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1 Elenco Ceramica e Pittura Età proto-geometrica e geometrica (secoli X-VIII a.C.

) Zona
di maggiore sviluppo: Atene → Fiume Eridanio → forniva acqua e argilla. Stile
protogeometrico (1050-900 a.C.) - Conservazione dei liquidi. - Anfore, oinochioai,
crateri, skypoi. - Decorazione geometrica → linea ondulata (trad. micenea), bande
larghe, linee, triangoli, losanghe, quadrati, elementi a compasso. - Bande a campitura
nera sulle parti meno visibili come collo e piede. Stile geometrico antico (900-850 a.C.)
- Ripresa dei contatti con il vicino Oriente → comparsa dell’oro. - Anfore per la raccolta
dei liquidi e i corredi delle tombe femminili, i crateri per mescolare acqua e vino e
corredi tombe maschili. - Decorazione ritmo e ispirazione geometrica però con un
lento progredire degli elementi a compasso. - Ampie superfici campite di nero. Stile
geometrico medio (850-750 a.C.) - Compaiono gli animali e le figure a silhouette. -
Utilizzati come sema (segnacolo della tomba) assumono dimensioni monumentali =
esprimono la levatura sociale del defunto. - Oltre a crateri e Anfore compaiono le
pissidi con coperchi a cavallini fittili. - Skyphos di Eulesi (fase avanzata del geometrico
medio): Campitura nera su gran parte del vaso + linee geometriche sul collo. Nella
parte centrale ci sono scene dipinte diverse per ogni lato: a) attracco di una nave con
uccello. b) battaglia con caduti. Storia di un ricco personaggio che partecipò a
spedizioni via mare. Stile geometrico tardo (750-700 a.C.) - Decorazione si espande su
tutta la superficie del vaso e si moltiplicano le scene figurate entro pannelli metopali o
fregi sovrapposti. - Scene: trasporto o esposizione del defunto; scene dell’Iliade o
Odissea. - La figura umana non è semplificata: Donne seni e tunica; Uomini nudi con
articolazioni forti e accompagnato da lance o scudi = corpo come pluralità di elementi
interagenti. Intono al 760 a.C. inizia la sua attività la bottega del Dipylon ad Atene. Da
qui provengono molti vasi. Da qui provengono: - Anfora con scena di prothesis , 760
a.C.: Donna o uomo avvolto in un telo. Grande drammaticità; una figura si aggrappa al
telo gli altri portano le mani alla testa. Tono privato. - Cratere con scena di ekphorà,
leggermente antecedente all’anfora: L’intera comunità partecipa al trasporto del
defunto; viene trasportato da una coppia di cavalli. Allusione a giochi funebri. Fregi
sovrapposti. 2 - Coppa di nestore : Prodotta a Rodi e portata in Occidente. Iscrizione→
allusione all’eroe Nestore, ribadisce i valori dell’epoca → più antichi esempi della
scrittura greca (appresa dai fenici) → scambi commerciali via mare o per cercare
condizioni di via migliori colonizzazione arcaica tra VII e VI secolo a.C. Età
orientalizzante (secolo VII a.C.) 1. Ceramiche protocorinzie: - Sapiente uso della
policromia e riuscita composizione figurata. - Sono vasi di piccole dimensioni →
ceramica sottile → unguentari e arybollai. - Argilla chiara decorate con pittura rossa,
bruna o nera. - Tendenza a decorare piuttosto che a narrare qualcosa. Protocorinzio
antico (720-790 a.C.) - Nuovi elementi decorativi (animali), no ordine compositivo. -
Fregi sovrapposti su filetti e fasce e sfondi con rosette, trecce e spirali. - Ispirazione
orientale. - Tecnica silhouette o a contorno. Protocorinzio medio (690-650 a.C.) -
Figure episodi del mito e/o antichi racconti. - Elementi figurativi inseriti nei fregi
sfondo non completamente libero da elementi geometrici/ decorativi. - Nuova tecnica
a figure nere (silhouette+dettagli) → personaggi e animali sono resi con più chiarezza,
potenza e monumentalità. - Aryballos di Tebe : Lotta Bellerofonte e chimere + sfingi
ad uso decorativo; Sotto caccia alla lepre. Protocorinzio tardo (650-630 a.C.) - Si
sviluppa la forma dell’olpe → imboccatura ampia, profilo a S, una sola ansa. - Le figure
perdono vigore e vivacità dello stile precedente → verso uno stile manierista che
porterà al suo declino nel periodo transizionale. - Stile a figure nere raggiunge max
espressione → le figure sono libere da riempitivi geometrici, con un principio
prospettico rudimentale ma efficace con ritocchi policromi. - Olpe Chigi : 640 a.C.
segna il passaggio tra P.M. e P.T. È un’eccezione nella tipologia descritta prima
riguardo la vivacità. Fregi/manifesto morale del percorso di formazione di un giovane
corinzio: 1. Opliti e suonatore di liuto → Forza militare di Corinto → Guerra di Troia →
“nozze sbagliate” premio (Elena) ottenuto contro giustizia. 2. Caccia al leone →
episodio mitico del giudizio di Paride e quindi l’unione con Elena → premio = nozze
splendide. 3. Caccia di lepri e volpi → seconda fatica del giovane. 2. Ceramica
protoattica (fine VIII secolo- ultimi 30 anni del VII secolo) - Si sviluppa Hydria → vaso a
tre anse. - Spunti geometrici (forma e decorazione) + spunti nuovi (Palmette ed
episodi→ lotte con animali) - Tecnica a silhouette → campiture a puntini o rese
mediante graffiti. 5 profondità. Viaggio di Dioniso su una nave da dove fioriscono
grappoli d’uva → kylix. Intorno al 530 a.C. fiorisce ad Atene la tecnica a figure rosse. -
Cromia ribaltata → il fondo viene campito a vernice, mentre le figure, disegnate a
contorno, restano risparmiate dal colore rosso dell’argilla. - Dettagli non più graffiti
con la punta metallica ma tracciati con il pennello, con la possibilità di dosare
l’intensità della vernice dalla linea a rilievo a quella diluita. - Resa più particolareggiata
e realistica dell’anatomia e dei panneggi→ superamento della forzata
bidimensionalità delle figure nere e possibilità di condurre una ricerca sulla struttura
anatomica del corpo umano e la sua articolazione nello spazio. Eracle a simposio,
pittore di Andokides, 530-515 a.C.: Eracle è sdraiato sulla kline con un kantharos in
mano. Più tecniche utilizzate ma il pittore si sente ancora più a suo agio con le figure
nere, molteplici personaggi → migliore è la resa anatomica del torace dell’eroe. Il
busto del coppiere ardito. Sul lato a figure rosse il maestro si limita ad inserire i soli
personaggi indispensabili per la comprensione del tema (Eracle e Atena) poco abile
resa tridimensionale del busto dell’eroe ma riesce ad ornare la veste della dea e il
materasso e il cuscino del kline. Eracle è un oggetto molto caro ad Atene di Pisistrato
e viene rappresentato sempre con raffinatezza e grazia senza cedere ai toni di
violenza. I pionieri delle figure rosse (520-500 a.C.) Sono personaggi colti che amano
raffigurarsi come partecipanti alla vita sociale dell’Atene di classe medio-alta. Non
sono noti grazie alle fonti letterarie ma dai vasi stessi → dalle scene dipinte e
dall’impiego disinvolto delle scritte, delle battute e dei motteggi che si scambiavano in
una sana rivalità. Conosciamo i nomignoli con cui si firmano: Euphronios (il saggio);
Euthymides (il buono); Smikròs (il piccoletto). 1. Euphronios = inizia nel 520 come
pittore, 500-470 come vasaio. Dipinge soggetti spesso originali su grandi vasi,
specialmente crateri a calice, le cui pareti consentono di creare larghe composizioni
Temi mitici rari, scene di palestra, kòmos e musica sfruttando al massimo le possibilità
della linea –a rilievo, diluita o sfumata- nel rendimento plastico dell’anatomia umana.
Trasporto del cadavere di Sarpedonte (figlio di Zeus principe di Licia), ucciso da
Patroclo, da parte di Hypnos e Thanatos. NB interesse del pittore per la resa del corpo
umano e la sua collocazione nello spazio, Sarpedonte raffigurato con corpo statuario
abbandonato ma non privo di alcune durezze (braccio destro). Disegno è nervoso e
molto accurato, superbo uso della vernice. New York, Metropolitan Museum. Cratere
con Eracle e Anteo di Parigi, Scena della palestra sul cratere di Capua, Donne a
banchetto psyktèr dell’Ermitage spicca una notevole sensibilità anatomica. In quello
dell’Ermitage si raffigura come un raffinato cittadino ateniese. 2. Euthymides
rivaleggia con Euphronios, nell’anfora di Monaco con comasti danzanti in pose
complesse. Qui troviamo la scritta “Come mai Euphoronios” nella quale si è inteso
leggere il vanto della superiorità di Euthymides. 6 Non è un imitatore di Eufronio →
contrappone alla potenza formale del rivale un’intima grazia mondana con cui dipinge
figure rese con garbo ed eleganza, mostrando grandi capacità compositive nel
campire i pannelli metopali delle anfore in genere con 3 o 4 personaggi. Su altro lato
raffigurata la partenza di Ettore, in atto di armarsi tra Ecuba e Priamo: attenzione alla
resa dell’anatomia e del movimento. Egli fa un uso libero e disinvolto delle iscrizioni,
nominando più volte se stesso e il padre, Pollias. 3. Euthymides raffigurato a sua volta
da Phintias come un giovane elegante mentre suona di fronte a un maestro → gli
artisti sono legati da relazioni interpersonali strette, di amicizia o bottega. Accanto alla
decorazione di grandi vasi artigiani decorano anche Kylikes e recipienti di piccole
dimensioni. Non facili da definire in raggruppamenti stilistici: - grande mobilità di
botteghe; - diffusa omogeneità dei soggetti (soprattutto scene di simposio, di palestra
e dionisiache); - influenza dei Pionieri. Età dello stile severo (480-450 a.C.) - La
produzione a figure rosse raddoppia il suo volume conquistando il mercato
soprattutto etrusco. - Due maestranze: Pittore di Kleophrades e il Pittore di Berlino →
colgono il passaggio dallo stile tardoarcaico a quello severo. Kleophrades: vasi
generalmente con scene mitologiche, preferibilmente consacrate alla sfera dionisiaca
ma anche soggetti troiani, aderenti al modello omerico. Sensibilità plastica nel
disegno delle figure. Hydria da Nola = drammatico affresco dell’ultima notte di Troia,
un crescendo di nefandezze che culmina nell’atto impietoso di Neottolemo che con la
sua machaira uccide Priamo sull’altare con Astianatte morto sulle ginocchia. Pittore di
Berlino (500-480): ceramografo assai prolifico (ca. 300 vasi), molto raffinato. In
entrambi i pittori i corpi maschili sono alti e slanciati con ampi pettorali e muscoli
addominali puntualmente indicati riflettono la ricerca anatomica tipica di questo
momento. Emblematica è la coppa della fonderia che rappresenta una vivace scena di
bottega con particolari oggetti ripresi dal vero. Sono rappresentati la realizzazione di
lavori di rifinitura di due grandi bronzi in movimento, un guerriero e un atleta.
L’interesse nei confronti della ponderazione e di una resa più naturalistica del corpo
umano → l’occhio si apre verso l’interno spostando in avanti la pupilla. I panneggi
alternano le pieghe arcaiche a coda di rondine alla caduta verticale dello stile severo. I
volti perdono l’angolosità arcaica in favore di un mento più tondo e pronunciato, naso
largo e bocca piccola e carnosa. Si sviluppa la decorazione della coppa (kylikes) →
difficoltà decorazione interna ed esterna. Nel secondo quarto del V secolo i pittori
ateniesi si dividono in: 7 1. Manieristi che continuano con lo stile tardo arcaico; 2. I
pittori protoclassici che prendono esempio dai maestri della pittura parietale →
Hidrya del pittore di Leningrado → pittori e maestri intenti a decorare dei vasi +
decoratrice donna → figure sottili, teste piccole. Gli iniziatori della grande pittura sono
concordemente Polignoto di Taso e Micone di Atene, entrambi pittori e bronzisti.
Secondo Plinio il Vecchio, Polignoto fu il primo a rendere la differenza dei caratteri e
degli stati d’animo nelle varie figure dipinte. Il pittore, piuttosto che rappresentare gli
episodi più drammatici degli eventi raffigurati, preferiva il momento che li precedeva o
li seguiva, i personaggi erano disposti in ordine sparso o a gruppi su più livelli + ricerca
della terza dimensione. Più mosse e agitate dovevano essere le scene dipinte da
Micone, fig. 4.69 (ricostruzione dell’affresco con la battaglia di Maratona), scene di
battaglia ricche di scorci e di movimento; sono verosimilmente un riflesso delle sue
Amazzonomachie quelle dipinte sui vasi attici dello stile severo. Se la grande pittura
dello stile severo è irrimediabilmente perduta ci sono giunti alcuni originali dalle
poleis dell’Italia meridionale, risalenti al 480-470 a.C. come la decorazione della
Tomba del Tuffatore di Poseidonia a Salerno una sepoltura a cassa di lastre di calcare
locale, ove si rappresenta il tuffo simbolico dal mondo della vita a quello
dell’oltretomba. Lo stile e la composizione delle scene sono prettamente greche come
risulta dai confronti con le pitture vascolare a figure rosse. È invece ellenico l’uso di
affrescare la tomba tipico del mondo etrusco e della periferia del mondo greco → città
di Posedonia ibrida nel modo di attuare le sepolture poiché a confine tra il mondo
greco e etrusco. Le pitture davano importanza alla resa anatomica, alla vivacità dei
gesti e degli atteggiamenti, alla complessità del programma decorativo e sappiamo
che decoravano i templi e i monumenti principali delle città magnogreche. Età classica
(secolo V a.C.) Nella seconda metà del V secolo la pittura su cavalletto continua a
studiare i mezzi per rendere la profondità dello spazio e la tridimensionalità delle
figure, mentre la ceramica recepisce l’influenza delle arti maggiori perdendo quello
slancio creativo che aveva caratterizzato le prime generazioni di ceramografi a figure
rosse. 1. Agatarco→ è uno dei pittori che operano in questo periodo, a lui sembra si
debba la riuscita della rappresentazione tridimensionale; 2. Apollodoro → coevo a
Agatarco, aveva compiuto, invece, studi sui colori e sul chiaroscuro per aumentare la
profondità spaziale; Delle conquiste della pittura ne abbiamo una eco nella
ceramografia contemporanea. Diventano particolarmente frequenti in questo periodo
le scene di partenza del guerriero forse dettate dalla guerra incombente e facilmente
leggibili in chiave funeraria = partenza definitiva per l’aldilà. Nell’ultimo decennio del V
secolo, dipinge vasi di grandi dimensioni con figure disposte su diversi piani arricchiti
di dorature, per rappresentare in modo più veristico i gioielli che ornano le numerose
figure. Con questi vasi termina la grande stagione della ceramica attica, che continua
nel secolo successivo con opere più modeste, dipinte con temi dionisiaci e scene di
genere. L’esperienza e la tecnica dei pittori e dei ceramografi attici darà vita, poco
dopo la metà del V secolo, alla produzione
Ceramica, pittura, mosaico Bejor,
Appunti di Archeologia
Università degli Studi di Roma La Sapienza

Prof. Marcello Barbanera

Archeologia
1
Elenco Ceramica e Pittura
Età proto-geometrica e geometrica
(secoli X-VIII a.C.)
Zona di maggiore sviluppo: Atene
→ Fiume Eridanio → forniva acqua
e argilla.
Stile protogeometrico (1050-900
a.C.)
- Conservazione dei liquidi.
- Anfore, oinochioai, crateri,
skypoi.
- Decorazione geometrica → linea
ondulata (trad. micenea), bande
larghe, linee, triangoli,
losanghe, quadrati, elementi a
compasso.
- Bande a campitura nera sulle parti
meno visibili come collo e piede.
Stile geometrico antico (900-850
a.C.)
- Ripresa dei contatti con il vicino
Oriente → comparsa dell’oro.
- Anfore per la raccolta dei liquidi e
i corredi delle tombe femminili, i
crateri per mescolare
acqua e vino e corredi tombe
maschili.
- Decorazione ritmo e ispirazione
geometrica però con un lento
progredire degli elementi a
compasso.
- Ampie superfici campite di nero.
Stile geometrico medio (850-750
a.C.)
- Compaiono gli animali e le figure
a silhouette.
- Utilizzati come sema (segnacolo
della tomba) assumono dimensioni
monumentali =
esprimono la levatura sociale del
defunto.
- Oltre a crateri e Anfore
compaiono le pissidi con coperchi a
cavallini fittili.
- Skyphos di Eulesi (fase avanzata
del geometrico medio):
Campitura nera su gran parte del
vaso + linee geometriche sul collo.
Nella parte centrale ci sono scene
dipinte diverse per ogni lato:
a) attracco di una nave con uccello.
b) battaglia con caduti.
Storia di un ricco personaggio che
partecipò a spedizioni via mare.
Stile geometrico tardo (750-700
a.C.)
- Decorazione si espande su tutta la
superficie del vaso e si moltiplicano
le scene figurate
entro pannelli metopali o fregi
sovrapposti.
- Scene: trasporto o esposizione del
defunto; scene dell’Iliade o Odissea.
- La figura umana non è
semplificata: Donne seni e tunica;
Uomini nudi con articolazioni forti
e accompagnato da lance o scudi =
corpo come pluralità di elementi
interagenti.
Intono al 760 a.C. inizia la sua
attività la bottega del Dipylon ad
Atene. Da qui provengono molti
vasi. Da qui provengono:
- Anfora con scena di prothesis ,
760 a.C.:
Donna o uomo avvolto in un telo.
Grande drammaticità; una figura si
aggrappa al telo gli altri portano le
mani alla testa.
Tono privato.
- Cratere con scena di ekphorà,
leggermente antecedente all’anfora:
L’intera comunità partecipa al
trasporto del defunto; viene
trasportato da una coppia di
cavalli.
Allusione a giochi funebri.
Fregi sovrapposti.
2
- Coppa di nestore :
Prodotta a Rodi e portata in
Occidente.
Iscrizione→ allusione all’eroe
Nestore, ribadisce i valori
dell’epoca → più antichi esempi
della scrittura greca (appresa dai
fenici) → scambi commerciali via
mare o per cercare
condizioni di via migliori
colonizzazione arcaica tra VII e VI
secolo a.C.
Età orientalizzante (secolo VII a.C.)
1. Ceramiche protocorinzie:
- Sapiente uso della policromia e
riuscita composizione figurata.
- Sono vasi di piccole dimensioni
→ ceramica sottile → unguentari e
arybollai.
- Argilla chiara decorate con pittura
rossa, bruna o nera.
- Tendenza a decorare piuttosto che
a narrare qualcosa.
Protocorinzio antico (720-790 a.C.)
- Nuovi elementi decorativi
(animali), no ordine compositivo.
- Fregi sovrapposti su filetti e fasce
e sfondi con rosette, trecce e spirali.
- Ispirazione orientale.
- Tecnica silhouette o a contorno.
Protocorinzio medio (690-650 a.C.)
- Figure episodi del mito e/o antichi
racconti.
- Elementi figurativi inseriti nei
fregi sfondo non completamente
libero da elementi
geometrici/ decorativi.
- Nuova tecnica a figure nere
(silhouette+dettagli) → personaggi
e animali sono resi con più
chiarezza, potenza e monumentalità.
- Aryballos di Tebe :
Lotta Bellerofonte e chimere +
sfingi ad uso decorativo; Sotto
caccia alla lepre.
Protocorinzio tardo (650-630 a.C.)
- Si sviluppa la forma dell’olpe →
imboccatura ampia, profilo a S, una
sola ansa.
- Le figure perdono vigore e
vivacità dello stile precedente →
verso uno stile manierista che
porterà al suo declino nel periodo
transizionale.
- Stile a figure nere raggiunge max
espressione → le figure sono libere
da riempitivi
geometrici, con un principio
prospettico rudimentale ma efficace
con ritocchi policromi.
- Olpe Chigi :
640 a.C. segna il passaggio tra P.M.
e P.T.
È un’eccezione nella tipologia
descritta prima riguardo la vivacità.
Fregi/manifesto morale del percorso
di formazione di un giovane
corinzio:
1. Opliti e suonatore di liuto →
Forza militare di Corinto → Guerra
di Troia → “nozze
sbagliate” premio (Elena) ottenuto
contro giustizia.
2. Caccia al leone → episodio
mitico del giudizio di Paride e
quindi l’unione con Elena →
premio = nozze splendide.
3. Caccia di lepri e volpi → seconda
fatica del giovane.
2. Ceramica protoattica (fine VIII
secolo- ultimi 30 anni del VII
secolo)
- Si sviluppa Hydria → vaso a tre
anse.
- Spunti geometrici (forma e
decorazione) + spunti nuovi
(Palmette ed episodi→ lotte con
animali)
- Tecnica a silhouette → campiture
a puntini o rese mediante graffiti.
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5
profondità.
Viaggio di Dioniso su una nave da
dove fioriscono grappoli d’uva →
kylix.
Intorno al 530 a.C. fiorisce ad
Atene la tecnica a figure rosse.
- Cromia ribaltata → il fondo
viene campito a vernice, mentre le
figure, disegnate a contorno,
restano risparmiate dal colore rosso
dell’argilla.
- Dettagli non più graffiti con la
punta metallica ma tracciati con il
pennello, con la possibilità
di dosare l’intensità della vernice
dalla linea a rilievo a quella diluita.
- Resa più particolareggiata e
realistica dell’anatomia e dei
panneggi→ superamento della
forzata bidimensionalità delle figure
nere e possibilità di condurre una
ricerca sulla struttura
anatomica del corpo umano e la sua
articolazione nello spazio.
Eracle a simposio, pittore di
Andokides, 530-515 a.C.:
Eracle è sdraiato sulla kline con un
kantharos in mano.
Più tecniche utilizzate ma il pittore
si sente ancora più a suo agio con le
figure nere,
molteplici personaggi → migliore è
la resa anatomica del torace
dell’eroe.
Il busto del coppiere ardito.
Sul lato a figure rosse il maestro si
limita ad inserire i soli personaggi
indispensabili per la
comprensione del tema (Eracle e
Atena) poco abile resa
tridimensionale del busto dell’eroe
ma riesce ad ornare la veste della
dea e il materasso e il cuscino del
kline.
Eracle è un oggetto molto caro ad
Atene di Pisistrato e viene
rappresentato sempre con
raffinatezza e grazia senza cedere ai
toni di violenza.
I pionieri delle figure rosse (520-
500 a.C.)
Sono personaggi colti che amano
raffigurarsi come partecipanti alla
vita sociale dell’Atene
di classe medio-alta.
Non sono noti grazie alle fonti
letterarie ma dai vasi stessi → dalle
scene dipinte e
dall’impiego disinvolto delle scritte,
delle battute e dei motteggi che si
scambiavano in una
sana rivalità.
Conosciamo i nomignoli con cui si
firmano: Euphronios (il saggio);
Euthymides (il buono);
Smikròs (il piccoletto).
1. Euphronios = inizia nel 520
come pittore, 500-470 come vasaio.
Dipinge soggetti
spesso originali su grandi vasi,
specialmente crateri a calice, le cui
pareti
consentono di creare larghe
composizioni Temi mitici rari,
scene di palestra, kòmos
e musica sfruttando al massimo le
possibilità della linea –a rilievo,
diluita o sfumata-
nel rendimento plastico
dell’anatomia umana.
Trasporto del cadavere di
Sarpedonte (figlio di Zeus principe
di Licia), ucciso da
Patroclo, da parte di Hypnos e
Thanatos. NB interesse del pittore
per la resa del
corpo umano e la sua collocazione
nello spazio, Sarpedonte raffigurato
con corpo
statuario abbandonato ma non privo
di alcune durezze (braccio destro).
Disegno è nervoso e molto
accurato, superbo uso della vernice.
New York, Metropolitan Museum.
Cratere con Eracle e Anteo di
Parigi, Scena della palestra sul
cratere di Capua,
Donne a banchetto psyktèr
dell’Ermitage spicca una notevole
sensibilità anatomica.
In quello dell’Ermitage si raffigura
come un raffinato cittadino ateniese.
2. Euthymides rivaleggia con
Euphronios, nell’anfora di Monaco
con comasti danzanti
in pose complesse. Qui troviamo la
scritta “Come mai Euphoronios”
nella quale si è
inteso leggere il vanto della
superiorità di Euthymides.
5
profondità.
Viaggio di Dioniso su una nave da
dove fioriscono grappoli d’uva →
kylix.
Intorno al 530 a.C. fiorisce ad
Atene la tecnica a figure rosse.
- Cromia ribaltata → il fondo
viene campito a vernice, mentre le
figure, disegnate a contorno,
restano risparmiate dal colore rosso
dell’argilla.
- Dettagli non più graffiti con la
punta metallica ma tracciati con il
pennello, con la possibilità
di dosare l’intensità della vernice
dalla linea a rilievo a quella diluita.
- Resa più particolareggiata e
realistica dell’anatomia e dei
panneggi→ superamento della
forzata bidimensionalità delle figure
nere e possibilità di condurre una
ricerca sulla struttura
anatomica del corpo umano e la sua
articolazione nello spazio.
Eracle a simposio, pittore di
Andokides, 530-515 a.C.:
Eracle è sdraiato sulla kline con un
kantharos in mano.
Più tecniche utilizzate ma il pittore
si sente ancora più a suo agio con le
figure nere,
molteplici personaggi → migliore è
la resa anatomica del torace
dell’eroe.
Il busto del coppiere ardito.
Sul lato a figure rosse il maestro si
limita ad inserire i soli personaggi
indispensabili per la
comprensione del tema (Eracle e
Atena) poco abile resa
tridimensionale del busto dell’eroe
ma riesce ad ornare la veste della
dea e il materasso e il cuscino del
kline.
Eracle è un oggetto molto caro ad
Atene di Pisistrato e viene
rappresentato sempre con
raffinatezza e grazia senza cedere ai
toni di violenza.
I pionieri delle figure rosse (520-
500 a.C.)
Sono personaggi colti che amano
raffigurarsi come partecipanti alla
vita sociale dell’Atene
di classe medio-alta.
Non sono noti grazie alle fonti
letterarie ma dai vasi stessi → dalle
scene dipinte e
dall’impiego disinvolto delle scritte,
delle battute e dei motteggi che si
scambiavano in una
sana rivalità.
Conosciamo i nomignoli con cui si
firmano: Euphronios (il saggio);
Euthymides (il buono);
Smikròs (il piccoletto).
1. Euphronios = inizia nel 520
come pittore, 500-470 come vasaio.
Dipinge soggetti
spesso originali su grandi vasi,
specialmente crateri a calice, le cui
pareti
consentono di creare larghe
composizioni Temi mitici rari,
scene di palestra, kòmos
e musica sfruttando al massimo le
possibilità della linea –a rilievo,
diluita o sfumata-
nel rendimento plastico
dell’anatomia umana.
Trasporto del cadavere di
Sarpedonte (figlio di Zeus principe
di Licia), ucciso da
Patroclo, da parte di Hypnos e
Thanatos. NB interesse del pittore
per la resa del
corpo umano e la sua collocazione
nello spazio, Sarpedonte raffigurato
con corpo
statuario abbandonato ma non privo
di alcune durezze (braccio destro).
Disegno è nervoso e molto
accurato, superbo uso della vernice.
New York, Metropolitan Museum.
Cratere con Eracle e Anteo di
Parigi, Scena della palestra sul
cratere di Capua,
Donne a banchetto psyktèr
dell’Ermitage spicca una notevole
sensibilità anatomica.
In quello dell’Ermitage si raffigura
come un raffinato cittadino ateniese.
2. Euthymides rivaleggia con
Euphronios, nell’anfora di Monaco
con comasti danzanti
in pose complesse. Qui troviamo la
scritta “Come mai Euphoronios”
nella quale si è
inteso leggere il vanto della
superiorità di Euthymides.
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