Riguarda energia,
telecomunicazioni, trasporti, poste. La liberalizzazione non genera automaticamente una forte
concorrenza. L'Italia è un paese poco aperto alla concorrenza; Meno concorrenza significa meno
crescita e meno innovazione: quindi meno opportunità per tutti; Liberalizzare vuol dire rimuovere
gli ostacoli che impediscono a nuove imprese di competere e, quindi, far calare i prezzi, con effetti
positivi per gli investimenti, il potere d’acquisto delle persone e la crescita economica; Si stima che
la piena liberalizzazione del settore dei servizi potrebbe produrre nel lungo termine la crescita.
L'Italia è un paese poco aperto alla concorrenza e al mercato. Soprattutto nel settore dei servizi,
esistono una serie di barriere alla competizione, legate o all'esistenza di norme che impediscono ai
consumatori di scegliere i prodotti e i produttori di loro gradimento, oppure all’intervento diretto
dello Stato nell’economia attraverso imprese che operano in regime di monopolio. Questa
condizione si traduce in un grave ostacolo alla crescita economica. Authority: Un'istituzione
pubblica con il compito di controllare la conduzione di un determinato settore dell'economia oppure
della società o dei servizi. Ha compiti di tipo propositivo (nuove norme), dispositivo (emanarle),
vigilanza e controllo, valutazione delle controversie. Le competenze dell'authority nascono dal
parlamento. Necessità di riforma: più indipendenza dalla politica, servirebbe authority a tutti i
servizi di rete, servirebbe una strategia delle liberalizzazioni. Esempio di Authority a livello
nazionale è l'AEEG, molte a livello locale. Controlla standard qualitativi e tariffari. Adeguamenti
tariffari: Spetta all'authority. Si parte dal considerare tutte le componenti di costo del servizio, che
costituiscono la tariffa base. L'adeguamento avviene tramite Price cap (il più conveniente), Rate of
Return (basato su Roi), Cost Plus. Price cap: protezione del prezzo a favore dell'utente. Si stabilisce
un incremento tariffario massimo consentito. Incentiva le imprese a migliorarsi. Rate of return: si
stabilisce un tasso di rendimento del capitale massimo. Provoca inefficienza Cost plus: la tariffa
viene stabilita solo una volta che i costi si sono manifestati. Relazione triangolare nei servizi
pubblici: Ente Pubblico → contratto di servizio → Azienda Erogatrice → carta dei servizi →
Stakeholder Ente pubblico: responsabile del servizio. Azienda erogatrice: soggetto pubblico o
privato. Stakeholder: chi è interessato al servizio (utenti ma anche azionisti, dipendenti, comunità,
ecc.). Necessaria sostenibilità economica, sociale e dei processi. Strumenti della regolazione: •
Contratto di servizio (tra Ente e Azienda): vengono stabiliti periodi di validità, programmi
d'esercizio, oneri finanziari, strumenti, garanzie, sanzioni, soluzioni di controversie. • Carta dei
servizi (tra Azienda e Stakeholder): nasce da un decreto legislativo del 93, è un contratto tra azienda
e utente. E' un mezzo attraverso il quale il soggetto che eroga il servizio pubblico, decreta gli
standard quantitativi e qualitativi della propria prestazione, impegnandosi nel continuo
monitoraggio e miglioramento delle proprie performance. Si ispira ai valori costituzionali. Info-
Qualità garantita-Valutazione servizio-Strumenti-Tutele- Obiettivi-Garanzie di servizio Strategie di
Riorientamento: Si determina un nuovo assetto per le imprese orientato al mercato e non al
monopolio. Sono 5: Focalizzazione – Diversificazione – Aggregazione – PPP (Partenariato
Pubblico-Privato) – Internazionalizzazione. • Focalizzazione: Puntare sul core business (destinare
ad un'unica attività più risorse, trascurandone altre = ricentraggio) – Processi di unbunding (attività
di separazione tra produzione, trasmissione, distribuzione e vendita). Comporta una leadership di
costo dovuta a specializzazione. • Diversificazione: Diversificare le attività dell'impresa, offrire più
servizi (es. Eni: Gas – luce – carburanti) = strategia multiutility. Principio del One Shop Stop
(fidelizzazione del cliente ad un unico negozio). 1. Si analizza il valore di ciascuna area formando la
catena del valore, si creano sinergie tra di esse (es. unico call center), si stabiliscono gli obiettivi da
raggiungere, si detemina la soddisfazione degli investitori e dei clienti, si monitora il
macroambiente (remunerazione capitale, prezzo materie prime, clima). • Aggregazione: Avviene
tramite accordi di cooperazione (semplice alleanza) o fusioni ed acquisizioni (complessa alleanza).
Favoriscono sviluppo attraverso: centralizzazione servizi, rafforzamento capacità d'acquisto,
ottimizzazione investimenti. Governance ben strutturata. Scopi: economia di scala, espansione
internazionale, miglioramento qualità, più potere contrattuale. Ma diversi punti critici:
ridimensionamento organico, integrazioni funzioni/sistemi/culture aziendali. Holding: gruppi di
imprese complesse, può essere finanziaria (solo controllo finanziario), operativo (entrambi), o
ibridi. • Partenariato Pubblico-privato: Collaborazioni tra soggetti pubblici e privati. Si basano
sull'innovazione (digitale o informatica), applicata a tutti gli aspetti, che porta benifici: riduzioni
costi di gestione, servizio più efficiente. Libro verde (2011): non è un regolamento, ma una serie di
documenti della CE per stimolare dibattiti su determinati argomenti, al fine di migliorare
conoscenze e regole d'azione, quindi per una maggiore efficienza del mercato europeo, soprattutto
sugli appalti. Appalti: procedura aperta o ristretta (riservata solo ad aziende con licenze). Due tipi
promossi dalla CE: dialogo competitivo e pre-commerciale. Nel primo caso, vi è un costante
relazionarsi da parte dell'amm.pubbl con ciascuno dei soggetti partecipanti agli appalti, al fine di
trae idee e soluzioni da discutere e individuare quale impresa potrebbe raggiungere meglio il
risultato. Nel secondo caso si “suggerisce” (vedi libro verde) di fare gare d'appalto sulla ricerca, al
fine di concentrarsi meglio sullo sviluppo e promuovendo servizi sempre innovativi. •
Internazionalizzazione: Nasce dall'avvio della liberalizzazione. La scelta del mercato int. è legata a
mantenere quote di mercato. Il grado di internaz. é molto limitato qui, sono più le aziende straniere
che entrano che non le nostre ad uscire. Gestore dei Servizi Energetici: GSE formato da AU
(acquirente unico) e GME (gestore mercati energetici). Garanzia d'origine: accerta che l'energia
provenga da fonti rinnovabili, facoltativa, rilasciata dal GSE su richiesta del produttore. Irex: indice
che fornisce info sull'andamento delle aziende in borsa con core business le risorse rinnovabili.
Conto energia: il settore delle energie rinnovabili è incentivato, è un sistema di incentivazione che
di anno in anno va però impoverendosi a svantaggio degli operatori che minacciano di ritirarsi dal
settore. Remunera con apposite tariffe incentivanti (per vent'anni). In Italia c'è incapacità di
competizione con l'Asia per le produzioni fotovoltaiche e non solo di scarsa qualità. Acquirente
unico (AU): altro soggetto istituzionale dopo il Gme. Pur essendo, quello dell'EE, un mercato
libero, non è semplice acquistare da chi si vuole (così come fanno le imprese). L'AU costituisce un
servizio di maggior tutela per l'utenza domestica, infatti ha l'obiettivo di acquistare l'EE dai fornitori
più convenienti, per poi darlo ai distributori che poi lo cedono direttamente ai consumatori. GME:
Stimola la concorrenza nelle attività di produzione e vendita, e crea i presupposti per una
piattaforma di mercato, deve favorire la massima efficienza. Ha anche il compito di gestire alcuni
certificati che hanno influenza nei mercati: certificati verdi (sono una forma di incentivazione alla
produzione di EE che certifica che l'EE deriva da fonti rinnovabili; obbligo per i produttori di
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Liberalizzazione: Sancisce il
passaggio al mercato della libera
concorrenza. Riguarda energia,
telecomunicazioni, trasporti,
poste. La liberalizzazione non
genera automaticamente una
forte
concorrenza. L'Italia è un paese
poco aperto alla concorrenza;
Meno concorrenza significa
meno
crescita e meno innovazione:
quindi meno opportunità per
tutti; Liberalizzare vuol dire
rimuovere
gli ostacoli che impediscono a
nuove imprese di competere e,
quindi, far calare i prezzi, con
effetti
positivi per gli investimenti, il
potere d’acquisto delle persone e
la crescita economica; Si stima
che
la piena liberalizzazione del
settore dei servizi potrebbe
produrre nel lungo termine la
crescita.
L'Italia è un paese poco aperto
alla concorrenza e al mercato.
Soprattutto nel settore dei
servizi,
esistono una serie di barriere alla
competizione, legate o
all'esistenza di norme che
impediscono ai
consumatori di scegliere i
prodotti e i produttori di loro
gradimento, oppure
all’intervento diretto
dello Stato nell’economia
attraverso imprese che operano
in regime di monopolio. Questa
condizione si traduce in un grave
ostacolo alla crescita economica.
Authority: Un'istituzione
pubblica con il compito di
controllare la conduzione di un
determinato
settore dell'economia oppure
della società o dei servizi. Ha
compiti di tipo propositivo
(nuove
norme), dispositivo (emanarle),
vigilanza e controllo, valutazione
delle controversie. Le
competenze
dell'authority nascono dal
parlamento. Necessità di riforma:
più indipendenza dalla politica,
servirebbe authority a tutti i
servizi di rete, servirebbe una
strategia delle liberalizzazioni.
Esempio
di Authority a livello nazionale è
l'AEEG, molte a livello locale.
Controlla standard qualitativi e
tariffari.
Adeguamenti tariffari: Spetta
all'authority. Si parte dal
considerare tutte le componenti
di costo
del servizio, che costituiscono la
tariffa base.
L'adeguamento avviene tramite
Price cap (il più conveniente),
Rate of Return (basato su Roi),
Cost
Plus.
Price cap: protezione del prezzo
a favore dell'utente. Si stabilisce
un incremento tariffario massimo
consentito. Incentiva le imprese
a migliorarsi.
Rate of return: si stabilisce un
tasso di rendimento del capitale
massimo. Provoca inefficienza
Cost plus: la tariffa viene
stabilita solo una volta che i costi
si sono manifestati.
Relazione triangolare nei servizi
pubblici: Ente Pubblico →
contratto di servizio → Azienda
Erogatrice → carta dei servizi →
Stakeholder
Ente pubblico: responsabile del
servizio. Azienda erogatrice:
soggetto pubblico o privato.
Stakeholder: chi è interessato al
servizio (utenti ma anche
azionisti, dipendenti, comunità,
ecc.).
Necessaria sostenibilità
economica, sociale e dei
processi.
Strumenti della regolazione:
• Contratto di servizio (tra
Ente e Azienda): vengono
stabiliti periodi di validità,
programmi
d'esercizio, oneri finanziari,
strumenti, garanzie, sanzioni,
soluzioni di controversie.
• Carta dei servizi (tra Azienda
e Stakeholder): nasce da un
decreto legislativo del 93, è un
contratto tra azienda e utente. E'
un mezzo attraverso il quale il
soggetto che eroga il servizio
pubblico, decreta gli standard
quantitativi e qualitativi della
propria prestazione,
impegnandosi nel continuo
monitoraggio e miglioramento
delle proprie performance. Si
ispira ai valori costituzionali.
Info-Qualità garantita-
Valutazione servizio-Strumenti-
Tutele-
Obiettivi-Garanzie di servizio
Strategie di Riorientamento: Si
determina un nuovo assetto per
le imprese orientato al mercato e
non al monopolio. Sono 5:
Focalizzazione –
Diversificazione – Aggregazione
– PPP (Partenariato
Pubblico-Privato) –
Internazionalizzazione.
• Focalizzazione: Puntare sul
core business (destinare ad
un'unica attività più risorse,
trascurandone altre =
ricentraggio) – Processi di
unbunding (attività di
separazione tra
produzione, trasmissione,
distribuzione e vendita).
Comporta una leadership di
costo dovuta
a specializzazione.
• Diversificazione:
Diversificare le attività
dell'impresa, offrire più servizi
(es. Eni: Gas –
luce – carburanti) = strategia
multiutility. Principio del One
Shop Stop (fidelizzazione del
cliente ad un unico negozio). 1.
Si analizza il valore di ciascuna
area formando la catena del
valore, si creano sinergie tra di
esse (es. unico call center), si
stabiliscono gli obiettivi da
raggiungere, si detemina la
soddisfazione degli investitori e
dei clienti, si monitora il
macroambiente (remunerazione
capitale, prezzo materie prime,
clima).
• Aggregazione: Avviene
tramite accordi di cooperazione
(semplice alleanza) o fusioni ed
acquisizioni (complessa
alleanza). Favoriscono sviluppo
attraverso: centralizzazione
servizi,
rafforzamento capacità
d'acquisto, ottimizzazione
investimenti. Governance ben
strutturata.
Scopi: economia di scala,
espansione internazionale,
miglioramento qualità, più potere
contrattuale. Ma diversi punti
critici: ridimensionamento
organico, integrazioni
funzioni/sistemi/culture
aziendali.
Holding: gruppi di imprese
complesse, può essere finanziaria
(solo controllo finanziario),
operativo (entrambi), o ibridi.
• Partenariato Pubblico-
privato: Collaborazioni tra
soggetti pubblici e privati. Si
basano
sull'innovazione (digitale o
informatica), applicata a tutti gli
aspetti, che porta benifici:
riduzioni costi di gestione,
servizio più efficiente. Libro
verde (2011): non è un
regolamento, ma una serie di
documenti della CE per
stimolare dibattiti su determinati
argomenti, al fine di migliorare
conoscenze e regole d'azione,
quindi per una maggiore
efficienza del mercato europeo,
soprattutto sugli appalti.
Appalti: procedura aperta o
ristretta (riservata solo ad
aziende con licenze). Due tipi
promossi dalla CE: dialogo
competitivo e pre-commerciale.
Nel primo caso, vi è un costante
relazionarsi da parte
dell'amm.pubbl con ciascuno dei
soggetti partecipanti agli appalti,
al
fine di trae idee e soluzioni da
discutere e individuare quale
impresa potrebbe raggiungere
meglio il risultato. Nel secondo
caso si “suggerisce” (vedi libro
verde) di fare gare d'appalto
sulla ricerca, al fine di
concentrarsi meglio sullo
sviluppo e promuovendo servizi
sempre
innovativi.
• Internazionalizzazione:
Nasce dall'avvio della
liberalizzazione. La scelta del
mercato int. è
legata a mantenere quote di
mercato. Il grado di internaz. é
molto limitato qui, sono più le
aziende straniere che entrano che
non le nostre ad uscire.
Gestore dei Servizi Energetici:
GSE formato da AU (acquirente
unico) e GME (gestore mercati
energetici).
Garanzia d'origine: accerta che
l'energia provenga da fonti
rinnovabili, facoltativa, rilasciata
dal
GSE su richiesta del produttore.
Irex: indice che fornisce info
sull'andamento delle aziende in
borsa con core business le risorse
rinnovabili.
Conto energia: il settore delle
energie rinnovabili è incentivato,
è un sistema di incentivazione
che
di anno in anno va però
impoverendosi a svantaggio
degli operatori che minacciano di
ritirarsi dal
settore. Remunera con apposite
tariffe incentivanti (per
vent'anni).
In Italia c'è incapacità di
competizione con l'Asia per le
produzioni fotovoltaiche e non
solo di
scarsa qualità.
Acquirente unico (AU): altro
soggetto istituzionale dopo il
Gme. Pur essendo, quello
dell'EE, un
mercato libero, non è semplice
acquistare da chi si vuole (così
come fanno le imprese). L'AU
costituisce un servizio di
maggior tutela per l'utenza
domestica, infatti ha l'obiettivo
di acquistare
l'EE dai fornitori più
convenienti, per poi darlo ai
distributori che poi lo cedono
direttamente ai
consumatori.
GME: Stimola la concorrenza
nelle attività di produzione e
vendita, e crea i presupposti per
una
piattaforma di mercato, deve
favorire la massima efficienza.
Ha anche il compito di gestire
alcuni
certificati che hanno influenza
nei mercati: certificati verdi
(sono una forma di
incentivazione alla
produzione di EE che certifica
che l'EE deriva da fonti
rinnovabili; obbligo per i
produttori di
a specializzazione.
• Diversificazione:
Diversificare le attività
dell'impresa, offrire più servizi
(es. Eni: Gas –
luce – carburanti) = strategia
multiutility. Principio del One
Shop Stop (fidelizzazione del
cliente ad un unico negozio). 1.
Si analizza il valore di ciascuna
area formando la catena del
valore, si creano sinergie tra di
esse (es. unico call center), si
stabiliscono gli obiettivi da
raggiungere, si detemina la
soddisfazione degli investitori e
dei clienti, si monitora il
macroambiente (remunerazione
capitale, prezzo materie prime,
clima).
• Aggregazione: Avviene
tramite accordi di cooperazione
(semplice alleanza) o fusioni ed
acquisizioni (complessa
alleanza). Favoriscono sviluppo
attraverso: centralizzazione
servizi,
rafforzamento capacità
d'acquisto, ottimizzazione
investimenti. Governance ben
strutturata.
Scopi: economia di scala,
espansione internazionale,
miglioramento qualità, più potere
contrattuale. Ma diversi punti
critici: ridimensionamento
organico, integrazioni
funzioni/sistemi/culture
aziendali.
Holding: gruppi di imprese
complesse, può essere finanziaria
(solo controllo finanziario),
operativo (entrambi), o ibridi.
• Partenariato Pubblico-
privato: Collaborazioni tra
soggetti pubblici e privati. Si
basano
sull'innovazione (digitale o
informatica), applicata a tutti gli
aspetti, che porta benifici:
riduzioni costi di gestione,
servizio più efficiente. Libro
verde (2011): non è un
regolamento, ma una serie di
documenti della CE per
stimolare dibattiti su determinati
argomenti, al fine di migliorare
conoscenze e regole d'azione,
quindi per una maggiore
efficienza del mercato europeo,
soprattutto sugli appalti.
Appalti: procedura aperta o
ristretta (riservata solo ad
aziende con licenze). Due tipi
promossi dalla CE: dialogo
competitivo e pre-commerciale.
Nel primo caso, vi è un costante
relazionarsi da parte
dell'amm.pubbl con ciascuno dei
soggetti partecipanti agli appalti,
al
fine di trae idee e soluzioni da
discutere e individuare quale
impresa potrebbe raggiungere
meglio il risultato. Nel secondo
caso si “suggerisce” (vedi libro
verde) di fare gare d'appalto
sulla ricerca, al fine di
concentrarsi meglio sullo
sviluppo e promuovendo servizi
sempre
innovativi.
• Internazionalizzazione:
Nasce dall'avvio della
liberalizzazione. La scelta del
mercato int. è
legata a mantenere quote di
mercato. Il grado di internaz. é
molto limitato qui, sono più le
aziende straniere che entrano che
non le nostre ad uscire.
Gestore dei Servizi Energetici:
GSE formato da AU (acquirente
unico) e GME (gestore mercati
energetici).
Garanzia d'origine: accerta che
l'energia provenga da fonti
rinnovabili, facoltativa, rilasciata
dal
GSE su richiesta del produttore.
Irex: indice che fornisce info
sull'andamento delle aziende in
borsa con core business le risorse
rinnovabili.
Conto energia: il settore delle
energie rinnovabili è incentivato,
è un sistema di incentivazione
che
di anno in anno va però
impoverendosi a svantaggio
degli operatori che minacciano di
ritirarsi dal
settore. Remunera con apposite
tariffe incentivanti (per
vent'anni).
In Italia c'è incapacità di
competizione con l'Asia per le
produzioni fotovoltaiche e non
solo di
scarsa qualità.
Acquirente unico (AU): altro
soggetto istituzionale dopo il
Gme. Pur essendo, quello
dell'EE, un
mercato libero, non è semplice
acquistare da chi si vuole (così
come fanno le imprese). L'AU
costituisce un servizio di
maggior tutela per l'utenza
domestica, infatti ha l'obiettivo
di acquistare
l'EE dai fornitori più
convenienti, per poi darlo ai
distributori che poi lo cedono
direttamente ai
consumatori.
GME: Stimola la concorrenza
nelle attività di produzione e
vendita, e crea i presupposti per
una
piattaforma di mercato, deve
favorire la massima efficienza.
Ha anche il compito di gestire
alcuni
certificati che hanno influenza
nei mercati: certificati verdi
(sono una forma di
incentivazione alla
produzione di EE che certifica
che l'EE deriva da fonti
rinnovabili; obbligo per i
produttori di
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