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LUCREZIO (98 a.C.-55 a.C.) Scarse e incerte sono le notizie sulla vita di Lucrezio.

La
testimonianza più importante è quella di San Gerolamo nel IV sec. d.C. che nel suo
Chronicon relativamente all’anno 94 a.C. così scrive: «Nasce il poeta Tito Lucrezio che,
divenuto folle per un filtro d’amore, dopo aver scritto negli intervalli della sua pazzia
alcuni libri di cui poi Cicerone curò la pubblicazione, morì suicida nel
quarantaquattresimo anno di età». Questi dati sono desunti, in tutto o in parte, dal De
poetis di Svetonio (inizio II sec. d.C.), di cui Gerolamo si serviva abitualmente come
fonte per le notizie sui poeti latini. Le notizie relative alla pazzia e al suicidio di
Lucrezio sono controverse. Fonte di San Gerolamo: Svetonio, oppure leggenda nata in
ambito cristiano per denigrare il poeta? In una lettera al fratello Quinto del 54 a.C.
Cicerone esprime un giudizio sul poema lucreziano: «L’opera poetica di Lucrezio è
proprio come mi scrivi: rivela uno splendido ingegno, ma anche notevole abilità
artistica. Ma (ne parleremo) quando verrai». Secondo la filosofia epicurea lo scopo
della vita è il piacere e si ottiene con l’atarassia (imperturbabilità, assenza di
turbamenti). Eliminazione paure irrazionali e passioni perturbatrici (amore, odio, ira,
cupidigia, ambizione). Ragione. Le ragioni per cui Lucrezio può essere definito “poeta
della ragione”: la lotta della ragione contro le tenebre dell’ignoranza e per far
prevalere la luce rasserenante della verità contro errori e falsità. Unica speranza di
salvezza è la ragione. Lucrezio è per alcuni studiosi pessimista, mentre per altri non lo
è dato che il poeta sostiene che è possibile per l’essere umano, purché aderisca alla
verità epicurea, trasformare positivamente una situazione esistenziale difficile e
dolorosa, sconfiggendo la sofferenza e conquistando la felicità. La parte
anticonformistica del messaggio lucreziano è evidente nella condanna della politica e
della guerra. Le opere De rerum natura -Poema epico-didascalico scritto in esametri
suddiviso in 6 libri. -Il titolo del poema di Lucrezio è la traduzione latina del greco Perì
physeos (“Sulla natura”). De rerum natura, I, VV. 1-43 INVOCAZIONE ALLA DEA
Aeneadum genetrix, hominum divomque voluptas, Aeneadum = genitivo plurale
Genetrix = nominativo o vocativo singolare Hominum = genitivo plurale Divomque =
genitivo plurale + congiunzione Voluptas = nominativo o vocativo singolare alma
Venus, caeli subter labentia signa Alma = aggettivo femminile, nominativo o vocativo
singolare Venus = nominativo o vocativo singolare Caeli = genitivo singolare Subter =
avverbio, parte del discorso non declinabile Labentia = Dal verbo labor “scivolare”
Labens, aggettivo participio presente, seconda classe. Neutro plurale, nominativo,
accusativo o vocativo. Signa = Nominativo, accusativo o vocativo. quae mare
navigerum, quae terras frugiferentis quae= pronome relativo, nominativo o vocativo
mare = accusativo singolare navigerum = aggettivo prima classe, accusativo singolare
terras = accusativo plurale frugiferentis = aggettivo seconda classe. Genitivo neutro
singolare. concelebras, per te quoniam genus omne animantum concelebras =
indicativo presente, seconda persona singolare per = preposizione, parte del discorso
non declinabile te = pronome personale femminile, accusativo singolare quoniam =
congiunzione, parte del discorso non declinabile genus = sostantivo neutro terza
declinazione, nominativo o accusativo o vocativo singolare omne = sostantivo neutro
terza declinazione, nominativo o accusativo o vocativo singolare animantum =
aggettivo participio presente seconda classe, genitivo plurale 5 concipitur visitque,
exortum, lumina solis, concipitur = da concipior, indicativo presente terza persona
singolare visit = da viso, indicativo presente terza persona singolare exortum = da
exorior, participio supino lumina = lumen, luminis, neutro. Nominativo, accusativo o
vocativo plurale solis = sol, solis. Maschile. Genitivo singolare Vi = vis, vis –roboris,
ablativo singolare. Inde ferae pecudes persultant pabula laeta Inde = avverbio, parte
del discorso non declinabile Ferae = nominativo plurale Pecudes = nominativo plurale.
Pecus, peculi Persultant = da persulto, indicativo presente terza persona plurale
Pabula = pabulum, pabuli. Laeta = laetus, laeta, laetum 15 et rapidos tranant amnis:
ita capta lepore rapidos = aggettivo prima classe, accusativo plurale maschile tranant
= da trano. Indicativo presente terza persona plurale amnis = amnis, amnis, sostantivo
maschile terza declinazione. = amnes, accusativo plurale ita = avverbio, parte del
discorso non declinabile capta = da capio, participio perfetto. Nominativo singolare
lepore = lepor, leporis, sostantivo maschile terza declinazione. Ablativo singolare te
sequitur cupide, quo quamque inducere pergis. te = pronome personale, accusativo
singolare sequitur = da sequor. Indicativo presente, terza persona singolare cupide =
avverbio, parte del discorso non declinabile quo = avverbio, parte del discorso non
declinabile quamque = quique, quique, quidque, pronome indefinito. Accusativo
femminile singolare inducere = infinito presente pergis = da pergo. Indicativo
presente seconda persona singolare. Denique per maria ac montis fluviosque rapacis
Denique = avverbio, parte del discorso non declinabile Per = preposizione, parte del
discorso non declinabile Maria = Mare, maris, sostantivo neutro terza declinazione.
Accusativo plurale Montis = mons, montis, sostantivo maschile terza declinazione, =
montes, accusativo plurale. Fluvios = accusativo maschile plurale Rapacis = rapax,
rapax, rapax, aggettivo seconda classe. Accusativo plurale frondiferasque domos
avium camposque virentis, Frondiferas = frondifer, frondifera, frondiferum, aggettivo
di prima classe. Accusativo plurale femminile Domos = domus, domus, sostantivo
femminile quarta declinazione. Accusativo plurale Avium = avis, avis sostantivo
femminile terza declinazione. Genitivo plurale. Campos = accusativo maschile plurale
Virentis = Da vireo, virens, virens, virens. Aggettivo participio presente = virentes,
accusativo maschile plurale. omnibus incutiens blandum per pectora amorem,
omnibus = omne, omnis, sostantivo neutro terza declinazione. Dativo plurale.
Incutiens = da incutio, aggettivo participio presente Blandum = blandus, blanda,
blandum. Accusativo singolare Per = preposizione, parte del discorso non declinabile
Pectora = pectus, pectoris. Neutro, terza declinazione. Accusativo plurale. Amorem =
amor, amoris, sostantivo maschile terza declinazione. Accusativo singolare. 20 efficis
ut cupide generatim saecla propagent. Efficis = da efficio. Indicativo presente, seconda
persona singolare Ut = congiunzione, parte del discorso non declinabile Cupide =
avverbio, parte del discorso non declinabile Generatim = avverbio, parte del discorso
non declinabile Saecla = sostantivo neutro seconda declinazione. Accusativo plurale.
Propagent = da propago. Congiuntivo presente, terza persona plurale. PREGHIERA
LETTERARIA E CIVILE Quae quoniam rerum naturam sola gubernas, quae = pronome
relativo, qui, quae, quod. Nominativo singolare quoniam = Congiunzione, parte non
declinabile del discorso rerum = res, rei, sostantivo femminile quinta declinazione.
Genitivo plurale naturam = accusativo femminile singolare sola = aggettivo numerale.
Femminile, singolare, nominativo. gubernas = Indicativo presente, seconda persona
singolare nec sine te quicquam dias in luminis oras nec = congiunzione sine
=preposizione te = pronome personale quicquam = pronome indefinito dias = in =
preposizione luminis = genitivo singolare oras =accusativo femminile plurale exoritur,
neque fit laetum neque amabile quicquam, exoritur =da exorior, indicativo presente
terza personas singolare neque = avverbio fit = da fio, indicativo presente terza
persona singolare laetum = aggettivo prima classe, accusativo singolare amabile =
amabilis, amabilis, amabile, aggettivo seconda classe quicquam = pronome indefinito
te sociam studeo scribendis versibus esse, te = pronome personale, accusativo
singolare sociam = sostantivo, accusativo femminile singolare Sola = aggettivo di
prima classe, femminile, singolare nominativo Potes = verbo anomalo, possum, potes,
potui, posse. Indicativo presente, seconda persona singolare Tranquilla = aggettivo di
prima classe, femminile, singolare, ablativo singolare pace = pax, pacis, ablativo
singolare iuvare = da iuvo. Infinito presente mortalis, quoniam belli fera moenera
Mavors mortalis = sostantivo terza declinazione, mortalis, mortalis. =mortales =
accusativo plurale quoniam = congiunzione belli = genitivo singolare fera = aggettivo
prima classe moenera = accusativo plurale Mavors = Mars = sostantivo maschile, terza
declinazione, nominativo singolare armipotens regit, in gremium qui saepe tuum se
armipotens = armipotens, armipotens, armipotens, aggettivo seconda classe,
nominativo machile singolare regit = da rego, indicativo presente, terza persona
singolare in = preposizione gremium = neutro, accusativo singolare qui = pronome
relativo, qui, quae, quod, nominativo singolare saepe = avverbio tuum = aggettivo
possessivo, accusativo singolare se = reiicit, aeterno devictus vulnere amoris, reiicit =
indicativo presente, terza persona singolare aeterno = aggettivo di prima classe,
ablativo singolare devictus = aggettivo e infinito perfetto da devinco, maschile,
nominativo, singolare vulnere = ablativo singolare amoris = genitivo singolare 35
atque – ita suspiciens tereti cervice reposta – Atque = congiunzione Ita = avverbio
Suspiciens = aggettivo participio presente seconda classe, nominativo singolare Tereti
= aggettivo di seconda classe, teres, teres, teres, femminile ablativo singolare Cervice
= femminile, ablativo singolare Reposta = aggettivo participio prima classe, femminile
ablativo singolare pascit amore avidos inhians in te, dea, visus, pascit = da pasco,
indicativo presente, terza persona singolare amore = ablativo singolare avidos =
aggettivo di prima classe, maschile accusativo plurale inhians = aggettivo participio
presente, seconda classe da inhio, in = preposizione te = pronome
personale,accusativo dea = vocativo singolare visus = visus, visus, quarta declinazione.
Accusativo plurale eque tuo pendet resupini spiritus ore. Eque = et e = et,
congiunzione. E = preposizione Tuo = aggettivo possessivo. Dativo singolare Pendet =
da pendeo. Indicativo presente, terza persona singolare. Resupini = aggettivo di prima
classe. Maschile, genitivo singolareù Spiritus = nominativo singolare Ore = ablativo
singolare. Os, ori, sostantivo neutro, terza declinazione Hunc tu, diva, tuo recubantem
corpore sancto Hunc = pronome dimostrativo. Hic, haec, hoc. Accusativo singolare
maschile Tu = pronome personale Tuo = aggettivo possessivo, ablativo singolare
Recubantem = aggettivo participio seconda classe. Accusativo singolare maschile
Corpore = ablativo singolare neutro Sancto = aggettivo prima classe, ablativo singolare
circum fusa super, suavis ex ore loquellas circum = avverbio o preposizione fusa =
nominativo singolare femminile. Aggettivo participio perfetto prima classe,
nominativo singolare. Da fundo super = avverbio o preposizione suavis = suavis,
suavis, suave. = suaves, accusativo plurale ex = preposizione ore = ablativo singolare
da os, oris, neutro. Loquellas = accusativo plurale femminile 40 funde, petens
placidam Romanis, incluta, pacem! Funde = da fundo imperativo presente, seconda
persona singolare. Petens = participio Placidam = aggettivo di prima classe, accusativo
femminile singolare Romanis = dativo plurale Incluta = aggettivo prima classe Pacem =
sostantivo femminile terza declinazione, accusativo singolare Nam neque nos agere
hoc patriai tempore iniquo Nam = congiunzione Neque = avverbio Nos = nos,nostri.
Pronome personale. Nominativo Agere = infinito presente, ago. Hoc = hic, haec, hoc.
Pronome dimostrativo. Accusativo singolare neutro. Patriai = patriae, genitivo
singolare

DE RERUM NATURA, analisi vv. 1-43 +


info su vita, pensiero e opera di
Lucrezio, Appunti di Letteratura latina
Università degli Studi di Catania

Letteratura latina

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LUCREZIO
(98 a.C.-55 a.C.)
Scarse e incerte sono le notizie
sulla vita di Lucrezio.
La testimonianza più
importante è quella di San
Gerolamo nel IV sec. d.C. che
nel suo
Chronicon
relativamente all’anno 94 a.C.
così scrive: «Nasce il poeta
Tito Lucrezio che,
divenuto folle per un filtro
d’amore, dopo aver scritto
negli intervalli della sua
pazzia
alcuni libri di cui poi
Cicerone curò la
pubblicazione, morì suicida nel
quarantaquattresimo anno di
età». Questi dati sono desunti,
in tutto o in parte, dal
De
poetis
di Svetonio (inizio II sec. d.C.),
di cui Gerolamo si serviva
abitualmente come fonte
per le notizie sui poeti latini. Le
notizie relative alla pazzia e al
suicidio di Lucrezio sono
controverse. Fonte di San
Gerolamo: Svetonio, oppure
leggenda nata in ambito
cristiano
per denigrare il poeta?
In una lettera al fratello
Quinto del 54 a.C. Cicerone
esprime un giudizio sul poema
lucreziano: «L’opera poetica di
Lucrezio è proprio come mi
scrivi: rivela uno splendido
ingegno, ma anche notevole
abilità artistica. Ma (ne
parleremo) quando verrai».
Secondo la filosofia epicurea
lo scopo della vita è il
piacere e si ottiene con
l’atarassia
(imperturbabilità, assenza di
turbamenti). Eliminazione
paure irrazionali e passioni
perturbatrici (amore, odio, ira,
cupidigia, ambizione). Ragione.
Le ragioni per cui Lucrezio
può essere definito “poeta
della ragione”: la lotta della
ragione contro le tenebre
dell’ignoranza e per far prevalere
la luce rasserenante della verità
contro errori e falsità.
Unica speranza di salvezza è la
ragione.
Lucrezio è per alcuni
studiosi pessimista, mentre per
altri non lo è dato che il
poeta
sostiene che è possibile per
l’essere umano, purché
aderisca alla verità epicurea,
trasformare positivamente una
situazione esistenziale difficile e
dolorosa, sconfiggendo la
sofferenza e conquistando la
felicità.
La parte anticonformistica
del messaggio lucreziano è
evidente nella condanna della
politica e della guerra.
Le opere
De rerum natura
-Poema epico-didascalico
scritto in esametri
suddiviso in 6 libri.
-Il titolo del poema di Lucrezio è
la traduzione
latina del greco
Perì physeos
(“Sulla natura”).
De rerum natura
, I, VV. 1-43
INVOCAZIONE ALLA DEA
Aeneadum genetrix, hominum
divomque voluptas,
Aeneadum = genitivo plurale
Genetrix = nominativo o
vocativo singolare
Hominum = genitivo plurale
Divomque = genitivo plurale +
congiunzione
Voluptas = nominativo o
vocativo singolare
alma Venus, caeli subter
labentia signa
Alma = aggettivo femminile,
nominativo o vocativo singolare
Venus = nominativo o vocativo
singolare
Caeli = genitivo singolare
Subter = avverbio, parte del
discorso non declinabile
Labentia = Dal verbo labor
“scivolare” Labens, aggettivo
participio presente, seconda
classe.
Neutro plurale, nominativo,
accusativo o vocativo.
Signa = Nominativo, accusativo
o vocativo.
quae mare navigerum, quae
terras frugiferentis
quae= pronome relativo,
nominativo o vocativo
mare = accusativo singolare
navigerum = aggettivo prima
classe, accusativo singolare
terras = accusativo plurale
frugiferentis = aggettivo seconda
classe. Genitivo neutro singolare.
concelebras, per te quoniam
genus omne animantum
concelebras = indicativo
presente, seconda persona
singolare
per = preposizione, parte del
discorso non declinabile
te = pronome personale
femminile, accusativo singolare
quoniam = congiunzione, parte
del discorso non declinabile
genus = sostantivo neutro terza
declinazione, nominativo o
accusativo o vocativo singolare
omne = sostantivo neutro terza
declinazione, nominativo o
accusativo o vocativo singolare
animantum = aggettivo participio
presente seconda classe, genitivo
plurale
5
concipitur visitque, exortum,
lumina solis,
concipitur = da concipior,
indicativo presente terza persona
singolare
visit = da viso, indicativo
presente terza persona singolare
exortum = da exorior, participio
supino
lumina = lumen, luminis, neutro.
Nominativo, accusativo o
vocativo plurale
solis = sol, solis. Maschile.
Genitivo singolare
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Vi = vis, vis –roboris, ablativo


singolare.
Inde ferae pecudes persultant
pabula laeta
Inde = avverbio, parte del
discorso non declinabile
Ferae = nominativo plurale
Pecudes = nominativo plurale.
Pecus, peculi
Persultant = da persulto,
indicativo presente terza persona
plurale
Pabula = pabulum, pabuli.
Laeta = laetus, laeta, laetum
15
et rapidos tranant amnis: ita
capta lepore
rapidos = aggettivo prima classe,
accusativo plurale maschile
tranant = da trano. Indicativo
presente terza persona plurale
amnis = amnis, amnis, sostantivo
maschile terza declinazione. =
amnes, accusativo plurale
ita = avverbio, parte del discorso
non declinabile
capta = da capio, participio
perfetto. Nominativo singolare
lepore = lepor, leporis,
sostantivo maschile terza
declinazione. Ablativo singolare
te sequitur cupide, quo
quamque inducere pergis.
te = pronome personale,
accusativo singolare
sequitur = da sequor. Indicativo
presente, terza persona singolare
cupide = avverbio, parte del
discorso non declinabile
quo = avverbio, parte del
discorso non declinabile
quamque = quique, quique,
quidque, pronome indefinito.
Accusativo femminile singolare
inducere = infinito presente
pergis = da pergo. Indicativo
presente seconda persona
singolare.
Denique per maria ac montis
fluviosque rapacis
Denique = avverbio, parte del
discorso non declinabile
Per = preposizione, parte del
discorso non declinabile
Maria = Mare, maris, sostantivo
neutro terza declinazione.
Accusativo plurale
Vi = vis, vis –roboris, ablativo
singolare.
Inde ferae pecudes persultant
pabula laeta
Inde = avverbio, parte del
discorso non declinabile
Ferae = nominativo plurale
Pecudes = nominativo plurale.
Pecus, peculi
Persultant = da persulto,
indicativo presente terza persona
plurale
Pabula = pabulum, pabuli.
Laeta = laetus, laeta, laetum
15
et rapidos tranant amnis: ita
capta lepore
rapidos = aggettivo prima classe,
accusativo plurale maschile
tranant = da trano. Indicativo
presente terza persona plurale
amnis = amnis, amnis, sostantivo
maschile terza declinazione. =
amnes, accusativo plurale
ita = avverbio, parte del discorso
non declinabile
capta = da capio, participio
perfetto. Nominativo singolare
lepore = lepor, leporis,
sostantivo maschile terza
declinazione. Ablativo singolare
te sequitur cupide, quo
quamque inducere pergis.
te = pronome personale,
accusativo singolare
sequitur = da sequor. Indicativo
presente, terza persona singolare
cupide = avverbio, parte del
discorso non declinabile
quo = avverbio, parte del
discorso non declinabile
quamque = quique, quique,
quidque, pronome indefinito.
Accusativo femminile singolare
inducere = infinito presente
pergis = da pergo. Indicativo
presente seconda persona
singolare.
Denique per maria ac montis
fluviosque rapacis
Denique = avverbio, parte del
discorso non declinabile
Per = preposizione, parte del
discorso non declinabile
Maria = Mare, maris, sostantivo
neutro terza declinazione.
Accusativo plurale
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