Sei sulla pagina 1di 5

Associazione Italiana Bitume Asfalto Strade

Categoria D- produttori di membrane bituminose

TC_ Nota Tecnica -VVF


25 ottobre 2012, rev.0

NOTA TECNICA
Note di presentazione e commento della “GUIDA PER L’INSTALLAZIONE DEGLI IMPIANTI
FOTOVOLTAICI – EDIZIONE ANNO 2012” emanata dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco del
Soccorso Pubblico e della Difesa Civile.

Premessa
E’ stata di recente diramata dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
– DCPREV, la Nota Prot. n.1324 del 07 Febbraio 2012 con allegata la “GUIDA PER L’INSTALLAZIONE DEGLI
IMPIANTI FOTOVOLTAICI – EDIZIONE ANNO 2012”.
Tale Guida, che aggiorna e sostituisce la precedente guida emanata con nota prot. n. 5158 del 26 marzo
2010, è stata successivamente fatto oggetto dei chiarimenti indicati nella Nota prot. n. DCPREV 6334 del
04/05/2012, con allegata la “TABELLA DI CHIARIMENTO ALLE NOTA PROT. N. 1324 DEL 7/2/2012”.
Il Comitato Tecnico del gruppo Membrane Bitume Polimero, categoria D del SITEB, avendo riscontrato poca
chiarezza nel mercato a seguito della circolare in oggetto ha redatto la presente nota tecnica a supporto degli
operatori del settore: nel seguito delle presenti note si richiamano le indicazioni della Guida con implicazioni di
maggior interesse per i sistemi impermeabilizzanti destinati a supportare l’installazione di impianti fotovoltaici.
Allo scopo di meglio valutare la portata di tali indicazioni, se ne premettono alcuni aspetti e conseguenze di maggior
rilevanza .

Oggetto della presente nota tecnica


La Guida dei VV.FF nasce essenzialmente da constatazioni di rischio di incendio indotto dagli impianti
fotovoltaici in esercizio sui tetti. Ad oggi nel contesto nazionale, in assenza di impianti fotovoltaici, i sistemi
impermeabilizzanti non risultano oggetto di specifiche guide o regolamentazioni che, con stretto riferimento al
sistema impermeabilizzante, indichino l’esigenza di verifiche al fuoco.

Malgrado ne sia prevedibile un’applicazione “letterale”, val la pena sottolineare che la Guida “rappresenta uno
strumento di indirizzo non limitativo delle scelte progettuali e individua alcune soluzioni utili al perseguimento
degli obiettivi di sicurezza dettati dall’Allegato I, punto 2 al Regolamento (UE) n. 305/2011 del 9 marzo 2011. Altre
soluzioni utili al perseguimento dei richiamati obiettivi possono essere individuate mediante lo strumento della
valutazione di rischi”.

E’ previsto che una valutazione del rischio di propagazione dell’incendio sia presentata al locale Comando dei Vigili
del Fuoco. Inoltre, tale valutazione del rischio di propagazione dell’incendio dovrà essere presentata da un tecnico
abilitato. Pertanto, sono di fatto prescritti l’elaborazione di un fascicolo tecnico (la relazione di valutazione del
rischio di aggravio d’incendio), e l’intervento imprescindibile della figura professionale del tecnico abilitato, prima
“ignoto” nel settore della impermeabilizzazione delle coperture.
Associazione Italiana Bitume Asfalto Strade
Categoria D- produttori di membrane bituminose

La Guida, prima che sulla struttura del tetto e del sistema impermeabilizzante, centra l’attenzione sul
comportamento al fuoco dei pannelli fotovoltaici, i quali devono essere sempre necessariamente definiti per la
classe di reazione al fuoco, distinguendo sostanzialmente tre livelli prestazionali (valutati in base a Risoluzione n.40
Area V della DCPST e le norme UNI applicabili) :

- Classe 1
- Classe 2
- Classe superiore alla Classe 2
Nel caso di conformità dei pannelli fotovoltaici ai requisiti di maggior sicurezza (Classe 1), il sistema
impermeabilizzante è del tutto esente da prescrizioni specifiche, indipendentemente dalla tipologia della struttura
d’appoggio.
Mano a mano che il profilo tecnico dei pannelli fotovoltaici si allontana dalle prestazioni di maggior affidabilità
(Classe 2 o superiore), il sistema impermeabilizzante (inteso come complesso di membrana + isolante termico +
strati complementari) può essere chiamato a sopperire al deficit di sicurezza dei pannelli, con caratteristiche di
resistenza al fuoco proprie.

Tuttavia, anche con un pannello fotovoltaico di Classe 2, ma in presenza di una struttura d’appoggio incombustibile
e EI30, il sistema impermeabilizzante continua a restare esente da prescrizioni specifiche.

Unicamente nei casi particolarmente sfavorevoli in cui, con il pannello fotovoltaico in Classe 2, anche la struttura di
copertura sia strutturalmente vulnerabile al fuoco, con caratteristiche di combustibilità e non EI30, il sistema
impermeabilizzante è invece richiesta una classificazione Broof (T2 o T3 o T4) in base alla UNI EN ISO 13501-5,
valutata in base alla norma UNI CEN TS/1187.

Da prime verifiche, risulta che il mercato offre già la disponibilità di pannelli fotovoltaici certificati con reazione al
fuoco in Classe 1, tali dunque da semplificare qualsivoglia tipo di valutazione, sgomberando il campo da ogni
necessità di requisito e verifica relativamente al sistema impermeabilizzante. E’ auspicabile, come nelle aspettative
degli utilizzatori prima che degli organismi di controllo, che tutto il settore dei pannelli fotovoltaici si uniformi al più
presto agli standard più elevati di comportamento al fuoco, sull’esempio dei fabbricanti più attenti del comparto,
con la qualifica delle proprie produzioni ai massimi livelli di sicurezza.

A – CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA GUIDA


Gli impianti fotovoltaici non rientrano fra le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi (ai sensi del
D.P.R. n. 151 del 1 agosto 2011 “Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla
prevenzione incendi, a norma dell’articolo 49 comma 4-quater, decreto-legge 31 maggio 2010, n.78, convertito con
modificazioni, della legge 30 luglio, 20101, n.122).

Tuttavia, l’installazione di un impianto fotovoltaico a servizio di un’attività soggetta ai controlli di prevenzione


incendi richiede gli adempimenti previsti dal comma 6 dell’art.4 del D.P.R. n. 151 del 1 agosto 2011.

(La guida si applica agli impianti con tensione in corrente continua (c.c.) non superiore a 1.500 V. I moduli
fotovoltaici devono inoltre essere conformi alle Norme CEI EN 61730-1, CEI EN 61730-2).
Associazione Italiana Bitume Asfalto Strade
Categoria D- produttori di membrane bituminose

B - REQUISITI TECNICI PER L’INSTALLAZIONE DEGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI


Gli impianti fotovoltaici che rientrano nel campo di applicazione della Guida possono essere installati senza
ulteriori limitazioni prescrittive nei seguenti casi:
• CASO 1: quando siano collocati sopra strutture ed elementi di copertura incombustibili (Classe 0
secondo il DM 26/06/1984, oppure Classe A1 secondo il DM 10/03/2005).
• CASO2: quando, indipendentemente dalla struttura sottostante, tra i moduli fotovoltaici e il piano di
appoggio combustibile, sia interposto uno strato di materiale di resistenza al fuoco almeno EI30 ed
incombustibile (Classe 0 secondo il DM 26/06/1984 oppure Classe A1 secondo il DM 10/03/2005).
• CASO3: nei casi diversi dal CASO1 e CASO 2 precedenti dovrà essere effettuata una specifica
valutazione del rischio di propagazione dell’incendio.

C – INDICAZIONI PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI PROPAGAZIONE DELL’INCENDIO


La valutazione del rischio di propagazione dell’incendio dovrà essere presentata al locale Comando dei Vigili del
Fuoco da un tecnico abilitato.
La valutazione del rischio di propagazione dell’incendio potrà essere elaborata tenendo conto della
classe di resistenza agli incendi esterni dei tetti e delle coperture dei tetti1, e della classe di reazione
al fuoco del modulo fotovoltaico.
Oltre alla valutazione del rischio da effettuarsi “tenendo conto della classe di resistenza agli incendi esterni dei tetti
e delle coperture dei tetti, e della classe di reazione al fuoco del modulo fotovoltaico” sono tuttavia ammissibili
altre valutazioni finalizzate alla dimostrazione del raggiungimento dei requisiti della guida.

D - CRITERI GUIDA PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI PROPAGAZIONE DELL’INCENDIO, IN BASE ALLA CLASSE DI REAZIONE AL FUOCO
DEL MODULO FOTOVOLTAICO E ALLA CLASSE DI RESISTENZA AGLI INCENDI ESTERNI DEI SISTEMI IMPERMEABILIZZANTI.

Possono verificarsi i seguenti casi:

1. Pannello fotovoltaico di Classe 1, o equivalente, di reazione al fuoco


In tal caso non è indicata nessuna limitazione di comportamento al fuoco per il tetto (inteso come struttura
complessiva); una tipologia di tetto priva di specifico comportamento al fuoco è classificato in Classe Froof,
secondo la norma EN 13501-5;

2. Pannello fotovoltaico di Classe 2, o equivalente, di reazione al fuoco


In tal caso occorre verificare la struttura del tetto, ossia:
- se il sistema impermeabilizzante è installato su una copertura incombustibile e EI30 (es. soletta in
laterocemento, ecc.), non è indicata nessuna limitazione di comportamento al fuoco per il sistema
impermeabilizzante (membrane e/o pacchetti isolanti);

1 In base a UNI CEN TS/1187


Associazione Italiana Bitume Asfalto Strade
Categoria D- produttori di membrane bituminose

- se il sistema impermeabilizzante è invece installato su una copertura con comportamento al fuoco


differente (non EI30), il sistema impermeabilizzante stesso deve avere caratteristiche di resistenza al
fuoco in Classe Broof (T2, o T3, o T4), secondo la norma EN 13501-5

3. Pannello fotovoltaico di Classe 3 o superiore


In tale caso (peraltro non espressamente considerato nella Guida) si prevede la necessità di più articolate
valutazioni specifiche intese a dimostrare che la tipologia dell’opera, eventualmente corredata di dispositivi
specifici di sicurezza / pronto intervento, è tale da non comportare comunque alcun rischio di aggravio
d’incendio.

E – CORRELAZIONE CON ALLEGATO B DELLA GUIDA: SINTESI DEI REQUISITI TECNICI

Punto B caso1 Punto B caso 2 Punto B caso3 e punti D1 Punto B caso 3 e punto D3
delle presenti note delle presenti note e D2 delle presenti note delle presenti note
Associazione Italiana Bitume Asfalto Strade
Categoria D- produttori di membrane bituminose

SINTESI DEI REQUISITI TECNICI


CASISTICA INTERVENTO RICHIESTO
1 - Installazione su strutture ed elementi di copertura non è richiesto dalla linea guida
incombustibili (classe 0 o classe A1 + rif normativi). alcuno specifico intervento per
l’installazione di un impianto
fotovoltaico in copertura/
tipologia di pannello

2-Interposizione tra i moduli fotovoltaici ed il piano di È richiesta l’interposizione tra


appoggio di uno strato di materiale di resistenza al fuoco piano di appoggio e i pannelli
almeno EI30 ed incombustibile. fotovoltaici di uno stato di
materiale con resistenza al
fuoco EI 30 ed incombustibile;
Lo strato EI 30 potrà essere
costituito da più sottostrati, è
comunque sufficiente che sia
garantita l’incombustibilità
anche di un solo “layer”
continuo costituente il
pacchetto dello strato.
3 - Valutazione specifica del rischio di propagazione Valutazioni di un professionista abilitato, finalizzate alla dimostrazione
dell’incendio del raggiungimento dell’obbiettivo che un incendio non si propaghi
dalla copertura nei locali sottostanti:
3a) classe di reazione al fuoco del modulo sono accettabili i seguenti abbinamenti:
fotovoltaico classe di resistenza dei tetti e delle pannello fotovoltaico di Classe 1 o equivalente di reazione
coperture dei tetti al fuoco - tetti Froof;
pannello fotovoltaico di Classe 2 o equivalente di reazione
la fuoco - tetti Broof (T2 o T3 oT4);
pannello fotovoltaico di classe 2 o equivalente reazione la
fuoco - sistemi impermeabilizzanti classificati Froof o F
installati su coperture EI 30;
3b- Valutazione del rischio ad hoc finalizzata al Perseguimento degli obbiettivi di sicurezza fissati dal Reg. UE
raggiungimento degli obiettivi del Reg. UE N. 305/2011 del 9 marzo 2011 che fissa condizioni
305/2011. armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da
costruzione;
Altre soluzioni che un professionista abilitato può individuare
mediante la valutazione dei rischi.

Potrebbero piacerti anche