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Una domanda centrale della filosofia del seicento è questa: le norme morali esistono come tali
in quanto stabilite liberamente da Dio (l’uomo non può indagare i motivi delle sue scelte)
oppure hanno validità indipendentemente dalla volontà divina? La prima posizione,
denominata volontarismo o arbitrarismo, è stata sostenuta da Cartesio: con la dottrina delle
verità eterne anche le leggi morali non preesistono alla volontà divina, ma sono create da essa
con un atto libero. Esse non possono essere modificate, in quanto garantite dall’immutabilità
di Dio, e possono essere conosciute dalla ragione umana. Sul problema dell’obbligazione si
delineava la seconda posizione, chiamata razionalismo: indipendentemente dalla loro
conoscenza come comandi divini, le norme morali obbligano in quanto hanno evidenza
razionale. Questa è la tesi del fondatore del giusnaturalismo moderno Ugo Grozio: al di là
della volontà divina e delle leggi posivite delle diverse istituzioni politiche, esistono e sono
valide alcune leggi di natura: esse sono quelle norme morali, che regolano il comportamento
umano, sono conoscibili con la sola ragione e valide “anche se ammettessimo […] che Dio non
esistesse o che egli non si occupasse dell’umanità”. La morale trova un fondamento interno ed
autonomo dalla religione, sia essa rivelata che naturale. Il diritto (ius) è “ciò che è giusto
(iustum)” e come legge si riferisce all’individuo: è “la qualità morale di una persona, che la
abilita ad avere qualcosa o ad agire giustamente”. Questo costituisce un secondo elemento di
novità: il soggetto moderno si è emancipato fino a diventare titolare di diritti naturali e
individuo autonomo rispetto alla società.
La posizione di Grozio e il richiamo di Bacone ad un’etica pubblica dalla quale ricavare i
doveri individuali indicano una strada più fruttuosa di quella cartesiana per collegare
l’interesse privato del singolo ad una morale attenta al benessere collettivo 1: la società politica
diventa la fonte della morale e la legge il suo strumento. E’ la strada percorsa da Hobbes.
1
Fare riferimento a Bacone? Viano, Etica, 58-9.