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Esercizio pagina 101 n.

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A. Quei: attributo, ragazzi: soggetto, quattordicenni: attributo, che: pronome relativo con
funzione di soggetto, conducevano: predicato verbale, manze: complemento oggetto,
avevano: predicato verbale della relativa, occhi ilari: complemento oggetto più attributo,
sotto fronti aggrottate: preposizione + complemento + attributo, al troppo sbrigativo e
cieco partner: complemento di termine + rafforzativo e due attributi, nell’aurora arrossata:
complemento di tempo + attributo, per la pianura deserta: complemento di moto per
luogo più attributo, oggi: complemento di tempo determinato, settembre soggetto, arde:
predicato verbale, strepitose gazze: complemento oggetto più attributo, fuggendo:
predicato verbale, oblique: attributo, nell’occhio sanguigno: complemento di luogo figurati
più attributo, del sole occidentale: complemento di specificazione più attributo, le puberi
gambe: soggetto più attributo, esercitano: predicato verbale, sui comandi: complemento,
del trattore maestoso: complemento di specificazione più attributo.
B. Conducevano: indicativo imperfetto, avevano, indicativo imperfetto, arde: indicativo
presente, esercitano: indicativo presente. A due a due presentano tempi uguali e sono
rispettivamente collocati nella medesima quartina attraverso un’opportuna scelta di
posizione del poeta stesso. Nella prima quartina il poeta evoca ricordi e immagini di un
tempo ormai lontano, irraggiungibile, mentre nella seconda quartina, essendo ormai
entrato definitivamente in quella dimensione decide di utilizzare un tempo presente, anche
per sottolineare un passaggio repentino a due dimensioni completamente opposte, la
seconda introdotta nell’ultima strofa.
C. Il soggetto di fuggendo è “gazze”.
D. Libro
E. La terzina

Livello tematico 1
A. La prima terzina si riferisce all’arrivo del tetro e grigio autunno, rappresentato da un aratro
abbandonato in un campo e circondato da un lieve banco di nebbia. Si riferisce al senso
della vista: il susseguirsi di immagini, così come l’utilizzo dei colori per descrivere il campo
fanno riferimento al campo sensoriale della vista.
B. La seconda terzina, sempre in riferimento alla stagione autunnale, rimanda al tema del
lavoro svolto dalle lavandaie che per trascorrere il tempo ripetono in continuazione delle
lunghe cantilene. Il campo sensoriale di riferimento è, in questo caso, l’udito, come si può
notare dall’utilizzo dei verbi “cadenzato” (verso 4), “sciabordare” (verso 5).
C. Libro
D. Il tema non è propriamente unitario: fa riferimento in tutte e tre le strofe alla stagione
autunnale, alla malinconia che essa può portare e rappresentare attraverso delle immagini
classiche quali l’aratri abbandonato nei campi e le foglie che cadono dagli alberi. Il titolo
invece fa principalmente riferimento alla seconda terzina, nella quale attraverso il campo
sensoriale dell’udito si evoca il tema del lavoro lungo e tedioso delle lavandaie, i rumori
acquosi provocati dalle vesti bagnate e i canti dalle donne intonati. L’unico filo narrativo
coerente in tutte e tre le strofe è rappresentato dal contesto temporale di riferimento,
ovvero l’autunno stesso. Inoltre nella prima e nella terza strofa Pascoli riprende uno stesso
argomento: quello dell’aratro abbandonato nei campi, nel primo caso utilizzato solo come
immagine visiva, nella seconda situazione inserito in una similitudine per evocare la
tristezza e la malinconia della partenza e di conseguenza dell’abbandono.
Livello metrico 3
A. La poesia è composta di tredici versi.
B. Sono utilizzati due tipi di versi: il settenario, che insieme all’endecasillabo è quello
prediletto e più adoperato nella tradizione lirica italiana, e l’ottonario.
C. …
D. La rima più ricorrente è: -ire, principalmente utilizzata nella prima metà del
componimento, ma ripresa anche nell’ultimo verso. Inoltre la rima non è realizzata su versi
contigui ma è alternata: un verso si ed uno no. Infatti la rima più utilizzata è quella
alternata.
E. Innanzitutto sono tutti dei verbi al modo infinito e al tempo presente. Uno di loro,
“colpire”, viene ripetuto si versi sei e tredici, e sono tutti dei verbi che esprimono una
dimensione abbastanza seria e cruenta: il rapimento, un tentativo di fuga, un tradimento e
un possibile attacco.
F. Si può notare l’assonanza al verso 8, dove tutti e tre i termini finiscono con la vocale “e”. La
consonanza al versi 11: “gente gentile”, ripresa del medesimo prefisso.

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