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Si suppongadel
clinazione di voler
solaiorealizzare
superiorela in-
al-
lungando i pilastri centrali del piano
ed accorciando quelli laterali.
Per allungare i pilastri centrali basta:
• selezionarli (nella finestra 3D)
racchiudendo almeno un punto di
ognuno in un rettangolo di sele-
zione oppure cliccando su ognu-
no di essi tenendo premuto SHIFT
della tastiera;
• cliccare nel rigo Altezza delle
Proprietà dei pilastri selezionati e
pigiare il bottone che si attiva nel
rigo stesso;
• nel campo nuova Altezza del dia-
log che si apre digitare la nuova
altezza,
zionati; in metri, dei pilastri sele-
196
197
198
199
201
Alle estremità della sezione sono presenti i consueti pallini verdi per la
modifica della posizione delle estremità stesse.
All’estremità sinistra della sezione è presente un’etichetta circolare
in cui è riportata la stringa solaio. Dopo aver richiesto il calcolo dei
solaio solai (v. § 13.6), in luogo di tale stringa, saranno riportati i numeri
che identificano il solaio nella carpenteria (v. § 15.1).
Al centro
ruotare dell’etichetta
intorno è presente
all’estremità sinistraladella
maniglia (pallino
sezione verde) per poterla
di calcolo.
Nella parte centrale della sezione è presente una freccia rossa che indica
il verso della sezione di calcolo.
Cliccando sulla freccia verde a destra della freccia rossa viene invertito
il verso della sezione di calcolo.
La fase di calcolo dei solai è successiva a quella del calcolo Completo dell’intera
struttura. Pertanto, richiedendo il calcolo dei solai, il programma esegue prima
tutte le altre fasi di calcolo.
Il calcolo dei solai va, quindi, richiesto dopo aver richiesto tutte le altre fasi di cal-
colo (Calcolo Completo) della struttura.
202
Balconi e Sbalzi
Nel presente capitolo, per brevità, con il termine “balcone” si identifica
uno sbalzo in genere.
Un balcone si definisce disegnandolo, mediante l’oggetto Balcone di E-
diLus-CA, sulla tavola del piano di appartenenza.
L’oggetto balcone si rappresenta dise-
gnandone il contorno esterno con le stes-
se modalità previste per il disegno di una
polilinea
menti e/o (v.
archi§ di
10.14) costituita da seg-
cerchio.
In questo modo è possibile definire balconi di forma qualsiasi.
I due estremi della polilinea del balcone devono necessariamente interse-
care la faccia esterna di un pilastro (v. § 10.2), di una trave (v. § 10.3) o
di una parete (v. § 10.4).
Inoltre, nessun tratto della polilinea del balcone può intersecarsi con un
altro suo tratto.
Di seguito, per semplicità, vengono illustrate solo alcune delle principali proprietà
del balcone.
Ovviamente, OCCORRE SPECIFICARE TUTTE LE PROPRIETÀ NECESSARIE
per definire correttamente l’oggetto da disegnare.
Le proprietà dell’oggetto Balcone di EdiLus-CA vengono descritte nel § 10.8.3.
• Nel
campo Spessore delle proprietà del balcone specificare lo spes-
sore in metri dello sbalzo.
Nel list box Analisi Carichi scegliere il carico da applicare allo sbal-
zo tra quelli preventivamente definiti (v. § 9.2).
Nel list box Tipologia indicare la tipologia (gettato in opera, travetti
precompressi, travetti tralicciati, pannelli prefabbricati o soletta pie-
na) del balcone; questa informazione comporta la definizione della
sezione che, a sua volta, sarà considerata nel calcolo del solaio (v. §
13.6) di cui il balcone fa parte e per la modalità di armatura dello
stesso (v. § 16.2.7).
Nel list box Tipo Riconoscimento scegliere una delle seguenti opzioni:
Automatica: ruota il balcone dello stesso angolo di cui risulta ruota-
ta, intorno al suo asse, la trave a cui esso viene collegato.
Orizzontale: qualunque sia la rotazione della trave a cui viene colle-
gato il balcone, questo viene disposto orizzontalmente.
Manuale: consente di definire liberamente il piano dello sbalzo me-
diante il disegno dei tre vertici di un triangolo nello spazio.
Nel list box Tipo della sezione Carpenteria indicare se il travetto del
balcone è monotrave o bitrave; questa scelta determina la sezione di
calcolo del balcone e, quindi, se ne terrà conto nel calcolo del solaio
(v. § 13.6) e nella modalità di armatura dello stesso (v. § 16.2.7).
• Nei restanti campi della sezione Carpenteria specificare le armature
MOLLE, MONCONI e FERRI di RIPARTIZIONE del balcone se NON si
intende procedere al calcolo del solaio di cui il balcone fa parte; se
si richiede il calcolo del solaio comprendente il balcone, le armature
verranno definite automaticamente dal programma (v. § 16.2.7) e,
pertanto, questa operazione NON va effettuata.
•
Disegnare il primo tratto della polilinea del balcone effettuando le se-
guenti operazioni:
204
Il primo tratto del balcone deve toccare o intersecare la faccia esterna dell’elemento
a cui si aggancia (trave, ecc.) ma NON DEVE intersecare la sua faccia interna.
Per agevolare l’intersezione del tratto di polilinea con l’elemento a cui si deve ag-
ganciare, si consiglia di far uso degli opportuni snap (v. § 11.1.3).
Durante il disegno, sul tratto di polilinea viene proposta una linea di quota che ne
riporta dinamicamente la lunghezza e l’inclinazione.
Per operare
(v. cap. con rapidità
11) messe e precisione
a disposizione si consiglia di utilizzare le utilità del disegno
dal programma.
207
Caratteristiche
Nella sezione Caratteristiche vengono proposte le seguenti proprietà:
Spessore: nel campo Spessore va specificato, in centimetri, lo spessore
del balcone selezionato o da disegnare.
Analisi Carichi: in tale rigo viene riportata l’analisi dei carichi adottata per
il balcone.
208
Nel list box proposto quando il cursore è nel rigo, va scelta l’analisi
dei carichi del balcone tra quelle preventivamente definite (v. § 9.2).
Genera Torsione al: in tale campo va specificata quale percentuale della
torsione generata dallo sbalzo si desidera venga trasmessa all’elemento
a cui esso risulta collegato.
Tipologia: nel list box proposto quando il cursore è nel rigo Tipologia va
specificata la tipologia del balcone (gettato in opera, travetti precom-
pressi, travetti tralicciati, pannelli prefabbricati o soletta piena) selezio-
nato o da disegnare.
La scelta della tipologia comporta, ovviamente, la definizione della
sezione che sarà considerata nel calcolo del solaio (v. § 13.6) di cui fa
parte il balcone e per la modalità di armatura dello stesso (v. § 16.2.7).
Ovviamente, i balconi che non fanno parte di alcun solaio NON vengono calcolati,
anche indicando per essi una specifica sezione di calcolo (v. § 10.7.6).
Geometria
Nella sezione Geometria vengono proposte le seguenti proprietà:
Superficie: nel campo superficie viene riportata la superficie (in m2) del
balcone selezionato, rilevata automaticamente dal programma. Ov-
viamente, tale valore NON è modificabile.
Riconoscimento PIANO
Nella sezione Riconoscimento PIANO sono presenti le seguenti proprietà
per la definizione dei criteri che il programma deve adottare per il rico-
noscimento del piano del balcone:
Tipo Riconoscimento: nel list box che si attiva quando il cursore è in tale
rigo è possibile scegliere una delle seguenti opzioni:
automatico: richiede che l’individuazione del balcone disegnato venga
effettuata automaticamente dal programma; tale opzione è quella con-
sigliata nella stragrande maggioranza dei casi.
orizzontale: richiede che l’individuazione del balcone disegnato venga
effettuata automaticamente dal programma imponendo, però, che esso
deve essere sempre orizzontale; in questo caso il programma, nel defi-
nire
sonoilcompromettere
balcone NON l’individuazione.
tiene conto di eventuali travi o pareti che ne pos-
209
210
Carpenteria
Nella sezione Carpenteria vanno specificate le informazioni sul balcone
selezionato necessarie al programma per la definizione delle Carpenterie
(v. cap. 15).
In tale sezione vengono, pertanto, proposte le seguenti proprietà:
Tipo: nel list box proposto quando il cursore è in questo rigo va indicata
la tipologia (monotrave o bitrave) del travetto del balcone selezionato.
L’indicazione della tipologia del travetto comporta la definizione della
sezione del balcone e, pertanto, è una informazione necessaria per il
calcolo del solaio (v. § 13.6) di cui esso fa parte.
Riportare indicazioni Taglio [visibile solo se nel list box “Tipologia” della sezio-
ne “Caratteristiche” è stato scelto “travetti tralicciati” oppure “pannelli prefab-
bricati”]: la selezione del check box in questo rigo richiede che venga ri-
portata l’indicazione del taglio sul balcone selezionato nelle carpenterie
(v. § 15.1) e nelle tavole delle armature dei solai (v. § 16.2.7) prodotte.
Spessore soletta sup.: in questo campo va specificato, in cm, lo spessore
della soletta superiore del balcone. Naturalmente, tale valore deve es-
sere maggiore di zero ed inferiore allo spessore del solaio.
Spessore soletta
ratteristiche” stato[visibile
è inf. scelto solo se nelprefabbricati”]
“pannelli list box “Tipologia” della sezione
: in questo campo“Ca-
va
specificata la larghezza, in cm, della soletta inferiore se il balcone se-
lezionato è del tipo a “pannelli prefabbricati”.
Disegno Armatura: in tale rigo viene proposto un check box la cui sele-
zione consente di specificare le armature del balcone selezionato da
riportare nella relativa carpenteria, nel caso NON si intenda procedere
al calcolo del solaio di cui questo fa parte.
Se tale check risulta NON selezionato nella carpenteria non sarà ripor-
tate alcuna indicazione sull’armatura del balcone selezionato.
Se, invece, tale check risulta selezionato, nella restante parte della se-
zione Carpenteria vengono proposte le seguenti proprietà necessarie
alla definizione dell’armatura del balcone selezionato.
211
MOLLE
La sezione MOLLE comprende le seguenti proprietà per la definizione
delle molle dello sbalzo nella carpenteria:
Diametro: nel list box proposto quando il cursore è in questo rigo va scelto
il diametro dei ferri da utilizzare, come molle, nel balcone selezionato.
Passo: in tale campo va specificato il passo, in centimetri, delle molle.
MONCONI
La sezione MONCONI comprende le seguenti proprietà per la definizione
dei monconi dello sbalzo nella carpenteria:
Diametro: nel list box proposto quando il cursore è in questo rigo va scelto il
diametro dei ferri da utilizzare, come monconi, nel balcone selezionato.
Passo: in tale campo va specificato il passo, in centimetri, dei monconi.
FERRI di RIPARTIZIONE
La sezione FERRI di RIPARTIZIONE comprende le seguenti proprietà per
la definizione dei ferri di ripartizione dello sbalzo nella carpenteria:
Aspetto
Per la descrizione delle proprietà della sezione Aspetto si rimanda al §
10.1.6.
212
Le Scale
Grazie alla straordinaria tecnologia di EdiLus-CA la definizione del mo-
dello strutturale delle scale risulta estremamente semplice e rapida.
Un potentissimo Wizard, dal semplicissimo disegno della scala, genera
automaticamente il suo modello strutturale creando tutte le travi (a gi-
nocchio e non) necessarie all’interno della struttura e applicando, su que-
ste, tutti i carichi.
Il disegno della scala ha, come unico obiettivo, la definizione del relativo modello
strutturale che sarà possibile visualizzare, dopo il disegno della scala e la genera-
zione automatica delle travi, in una vista strutturale (v. § 12.9).
Pertanto, durante il disegno, più che preoccuparsi dell’aspetto architettonico, è
necessario verificare che il modello strutturale risultante dal disegno effettuato sia
corretto.
213
Una scala
quindi, a due rampe
realizzata di tipo tradizionale
semplicemente disegnandoviene,
nel-
la tavola di un piano due oggetti Scala: il primo
che composto da un pianerottolo iniziale, una
rampa ed un pianerottolo finale ed il secondo,
composto dagli stessi elementi, che parte alla
quota del pianerottolo finale del primo oggetto.
Grazie alla possibilità di disegnare un singolo
pianerottolo, una singola rampa oppure una ram-
pa più un pianerottolo e di comporre liberamente
tali elementi, è possibile realizzare scale di qual-
siasi tipo e forma.
È opportuno precisare che, come per il pilastri (v. § 10. 2) e le pareti
(10.4), la scala che giunge ad un piano va rappresentata sul piano del di-
segno del piano stesso e le quote che è necessario specificare devono es-
sere espresse a partire dal piano inferiore a quello del disegno.
Le modalità operative per il disegno di una scala vengono illustrate nel §
10.9.1, mentre le proprietà per la modifica di una scala disegnata vengo-
no illustrate nel § 10.9.3.
Nel § 10.9.4 vengono, inoltre, illustrate dettagliatamente tutte le proprietà
dell’oggetto Scala.
214
Di seguito, per semplicità, vengono illustrate solo alcune delle principali proprietà
della scala.
Ovviamente, OCCORRE SPECIFICARE TUTTE LE PROPRIETÀ NECESSARIE
per definire correttamente l’oggetto da disegnare.
Le proprietà dell’oggetto Scala di EdiLus-CA vengono descritte nel § 10.9.4.
Nel list box, proposto quando il cursore è nel rigo Tipologia indicare
la tipologia dell’oggetto Scala scegliendo tra le opzioni:
Soletta rampante, se la scala deve essere a “soletta rampante”; la
scelta di tale opzione attiva, nel toolbox, la sezione GENERAZIO-
NE Travi in cui è possibile richiedere (mediante la selezione degli
opportuni check) a quale pianerottolo (iniziale e/o finale) deve es-
sere collegata la trave che lo deve sostenere;
Trave SX (ginocchio), se a sinistra della rampa, nel verso di salita,
deve essere presente una trave a ginocchio;
Trave DX (ginocchio), se a destra della rampa, nel verso di salita, de-
ve essere presente una trave a ginocchio.
Nel list box Materiale scegliere il materiale della scala tra quelli pre-
ventivamente definiti (v. § 8.1). Il materiale scelto verrà assegnato
anche alle travi della scala generate automaticamente (v. § 10.9.2).
217
Copiando un oggetto Scala, NON vengono copiati gli elementi strutturali (travi) e
le forze del modello strutturale eventualmente generato.
Pertanto, per gli oggetti Scala copiati (v. § 11.5), sarà necessario richiedere la
generazione automatica del modello strutturale (v. § 10.9.2).
Per definire il modello strutturale della scala in maniera comoda e veloce si con-
siglia di operare nel seguente modo:
Disegnare gli oggetti scala necessari ai vari piani dell’edificio; una volta disegnata la
scala ad un piano è possibile duplicarla per tutti gli altri piani dell’edificio (v. § 11.5);
Selezionare tutti gli oggetti scala ai vari piani e richiedere, con un’unica opera-
zione, la generazione automatica del loro modello strutturale (v. §10.9.2).
La modalità più rapida per selezionare tutte le scale ai vari piani prevede la selezione
di tutti gli oggetti disegnati in una vista 3D (v. § 12.4) e la selezione dell’opzione Scala
nel list box Filtro per entità in alto nel toolbox delle Proprietà (v. § 10.1.3.1).
Per le scale a soletta rampante, oltre alla Tipologia è anche necessario specifi-
care, mediante la selezione degli appositi check box della sezione GENERAZIO-
NE Travi delle sua proprietà (v. § 10.9.4), per quali travi (superiore e/o inferiore)
si richiede la generazione automatica.
Ad indicare
razione, nel che,
rigo per l’oggetto Scala selezionato
“Funzionalità\Genera è stata
Struttura” effettuata
del toolbox la gene-
delle Pro-
prietà viene anche riportata la stringa Generata.
Copiando un oggetto Scala, NON vengono copiati gli elementi (travi) del modello
strutturale eventualmente generato e le forze applicate durante la generazione.
Pertanto, per gli oggetti Scala copiati (v. § 11.5 e § 3.3.2), è necessario richiedere
la generazione automatica del modello strutturale.
Eventuali modifiche apportate ai dati dell’analisi dei carichi, del materiale, ecc.
nella sezione ELEMENTI (v. capp. 7, 8 e 9) del progetto NON comportano la mo-
difica automatica delle corrispondenti proprietà dell’oggetto scala per cui è stata
richiesta la generazione automatica.
Per modificare le proprietà (analisi dei carichi, materiale, ecc.) di un oggetto Scala è
necessario richiedere preventivamente la cancellazione del suo modello strutturale.
219
220
Dopo aver richiesto la Generazione Automatica di una scala sarà comunque pos-
sibile modificare, nella tavola del disegno, la geometria e le proprietà delle singo-
le strutture (travi) che la compongono.
221
Per oggetto Scala deve intendersi uno o più elementi che costituiscono la
scala nel suo complesso.
Al massimo un oggetto Scala può essere composto da un pianerottolo in-
feriore, da una rampa e da un pianerottolo superiore. Un oggetto Scala,
però, può anche essere composto da un singolo pianerottolo, dalla sola
rampa oppure da un pianerottolo più una rampa.
Le proprietà dell’oggetto Scala di EdiLus-CA scala risultano raggruppate
nelle seguenti sezioni:
Caratteristiche
Nella sezione Caratteristiche vengono proposte le seguenti proprietà:
Tipologia : in tale rigo viene riportata la tipologia scelta per la scala sele-
zionata o da disegnare.
La tipologia (soletta rampante, a ginocchio, ecc.) della scala va scel-
ta nel list box proposto quando il cursore è nel rigo Tipologia.
Materiale: in tale rigo viene riportato il materiale della soletta.
Nel list box proposto quando il cursore è nel rigo, è possibile scegliere il
materiale della struttura della scala tra quelli preventivamente definiti
(v. § 8.1).
Analisi Carichi: in tale rigo viene riportata l’analisi dei carichi adottata per
la scala.
Nel list box proposto quando il cursore è nel rigo, è possibile sceglie-
re l’analisi dei carichi della scala tra quelle preventivamente definite
(v. § 9.2).
Allineamento: in tale rigo è possibile scegliere o modificare il punto sensi-
bile adottato come riferimento per il disegno della scala (v. § 10.1.7).
Pigiando il bottone proposto quando il cursore è nel rigo, si apre il
dialog in cui va scelto il punto sensibile.
Sezione Travi (da generare): in tale rigo viene riportata la stringa che i-
dentifica la sezione che sarà adottata per le travi (a ginocchio, ecc.)
che saranno generate automaticamente dal programma (v. § 10.9.2).
Nel list box proposto quando il cursore è nel rigo, è possibile sceglie-
re la sezione della travi da generare tra quelle preventivamente defini-
te (v. § 7.2).
222
Geometria
Nella sezione Geometria vengono proposte le seguenti proprietà:
Ovviamente, nel dialog per la composizione dell’oggetto Scala deve risultare se-
lezionato almeno uno degli elementi (pianerottolo o rampa) che lo costituisce.
Non è possibile, inoltre, comporre l’oggetto Scala con due pianerottoli senza che
sia presente la rampa.
Quote
Nella sezione Quote vengono proposti i campi:
Iniziale, in cui va specificata, in metri, la quota iniziale dell’oggetto Scala
selezionato o da disegnare;
Finale, in cui va specificata, in metri, la quota finale dell’oggetto Scala
selezionato o da disegnare.
PIANEROTTOLO iniziale
La sezione PIANEROTTOLO iniziale risulta visibile solo se nella sezione
COMPOSIZIONE è stato indicato che l’oggetto Scala selezionato o da
disegnare comprende il pianerottolo iniziale. In tale sezione vengono
proposti i campi:
223
Si noti che, per comodità, la lunghezza della rampa viene definita specificando la
dimensione delle pedate ed il loro numero (= numero di alzate - 1).
PIANEROTTOLO finale
La sezione PIANEROTTOLO finale risulta visibile solo se nella sezione
COMPOSIZIONE è stato indicato che l’oggetto Scala selezionato o da
disegnare comprende il pianerottolo finale. In tale sezione vengono pro-
posti i campi:
Lunghezza, in cui va specificata, in metri, la lunghezza del pianerottolo
finale (v. figura precedente);
Spessore, in cui va specificato, in centimetri, lo spessore del pianerottolo
finale (v. figura precedente).
224
GENERAZIONE Travi
La sezione GENERAZIONE Travi risulta visibile solo se la Scala (oggetto)
selezionata o da disegnare è a “soletta rampante”, cioè se nel list box Ti-
pologia è stata scelta l’opzione Soletta rampante.
In tale sezione è possibile indicare quali travi si desidera vengano genera-
te automaticamente dal programma. Nella sezione GENERAZIONE
Travi vengono proposti i check box:
Iniziale, la cui selezione richiede che, nella generazione della struttura (v.
avanti), la trave iniziale dell’oggetto Scala venga generata automati-
camente dal programma;
Finale, la cui
avanti), la selezione richiede
trave finale che, nella
dell’oggetto generazione
Scala della struttura
venga generata (v.
automatica-
mente dal programma.
Funzionalità
La sezione Funzionalità presenta il solo rigo Genera Struttura. In tale rigo
viene proposta la stringa:
Non Generata, se, per l’oggetto Scala selezionato, non è stata richiesta
Aspetto
Per la descrizione delle proprietà della sezione Aspetto si rimanda al §
10.1.2.
225
Le Tamponature
L’oggetto Tamponature di EdiLus-CA consente di applicare, in maniera
semplice ed intuitiva, il carico della tamponatura sulle opportune travi e
pareti dell’edificio.
Una Tamponatura si disegna applicandola, con un semplice click, sulle
opportune travi o pareti dei vari piani dell’edificio.
Naturalmente una tamponatura può essere applicata sulla trave o sulla
parete di un piano unicamente se è presente un piano superiore. Una
tamponatura, pertanto, non può essere applicata ad una trave dell’ultimo
impalcato dell’edificio.
Naturalmente una tamponatura può essere applicata su una trave o una parete di
un piano solo se esiste un piano superiore. Una tamponatura, pertanto, NON va
applicata a travi e pareti dell’ultimo piano dell’edificio.
226
Di seguito, per semplicità, vengono illustrate solo alcune delle principali proprietà
della tamponatura.
Ovviamente, OCCORRE SPECIFICARE TUTTE LE PROPRIETÀ NECESSARIE
per definire correttamente l’oggetto da disegnare.
Le proprietà dell’oggetto Tamponatura di EdiLus-CA sono descritte nel § 10.10.3.
Applicando
tenute tutte lela proprietà
tamponatura ad altreall’ultima
assegnate travi o pareti del pianodisegnata.
tamponatura vengono man-
L’oggetto
o la parete Tamponatura inserito può
su cui è stato applicato (v. anche essere spostato lungo la trave
§ 10.10.2).
Nelle viste 3D (v. cap. 12) l’oggetto tamponatura viene rappresentato
non come semplice simbolo ma come un piano trasparente.
Con le modalità descritte, l’inserimento di una tamponatura su una trave
o una parete può anche essere effettuato in una vista 3D del progetto (v. §
12.6).
227
posizione;
• traslare il simbolo della tamponatura nel punto desiderato della trave e
cliccare nuovamente per fissarlo.
Una tamponatura disegnata NON può essere spostata in una vista 3D del proget-
to (v. § 12.6).
228
care l’altezzaneldel
tamponatura suo punto iniziale
riferimento della
locale (v.
§ 21.2) e pigiare INVIO della tastiera per
confermare;
• nel campo PUNTO finale\Altezza specifica-
re l’altezza del punto finale della tampo-
natura nel suo riferimento locale e pigiare
INVIO della tastiera per confermare.
229
Caratteristiche
Nella sezione Caratteristiche vengono proposte le seguenti proprietà:
Analisi Carichi: in tale rigo viene riportata l’analisi dei carichi adottata per
la tamponatura.
Nel list box proposto quando il cursore è nel rigo, è possibile scegliere
l’analisi dei carichi della tamponatura tra quelle preventivamente defi-
nite (v. § 9.2).
Geometria
Nella sezione Geometria vengono proposte le seguenti proprietà:
Superficie: nel campo superficie viene riportata la superficie (in m2) della
tamponatura selezionata, rilevata automaticamente dal programma.
Ovviamente, tale valore NON è modificabile.
230
Riconoscimento
Nella sezione Riconoscimento va specificata la posizione e/o l’altezza del
punto iniziale e finale della tamponatura selezionata o da disegnare. In
tale sezione vengono, infatti, proposte le seguenti proprietà:
Tipo Riconoscimento: in tale list box
è possibile scegliere una delle se-
guenti opzioni:
automatico: richiede che le altez-
ze dei punti iniziale e finale della
tamponatura selezionata o da di-
segnare vengano rilevate automa-
ticamente dal programma;
manuale: richiede che le altezze dei punti iniziale e finale della tampo-
natura selezionata o da disegnare vengano definite manualmente
dall’Utente; questa possibilità è utile quando la tamponatura deve ave-
re un’altezza inferiore rispetto a quella rilevata automaticamente.
PUNTO iniziale
Nella sezione PUNTO iniziale sono presenti i seguenti campi per la defini-
zione della posizione e dell’altezza (in “manuale”) del punto iniziale del-
la tamponatura:
Nella sezione PUNTO finale sono presenti i seguenti campi per la definizione
(manuale) della posizione e dell’altezza del punto finale della tamponatura:
231
Distanza: in tale campo va specificata la distanza del punto finale della tam-
ponatura dal punto finale della trave o della parete su cui essa poggia.
Altezza: in tale campo (abilitato solo se nel list box “Tipo Riconoscimen-
to” risulta
metri, del selezionata
punto finalel’opzione “manuale”)Per
della tamponatura. va default,
specificata l’altezza,
quando in
si sce-
glie l’opzione “manuale” del list box “Tipo Riconoscimento”, nel
campo Altezza viene riportata l’altezza del piano (v. cap. 6).
Aspetto
Per la descrizione delle proprietà della sezione Aspetto si rimanda al §
10.1.6.
I Cordoli
Il “Cordolo” di EdiLus-CA è un elemento di supporto alla definizione del
modello strutturale. Esso consente di rappresentare, nel disegno, qualsiasi
elemento fuori calcolo e/o di ottenere la corretta modellazione di alcune
strutture particolari.
Un cordolo di EdiLus-CA è un elemento che, pur presentando delle ana-
logie (per quanto riguarda le modalità di disegno) con l’oggetto trave (v.
§ 10.3), si differenzia notevolmente da quest’ultimo.
L’oggetto Cordolo, infatti, NON è un elemento strutturale e, quindi, NON
è oggetto di calcolo e non viene armato automaticamente dal programma.
L’armatura di un cordolo, pertanto, deve essere specificata dal tecnico.
232
L’oggetto “Cordolo”, NON deve essere assimilato all’elemento cordolo, così come
inteso nell’accezione comune e, quindi, NON va utilizzato sulla sommità di muri o
pareti. Questa situazione, infatti, può portare a modelli strutturali errati (v. avanti).
L’oggetto
(una trave Cordolo consente
o una parete) anche di modellare
con un’estremità correttamente
sulla soletta un pilastro
(vedi Figura 4).
233
234
Dal Modello Strutturale e dalla distribuzione dei carichi lineari e delle forze
concentrate ottenute risulta evidente che la MODELLAZIONE è ERRATA.
Tutti gli elementi orizzontali sono “Fuori Calcolo” e NON sono oggetto
di alcuna verifica.
Anche in questo caso, dal Modello Strutturale e dalla distribuzione dei
carichi lineari e delle forze concentrate ottenute si evince che la modella-
zione è errata.
La corretta modellazione della struttura precedente è solo quella rappre-
sentata nella figura seguente relativa a Solaio poggiante su 4 Travi.
Il cordolo può essere utilizzato per “contornare” il solaio (se non si vuole
inserire un’ulteriore trave) nelle situazioni illustrate nelle figure a lato, in
cui le approssimazioni introdotte nella modellazione possono essere rite-
nute accettabili.
235
Sulla stessa struttura, senza cordolo, il carico del solaio risulta corretta-
mente ripartito in maniera uniforme sulla parete.
236
Caratteristiche
Nella sezione Caratteristiche vengono proposte le seguenti proprietà:
Sezione: nel rigo Sezione viene riportata la stringa che identifica la se-
zione adottata per il cordolo selezionato.
Nel list box proposto quando il cursore è nel rigo, è possibile scegliere
la sezione del cordolo, tra quelle preventivamente definite (v. § 7.2).
Materiale: nel rigo Materiale viene riportato il materiale del cordolo.
Nel list box proposto quando il cursore è nel rigo, è possibile sceglie-
re il materiale tra quelli preventivamente definiti (v. § 8.1).
237
Geometria
Nella sezione Geometria vengono proposte le seguenti proprietà:
Lunghezza: in tale rigo viene riportata la lunghezza, in metri, del cordolo
selezionato.
Il valore della lunghezza riportato può essere modificato con la conse-
guente modifica del cordolo nel disegno effettuata tenendo fermo il
suo punto iniziale (v. § 21.2).
Per ottenere la modifica del cordolo nel disegno è necessario confer-
mare il valore specificato pigiando INVIO della tastiera o spostando il
cursore in un altro rigo.
Rotazione: in tale rigo è possibile specificare l’angolo di cui si intende
ruotare la sezione del cordolo intorno al suo punto sensibile.
Tale rotazione consente, ad esempio, di rappresentare correttamente
un cordolo di un solaio inclinato.
Angolo XY: in tale rigo viene riportato l’angolo di cui risulta ruotato il
cordolo rispetto all’orizzontale nel piano del disegno.
Il valore dell’Angolo XY riportato può essere modificato con la con-
seguente modifica del cordolo nel disegno effettuata tenendo fermo il
suo punto iniziale (v. § 21.2).
Per ottenere la modifica del cordolo nel disegno è necessario confer-
mare il valore specificato pigiando INVIO della tastiera o spostando il
cursore in un altro rigo.
Angolo XZ: in tale rigo è possibile specificare il valore dell’angolo di cui
si intende ruotare il cordolo selezionato nel piano verticale passante
per il suo asse.
Il centro di
Sensibile rotazione
della attorno
sua sezione a cui (v.
iniziale viene ruotato il cordolo è il Punto
§ 21.2).
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PUNTO iniziale
Nella sezione PUNTO iniziale vengono proposte (in metri) le coordinate
(X, Y) e la Quota (rispetto al piano del disegno) del punto sensibile della
sezione iniziale (v. § 21.2) del cordolo selezionato.
La Quota può essere modificata digitando il nuovo valore nel relativo campo.
Le coordinate X ed Y possono essere modificate nel
dialog a cui si accede pigiando il bottone visibile nel
campo XY quando risulta selezionato il relativo rigo.
Pigiando il bottoncino OK del dialog si ottiene il po-
sizionamento desiderato dell’estremità iniziale del
cordolo nel disegno.
PUNTO finale
Nella
Y) e lasezione PUNTO finale
Quota (rispetto vengono
al piano propostedel
del disegno) (inpunto
metri)sensibile
le coordinate ( X,
della se-
zione finale (v. § 21.2) del cordolo selezionato. Come per il punto inizia-
le, anche la quota e le coordinate dell’estremità finale del cordolo possono
essere modificate per ottenerne il posizionamento desiderato nel disegno.
Ancora al Piano
Nella sezione Ancora al Piano vengono proposte le seguenti proprietà per
definire il tipo di ancoraggio della faccia superiore del cordolo seleziona-
to al piano di appartenenza (piano del disegno) (v. cap. 6):
SUPERIORE: nel list box che si attiva posizionando il cursore nel rigo è
possibile scegliere una delle seguenti opzioni:
NO: tra il cordolo ed il piano di appartenenza NON esiste alcun anco-
raggio, per cui, modificando la quota del piano di appartenenza, la
quota del cordolo NON viene modificata;
Si: il cordolo risulta vincolato al piano di appartenenza; pertanto, mo-
dificando la quota di tale piano, il cordolo rimane solidale ad esso;
cliccando sul bottoncino (presente a sinistra del list box solo quando
in esso risulta selezionata l’opzione SI), vengono proposti i campi:
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Se, per le estremità del cordolo, va richiesto uno scostamento verso il basso rispetto al
piano di appartenenza, i valori specificati nei campi Delta Punto iniziale e/o Delta
Punto finale, devono essere preceduti dal segno – (meno).
Ovviamente, gli scostamenti richiesti vengono mantenuti anche se si modifica
l’altezza del piano di appartenenza del cordolo.
Funzionalità
La sezione Funzionalità comprende le seguenti proprietà:
Mostra su Piano superiore: la selezione di tale check box richiede di as-
segnare il cordolo selezionato anche al piano superiore (v. § 10.3.7).
Sposta: pigiando il bottone proposto quando il cursore è nel rigo, si apre
il dialog in cui è possibile specificare il valore (in metri) di cui si in-
tende sollevare o abbassare verticalmente il cordolo selezionato.
Aspetto
Per la descrizione delle proprietà della sezione Aspetto si rimanda al §
10.1.6.
I Plinti
Una delle tipologie di fondazione prevista da EdiLus-CA e quella “su
plinti”.
Come tutte le altre strutture di fondazione, i plinti e le relative travi di
collegamento vanno generalmente disegnati nella tavola del piano Fon-
dazione (v. cap.
un altro piano 6) del progetto.
dell’edificio Nulla vieta,
per realizzare però, disudisegnare
fondazioni i plinti su
diversi livelli.
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Di seguito, per semplicità, vengono illustrate solo alcune delle proprietà del plinto.
Ovviamente, OCCORRE SPECIFICARE TUTTE LE PROPRIETÀ NECESSARIE
per definire correttamente l’oggetto da disegnare.
Le proprietà dell’oggetto Plinto di EdiLus-CA vengono descritte nel § 10.12.3.
Caratteristiche
Geometria
Nella sezione Geometria vengono proposti i seguenti campi per la speci-
ficazione delle caratteristiche geometriche del plinto:
Lunghezza: in cui va specificata la lunghezza, in metri, del plinto;
Larghezza, in cui va specificata la larghezza, in metri, del plinto;
Aspetto
Per la descrizione delle proprietà della sezione Aspetto si rimanda al §
10.1.6.
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Di seguito, per semplicità, vengono illustrate solo alcune delle principali proprietà
della platea.
Ovviamente, OCCORRE SPECIFICARE TUTTE LE PROPRIETÀ NECESSARIE
per definire correttamente l’oggetto da disegnare.
Le proprietà dell’oggetto Platea di EdiLus-CA vengono descritte nel § 10.13.2.
Il verso della direzione principale della platea, indicato dalla doppia freccia de suo sim-
bolo, definisce il verso dell’asse 2 del suo sistema di riferimento locale (v. § 21.6).
Platee Nervate
Sulla stessa tavola è possibile combinare il disegno della platea e quello
di travi di fondazione per realizzare una platea nervata.
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