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ALIGHIERI”
72029 VILLA CASTELLI (BR)
Via Friuli Venezia Giulia, Telefono: 0831 866014 - Fax: 0831 860369
Sito: www.mediavillacastelli.com
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Il Logo della Scuola
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CONTESTO SOCIO-ECONOMICO, CULTURALE E
FORMATIVO DELLA SCUOLA
La Scuola Secondaria di 1° Grado Statale “Dante Alighieri“ opera nel contesto socio –
economico – culturale della comunità di Villa Castelli.
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Caratteristiche abitative
La città presenta un bel Centro storico caratteristico, di origine medioevale, ancora
intatto, circondato da quartieri ottocenteschi, a loro volta inglobati disordinatamente in
nuovi quartieri periferici, cresciuti frettolosamente dagli anni ’60 in poi, a causa della
“fame“ di case dei numerosi emigrati di ritorno dal Nord d’Italia o dall’estero (Germania
soprattutto). Non mancano numerosi insediamenti sparsi nell’agro.
Attività produttive
Dei circa 9.000 abitanti (escludendo i numerosi anziani e i giovani, per lo più studenti)
molti sono coltivatori diretti e braccianti pendolari, altri sono operai del settore tessile e
del settore edilizio, altri ancora sono artigiani (sarti, barbieri, fabbri….) e commercianti; la
rimanente parte è assorbita dal terziario (impiegati e liberi professionisti).
Servizi
La città è collegata con i paesi limitrofi mediante pullman di linea e mezzi propri. Il
territorio Comunale è servito da una struttura socio – sanitaria quale il Consultorio pubblico.
I servizi sociali sono gestiti quasi esclusivamente dal Comune e da alcuni Enti religiosi
(Caritas parrocchiali,ecc. ). Ad eccezione della Parrocchie e di alcune strutture sportive
private, mancano centri d’incontro. Le opportunità di crescita culturale del territorio sono
molto limitate perché Enti e Associazioni, capaci di sollecitare un incremento della cultura,
sono presenti in modo insufficiente.
Istituzioni educative
Le scuole presenti sul territorio sono quelle dell’obbligo più una struttura privata per la
prima infanzia gestita da suore.
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LA NOSTRA SCUOLA
Maschi 145
Femmine 133
Numero Classi: 13
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IL SERVIZIO SCOLASTICO E LE CARATTERISTICHE
DELLA STRUTTURA
Sede centrale
Utilizzata fin dai primi anni del 1990, è ubicata in via Friuli
Venezia Giulia n. 1. Oltre alla struttura principale la scuola
comprende due edifici staccati, uno funge da succursale e l’altro
adibito a palestra. Il bacino di utenza è quasi interamente
costituito dagli alunni provenienti dalla Scuola Primaria di Villa
Castelli. La sede centrale dispone di:
Presidenza e uffici di segreteria
Ø N. 13 aule per lo svolgimento delle attività curriculari
Ø N. 1 laboratorio di informatica
Ø N. 1 biblioteca per alunni e docenti
Ø N. 1 palestra di circa 200 mq.
Ø N. 1 sala docenti
Ø N. 1 auditorium
Ø N. 1 archivio
Ø N. 1 aule per attività individualizzate di sostegno
Ø N. 4 servizi igienici in numero previsto dalla normativa vigente.
Sede staccata
E’ ubicata a pochi metri dall’edificio principale e
dispone di:
Ø 6 aule per lo svolgimento di varie attività (non in
uso attualmente)
Ø 1 laboratorio di artistica
Ø 1 laboratorio musicale
Ø 1 laboratorio di Tecnologia
Palestra
E’ ubicata a pochi metri dall’edificio e comprende uno
spazio esterno piuttosto ampio da attrezzare in un
prossimo futuro
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OFFERTA FORMATIVA CURRICULARE
CURRICULO DI BASE
Nell’ambito dello standard nazionale dei programmi, la nostra scuola offre un curricolo
obbligatorio impostato sulle seguenti discipline:
a) Lettere 9 h (italiano, storia, geografia), Approfondimento 1 h, lingua straniera 5 h
(francese 2h e inglese 3h), scienze matematiche chimiche fisiche e naturali 6 h, tecnologia
2h, arte e immagine 2h, musica 2h, educazione motoria; 2h,
b) religione (previa scelta di avvalersi di tale insegnamento da parte dei genitori)
per un totale di 30 ore curriculari-obbligatorie.
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FINALITA’ EDUCATIVE E DIDATTICHE
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SCUOLA COME COMUNITA’ PROFESSIONALE
ED EDUCANTE
Alla luce della normativa vigente, nell’elaborazione del POF 2010/2011, si è partiti da tre
concetti fondamentali:
La scuola deve orientare i suoi tradizionali compiti di “insegnare ad apprendere” ed
“insegnare ad essere” sia in linea verticale impostando la formazione in modo tale che
possa continuare per tutta la vita, sia in linea orizzontale promuovendo viva
collaborazione con le agenzie educative presenti sul territorio: gli enti religiosi,
sportivi e culturali affinché catalizzino l’attenzione dei ragazzi e facciano
sperimentare sul campo l’educazione ad una cittadinanza attiva.
E’ decisiva, quindi, una nuova alleanza tra le discipline: scienza, storia, geografia,
scienze umanistiche e antropologiche, arte e tecnologia. In tale prospettiva gli
obiettivi prioritari che la scuola si propone devono insegnare a ricomporre in un tutto i
grandi oggetti della conoscenza dell’uomo: l’universo, il pianeta, la natura, l’umanità, la
società; infondere le capacità di comprendere le implicazioni imprevedibili per la
condizione dell’uomo e degli sviluppi delle nuove scienze e tecnologie; sensibilizzare alla
consapevolezza dei grandi problemi con cui si misura attualmente l’uomo: il degrado
ambientale e i problemi climatici, la povertà, le crisi energetiche e le fonti alternative,
la tutela della salute e la lotta alle nuove malattie e ai vari tipi di dipendenza, il dialogo
tra religioni e cultura, le lotte alle guerre e la messa la bando delle armi di distruzione
di massa.
Dare raccordo ad un tale ambizioso quadro d’insieme sarà compito sia della formazione
scientifica sia di quella umanistica, le quali dovranno procedere attraverso un patto
stretto tra loro, all’unisono sulla strada della formazione umana.
Principi fondamentali
La nostra scuola, nel rispetto del Dettato Costituzionale, impronta il suo operato ai principi di
democrazia ed uguaglianza, e i principi ispiratori di tutta l’attività della scuola sono:
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concezione e alla pratica delle pari opportunità ed all’integrazione dei soggetti diversamente
abili, attività alternative all’insegnamento della religione cattolica.
Riduzione dello svantaggio - La scuola si fa carico dei bisogni di maggior sostegno educativo e
didattico che presentano gli alunni portatori di svantaggio socio-culturale e/o disabilità e si
impegna a colmare o, quantomeno, a ridurre le differenze che, di fatto, ne limitano
l’integrazione sociale e lo sviluppo personale. La diversificazione del percorso formativo punterà
a rendere lo sforzo richiesto agli alunni proporzionato ai reali livelli di competenza e alle
effettive possibilità di sviluppo. Anche l’arricchimento del percorso formativo con attività non
strettamente curriculari è finalizzato a garantire a tutti uguali opportunità di crescita
culturale.
Imparzialità e regolarità del servizio scolastico - Saranno garantite da parte di tutti gli
operatori scolastici: dirigente, docenti, personale A.T.A.. La continuità del servizio e delle
attività didattico-educative sarà assicurata secondo quanto deliberato dal Collegio dei
Docenti. In caso di sciopero del personale della scuola o di eventuali disagi di svariata natura, i
genitori saranno informati in anticipo delle possibili variazioni dell’orario scolastico. In caso di
assenza dei docenti sarà sempre garantita la sorveglianza degli alunni da parte di altri docenti
o, in casi estremi, del personale A.T.A..
La scuola garantisce a tutti gli alunni uguale trattamento nella formazione delle classi,
nell’assegnazione dei Docenti alle classi, nella formulazione dell’orario delle lezioni, nell’utilizzo
delle risorse strumentali e finanziarie.
Lettere e Approfondimento
Veramente apprezzabile è da considerare l’importanza che le Indicazioni danno allo
sviluppo delle competenze linguistiche “per la crescita della persona e per l’esercizio pieno
della cittadinanza, per l’accesso critico a tutti gli ambiti culturali e per il raggiungimento del
successo scolastico in settore di studio”.
I Docenti di lettere rilevano che i traguardi indicati per lo sviluppo delle competenze al
termine della Scuola Secondaria di 1° grado, soprattutto per italiano, sono raggiungibili
completamente solo da un ristretto numero di alunni, considerando la realtà scolastica in cui
si opera.
Inoltre è compito peculiare di questo ciclo scolastico porre le basi per l’esercizio della
cittadinanza attiva, potenziando e ampliando gli apprendimenti promossi nella scuola
dell’infanzia. L’’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze
significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e
dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà.
Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di
legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e
agire in modo consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni
finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita.
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Gli allievi imparano a riconoscere e a rispettare i valori sanciti nella Costituzione della
Repubblica Italiana, in particolare i diritti inviolabili di ogni essere umano (art. 2), il
riconoscimento della pari dignità sociale (art. 3), il dovere di contribuire in modo concreto alla
qualità della vita della società (art. 4), la libertà di religione (art. 8), le varie forme di libertà
(articoli 13-21).
Matematica
La visione di questa disciplina non deve più essere ridotta ad uno sterile insieme di regole
da memorizzare e applicare, ma un mezzo per esplorare la realtà, tradurla in modelli
matematici, confrontare procedimenti diversi, saper spiegare il procedimento seguito e
controllare infine i risultati ottenuti con gli obiettivi prefissati. Attraverso questo schema di
lavoro, l’alunno impara a costruire ragionamenti, a quantificare, a rappresentare modelli e a
formalizzare situazioni problematiche quanto mai varie che gli consentiranno di passare,
successivamente, con più sicurezza da un problema specifico ad una classe di problemi.
Scienze
L’insegnamento delle scienze è, oggi più che mai, di fondamentale importanza per la
formazione di un alunno, dal momento che la nostra società è caratterizzata da un’evoluzione
rapidissima. Pertanto la Scuola deve adeguarsi a questa realtà, fornendo agli studenti gli
strumenti necessari per comprenderla e sapersi orientare in essa. L’alunno attraverso le
conoscenze disciplinari deve acquisire una mentalità scientifica che gli consenta un approccio
razionale al metodo di lavoro. Un presupposto efficace per l’apprendimento delle scienze è
l’interazione diretta degli alunni con l’osservazione di un fenomeno, la sua descrizione, la
discussione ed il confronto con i compagni.
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Tecnologia
Indubbiamente i nuovi CURRICOLI per il primo ciclo d’istruzione, così come indicati dal
Ministero della Pubblica Istruzione, rappresentano delle grosse novità per lo svolgimento
della materia e per gli obiettivi da raggiungere.
In particolare aver suddiviso la materia in grosse sezioni, di cui la prima che prevede lo
studio e la progettazione di dispositivi, macchine e apparati studiati nei loro aspetti
costruttivi e progettuali per assolvere in modo efficace ed efficiente a specifiche funzioni
e la seconda sezione che prevede le potenzialità dell’informatica come strumento culturale
transdisciplinare che introduce nuove dimensioni e nuove possibilità nella realizzazione, nella
comunicazione e nel controllo di ogni tipo di lavoro umano, compreso l’insegnamento
/apprendimento di tutte le discipline, rappresenta una novità a tutto vantaggio della
conoscenza e formazione dell’alunno.
Musica
Non sempre gli alunni sono consapevoli di come la musica influisce sulla loro vita, di come
entri prepotentemente nella costruzione della loro identità. Il lavoro dell’ insegnante è aiutare
i ragazzi a diventare consapevoli dell’universo musicale che li circonda, a prendere coscienza
del ruolo che la musica ha sulla loro vita, imparando a esprimersi e comunicare in modo
efficace con il linguaggio musicale.
Arte e immagine
Attraverso il percorso formativo di tutto il primo
ciclo, l’alunno impara a fruire ed utilizzare il linguaggio
visuale e dell’arte. Il percorso permette all’alunno di
leggere e interpretare linguaggi delle immagini, di
comprendere le opere d’arte ed apprezzare i beni
culturali e il patrimonio artistico; di esprimersi e
comunicare sperimentando le tecniche e i codici propri del linguaggio visuale e audiovisivo.
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OBIETTIVI FORMATIVI E DIDATTICI
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L’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE
La scuola secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso alle
discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione
e rappresentazione del mondo. La piena valorizzazione delle discipline si ottiene quando si
evitano la frammentazione dei saperi e la sola trasmissione dei saperi, pertanto, esse, non
vanno presentate come territori da proteggere definendo confini rigidi, ma come chiavi
interpretative. A tal fine, fondamentali, risultano le esperienze interdisciplinari che sono
finalizzate a trovare interconnessioni e raccordi fra le indispensabili conoscenze disciplinari e
a formulare in modo adeguato i problemi complessi
posti dalla condizione umana nel mondo odierno e
dallo stesso sapere.
Nella scuola secondaria di primo grado vengono
favorite una più approfondita padronanza delle
discipline e una articolata organizzazione delle
conoscenze, nella prospettiva della elaborazione di
un sapere integrato.
Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole
discipline concorrono a loro volta alla promozione di
competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena
realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, nella misura in cui sono
orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l’esercizio
della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di
apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina
può offrire.
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Disponibilità umana all'ascolto e al dialogo, esempi di stili di vita positivi, testimonianza
privata e pubblica di valori, condivisione empatica di esperienze, problemi e scelte,
significatività del proprio ruolo di adulti e di insegnanti, conoscenze e competenze
professionali diventano le occasioni che consentono alla Scuola Secondaria di 1° grado di
leggere i bisogni e i disagi dei preadolescenti e di intervenire prima che si trasformino in
malesseri conclamati, disadattamenti, abbandoni.
Il primo punto di forza in questa strategia è rappresentato dal coinvolgimento delle
famiglie; i genitori, infatti, sono chiamati in prima persona a confrontarsi non solo con gli
eventi scolastici dei figli, ma anche e soprattutto con l'evoluzione della loro peculiare
personalità. Laddove tale coinvolgimento mancasse, la scuola stessa è chiamata ad affrontare
questo punto di debolezza, utilizzando tutte le proprie risorse, a cui si aggiungono quelle delle
istituzioni della società civile presenti sul territorio.
Sulla base di ciò intendiamo valorizzare tutte le forme espressive attraverso le quali gli alunni
diversamente abili realizzano e sviluppano le proprie potenzialità conoscitive, operative e
relazionali.
Da qui la necessità di programmazioni di classi e piani di lavoro personalizzati, per favorire:
1. il recupero dello svantaggio;
2. l’inserimento produttivo nel contesto classe;
3. lo sviluppo delle potenzialità personali.
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lingua nelle sue funzioni comunicative fondamentali attraverso lo sviluppo delle quattro abilità
di base: CAPIRE, PARLARE, LEGGERE, SCRIVERE.
LA CONTINUITA’
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ORIENTAMENTO
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CRITERI FORMAZIONE DELLE CLASSI
LA COMUNICAZIONE
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LE RISORSE
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LA VALUTAZIONE
Ogni singolo Consiglio di classe, ad inizio d'anno, previo esame dei risultati dei test
d'ingresso ed in base al Piano dell’Offerta Formativa, sulle indicazioni degli obiettivi
educativi e cognitivi dettati dal Collegio dei Docenti, stende la programmazione didattico-
educativa individuando gli obiettivi relativi alle aree disciplinari. I singoli insegnanti
individuano gli obiettivi specifici delle discipline in relazione alle suddette programmazioni
ed in riferimento agli obiettivi disciplinari fissati dai gruppi di materie comuni.
Tali programmazioni, prevedono delle prove di verifica per rilevare il grado di
raggiungimento degli obiettivi medesimi ed intervenire sull'iter didattico e adattarlo, nel
rispetto delle mete formative individuate, ai ritmi ed agli stili apprenditivi degli alunni.
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Programmazione per Aree Disciplinari
Gli strumenti da mettere in atto per la verifica del grado di raggiungimento degli obiettivi
prefissati saranno:
test d'ingresso (all'inizio dell'anno scolastico)
prove scritte e orali
relazioni
prove oggettive
lavori di gruppo
inoltre potranno essere valutati anche eventuali
altre attività culturali
Prove orali
Per la osservazione e la valutazione delle prove orali si fa riferimento alla griglia di
valutazione redatta dei rispettivi compartimenti disciplinari e approvata dal Collegio dei
Docenti.
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CRITERI COMUNI PER LA CORRISPONDENZA TRA VOTI E
LIVELLI DI CONOSCENZA,ABILITÀ E COMPETENZE
La valutazione degli allievi avverrà tramite voti, espressi in decimi, per le Discipline
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OBIETTIVI E DESCRITTORI TRASVERSALI PER LA
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Partecipazione appropriatamente
7 partecipa alle attività didattiche con
interesse
6 partecipa alle attività didattiche con
attenzione discontinua/ in modo settoriale
5 non partecipa alle attività didattiche
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10 10 si dimostra sempre costante e
responsabile nel rispettare gli impegni
9 si dimostra costante e responsabile nel
rispettare gli impegni
8 si dimostra costante nel rispettare gli
ABILITÀ DI ASCOLTO:
conoscere ed applicare strategie per dirigere l’attenzione, porre domande, raccogliere
appunti, intervenire con pertinenza in una conversazione o in un dibattito.
ABILITÀ DI LETTURA:
conoscere ed utilizzare strategie per leggere testi narrativi, informativi,
argomentativi, regolativi, scientifici, iconici, poetici, musicali.
ABILITÀ DI SCRITTURA:
conoscere ed utilizzare strategie per produrre testi diversificati secondo le tipologie
testuali: fiaba, lettera , diario, autobiografia, racconto fantastico, racconto verosimile,
riassunto, parafrasi, relazione, cronaca, tema argomentativo; e secondo le funzioni:
informare, persuadere, esprimere emozioni, riflessioni, valutazioni.
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ABILITÀ DI COMUNICARE ORALMENTE:
conoscere strategie per pianificare l’esposizione orale, adattandola alla situazione
comunicativa..
ABILITVÀ METALINGUISTICHE:
conoscere regole e procedimenti per individuare, classificare ed impiegare gli
elementi grammaticali e le strutture morfosintattiche della lingua italiana e delle
lingue straniere studiate.
ABILITÀ DI CALCOLO:
conoscenza e padronanza di algoritmi per le operazioni negli insiemi N, Q, Z.
ABILITÀ CREATIVE:
considerare un problema da diversi punti di
vista e saper
ipotizzare più soluzioni alternative, esprimere
pensieri ed opinioni divergenti ma
motivati, rielaborare le conoscenze in modo
personale, accostare in modo utile elementi
(immagini, suoni, parole) normalmente lontane
fra loro.
ABILITÀ DIALETTICHE:
in situazione di dialogo/discussione, di analisi
testuale e di produzione scritta, saper
comprendere le tesi altrui, confutarle e sostenere le proprie con valide argomentazioni.
ABILITÀ DI STUDIO:
conoscere strategie per studiare dai libri, per gestire il tempo, per saper riferire , per
organizzare il lavoro, per consultare vocabolari, atlanti…
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ABILITÀ DI COMPRENDERE ED USARE I LINGUAGGI SPECIFICI:
comprendere simboli e termini delle diverse discipline e saperli riutilizzare.
ABILITÀ ARTISTICO-ESPRESSIVE:
saper discriminare e memorizzare un fatto sonoro, conoscere strumenti e tecniche per
riprodurre suoni; conoscere criteri per analizzare un messaggio visivo, e tecniche
pittoriche per produrre messaggi visivi originali.
ABILITÀ SPAZIO-TEMPO-MOTORIE:
corretta percezione e rappresentazione mentale di spazio-tempo, controllo e
coordinazione dei movimenti del proprio corpo finalizzati al raggiungimento di uno scopo.
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
PERSONALE SCOLASTICO
Per migliorare le qualità del servizio offerto alla comunità, la Scuola Secondaria di I°
grado "D. Alighieri”" sostiene l’attività di formazione del proprio personale. Favorisce la
partecipazione ai corsi di formazione organizzati dai vari enti e a cui il personale interessato
fa richiesta di partecipazione (previa approvazione del Collegio dei Docenti). Organizza essa
stessa corsi su temi di interesse generale e specifico, con partecipazione volontaria e per
piccoli gruppi. Nel corrente anno scolastico le
tematiche proposte dal Collegio dei Docenti , al quale
parteciperanno tutti i docenti, saranno le seguenti:
1) Continuità didattica;
2) Approfondimento informatico mirato all’utilizzo
didattico delle tecnologie nelle varie
discipline e della valutazione.
3) Tecniche della comunicazione
4) Formazione sull’ “Indicazione per il curricolo”
5) Legge 626 – Figure sensibili e primo soccorso
6) Problematiche di tipo psicologico/psichiatrico per
la comprensione / gestione degli alunni (con
particolare riferimento alle tematiche del bullismo e
dell’aggressività)
Per il personale ATA saranno attivati corsi di formazione per l’informatizzazione degli atti
amministrativi e per la sicurezza sul posto di lavoro
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ASPETTI ORGANIZZATIVI
DI NATURA DIDATTICO-EDUCATIVA
Sulla base della realtà strutturale e in coerenza con la piena realizzazione degli aspetti
didattici del POF, la Scuola intende darsi modalità organizzative e gestionali che garantiscano
pienamente il conseguimento degli obiettivi educativi.
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.Luca DIPRESA
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Organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formativa ed è
titolare delle relazioni sindacali.
Nomina Collaboratori - A.S. 2010/11: Attribuzione compiti e funzioni.
Il dirigente scolastico
NOMINA
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- Organizzazione generale delle attività didattiche e progettuali curriculari ed
extracurriculari della scuola e raccordo tra le stesse;
- Individuazione dei punti critici della qualità del servizio e formulazione di proposte per la
loro risoluzione;
- Raccordo con il D. S. e l’ufficio di segreteria su tematiche preparatorie del Collegio Docenti;
- Raccordo con le famiglie e con Enti o Agenzie Educative del Territorio.
I collaboratori, per ognuno dei compiti delegati, riferiscono direttamente alla D.S.
La retribuzione per lo svolgimento dei compiti e delle funzioni sarà definita in sede di
contrattazione di istituto con i finanziamenti a carico del fondo per le attività aggiuntive
previste per le collaborazioni con il Dirigente Scolastico di cui all’art. 88 CCNL 2006 2009 –
comma 2 – lettera f (indennità e compensi a carico del fondo d’istituto).
Si ricorda che tali compensi non sono cumulabili con il compenso per le funzioni strumentali
al piano dell’offerta formativa di cui all’art. 33 del sud-detto CCNL.
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AREA 2:
SOSTEGNO LAVORO
AREA 1:
DOCENTI,
COORDINATORE
AGGIORNAMEMO E
ATTIVITA’
FORMAZIONE
FUNZIONALI ALLA
REALIZAZIONE DEL
P.O.F.
FUNZIONI
STRUMENTALI
AREA 3: AREA 4:
RESPONSABILE COORDINATORE
COMUNICAZIONE E DELLE ATTIVITA’
SERVIZI EXTRACURRICULRI.
CRITERI: Identificate le aree rilevanti per la realizzazione del POF di istituto, i docenti
interessati avanzano regolare domanda di attribuzione indicando l’area prescelta e compilando una
scheda informativa dalla quale sia possibile rilevare: titolo di studio, titoli culturali, anzianità di
servizio, precedenti esperienze – incarichi ricoperti, corsi di aggiornamento frequentati, altre
esperienze – competenze personali rilevanti e coerenti con la funzione strumentale richiesta,
conoscenza - competenze utilizzo strumenti informatici.
Ogni docente destinatario di funzione strumentale dovrà relazionare sia in itinere che al
termine sulle attività svolte e sul conseguimento degli obiettivi prestabiliti.
AREA N° 1 :
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AREA 2 :
AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE”
AREA N° 3:
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d) Produzione di documenti e materiali didattici per l’utilizzo delle tecnologie informatiche;
e) Curare l’accesso all’informazione in rete informatica a quanti, tra alunni e docenti,
utilizzano e postazioni;
f) Curare l’aggiornamento sistematico dei programmi Window e degli antivirus;
g) Creare e curare un archivio multimediale e informativo della documentazione didattica,
schede di h)
h) Valutazione, elaborati didattici particolarmente significativi, informatizzazione biblioteca
docenti ed alunni;
i) Coordinamento dell’utilizzo delle nuove tecnologie;
l) Creare e divulgare la conoscenza della sicurezza e della prevenzione;
m) informatizzazione della valutazione degli alunni;
n) Relazione a fine anno scolastico al collegio sulla funzione svolta.
AREA N° 4:
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I DOCENTI
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COORDINATORI
classe Coordinatore
1 A TAURISANO
2 A MILONE
3 A FILOMENO
1 B PUGLIESE
2 B MANGIA
3 B BARACCANI
1 C ROSSINI.
2 C DEVITO
3 C CAMMORANESI
1 D MARIELLA
2 D MANCINI
3 D CARROZZO
1 E DEFAZIO
DIPARTIMENTI
Sostegno
Prof.ssa Perna Arte:
RESPONSABILI
Prof. Lupo
DIPARTIMENTALI
Tecnologia:
Prof.ssa Calella
Sc. Motorie:
Musica:
Religione: Prof. Santoro
Prof.ssa Annese
Prof.ssa Coliolo
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INCARICHI
- R.S.U.:
Sig. ra Neglia Maria, Biondi Vito Nicola (A.T.A.)
-
-
- RESPONSABILE LAVORATORI PER LA SICUREZZA:
- Sig. Maria Neglia
CONSIGLIO DI ISTITUTO
Componente Personale Docente: Filomeno, mangia, Nisi G., Perna, Strada, Taurisano
GIUNTA ESECUTIVA
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ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DEL PERSONALE ATA
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ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
Maria Neglia
RESPONSABILE DI:
Amministrazione del personale: chiamata
supplenti in assenza del titolare; certificati di
servizio del personale in servizio e non in
servizio; stipula contratti di assunzione
personale a tempo determinato, gestione del
personale docente e ATA e tempo
indeterminato e determinato, assenze, decreti
di congedo.
Gestione alunni: infortuni, diplomi, gite, libri
di testo, elezioni OO.CC., gestione SIMPI,
Collaborazione con il D.S.G.A.: per la liquidazione dei compensi accessori (ore eccedenti,
ind. Funz. Superiori, funzioni obiettivo, funzioni aggiuntive, fondo istituto, ecc.) conguaglio
fiscale (DPT) nomine attività aggiuntive al personale. Anagrafe delle
prestazioni.
Gestione Contabile: collaborazione con D.S.G.A. per elaborazione programma annuale, conto
consuntivo, mandati di pagamento e reversali di incasso, stipula contratti e relativa
liquidazione, adempimenti connessi ai progetti.
Gestione beni patrimoniali: tenuta registri inventari, carico e discarico dei beni, modelli di
collaudo, registro facile consumo, registrazione fattura e consegna materiale.
Gestione finanziaria: gestione preventivi con relative richieste alle ditte per prospetto
comparazione, ordinativi di materiale, attrezzature didattiche e libri.
Nicola Biondi
RESPONSABILE DI:
Gestione Alunni: elenchi, iscrizioni, trasferimenti, schede, registri, tabelloni, foglio notizie,
certificati di frequenza, corrispondenza alunni, tenuta fascicoli.
Archivio e protocollo: tenuta del registro protocollo informatico, archiviazione, smistamento
posta, albo, corrispondenza esterna e interna, trasmissione fascicoli.
Amministrazione del personale:. modelli di
disoccupazione INPS; certificati di servizio del
personale in servizio e non in servizio; stipula
contratti di assunzione personale a tempo
determinato, gestione del personale docente e
ATA e tempo indeterminato e determinato,
assenze, decreti di congedo.
Gestione posta elettronica: Internet, intranet.
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I OLABORATORI SCOLASTICI
INCARICHI SPECIFICI
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LE COMMISSIONI
COMMISSIONE PROGETTI
E POF
COLLABORATIORI DS
D.S. D.S.G.A
FF.SS
COMITATO VALUTAZIONE
DOCENTI
Prof. Santoro
Prof. Mariella Prof. Filomeno
(effettiva) (effettiva) (Supplente)
Commissione
ELETTORALE
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ORGANO DI GARANZIA
DPR 235/2007, art.5
COMMISSIONE VIAGGI E
VISITE GUIDATE
COMMISSIONE
COLLAUDI
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Gruppo unitario
Continuita’
Gruppo per
l’integrazione
e l’handicap
Docenti Coordinatori
sostegno Personale Asl classi interessate Genitori
Cerimoniale,
manifestazioni,
cineforum
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PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’
Consigli di classe
Collegio docenti
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“PATTO DI CORRESPONSABILITA’
EDUCATIVA”
- Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza
democratica e
- Visti i D.P.R. n.249 del 24/6/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo
Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”
Visto il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale
per la prevenzione del bullismo”
- Visto il D.M. n.30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di
utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica,
irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei
docenti si stipula con la famiglia dell’alunno il seguente patto educativo di corresponsabilità,
con il quale
I docenti si impegnano a:
- valorizzare le competenze apprese dagli alunni in ambito extra-scolastico;
- comunicare i propri stati d’animo relativi al rapporto docenti-alunni, senza accusare
esprimere giudizi sui fatti e non sulle persone;
- comunicare e condividere con gli alunni il programma di lavoro della giornata e concordarne
le eventuali pause;
- prevedere più momenti di attività laboratoriali;
- garantire l’ordine dell’aula a fine lezione;
- il coordinatore della classe si impegna a dedicare mensilmente parte del suo orario di
lezione alla discussione e al dialogo riguardo ai problemi della classe;
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I genitori si impegnano a:
- non giudicare e non prendere posizioni su episodi di cui non si conoscono i risvolti;
- comunicare i propri stati d’animo e le proprie esigenze;
- esprimere giudizi sui fatti e non sulle persone;
- condividere con la scuola le punizioni prese nei confronti dei figli, senza sminuire il ruolo
educativo della scuola;
REGOLAMENTO
AI SENSI DEL DPR 249/98 E 235/07
NORME COMUNI
La Scuola svolge la sua opera educativa, in collaborazione con la famiglia, per promuovere
negli studenti la formazione del senso di responsabilità personale e la consapevolezza della
propria funzione sociale. Gli alunni, assistiti e guidati dal D. S. e dai Docenti, si educano
all’autogoverno ed alla partecipazione attiva alla vita della scuola. I rapporti tra docenti ed
alunni si basano sul colloquio e sulla collaborazione; ogni iniziativa individuale o di gruppo, da
parte degli alunni, intenta a svolgere attività culturali di ricerca e di approfondimento, sarà
incentivata e sostenuta dal D.S., dai Docenti e da tutti gli operatori scolastici.
NORME COMUNI
art.1- Al suono della campana di inizio delle lezioni, fissate per le ore 8.05, tutti gli alunni si
recheranno ordinatamente verso la propria classe dove ad attenderli, in corridoio ci sarà il
docente della prima ora. Per le scale e i corridoi è proibito alzare la voce, correre e/o,
comunque, cagionare disordini. L’ordine e la disciplina sono presupposti fondamentali della vita
della scuola.
art. 2- Durante le ore di lezione, gli alunni non possono lasciare l’edificio scolastico,se non
prelevati dal genitore o da chi ne fa le veci,sempre con il permesso del D. S..
art. 3- Di eventuali indisposizioni dell’alunno, durante le ore di lezione, saranno avvisate
tempestiva le famiglie.
art. 4- L’alunno che, con regolare permesso, si reca fuori dalla propria classe per un qualsiasi
bisogno, deve ritornarvi nel più breve tempo possibile. E’ proibito trattenersi a conversare per
le scale, nei corridoi, nei gabinetti e fermarsi davanti alla porta di una classe non propria.
Durante le prime ore di lezione e durante l’ora successiva alla ricreazione, non sarà permesso
l’uso dei servizi igienici, salvo casi eccezionali.
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art. 5- La scuola è sede della Comunità scolastica, i cui componenti hanno diritto di
organizzazione e di agibilità all’interno dell’edificio scolastico.
art. 6- La scuola assicura il diritto allo studio secondo i dettami della Costituzione e
promuove la crescita globale dell’alunno. A questo scopo deve essere garantita la piena
funzionalità educativa e formativa della scuola e tutti saranno impegnati al fine di rendere
effettivo tale diritto.
art. 7- La scuola deve assicurare la libertà d’insegnamento considerata come libertà di
espressione e rispetto dell’autonomia didattica del docente. La scuola deve parimenti
garantire l’attuazione del diritto costituzionale delle famiglie all’educazione. E’ dovere dei
docenti, delle famiglie e degli alunni, instaurare un fattivo rapporto di collaborazione per
contribuire alla promozione di un efficace processo formativo.
art. 8- Coloro che operano nella scuola, senza distinzione di opinione politica e di fede
religiosa, hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero. Il confronto deve
avvenire democraticamente.
art. 9- Durante l’ingresso e l’uscita degli alunni all’esterno della scuola sarà richiesta la
vigilanza di specifico personale inviato dal comune (vigili urbani o altro personale incaricato).
Comunicazione oraria dell’ingresso e uscita allievi è data dal D. S. al Comandante dei Vigili
Urbani. Suddetta vigilanza dovrà essere effettuata anche durante i rientri pomeridiani.
art. 10- Gli alunni hanno l’obbligo di tenere un comportamento corretto e ben educato
ovunque e sempre, anche davanti alla scuola.
art. 11- Nel loro interesse, gli alunni possono essere presenti agli incontri Scuola-Famiglia.
VIGILANZA ALUNNI
art. 1- Al termine delle lezioni, ogni classe uscirà accompagnata fino al cancello d’ingresso
dall’insegnante dell’ultima ora.
art. 2- La ricreazione si effettua all’interno delle classi. Avrà la durata di 15 minuti e si
effettuerà tra la terza e la quarta ora di lezione sotto la sorveglianza dell’insegnante della 3°
ora.
art. 3- Ciascun docente ha in custodia la classe fino all’arrivo del collega che lo sostituisce.
In nessun caso la classe può essere lasciata senza sorveglianza; pertanto ove dovesse
emergere la necessità, il docente costretto ad assentarsi chiamerà il personale ausiliario per
vigilare sugli alunni fino al suo rientro o del docente successivo o del supplente. La ricreazione
si svolge all’interno dell’aula sotto la diretta sorveglianza del docente. Durante l’intervallo è
vietato utilizzare le scale di sicurezza esterne. La vigilanza sugli alunni nei corridoi e nei
bagni, durante l’intervallo e durante il cambio delle ore, sarà compito del personale ausiliario.
art. 4- Nel caso in cui il docente, durante le proprie ore di lezioni, dovesse lasciare l’aula, per
esigenze di servizio o per altri motivi, la vigilanza sugli alunni sarà affidata dal docente
stesso, dal D.S. o dal suo collaboratore, al personale ausiliario o ad altro personale scolastico.
art. 5- In caso di ritardo del docente, la vigilanza degli alunni sarà affidata dal D. S. o dal
docente delegato ad altro personale scolastico.
art. 6- I docenti accompagneranno personalmente la classe ogni volta che essa dovrà
spostarsi, per visite guidate, gite o altre attività didattiche e vigileranno affinché tali
spostamenti avvengano in maniera disciplinata.
art. 7- Il dovere di vigilanza non si interrompe durante la pausa ricreativa degli alunni che si
configura come momento altamente educativo.
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art. 8- Al termine delle lezioni, l’uscita degli alunni avviene per piani, secondo disposizioni
date dal D. S. e sotto la vigilanza del personale docente di turno. I docenti dell’ultima ora di
lezione accompagneranno gli alunni fino all’uscita, fuori dai cancelli.
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a) le tipologie di comportamento non corretto delle studentesse e degli studenti;
b) le sanzioni relative;
c) gli organi e le procedure di applicazione delle stesse.
art. 1- Le sanzioni disciplinari sono ispirate ai principi di gradualità, proporzionalità,
giustizia; tendono al rafforzamento del senso di responsabilità, al ripristino dei rapporti
corretti all’interno della comunità scolastica e devono tenere conto della situazione personale
dello studente.
art. 2- La responsabilità disciplinare è personale. La sanzione, nell’ambito della comunità
scolastica, è pubblica e viene adottata secondo criteri di trasparenza.
art. 3- Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima
chiamato ad esporre le proprie ragioni.
art. 4- Le sanzioni si intendono applicabili per le stesse tipologie di comportamento anche in
situazioni scolastiche che si svolgano fuori dei locali dell’istituzione scolastica e/o in orario
extrascolastico : uscite, visite guidate, viaggi d’istruzione, etc.
art. 5- Le sanzioni per le mancanze commesse durante le sessioni di esame sono irrogate
dalla commissione esaminatrice, che ha competenza anche nei riguardi dei candidati esterni.
art. 6- Il consiglio di classe può offrire agli alunni la possibilità di convertire le sanzioni
comminate in attività da svolgere in favore della comunità scolastica o in altre attività a scopo
sociale che possano utilmente costituire una riparazione, quali: a) operazioni di pulizia e
ripristino degli arredi dei locali scolastici; b) collaborazione con il personale ausiliario; c)
riordino della biblioteca; d) attività di volontariato.
art. 7- L’alunno deve rispettare i docenti, non reagire scompostamente ai richiami educativi,
non mettere le mani addosso ai compagni per nessun motivo, non appropriarsi di oggetti altrui,
non disturbare durante le lezioni e non fumare. E’ vietato l’uso di un abbigliamento non consono
all’ambiente.
art. 8- L’alunno deve mantenere sempre un comportamento corretto e disciplinato nei
confronti degli altri compagni, degli insegnanti e di tutto il personale scolastico.
art. 9 - E’ severamente proibito portare a scuola cellulari, materiale pornografico o oggetti
di qualsiasi genere che possano nuocere alla incolumità propria ed altrui o causare distrazione,
pena il sequestro degli oggetti stessi.
art. 10- E’ proibito reagire con violenza ed esprimersi con un linguaggio incivile.
art. 11- Nelle varie attività scolastiche l’alunno deve mantenere un atteggiamento pacato e
responsabile.
art. 12- L’alunno deve conoscere e rispettare il regolamento d’istituto ed altre eventuali
norme stabilite dai docenti all’interno di ogni classe.
art. 13- A scuola è proibito durante l’ingresso, l’uscita e l’intervallo, correre, spingersi,
gridare, fare giochi che possono provocare incidenti o danni a persone e cose.
art. 14- E’ proibito sostare più del necessario nei servizi e gettare rifiuti per terra.
art. 15- Durante il cambio dell’ora gli alunni devono restare nelle rispettive aule e mantenere
un comportamento disciplinato.
art. 16- E’ indispensabile il massimo rispetto reciproco per le persone, le opinioni e le cose
altrii.
art. 17- Gli alunni sono tenuti a rispettare l’edificio, l’arredo scolastico e il materiale
didattico perché la scuola è un bene della comunità. I danni prodotti volontariamente dagli
alunni a persone o cose saranno risarciti dai genitori. I danni ai vetri degli idranti, alle
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linguette antincendio e alle strutture esterne, nel caso in cui non fosse individuato il
responsabile, saranno risarciti da tutti gli alunni.
art. 18- La scuola declina da ogni responsabilità per lo smarrimento o la sottrazione di
danaro e di oggetti incustoditi o dimenticati.
art. 19- I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del
senso di responsabilità. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere
sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie
ragioni.
Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alle infrazioni disciplinari ed ispirate al
principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello
studente, al quale è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della
comunità scolastica.
art. 20- Le sanzioni che non comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono
erogate, di norma, dal capo d’istituto. Quelle che comportano allontanamento dalla scuola,
anche se solo di un giorno,sono disposte dal consiglio di classe con la presenza della
componente genitori.
art. 21- Per quanto non espressamente qui richiamato, si fa riferimento alla normativa
vigente.
art. 22 SANZIONI DISCIPLINARI
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso
di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.
SANZIONI E AZIONI DI
DOVERI MANCANZE
RESPONSABILIZZAZIONE
Mancato rispetto della
Gli studenti sono tenuti a Ammonizione docente e
puntualità
frequentare Comunicazione scritta e/o
Assenze ripetute e non
regolarmente le lezioni telefonica alla famiglia
motivate
Presentarsi a scuola senza
Ammonizione docente
Gli studenti sono l’occorrente necessario per
Ammonizione del D.S:
tenuti ad assolvere le lezioni.
Convocazione dei genitori da
assiduamente agli Non impegnarsi
parte del docente
impegni di studio regolarmente nel lavoro
coordinatore o del D. S.
domestico
Comportamento educato Linguaggio e/o gesti Ammonizione docente
e rispettoso nei offensivi Ammonizione del D. S.
confronti del Capo Ammonizione docente
Minacce
d’Istituto, dei Docenti, Ammonizione D. S.
del personale ATA e dei Ammonizione docente
compagni Ammonizione del D.S.
Aggressione verbale/fisica
Allontanamento dalla
comunità scolastica
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Ammonizione docente
Utilizzo corretto delle
Ammonizione del D. S.
strutture, delle
Danneggiamento volontario o Allontanamento dalla
strumentazioni e dei
colposo comunità scolastica
sussidi didattici della
È previsto il risarcimento
scuola
del danno
Non far firmare e/o non
consegnare le Ammonizione docente e
Garantire la regolarità
comunicazioni, le verifiche, comunicazione alla famiglia
delle comunicazioni
ecc.
scuola-famiglia
Falsificare la firma dei
Ammonizione del D. S.
genitori, dei docenti, ecc.
Comportamento corretto Mancanza di collaborazione Ammonizione docente e
nel segnalare episodi nell’accertare la verità e le comunicazione alla famiglia
incivili responsabilità Ammonizione del D. S.
Corresponsabilità nel
rendere e nel mantenere Disimpegno nella cura degli Ammonizione docente e
accoglienti gli ambienti ambienti comunicazione alla famiglia
scolastici
VARI TIPI DI SANZIONI
Prima di procedere all’irrogazione di una sanzione i docenti metteranno in atto
ammonizioni e richiami verbali. In caso di mancanze ripetute verrà applicata la sanzione
di grado superiore.
A. AMMONIZIONE DOCENTE. La punizione viene inflitta dall’insegnante di classe in
servizio ed annotata sul diario personale dell’alunno per mancanze di lieve entità nei
confronti dei compagni o del personale della scuola e/o per negligenze nell’assolvimento
dei doveri scolastici. Essa, pertanto, si configura essenzialmente come comunicazione
alla famiglia.
C. AMMONIZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO verbale o scritta sul registro di
classe. Tale ammonizione può essere inflitta per la reiterazione di mancanze e
negligenze di cui alla precedenti lettere A e B.
N.B. L’ammonizione scritta, sia da parte dei docenti che da parte del D. S., può
comportare anche una eventuale convocazione dei genitori.
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CRITERI REGOLATIVI
Le sanzioni:
sono sempre temporanee;
tengono conto della situazione personale dello studente e del contesto in cui si è
verificato l’episodio;
devono essere ispirate al principio della responsabilizzazione personale e della
riparazione del danno;
vanno comminate dopo aver invitato l’alunno ad esporre le proprie ragioni
(giustificazioni); se gravi e/o reiterate possono influire sulla valutazione della condotta
e del profitto.
art. 23 - PROCEDIMENTO DISCIPLINARE
Le sanzioni di tipo Ammonizioni private e le Ammonizioni in classe sono inflitte dai
docenti. Esse devono essere comunicate per iscritto, tramite diario alle famiglie che
hanno l’obbligo di vistarle per presa visione. Dei provvedimenti più gravi dovrà essere
informato il D. S.. Se il docente lo ritiene utile può chiedere la convocazione della
famiglia.
Le Ammonizioni del D. S. vengono comminate dal Capo d’Istituto per episodi di una
certa gravità di cui ha conoscenza diretta oppure ne è stato informato da uno o più
docenti, dal personale ATA, etc. Viene data comunicazione alla famiglia tramite
telefonata o lettera della direzione, con la quale può essere disposta contestualmente la
convocazione.
L’Allontanamento dalla comunità scolastica viene disposto dal D. S. su delibera del
Consiglio di Classe convocato in composizione ristretta (solo docenti).
Occorre tenere presente i seguenti aspetti:
- L’allontanamento dalla comunità scolastica, per gravi e reiterate infrazioni, non può
essere superiore ai 15 giorni.
- Deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e la sua
famiglia per preparare il rientro a scuola.
- Nel caso in cui siano stati commessi gravi reati o vi sia pericolo per l’incolumità delle
persone, la durata dell’allontanamento sarà commisurata alla gravità della situazione e al
permanere della situazione di pericolo (in tali situazioni dovrà essere prevista la
collaborazione da parte degli Organi istituzionali di competenza).
- Nei casi previsti dall’art.4 comma 10 del D.P.R. n°249/98, allo studente è consentito
di iscriversi, anche in corso d’anno, ad altra scuola.
Norme di ordine generale riferite alle modalità di conduzione del procedimento
disciplinare:
- In tutti i casi in cui sia necessario proporre o irrogare una sanzione disciplinare, la
decisione/deliberazione deve essere assunta dall’organo competente solo dopo aver
sentito le giustificazioni dell’alunno nei cui confronti viene avviato il procedimento
disciplinare.
- Le giustificazioni possono essere presentate anche per iscritto.
- L’alunno ha la possibilità di produrre prove o testimonianze a lui favorevoli (solo in
caso di sanzione che prevede l’allontanamento dalla scuola).
- Il provvedimento adottato viene comunicato integralmente per iscritto alla famiglia
dell’alunno.
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art. 24
IMPUGNAZIONI
1. Contro la sanzione disciplinare dell’allontanamento dello studente dalla comunità
scolastica è ammesso ricorso entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione, al
Provveditore agli Studi (art. 328, commi 2 e 4 D. L.vo 16/02/1994, n° 297).
2. Contro le altre sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori, entro 15
giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’organo di garanzia, interno alla
scuola, istituito e disciplinato dal successivo articolo.
art. 25 - -ORGANO DI GARANZIA
In applicazione di quanto previsto dal D.P.R. n. 249 del 24.06.1998, art. 5 comma 2,
viene istituito un Organo di garanzia interno alla scuola con i seguenti compiti:
- decidere in merito ai ricorsi presentati contro le Ammonizioni private e le
Ammonizioni in classe.
- decidere in merito ai conflitti che eventualmente dovessero insorgere, all’interno della
scuola, circa l’applicazione del Regolamento di disciplina.
L’organo di garanzia è composto dal presidente del Consiglio d’Istituto, che lo convoca e
presiede, da un genitore, due docenti e un collaboratore scolastico, eletti in seno al
Consiglio d’Istituto e non facenti parte della Giunta esecutiva.
I membri dell’Organo di garanzia che risultino in condizioni di incompatibilità (come
genitori o docenti dell’alunno ricorrente o come collaboratore scolastico personalmente
coinvolto nella vicenda che ha comportato la sanzione) non possono partecipare all’esame
del caso e all’adozione dei conseguenti provvedimenti. In questo caso, l’Organo di
garanzia risulta costituito dalla restante parte dei suoi membri e in caso di parità,
prevale il voto del presidente.
In caso di incompatibilità del presidente, il membro più anziano convoca e presiede
l’organo di garanzia.
Deve essere inoltre prevista la nomina di membri supplenti (due per la categoria
genitori, due per la categoria docenti, ed uno per il personale ATA) per la sostituzione
dei titolari in caso di coinvolgimento degli stessi nei procedimenti in esame.
Il processo verbale d’ogni riunione è trascritto in un registro a pagine numerate e
viene sottoscritto dal presidente e dal segretario.
Per la validità delle deliberazioni è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei
componenti in carica. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti
validamente espressi, in caso di parità prevale il voto del presidente.
Le deliberazioni sono comunicate per iscritto ai soggetti interessati.
L’Organo di garanzia ha la stessa durata del Consiglio di Istituto.
Per la sostituzione dei membri venuti a cessare per qualsiasi causa o per perdita dei
requisiti di eleggibilità, si procederà alla nomina di coloro che, in possesso di detti
requisiti, risultino i primi fra i non eletti delle rispettive categorie.
In caso di esaurimento delle liste degli aventi diritto si procederà ad elezioni
suppletive. In ogni caso i membri subentrati cessano anch’essi dalla carica allo scadere
del periodo di durata dell’organo.
art. 26 - DISPOSIZIONI FINALI
Eventuali rettifiche al regolamento potranno essere proposte da un qualsiasi membro
del Consiglio di Istituto (genitori, docenti, ATA) che ne faccia motivata richiesta anche
su eventuali indicazioni provenienti dalle varie componenti.
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USO DEGLI SPAZI E DEI LOCALI SCOLASTICI
art. 1- Le aule, anche quelle speciali, devono essere lasciate pulite e in ordine e non deve
essere danneggiato il materiale didattico e le attrezzature in esse presenti.
art. 2- Il preside o responsabile didattico, su segnalazione del docente o altro personale
scolastico, prenderà provvedimenti disciplinari per quegli alunni o quelle classi che non
osserveranno le suddette norme riguardanti le aule speciali.
art. 3- L’alunno per partecipare alle esercitazioni in palestra deve essere provvisto
dell’apposito vestiario (tuta, scarpette, calze, pantaloncini e maglietta) e deve cambiarsi
rapidamente negli spogliatoi.
art. 4- Iniziata la lezione, negli spogliatoi non dovrà rimanere nessuno. Non è permesso
allontanarsi dalla palestra senza l’autorizzazione degli insegnanti.
art. 5- L’uso del materiale scientifico, dei sussidi didattici ed audiovisivi da parte degli alunni
avviene sotto il diretto controllo dei docenti.
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art. 17- La distribuzione agli alunni di inviti e avvisi di valore educativo e di materiali
informativi deve essere estremamente limitata. A tale scopo deve essere preferito l’uso della
bacheca o quello di un manifesto da affiggere nell’atrio della scuola.
art. 18- E’ fatto divieto di distribuzione, entro i confini dell’edificio scolastico, di materiale
pubblicitario di qualsiasi natura o, comunque, sprovvisto del preventivo assenso del D. S.
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5) Accertarsi al termine delle lezioni che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine ed i
materiali siano riposti negli appositi spazi.
6) Prendere visione dei piani di evacuazione dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli
alunni sulle tematiche della sicurezza.
7) evitare l'utilizzo di sostanze che possano rivelarsi tossiche o dannose per gli alunni
8) Prendere visione, mediante firma, delle circolari e degli avvisi. In ogni caso tutte le
circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nell'apposito registro si intendono
regolarmente notificati.
9) compilare i registri in ogni loro parte e custodirlo nel cassetto personale a disposizione
della presidenza.
art. 5- I docenti sono responsabili della disciplina degli alunni a loro affidati nelle ore di
lezione.
art. 6- Qualora se ne presenti la necessità gli insegnanti chiedono al D.S. la convocazione dei
genitori per un colloquio. La famiglia potrà comunicare con i docenti solo nell’ambito scolastico.
art. 7- I docenti, nella loro funzione, usufruiscono dei diritti sindacali e partecipano alle
iniziative degli stessi, così come da contratto.
art. 8- Gli incidenti accorsi agli alunni, anche se appaiono sul momento lievi, vanno segnalati in
Presidenza o in segreteria per poter avvertire la famiglia;
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art. 11- In caso di indizioni di sciopero del personale scolastico, il D.S. informa mediante
comunicazione scritta le famiglie degli alunni e provvede a garantire i servizi minimi essenziali
previsti per legge, essendone il responsabile.
art. 12- E’ opportuno che i genitori vigilino sull’evoluzione delle manifestazioni di sciopero, in
modo da contribuire alla massima tutela dell’incolumità degli alunni.
EVENTUALI OMISSIONI
art. 21- Per quanto non compreso nel presente regolamento si fa riferimento alle normative
vigenti.
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b ) di ogni seduta deve essere redatto verbale, firmato dal Presidente e dal Segretario e
approvato seduta stante, o al massimo, all’inizio della seduta successiva dai componenti il
Consiglio.
Il Consiglio di Classe è convocato dal capo d’istituto su propria iniziativa o su richiesta
scritta e motivata da 1/3 dei suoi membri.
Il Consiglio di Classe si riunisce nei tempi stabiliti dal Piano delle attività annuali.
Il Collegio dei Docenti è convocato con avviso predisposto e fatto sottoscrivere da tutti i
docenti, per presa visione, almeno cinque giorni prima della seduta. Il Collegio è convocato dal
D.S. o almeno da 1/3 dei suoi membri.
I PROGETTI
Lab. Artistico
PROGETTI
Prof. Lupo O.
Orientamento
Prof.ssa Calella
Giochi sportivi
Prof. Santoro
Lab. Creativo per alunni h
Prof.ssa Perna
Lab. ambientale e manutenzione
Prof.Lucaselli
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Progetti a carattere prevalentemente operativo rivolti a gruppi di alunni ( gruppo classe o
misto, per classi aperte), con l’intento di sviluppare abilità e conoscenze significative
attraverso l’attivazione di una serie di processi : progettualità, creatività, collaborazione ai
fini dell’elaborazione di un prodotto o il raggiungimento di un traguardo comune.
1. Laboratorio creativo per alunni H
2. Progetto Pittura e Ceramica
3. Progetto Laboratorio giornalistico
4. Progetto Educazione alla Salute
5. Progetto Educazione alla Legalità
6. Progetto Lavagna On Line
7. Giochi sportivi studenteschi
8. Progetto Educazione Ambientale
9. Progetto Alighieri band
10. Progetto Biblioteca Scolastica
11. Progetto Scuola Attiva
12. Progetti Pon
13. Progetto Pon/Fesr “Diritti a Scuola”
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SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO
SEZIONE 1- AREA GENERALE
Denominazione
Altri destinatari
Genitori e Docenti
Tempi di realizzazione
I tempi necessari alla realizzazione del progetto si prevedono scaglionati nell’arco del
triennio, in relazione alle diverse fasce di età e tenendo conto anche delle eventuali
problematiche che potrebbero scaturire in fase di realizzazione.
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SEZIONE 2 – AREA DIDATTICA
Finalità generali del progetto
Sensibilizzare ed educare i ragazzi al rispetto del proprio corpo; Conseguire un armonico
sviluppo psico-fisico; Assumere atteggiamenti idonei ed adeguati all’ambiente in cui vivono.
Modalità di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dell’intervento didattico
Questionari. Relazioni. Realizzazione di un C D
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SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO
SEZIONE 1- AREA GENERALE
Denominazione
Altri destinatari
Docenti e alunni di tutte le classi.
Tempi di realizzazione
I tempi necessari alla realizzazione del progetto si prevedono scaglionati nell’arco del
triennio, in relazione alle diverse fasce di età e tenendo conto anche delle eventuali
problematiche che potrebbero scaturire in fase di realizzazione.
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SEZIONE 2 – AREA DIDATTICA
Finalità generali del progetto
La finalità dello screening risiede nella possibilità di individuare precocemente i giovani in un
periodo di alto rischio per lo sviluppo di deformità vertebrali, individuando fin da subito la
presenza iniziale delle stesse. Le indagini di screening per le patologie del rachide in età
evolutiva si ispirano agli stessi principi adottati dall’Istituto Scientifico Italiano Colonna
Vertebrale (ISICO). Nel caso delle patologie vertebrali il motto prevenire è meglio che
curare è quanto mai vero: il trattamento preventivo del mal di schiena, così come quello di
altre patologie come la scoliosi, risulta essere di fondamentale importanza, perché impedisce
che una condizione di salute possa trasformarsi in una condizione patologica che possa
degenerare forma più grave. E’ senz’altro compito della scuola promuovere e coordinare
attività di educazione alla salute per sviluppare nell’adolescente un sano equilibrio psico-fisico.
All’interno della scuola l’educazione alla salute indica la dimensione preventiva e di promozione
della stessa a sostegno dei processi di orientamento, di sviluppo personale e di crescita dei
ragazzi in formazione; essa suggerisce, anzitutto, una particolare impostazione metodologica
e didattica dei molteplici interventi educativi affinchè il giovane acquisisca gradualmente
autonomia personale, senso di responsabilità e capacità di giudizio critico.
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Metodologie utilizzate e Modalità di realizzazione del progetto (lezioni, esercitazioni,
attività laboratoriali, ricerche, seminari, ecc)
Il progetto, mira alla prevenzione, all’educazione alla salute, alla formazione degli insegnanti.
L’obiettivo prefissato è quello di realizzare un servizio di alta qualità, con la collaborazione di
operatori aventi competenze diverse e complementari in campo medico, sanitario e educativo.
Il progetto si articolerà nei seguenti modi:
1 - Fase Preliminare: presentazione del percorso di informazione-educazione.
2 - Una conferenza, avente come destinatari gli alunni, che avrà i seguenti argomenti:
2a - Impariamo a conoscere e a difendere la colonna vertebrale.
2b - Lo zainetto scolastico: impariamo ad usarlo correttamente.
3 - Realizzazione di due opuscoli da distribuire agli alunni e alle famiglie dal titolo:
- La colonna vertebrale – conoscila e difendila.
- Lo zainetto scolastico – istruzioni per l’uso.
Successivamente a queste tre fasi è prevista una verifica in itinere
Incontro informativo-formativo con il corpo docenti. Tale incontro prevede la possibilità di
allargare la presenza anche ai genitori degli studenti. Screening di Valutazione Kinesiologica
Lo screening verrà somministrato e registrato su appositi modelli a tutti i ragazzi previa
autorizzazione da parte dei genitori. Scopo dello screening è individuare e valutare la
possibile presenza di paramorfismi o dimorfismi. Feedback e informativa ai genitori
Modalità di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dell’intervento didattico
In itinere e/o finali dell’intervento didattico. Lo Screening prevede la successiva corretta
comunicazione alle famiglie interessate dei risultati, con indicazioni specifiche degli indirizzi
degli specialisti presenti sul territorio a cui rivolgersi in caso di necessità. L’intento del
progetto non è solo quello di riproporre il progetto sulle stesse classi negli anni futuri, per
vari motivi, tra cui 1) rinforzare l’intervento educativo, 2) monitorare i medesimi soggetti
durante la crescita, 3) raccogliere i risultati dello studio per ottenere una banca dati, ma
anche quello di estenderlo ad una popolazione scolastica più ampia.
Valutazione e documentazione
Aspetti della Formazione Docenti:
Criteri, modalità e strumenti di verifica dei risultati.
I Docenti Referenti
Prof.ssa Addolorata MILONE
Prof. Giuseppe NISI
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SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO
Sezione 1 – Generale
Denominazione
Ordine di priorità
p Progetto di Formazione / Azione
p Progetto che riguarda l’Ampliamento Offerta Formativa
p Progetto che prevede l’Integrazione Handicap / Svantaggio
p Progetto in Continuità
p X Progetto già sperimentato con esito positivo
p Progetto in Orario Curriculare ed Estracurriculare
Altri destinatari
Alcuni alunni della prime classi
Tempi di realizzazione
Per l’attività sono previste 60 ore, di cui 40 ore con gli alunni e 20 ore per l’organizzazione
(Dicembre – Maggio)
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Obiettivi misurabili che si intendono perseguire a livello educativo, cognitivo,
comportamentale, affettivo per gli alunni
Aspetti cognitivi:
- Prendere coscienza dei problemi e delle risorse della propria scuola, del proprio paese e
progettare possibili soluzioni.
- Socializzare.
Indicatori:
1. Leggere, comprendere e spiegare articoli di cronaca.
2. Analizzare la struttura di un quotidiano.
3. Scomporre e ricomporre un articolo.
4. Conoscere ed applicare le tecniche per la composizione di un articolo.
La referente
Prof.ssa Anna ROSSINI
66
SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO
Sezione 1 – Generale
Denominazione
Tempi di realizzazione
Da novembre 2010 a maggio 2011
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Obiettivi misurabili che si intendono perseguire a livello educativo, cognitivo,
comportamentale, affettivo per gli alunni
- Conoscenza delle tecniche artistiche e dei diversi materiali.
- Rappresentazione grafico-pittorica su diversi supporti.
- Rafforzare la fiducia nelle proprie capacità.
- Superare blocchi espressivi e comunicativi.
- Promuovere l’interesse e la curiosità verso i diversi aspetti della realtà con
materiali e tecniche nuove.
Risorse umane
Docente interno: Prof. Lupo Oronzo
Prof.ssa Nacci Donatella
Modalità di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dell’intervento didattico
Elaborati grafici e pittorici.
Il Referente
Prof.Lupo Oronzo
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SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO
Sezione 1 – Generale
Denominazione
Altri destinatari
Tempi di realizzazione
Da Gennaio a maggio 2011
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SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO:
Sezione 2 – Area didattica
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Modalità di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dell’intervento
didattico
La referente
Proff.ssa Francesca Calella
71
p X Progetto in Orario curricukare ed Aggiuntivo
p Altro
Altre realtà istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte
(illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con
esperto/ente/ditta esterni, ecc….)
Carabinieri, polizia, vigili urbani, CSU Centro servizi volontariato di Brindisi
Destinatari
Gli alunni delle classi II e III
Tempi di realizzazione
Da gennaio 2011 a marzo 2011
72
Manifestazioni e/o Prodotti finali
Produzione di interviste, componimenti e brevi articoli giornalistici a tema.
La referente
Prof.ssa A. MILONE
73
Altre realtà istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche coinvolte
(illustrare eventuali rapporti e/o collaborazioni con altre istituzioni scolastiche, con
esperto/ente/ditta esterni, ecc…..)
Si potranno utilizzare anche strutture e attrezzature di Associazioni Sportive
Dilettantistiche affiliate al CONI o agli Enti di Promozione Sportiva presenti sul territorio.
Altri destinatari
Tempi di realizzazione
Da novembre 2010 a maggio 2011
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calcio e la ginnastica dal prof. Nisi.
L’ attività sportiva scolastica, con tutte le sue peculiarità, contribuendo in modo
significativo alla formazione e allo sviluppo della personalità del preadolescente, è un
elemento fondamentale di tutta la azione didattico- educativa della scuola. Questa forma d’
attività che caratterizza lo sport educativo, privilegia tutti i processi d’ apprendimento e d’
acquisizione delle attività motorie, ricusando ogni procedura allenante centrata sulla
prestazione, sulla selezione e sul conseguimento dei risultati fini a se stessi .
In quest’ ottica gran rilevanza pedagogica assumerà la fase d’ istituto, strumento capillare
della diffusione della pratica sportiva ed i tornei scolastici interni; si potenzieranno, si
consolideranno e, in alcuni casi, si recupereranno gli obbiettivi operativi già prefissati nella
programmazione disciplinare curriculare (dimensione di continuità tra tutta l’attività
scolastica,superando, nei fatti, la stessa dimensione del curriculare ed extracurriculare):
consolidamento e coordinamento degli schemi motori di base(per una migliore conoscenza di
se stessi ed un più ordinato sviluppo psicomotorio), potenziamento fisiologico(per un
incremento delle capacità motorie condizionali e coordinative), conoscenza degli obiettivi e
delle caratteristiche proprie delle attività motorie (per favorire il passaggio dal concreto
dell’azione motoria all’astratto della rappresentazione mentale della stessa), conoscenza
delle regole nella pratica ludica e sportiva(per rispettare le regole ed assumere sane
abitudini per la tutela della vita e dell’ambiente).
75
consapevole dominio di se stessi.
3. Atletica Leggera: attraverso esercitazioni di corse, salti e lanci; corsa di velocità,
corsa ad ostacoli, corsa di resistenza, esercitazione di salto in alto e in lungo, getto
del peso, staffette di corsa.
4. Giochi pre-sportivi: tendenti a sviluppare la personalità dei ragazzi e mettere in
luce le loro qualità migliori.
5. Giochi sportivi: con esercitazioni in gruppi ed a squadra tendenti 0all’ acquisizione d’
abilità tecnico-tattiche e di una crescita del rispetto delle regole, del rispetto
reciproco, della partecipazione attiva, del controllo morale, dell’ impulsività, della
collaborazione interpersonale.
1. 2 Responsabile progetto
Prof. Lucaselli Erminia
1. 3 Obiettivi
Finalità
Si prevede: - una consapevole responsabilità, tutela e rispetto di tutte le aree a verde
della zona circostante la nostra Scuola; - l’arricchimento di conoscenze tecnico-operative
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e colturali per gli spazi verdi della propria Scuola; - il Saper operare la scelta di intervento;
- Saper impostare una progettazione; - Saper scegliere ed eseguire le fasi di esecuzione e
realizzazione
Obiettivi
- Promuovere possibili abilità lavorative e conoscenza di tecniche colturali: i sistemi di
coltivazione, di moltiplicazione delle piante, di potatura; - Promuovere possibili abilità
lavorative e conoscere tecniche operative; - Scegliere progetti realizzabili;
Indicatori
- Conoscere e distinguere le principali piante da giardino e siepe e le principali tecniche
- Realizzazione di siepi e aiuole e metodi di propagazione delle specie coltivate. - Conoscere
e distinguere le principali abilità operative; - Saper intervenire ed operare in maniera
precisa e con abilità tecnica.
Destinatari
- L’attività coinvolgerà ragazzi di 2e e 3e classi per un numero di circa 15.
Metodologia
- Discussone libera e/o guidata; lezione collettiva; attività pratico-operative; osservazione
ed a analisi tecnica degli strumenti; metodo deduttivo e induttivo e lavori individuali. -
Guidare il gruppo nel saper scegliere e organizzare con ordine un intervento. - Far operare
manualmente il discente per acquisire tecniche operative.
Destinatari
Ragazzi di seconde e terze classi per un numero orientativamente di 20.
1. 4 Durata
L’attività si svilupperà a partire dal mese di novembre 2010 fino al mese di maggio 2011.
1. 5 Risorse umane
Docenti impegnati:
Prof. Erminia LUCASELLI per n. 10 ore
Prof. Cosimo SUMA per n. 25 ore
1. 6 Beni e servizi
Risorse finanziarie: Avanzo di amministrazione - finanziamenti vincolati dello Stato - ed
eventuale contributo
Risorse strumentali: Uso laboratorio informatico; cancelleria; mezzi audiovisivi; ricorso ad
esperti.
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SEZIONE 1- AREA GENERALE
Denominazione
PROGETTO SCUOLA ATTIVA
Finalità
- Migliorare il servizio logistico della classe e delle scuola;
- provvedere alla sicurezza degli alunni e dell’intero personale;
- provvedere ai rapporti interni alla classe, compreso il coordinamento dei docenti;
- attivare ogni contatto con le famiglie per garantire un ottimo andamento delle attività
curriculari ed extracurriculari;
- garantire la sorveglianza degli alunni all’interno della classe e della scuola;
- garantire la regolarità dello svolgimento delle attività;
- curare gli atti inerenti le attività collegiali riferite al consiglio di classe;
- curare la realizzazione dei viaggi di istruzione e visite guidate;
- garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro;
- curare le elezioni degli organi collegiali;
verificare la conformità alle norme di materiali ed attrezzature;
- curare i rapporti
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Obiettivi
- Esercitare la vigilanza ed il controllo della classe e di tutti gli ambienti;
- coordinare la logistica organizzativa per la realizzazione della progettualità curriculare
ed extracurriculare;
- curare la divulgazione delle informazioni tra il gruppo docente;
- curare la necessario comunicazione tra genitori e docenti;
- gestire i sussidi didattici necessari alla classe per le varie attività;
- curare i rapporti tra docenti, Dirigente scolastico e personale Ata;
- segnalare ogni situazione di pericolo all’interno degli spazi utilizzati da alunni e docenti;
- curare la tempestiva presa visione delle circolari rivolte alle famiglie degli alunni;
- tenere aggiornato il registro dei verbali del consiglio di classe;
Metodologia
Tutti i docenti svolgeranno la propria attività in stretta collaborazione con il D.S. al fine di
risolvere con tempestività eventuali problemi evitando qualsiasi disfunzione che possa avere
ricadute negative sulla classe e sull’intera scuola. L’attività verrà svolta in piena
collaborazione con tutti i colleghi docenti della classe, curando il dialogo, il coordinamento al
fine di creare e garantire sempre un ambiente sereno e rassicurante.
Risorse umane
Docenti impegnati
- Per n. 10 ore a docente 13 coordinatori: Proff. Milone, Taurisano, Filomeno, Baraccani,
Pugliese, Mariella, Mangia, Cammoranesi, Mancini, Rossini, Devito, Defazio.
- Per n. 15 ore a docente (Viaggi istr.) Proff. Milone, Nisi, Lucaselli.
- Per n. 5 ore a docente (Comm. Elet.): Cammoranesi, Santoro, Neglia.
- Per n. 5 ore a docente (Comm. Coll.): Dsga, Nisi, Strada.
- per n. 5 ore (segr. Coll.): Prof. Santoro.
- Per n. 5 ore a docente (Resp. Dipar.): Filomeno, Mancini, Baraccani, Calella, Annese, Lupo,
Santoro, Coliolo.
- Per n. 10 ore (Resp. Gr. H): Perna.
- per n. 20 ore (coord. Generale Pon): prof.ssa Calella
I DOCENTI REFERENTI
Proff. Milone, Taurisano, Filomeno, Baraccani, Pugliese,
Mariella, Mangia, Cammoranesi, Mancini, Rossini, Di Nunzio, Lupo L.
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SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTO
SEZIONE 1- AREA GENERALE
Denominazione
PROGETTO BIBLIOTECA SCOLASTICA
Finalità
- promuovere l’utilizzo delle dotazioni bibliografiche della scuola (libri, riviste, materiale
multimediale,…) tra gli alunni ed i docenti;
Obiettivi e Indicatori
Obiettivi:
- incrementare la dotazione bibliografica della scuola per l’utilizzo di alunni e docenti;
- rendere disponibile le dotazioni per lo studio e per il prestito;
- rendere disponibili strumenti bibliografici funzionali alle attività didattiche.
- stimolare gli alunni all’uso della biblioteca scolastica.
Indicatori:
- numero volumi, riviste, prestiti facenti parte della dotazione;
- schedatura completa dei volumi e delle riviste
- incremento annuale delle dotazioni.
Metodologia
Schedatura dei materiali esistenti; disponibilità; utilizzo dei mezzi informatici e di
comunicazione a distanza per aggiornamento bibliografico.
Durata
Il progetto ha durata annuale, da ottobre 2010 a Maggio 2011.
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SEZIONE 2 – AREA DIDATTICA
La Referente
Prof.ssa Maria Pugliese
Sezione 1 – generale
denominazione
81
p Progetto in Continuità
p X Progetto già sperimentato con esito positivo
p Progetto in Orario Aggiuntivo
p Altro
Risorse umane
Docente interno: Lucaselli Erminia, Perna Rosaria
Docente esperto: Lucaselli Erminia, Perna Rosaria
82
Metodologie utilizzate e Modalità di realizzazione del progetto (lezioni,
esercitazioni, attività laboratoriali, ricerche, seminari, ecc)
Lezioni frontali, Attività laboratoriali.
Modalità di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dell’intervento didattico
Valutazione lavoro individuale e/collettivo mediante griglie di autovalutazione
Valutazione dei risultati raggiunti nella capacità realizzativi dei singoli manufatti
Valutazione dell’integrazione raggiunta
Valutazione del grado di autostima raggiunta e della capacità di relazionarsi con gli altri
(dentro e fuori dal gruppo)
Sezione 1 – Generale
Denominazione
PROGETTO “LA LAVAGNA ON LINE”
(Uso disciplinare lavagna interattiva)
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p Progetto da finanziare con altri fondi (specificare quali)
p Ordine di priorità (criteri Collegio dei Docenti del 05/10/2004):
p Progetto di Formazione / Azione
p Progetto che riguarda l’Ampliamento Offerta Formativa
p Progetto che prevede l’Integrazione Handicap / Svantaggio
p Progetto in Continuità
p X Progetto già sperimentato con esito positivo
p Progetto in Orario Aggiuntivo
p Altro
Tempi di realizzazione
Novembre 2010 –Febbraio 2011
Risorse umane
Docente interno: Prof. Giuseppe NISI
Modalità di Verifica e Valutazione dei risultati in itinere e/o finali dell’intervento didattico
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Valutazione e documentazione
I criteri di valutazione riguarderanno l'analisi delle prestazioni che i partecipanti saranno
in grado di attuare al termine del corso, nonché dell'acquisizione di esempi di utilizzo
didattico del mezzo. Le modalità proposte prevedono la somministrazione di un
questionario con opportuni indicatori.
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PROGETTI RICHIESTI
NELL’AMBITO DEI FONDI STRUTTURALI 2010/2011 Pon Area Fse
Area FSE
Obiettivo Titolo Periodo Durata Destina
tari
Obiettivo B
Migliorare le Docenti
DIDALIM Dal
competenze del 30 ore 20
Al 30/06/2011
personale della
scuola e dei
docenti
Alunni
Obiettivo C “DAL TESTO AL Dal 50 ore 18
PALCOSCENICO” Al 30/06/2011
Dal 30 ore 18
“INFORMATEMATICA” Al 30/06/2011
Dal 30 ore 18
“TEATRARTE” Al 30/06/2011
PROGETTO Modulo di Italiano Dal 01/12/2010 700 ore 120
“Diritti a Scuola” Modulo di Matematica Al 30/05/2011 700 ore 128
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I N D I C E
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(Prof. Luca DIPRESA)
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88