Le rivalità.
La grande guerra fu un conflitto per l’egemonia in Europa e nel Mondo che portò alla nascita della formazione di blocchi contrapposti: in
Occidente c’era la Germania con a capo Guglielmo II intenta all’espansione coloniale in Africa e in Estremo Oriente e a diventare una potenza
globale, in netto contrasto con la Gran Bretagna, prima potenza economica e politica al mondo minacciata dalla flotta tedesca sul controllo degli
oceani, risorsa strategica vitale da cui la stessa esistenza quotidiana dipendeva interamente dal mare; anche la Francia era ostile alla Germania per via
della sconfitta francese del 1870 con la perdita dell’Alsazia-Lorena. L’Italia invece aveva come obbiettivo il recupero delle terre irredenti (Trento e
Trieste) ancora sotto il dominio austriaco, e l’espansione verso la penisola balcanica.
In Oriente invece c’era il contrasto fra l’Impero Austro-Ungarico e la Serbia con la Russia entrambe ansiose di acquisire una maggiore influenza
sui Balcani e sul territorio dell’Impero Ottomano.
A rendere ancora più incandescente la situazione, intervennero le crisi interne e i moti rivoluzionari che misero in subbuglio paesi di grande
importanza strategica, come l’Impero Ottomano e la Russia: L’Impero Ottomano fu scosso dall’ascesa dei Giovani Turchi che nel 1908
organizzarono un’insurrezione militare e ottennero un regime costituzionale e una crescente influenza all’interno del governo; sempre nel 1908
durante la crisi persero alcuni territori e si succedettero le due guerre balcaniche del 1912 e 1913.
La Russia invece fu scossa dai moti di protesta per le tasse elevate e la povertà dei contadini che aumentarono dopo la sconfitta contro il Giappone,
lo zar fu costretto ad accettare alcune riforme: fu istituito un Parlamento (Duma) e furono concesse libertà politiche e civili. L’Impero Austro-
Ungarico invece multietnico e multinazionale, si trovata in condizioni economiche e sociali molto diverse rispetto all’alleato tedesco. All’interno vi
erano tensioni nazionalistiche: italiani, cechi, polacchi e slavi in Austria e croati, slovacchi, rumeni e serbi in Ungheria. Il paese era essenzialmente
rurale e la politica aveva avviato una serie di riforme come il suffragio universale maschile.
Nasce cosi un sistema di contrapposte alleanze politico – militari: LA TRIPLICE ALLEANZA (Italia, Impero Austro-Ungarico e Impero
Germanico) e LA TRIPLICE INTESA ( Gran Bretagna, Francia e Russia).
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La Rivoluzione Russa
Il 23 febbraio 1917 in Russia una rivolta degli operai e dei soldati spinse lo zar ad abdicare. Al suo posto si insediò un governo provvisorio, deciso a
continuare la guerra.
La rivoluzione nasceva dalla disastrosa condotta della guerra, l’intero apparato statale era sull’orlo del collasso. Il 24-25 ottobre 1917 il
governo provvisorio fu rovesciato dai bolscevichi, che il 3 marzo 1918 siglarono la pace di Brest- Litovsk con gli Imperi Centrali.
La Russia uscì dalla guerra.
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Alla fine del 1918 gli alleati della Germania furono sconfitti uno dopo l’altro:
il 29 settembre 1918 ci fu la resa bulgara e il 31 ottobre 1918 ci fu la resa turca; infine toccò all’impero asburgico il 4 novembre 1918.
L’11 novembre 1918 ci fu la resa tedesca per rivolgimenti interni. La Germania crollò sotto l’urto della crisi politica interna.
Il 18 gennaio ci fu la Conferenza di Pace che si aprì a Parigi con la partecipazione dei 32 stati vincitori e senza i rappresentanti dei paesi sconfitti.
I vincitori ridisegnarono la carta dell’ Europa: sulle macerie dell’Impero asburgico nacquero nuovi Stati (Austria, Ungheria, Cecoslovacchia,
Iugoslavia), mentre l’Impero Ottomano fu smembrato e i suoi possedimenti spartiti tra Inghilterra e Francia. Fu anche istituita la Società delle
Nazioni, allo scopo di risolvere con mezzi pacifici i conflitti tra gli Stati.
La prima guerra mondiale causò la morte di 16 milioni di morti.
Negli anni attorno alla prima guerra mondiale, diede un valido contributo al rinnovamento del romanzo inglese James Joyce.