dell’alunno per mancanze di lieve entità nei
confronti dei compagni o del personale della scuola e/o per negligenze nell’assolvimento
dei doveri scolastici. Essa, pertanto, si configura essenzialmente come comunicazione
alla famiglia.
C. AMMONIZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO verbale o scritta sul registro di
classe. Tale ammonizione può essere inflitta per la reiterazione di mancanze e
negligenze di cui alla precedenti lettere A e B.

N.B. L’ammonizione scritta, sia da parte dei docenti che da parte del D. S., può
comportare anche una eventuale convocazione dei genitori.

D. ALLONTANAMENTO DALLA COMUNITÀ SCOLASTICA


È disposto dal D. S. su delibera del Consiglio di Classe convocato, anche in seduta
straordinaria, con la sola componente docente. Il Consiglio di Classe può scegliere di
allontanare un alunno dalla comunità scolastica anche in occasione di gite, viaggi
d’istruzione o altre attività extrascolastiche.
Nei periodi di allontanamento dello studente dalla comunità scolastica deve essere
previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e i suoi genitori per:
- valutare la possibilità di convertire la sanzione in attività in favore della comunità
scolastica;
- preparare il rientro a scuola.

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CRITERI REGOLATIVI
Le sanzioni:
sono sempre temporanee;
tengono conto della situazione personale dello studente e del contesto in cui si è
verificato l’episodio;
devono essere ispirate al principio della responsabilizzazione personale e della
riparazione del danno;
vanno comminate dopo aver invitato l’alunno ad esporre le proprie ragioni
(giustificazioni); se gravi e/o reiterate possono influire sulla valutazione della condotta
e del profitto.
art. 23 - PROCEDIMENTO DISCIPLINARE
Le sanzioni di tipo Ammonizioni private e le Ammonizioni in classe sono inflitte dai
docenti. Esse devono essere comunicate per iscritto, tramite diario alle famiglie che
hanno l’obbligo di vistarle per presa visione. Dei provvedimenti più gravi dovrà essere
informato il D. S.. Se il docente lo ritiene utile può chiedere la convocazione della
famiglia.
Le Ammonizioni del D. S. vengono comminate dal Capo d’Istituto per episodi di una
certa gravità di cui ha conoscenza diretta oppure ne è stato informato da uno o più
docenti, dal personale ATA, etc. Viene data comunicazione alla famiglia tramite
telefonata o lettera della direzione, con la quale può essere disposta contestualmente la
convocazione.
L’Allontanamento dalla comunità scolastica viene disposto dal D. S. su delibera del
Consiglio di Classe convocato in composizione ristretta (solo docenti).
Occorre tenere presente i seguenti aspetti:
- L’allontanamento dalla comunità scolastica, per gravi e reiterate infrazioni, non può
essere superiore ai 15 giorni.
- Deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e la sua
famiglia per preparare il rientro a scuola.
- Nel caso in cui siano stati commessi gravi reati o vi sia pericolo per l’incolumità delle
persone, la durata dell’allontanamento sarà commisurata alla gravità della situazione e al
permanere della situazione di pericolo (in tali situazioni dovrà essere prevista la
collaborazione da parte degli Organi istituzionali di competenza).
- Nei casi previsti dall’art.4 comma 10 del D.P.R. n°249/98, allo studente è consentito
di iscriversi, anche in corso d’anno, ad altra scuola.
Norme di ordine generale riferite alle modalità di conduzione del procedimento
disciplinare:
- In tutti i casi in cui sia necessario proporre o irrogare una sanzione disciplinare, la
decisione/deliberazione deve essere assunta dall’organo competente solo dopo aver
sentito le giustificazioni dell’alunno nei cui confronti viene avviato il procedimento
disciplinare.
- Le giustificazioni possono essere presentate anche per iscritto.
- L’alunno ha la possibilità di produrre prove o testimonianze a lui favorevoli (solo in
caso di sanzione che prevede l’allontanamento dalla scuola).
- Il provvedimento adottato viene comunicato integralmente per iscritto alla famiglia
dell’alunno.

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art. 24
IMPUGNAZIONI
1. Contro la sanzione disciplinare dell’allontanamento dello studente dalla comunità
scolastica è ammesso ricorso entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione, al
Provveditore agli Studi (art. 328, commi 2 e 4 D. L.vo 16/02/1994, n° 297).
2. Contro le altre sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori, entro 15
giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’organo di garanzia, interno alla
scuola, istituito e disciplinato dal successivo articolo.
art. 25 - -ORGANO DI GARANZIA
In applicazione di quanto previsto dal D.P.R. n. 249 del 24.06.1998, art. 5 comma 2,
viene istituito un Organo di garanzia interno alla scuola con i seguenti compiti:
- decidere in merito ai ricorsi presentati contro le Ammonizioni private e le
Ammonizioni in classe.
- decidere in merito ai conflitti che eventualmente dovessero insorgere, all’interno della
scuola, circa l’applicazione del Regolamento di disciplina.
L’organo di garanzia è composto dal presidente del Consiglio d’Istituto, che lo convoca e
presiede, da un genitore, due docenti e un collaboratore scolastico, eletti in seno al
Consiglio d’Istituto e non facenti parte della Giunta esecutiva.
I membri dell’Organo di garanzia che risultino in condizioni di incompatibilità (come
genitori o docenti dell’alunno ricorrente o come collaboratore scolastico personalmente
coinvolto nella vicenda che ha comportato la sanzione) non possono partecipare all’esame
del caso e all’adozione dei conseguenti provvedimenti. In questo caso, l’Organo di
garanzia risulta costituito dalla restante parte dei suoi membri e in caso di parità,
prevale il voto del presidente.
In caso di incompatibilità del presidente, il membro più anziano convoca e presiede
l’organo di garanzia.
Deve essere inoltre prevista la nomina di membri supplenti (due per la categoria
genitori, due per la categoria docenti, ed uno per il personale ATA) per la sostituzione
dei titolari in caso di coinvolgimento degli stessi nei procedimenti in esame.
Il processo verbale d’ogni riunione è trascritto in un registro a pagine numerate e
viene sottoscritto dal presidente e dal segretario.
Per la validità delle deliberazioni è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei
componenti in carica. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti
validamente espressi, in caso di parità prevale il voto del presidente.
Le deliberazioni sono comunicate per iscritto ai soggetti interessati.
L’Organo di garanzia ha la stessa durata del Consiglio di Istituto.
Per la sostituzione dei membri venuti a cessare per qualsiasi causa o per perdita dei
requisiti di eleggibilità, si procederà alla nomina di coloro che, in possesso di detti
requisiti, risultino i primi fra i non eletti delle rispettive categorie.
In caso di esaurimento delle liste degli aventi diritto si procederà ad elezioni
suppletive. In ogni caso i membri subentrati cessano anch’essi dalla carica allo scadere
del periodo di durata dell’organo.
art. 26 - DISPOSIZIONI FINALI
Eventuali rettifiche al regolamento potranno essere proposte da un qualsiasi membro
del Consiglio di Istituto (genitori, docenti, ATA) che ne faccia motivata richiesta anche
su eventuali indicazioni provenienti dalle varie componenti.

53
USO DEGLI SPAZI E DEI LOCALI SCOLASTICI
art. 1- Le aule, anche quelle speciali, devono essere lasciate pulite e in ordine e non deve
essere danneggiato il materiale didattico e le attrezzature in esse presenti.
art. 2- Il preside o responsabile didattico, su segnalazione del docente o altro personale
scolastico, prenderà provvedimenti disciplinari per quegli alunni o quelle classi che non
osserveranno le suddette norme riguardanti le aule speciali.
art. 3- L’alunno per partecipare alle esercitazioni in palestra deve essere provvisto
dell’apposito vestiario (tuta, scarpette, calze, pantaloncini e maglietta) e deve cambiarsi
rapidamente negli spogliatoi.
art. 4- Iniziata la lezione, negli spogliatoi non dovrà rimanere nessuno. Non è permesso
allontanarsi dalla palestra senza l’autorizzazione degli insegnanti.
art. 5- L’uso del materiale scientifico, dei sussidi didattici ed audiovisivi da parte degli alunni
avviene sotto il diretto controllo dei docenti.

USO DEI LOCALI SCOLASTICI


art. 6- I locali scolastici, previa delibera del Consiglio di Istituto, possono essere utilizzati
al di fuori dell’orario scolastico da Enti e Associazioni purché l’uso non sia finalizzato a scopi
di lucro, sia compatibile con le finalità formative e culturali della scuola e sia prioritariamente
destinato ad attività rivolte agli stessi alunni.
art. 7- I rappresentanti dei genitori eletti negli Organi Collegiali possono richiedere l’uso dei
locali per assemblee scolastiche, previa richiesta scritta al D. S., contenenti gli argomenti
posti all’ordine del giorno.
art. 8- Sono autorizzate dal D. S. le richieste d’uso dei locali provenienti direttamente
dall’Amministrazione Scolastica e dall’Ente locale.
art. 9- La pulizia dei locali per le attività fuori dall’orario di servizio del personale ausiliario
è a carico del richiedente.
art. 10- La responsabilità per il corretto uso dei locali, degli arredi e delle attrezzature è a
carico dei richiedenti.

ACCESSO E ORARIO DI APERTURA E DI CHIUSURA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI


art. 11- Le modalità di accesso per il pubblico, l’apertura e la chiusura degli edifici scolastici
sono regolamentati da appositi orari.
art. 12- Le porte di accesso degli edifici sono affidate alla responsabilità del personale
ausiliario.
art. 13- Il cancello di accesso agli automezzi è riservato ai mezzi autorizzati.
art. 14- L’apertura e la chiusura degli edifici sono a carico del personale ausiliario; fuori
dall’orario di servizio di tale personale esse sono a carico del responsabile autorizzato all’uso
dei locali scolastici.
art. 15- Durante le ore di lezione i portoni di accesso devono rimanere chiusi. I genitori non
possono accedere agli uffici, alle aule se non preventivamente autorizzati dal D.S. o Dsga.

DISTRIBUZIONE DEI MATERIALI DI PROPAGANDA


art. 16- Il materiale informativo fornito da Ente Locale, ASL, Istituti, Associazioni, gruppi
sportivi, ecc.. può essere distribuito solo dopo essere stato visionato dal D. S., sulla base di
una valutazione sul carattere attinente con le finalità educative della scuola. L’Ufficio di
Segreteria provvede a trasmettere i materiali ai docenti per la distribuzione agli alunni.

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art. 17- La distribuzione agli alunni di inviti e avvisi di valore educativo e di materiali
informativi deve essere estremamente limitata. A tale scopo deve essere preferito l’uso della
bacheca o quello di un manifesto da affiggere nell’atrio della scuola.
art. 18- E’ fatto divieto di distribuzione, entro i confini dell’edificio scolastico, di materiale
pubblicitario di qualsiasi natura o, comunque, sprovvisto del preventivo assenso del D. S.

GESTIONE DEI MATERIALI DIDATTICI E DELLE BIBLIOTECHE


art. 19- L’uso dei materiali didattici e delle biblioteche è consentito ad ogni docente e ad
ogni classe secondo orari e turni stabiliti.
art. 20- Il prelievo dei libri e dei materiali didattici va annotato e sottoscritto su un
apposito registro. Il consegnatario è responsabile dell’oggetto fino alla restituzione.
art. 21- Docenti ed alunni devono aver cura dei materiali didattici, devono usarli in modo
corretto e conservarli dopo l’uso.

MODALITÀ DI COMUNICAZIONE CON I GENITORI


art.1- La riunione con i rappresentanti dei genitori, nei consigli di classe, avverrà previa
comunicazione scritta da parte del preside o del docente delegato.
art. 2- Ulteriori comunicazioni fra docenti e genitori possono avvenire per telefono o avviso
scritto.
art. 3- Le comunicazioni con i genitori possono avvenire tramite circolari spedite ai loro
domicili, avvisi scritti sul diario degli alunni e, in caso di urgenza, attraverso telefonate.
art. 4- Le convocazioni vanno inviate, di norma, almeno 5 giorni prima della data dell’incontro.
art. 5- Sono garantite le assemblee dei genitori, da richiedere preventivamente al D. S. con
la specificazione dell’argomentazione da trattare, del giorno, dell’ora e della data.

REGOLAMENTO DEI DOCENTI


art. 1- Almeno cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni, i Professori debbono trovarsi a
scuola per assistere all’entrata degli alunni in classe. Dal senso di responsabilità dei Docenti
operanti all’inizio e al termine delle lezioni e dalla scrupolosa osservanza di questo dovere,
dipendono, in parte, l’ordine e la disciplina degli alunni durante l’entrata e l’uscita degli stessi.
art. 2- I docenti siano anche puntuali nel dare il cambio alla fine di ogni ora, comunque gli
stessi sono esenti da responsabilità per il tempo necessario al raggiungimento della classe
art. 3- Gli elaborati, corretti e valutati, dovranno essere dati in visione agli alunni in tempi
relativamente brevi e successivamente consegnati in presidenza.
art. 4- I Docenti hanno l’obbligo di:
1) Preavvisare entro le 07.45 e comunque in tempo utile il DSGA, che a sua volta comunicherà
al D.S., in caso di legittimo impedimento (malattia o gravi motivi di famiglia) indicando il
numero presumibile dei giorni di assenza;
2) Intervenire a tutte le adunanze del Collegio dei Docenti, dei Consigli di Classe e del
ricevimento delle famiglie. Il giorno libero non esonererà il professore dall’intervenire alle
riunioni. I docenti con più di sei classi usufruiranno della nuova normativa che ne regola la
presenza.
3) Mantenere il segreto su quanto viene discusso nelle adunanze, soprattutto per quanto
riguarda gli alunni, anche in relazione alla legge sulla privacy.
4) Indicare sempre sul registro di classe i compiti assegnati e gli argomenti svolti.

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5) Accertarsi al termine delle lezioni che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine ed i
materiali siano riposti negli appositi spazi.
6) Prendere visione dei piani di evacuazione dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli
alunni sulle tematiche della sicurezza.
7) evitare l'utilizzo di sostanze che possano rivelarsi tossiche o dannose per gli alunni
8) Prendere visione, mediante firma, delle circolari e degli avvisi. In ogni caso tutte le
circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nell'apposito registro si intendono
regolarmente notificati.
9) compilare i registri in ogni loro parte e custodirlo nel cassetto personale a disposizione
della presidenza.
art. 5- I docenti sono responsabili della disciplina degli alunni a loro affidati nelle ore di
lezione.
art. 6- Qualora se ne presenti la necessità gli insegnanti chiedono al D.S. la convocazione dei
genitori per un colloquio. La famiglia potrà comunicare con i docenti solo nell’ambito scolastico.
art. 7- I docenti, nella loro funzione, usufruiscono dei diritti sindacali e partecipano alle
iniziative degli stessi, così come da contratto.
art. 8- Gli incidenti accorsi agli alunni, anche se appaiono sul momento lievi, vanno segnalati in
Presidenza o in segreteria per poter avvertire la famiglia;

COMPORTAMENTO DURANTE I VIAGGI D’ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE


Per un’ottima riuscita del viaggio si raccomanda quanto segue:
gli alunni non dovranno mai allontanarsi dal gruppo al quale sono stati assegnati. Ogni gruppo
sarà affidato a un docente;
In qualsiasi occasione tenere costantemente un comportamento corretto, in particolare
durante le visite guidate. Si rammenta che ogni danno sarà addebitato a chi lo avrà procurato;
In albergo massimo rispetto per oggetti e suppellettili;
divieto di andirivieni da una stanza all’altra dell’albergo;
Non sostare in piedi nel corridoio del pullman, una svolta o una frenata brusca potrebbero
causare incidenti;
Sul pullman prendere sempre il posto al quale si è stati assegnati;
Gli alunni dovranno sempre osservare gli orari che, di volta in volta saranno comunicati
durante gli spostamenti;
Per qualsiasi richiesta rivolgersi sempre al professore – capogruppo;
ricordarsi che la notte è fatta per riposare, non saranno tollerati atteggiamenti che procurino
fastidi agli altri;
Gli alunni che dovessero soffrire il mal d’auto sono pregati di provvedersi di apposite pillole.
Ricordarsi soprattutto che l’uscita non è gita individuale, ma una escursione didattica
collettiva e, pertanto, ognuno è responsabile della buona riuscita.

ASSEMBLEE SINDACALI E SCIOPERI


art. 9 - I docenti hanno diritto, sulla base della normativa vigente, ad utilizzare fino ad un
massimo di 10 ore annuali per la partecipazione ad assemblee sindacali autorizzate, per un
massimo di due ore per volta.
art. 10- I docenti che intendono partecipare alle assemblee sono tenuti a comunicarlo
tempestivamente al D.S., il quale avviserà per iscritto le famiglie degli alunni sulle
conseguenti variazioni dell’orario scolastico.

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art. 11- In caso di indizioni di sciopero del personale scolastico, il D.S. informa mediante
comunicazione scritta le famiglie degli alunni e provvede a garantire i servizi minimi essenziali
previsti per legge, essendone il responsabile.
art. 12- E’ opportuno che i genitori vigilino sull’evoluzione delle manifestazioni di sciopero, in
modo da contribuire alla massima tutela dell’incolumità degli alunni.

PUBBLICAZIONE DEGLI ATTI


art. 13- Convocazioni e delibere con rilevanza esterna sono opportunamente pubblicizzate
attraverso l’esposizione all’albo dell’Istituzione scolastica.
art. 14- I verbali degli organi collegiali, contenuti in appositi registri numerati, depositati
presso l’ufficio del Ds, sono a disposizione per la consultazione di chi ne faccia richiesta
secondo le procedure previste dalla L. n. 241/90, riguardante la “trasparenza degli atti
amministrativi”.
art. 15- Le convocazioni formali degli organi collegiali avverranno con un congruo anticipo,
tranne che nei casi di straordinaria e assoluta urgenza, rispetto ai giorni previsti per gli
incontri e le assemblee.
art. 16- Secondo quanto previsto dalla “Carta dei servizi scolastici” i genitori possono
richiedere copia della Carta stessa del “Piano dell’offerta formativa” e del presente
“Regolamento d’Istituto” avanzando formale richiesta alla segreteria e versando la prevista
quota per le spese di duplicazione degli atti.

PROCEDURE DEI RECLAMI


art. 17- I reclami, relativi ad aspetti del servizio scolastico sono indirizzati al D.S. Essi
possono essere espressi in forma orale o scritta e devono contenere generalità, indirizzo e
reperibilità del proponente.
art. 18- Il D.S., nel caso di comportamenti e fatti riguardanti persone che operano nella
scuola ne dà conoscenza agli interessati e risponde in forma scritta entro 30 giorni.
art. 19- Non sono presi in considerazione i reclami anonimi.

DIVIETO ASSOLUTO DI FUMO


art. 20- Al fine di tutelare idonee condizioni igienico-sanitarie per gli alunni e per gli
operatori e in coerenza con gli obiettivi fondamentali di prevenzione dei danni provocati dal
tabagismo e di educazione alla salute, è fatto divieto assoluto di fumo nei locali degli edifici
scolastici.

EVENTUALI OMISSIONI
art. 21- Per quanto non compreso nel presente regolamento si fa riferimento alle normative
vigenti.

MODIFICA DEL REGOLAMENTO D’ISTITUTO


art. 22- Ogni modificazione del presente Regolamento deve essere approvata dal C.d.I..

FUNZIONAMENTO ORGANI COLLEGIALI


a ) la convocazione, da effettuarsi con lettera diretta ai singoli componenti, deve essere
disposta con preavviso di almeno cinque giorni e deve contenere l’ordine del giorno e in
allegato i materiali su cui si chiede la deliberazione;

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b ) di ogni seduta deve essere redatto verbale, firmato dal Presidente e dal Segretario e
approvato seduta stante, o al massimo, all’inizio della seduta successiva dai componenti il
Consiglio.
Il Consiglio di Classe è convocato dal capo d’istituto su propria iniziativa o su richiesta
scritta e motivata da 1/3 dei suoi membri.
Il Consiglio di Classe si riunisce nei tempi stabiliti dal Piano delle attività annuali.
Il Collegio dei Docenti è convocato con avviso predisposto e fatto sottoscrivere da tutti i
docenti, per presa visione, almeno cinque giorni prima della seduta. Il Collegio è convocato dal
D.S. o almeno da 1/3 dei suoi membri.

ASSEMBLEA DEI GENITORI


Tutti i genitori hanno diritto di utilizzare i locali e le attrezzature della Scuola per riunirsi,
purché sia fatto conoscere a tutti l’ordine del giorno della riunione con un preavviso, in via
ordinaria di almeno 48 ore.
Il Consiglio di Classe, nel caso si presenti la necessità, convoca le assemblee di classe dei
genitori nelle ore pomeridiane.
I genitori a loro volta possono indire assemblee e richiedere la presenza dei docenti a norma
di legge.

I PROGETTI

Musicale Dramm. Lab. Biblioteca Lab. Lavagna on line


Prof.ssa Pugliese Prof.Nisi
prof.ssa Annese

Ed.Salute – Ed. legalità Lab. Giornalistico


Prof.ssa Milone Prof.ssa Rossini

Lab. Artistico
PROGETTI
Prof. Lupo O.
Orientamento
Prof.ssa Calella

Giochi sportivi
Prof. Santoro
Lab. Creativo per alunni h
Prof.ssa Perna
Lab. ambientale e manutenzione
Prof.Lucaselli

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Progetti a carattere prevalentemente operativo rivolti a gruppi di alunni ( gruppo classe o
misto, per classi aperte), con l’intento di sviluppare abilità e conoscenze significative
attraverso l’attivazione di una serie di processi : progettualità, creatività, collaborazione ai
fini dell’elaborazione di un prodotto o il raggiungimento di un traguardo comune.
1. Laboratorio creativo per alunni H
2. Progetto Pittura e Ceramica
3. Progetto Laboratorio giornalistico
4. Progetto Educazione alla Salute
5. Progetto Educazione alla Legalità
6. Progetto Lavagna On Line
7. Giochi sportivi studenteschi
8. Progetto Educazione Ambientale
9. Progetto Alighieri band
10. Progetto Biblioteca Scolastica
11. Progetto Scuola Attiva
12. Progetti Pon
13. Progetto Pon/Fesr “Diritti a Scuola”

PROGETTI IN COLLABORAZIONE CON IL TERRIOTRIO – ISITE :


Stante la difficoltà di definirli tutti a priori, si delibera l’adesione agli stessi in base alle
disponibilità avanzate di volta in volta dai singoli docenti e/o Consigli di Classe, su base
volontaria. La realizzazione di tali iniziative/progetti in parte si svilupperà nelle normali ore di
lezione ed in parte in attività pomeridiane coinvolgendo ora tutti gli alunni o gruppi classe, ora
gruppi misti in base agli interessi e alle scelte individuali o in base a situazioni particolari. Le
attività che lo prevedono saranno realizzate previa copertura finanziaria. La nostra scuola,
inoltre, intende aprirsi alla collaborazione con Enti e istituzioni culturali diverse tramite:
· adesione e partecipazione ad iniziative ed offerte culturali, con particolare attenzione
alle proposte degli Enti Locali;
· elaborazione di progetti in rete;
· organizzazione di concorsi, convegni, tavole rotonde;
· gemellaggi culturali.

VISIITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE:


Verranno effettuate visite guidate a richiesta e rientranti nelle attività curriculari.
I viaggi di istruzione avranno la durata di 1 giorno per le classi prime (in Puglia o regioni
limitrofe), di massimo 3 giorni per le classi seconde e di massimo 5 giorni per le classi terze.
Tutti i viaggi di istruzione devono rientrare nella normale progettazione curriculare e la
partecipazione della classe è subordinata alla disponibilità del docente accompagnatore e alla
disponibilità dei 2/3 degli alunni.

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SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO
SEZIONE 1- AREA GENERALE
Denominazione

PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE


“Ragazzi e dintorni”

Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto

Prof.ssa Addolorata Milone

Tipologia del progetto


p Progetto:
X pluriennale
p X Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto
Ordine di priorità
p Progetto di Formazione / Azione
p Progetto che riguarda l’Ampliamento Offerta Formativa
p Progetto che prevede l’Integrazione Handicap / Svantaggio
p Progetto in Continuità
p X Progetto già sperimentato con esito positivo
p Progetto in Orario Curriculare ed Estracurriculare

Altre realtà istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte


(illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con
esperto/ente/ditta esterni, ecc….)
Psicologa, Sociologa, Assistente Sociale, Ginecologa del Consultorio Familiare di Villa Castelli;
Medici di base; specialisti pediatria; Servizio Donatori organi Asl Br/1

Destinatari delle attività (alunni)


Tutti gli alunni delle prime, seconde e terze classi. In particolare le terze classi per il
progetto integrato con il Consultorio e con l’ ASL.

Altri destinatari
Genitori e Docenti

Tempi di realizzazione
I tempi necessari alla realizzazione del progetto si prevedono scaglionati nell’arco del
triennio, in relazione alle diverse fasce di età e tenendo conto anche delle eventuali
problematiche che potrebbero scaturire in fase di realizzazione.

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SEZIONE 2 – AREA DIDATTICA
Finalità generali del progetto
Sensibilizzare ed educare i ragazzi al rispetto del proprio corpo; Conseguire un armonico
sviluppo psico-fisico; Assumere atteggiamenti idonei ed adeguati all’ambiente in cui vivono.

Obiettivi misurabili che si intendono perseguire a livello educativo, cognitivo,


comportamentale, affettivo per gli alunni
Aspetti cognitivi : Conoscere il Proprio corpo. Conoscere le varie cause che minacciano la
salute. Conoscere modi per affrontare problemi fisici e psichici.
Aspetti comunicativi: Comprendere il linguaggio scientifico; Saper intervenire
costruttivamente in una discussione
Aspetti relazionali: Riconoscere valori e importanza delle strutture circostanti ( famiglia,
scuola, parrocchia, consultorio,associazioni, ecc.),
Aspetti comportamentali: Conoscere comportamenti idonei per affrontare problemi fisici e
psichici; Esercitare l’autocontrollo per affrontare e risolvere razionalmente i problemi e
sviluppare il rapporto di solidarietà con i coetanei e gli adulti, per maturare una coscienza
aperta al dialogo.

Tempi di partecipazione per gli alunni


p ore curricolari 30
p ore extracurricolari 10
risorse umane
Docenti impegnati: Prof.ssa A. Milone per n. 20 ore
Prof.G. Nisi per n. 10 ore

Obiettivi misurabili che s’intendono perseguire a livello formativo per i docenti


Aspetti della Formazione Docenti:
Migliorare i rapporti comunicativi con gli alunni.

Metodologie utilizzate e Modalità di realizzazione del progetto (lezioni, esercitazioni,


attività laboratoriali, ricerche, seminari, ecc)
Progetto interdisciplinare.
Incontri con esperti esterni e operatori Asl ;
Lettura e analisi di ricerche individuali e di gruppo;
Lezioni, dibattiti, ricerche.
Consulenza e relazioni tenuto da personale specializzato in materia di educazione alla
sessualità e di prevenzione di comportamenti fuorvianti.

Modalità di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dell’intervento didattico
Questionari. Relazioni. Realizzazione di un C D

Villa Castelli, a.s. 2010/2011


La referente
Prof.ssa Addolorata MILONE

61
SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO
SEZIONE 1- AREA GENERALE
Denominazione

PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE


“Scoliosi, la prevenzione inizia a scuola”

Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto

Dott.ssa Daria MILONE, Dott. Giuseppe NISI

Tipologia del progetto


p Progetto:
X pluriennale
p X Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto
Ordine di priorità
p Progetto di Formazione / Azione
p Progetto che riguarda l’Ampliamento Offerta Formativa
p Progetto che prevede l’Integrazione Handicap / Svantaggio
p Progetto in Continuità
p X Progetto già sperimentato con esito positivo
p Progetto in Orario Curriculare ed Estracurriculare

Altre realtà istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte


(illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con
esperto/ente/ditta esterni, ecc….)

Esperto Esterno Laureato in Fisioterapia con particolare esperienza.

Destinatari delle attività (alunni)


Tutti gli alunni delle prime, seconde e terze classi. In particolare le terze classi per il
progetto integrato con il Consultorio e con l’ ASL.

Altri destinatari
Docenti e alunni di tutte le classi.

Tempi di realizzazione
I tempi necessari alla realizzazione del progetto si prevedono scaglionati nell’arco del
triennio, in relazione alle diverse fasce di età e tenendo conto anche delle eventuali
problematiche che potrebbero scaturire in fase di realizzazione.

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SEZIONE 2 – AREA DIDATTICA
Finalità generali del progetto
La finalità dello screening risiede nella possibilità di individuare precocemente i giovani in un
periodo di alto rischio per lo sviluppo di deformità vertebrali, individuando fin da subito la
presenza iniziale delle stesse. Le indagini di screening per le patologie del rachide in età
evolutiva si ispirano agli stessi principi adottati dall’Istituto Scientifico Italiano Colonna
Vertebrale (ISICO). Nel caso delle patologie vertebrali il motto prevenire è meglio che
curare è quanto mai vero: il trattamento preventivo del mal di schiena, così come quello di
altre patologie come la scoliosi, risulta essere di fondamentale importanza, perché impedisce
che una condizione di salute possa trasformarsi in una condizione patologica che possa
degenerare forma più grave. E’ senz’altro compito della scuola promuovere e coordinare
attività di educazione alla salute per sviluppare nell’adolescente un sano equilibrio psico-fisico.
All’interno della scuola l’educazione alla salute indica la dimensione preventiva e di promozione
della stessa a sostegno dei processi di orientamento, di sviluppo personale e di crescita dei
ragazzi in formazione; essa suggerisce, anzitutto, una particolare impostazione metodologica
e didattica dei molteplici interventi educativi affinchè il giovane acquisisca gradualmente
autonomia personale, senso di responsabilità e capacità di giudizio critico.

Obiettivi misurabili che si intendono perseguire a livello educativo, cognitivo,


comportamentale, affettivo per gli alunni
Promuovere nei discenti la cultura della prevenzione primaria, indirizzarli attraverso una
corretta informazione ad adottare stili di vita salutari nonché a sottoporsi a controlli
preventivi, significa spesso evitare situazioni patologiche nelle quali è poi necessario
intervenire con una cura. In questo ambito di prevenzione, l’ambiente della scuola
dell’obbligo risulta essere un ambiente principe, perché i bambini e i ragazzi che la
frequentano possono acquisire fin dalla giovane età quelle corrette abitudini che faranno
parte, oltre che del loro stile di vita, anche della loro cultura. Le finalità sono altresì quelle di
promuovere nelle persone la cultura della prevenzione primaria, indirizzarle attraverso una
corretta informazione ad adottare stili di vita salutari e a sottoporsi a controlli preventivi,
per evitare l’insorgenza di condizioni patologiche.

Tempi di partecipazione per gli alunni


p ore curricolari 20
p ore extracurricolari 40
p
risorse umane
Docenti impegnati: Prof.ssa A. Milone per n. 20 ore
Prof.G. Nisi per n. 20 ore
Esperti esterni: Fisioterapista laureato/a con esperienza per n. 20 ore

Obiettivi misurabili che s’intendono perseguire a livello formativo per i docenti


Aspetti della Formazione Docenti:
Migliorare i rapporti comunicativi con gli alunni.

63
Metodologie utilizzate e Modalità di realizzazione del progetto (lezioni, esercitazioni,
attività laboratoriali, ricerche, seminari, ecc)
Il progetto, mira alla prevenzione, all’educazione alla salute, alla formazione degli insegnanti.
L’obiettivo prefissato è quello di realizzare un servizio di alta qualità, con la collaborazione di
operatori aventi competenze diverse e complementari in campo medico, sanitario e educativo.
Il progetto si articolerà nei seguenti modi:
1 - Fase Preliminare: presentazione del percorso di informazione-educazione.
2 - Una conferenza, avente come destinatari gli alunni, che avrà i seguenti argomenti:
2a - Impariamo a conoscere e a difendere la colonna vertebrale.
2b - Lo zainetto scolastico: impariamo ad usarlo correttamente.
3 - Realizzazione di due opuscoli da distribuire agli alunni e alle famiglie dal titolo:
- La colonna vertebrale – conoscila e difendila.
- Lo zainetto scolastico – istruzioni per l’uso.
Successivamente a queste tre fasi è prevista una verifica in itinere
Incontro informativo-formativo con il corpo docenti. Tale incontro prevede la possibilità di
allargare la presenza anche ai genitori degli studenti. Screening di Valutazione Kinesiologica
Lo screening verrà somministrato e registrato su appositi modelli a tutti i ragazzi previa
autorizzazione da parte dei genitori. Scopo dello screening è individuare e valutare la
possibile presenza di paramorfismi o dimorfismi. Feedback e informativa ai genitori

Modalità di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dell’intervento didattico
In itinere e/o finali dell’intervento didattico. Lo Screening prevede la successiva corretta
comunicazione alle famiglie interessate dei risultati, con indicazioni specifiche degli indirizzi
degli specialisti presenti sul territorio a cui rivolgersi in caso di necessità. L’intento del
progetto non è solo quello di riproporre il progetto sulle stesse classi negli anni futuri, per
vari motivi, tra cui 1) rinforzare l’intervento educativo, 2) monitorare i medesimi soggetti
durante la crescita, 3) raccogliere i risultati dello studio per ottenere una banca dati, ma
anche quello di estenderlo ad una popolazione scolastica più ampia.

Valutazione e documentazione
Aspetti della Formazione Docenti:
Criteri, modalità e strumenti di verifica dei risultati.

Manifestazioni e/o Prodotti finali


L’intento del progetto non è solo quello di riproporre il progetto sulle stesse classi negli anni
futuri, per vari motivi, tra cui: 1) rinforzare l’intervento educativo; 2) monitorare i medesimi
soggetti durante la crescita; 3) raccogliere i risultati dello studio per ottenere una banca
dati, ma anche quello di estenderlo ad una popolazione scolastica più ampia.

Villa Castelli a.s. 2010/2011

I Docenti Referenti
Prof.ssa Addolorata MILONE
Prof. Giuseppe NISI

64
SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO
Sezione 1 – Generale
Denominazione

PROGETTO LABORATORIO GIORNALISTICO

Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto


Prof.ssa Anna ROSSINI

Tipologia del progetto


p Progetto:
X annuale
p X Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto

Ordine di priorità
p Progetto di Formazione / Azione
p Progetto che riguarda l’Ampliamento Offerta Formativa
p Progetto che prevede l’Integrazione Handicap / Svantaggio
p Progetto in Continuità
p X Progetto già sperimentato con esito positivo
p Progetto in Orario Curriculare ed Estracurriculare

Altre realtà istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte


(illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con
esperto/ente/ditta esterni, ecc…..)
Comune, Parrocchia e Associazioni Culturali
Destinatari delle attività (alunni)
Il progetto è destinato a circa 19 allievi delle seconde e terze classi.

Altri destinatari
Alcuni alunni della prime classi

Tempi di realizzazione
Per l’attività sono previste 60 ore, di cui 40 ore con gli alunni e 20 ore per l’organizzazione
(Dicembre – Maggio)

Sezione 2 – Area didattica


Finalità generale del progetto
Rendere i ragazzi consapevoli della realtà circostante attraverso la lettura dei quotidiani e la
creazione di un giornale scolastico (PAROLANDO).

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Obiettivi misurabili che si intendono perseguire a livello educativo, cognitivo,
comportamentale, affettivo per gli alunni
Aspetti cognitivi:
- Prendere coscienza dei problemi e delle risorse della propria scuola, del proprio paese e
progettare possibili soluzioni.
- Socializzare.
Indicatori:
1. Leggere, comprendere e spiegare articoli di cronaca.
2. Analizzare la struttura di un quotidiano.
3. Scomporre e ricomporre un articolo.
4. Conoscere ed applicare le tecniche per la composizione di un articolo.

Tempi di partecipazione per gli alunni


 ore curricolari
 ore extracurricolari 60
risorse umane
Docenti impegnati: Prof.ssa Anna Rossini per n. 30 ore
Prof.ssa Giacomina Filomeno per n. 30 ore

Metodologie utilizzate e Modalità di realizzazione del progetto (lezioni, esercitazioni,


attività laboratoriali, ricerche seminari, ecc)
Ricerca – Esperienza – Lezione frontale – Discussioni guidate – Interviste.

Modalità di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dell’intervento


didattico
Correzione degli articoli prodotti individualmente o in gruppo. Valutazione collettiva.

Manifestazioni e/o Prodotti finali


Realizzazione del giornalino scolastico

Villa Castelli a.s. 2010/2011

La referente
Prof.ssa Anna ROSSINI

66
SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO
Sezione 1 – Generale
Denominazione

PROGETTO PITTURA E CERAMICA

Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto


Prof. Lupo Oronzo – Prof.ssa Nacci Donatella

Tipologia del progetto


p Progetto:
o X annuale
o pluriennale
o nuovo
p Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto
p Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto ed altri fondi (specificare quali):
…Amministrazione Comunale.………………………………………………………………………………………………………
p Progetto da finanziare con altri fondi (specificare quali)
p Ordine di priorità (criteri Collegio dei Docenti del ………………………………….):
p Progetto di Formazione / Azione
p Progetto che riguarda l’Ampliamento Offerta Formativa
p Progetto che prevede l’Integrazione Handicap / Svantaggio
p Progetto in Continuità
p X Progetto già sperimentato con esito positivo
p Progetto in Orario Aggiuntivo
p Altro

Altre realtà istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte


(illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con
esperto/ente/ditta esterni, ecc….)
Amministrazione comunale di Villa Castelli

Destinatari delle attività (alunni)


Gruppi di alunni provenienti da tutte le classi.

Tempi di realizzazione
Da novembre 2010 a maggio 2011

SEZIONE 2 – AREA DIDATTICA


Finalità generali del progetto
Stimolare e sviluppare, attraverso l’approccio con materiali diversi, la manualità la creatività,
la socializzazione.

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Obiettivi misurabili che si intendono perseguire a livello educativo, cognitivo,
comportamentale, affettivo per gli alunni
- Conoscenza delle tecniche artistiche e dei diversi materiali.
- Rappresentazione grafico-pittorica su diversi supporti.
- Rafforzare la fiducia nelle proprie capacità.
- Superare blocchi espressivi e comunicativi.
- Promuovere l’interesse e la curiosità verso i diversi aspetti della realtà con
materiali e tecniche nuove.

Tempi di partecipazione per gli alunni


p ore curricolari
X ore extracurricolari 30 ore.

Risorse umane
Docente interno: Prof. Lupo Oronzo
Prof.ssa Nacci Donatella

Metodologie utilizzate e Modalità di realizzazione del progetto (lezioni, esercitazioni,


attività laboratoriali, ricerche, seminari, ecc)
Attività laboratoriali.

Modalità di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dell’intervento didattico
Elaborati grafici e pittorici.

Manifestazioni e/o Prodotti finali


Partecipazione a manifestazioni proposte dalla scuola e/o da enti pubblici.

Villa Castelli, a.s. 2010/2011

Il Referente
Prof.Lupo Oronzo

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SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO
Sezione 1 – Generale
Denominazione

PROGETTO GRUPPO CONTINUITA’

Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto


Prof.ssa Calella Francesca

Tipologia del progetto


 Progetto:
Xо annuale
о pluriennale
о nuovo
X  Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto
 Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto ed altri fondi (specificare quali)
………………………………………………………………………………………………..
 Progetto da finanziare con altri fondi (specificare quali)
Ordine di priorità
 Progetto di formazione/azione
 Progetto che riguarda l’Ampliamento dell’Offerta Formativa
 Progetto che prevede l’Integrazione handicap/svantaggio
X  Progetto in Continuità
 Progetto già sperimentato con esito positivo
 Progetto in Orario Aggiuntivo
 Altro

Altre realtà istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte


(illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con
esperto/ente/ditta esterni, ecc…..)
SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO –

Destinatari delle attività (alunni)


Classi 5^ scuola primaria/ classi 1^ scuola secondaria di 1° grado

Altri destinatari

Tempi di realizzazione
Da Gennaio a maggio 2011

69
SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO:
Sezione 2 – Area didattica

Finalità generale del progetto


- Individuare gli elementi comuni che delineano il percorso formativo del ragazzo.
- Fornire informazioni sul Piano dell’Offerta Formative della nostra scuola.
- Favorire una serena transizione tra i due ordini di scuola.
- Creare una situazione favorevole all’inserimento sereno e consapevole nel nuovo ordine di
scuola.

Obiettivi misurabili che si intendono perseguire a livello educativo, cognitivo,


comportamentale, affettivo per gli alunni
Aspetti cognitivi:
conoscere il curricolo obbligatorio e il curricolo facoltativo nonché i laboratori e gli
insegnamenti esistenti nella scuola
Aspetti comunicativi:
esporre in modo chiaro ed esauriente organizzazione, regole, funzioni del personale, norme
di sicurezza;
Aspetti relazionali:
acquisire una prima familiarità con il nuovo ambiente scolastico;
Aspetti comportamentali:
comprendere che ogni ambiente scolastico o di lavoro ha la propria organizzazione e le
proprie regole;

Tempi di partecipazione per gli alunni


 ore curricolari 10
 ore extracurricolari 10
Risorse umane
Docenti impegnati: Proff Calella, Taurisano, Nisi, Trani (per n. 5 ore ciascuno)

Metodologie utilizzate e Modalità di realizzazione del progetto (lezioni, esercitazioni,


attività laboratoriali, ricerche seminari, ecc)
- Incontro con i genitori degli alunni delle classi V per fornire informazioni sulle modalità
d’ iscrizione e i criteri di formazione delle classi; (gennaio)
- Partecipazione attiva di un gruppo di alunni delle classi V Scuola Primaria ad attività
curricolari da svolgere in classi prime con la guida di alunni tutor della scuola di accoglienza
(attività da concordare con i Docenti interessati) – (febbraio – marzo)
- Incontri tra gli insegnanti della S. Primaria della classi V e i Docenti Responsabili
Dipartimentali per delineare e mettere a punto vere e proprie prove di verifica degli
apprendimenti da somministrare al termine della scuola primaria e riproporre all’inizio della
scuola secondaria (marzo – aprile)
- Ricevere informazioni sui futuri alunni con problemi di apprendimento e/o di
comportamento, ai fini della formazione delle future classi (2o quadrimestre); (maggio);
- Accoglienza delle classi V; (maggio)

70
Modalità di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dell’intervento
didattico

Manifestazioni e/o Prodotti finali


Giornata dell’accoglienza

Villa Castelli a.s. 2010/2011

La referente
Proff.ssa Francesca Calella

SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO


Sezione 1 – Generale
Denominazione

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ

Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto

Prof.ssa. Addolorata Milone

Tipologia del progetto


p Progetto:
§ annuale
§ x pluriennale
§ nuovo
p X Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto
p Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto ed altri fondi (specificare
p X quali) …Amministrazione Comunale
p Progetto da finanziare con altri fondi (specificare quali)
p Ordine di priorità (criteri Collegio dei Docenti del 05/10/2004):
p Progetto di Formazione / Azione
p X Progetto che riguarda l’Ampliamento Offerta Formativa
p Progetto che prevede l’Integrazione Handicap / Svantaggio
p Progetto in Continuità
p X Progetto già sperimentato con esito positivo

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p X Progetto in Orario curricukare ed Aggiuntivo
p Altro
Altre realtà istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte
(illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con
esperto/ente/ditta esterni, ecc….)
Carabinieri, polizia, vigili urbani, CSU Centro servizi volontariato di Brindisi

Destinatari
Gli alunni delle classi II e III

Tempi di realizzazione
Da gennaio 2011 a marzo 2011

SEZIONE 2 – AREA DIDATTICA


Finalità generali del progetto - Obiettivi misurabili che si intendono perseguire a
livello educativo, cognitivo, comportamentale, affettivo per gli alunni
Aspetti cognitivi
Promuovere negli alunni l’acquisizione di quei valori fondamentali che portano ad una
corretta convivenza civile e che, nel rispetto della dignità umana, educano alla pace, contro
la violenza e la sopraffazione.
Aspetti relazionali:
Abituare i preadolescenti ad analizzare, a decodificare la realtà che li circonda e ad
incidere positivamente su di essa. Conoscere le varie forme di volontariato.
Aspetti comportamentali:
Responsabilizzare gli alunni affinché sappiano ispirare i propri comportamenti al rispetto
della legalità e della solidarietà.

Tempi di partecipazione per gli alunni


-ore curricolari 10
- ore extracurricolari 10
Risorse umane
Docenti impegnati: Prof.ssa Addolorata Milone per n. 20 ore

Obiettivi misurabili che s’intendono perseguire a livello formativo per i docenti


Aspetti della Formazione Docenti

Metodologie utilizzate e Modalità di realizzazione del progetto (lezioni, esercitazioni,


attività laboratoriali, ricerche, seminari, ecc)
Attività laboratoriali, esercitazioni, giochi di simulazione. Incontri con le associazioni di
volontariato presenti sul territorio.
Modalità di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dell’intervento
didattico
Le verifiche saranno attuate attraverso letture, questionari, dibattiti guidati e/o relazioni
e osservazioni dirette di comportamenti

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Manifestazioni e/o Prodotti finali
Produzione di interviste, componimenti e brevi articoli giornalistici a tema.

Villa Castelli a.s. 2010/2011

La referente
Prof.ssa A. MILONE

SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO


Sezione 1 – Generale
Denominazione

GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI


“SPORT A SCUOLA”

Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto


Prof. Giovanni Santoro

Tipologia del progetto


 Progetto:
о annuale
о X pluriennale
о nuovo
X  Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto
 Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto ed altri fondi (specificare quali)
………………………………………………………………………………………………..
 Progetto da finanziare con altri fondi (specificare quali)

Ordine di priorità (criteri Collegio dei Docenti del 07/09/2010)


 Progetto di formazione/azione
X  Progetto che riguarda l’Ampliamento dell’Offerta Formativa
 Progetto che prevede l’Integrazione handicap/svantaggio
X  Progetto in Continuità
 Progetto già sperimentato con esito positivo
 X Progetto in Orario Aggiuntivo
 Altro

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Altre realtà istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte
(illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con
esperto/ente/ditta esterni, ecc…..)
Si potranno utilizzare anche strutture e attrezzature di Associazioni Sportive
Dilettantistiche affiliate al CONI o agli Enti di Promozione Sportiva presenti sul territorio.

Destinatari delle attività (alunni)


Allievi delle classi 1^ - 2^ - 3^- per un numero complessivo di circa 70 alunni

Altri destinatari

Tempi di realizzazione
Da novembre 2010 a maggio 2011

SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO:


Sezione 2 – Area didattica

Finalità generale del progetto


Le finalità cui si tenderà nell’attuazione del progetto educativo didattico sono le seguenti:
- Consapevolezza della propria corporeità ( in rapporto a se, a gli altri e all’ambiente)
attraverso le funzioni espressive e comunicative del linguaggio gestuale e motorio.
- Acquisizione di una corretta cultura motoria, sportiva e del tempo libero (star bene con sé
e con gli altri, nel rispetto delle regole comunemente concordate).
- Scoperta delle attitudini motorie personali, maturando la consapevolezza dei propri limiti
e delle proprie potenzialità ( autovalutazione).
- Acquisizione dell’ abitudine alla riflessione sull’ attività fisica svolta attraverso l’
osservazione e l’ analisi dei comportamenti motori, onde favorire il passaggio del concreto
(azione motoria) all’ astratto (rappresentazione mentale della stessa).
- Riconoscimento del contributo dell’ esperienza motoria e sportiva ai fini della
crescita del rispetto reciproco, della partecipazione attiva, del controllo morale, dell’
impulsività e della collaborazione interpersonale.

Obiettivi misurabili che si intendono perseguire a livello educativo, cognitivo,


comportamentale, affettivo per gli alunni
Per quanto evidenziato nelle finalità educative, la partecipazione alle attività deve
coinvolgere nelle varie discipline sportive il maggior numero possibile d’ alunni,già l’anno
scorso le attività hanno coinvolto circa 70 alunni anche portatori di handicap, nell’atletica
leggera ,pallavolo maschile e femminile ,corsa campestre ,ginnastica e nella disciplina degli
scacchi, senza vincoli di partecipazione per nessuno. Per questo anno la disponibilità di tre
docenti ha permesso che ogni disciplina sportiva sia seguita al meglio da uno o due docenti:
per la pallavolo maschile e femminile sarà seguita dalla prof.ssa Pignatelli Daniela, per
l’atletica leggera e la corsa campestre dal prof. Santoro e dalla prof.ssa Pignatelli, per il

74
calcio e la ginnastica dal prof. Nisi.
L’ attività sportiva scolastica, con tutte le sue peculiarità, contribuendo in modo
significativo alla formazione e allo sviluppo della personalità del preadolescente, è un
elemento fondamentale di tutta la azione didattico- educativa della scuola. Questa forma d’
attività che caratterizza lo sport educativo, privilegia tutti i processi d’ apprendimento e d’
acquisizione delle attività motorie, ricusando ogni procedura allenante centrata sulla
prestazione, sulla selezione e sul conseguimento dei risultati fini a se stessi .
In quest’ ottica gran rilevanza pedagogica assumerà la fase d’ istituto, strumento capillare
della diffusione della pratica sportiva ed i tornei scolastici interni; si potenzieranno, si
consolideranno e, in alcuni casi, si recupereranno gli obbiettivi operativi già prefissati nella
programmazione disciplinare curriculare (dimensione di continuità tra tutta l’attività
scolastica,superando, nei fatti, la stessa dimensione del curriculare ed extracurriculare):
consolidamento e coordinamento degli schemi motori di base(per una migliore conoscenza di
se stessi ed un più ordinato sviluppo psicomotorio), potenziamento fisiologico(per un
incremento delle capacità motorie condizionali e coordinative), conoscenza degli obiettivi e
delle caratteristiche proprie delle attività motorie (per favorire il passaggio dal concreto
dell’azione motoria all’astratto della rappresentazione mentale della stessa), conoscenza
delle regole nella pratica ludica e sportiva(per rispettare le regole ed assumere sane
abitudini per la tutela della vita e dell’ambiente).

Tempi di partecipazione per gli alunni


 ore curricolari
 ore extracurricolari 60 ore
risorse umane
Docenti impegnati: Prof. G. Santoro per n. 30 ore
Prof.G. Nisi per n. 30 ore

Metodologie utilizzate e Modalità di realizzazione del progetto (lezioni, esercitazioni,


attività laboratoriali, ricerche seminari, ecc)
I contenuti programmatici scelti avranno carattere di continuità per l’ intero anno
scolastico con i programmi curriculari di Scienze Motorie e Sportive dei quali non saranno in
alcun modo sostitutivi. La realizzazione dell’ attività sportiva scolastica, finalizzata ai
Giochi Sportivi Studenteschi, potrà essere supportata dalla collaborazione con gli Enti
Locali e le forze presenti sul territorio (Associazioni, Società Sportive, Tecnici Federali,
Genitori, Alunni, con compiti organizzativi, di giuria ed arbitraggio) al fine di garantire la
massima partecipazione degli studenti, vincendo anche quelle naturali difficoltà che vengono
della carenza di strutture. Le discipline dell’ attività ludico-sportive extracurriculari,
saranno definite con delle linee guida orientative, dovendo poi, nel dettaglio, potersi
adattare ad ogni particolare situazione dei ragazzi, ciò allo scopo di raggiungere l’
obbiettivo della partecipazione, dell’ integrazione sociale, della crescita civica, della
solidarietà morale.
Le U.A. oggetto delle lezioni saranno le seguenti:
1. Rafforzamento generale, miglioramento delle capacità condizionali: con esercizi
tendenti al potenziamento generale e specifico.
2. Preacrobatica e acrobatica generale (Ginnastica Artistica): con esercitazioni
tendenti a rafforzare il coraggio, la conoscenza del proprio corpo ed a dare il

75
consapevole dominio di se stessi.
3. Atletica Leggera: attraverso esercitazioni di corse, salti e lanci; corsa di velocità,
corsa ad ostacoli, corsa di resistenza, esercitazione di salto in alto e in lungo, getto
del peso, staffette di corsa.
4. Giochi pre-sportivi: tendenti a sviluppare la personalità dei ragazzi e mettere in
luce le loro qualità migliori.
5. Giochi sportivi: con esercitazioni in gruppi ed a squadra tendenti 0all’ acquisizione d’
abilità tecnico-tattiche e di una crescita del rispetto delle regole, del rispetto
reciproco, della partecipazione attiva, del controllo morale, dell’ impulsività, della
collaborazione interpersonale.

Modalità di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dell’intervento


didattico
La verifica delle acquisizioni tecnico-tattiche ed il miglioramento della prestazione
corporea degli alunni nelle varie attività avverrà attraverso un processo di controllo del
comportamento motorio durante le esercitazioni e la somministrazione di test (tipo gara).
La socializzazione si verificherà attraverso la osservazione diretta del comportamento
nelle varie situazioni. La comprensione e l’ acquisizione delle caratteristiche proprie dell’
attività motoria si verificherà attraverso la verbalizzazione.

Manifestazioni e/o Prodotti finali


Partecipazione alle varie fasi dei “Giochi Sportivi Studenteschi”

Villa Castelli a.s. 2010/201


I referenti
Prof.Giovanni SANTORO
Prof. Giuseppe NISI

SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO


Sezione 1 – Generale
Denominazione
PROGETTO EDUCAZIONE AMBIENTALE

1. 2 Responsabile progetto
Prof. Lucaselli Erminia

1. 3 Obiettivi
Finalità
Si prevede: - una consapevole responsabilità, tutela e rispetto di tutte le aree a verde
della zona circostante la nostra Scuola; - l’arricchimento di conoscenze tecnico-operative

76
e colturali per gli spazi verdi della propria Scuola; - il Saper operare la scelta di intervento;
- Saper impostare una progettazione; - Saper scegliere ed eseguire le fasi di esecuzione e
realizzazione
Obiettivi
- Promuovere possibili abilità lavorative e conoscenza di tecniche colturali: i sistemi di
coltivazione, di moltiplicazione delle piante, di potatura; - Promuovere possibili abilità
lavorative e conoscere tecniche operative; - Scegliere progetti realizzabili;
Indicatori
- Conoscere e distinguere le principali piante da giardino e siepe e le principali tecniche
- Realizzazione di siepi e aiuole e metodi di propagazione delle specie coltivate. - Conoscere
e distinguere le principali abilità operative; - Saper intervenire ed operare in maniera
precisa e con abilità tecnica.
Destinatari
- L’attività coinvolgerà ragazzi di 2e e 3e classi per un numero di circa 15.
Metodologia
- Discussone libera e/o guidata; lezione collettiva; attività pratico-operative; osservazione
ed a analisi tecnica degli strumenti; metodo deduttivo e induttivo e lavori individuali. -
Guidare il gruppo nel saper scegliere e organizzare con ordine un intervento. - Far operare
manualmente il discente per acquisire tecniche operative.

Destinatari
Ragazzi di seconde e terze classi per un numero orientativamente di 20.

1. 4 Durata
L’attività si svilupperà a partire dal mese di novembre 2010 fino al mese di maggio 2011.

Tempi di partecipazione per gli alunni


 ore curricolari 15 ore
 ore extracurricolari 20 ore

1. 5 Risorse umane
Docenti impegnati:
Prof. Erminia LUCASELLI per n. 10 ore
Prof. Cosimo SUMA per n. 25 ore

1. 6 Beni e servizi
Risorse finanziarie: Avanzo di amministrazione - finanziamenti vincolati dello Stato - ed
eventuale contributo
Risorse strumentali: Uso laboratorio informatico; cancelleria; mezzi audiovisivi; ricorso ad
esperti.

Villa Castelli a.s. 2010/2011


Il Referente
Prof.ssa Erminia Lucaselli

77
SEZIONE 1- AREA GENERALE
Denominazione
PROGETTO SCUOLA ATTIVA

Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto


TUTTI I DOCENTI COORDINATORI DELLE 13 CLASSI E I DOCENTI IMPEGNATI IN
COMPITI SPECIFICI

Tipologia del progetto


p Progetto:
o X pluriennale
o X Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto
Ordine di priorità (criteri Collegio dei Docenti del 04/10/2007):
p Progetto di Formazione / Azione
p X Progetto che riguarda l’Ampliamento Offerta Formativa
p Progetto che prevede l’Integrazione Handicap / Svantaggio
p Progetto in Continuità
p Progetto già sperimentato con esito positivo
p Progetto in Orario Curriculare ed Estracurriculare
Premessa
Per la complessità della gestione delle risorse umane e all’agilità della classe risulta
necessario individuare figure che coordinino, gestiscano e vigilino sull’ordinato andamento
delle attività, provvedano ai contatti con le famiglie, alla frequenza degli alunni,
all’applicazione del regolamento all’ordinato andamento degli adempimenti collegiali riferiti
alla classe; agibilità dei consigli di classe, alle garanzie di sicurezza, all’organizzazione dei
viaggi di istruzione e delle visite guidate.

Finalità
- Migliorare il servizio logistico della classe e delle scuola;
- provvedere alla sicurezza degli alunni e dell’intero personale;
- provvedere ai rapporti interni alla classe, compreso il coordinamento dei docenti;
- attivare ogni contatto con le famiglie per garantire un ottimo andamento delle attività
curriculari ed extracurriculari;
- garantire la sorveglianza degli alunni all’interno della classe e della scuola;
- garantire la regolarità dello svolgimento delle attività;
- curare gli atti inerenti le attività collegiali riferite al consiglio di classe;
- curare la realizzazione dei viaggi di istruzione e visite guidate;
- garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro;
- curare le elezioni degli organi collegiali;
verificare la conformità alle norme di materiali ed attrezzature;
- curare i rapporti

78
Obiettivi
- Esercitare la vigilanza ed il controllo della classe e di tutti gli ambienti;
- coordinare la logistica organizzativa per la realizzazione della progettualità curriculare
ed extracurriculare;
- curare la divulgazione delle informazioni tra il gruppo docente;
- curare la necessario comunicazione tra genitori e docenti;
- gestire i sussidi didattici necessari alla classe per le varie attività;
- curare i rapporti tra docenti, Dirigente scolastico e personale Ata;
- segnalare ogni situazione di pericolo all’interno degli spazi utilizzati da alunni e docenti;
- curare la tempestiva presa visione delle circolari rivolte alle famiglie degli alunni;
- tenere aggiornato il registro dei verbali del consiglio di classe;

Metodologia
Tutti i docenti svolgeranno la propria attività in stretta collaborazione con il D.S. al fine di
risolvere con tempestività eventuali problemi evitando qualsiasi disfunzione che possa avere
ricadute negative sulla classe e sull’intera scuola. L’attività verrà svolta in piena
collaborazione con tutti i colleghi docenti della classe, curando il dialogo, il coordinamento al
fine di creare e garantire sempre un ambiente sereno e rassicurante.

SEZIONE 2 – AREA DIDATTICA


Tempi di partecipazione per gli alunni
p ore curricolari
p ore extracurricolari

Risorse umane
Docenti impegnati
- Per n. 10 ore a docente 13 coordinatori: Proff. Milone, Taurisano, Filomeno, Baraccani,
Pugliese, Mariella, Mangia, Cammoranesi, Mancini, Rossini, Devito, Defazio.
- Per n. 15 ore a docente (Viaggi istr.) Proff. Milone, Nisi, Lucaselli.
- Per n. 5 ore a docente (Comm. Elet.): Cammoranesi, Santoro, Neglia.
- Per n. 5 ore a docente (Comm. Coll.): Dsga, Nisi, Strada.
- per n. 5 ore (segr. Coll.): Prof. Santoro.
- Per n. 5 ore a docente (Resp. Dipar.): Filomeno, Mancini, Baraccani, Calella, Annese, Lupo,
Santoro, Coliolo.
- Per n. 10 ore (Resp. Gr. H): Perna.
- per n. 20 ore (coord. Generale Pon): prof.ssa Calella

VILLA CASTELLI, ANNO SCOLATICO 2010/2011

I DOCENTI REFERENTI
Proff. Milone, Taurisano, Filomeno, Baraccani, Pugliese,
Mariella, Mangia, Cammoranesi, Mancini, Rossini, Di Nunzio, Lupo L.

79
SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO
SEZIONE 1- AREA GENERALE
Denominazione
PROGETTO BIBLIOTECA SCOLASTICA

Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto


Prof.ssa Maria PUGLIESE

Tipologia del progetto


X Progetto: pluriennale
p X Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto
Ordine di priorità:
p Progetto di Formazione / Azione
p X Progetto che riguarda l’Ampliamento Offerta Formativa
p Progetto che prevede l’Integrazione Handicap / Svantaggio
p Progetto in Continuità
p Progetto già sperimentato con esito positivo
p Progetto in Orario Curriculare ed Estracurriculare

Finalità
- promuovere l’utilizzo delle dotazioni bibliografiche della scuola (libri, riviste, materiale
multimediale,…) tra gli alunni ed i docenti;

Obiettivi e Indicatori
Obiettivi:
- incrementare la dotazione bibliografica della scuola per l’utilizzo di alunni e docenti;
- rendere disponibile le dotazioni per lo studio e per il prestito;
- rendere disponibili strumenti bibliografici funzionali alle attività didattiche.
- stimolare gli alunni all’uso della biblioteca scolastica.

Indicatori:
- numero volumi, riviste, prestiti facenti parte della dotazione;
- schedatura completa dei volumi e delle riviste
- incremento annuale delle dotazioni.

Metodologia
Schedatura dei materiali esistenti; disponibilità; utilizzo dei mezzi informatici e di
comunicazione a distanza per aggiornamento bibliografico.

Durata
Il progetto ha durata annuale, da ottobre 2010 a Maggio 2011.

80
SEZIONE 2 – AREA DIDATTICA

Tempi di partecipazione per gli alunni


p ore curricolari
p ore extracurricolari 25
Risorse umane
Risorse Umane: prof.ssa Maria Pugliese n. 25 ore

Villa Castelli, a.s. 2010/2011

La Referente
Prof.ssa Maria Pugliese

Sezione 1 – generale
denominazione

PROGETTO LABORATORIO CREATIVO PER ALUNNI H

Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto


Responsabile: Lucaselli Erminia
Referente: Perna Rosaria

Tipologia del progetto


p Progetto:
o annuale
o pluriennale
x nuovo
x Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto
p Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto ed altri fondi (specificare quali):
…Amministrazione Comunale.………………………………………………………………………………………………………
p Progetto da finanziare con altri fondi (specificare quali)

p Ordine di priorità (criteri Collegio dei Docenti del ………………………………….):


x Progetto di Formazione / Azione
p Progetto che riguarda l’Ampliamento Offerta Formativa
X Progetto che prevede l’Integrazione Handicap / Svantaggio

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p Progetto in Continuità
p X Progetto già sperimentato con esito positivo
p Progetto in Orario Aggiuntivo
p Altro

Altre realtà istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte


(illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con
esperto/ente/ditta esterni, ecc….)
Scuola Polo.

Destinatari delle attività (alunni)


Ragazzi portatori di handicap di tutte le classi
Tempi di realizzazione
Anno scolastico 2010/2011

SEZIONE 2 – AREA DIDATTICA

Finalità generali del progetto


Offrire ad ogni alunno diversamente abile l’opportunità di trovare un canale privilegiato,
attraverso il quale comunicare, esprimere, valorizzare la propria partecipazione alla vita
sociale, cercando di contrastare possibili fattori di emarginazione e disagio
Obiettivi misurabili che si intendono perseguire a livello educativo, cognitivo,
comportamentale, affettivo per gli alunni
- Sviluppare la capacità di esplorazione, osservazione e riproposizione partendo dagli
oggetti che fanno parte del nostro ambiente
- Potenziare le capacità espressive
- Favorire la coordinazione oculo-manuale
- Favorire la motricità fine
- Favorire la capacità di controllo pressorio e prensorio
- Acquisire ed imparare ad utilizzare tecniche di base
- Produrre manufatti individualmente ed in gruppo
- Imparare a condividere e rispettare spazi, strumenti e materiali di laboratorio
- Cercare di aumentare i tempi di attenzione e di applicazione ad un compito
- Cercare di migliorare le abilità di confronto e l’attenzione visiva
- Imparare ad osservare forme e colori
- Promuovere l’autostima

Tempi di partecipazione per gli alunni


p ore curricolari
x ore extracurricolari

Risorse umane
Docente interno: Lucaselli Erminia, Perna Rosaria
Docente esperto: Lucaselli Erminia, Perna Rosaria

82
Metodologie utilizzate e Modalità di realizzazione del progetto (lezioni,
esercitazioni, attività laboratoriali, ricerche, seminari, ecc)
Lezioni frontali, Attività laboratoriali.

Modalità di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dell’intervento didattico
Valutazione lavoro individuale e/collettivo mediante griglie di autovalutazione
Valutazione dei risultati raggiunti nella capacità realizzativi dei singoli manufatti
Valutazione dell’integrazione raggiunta
Valutazione del grado di autostima raggiunta e della capacità di relazionarsi con gli altri
(dentro e fuori dal gruppo)

Manifestazioni e/o Prodotti finali


Organizzazione di mercatino, da realizzarsi nel cortile o nell’androne della scuola per la
vendita, aperta alle famiglie ed alla comunità tutta, dei singoli manufatti realizzati dai ragazzi

Villa Castelli, a.s. 2010/2011


La Docente Proponente
Prof.ssa Perna Maria Rosaria

Sezione 1 – Generale
Denominazione
PROGETTO “LA LAVAGNA ON LINE”
(Uso disciplinare lavagna interattiva)

Insegnante Responsabile, Referente e/o Coordinatore/trice del Progetto


Docente referente: Prof. Giuseppe NISI
Tipologia del progetto
p Progetto:
o annuale
o X pluriennale
o nuovo
p Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto
p Progetto da finanziare con il Fondo di Istituto ed altri fondi (specificare quali):
…Amministrazione Comunale.………………………………………………………………………………………………………

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p Progetto da finanziare con altri fondi (specificare quali)
p Ordine di priorità (criteri Collegio dei Docenti del 05/10/2004):
p Progetto di Formazione / Azione
p Progetto che riguarda l’Ampliamento Offerta Formativa
p Progetto che prevede l’Integrazione Handicap / Svantaggio
p Progetto in Continuità
p X Progetto già sperimentato con esito positivo
p Progetto in Orario Aggiuntivo
p Altro

Altre realtà istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte


(illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con
esperto/ente/ditta esterni, ecc….)

Destinatari delle attività (alunni)


Docenti e alunni di varie classi.

Tempi di realizzazione
Novembre 2010 –Febbraio 2011

SEZIONE 2 – AREA DIDATTICA


Finalità generali del progetto
Lo scopo finale è legato alla realizzazione che i docenti riescano ad utilizzare la LIM
come strumento per il miglioramento del processo didattico e di apprendimento dello
studente.

Obiettivi misurabili che si intendono perseguire a livello educativo, cognitivo,


comportamentale, affettivo per gli alunni
Uso delle lavagne interattive nei suoi strumenti e individuazione di strutture specifiche di
lezioni in ambito disciplinare.

Tempi di partecipazione per gli alunni


p ore curricolari
p ore extracurricolari 20

Risorse umane
Docente interno: Prof. Giuseppe NISI

Metodologie utilizzate e Modalità di realizzazione del progetto (lezioni, esercitazioni,


attività laboratoriali, ricerche, seminari, ecc)
Attività laboratori ali, cooperative learning e sperimentazione disciplinare.

Modalità di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dell’intervento didattico

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Valutazione e documentazione
I criteri di valutazione riguarderanno l'analisi delle prestazioni che i partecipanti saranno
in grado di attuare al termine del corso, nonché dell'acquisizione di esempi di utilizzo
didattico del mezzo. Le modalità proposte prevedono la somministrazione di un
questionario con opportuni indicatori.

Manifestazioni e/o Prodotti finali


Modalità di documentazione
Le modalità di documentazione del corso saranno autoreferenziali, ovvero prodotte
mediante la creazione e condivisione di file generati con la lavagna interattiva.

Villa Castelli a.s. 2010/2011


Il Docente Proponente
Prof. Giuseppe NISI

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PROGETTI RICHIESTI
NELL’AMBITO DEI FONDI STRUTTURALI 2010/2011 Pon Area Fse

Area FSE
Obiettivo Titolo Periodo Durata Destina
tari
Obiettivo B

Migliorare le Docenti
DIDALIM Dal
competenze del 30 ore 20
Al 30/06/2011
personale della
scuola e dei
docenti
Alunni
Obiettivo C “DAL TESTO AL Dal 50 ore 18
PALCOSCENICO” Al 30/06/2011

Dal 30 ore 18
“INFORMATEMATICA” Al 30/06/2011

“GIOCALIM” Dal 30 ore 20


Migliorare i livelli Al 30/06/2011
di conoscenza e
competenza “SPERIMENTO….QUINDI Dal 30 ore 18
dei giovani IMPARO” Al 30/06/2011

“NEL SEGNO DELL’ARMONIA” Dal 50 ore 20


Al 30/06/2011

“WRAIT AND PERFORM” Dal 30 ore 20


Al 30/06/2011

“LE BIOTECNOLOGIE… A Dal 50 ore 20


PORTATA DI MANO” Al 30/06/2011

Dal 30 ore 18
“TEATRARTE” Al 30/06/2011
PROGETTO Modulo di Italiano Dal 01/12/2010 700 ore 120
“Diritti a Scuola” Modulo di Matematica Al 30/05/2011 700 ore 128

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I N D I C E

- Contesto Socio-economico, culturale e formativo della scuola pg. 3


- La nostra scuola 5
- Il servizio scolastico e le caratteristiche della struttura 6
- Offerta formativa curriculare 7
- Curricolo di base 7
- Finalità educative e didattiche 8
- Scuola Come Comunità Professionale ed Educante 9
- Indicazioni sul curricolo: spunti di riflessione 10
- Obiettivi formativi e didattici 13
- L’alfabetizzazione culturale di base 13
- Integrazione, recupero e sostegno 14
- la continuità 16
- Orientamento 17
- Criteri formazione delle classi 18
- La comunicazione 18
- Le risorse 19
- La valutazione 20
- Criteri corresponsione tra voti e livelli di conoscenze, abilità
e competenze 22
- Obiettivi e descrittori trasversali valutazione comportamento 23
- Abilità/competenze alunni i uscita 24
- Formazione e aggiornamento personale scolastico 26
- Funzioni Strumentali al Pof 29
- I Docenti, i coordinatori, i dipartimenti il C.d. I. 34
- Organizzazione del lavoro del personale Ata, 37
- Le commissioni 40
- Piano Annuale delle attività 43
- Patto di Corresponsabilità Educativa 44
- Regolamento 45
- I Progetti 56
- Progetto Pon 86

VILLA CASTELLI anno scolastico 2010 / 2011


Delibera Collegio dei Docenti adottata in data 26 Ottobre 2010

Adottato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 16 Dicembre 2010

IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(Prof. Luca DIPRESA)

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