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Sostenibilita, tutela dell’ambiente, lotta alla fame gli argomenti centrali del Tema nazionale di studio Enrico Martinoli Responsabile Tema Nazionale di Studio Distrento 108L nella celebrazione del Cente: nario e per questo il Club Pas- so Corese Sabina Gens aveva of ganizzato gia nel 2015 un Conve- no intitolato "I Lions per miglio- rare il grano e diminuite la fame nel mondo". Poi il 16 gennaio 2016 @ stato organizzato dal Di- Stretto, su proposta della V Circo- scrizione e di alcuni Club di Rieti, riuniti per 'occasione dal Club Rie ti Varrone, un convegno intitolato "Da Strampelli alle prospettive agroalimentari nel mondo”, che ha ripercorso gli studi dellillustre agronome, il quale fondo a Rieti la genetica agraria applicata, realiz- zando molteplic variet di frumen- ticon fortiincrementi di rese ancor 09g) coltivate eriscoprendo le leg~ gi di Mendel, che fino al 1906 era- no sconosciute alla comunita scientifica, [: fame e I'ambiente rientrano L'Ecosviluppo partecipativo rappresenta una risposta alla poverta che grava sul continente africano | relatori hanno trattato il tema collegandolo ad una esperienza 36 condotta nei paesi sud-sahariani negli anni ‘90, finanziata dalla Cooperazione ‘Internazionale e dalla FAO, denominata “Progetto Acacia” e'realizzata su 150.00 et- tari, Recenterente ne @ stata pre sentata la fase 2 e, data impor tanza della iniziativa, nella riunio- ne della V Circoscrizione del 31 gennaio scorso & stato approvato all unanimita di continuare a se- ‘ire I'argomento come Tema Na- 2ionale e di affidare la rappresen- tativta del progetto al Club Passo Corese Sabina Gens. ‘Al Congreso Nazionale di San Re- mo tale proposta @ stata inserita nel Tema Nazionale, poi approvato, Progetto Terra. Le nuove sfide per il lionismo, dalla storia al futuro: sostenibiltd, tutela dell ambiente, lotta alla fame, ruolo della roboti- ca", Con il Governatore Ficoril, € stato definito il Comitato che & co- stituito dal sottoscritto in qualita di Responsabile e dai seguenti Mem- bri che sono: Felice Gasperini, LC Roma Utbe; Carlo Antelini LC Pas- s0 Corese; Luca Girolamo Stalteri LC Citta di Castello; Angelo Crabo- ILC Goceano. Innanaitutto bisogna chiarire che & necessario organizzare un incontro che riprenda le linee del progetto con coloro che lo hanno realizzato e per proseguite coerentemente. Nella fase 2 il progetto @ stato mi- gliorato con i "Sistema Agrfor” da applicare nelle zone semiaride do- tate di suoli le cui piogge vengono disperse per scorrimento superfi- ale, che vengono trattenute trac- ciando solchi che rompono la cro- sta supericiale, Poi, utlizzando la manodopera locale, il solco viene diviso ogni 3 metral fine creare dei rmicro-bacini ove vengono posti dei semi di Acacia Senegal, da cui na- scono delle piante che maturano a 8 anni e che fomiscono legna es- senziale in quelle aree. Poi ’Acacia produce miele, gamma, ombra e fogle utii alla redditivita delle po- polazioni. Il sistema migliora i ter- reni, infiuenzando il sistema cima- tico generale, che teme l'avanza- mento del deserto, quale causa di risorse e poverta. Data 'evoluzione dei tempi, Acacia 2 pud prevedere anche I'utlizzo della robotica I Lions possono farsi promotori de| Sistema Agrfor combattendo la fame nel Terzo Mondo Tale pratica di “ecosviluppo par- tecipativo", porta benessere in zone gravate da disagi e carestie, da cui molti fuggono innescando la migrazione verso I'Europa. Mol- te realta sono impegnate verso Vaccoglienza come sottolineato da Papa Francesco, ma ormai @ tna grave emergenza e le ultime linee della Cooperazione preve- dono finalmente interventi risolu- tivi in quelle aree, Ma_diversa- mente dagli altri progetti, Acacia 2 riguarda vaste aree e quindi in- teressa molteplici realta social che ormai attendono solo soluzio- ni rapide ed efficaci. Per awiare Viniziativa @ necessario organizza- re una prima conferenza per poi seguire tutti i passaggi della fase operativa e ponendo su questo progetto il proprio logo nella pub- Biicita, nella divulgazione e nelle sedi ritenute di vsibilit

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